1. PROGETTO
INDIE
“Inclusion and Diversity in Education”
Inclusione e diversità culturale a scuola
‐ Brescia, 28 novembre /1 dicembre 2007
‐ Bruxelles, 27/29 febbraio 2008
4. Ogni Istituto ha partecipato
con…
‐ 10 alunni tra i 13 e i 15 anni,
per il laboratorio formativo
“Diary” (Diversity – Inclusion –
Action ‐ Reflection ‐ Youth) di
Brescia.
‐ 1 di loro scelto dal gruppo di
ragazzi per andare a
Bruxelles come portavoce
della propria scuola.
‐ Gli studenti delle 5 scuole
lombarde in rappresentanza
dell’Italia al Parlamento
europeo.
5. Sono state organizzate dai 5 formatori , le
Attività: insegnanti hanno partecipato come “osservatori
invisibili” in modo da poter osservare le dinamiche
e i metodi senza interagire con i ragazzi o
influenzarne il percorso.
Attività di
conoscenza del
gruppo :
Chi siamo io? :
il gioco della stella
Info market show:
5 minuti per
presentare le
scuole, il territorio
e il lavoro svolto
14. Attività di scrittura collettiva
stesura della carta da portare alla conferenza di
Bruxelles
sul tema della diversità, “che cosa è diversità”,
Punti di forza e di debolezza : diversità nella nostra
scuola
I ragazzi sollecitati e facilitati dai formatori divisi
in gruppi di lavoro hanno riportato su alcuni
cartelloni i temi emersi dalle riflessioni.
Ogni tema stato poi preso in carico da un piccolo
gruppo di ragazzi che ha steso per iscritto un testo
per la carta.
Ogni gruppo ha presentato il testo che è stato
commentato e condiviso attraverso l’attività “da che
26. Carta dei giovani europei sull’inclusione e la diversità a scuola
Presentata venerdì 29 febbraio 2008
presso il Parlamento Europeo, nell'ambito del progetto
INDIE – Inclusione e diversità culturale e scuola
coordinato dal British Council
1. A scuola, tanto gli studenti quanto il personale dovrebbero imparare ad apprezzare e valorizzare le differenze di religione, cultura e
orientamento sessuale che esistono nella comunità scolastica, anche nel caso in cui le proprie opinioni risultassero contrastanti con i
convincimenti di altri.
2. I giovani dovrebbero potersi esprimere e far valere le proprie opinioni quando si prendono decisioni che li riguardano - ad esempio,
conferendo un effettivo diritto di parola e di intervento alle assemblee degli studenti e riconoscendo loro il diritto di venire consultati.
3. I programmi scolastici dovrebbero offrire agli studenti l’opportunità di imparare a conoscere la diversità culturale.
4. Le scuole dovrebbero offrire agli studenti la possibilità di condividere le proprie esperienze e i diversi punti di vista con la comunità,
promuovendo una migliore comunicazione e integrazione.
5. La scuola dovrebbe essere il luogo dove si educa la persona nella sua totalità, al fine di raggiungere una maturazione nello studio ma anche a
livello emotivo, fisico e morale, per poter sviluppare pienamente il potenziale di ciascuno.
6. Le scuole dovrebbero proporre nuovi metodi di insegnamento e apprendimento, per aiutare i ragazzi ad imparare meglio - per esempio,
attraverso corsi tenuti da professionisti specializzati nella formazione interculturale, in modo che gli studenti possano beneficiare della loro
esperienza e passione.
7. Le scuole dovrebbero essere inclusive rispetto ad una serie sempre più ampia di culture e religioni, inclusa una formazione linguistica più
diversificata.
8. Le scuole dovrebbero poter disporre di “mentori” per aiutare gli alunni di recente arrivo, gli stranieri e gli studenti disabili ad integrarsi - per
esempio: organizzando delle attività extracurricolari per facilitare l'apprendimento della lingua del Paese ospite, ed altre orientate invece al
mantenimento della conoscenza della propria lingua madre; assicurando altresì che le esigenze individuali di apprendimento degli studenti, in
particolare i disabili, vengano debitamente tenute in considerazione e si riflettano nell'ambiente scolastico e nei programmi di studio.
9. I programmi di formazione del personale della scuola dovrebbero garantire che gli insegnanti siano in grado di affrontare i problemi e le
richieste degli studenti con una adeguata sensibilità culturale. All'interno del personale della scuola dovrebbero essere sempre più
rappresentate le diverse “minoranze etniche”.