1. Senza Pensieri
Anno II Numero 4
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William & Kate
The Royal Wedding
2. Saluti
Buone vacanze a tutti!!!
Ecco a voi l’ultimo numero di Senza Pensieri. Veder nascere la prima copia in bianco e nero il 10 Dicembre 2009
è stato emozionante, ma vederlo crescere e migliorare è stata veramente una grande soddisfazione per tutta la re-
redazione, che in questo progetto crede!
Cogliamo l’occasione per alcuni ringraziamenti.
Grazie innanzitutto al professor Ravasio, l’insegnante che ci ha affiancato durante tutto questo percorso, e alla
prof.ssa Ciceroni, per il loro prezioso aiuto.
Grazie naturalmente a voi che ci avete seguito numero dopo numero, che ci avete letto con attenzione e interesse;
grazie per i vostri suggerimenti che hanno contribuito a migliorare il giornalino.
Grazie al Preside, che ha creduto in noi sin dall’inizio e ci ha stimolato ad intraprendere questa avventura.
Grazie al corpo docenti e, nello specifico, a quegli insegnanti che ci hanno affiancato e sostenuto nel nostro lavo-
ro.
Grazie ad Alessandra Rota, che si è occupata per parecchi numeri della grafica, e alla ex vice-direttrice, Asia Ac-
quaroli, che, con la redazione, ha contribuito alla nascita di Senza Pensieri.
Grazie alla mia attuale vice-direttrice, Sara Epis, e a tutta la redazione: Cristina Palamini, Marco Palazzi, Daniela
Cominardi, Moira Zambelli, Alice Mutti, Anna Matienie Diabate, Antonio Gallo, Alice Rota.
Grazie ai miei insegnanti, che hanno sopportato pazientemente me, la redazione e le nostre scorribande.
Spero, naturalmente, che il prossimo anno scolastico qualcuno di voi voglia continuare questa esperienza!
Alessandra Crotti
L’anno scolastico sta per terminare, è questo un momento di bilanci, di somme, spero che per tutti il risultato sia
positivo, che ognuno possa dire di aver trascorso un buon anno, con impegno e che sia cresciuto in competenze,
conoscenze, responsabilità e autonomia personale.
Quando si giunge al termine di un cammino si guarda sempre indietro al percorso compiuto al tempo usato, al
tempo perduto. Mi auguro che ogni termine sia l’occasione di una ripartenza più consapevole e più responsabile.
Un grazie a tutti coloro che hanno lavorato seriamente in questo anno per far crescere e migliorare il “ROMERO”.
Agli studenti che si sono impegnati e sono cresciuti e hanno contribuito a far crescere la loro classe e la scuola, ai
docenti che hanno lavorato con passione e impegno, al personale ATA per il ruolo prezioso di supporto alle varie
attività, ai genitori che hanno vissuto con i loro figli le trepidazioni di un percorso scolastico che si sta concluden-
do.Auguro alle studentesse e agli studenti delle classi 5° di affrontare con serenità gli esami, perché hanno
l’occasione di dimostrare quanto hanno imparato durante i cinque anni trascorsi a scuola e sicuramente sapranno
farsi apprezzare dalla Commissione d’esame. Questa è la fine di un percorso, ma è soprattutto una ripartenza per
mete ancora più impegnative.
Auguro a tutti di trascorrere un sereno periodo di vacanza per essere pronti a Settembre a mettersi in gioco per
dare il meglio di sé.
Alla Redazione
Un grazie particolare ad Alessandra Crotti, direttrice del Notiziario “Senza Pensieri”, per la tenacia, l’impegno, la
grande professionalità che ha profuso in questi due anni, per realizzare un progetto che ha permesso agli studenti
di raccontarsi e di raccontare tanti progetti, tante esperienze di cui sono stati protagonisti a scuola. Un notiziario
scolastico racconta la scuola e permette a distanza di anni di recuperare esperienze, attività, progetti realizzati, che
diversamente resterebbero sepolti nelle carte di archivio.
Un grazie anche alla vice direttrice e alla grafica per l’impegno profuso e al Comitato di Redazione.
Sia la Direttrice che la vice come pure alcune studentesse del gruppo di redazione sono in quinta e quindi il pros-
simo anno scolastico non potranno dare continuità a questa esperienza.
Invito il Comitato di Redazione e chiunque vuole sperimentarsi in questo progetto a dare continuità a questa bella
esperienza, a continuare a far sentire la propria voce e quella del “ROMERO”.
Spiacerebbe se un percorso iniziato da due anni e significativo per la scuola, dovesse interrompersi improvvisa-
mente. Tra voi studenti ci sono molti che amano scrivere e raccontare, non restate sulla porta, mettetevi in gioco.
Il prof. Ravasio che ringrazio sentitamente per il lavoro svolto in questi due anni, continuerà ad esservi vicini e ad
aiutarvi.
Buone vacanze e buon riposo a tutti.
Il Preside
Prof. Angelo Savoldelli
2
3. Monteore 2011
“Genitori e figli: agitare bene prima dell’uso!”
Nella comunicazione familiare il dialogo, l'ascolto, l'attenzione sono gli elementi fondamentali per la cresci-
ta, lo sviluppo e la maturità dei figli. Per instaurare una comunicazione efficace è importante partire da una
dimensione di ascolto, prestando attenzione alle emozioni e alle opinioni che i figli possono esprimere.
La relazione genitori-figli è stata al centro del corso “Dialogo genitori-figli” tenuto durante il Monteore dalle
insegnanti Maffeis, Ghilardi e Perotto: le docenti hanno somministrato un questionario ad alcuni studenti
riguardo la relazione con i genitori e con gli altri familiari, le decisioni che riguardano la famiglia, l’utilizzo
di cellulari, Internet… Naturalmente il questionario è rimasto anonimo e la finalità principale è stata quella
di raccogliere informazioni per una serie di incontri successivi riguardanti i rapporti scuola, famiglia e nuove
tecnologie.
Durante il corso è stato proposto ai ragazzi di confron-
tarsi , discutendo in piccoli gruppi, sui problemi princi-
pali che sorgono nella relazione quotidiana con i genito-
ri: denaro, scuola, orari, sessualità, rispetto delle regole,
amicizie. Si è trattato di un corso davvero interessante.
Se l’argomento vi interessa vi consigliamo il film
“Genitori e figli: agitare bene prima dell’uso!” che pro-
pone il confronto-scontro tra il mondo degli adulti e
quello dei giovani di oggi attraverso lo sguardo disincan-
tato della quattordicenne Nina .
Alessandra Crotti
Shalom : una comunità per ritrovare sé stessi
Shalom: in ebraico significa pace ed è anche il nome di una comunità di recupero per tossicodipendenti. Pro-
babilmente chi ne fa parte sa che non poteva esserci un nome più adatto di questo:“Shalom” nel corso di
questi ultimi 25 anni ha accompagnato molte persone nel lungo percorso del-
la disintossicazione.
Alcuni di questi ragazzi, durante il Monteore, hanno raccontato la propria
storia e l’esperienza di vita in comunità. Attualmente la comunità “Shalom”
con sede a Palazzolo ospita 270 persone,180 maschi e 90 femmine, tra cui
venti ragazze madre. L’età è varia: si va dai giovanissimi ( il più piccolo ha
13 anni) fino ad arrivare a persone più adulte; sono persone tutte molto diverse tra loro ma accumunate
dall’esperienza della droga. Come ci si avvicina a questa falsa “amica”? C’è chi lo fa perché lo fanno tutti,
chi per farsi vedere, chi solo per provare, convinto che poi riuscirà a smettere.
Ma non è così. Una volta entrati nel mondo della droga è difficile uscirne: ci vuole molta forza di volontà,
ma soprattutto qualcuno vicino che ti apra gli occhi e ti faccia capire come la droga distrugga tutto ciò che
incontri sulla sua strada. Nella maggior parte dei casi si inizia con uno spinello, ma per arrivare alla cocaina
o all’eroina il passo è breve; questo, però, i ragazzi della comunità Shalom - ci hanno raccontato loro stessi -
l’hanno capito troppo tardi e a loro spese; infatti, la droga, non causa solo danni celebrali, ma può portare
anche a diverse malattie come l’epatite e l’HIV.
Un modo per uscire da tutto questo c’è e i 270 ragazzi
della comunità lo sanno bene: l’amore; l’amore dei
genitori, dei parenti, degli amici; l’amore che ha aiuta-
to i ragazzi dello Shalom a rendersi conto del male che
si erano fatti e che continuavano a farsi. Ora che sono
in comunità queste persone hanno capito che “per di-
vertirsi non è necessario sballare” ed è proprio con
questa frase che si concluso l’incontro. Quindi ragazzi
e ragazze: testa sulle spalle e non fatevi ingannare da
falsi “amici”.
Cristina Palamini
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4. Frattali
Sono arrivati i frattali!
Nel nostro Istituto, nella serata del 18 aprile,
sono arrivati i frattali! Grazie alla mediazione
del professor Giancarlo Cavagna e all’ appro-
vazione del Preside si è potuto assistere ad
uno spettacolo istruttivo ma allo stesso tempo
originale e divertente proposto da Lilli Fra-
gneto. Attraverso una storia recitata, una serie
di immagini e una piccola e semplice sceno-
grafia, il pubblico è stato introdotto nei mean-
dri della geometria frattale. Essa, contraria-
mente alla geometria euclidea, spiega il mon-
do attorno a noi mantenendone i dettagli e
senza basarsi su modelli o griglie specifiche.
La storia comincia in un piccolo paesino del
sud Italia, Vitulano, dove la piccola Lilli si la protagonista spiega e mostra molti frattali
diverte a giocare con i cavoli. Il cavolo è un che ci circondano ma che, per ignoranza, non
elemento significativo in quanto esempio na- riconosciamo. Un esempio sono le felci oppu-
turale di geometria frattale; infatti, se lo si os- re i fiocchi di neve o i fulmini... chi di voi non
serva attentamente, si potrà notare che la sua li ha mai visti? Eppure pochi sanno che la loro
forma si ripete all’infinito in ogni sua parte. immagine macroscopica si ripete in ogni loro
Lilli si sente soffocare nella merceria della parte all’ infinito. “Aprire gli occhi sugli infi-
mamma in questo piccolo paesino, vuole eva- niti dettagli” questo è il messaggio che l’ au-
dere, crescere senza alcun vincolo proprio co- trice vuole comunicare. Nulla è perfetto e
me gli amati frattali, così decide di trasferirsi a semplice come descritto dalla geometria eucli-
Milano, che ai suoi occhi appare una città dea: la montagna non è un cono, la terra non è
sconfinata, tutta da esplorare. Durante la storia un piano, le coste non sono semplici linee
spezzate. Oltre ai frattali più semplici, ne sono
stati mostrati alcuni un po’ più complessi co-
me il frattale di Mandelbrot oppure il frattale
di Lorenz. Sono state introdotte anche le spi-
rali logaritmiche, collegate all’ immagine del
guscio delle lumache e alla sequenza di Fibo-
nacci. La geometria frattale, oltre ad incantare
per le sue stupende immagini, è anche utiliz-
zata nello studio della meteorologia, del cer-
vello, nella finanza, nell’arte e in molti altri
ambiti. Lo spettacolo è stato molto interessan-
te, ha suscitato un forte consenso da parte del
pubblico che è entrato in contatto con una ge-
ometria accattivante sebbene ancora poco
conosciuta.
Sara Epis
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5. Frei Betto
Frei Betto e Oscar Romero: due uomini, una storia
Martedì 29 marzo, in occasione dell’annuale ri-
correnza legata all’assassinio di monsignor O-
scar Romero, avvenuto il 24 marzo del 1980, e al
quale il nostro istituto è intitolato, alcune classi
della scuola hanno avuto il privilegio di trascor-
rere qualche ora con un personaggio assai parti-
colare.
Si tratta di Frei Betto, un uomo all’apparenza
pacato, dal volto delicatamente sorridente e dallo
sguardo sereno dietro la montatura dorata degli
occhiali. Nessuno a vederlo direbbe mai che que-
sto è l’uomo che ha spaventato la dittatura brasi-
liana, tanto da essere arrestato (addirittura per
due volte tra il 1964 e il 1969). Del suo essere
domenicano non c’è nessuna traccia nel vestito,
non fosse per quel piccolo crocefisso sulla giac-
ca.
Racconta la sua storia, dice di essere un esponente della teologia della liberazione, una discussa rifles-
sione teologica iniziata in America latina con la riunione del Consiglio Episcopale Latinoamericano
(CELAM) di Medellín (Colombia) del 1968, dopo il Concilio Vaticano II, che tende a porre in eviden-
za i valori di emancipazione sociale e politica presenti nel messaggio cristiano.
Proprio in occasione di uno di questi consigli episcopali, tenutosi in Messico nel febbraio del 1979,
dice di aver avuto l’onore di conoscere Oscar Romero, quell’arcivescovo che per le sue posizioni vicine
alla teologia della liberazione, ebbe sempre un rapporto discusso con la curia vaticana, tanto che, se-
condo Frei Betto, non riuscì ad ottenerne il pieno appoggio. Il Papa Giovanni Paolo II, infatti, pur te-
nendo conto delle notevoli capacità pastorali e della sua fedeltà al Vangelo, per una sua supposta teolo-
gia vicina alla teologia della liberazione, lo fece procedere sempre molto cautamente. La causa di beati-
ficazione di Oscar Romero è stata avviata nel 1997: oggi a monsignor Romero è attribuito il titolo di
“servo di Dio”.
Quella di Frei Betto è una vita così interessante che è impossibile
descriverla in poche righe: tra arresti, dittatura, proteste, guerriglie
e religione come sostegno morale, viene naturale domandarsi co-
me quest’uomo, all’apparenza tanto composto, possa essere stato
tanto fermo nel sostenere le sue posizioni non fermandosi di fronte
a nulla e pagando sempre in prima persona.
Il solo consiglio che si può dare a coloro che non hanno avuto
l’onore e il piacere di assistere all’incontro, è quello di prendersi
due minuti di tempo per leggere in Internet la storia di quest’uomo
e riflettere su quante volte per paura, interesse o menefreghismo
non ci battiamo a fondo per i nostri ideali, per ciò in cui crediamo
veramente. Così facendo rischiamo di inserirci in quella massa
indistinta di persone senza precisi scopi nella vita, che vengono
sballottate di qua e di là dalle decisioni degli altri. Impariamo a
ragionare, a pensare , a farci valere per davvero sulla base delle
nostre idee e convinzioni, adeguatamente formate, fondate e soste-
nute da grandi valori. Proprio come Frei Betto e Oscar Romero,
solo per citarne alcuni.
Alice Mutti
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6. Roma
Arrivederci Roma… Goodbye, Au revoir!!!
Come tutti tristemente sanno, a causa di una protesta contro la riforma Gelmini, quest’ anno anche nel nostro
Istituto tutte le gite scolastiche sono state annullate, e chi ci rimette sempre? Noi studenti! GRAZIE MINI-
STRO!!! Comunque, la voglia di viaggiare non è stata sospesa e alcuni gruppi di studenti, approfittando del-
le vacanze di Carnevale, hanno deciso di organizzare gite “autogestite”. Uno di questi gruppi ci ha chiesto di
poter pubblicare un breve racconto sulla loro esperienza a Roma:
lio e Cesare Cesaroni, la Garbatella, sotto i raggi di
un sole che li ha accompagnati per tutta la loro per-
manenza. La sera, finalmente, si sono potuti riunire
sotto lo stesso tetto attorno ad buonissimo piatto di
pasta al tonno cucinato dalle meravigliose cuoche
Jessica Masseroli, Valentina Martinelli,Valeria Gal-
biati e dal capocuoco Francesca Perotto.
”Mi chiamo Massimo X Meridio…”: Russel Crowe
le aspetta all’ingresso del maestoso Colosseo insieme
al suo gatto “Romeo er mejo del Colosseo” per
un'altra faticosa ma stupenda giornata all’insegna
delle rovine dell’antica Roma. Grazie all’ utilissima
tessera ”Io Studio” (chi l’avrebbe mai detto che un
giorno sarebbe servita???) i ragazzi hanno potuto
visitare gratuitamente i famosissimi Fori imperiali e
l’interno del Colosseo dove hanno disputato un scon-
tro all’ultimo sangue con i pericolosissimi gladiatori.
Durante le vacanze di Carnevale, undici ragazze e un Nel pomeriggio, la visita è proseguita presso l’Altare
temerario uomo della 5 ^L, si sono avventurati tra le della Patria con un picnic in compagnia delle famo-
meraviglie della capitale. Guidati dal loro guru di sissime oche tanto care a Livio, che hanno però divo-
fiducia, Ilaria Palamini,e dalla guida, Naila Carrara, rato tutte le provviste di cibo al punto che quattro
in pochi giorni sono riusciti a godersi tutte le bellezze balde giovani, Moira Zambelli,Cristina Palamini,
che la città di Roma poteva offrire. L’arrivo non è Sabrina Madaschi, Federica Zucchelli e il loro cava-
stato dei migliori: tra prenotazioni cancellate liere Antonio Gallo si sono recati da Conad per far
dall’ostello e lo smistamento della troup in altri due rifornimento.
alloggi, all’alba, o, meglio, al tramonto delle 20.00, i
nostri ragazzi hanno potuto gustare una cena, se così
si può chiamare, a base di stuzzichini e pizze surgela-
te, accompagnati da un goal di Gennarino Gattuso
sotto lo sguardo incredulo del cameriere romano, per
gli amici Francè. Nonostante tutto, il gruppo ha deci-
so di continuare la sua prima serata romana con la
festa in maschera organizzata dal locale.
Drinn Drinn Drinn!!!! Ore 8.00, la sveglia suona e gli
intrepidi cristiani sono pronti per assistere
all’Angelus di Papa Benedetto XVI e a visitare i te-
sori della basilica di san Pietro. Nel Pomeriggio la
visita continua: castel Sant’Angelo, lungo le rive del
meraviglioso Tevere, e la famosa bottiglieria di Giu-
6
7. Proprio qui il loro macho-man ha avuto il coraggio
“Diversingranaggi”
di rivelare alle presenti il suo piano per la notte: pre-
parare un tiramisù per la festa della donna per sdebi-
tarsi finalmente con le sue fanciulle per tutto l’affetto
che da oltre due anni gli danno. Tre, due, uno… sor-
presa! Due invitanti teglie colme di tiramisù erano
state magicamente riposte sul tavolo della cucina
sotto gli sguardi increduli delle donzelle che in pochi
minuti hanno divorato tutto. Acquisite le energie
necessarie per la giornata, i futuri maturandi si sono
incamminati tra i negozi dell’alta moda di via Con-
dotti e via del Babbuino, dove l’irrefrenabile Matilde
Maffeis si è data allo shopping sfrenato. E come di-
menticare lo spettacolo che hanno trovato alla fine di
via Condotti? Una affollatissima ma incantevole dai nostri ragazzi in quella meraviglia progettata da
piazza di Spagna, la prima delle piazze che hanno Nicola Salvi, con la speranza che essi si possano rea-
potuto ammirare in seguito. Nel pomeriggio infatti la lizzare. Stanchi, esausti ma soprattutto affamati i
visita è continuata presso piazza Navona e piazza di nostri eroi si sono catapultati nella pizzeria del loro
Pietra dove si sono imbattuti in una manifestazione amico, conosciuto a piazza Navona, Pulcinella, che
politica a favore delle donne . Per continuare il po- ha preparato una buonissima pizza Napoletana col-
meriggio politico si sono recati presso il Quirinale mando così i loro stomaci e preparandoli per una
dove, dopo il cambio della guardia, il presidente stupenda Roma by night. E così dopo una notte in-
Giorgio Napolitano ha gentilmente offerto un rametto sonne e in preda alla disperazione i nostri “ormai
di mimosa a tutte le donne e dove hanno potuto assi- romani doc” si sono diretti a Ciampino per tornare
stere ad una performance di Jessica Masseroli nei nella triste e grigia Città dei Mille.
panni di Bruno Vespa (“Saaaalveee!”), che li ha in-
trattenuti fino all’arrivo alla fontana più famosa Moira Zambelli
d’Italia: la fontana di Trevi. Sogni e desideri lasciati
“Diversingranaggi” a Parco Gaudì
Come ogni anno, la nostra scuola ha collaborato con la compagnia “Diversingranaggi” che propone spetta-
coli con ragazzi diversamente abili. Il recital si è tenuto l’11 Maggio presso il cine-teatro di Albino. Il tema
di quest’ anno è stato il parco Gaudì.
Questo percorso è molto utile per tutti i ragazzi perché gli
viene offerta l’ occasione di mostrare le loro capacità , di
stare a contatto con molta gente e allo stesso tempo diver-
tirsi. In loro si scorge l’ impegno e la passione che vengo-
no trasmessi mentre recitano. Gli sforzi di un anno di
lavoro hanno prodotto uno spettacolo emozionante, diver-
tente e molto ben organizzato. Venivano letti aneddoti o
introduzioni alle diverse scene e spesso veniva utilizzata
la tecnica dell’ eco.
Lo spettacolo è terminato con un lungo applauso; il pub-
blico ha dimostrato di aver apprezzato molto quanto pro-
posto; a coinvolgere gli spettatori è stata anche la musica
trascinante inserita a fine spettacolo.
Chissà se l’ anno prossimo qualcuno di voi lettori parteci-
perà a questa iniziativa! Sara Epis
7
8. Costituzione
La Costituzione spiegata ai bambini
“Buongiorno bambini e bambine, piccoli cittadini benvenuti, oggi vi presentiamo il documento dell’Italia
unita, le regole fondamentali del nostro vivere insieme: la Costituzione.” Per il secondo anno consecutivo
l’iniziativa “La Costituzione spiegata ai bambini” ha visto la collaborazione tra gli Istituti ISIS Romero di
Albino, ISISS Valle Seriana di Gazzaniga e Istituto Fantoni di Clusone. All’interno di questa esperienza è
stata realizzata una mostra, tenutasi a Gazzaniga, organizzata, studiata e presentata dagli studenti: i destina-
tari sono stati i bambini delle classi 4^ e 5^ delle scuole elementari. Lasciamo che due ragazze, Marta Botti
e Chiara Bonacorsi, che hanno partecipato al pro-
getto, ci raccontino la loro esperienza:
1. Quando e dove avete svolto quest’esperienza ?
La mattina del 16 marzo presso l’ISISS di Gazzani-
ga.
2. Chi ha organizzato e chi ha fatto parte di que-
sto progetto ?
Il progetto è stato organizzato dai ragazzi dell’ITIS,
guidati dal professor Girelli, e da alcune ragazze di
VL e VM del Liceo socio-psicopedagogico, guidate
dalla professoressa Pietropinto.
3. Come vi siete organizzati per svolgere al me-
glio il lavoro ?
Abbiamo svolto una serie di incontri in cui abbiamo cercato di semplificare alcuni articoli della Costituzione
per renderli accessibili e comprensibili ai bambini, preparando cartelloni e materiali per far si che la visita
fosse, allo stesso tempo, interessante, divertente e istruttiva.
4. In che cosa consiste il progetto ?
La finalità principale è quella di spiegare ai bambini di 4^ e 5^ elementare i principi fondamentali e alcuni
articoli della Costituzione illustrati nella mostra realizzata all’ITIS, cercando di trasmettere il valore della
legge, oltre ai messaggi e il significato della Carta costituzionale.
5. Consigliereste quest’esperienza per gli anni futuri ?
Certamente! Quest’esperienza ha permesso anche a noi di comprendere molto più a fondo il significato della
Costituzione facendo riflessioni, discussioni e affrontando l’argomento da diversi punti di vista.
Moira Zambelli
Associazione Nazionale Partigiani d’Italia
L’A.N.P.I. lo scorso Marzo ha tenuto a Torino il suo 15° congresso nazio-
nale dal titolo “Più forza all’antifascismo, più forza alla democrazia”. Nel
150° anno dell’ unità d’Italia, volendo ribadire i principi di pace, solidarietà
e democrazia conquistati durante la Resistenza, sabato 21 maggio 2011 alle
ore 16.30 presso l'Auditorium Comunale di Albino, si è tenuta l'inaugura-
zione della sezione A.N.P.I. Albino “M.O. Vittorio Gasparini – Ercole Pia-
centini”. All’inaugurazione hanno partecipato anche alcuni ragazzi del no-
stro Istituto, preparati dalle insegnanti Pietropinto e Granziera , con la lettu-
ra dei principi fondamentali della Costituzione e con un breve intervento
sulle diverse forme di libertà tutelate proprio nella Carta costituzionale. È
stata l’occasione per ribadire che: “Credere nell'Uomo significa credere
nella sua libertà. Libertà di pensiero, di parola, di critica, di opposizione.”
Alessandra Crotti
8
9. Multiculturalità
Voci dal mondo, una serata emozionante
“Imagine there's no countries
It isn't hard to do
Nothing to kill or die for
And no religion too
Imagine all the people
Living life in peace...”
Venerdì 13 Maggio si è tenuta all’auditorium di
Albino una serata di presentazione dei lavori svolti Finalmente un evento in cui divisioni razziali e pre-
dai ragazzi stranieri del progetto intercultura. Il te- giudizi sono stati superati dalla condivisione e dalla
ma era quello del viaggio, sviluppato attorno a tre mescolanza di tradizioni diverse, fonte inesauribile
domande fondamentali: “Da dove vengo?” “dove di ricchezza e di solidarietà reciproca tra minoranze
sono?” “dove vado?”. etniche e popolazioni autoctone: un risultato impor-
Durante la serata si sono alternate le voci dei ragaz- tante soprattutto in questo periodo di discussioni
zi stranieri, alcuni dei quali si sono presentati in riguardanti l’immigrazione e la clandestinità.
lingua madre, che hanno letto alcuni dei loro entu-
siasmanti racconti; il Coro dell'Istituto Romero ha
intonato canzoni come Imagine, di John Lennon, e
Hallelujah di Rufus Wainwright; l’Associazione “You may say I'm a dreamer
Mamme del Mondo ha intrattenuto con danze fol-
But I'm not the only one
cloristiche di culture e popoli diversi; si è esibito
anche il gruppo musicale La Mandolinistica di Lef- I hope someday you'll join us
fe. And the world will live as one”
[John Lennon-Imagine]
Durante lo spettacolo è stata presentata anche la
raccolta di racconti “Perché mi ostino a riempire
pagine bianche?” scritta da alcuni ragazzi Alice Mutti
dell’Istituto Romero di Albino e dell’Istituto Amaldi
di Alzano Lombardo che hanno partecipato al labo-
ratorio di scrittura creativa tenuto dallo scrittore
Raul Montanari durante l’anno scolastico
2010/2011.
La serata si è conclusa con il testo di Edward Rose-
mary, una studentessa di origini tanzaniane, che ha
commosso la sala intera: sul palco sono salite le
sorelline di alcuni ragazzi stranieri con delle candele
in mano, e una volta abbassate le luci, i presenti
hanno ascoltato emozionati il suo racconto.
9
10. Coro Romero
E il Coro Romero torna a stupire
Nonostante il taglio ai fondi, il Coro Romero si
è fatto sentire: nulla può impedire ai nostri ra-
gazzi di far risuonare le loro voci nell’ Istituto!
Sotto la direzione del professor Donato Giup-
poni, il coro ha messo a segno nuovi ed entusia-
smanti progetti.
Dopo il cd registrato l’ anno scorso, quest’ anno
ha proposto sette concerti: due di benvenuto ai
ragazzi ungheresi ed olandesi arrivati nel nostro
Istituto attraverso gli scambi culturali, uno nella
chiesa di Oltre il Colle, dove il coro ha provato
per due giorni con l’obiettivo di migliorare i
diversi pezzi; il coro si è, poi, esibito anche a
Lugano, dove per la prima volta i coristi hanno
avuto occasione di portare le loro voci fuori
dall’ Italia, uno all’ incontro di multiculturalità all’ auditorium di Albino, organizzato dalle “Mamme del
mondo”; gli ultimi concerti sono previsti alle carceri di Bergamo e a Montisola .
Il repertorio proposto spazia dal sacro al profano, dall’ antico al moderno: si tratta di un viaggio davvero
entusiasmante dentro la storia della musica.
Nulla è troppo difficile per il nostro Coro: grazie alla ferrea volontà dei suoi componenti, ad un’audace gui-
da e alla spiccata potenzialità sonora tutto è possibile! Già dal primo ascolto si può sentire la compattezza
del gruppo e le splendide voci soliste che in alcune canzoni diventano protagoniste assolute.
Il lavoro portato avanti da questi ragazzi è molto impegnativo: oltre ai concerti, durante la setti-
mana c’è, infatti, anche la partecipazione alle prove.
Il coro è un’ iniziativa del nostro istituto aperta a tutti; l’unica richiesta riguarda la frequenza e la continuità:
servono, infatti, robuste fondamenta per edificare uno splendido edificio. Ci auguriamo che anche l’anno
prossimo si possa continuare in questa esperienza.
Sara Epis
Eventi:
Direttore: Alessan
Vice-direttore
dra Crotti
: Sara Epis
Redazione: Cristin
a Palami-
Buone
, Anna
ni, Moira Zambelli
Diabate, Alice Rota, Alice
Mutti, Marco Palaz
nio Gallo, Daniela
zi, Anto-
Cominardi
vacanze
a tutti!
10
11. Scrittura creativa
“Perché mi ostino a riempire pagine bianche?”
“Perché mi ostino a riempire pagine bianche?” Questo è il titolo della raccolta di racconti, presentata giovedì
5 Maggio alle 20.30 all’Auditorium di Nembro da Raul Montanari, frutto dell’esperienza che ha coinvolto
alcuni studenti degli Istituti Romero ed Amaldi all’inizio dell a.s. 2010/2011. Chiediamo a loro quindi:
“Perché ti ostini a riempire pagine bianche?”
Rosemary Edward:
Fin da piccola
Non amavo PARLAR molto.
Ancora meno parlare della mia vita,
di me stessa.
Da adolescente desiderai
ESPRIMERMI,
ma NESSUNO aveva voglia di ascoltarmi.
PER LORO ERO TROPPO PICCOLA
per aver qualcosa da dire, da raccontare.
ORA che ho imparato ad esprimermi, a CONFIDARMI,
NESSUNO ascolta, nessuno sembra CAPIRMI.
E così non rimane altro che una pagina
BIANCA
qualche riga, una penna,
un GRAN DESIDERIO di dar voce a QUELLE PAROLE
che le mie lacrime
NON RIESCONO A DIRE.
E così la SCRITTURA è il giusto tributo alla mia
Immaginazione, a tutte quelle parole mai dette, trattenute.
Giulia Barella:
Principalmente per necessità.
Necessità di ricordare le piccole cose che nella fretta di vivere spesso si dimenticano, si accantonano, fuggo-
no. Così scrivi. Volti, eventi grandi o minimi, paesaggi, colori, sorrisi vagano sperduti nella mente e senti
che devono essere scritti, perché gli altri lo leggano o, semplicemente, perché tu stessa li legga e li ricordi il
giorno dopo, il mese dopo, l’anno dopo.
Quindi per passione. La stessa che si ha per la lettura. Come ci ha ripetuto varie volte Raul Montanari al
corso di scrittura creativa “uno scrittore è prima di tutto un grande lettore”. Quando tieni fra le mani un li-
bro, annusi le pagine, lo leggi e immagini come sia stato scritto, perché sia stato scritto, e per ogni pagina
che leggi hai la sensazione di essere più alta, più piena, più consapevole.
Così quando scrivi, per ogni pagina che scrivi, senti che qualcosa in te cresce, si muove e infine si stacca, ma
non si allontana, camminerà sempre accanto a te.
“Storie di vetro”
Sono quindici “incontri di vetro” quelli a cui hanno preso parte nove studenti guidati dalla prof.ssa Alessan-
dra Pozzi, docente presso l’istituto Lussana.
Il corso è stato organizzato dal Progetto Giovani di Albino ed è culminato con la pubblicazione di un libro
dal titolo “Storie di vetro”.
Il protagonista? Una bottiglia!
“All’inizio facevamo esercizi di scrittura sui personaggi, la storia, i diversi tipi di racconto ecc... poi è nata la
proposta del libro. Ognuno ha scritto un racconto che, in qualche modo, si intrecciasse con gli altri” racconta
Ilaria Palamini, una studentessa coinvolta nel progetto.
Tre presentazioni hanno seguito la pubblicazione del libro:
Fiera del libro, Bergamo, il 27/04
Auditorium di Albino, il 13/05
Oratorio di Abbazia con il gruppo di lettura “Camomilla letteraria”, il 20/05
Alessandra Crotti
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12. Scuola
Ora anche i libri di storia sono di parte!
Proposta di legge n. 4101 (presentata il 18 febbraio 2011) d’iniziativa del deputato Carluc-
ci:“Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sull’imparzialità dei libri di testo”.
ONOREVOLI COLLEGHI ! — In Italia negli to del Governo De Gasperi e del Presidente della
ultimi cinquant’anni lo studio della storia è stato Repubblica Einaudi, a pagina 319 scrive: « Sin dal
spesso sostituito da un puro e semplice tentativo di 1948 la definitiva rottura del fronte antifascista si
indottrinamento ideologico. Tale tentativo, retaggio manifestò con l’instaurazione di un governo di centro
dell’idea gramsciana della conquista delle « casemat- -destra i cui indirizzi programmatici (...) già si muo-
te del potere », si è propagato attraverso vevano in direzioni assai diverse dalle indicazioni del
l’insegnamento della storia e della filosofia nelle dettato costituzionale ». Per forza di cose « da quel
scuole. momento l’attuazione della Costituzione sarebbe
Con la caduta del Muro di Berlino e con la fine diventato uno degli obiettivi dell’azione politica delle
dell’ideologia comunista in Italia i tentativi subdoli forze di sinistra e democratiche ».
di indottrinamento restano tali, anzi si rafforzano e si Ma la « battaglia partigiana dei libri di testo » non si
scagliano non solo contro gli attori della storia che ferma a questo, si spinge oltre osannando l’attuale
hanno combattuto l’avanzata del comunismo ma an- schieramento di sinistra e gettando fango sui loro
che contro la parte politica che oggi è antagonista avversari.
alla sinistra. « La storia » di Della Peruta-Chittolini-Capra, edito
Tutto ciò non è pura teoria, basta sfogliare la maggior da Le Monnier, a proposito del Partito democratico
parte dei libri di testo che oggi troviamo nelle scuole, della sinistra (PDS) scrive: « Il PDS intende proporsi
sui banchi dei nostri figli, per capire la gravità del come il polo di aggregazione delle forze democrati-
problema. Proviamo a sfogliare qualche libro di te- che e progressiste italiane; la sua azione ha per base
sto. « La storia » di Della PerutaChittolini-Capra, un programma di riforme politico-sociali miranti a
edito da Le Monnier, descrive tre personaggi storici: rendere più governabile il Paese, a moralizzare la vita
Palmiro Togliatti, « un uomo politico intelligente, pubblica, a risanare le finanze dello Stato e ad attenu-
duttile e capace di ampie visioni generali »; Enrico are le diseguaglianze e le ingiustizie sociali a danno
Berlinguer, « un uomo di profonda onestà morale ed dei ceti più deboli economicamente ». « L’età con-
intellettuale, misurato e alieno alla retorica »; Alcide temporanea » di Ortoleva-Revelli, edito da Bruno
De Gasperi, « uno statista formatosi nel clima della Mondadori, a proposito di Oscar Luigi Scàlfaro so-
tradizione politica cattolica ». « Elementi di storia » stiene: « Dopo aver abbandonato l’esercizio della
di Camera-Fabietti, edito da Zanichelli, a proposito magistratura per passare all’attività politica nel parti-
dei gulag sovietici, in cui perirono milioni di esseri to democristiano, Scalfaro si è segnalato per il rigore
umani, scrive: « L’ignominia dei gulag non è dipesa morale e la valorizzazione delle istituzioni parlamen-
da questo sacrosanto ideale (il comunismo), ma dal tari ». È, inoltre, il testo di Camera e Fabietti « Ele-
tentativo utopico di tradurlo immediatamente in atto menti di storia » che si distingue per la quantità di
o peggio dalla conversione di Stalin al tradizionale notizie partigiane e propagandistiche volte a influen-
imperialismo ». « Storia », volume III, di De Bernar- zare, evidentemente, i giovani diciottenni a fini elet-
di-Guarracino, edito da Bruno Mondadori, a proposi- torali: « La Democrazia cristiana, fortemente solleci-
tata anche dalla combattiva europarlamentare Rosy
Bindi, allontanava dalle cariche di partito ed esclude-
L’onorevole Carlucci va dalle candidature tutti i propri esponenti inquisiti
» (pagina 1679); nel 1994, con Berlusconi Presidente
del Consiglio dei ministri, la Democrazia italiana
arriva a un passo dal disastro: secondo gli autori, «
l’uso sistematicamente aggressivo dei media, i ripe-
tuti attacchi alla magistratura, alla Direzione generale
antimafia, alla Banca d’Italia, alla Corte costituziona-
le e soprattutto al Presidente della Repubblica con-
dotti da Berlusconi e dai suoi portavoce esasperarono
le tensioni politiche nel Paese, sommandosi alle ten-
sioni sociali determinate dalla disoccupazione
crescente (che contraddiceva clamorosamente le pro-
12
13. e dai tagli proposti dal governo alle pensioni, alla
Scuola
denti devono, per forza, comprare e studiare? Può la
sanità e in genere alle spese statali per la previdenza scuola di Stato, quella che paghiamo con i nostri
sociale ». Il punto peggiore si raggiunse il 21 dicem- soldi, trasformarsi in una fabbrica di pensiero parti-
bre, quando « Berlusconi annunciò ai deputati le pro- giano e anche fazioso, spesso superficiale?
prie dimissioni, dichiarando nello stesso tempo che È per questo che con la presente proposta di legge si
sarebbe seguito o un governo Berlusconi-bis o un vuole istituire una Commissione parlamentare di
governo destinato a condurre al più presto il Paese a inchiesta volta ad accertare e a porre fine a questa
nuove elezioni. Tali pronunciamenti miravano espli- situazione a dir poco vergognosa. Non si può, ancora
citamente a ridurre o a vanificare la libertà di scelta oggi in un Paese che tutti definiscono libero, esercita-
del Presidente della Repubblica » (pagine 1682- re un indottrinamento del genere.
1683). Questo elenco naturalmente potrebbe continu- Indottrinamento subdolo e meschino perché diretto a
are ancora per molto ma bastano questi esempi per plagiare le giovani generazioni dando insegnamenti
capire la gravità della questione. attraverso una visione ufficiale della storia e
Ognuno ha diritto ad avere il suo punto di vista e dell’attualità asservita a una parte politica.
anche la sua faziosità: può scrivere i suoi articoli o i Non può il Parlamento ignorare e fare finta di non
suoi libri, poi li comprerà chi vuole. Ma si può essere vedere queste cose: sarebbe una mancanza nei con-
così di parte in manuali (perché il problema riguarda fronti della libertà di opinione delle giovani genera-
non uno, ma molti libri di testo) che migliaia di stu- zioni, palesemente violata.
Quattro chiacchiere con Yung Sin Hang
Dopo quasi un anno trascorso tra noi, Yung Sin Hang, la ragazza proveniente da Hong Kong nella nostra
scuola per uno scambio, ha imparato l’italiano, ha potuto apprezzare pregi e difetti dell’Italia e degli italiani
ed ora è pronta a tornare a casa… ma non prima di
aver parlato di nuovo con noi!
Come ti sei trovata in Italia?
Bene, ho visitato tante città come Verona, Vene-
zia, Genova, Bergamo, Como, Napoli e mi sono
piaciute tutte perché ognuna ha qualcosa di tipico,
non sono tutte uguali.
Come ti sei trovata a scuola?
Bene, le compagne e i professori sono stati molto
gentili e disponibili. Una delle differenze rispetto
alla scuola in Cina è che qui si va a scuola solo per
studiare mentre a Hong Kong ci sono tantissime
attività, che qui sono considerate extrascolastiche,
organizzate dalla scuola.
Come ti sei trovata in famiglia?
Benissimo, mi mancheranno molto i miei “genitori italiani” anche perché, ora che ho imparato un po’ di
italiano, ci sono molte cose su cui possiamo ridere e scherzare.
Cosa ti è piaciuto di più dell’Italia? Cosa ti mancherà maggiormente?
Oltre alle città che ho visitato, che mi sono piaciute moltissimo, la cosa migliore è il cibo! Quando tornerò in
Cina mi mancherà soprattutto il gelato. Qui ci sono gelaterie ovunque mentre in Cina no; per di più là il ge-
lato è diverso, non è così buono!
Quando ritornerai a casa? Hai voglia di tornare?
Tornerò a Hong Kong a luglio. Mi piace stare qui e mi trovo bene, però c’è qualcosa di Hong Kong, oltre
alla mia famiglia, che mi manca. Alessandra Crotti
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14. Royal Wedding
William & Kate: the Royal Wedding
In a mist of white veiling, Kate Middleton left London’s 100 years-old Goring Hotel, accompanied by her
proud father Michael, and went to Westminster Abbey, where she underwent a fairytale transformation from
commoner to future Queen. The future princess arrived at Westminster Abbey by car. The royal wedding
could not have been more perfect! Prince Harry murmured to Prince William something like “Wait until you
see her”. And when Prince William’s eyes met his bride’s, he said to her: “I love you, you’re beautiful!”.
Who’s In & Who’s Out?
A fantastic yellow-dressed Queen Elizabeth and his husband Prince
Philip attended the ceremony singing all the hymns, except, of course,
for “God save the Queen”. In spite of their age, they didn’t fall asleep as
many had expected! Guests include David and Victoria Beckham, Sir
Elton John, who sang the hit “Candle in the Wind” at Diana’s funeral,
accompanied by his Canadian partner David Furnish, and the Come-
dian Rowan Atkinson.
Kate invited her ex-boyfriend Rupert Finch, whom she dated at St An-
drews before she started seeing William. William invited all his exes:
Isabella Anstruther, Arabella Musgrave, who dated William the sum-
mer before he went to St Andrews and also his first girlfriend Rose Far-
quhar.
Jecca Craig, William's first true love and one of his closest friends, was
on the list together with her boyfriend Captain Philip Kaye, her parents
Ian and Jane, and her brother Batian with his wife Melissa.
The British musician James Blunt, who played the church organ, and
Prince William’s cousins, Princess Beatrice and Princess Eugenie,
were also present at the Royal Wedding.
One royal left off the guest list is Sarah Ferguson, Duchess of York.
President Barack Obama and other world leaders were also left off the
guest list, so as the last two British prime ministers, Gordon Brown and
Tony Blair.
The invitations arrived in pale brown envelopes that read:
"The Lord Chamberlain is commanded by
the Queen to invite [name] to the mar-
riage of His Royal Highness Prince Wil-
liam of Wales, K.G. with Miss Catherine
Middleton at Westminster Abbey on Fri-
day, 29th April, 2011 at 11.00 a.m."
Kate Middleton's Tiara: Something Bor-
rowed, Something Old-Really Old
Old-
Kate’s tiara is not Diana’s “Lover’s Knot” nor “Tiara Spencer”
but it is thought to be the “Scroll Diamond Tiara”; first of all, the
tiara was not a gift for Duchess of Cambridge, but rather a loaner
of the Queen for this regal occasion. The tiara was first forged in
1936 by Carter for the Queen Mother, purchased by King
George VI for his wife. Then, it was given to the Princess
(now Queen) Elizabeth on the occasion of her 18th birthday.
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15. Royal Wedding
Kate’s dress: what we’ve all
been waiting for
There's only been six months of speculation and
hundreds of exhausted journalists who
(unsuccessfully) tried to reveal the mystery of who
would design the bride's wedding dress. On her
wedding day Kate Middleton combined tradition
and modernity: she wore a long-sleeved, ivory lace
and satin dress, designed by Sarah Burton, crea-
tive director of Alexander McQueen.
In her hand she had a shield-shaped bouquet of
myrtle, lily-of-the-valley, sweet William and hya-
cinth, designed by Shane Connolly .
Invitations and Clothes
For the fortunate recipients of an invitation to the
Royal Wedding, the most important question is
what to wear. For men it had been simple: the invi-
tations described the dress code as "uniform, morn-
ing coat or lounge suit". For women the problem
had, as always, been more complicated. For many,
the answer lies with the Queen’s couturier, Stewart Parvin and with Rachel Trevor Morgan, the Queen’s
official hatmaker. Among the most discussed clothing are the eye-popping Philip Treacy fascinators worn
by the Princesses of York, Beatrice and Eugenie, who exchanged the Royal Wedding for a Royal Carnival:
definitely too much! Alessandra Crotti
The King’s Speech
La vicenda si svolge in Inghilterra nel 1936. Alla morte del re Giorgio V (Michael Gambon), sale al trono il
suo primogenito Edoardo VIII. Poco dopo però è costretto ad abdicare per sposare la pluri-divorziata ameri-
cana Wallis Simpson, lasciando il trono al secondogenito “Bertie”, nel film Colin Firth, (Duca di York e
futuro re Giorgio VI), il quale si ritrova a dover prendere in mano le redini di un'Inghilterra in tumulto,
sull’orlo della seconda guerra mondiale. Sfortunatamente Bertie soffre, sin da quand'era piccolo, di una gra-
ve forma di balbuzie nervosa che gli ha causato non solo un duro rapporto con il padre e un insanabile senso
d'inferiorità nei confronti del fratello, ma anche seri problemi di “pubblica comunicazione”. Visto il cruciale
momento storico che lo attende, al quale si aggiunge la pressione mediatica dell'avvento della radiofonia, il
re, avendo già consultato invano moltissimi specialisti in logopedia, si rivolgerà, su suggerimento della pre-
murosa moglie (Bonham Carter), all'eccentrico terapista austra-
liano Lionel Logue (Geoffrey Rush), noto per i suoi non pro-
priamente ortodossi metodi terapeutici. I due si ritrovano ad
avere un rapporto burrascoso che si rivelerà in seguito costrut-
tivo ed efficace. Seppur attraversando molte difficoltà, i prota-
gonisti coltivano una forte e duratura amicizia che aiuterà Ber-
tie a liberasi dalla balbuzie, un problema incompatibile con i
suoi compiti istituzionali. Lionel Logue sarà testimone non
solo del primo, ufficiale discorso del re che guiderà la nazione
unita contro la Germania nazista, ma anche del crescendo di
una solida ‘voce' regale che sosterrà la nazione in un importan-
te periodo storico segnato dal Secondo Conflitto Mondiale.
Sara Epis
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16. Virginia Woolf
Donne e letteratura
Dopo le sorelle Brontë , George Eliot, Mary Shelley e Jane Austen per la donna si aprì una piccola porta per
entrare nel mondo della letteratura: pubblicare anonimamente o con uno pseudonimo maschile. Chissà quan-
ti libri firmati “Anonimo” sono stati scritti da donne...
La stessa domanda è stata posta da Virginia Woolf alle ragazze di un
college femminile durante una conferenza sulla “Donna e il Romanzo”.
Secondo Virginia una donna, per scrivere, avrebbe bisogno di 500£ e di
una stanza tutta per sé. Si tratta di cose apparentemente scontate, ovvie e
ormai acquisite, mentre in realtà, dietro a tanta semplicità, si nascondono
un’infinità di conquiste che la donna sta ancora lottando per raggiungere.
Innanzitutto l’ indipendenza: l’indipendenza economica, l’indipendenza
dalla società, dagli stereotipi, dai pregiudizi e anche l’indipendenza da sé
stessa, da quella falsa idea di sé che si è costruita nei secoli. In secondo
luogo la donna per scrivere ha bisogno di un requisito raro ma vitale per
uno scrittore: l’esperienza. Un famoso esempio di come l’esperienza sia
fondamentale può essere ricavato dal film “Becoming Jane” in cui Mr
Lefroy, rivolgendosi a una giovane e ostinata Jane Austen, commenta:
“Your ignorance is understandable since you lack... What shall we call
it? The history?”
“Propriety commands me to ignorance.”
“Condemns you to it and your writing to the status of female accompli-
shment. If you wish to practice the art of fiction, to be the equal of a masculine author, experience is vital”.
Di cosa ha quindi bisogno una donna affinché riesca a crearsi un’ indipendenza, una nuova e accresciuta
consapevolezza di sé stessa e un’ esperienza che le permetta di esplorare ogni ambito della vita umana?
Tempo! Quello di cui principalmente una donna necessita è tempo. Infatti per la Woolf è impossibile conce-
pire una scrittrice, una musicista, una pittrice che debba occuparsi anche delle incombenze della casa perché
arte è sinonimo di concetti eterni ed infiniti difficilmente conciliabili con il tempo della giornata.
Il destino della donna non è cambiato dall’epoca della Woolf. Un celebre esempio è Oriana Fallaci, forse la
più grande giornalista di tutti i tempi, la quale sa bene cosa significhi essere scrittrice. In “Intervista con la
storia”, riferendosi ad Indira Gandhi e Golda Meir, scrive: “Le loro vite confermano con raggelante esattez-
za quanto sia difficile per una donna di talento realizzare il suo talento [...] E ti viene un dolore rabbioso a
scoprire che un uomo con un destino può seguirlo senza rinunciare alla famiglia, all’amore. Una donna no.
Per una donna le due cose non possono coesistere. O coesistono solo nella tragedia.” A questo proposito
Virginia Woolf si chiede: e se Shakespeare avesse avuto una sorella dotata come, o più, di lui? Bene, questa
sorella non avrebbe mai scritto una riga, sarebbe sepolta dove ora sorge un centro commerciale. Perché?
Non perché non avesse talento, ma perché non aveva il tempo né la preparazione adeguata per esprimerlo.
Non sarà che la smania maschile di dominio e potere abbia privato l’umanità di un prezioso contributo pro-
veniente dal mondo femminile? Oggi le donne possiedono gli strumenti adatti per poter trovare quelle 500£
all’anno, quella stanza tutta per sé ed esprimere finalmente la loro essenza: “Se guardiamo in faccia il fatto,
poiché si tratta di un fatto, che non c’è un
solo braccio al quale appoggiarsi, ma che
dobbiamo fare la nostra strada da sole e che
dobbiamo essere in relazione con il mondo
della realtà e non soltanto con il mondo
degli uomini e delle donne, allora si presen-
terà finalmente l’opportunità, e quella poe-
tessa morta, che era sorella di Shakespeare,
ritornerà al corpo del quale tante volte or-
mai ha dovuto spogliarsi. […] Ma io so-
stengo che ella arriverà, se lavoriamo per
lei; e che lavorare così, sia pur nella pover-
tà e nell’oscurità, vale la pena”.
Alessandra Crotti
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