2. CLASSE: V D scuola primaria
ALUNNI: 16, 7 bambini e 9 bambine.
DURATA DELL’ATTIVITA: 10 ore divise in
quattro incontri di cui uno di verifica.
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3. “Ogni giudizio e ogni discorso
storico devono avere la loro
fondazione nella ricerca delle fonti
e nel rigore metodologico”
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4. OBIETTIVO GENERALE
Acquisizione della capacità di analisi e
di studio di documenti, non
necessariamente di natura scritta,
ripercorrendo i passi che uno storico
compie per giungere alla ricostruzione
degli avvenimenti del passato.
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5. OBIETTIVI SPECIFICI
• Organizzare i documenti;
• Individuare gli elementi costitutivi di un immagine
fotografica e renderne espliciti gli elementi simbolici o
significati “nascosti”;
• Mettere in relazione un immagine con gli scopi e le
motivazioni dell’autore;
•U t i l i z z a r e u n d o c u m e n t o s c r i t t o p e r m e g l i o
contestualizzare un documento iconografico;
• Operare collegamenti di influenze o rapporti causali;
• Integrare e elaborare le informazioni ricevute da più fonti
per ricostruire fatti ed eventi.
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6. PREREQUISITI
•Capacità di analisi di un testo;
•Capacità di elaborazione chiara e sequenziale di
contenuti, idee e concetti precedentemente
acquisiti;
•Conoscenze relative ai periodi storici antecedenti
agli eventi presi in considerazione in modo da
poter legare i nuovi saperi a quelli già acquisiti.
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7. CONTENUTI
• Cause dell’avvento del fascismo
• Alcune caratteristiche dell’ideologia fascista (esaltazione
della forza, del coraggio, della disciplina…)
• Applicazione delle leggi antisemite nella scuola italiana;
• Influenza di alcuni aspetti del regime sulla vita del
cittadino, con particolare riferimento all’infanzia;
• Conseguenze sul quadro economico, igienico e
tecnologico del Paese.
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8. METODOLOGIA
Presentazione di materiale omogeneo, in cui sono
presentate un numero di conoscenze sufficienti alla
delineazione del “fenomeno” fascista e degli avvenimenti
che ne hanno determinato l’insorgere.
Il materiale è stato progettato in
modo da essere il più possibile
vicino all’originale, per poter
ricreare in classe l’ambiente che
si respira in un archivio, in
un’emeroteca, in una biblioteca…
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9. ATTIVITÀ’
• Valutazione delle capacità di osservazione e descrizione
del materiale iconografico
• Presentazione di alcuni documenti relativi al periodo
preso in considerazione
• Valutazione delle conoscenze acquisite
• Produzione di un testo che riorganizzi i nuovi saperi
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11. FOTO: selezionate in modo da mettere in evidenza il
maggior numero possibile di caratteristiche ed
differenze
SCHEDE: progettate in modo da permettere
l’organizzazione ordinata delle rilevazioni oggettive, le
prime ipotesi sui soggetti e sulle possibili intenzioni
dell’autore
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23. pace di Versaille portò il malcontento in Italia, perché
“La
dei territori promessi ne è stata data solo una piccola parte.
La fine della guerra provocò disoccupazione per il fatto
che fabbriche chiusero perché producevano solamente
materiale bellico, nonostante che l’Italia avesse vinto la
guerra era considerata una potenza di second’ordine e i
reduci della guerra trovarono i loro campi incolti”.
“Mussolini otteneva il consenso del popolo grazie ai
discorsi nelle piazze e mezzi di informazione di massa,
cioè radio giornali e cinema”.
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24. “I bambini erano divisi in diverse fasce d’età: “balilla” che
erano i bambini dagli 8 agli 11 anni, i “figli della lupa” che
erano i bambini dai primi anni di vita fino agli otto anni, i
“piccoli avanguardisti” che erano i ragazzi dai 12 ai 16 anni
e infine i “GUF” erano i giovani universitari fascisti. Poi
c’erano anche le bambine che venivano chiamate le
“giovani italiane”.
“Oltre alle brutte situazioni che portò il fascismo ci
furono anche diversi progressi come: nuove fabbriche che
producevano diversi mezzi come navi, auto e locomotive
per treni […]. Ci furono anche progressi nell’agricoltura
soprattutto al sud dell’Italia, infatti molti campi che erano
incolti furono coltivati dai contadini”
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