3. La statistica ci aiuta a conoscere i fenomeni
economici e sociali
Dagli inizi degli anni Ottanta, le statistiche sociali hanno
assunto un rilievo crescente e un ulteriore impulso alla loro
valorizzazione proviene dagli organismi internazionali, a
conferma di un'esigenza sentita al di là dei confini del Paese.
4. la statistica aiuta a fare scelte
È una bussola indispensabile per orientarsi…
Circa la metà della produzione dell'Istat è finalizzata
all'informazione economica perché i dati relativi
all'economia sono tradizionalmente considerati
irrinunciabili per una corretta azione di governo.
5. • I dati utili per capire che dietro ai numeri ci
siamo noi
7. • Anno 1861. Viene riconosciuto il diritto di voto
agli uomini maggiori di 25 anni in grado di
leggere e scrivere e che abbiano pagato le
imposte per un importo non inferiore a 40 lire.
Tale diritto porta alle urne il 2 per cento della
popolazione italiana.
8. • Anno 1912. La legge del 25 maggio 1912 stabilisce un
suffragio quasi universale per gli uomini: si prevede,
infatti, che possano votare tutti gli uomini capaci di
leggere e scrivere e che abbiano compiuto 21 anni,
mentre agli analfabeti è data la possibilità di votare
solo se hanno compiuto 30 anni . ● Anno 1918. Viene
modificata la legge elettorale precedente e sono
ammessi al voto tutti i cittadini maschi di almeno 21
anni di età, inclusi gli analfabeti
9.
10. Anno 1945. Viene stabilito il suffragio universale e il
diritto di voto viene esteso per la prima volta alle
donne.
11.
12. • Anno 1975. Viene ridotta l’età che dà diritto di
voto alla popolazione residente e sono
considerati elettori della Camera dei deputati
tutti i cittadini italiani che abbiano compiuto il
diciottesimo anno di età (legge n. 39 dell’8
marzo 1975).
13. Anno 1994. Ai fini dell’elezione del Parlamento europeo, si prevede che,
possano esercitare il diritto di voto in Italia anche i cittadini di uno Stato
membro dell’Unione europea residenti in Italia
15. Consumo di pesce nelle famiglie
I consumi di pesce tagliati dalla crisi
Dopo il crollo dello scorso anno (20 per cento in
meno rispetto al 2012), il 2014 registra un ulteriore
calo del 7 per cento del consumo di pescato fresco.
Gli italiani risparmiano su tutto, dai "prodotti
nobili" a quelli "low cost"
16. Si conferma che gusto, sapore e caratteristiche
organolettiche sono la leva principale che
motivano l’acquisto di pesce fresco. Il 48% degli
italiani, infatti, trova in queste caratteristiche il
motivo principale di consumo.
17. • L’altro elemento fondamentale nella scelta del
prodotto ittico fresco è rappresentato dalla
freschezza e dall’aspetto esterno, considerati
prioritari per il 44% degli acquirenti.