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Consiglio Nazionale Architetti,
Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori
www.awn.it
Dipartimento Ambiente, Energia e Sostenibilità
Coordinatore
Alessandro Marata
Contributi
Andrea Moro
Valentina Piscitelli
Gruppo Operativo Energia
Martino Roatta
Egidio Raimondi
Stefano Meneghini
Salvatore Pitruzzella
Carmela Plamieri
Aurelio Zennaro
Gruppo Operativo Sostenibilità
Teresa Alvino
Carlotta Cocco
Daniele Menichini
Massimo Pedone
Alessandra Siviero
Ufficio di Presidenza della Conferenza degli Ordini
Arturo Giusti e Paolo Lo Iacono
Redazione del volume e Realizzazione
Carlotta Cocco
Alessandra Barbieri
Federica Franzè
Pietro Spoto
Progetto grafico
Simona Castagnotti
Marzo 2021 ISBN 978-88-941296-9-4
Al nostro collega e amico Salvo
che ben sapeva proporci occasioni di benessere
INDICE
ABITARE LA SOSTENIBILITA'   08
LA DIMENSIONE SOCIALE, COMFORT E BENESSERE, NEI PROTOCOLLI DI SOSTENIBILITÀ   12
CONCETTO DI BEN ESSERE   14
L’ O M S E L A C O M U N I T À E U R O P E A     1 5
I N T E G R A Z I O N I A L C O N C E T T O D I B E N E S S E R E     1 6
PERSONA, BENESSERE, SISTEMI DI MISURA   18
I PROTOCOLLI DI SOSTENIBILITA’   20
P R O T O C O L L I     2 2
B R E E A M     2 4
L E E D     2 6
H Q E     2 8
I T A C A     3 0
L I V I N G B U I L D I N G C H A L L E N G E     3 2
D G N B     3 4
W E L L     3 6
F I T W E L     4 0
INDICATORI DI BENESSERE   42
A R I A     4 4
T E M P E R A T U R A     4 8
L U C E     5 2
S U O N O     5 6
M O V I M E N T O     6 0
A C Q U A E N U T R I Z I O N E     6 4
M E N T E     6 8
C O L L E T T I V I T A '     7 2
ORIZZONTALITA' UN PENSIERO RIGENERATIVO   76
Canto degli spiriti sulle acque 79
BIBLIOGRAFIA   80
OPEROGRAFIA   82
ABITARE LA SOSTENIBILITÀ
Alessandro Marata
La questione dell’abitare è sempre stata uno dei
temi più affascinanti della storia dell’uomo. Lo è sta-
ta, dal punto di vista progettuale, per gli architetti
e i costruttori di ogni epoca e di ogni luogo. Lo è
stata, dal punto di vista etico e da quello filosofico,
per gli artisti, gli storici, gli scienziati, gli psicologi e
gli scrittori.
Mai come in questi ultimi tempi, però, il problema
casa è stato così presente nella mente dei cittadini.
Sì, quasi solo dei cittadini perché gli abitanti, coloro
che abitano, extraurbani hanno risentito molto
meno delle restrizioni, vitali e psicologiche, derivate
dai lunghi e ripetuti periodi di lockdown.
Sei proposte per il prossimo millennio era il titolo
in bozza delle lezioni che Italo Calvino scrisse per
l’Università di Harvard nel 1985, portando a com-
pimento le prime cinque e lasciando incompleta la
sesta, interrotta a causa della sua morte nell’ottobre
dello stesso anno. Le sei lezioni si ispiravano ognuna
ad una parola.
1.	Leggerezza
2.	Rapidità
3.	Esattezza
4.	Visibilità
5.	Molteplicità
6.	Coerenza
La sostenibile leggerezza dell’abitare
Si può azzardare l’ipotesi che leggerezza possa es-
sere, in qualche modo, sinonimo di modernità e
che possa anche rappresentare le istanze di libertà
dell’uomo contemporaneo. Da Platone in poi lo
spazio dell’abitare, dalla casa alla città, rappresen-
ta uno dei luoghi ideali per esemplificare, tramite
metafore, l’essenza della vita dell’uomo. Su questo
argomento tante menti brillanti ci hanno lasciato
in eredità pensieri luminosi e scintillanti. Dalla con-
chiglia si può riconoscere il mollusco, diceva Victor
Hugo, e dalla casa l’inquilino. La definizione lecor-
buseriana di machine à habiter convive con l’inter-
08
La casa è il vostro corpo più grande.
Vive nel sole e si addormenta nella quiete.
Khalil Gibran
INTRODUZIONE
pretazione, di Ernst Block, della casa come luogo
dove l’uomo si sente a proprio agio. O meglio, come
scriveva Heidegger, citando a sua volta un verso di
Hoelderlin, della casa come luogo dove poetica-
mente abita l’uomo. Intendendo l’abitare come rap-
porto dell’uomo con l’essere, attraverso, diremmo
oggi, un uso sostenibile dello spazio. Abitare non
significa occupare uno spazio, ma averne cura cre-
ando un luogo che connette la cultura con la natura.
E Zarathustra aveva inneggiato all’uccisione dello
spirito della pesantezza in favore di un volo che con-
sentirebbe di vedere noi stessi al di sotto di noi.
E se è vero che in ogni luogo vi è un centro del
mondo, sono parole di Mircea Eliade, è ragionev-
ole immaginare che la leggerezza sia un obiettivo
al quale l’uomo che abita la modernità, e ha il suo
centro nella propria casa, deve in modo ineludibile
volgere lo sguardo.
Rapidità vs lentezza
Si può abitare “velocemente”, senza diventare
liquidi? Senza che ciò sia in antitesi con quel pro-
cesso di sedimentazione la cui mancanza, come ha
ripetutamente sostenuto Bauman nella sua vas-
ta produzione letteraria, è spesso causa di errori
nella evoluzione del progresso? Essere rapidi non
significa necessariamente vivere pericolosamente.
Significa reagire con tempestività e lucidità agli os-
tacoli e ai cambiamenti che improvvisamente, con
rapidità, si manifestano di fronte a noi. Scrive Calvi-
no; “Gli avvenimenti, indipendentemente dalla loro
durata, diventano puntiformi, collegati da segmenti
rettilinei, in un disegno a zigzag che corrisponde ad
un movimento senza sosta”. La nostra vita a zigzag,
che se non stiamo attenti può portarci a condizioni
patologiche di stress, è una inesauribile fonte di ric-
chezza emotiva, un arricchimento della nostra es-
istenza. Se gli spazi che compongono la casa non
09
ABITARE LA SOSTENIBILITÀ
10
riescono ad assecondare il nostro zigzagare, se non
sono sufficientemente flessibili, il susseguirsi delle
nostre azioni ne risentirà, in termini di efficienza e
di divertimento.
Progettare con esattezza
Ergonomia, funzionalità, acustica, luce, colore, pros-
semica e sicurezza. La progettazione degli spazi per
l’uomo impone che l’architetto abbia nella sua tav-
olozza creativa molti strumenti indispensabili per
il raggiungimento di una soddisfacente, dovrebbe
essere ottima, qualità abitativa. L’architettura, con-
trariamente a quanto molti erroneamente pensano,
necessita di esattezza in quantità almeno uguale alla
creatività, soprattutto nella società odierna, nella
quale l’impronta tecnologica, quella medica e quel-
la sociale hanno una rilevanza molto grande. Scrive
Calvino: “La precisone per gli antichi Egizi era sim-
boleggiata da una piuma che serviva da peso sul
piatto della bilancia dove si pesano le anime”. Le pi-
ume sono i dettagli che caratterizzano gli spazi della
casa. Come scrisse lo storico tedesco Aby War-
burg, l’aforisma piaceva molto a Ludwig Mies van
der Rohe, il diavolo si nasconde nei dettagli.
E ancora: “Viviamo sotto una pioggia ininterrotta di
immagini; i più potenti media non fanno altro che
trasformare il mondo in immagini e moltiplicarlo at-
traverso una fantasmagoria di giochi di specchi: im-
magini che in gran parte sono prive della necessità
interna che dovrebbe caratterizzare ogni immagine,
come forma e come significato”. Esattezza significa
riconoscere le necessità vere e scartare quelle in-
dotte. Esattezza significa vivere bene.
INTRODUZIONE
Visibilità e immaginazione
Online. Può sembrare un paradosso, ma la nostra
casa è più visibile adesso che p.e.p. (prima dell’era
pandemica). Il nostro appartamento oggi può es-
sere visto, o anche solo percepito, come un fantas-
tico palcoscenico del nostro teatro personale, nel
quale possiamo cambiare la scenografia sempre più
facilmente. Una scenografia che nella maggior parte
dei casi rappresenta una nostra personale carta di
identità. Anche se è vero che l’abito non fa il mo-
naco è abbastanza vero che lo sfondo che appare
nelle sempre più frequenti video conferenze che
facciamo (per lavoro, per studio o semplicemente
per socialità) fornisce una prima, semplice ed in-
equivocabile descrizione di noi.
“La fantasia è una specie di macchina elettronica
che tiene conto di tutte le combinazioni possibili e
sceglie quelle che corrispondono a un fine, o che
semplicemente sono le più interessanti, piacevoli,
divertenti”. E ancora: “Quale sarà il futuro dell’im-
maginazione individuale in quella che si usa chiamare
la civiltà dell’immagine”?
Molteplicità emotiva
Come suggeriva uno dei principali enunciati dell’ar-
chitettura bioclimatica di alcuni decenni fa, la casa è
la nostra terza pelle. Come curiamo la nostra vera
e prima pelle, la nostra cute, e la seconda, gli abiti
che indossiamo, così sempre di più ci adopereremo
affinché la nostra terza pelle sia accogliente, funzi-
onale, divertente e sicura. Come un abito la casa
deve essere, ovviamente, fresca in estate, calda in
inverno, traspirante ed impermeabile, protettiva,
comoda e sicura. Questa multipla pelle induce in
noi molteplici comportamenti: “…chi siamo noi, chi
è ciascuno di noi se non una combinatoria d’espe-
rienze, di informazioni, di letture, di immaginazioni?
Ogni vita è un’enciclopedia, una biblioteca, un inven-
tario d’oggetti, un campionario di stili, dove tutto
può essere continuamente rimescolato e riordinato
in tutti i modi possibili”.
Coerenza e felicità
In senso figurato il termine coerenza significa, per
una persona, conformità tra le proprie convinzioni e
l'agire pratico; la coerenza morale significa mancan-
za di contraddittorietà nei propri comportamenti.
Negli ultimi decenni si è finalmente capito che la fe-
licità dipende solo in parte dalla ricchezza econom-
ica materiale; solo il denaro in quantità insufficiente
ad una dignitosa sussistenza crea certamente infelic-
ità. Vi sono altri tipi di ricchezza, di tipo immateriale,
che sono forse ancora più importanti: l’amicizia, la
tolleranza, la diversità, la condivisione, le gratifica-
zioni, la stima degli altri, la sicurezza, la generosità,
una casa che possiamo sentire fatta per noi. Una
casa da indossare, che rappresenta coerentemente
la nostra terza pelle.
ABITARE LA SOSTENIBILITÀ 11
12
Il primo strumento a punteggio per la valutazione
delle prestazioni degli edifici a essere stato pubbli-
cato è il BREEAM (Building Research Establishment
Environmental Assessment Method), nel 1990 in
Gran Bretagna. Come dichiara il suo stesso nome
(Environmental Assessment Method), si trattava di
un sistema per valutare la qualità ambientale di una
costruzione. I temi affrontati dal BREEAM riguar-
davano i consumi energetici, di materiali, di acqua,
le emissioni di gas, la gestione dei rifiuti e degli ef-
fluenti. In pratica la prima versione del BREEAM
consentiva di valutare principalmente una sola delle
tre dimensioni della sostenibilità, quella ambientale.
I sistemi di valutazione che hanno seguito le orme
del BREEAM a metà-fine anni ’90, in particolare
il LEED negli Stati Uniti e l’internazionale GBTool
(Green Building Tool) di iiSBE (international ini-
tiative for a Sustainable Built Environment) erano
anch’essi focalizzati sulla dimensione ambientale.
Questo approccio è riflesso nel nome dell’orga-
nizzazione che ha sviluppato il sistema LEED, ovve-
ro lo U.S. Green Building Council (Consiglio delle
costruzioni “verdi”) e nel nome della certificazione
stessa, Leadership in Energy and Environmental
Design (Leadeship nella progettazione energetica e
ambientale). La prima definizione universale di “svi-
luppo sostenibile” risale al 1987, contenuta nel rap-
porto “Brundtland” pubblicato dalla Commissione
mondiale sull'ambiente e lo sviluppo (WCED): “Lo
sviluppo sostenibile è uno sviluppo che soddisfa i
bisogni del presente senza compromettere la possi-
bilità delle generazioni future di soddisfare i propri”.
In tale definizione non si fa riferimento all’ambiente
in quanto tale, ma ci riferisce principalmente al ben-
essere delle persone. A partire dalla definizione del
rapporto “Brundtland”, il concetto di “sostenibilità”
venne ampliato negli anni a seguire, interconnetten-
do l'ambito ambientale (Planet), quello economi-
co (Profit) e quello sociale (People). I protocolli di
valutazione hanno seguito questo percorso evoluti-
vo e nei primi anni 2000 si trasformano da sistemi
di valutazione della qualità ambientale a sistemi di
valutazione della sostenibilità. Vengono cioè aggiunti
nuovi criteri e indicatori utili a verificare le prestazi-
oni delle costruzioni anche rispetto alla dimensione
economica e sociale. Dato che quest’ultima corris-
ponde alle persone, i nuovi criteri riguardano temi
come la qualità ambientale indoor (comfort ter-
mico, visivo, acustico, ambiente elettromagnetico
e qualità dell’aria), la sicurezza (incendi, sismica),
LA DIMENSIONE SOCIALE, COMFORT E BEN-
ESSERE, NEI PROTOCOLLI DI SOSTENIBILITÀ
Andrea Moro
INTRODUZIONE
13
l’accessibilità. Per riflettere questo cambiamento
lo strumento internazionale GBTool venne rinom-
inato SBTool (Sustainable Building Tool). Proprio la
contestualizzazione all’Italia della versione 2002 di
SBTool darà origine nel 2004 al Protocollo ITACA.
La dimensione “sociale” dei protocolli di valutazione
della sostenibilità non ha tuttavia ancora raggiunto
lo stesso livello di importanza di quella ambientale.
Ad esempio, nel Protocollo ITACA, i criteri ricon-
ducibili alla dimensione sociale hanno un peso del
20% sul punteggio finale rispetto all’80% dei criteri
della dimensione ambientale. Il LEED v.4, prevede
21 punti riconducibili direttamente alla dimensione
sociale sui 110 massimi possibili. È evidente anco-
ra uno sbilanciamento dei protocolli di valutazione
della sostenibilità nei confronti della dimensione
ambientale, una sorta di “peccato originale”. La di-
mensione economica nella maggioranza dei casi non
è neanche presa in considerazione, se non indiret-
tamente. Nel prossimo futuro è auspicabile che i
gestori dei sistemi di certificazione provvedano ad
aggiornare i loro protocolli in modo da renderli pi-
enamente strumenti di valutazione della sostenibil-
ità, equilibrando l’importanza di tutte e tre le di-
mensioni: Planet, People, Profit.
TITOLO
Anthony Dunne & Fiona Raby, Foraggieri, 2009, installazione
PROTOCOLLI DI SOSTENIBILITA'
14
CONCETTO
DI BEN ESSERE
"Cosa è l’uomo? Un vaso fragile ad ogni scossa ed ad ogni urto. Non c’è bisogno di una grande violenza per
distruggerlo: dovunque lo urti lo mandi in frantumi."
Seneca, A Marcia, 11-3
La nozione di Benessere, correlata all’idea di salute,
rappresenta il risultato di un equilibrio tra molteplici
fattori inerenti il profilo biologico e psichico (quali
ad esempio nutrizione, igiene, ambienti di vita e di
lavoro, contesto sociale), che determinano nel loro
complesso la qualità della vita delle persone.
Nel corso degli anni la visione del benessere si è
evoluta in concomitanza con la trasformazione degli
stili di vita. Le riflessioni attualmente sono molteplici
e le incertezze esistenti attengono prevalentemente
alla scissione tra aspetti tecnici e aspetti percettivi
ed emotivi, tra teorie e pratiche applicative.
Senza volere essere esaustivi, vista la complessità
del tema, riportiamo alcuni dei passi fondamentali
che hanno condotto all’odierna cultura della salute
e ad una visione del benessere come valore sociale
e relazionale che, nell’interazione delle persone,
consente la realizzazione delle stesse.
Nella filogenesi dell’abitare troviamo le origini della
correlazione tra benessere e architettura a partire
dall’idea di protezione come bisogno essenziale
dell’individuo che trova il suo primo simbolo nella
caverna quale dimora.
Nel suo trattato Vitruvio introduce il concetto di Sa-
lubritas richiedendo all’architetto, tra le altre, com-
petenze di anatomia e medicina al fine di costruire
luoghi adatti per l’uomo.
Nel XX secolo prendono forma filoni culturali che,
Bruce Nauman
The True Artist Helps the World by Revealing Mystic Truths (1967)
Neon Art, Art Institute Chicago
15
CONCETTO DI BENESSERE
al fine di definire il processo progettuale ed
il ruolo del progettista, indagano sulle cor-
relazioni tra l’uomo e il proprio ambiente con
diverse modalità inter-relazionali: Espression-
ismo, Bauhaus, Funzionalismo, Architettura
Organica, Razionalismo ….e più vicino a noi
Decostruttivismo, Regionalismo, Hight tech…
Ognuna di queste correnti ha composto un
pezzo del puzzle la cui immagine di benessere
risulta oggi identificata ma non ancora com-
piuta.
In questa molteplicità di approcci troviamo un
orientamento in quella che oggi viene definita
visione olistica, un metodo, attento alle diverse
sfaccettature del sapere, che si apre a continue
evoluzioni e alle molteplici sfumature dell’ac-
cezione di “benessere.
L’OMS E LA COMUNITÀ EUROPEA
L’ OMS - Organizzazione Mondiale della Sani-
tà, Agenzia delle Nazioni Unite preposta all’in-
dirizzo e coordinamento in materia di salute e
benessere, nel 1948, anno della sua istituzione,
ha elencato i principi su cui si deve fondare la
salute dei cittadini definita come “uno stato
di totale benessere fisico, mentale e sociale e
non semplicemente assenza di malattie o in-
fermità”.
L’OMS individua come la salute e il benessere
siano un diritto, fondamentale per tutti, che
contribuisce alla pace e sicurezza degli Stati.
I Governi pertanto hanno la responsabilità di
sviluppare adeguate misure operative e devo-
no cooperare tra di loro per lo sviluppo della
ricerca e per perseguire il più alto livello di sa-
lute. Tappe fondamentali nell’evoluzione della
cultura del benessere promosse dall’OMS
sono la Dichiarazione di Alma Ata avvenuta
nel 1978, poi meglio approfondita nella "Carta
di Ottawa" (Conferenza Internazionale per la
Promozione della Salute del 1986) e infine la
Dichiarazione di Jakarta del 1997 “Sulla pro-
mozione della salute nel 21°secolo”. In questi
documenti si delinea il principio di promozi-
one della salute come fonte attiva di sviluppo
sociale ed economico, per la quale i prerequsiti
sono “ la pace, una casa, l’istruzione, la sicurez-
za sociale, le relazioni sociali, il cibo, un reddito,
l’attribuzione di maggiori poteri alle donne,
un ecositema stabile, un uso sostenibile delle
risorse, la giustizia sociale, il rispetto dei diritti
umani e l’equità” (Dichiarazione di Jakarta).
Nel 2012 gli Stati Membri della Regione Euro-
pea dell’OMS hanno concordato un modello
comune di politica, denominato Salute 2020,
con l’obiettivo di “migliorare il benessere del-
le popolazioni, ridurre le diseguaglianze di sa-
lute e garantire sistemi sanitari con al centro
la persona, universali, equi, sostenibili e di alta
qualità”. Tra i quattro ambiti di azione prioritari
individuati troviamo, all’ambito 4 “Creare co-
munità resilienti e ambienti favorevoli” che si
focalizza sulla necessità di compensazione e re-
silienza delle comunità ai cambiamenti climati-
ci, e sulle problematiche di salute correlate agli
ambienti contaminati o pericolosi. (Nota - gli
altri ambiti riguardano: 1 Considerare l’intero
arco di vita delle persone e la loro partecipazi-
one; 2 Malattie trasmissibili e non; 3 La sanità
pubblica e le emergenze).
CONCETTO DI BENESSERE
16
Indagando nel grande bacino dei significanti del con-
cetto di benessere emerge come questo debba por-
tare a condizioni di vita e di lavoro sicure, stimolanti
e soddisfacenti, alla protezione degli ambienti naturali
e artificiali, alla conservazione delle risorse naturali;
debba includere una valutazione sistematica degli effet-
ti dell'ambiente sulla salute delle persone e garantire
strategie e azioni mirate a generare miglioramenti nella
qualità della vita del singolo in correlazione con la col-
lettività.
La promozione del benessere e della salute passa at-
traverso mutamenti nell'organizzazione sociale e
nell'adozione di politiche pubbliche coordinate e tese
a favorire e sviluppare beni e servizi più sani, ambienti
igienici non pericolosi e stimolanti, gestioni basate sulla
qualità e non solo sull’efficienza, in una costante inte-
grazione con l’ambiente naturale.
Il concetto di benessere è una nozione in continua
evoluzione, passibile di implementazioni, approfondi-
menti, correlazioni che si alimentano su diversi livelli e a
diverse scale dalla più intima ed individuale fino al piano
“Nel luogo il raccogliere ha il ruolo del custodire che rende libere le cose nella loro contrada. E la contrada? La
forma più antica della parola è Gegnet. Questo termine indica la libera vastità. Grazie ad essa l’aperto è posto in
condizione di lasciar sorgere ogni cosa nel suo riposare in sé stessa. Ma ciò significa al tempo stesso custodire, il
raccogliersi delle cose nel loro reciproco con - appartenersi.
Dovremmo imparare a riconoscere che le cose stesse sono i luoghi e non solo appartengono ad un luogo.”
M. Heidegger, L’arte e lo spazio
sociale più ampio.
In questo contesto il progettista, nell’ideare sotto
il profilo spaziale e sociale i luoghi dell’abitare, di-
viene responsabile dell’altro e custode dell’altrui
benessere.
Come scrive Luigina Mortari in “Filosofia della cura”:
« L’agire con cura per l’altro è mosso dal senso di
responsabilità per l’altro. Il sentire la responsabilità
non solo della propria qualità della vita, ma anche
di quella dell’altro è una condizione necessaria per
aver cura dell’altro ». La cura rientra nell’ordine
delle cose essenziali, perché’ per dare forma al nos-
tro possibile essere dobbiamo avere cura di noi, de-
gli altri e del mondo.
La progettazione è occasione di cura, è un’oppor-
tunità per generare benessere, è possibilità di tras-
formazione e miglioramento per i singoli e per la
comunità a fondamento di una condizione relazio-
nale appagante e feconda che esprima un impegno
sociale, culturale ed ambientale.
INTEGRAZIONI AL
CONCETTO DI BEN ESSERE
CONCETTO DI BENESSERE 17
Pietro Spoto
INTUIZIONE >2 Copia Infedele III,
Simulacro, cacciatore, preda, 2013-2020
Innesto del piumaggio di un colombo sul corpo di
uno sparviero.
Noi esistiamo solo attraverso gli altri. Un insegui-
mento per la sopravvivenza, porta due volatili uno
colombo e uno sparviero a trovare la fine contro la
superficie trasparente di un vetro. Spoto sceglie per
la preziosità di questo evento, di unire i due sog-
getti in uno, attraverso il processo della tassidermia
operando un esperimento di mimetismo animale
indotto ed ambiguo che si riversa a conti fatti in un
simulacro o una copia infedele di un modello inesis-
tente. La coscienza di una condizione umana in con-
tinua oscillazione tra libertà e cattività, il desiderio
di rompere gli argini dell’univocità di senso come
valore di condotta. L’idea di dicotomia come frutto
di una riflessione dell’uno nel proprio opposto e
viceversa, dove ciò che si viene a creare, si sviluppa
tanto in un senso quanto nell’altro e, dove il corpo
nuovo costituisce la sostanza complessa del reale.
Una superficie d’incontro da cui tutto si origina e
si snoda, una sottilissima pelle sulla quale o sotto la
quale, intercambiabilmente si definisce la realtà tut-
ta. Le ombre create svelano, in questo caso, l’origi-
ne interna della natura di questo simulacro.
18 PERSONA, BENESSERE, SISTEMI DI MISURA
PERSONA, BENESSERE, SISTEMI DI MISURA
Fin dalle origini l’uomo ha innescato processi di
trasformazione nel momento in cui ha deciso di
misurarsi nella propria relazione con l’intorno alla
ricerca di elementi di contatto o di parametri di os-
servazione che gli consentissero di approfondire la
conoscenza delle leggi universali.
Fin dalle origini l’uomo è stato lo snodo, non sem-
pre consapevole, dei processi che hanno portato ad
una modifica delle forme del fare e ad una variazi-
one della civiltà.
L’antropologia identifica come momento cardine
nell’evoluzione tecnica dell’uomo il momento in cui,
uscito dalle caverne, ha definito il proprio spazio
nell’ambiente circostante identificandosi attraverso
un confronto con l’intorno nella sue molteplici
forme di interconnessione. (Riferimento André Le-
roi Gourhan, Le geste et la parole 1964 )
Nonostante quindi le materie umanistiche siano an-
noverate tre le “pratiche immateriali”, è attraverso
lo sviluppo degli ambiti ad esse connesse che l’uomo
ha sviluppato e migliorato le sue tecniche e tecnol-
ogie. I maestri di un tempo (che oggi chiameremmo
scienziati) hanno sentito la necessità di trovare delle
correlazioni tra le proporzioni dell’uomo e le misure
della natura provocando, con i loro studi, profonde
trasformazioni nell’umanità, da Leonardo a Le Cor-
busier Microcosmo e Macrocosmo vengono posti
in correlazione attraverso proporzioni numeriche.
Il carattere di un uomo si rivela spesso nelle sue sembianze fisiche, persino nel modo di camminare e nel timbro
della sua voce. Parimenti il carattere nascosto delle cose si esprime in parte nelle forme esteriori…
L’uomo dovrebbe guardare con i propri occhi nel libro della natura e imparare a comprenderlo.
Frank Lloyd Wright. La città vivente. New york 1958
19
PERSONA, BENESSERE, SISTEMI DI MISURA
La misurazione di uomo e natura ha rappresentato fin
dagli albori uno strumento per la definizione di una
prassi condivisa nella progettazione e di un metodo
di interpretazione che portasse ordine alle cose (tra
cui non possiamo non citare la geometria dei frattali).
Su un piano pragmatico l’esigenza di misurare si dif-
fonde con la necessità di definire un metodo di con-
fronto e valutazione tra due diversi elementi della
stessa natura. In questo ambito nascono i protocolli
di analisi e verifica della sostenibilità: i Rating Systems
ovvero i Sistemi di Misurazione.
Con il termine internazionale Rating Systems vengo-
no identificati i sistemi di verifica e certificazione della
sostenibilità sviluppati a partire dagli anni 90.
Certificare la sostenibilità esprime quindi la volontà
di portare a parametri quantificabili gli elementi che
identificano la salvaguardia ambientale, il benessere, la
salute umana, le gestione economica e i valori sociali.
Oggi coloro che si addentrano nel mondo dei Pro-
tocolli di Certificazione della sostenibilità, gli studiosi
dei Rating Systems, rilevano la necessità di introdurre
Bill Viola
Tristan und Isolde, 2005 Visione della Performance, Opéra national de Paris
principi di verifica del benessere per riportare al cen-
tro delle valutazioni la Persona nelle sue diverse com-
ponenti.
Riportate al centro l’Uomo nei protocolli di certifica-
zione significa quindi riequilibrare i parametri tecnici
della qualità architettonica, da tempo sbilanciati sulle
prestazioni, per ristabilire un equilibrio, un’armonia
infranta che ritrovi una nuova “dimensione aurea “
del progettare.
In questo libro si indaga su come e quanto i protocolli
di certificazione diano spazio ai principi di benessere
e quali siano gli strumenti rilevatori che ne consento-
no una pesatura e confronto. Questa analisi individ-
ua quindi come i protocolli di certificazione pesino il
benessere degli occupanti all’interno di spazi costruiti
definendo specifici Indicatori di Benessere.
Nel capitolo successivo si ripropongono i singoli Fat-
tori di Benessere o Indicatori, individuati nella prima
parte dell’analisi, focalizzandone in sintesi sia i para-
metri tecnici che alcune citazioni ed ispirazioni più
squisitamente culturali e artistiche.
20 PROTOCOLLI DI SOSTENIBILITA'
"E, sempre segno di un equilibrio coerente, la natura ci pungola a renderci liberi e a non rinunciare all’uso del
nostro giudizio. Questo è un punto cruciale nell’idea che l’equilibrio coerente ci spinge a migliorare come persone
e migliora la nostra qualità della vita, riflesso della decisione di puntare sull’essere invece che sull’avere."
Grammenos Mastrojeni, Effetti Farfalla. Milano, 2021
I PROTOCOLLI DI SOSTENIBILITA’
Ogni “Rating System” o “Protocollo di Misurazione”,
definisce un proprio specifico sistema di pesatura
della sostenibilità attraverso l’individuazione di crit-
eri di valutazione, aventi specifici valori di riferimen-
to, che afferiscono alle tre matrici della sostenibilità,
sociale, ambientale ed economica, declinate in aree
tematiche tecnico-valutative.
Con l’obiettivo di indagare quale peso venga dato
ai requisiti di benessere nei sistemi di certificazione
della sostenibilità ci addentriamo in una osservazi-
one settoriale dei protocolli dopo averne presenta-
to in sintesi la struttura generale.
I protocolli proposti, selezionati tra quelli maggior-
mente riconosciuti, vengono qui ordinati secondo
una sequenza temporale, dal primo, BREEAM, a
quelli più recenti, WELL e Fitwell rilevando così
l’excursus culturale del valore attribuito al concetto
di benessere .
Per ogni protocollo viene riprodotta la checklist
o lista di verifica riferita al contesto delle nuove
costruzioni.
Giuseppe Penone
Trattenere 8 anni di crescita, 2004-2012,
Visione dell'installatione, Chaumont-sur-Loire
21
PROTOCOLLI DI SOSTENIBILITA'
In ogni checklist vengono individuati i criteri che
valorizzano le caratteristiche di benessere del pro-
dotto finale distinguendo gli stessi per ambiti di in-
fluenza e quindi:
Aria , Temperatura , Luce , Suono ,
Movimento , Acqua e Nutrizione ,
Mente , Collettività .
La tabella riportata nella pagina seguente propone
in un unico prospetto l’insieme dei protocolli pre-
si in esame presentandone gli aspetti generali e di
riferimento quali: territorio di applicazione, origine
in termini di luogo e anno di uscita della prima ver-
sione, numero di progetti applicati all’estate 2020 e
gli ambiti edilizi di applicazione (residenziale, nuove
costruzioni, riqualificazioni…).
Joseph Beuys e Lucrezia De Domizio Durini
Difesa della Natura, 1980
Visione della Performance
Joseph Beuys
Difesa della Natura, 1984
Visione della Performance
1990 1993 1996
BREEAM LEED HQE
22
22
Progettazione
sostenibile
Progettazione
sostenibile
Progettazione
sostenibile
Internazionale Internazionale Internazionale
15,702 progetti in 78
Paesi
102634 Progetti certifi-
cati in 160 Paesi
380000 Progetti certifi-
cati in tutto il mondo
1990 1993 1996
UK USA Francia
Building Research Estab-
lishment (BRE)
US Green Building
Council
Cerway
All building types New buildings; New
Interiors; Existing
Buildings; Neighborhood
Deveolpment; Cities and
Communities; Residen-
tial; Retail
All building types
https://www.breeam.com/ https://www.usgbc.org/leed https://www.behqe.com/
PROTOCOLLI DI SOSTENIBILITA'
PROTOCOLLI
cronologia e peculiarità
Scopo
Territorio di
Applicazione
Impatto
Origine
Provenienza
Ente di
Riferimento
Ambiti di
Applicazione
Sito web
23
PROTOCOLLI DI SOSTENIBILITA'
2017
2014
2009
2006
2004
FitWel
WELL
DGNB
LBC
ITACA
Progettazione
sostenibile
Progettazione
rigenerativa
Progettazione
sostenibile
Salute degli occupanti Salute degli occupanti
Italia Internazionale Internazionale Internazionale Internazionale
(n/d) 563 progetti registrati in
29 Paesi
1448 Progetti in 27 Paesi 4161 progetti in 61
Paesi
più di 1900 progetti in
40 Paesi
2004 2006 2009 2014 2017
Italia USA Germania USA USA
UNI - Ente Italiano di
Normazione
International Living
Future Institute
German Green Building
Council (DGNB)
IWBI’s (GBCI) CfAD
"Edifici per uffici
Edifici scolastici
Edifici industriali
Edifici commerciali
Edifici ricettivi"
New Constructions;
Single-Family Residential; Ex-
isting Buildings; Multi-Family
Residential; Interior Projects;
Commercial; Landscape or
infrastructure; Institutional;
Medical + Laboratory
All building types New and Existing Buildings,
New and Existing Interiors;
Retail; Multifamily Residen-
tial; Education; Restaurant;
Commercial Kitchen
New and Exsting Buildings;
Commercial Interior Spaces
http://itaca.org/ https://living-future.org/lbc/ https://www.dgnb.de/en/
index.php
https://www.wellcertified.
com/
https://www.fitwel.org/
24 PROTOCOLLI DI SOSTENIBILITA'
BREEAM (Building Research Establishment Envi-
ronmental Assessment Method) è un protocollo di
valutazione degli edifici istituito nel 1990 nel Regno
Unito con lo scopo di valutare la performance am-
bientale degli immobili.
Il protocollo ha la capacità di adattarsi ad ogni Paese
o contesto regionale. L’elemento chiave che assicura
questa adattabilità è il processo dei weightings. Og-
nuna delle nove sezioni (gestione, uso dell’energia,
uso e gestione dell’acqua, salute e benessere, in-
quinamento, trasporti, materiali, gestione dei rifiuti
e uso del suolo) ha un peso diverso sul punteggio
finale. Questo peso riflette l’importanza della sezi-
one nello specifico contesto di riferimento e si basa
sulle informazioni fornite da professionisti ed enti
locali ufficiali. Questo livello di adattabilità garantisce
la possibilità di confronto tra edifici in diversi Paesi,
mantenendo allo stesso tempo il livello prestazio-
nale richiesto dal protocollo BREEAM.
Esistono diversi protocolli BREEAM a seconda della
scala o della fase del progetto.
BREEAM Communities (comunità) e BREEAM In-
frastructure (infrastrutture) vengono utilizzati per
la valutazione di interventi su larga scala.
BREEAM New Construction (nuova costruzione),
BREEAM Refurbishment and Fit-out (ristrutturazi-
one) e BREEAM In-use (in uso) vengono utilizzati a
livello edificio.
Il livello raggiungibile viene assegnato prendendo in
considerazione diversi fattori ambientali che definis-
cono il punteggio.
Le aree di valutazione per le nuove costruzioni
sono: Gestione, Salute e Benessere, Energia, Tra-
sporti, Acqua, Materiali, Rifiuti, Uso del suolo ed
Ecologia, Inquinanti, Innovazione.
I livelli di Certificazione si suddividono in: PASS,
GOOD, VERY GOOD, EXCELLENT o OUT-
STANDING.
BREEAM
24
25
CHECKLIST BREEAM 2019 NC International
Management	
	 Man 01 Project brief and design
	 Man 02 Life cycle cost and service life planning
	 Man 03 Responsible construction practices
	 Man 04 Commissioning and handover
	 Man 05 Aftercare
Health and wellbeing	
	 Hea 01 Visual comfort
	 Hea 02 Indoor air quality
	 Hea 03 Safe containment in laboratories
	 Hea 04 Thermal comfort
	 Hea 05 Acoustic performance
	 Hea 06 Accessibility
	 Hea 07 Hazards
	 Hea 08 Private space
	 Hea 09 Water quality
Energy	
	 Ene 02a Energy monitoring
	 Ene 02b Energy monitoring
	 Ene 03 External lighting
	 Ene 04 Low carbon design
	 Ene 05 Energy efficient cold storage
	 Ene 06 Energy efficient transport systems
	 Ene 07 Energy efficient laboratory systems
	 Ene 08 Energy efficient equipment
	 Ene 09 Drying space
Transport	
	 Tra 01 Public transport accessibility
	 Tra 02 Proximity to amenities
	 Tra 03a Alternative modes of transport
	 Tra 03b Alternative modes of transport
	 Tra 04 Maximum car parking capacity
	 Tra05 Travel plan
	 Tra 06 Home office
Water	
	 Wat 01 Water consumption
	 Wat 02 Water monitoring
	 Wat 03 Water leak detection and prevention
	 Wat 04 Water efficient equipment
Materials	
	 Mat 01 Life cycle impacts
	 Mat 02 Hard landscaping and boundary
protection
	 Mat 03 Responsible sourcing of construction 	
	products
	 Mat 04 Insulation
	 Mat 05 Designing for durability and resilience
	 Mat 06 Material efficiency
Waste	
	 Wst 01 Construction waste management
	 Wst 02 Recycled aggregates
	 Wst 03a Operational waste
	 Wst 03b Operational waste
	 Wst 04 Speculative finishes
	 Wst 05 Adaptation to climate change
	 Wst 06 Functional adaptability
Land Use and Ecology	
	 LE 01 Site selection
	 LE 02Ecological value of site and protection
of ecological features
	 LE03 Minimising impact on existing site ecology
	 LE 04Enhancing site ecology
	 LE 05Long term impact on biodiversity
Pollution	
	 Pol 01 Impact of refrigerants
	 Pol 02 NOx emissions
	 Pol 03 Surface water run-off
	 Pol 04 Reduction of night time light pollution
	 Pol 05 Reduction of noise pollution
Innovation	
	 Inn 01 Innovation
26 PROTOCOLLI DI SOSTENIBILITA'
Il sistema Leed (Leadership in Energy and Environ-
mental Design) rappresenta un protocollo di certifi-
cazione degli edifici volontario nato negli Stati Uniti
nel 1993 dall’associazione senza scopo di lucro U.S.
Green Building Council. LEED è il più diffuso siste-
ma di certificazione applicato a livello internazionale,
e attesta la qualità della realizzazione sotto il profilo
della sostenibilità. La valutazione viene fatta ricono-
scendo le prestazioni dell’edificio sotto il profilo del
risparmio energetico, la riduzione delle emissioni
di CO2, la qualità dell’aria interna, i materiali e le
risorse impiegate, la scelta del sito ed il rapporto col
contesto urbano. I risultati ottenuti dalla valutazione
vengono premiati attraverso l’attribuzione di punt-
eggi nelle diverse aree di valutazione, la somma dei
quali corrispondono ad un livello di certificazione.
Le aree di valutazione per le Nuove Costruzioni
sono: Localizzazione e Trasporti, Siti Sostenibili, Ef-
ficienza dell’Acqua, Energia e Atmosfera, Materiali
e Risorse, Qualità dell’Ambiente Interno, Innovazi-
one, Priorità Regionale
La famiglia dei protocolli LEED include diverse cate-
gorie: Nuovi Edifici (Commerciali, Direzionali, Res-
idenziali, Scuole, Ospedali, Hotel, Magazzini), Edifici
Esistenti (Commerciali, Direzionali, Residenziali,
Scuole, Hotel, Magazzini), Quartieri fino ad intere
città (con LEED City).
Il livello di certificazione raggiungibile viene assegna-
to in relazione al punteggio conseguito nelle diverse
aree di valutazione e si suddivide in: CERTIFIED, SIL-
VER, GOLD, PLATINUM.
In Italia lo standard LEED è stato introdotto dall’as-
sociazione senza scopo di lucro GBC Italia (Green
Building Council Italia), membro del World Green
Building Council.
Il GBC Italia ha ulteriormente potenziato le metod-
ologie ed i contenuti del protocollo LEED traslandoli
nel contesto nazionale con i protocolli GBC Home,
GBC Quartieri e creando due innovativi protocolli
GBC Condomini e GBC Historic Building.
LEED - GBC
27
CHECKLIST LEED BD+C: New Construction v4
Location and Transportation	
	 Credit - LEED for Neighborhood Development Location
	 Credit - Sensitive Land Protection
	 Credit - High Priority Site
	 Credit - Surrounding Density and Diverse Uses
	 Credit - Access to Quality Transit
	 Credit - Bicycle Facilities
	 Credit - Reduced Parking Footprint
	 Credit - Green Vehicles
	
Sustainable Sites	
	 Prerequisite - Construction Activity Pollution 		
	Prevention
	 Credit - Site Assessment
	 Credit - Site Development - Protect or Restore Habitat
	 Credit - Open Space
	 Credit - Rainwater Management
	 Credit - Heat Island Reduction
	 Credit - Light Pollution Reduction
	
Water Efficiency	
	 Prerequisite - Outdoor Water Use Reduction
	 Prerequisite - Indoor Water Use Reduction
	 Prerequisite - Building-Level Water Metering
	 Credit - Outdoor Water Use Reduction
	 Credit - Indoor Water Use Reduction
	 Credit - Cooling Tower Water Use
	 Credit - Water Metering
	
Energy and Atmosphere	
	 Prerequisite - Fundamental Commissioning and 		
	Verification
	 Prerequisite - Minimum Energy Performance
	 Prerequisite - Building-Level Energy Metering
	 Prerequisite - Fundamental Refrigerant Management
	 Credit - Enhanced Commissioning
	 Credit - Optimize Energy Performance
	 Credit - Advanced Energy Metering
	 Credit - Demand Response
	 Credit - Renewable Energy Production
	 Credit - Enhanced Refrigerant Management
	 Credit - Green Power and Carbon Offsets
	
Materials and Resources	
	 Prerequisite - Storage and Collection of Recyclables
	 Prerequisite - Construction and Demolition Waste 	
	 Man agement Planning
	 Credit - Building Life-Cycle Impact Reduction
	 Credit - Building Product Disclosure and Optimization 	
Environmental Product Declarations
	 Credit - Building Product Disclosure and Optimization 	
Sourcing of Raw Materials
	 Credit - Building Product Disclosure and Optimization - 	
	 Material Ingredients
	 Credit - Construction and Demolition Waste		
	Management
	
Indoor Environmental Quality	
	 Prerequisite - Minimum Indoor Air Quality 		
	Performance
	 Prerequisite - Environmental Tobacco Smoke Control
	 Credit - Enhanced Indoor Air Quality Strategies
	 Credit - Low-Emitting Materials
	 Credit - Construction Indoor Air Quality Management 	
	 Plan
	 Credit - Indoor Air Quality Assessment
	 Credit - Thermal Comfort
	 Credit - Interior Lighting
	 Credit - Daylight
	 Credit - Quality Views
	 Credit - Acoustic Performance
	
Innovation	
	Innovation
	 LEED Accredited Professional
	
Regional Priority	
	 Regional Priority: Specific Credit (*)
28 PROTOCOLLI DI SOSTENIBILITA'
HQE
HQE è l'acronimo di Haute Qualité Environne-
mentale ("alto valore di qualità ambientale"). È
uno schema di certificazione volontario sviluppato
in Francia e progettato per valutare e monitorare
l'impatto di un ambiente dell’edilizia. L'Associazi-
one, i cui membri variano dai ministeri francesi ad
altre agenzie governative fino a studi di ingegneria,
architetti e produttori di materiali da costruzione, è
stata fondata nel 1996. Il suo obiettivo è definire e
promuovere linee guida e strumenti di riferimento
per l’ottenimento della qualità dell'ambiente ed una
valutazione sul ciclo di vita dell’intervento.
Sebbene HQE sia utilizzato prevalentemente in
Francia, ci sono alcuni esempi di applicazione a livel-
lo internazionale ed è attiva la modalità di certifica-
zione internazionale.
L'approccio HQE è duplice e comprende sia le parti
organizzative che operative.
Il sistema organizzativo – l’HQE Environmental
Management System (EMS) definisce gli strumenti
necessari per strutturare e condurre l'interfaccia
tra le varie parti coinvolte nel progetto. L'EMS in-
clude un esame del sito, la definizione degli obiet-
tivi dell'operazione e le esigenze dei futuri utenti. Il
sistema operativo – l’HQE Environmental Building
Quality (EBQ) System si basa su 14 indicatori, sud-
divisi nelle seguenti aree di valutazione: Ecocostruz-
ione, Ecogestione, Comfort e Salute.
Il sistema HQE è applicabile a tutti i tipi di edifici
nuovi ed esistenti nel settore residenziale, terziario
e industriale, nonché alle strade e alle autostrade.
HQE si basa su un semplice sistema con tre livelli di
prestazioni: • “BASE” corrispondente alla norma-
tiva vigente o pratica normale • "BUONO" per le
migliori pratiche • "MOLTO BUONO" per le mas-
sime prestazioni.
29
CHECKLIST HQE
TARGET 1 - SITE	
	 1.1. Planning the plot for sustainable urban development
	 1.1.1. Ensure consistency between the layout of the plot 	
	 and the community's policy
	 1.1.2. Optimise access and manage flows
	 1.1.3. Promote use of public transport
	 1.1.4. Control travel methods and encourage those which 	
	 are the least polluting for optimal functionality
	 1.1.5. Encourage the greening of areas
	 1.1.6. Preserve/improve biodiversity
	 1.2. Quality of outdoor spaces accessible for users
	 1.2.1. Create a satisfactory outdoor climatic environment
	 1.2.2. Create a satisfactory outdoor acoustic environment
	 1.2.3. Create a satisfactory visual ambience
	 1.2.4. Ensure the right to sanitary quality of the spaces 	
	 for users on the plot
	 1.2.5. Ensure sufficient outdoor lighting at night
	 1.3. Impacts of the building on the local residents
	 1.3.1. Ensure the local residents' right to sun and natural 	
	light
	 1.3.2. Ensure the local residents' right to calm
	 1.3.3. Ensure the local residents' right to views
	 1.3.4. Ensure the right to sanitary quality of the spaces 	
	 for local residents
	 1.3.5. Limit visual nuisances at night
	 1.3.6. Choose a site that causes no nuisance to local 	
	residents
	
TARGET 2 - COMPONENTS	
	 2.1. Construction choices for the sustainability and	 	
	 adaptability of the building
	 2.1.1. Choose products, systems or processes whose 	
	 characteristics are verified and compatible with the usage
	 2.1.2. Adaptability of the building over time based on its 	
	 forecast lifespan and usages
	 2.1.3. Removability/separability of the construction 		
	 products and processes with a view to optimal 		
	 environmental management of their end of life
	 2.2. Construction choices to facilitate maintenance of the 	
	building
	 2.2.1 Choosing construction products, systems and 	
	 processes which are easy to maintain and limit the 		
environmental impact of maintenance
	 2.3. Choosing construction products in order to limit the 	
	 environmental impact of the building
	 2.3.1. Determine the environmental impact of the 		
	 construction products
	 2.3.2. Choose construction products to limit the 		
	 environmental impact
	 2.3.3. Use materials and products enabling the least 	
	 polluting site procurement in terms of CO2
	 2.3.4. Implement materials and products enabling CO2 	
	 to be trapped
	 2.4. Choosing construction products in order to limit the 	
	 health-related impact *
	 2.4.1. Determine the health-related impact of 		
	 construction products with respect to indoor air quality
	 2.4.2. Choose construction products to limit the 		
	 health-related impact of the building
	 2.4.3. Limit pollution due to wood treatments
	
TARGET 3 - WORKSITE	
	 3.1. Optimising the worksite's waste management
	 3.1.1. Identify and quantify the worksite waste by type
	 3.1.2. Reduce worksite waste at the source
	 3.1.3. Recycle the worksite's waste as well as possible, as 	
	 appropriate for the existing local recycling channels, and	
	 ascertain the appropriate destination of the waste
	 3.1.4. Optimise the collection, sorting and grouping of 	
	 the worksite's waste
	 3.2. Limiting nuisances and pollution on the worksite
	 3.2.1. Limit acoustic nuisances
	 3.2.2. Limit visual nuisances and optimise the cleanliness 	
	 of the worksite
	 3.2.3. Avoid water and land pollution
	 3.2.4. Avoid air pollution and control the health-related 	
	 impact on the air
	 3.2.5. Preserve biodiversity during construction
	 3.3. Limiting the consumption of resources on the 		
	worksite
	 3.3.1. Reduce energy consumption on the worksite
	 (testo tagliato)
30 PROTOCOLLI DI SOSTENIBILITA'
ITACA
Il Protocollo ITACA, nelle sue diverse declinazi-
oni, è uno strumento di valutazione del livello di
sostenibilità energetica e ambientale degli edifici
nato in Italia ad opera di una consulta delle Regioni.
Il Protocollo permette di verificare le prestazioni
di un edificio in riferimento non solo ai consumi
e all’efficienza energetica, ma prendendo anche in
considerazione il suo impatto sull’ambiente e sulla
salute dell’uomo, favorendo così la realizzazione di
edifici sempre più innovativi, a energia zero, a ridotti
consumi di acqua, nonché materiali che nella loro
produzione comportino bassi consumi energetici
e nello stesso tempo garantiscano un elevato com-
fort. Il Protocollo garantisce l’oggettività della valu-
tazione attraverso l’impiego di indicatori e metodi di
verifica conformi alle norme tecniche e leggi nazion-
ali italiane di riferimento.
31
A.1 Selezione del sito	
	 A.1.5 Riutilizzo del territorio
	 A.1.6 Accessibilità al trasporto pubblico
	 A.1.8 Mix funzionale dell’area
	 A.1.10 Adiacenza a infrastrutture
A.3 Progettazione dell’area	
	 A.3.3 Aree esterne di uso comune attrezzate
	 A.3.4 Supporto all’uso di biciclette
	 A.3.7 Uso di specie arboree locali
	 A.3.10 Supporto alla mobilità green
B.1 Energia primaria richiesta durante il ciclo di vita	
	 B.1.2 Energia primaria non rinnovabile
	 B.1.3 Energia primaria totale
B.3 Energia da fonti rinnovabili	
	 B.3.2 Energia rinnovabile per usi termici
	 B.3.3 Energia prodotta nel sito per usi elettrici
B.4 Materiali eco-compatibili	
	 B.4.1 Riutilizzo delle strutture esistenti
	 B.4.6 Materiali riciclati/recuperati
	 B.4.7 Materiali da fonti rinnovabili
	 B.4.8 Materiali locali
	 B.4.10 Materiali riciclabili o smontabili
	 B.4.11 Materiali certificati
B.5 Acqua potabile	
	 B.5.1 Acqua potabile per irrigazione
	 B.5.2 Acqua potabile per usi indoor
B.6 Prestazioni dell’involucro	
	 B.6.1 Energia termica utile per il riscaldamento
	 B.6.2 Energia termica utile per il raffrescamento
	 B.6.3 Coefficiente medio globale di scambio termico
	 B.6.4 Controllo della radiazione solare
C.1 Emissioni di CO2 equivalente	
	 C.1.2 Emissioni previste in fase operativa
C.3 Rifiuti solidi	
	 C.3.2 Rifiuti solidi prodotti in fase operativa
	 C.3.3 Riuso delle terre
C.4 Acque reflue	
	 C.4.1 Acque grigie inviate in fognatura
	 C.4.3 Permeabilità del suolo
C.6 Impatto sull’ambiente circostante	
	 C.6.8 Effetto isola di calore
D.2 Ventilazione	
	 D.2.1 Efficacia della ventilazione naturale
	 D.2.2 Qualità dell’aria e ventilazione meccanica
	 D.2.6 Radon
D.3 Benessere termoigrometrico	
	 D.3.1 Comfort termico estivo in ambienti climatizzati
	 D.3.2 Temperatura operativa nel periodo estivo
	 D.3.3 Comfort termico invernale in ambienti climatizzati
D.4 Benessere visivo	
	 D.4.1 Illuminazione naturale
D.5 Benessere acustico	
	 D.5.5 Tempo di riverberazione
	 D.5.6 Qualità acustica dell’edificio
D.6 Inquinamento elettromagnetico	
	 D.6.1 Campi magnetici a frequenza industriale (50 		
	Hertz)
E.2 Funzionalità ed efficienza	
	 E.2.1 Dotazione di spazi funzionali
E.3 Controllabilità degli impianti	
	 E.3.5 B.A.C.S
	 E.3.6 Monitoraggio dei consumi
E.6 Mantenimento delle prestazioni in fase operativa	
	 E.6.5 Disponibilità della documentazione tecnica degli 	
	edifici
	 E.6.6 Disponibilità della documentazione tecnica degli 	
	 edifici BIM
E.7 Aspetti sociali	
	 E.7.1. Design for all
CHECKLIST ITACA
32 PROTOCOLLI DI SOSTENIBILITA'
The Living Building Challenge è un programma in-
ternazionale di certificazione dell'edilizia sostenibile
creato nel 2006 dall'International Living Future Insti-
tute associazione senza scopo di lucro.
È descritto come una filosofia, uno strumento di dif-
esa e un programma di certificazione che promu-
ove una misurazione stringente della sostenibilità
nell'ambiente costruito, prevalentemente nelle abi-
tazioni. Può essere applicato allo sviluppo a tutte le
scale, dagli edifici - nuove costruzioni e ristrutturazi-
oni - a infrastrutture, paesaggi, quartieri e comunità.
Il Living Building Challenge utilizza la metafora del
fiore per la struttura del protocollo. I fiori sono una
rappresentazione accurata di un edificio rigenera-
tivo che riceve tutta la sua energia dal sole, i nutri-
enti dal suolo e l'acqua dal cielo. Simili a un fiore,
proteggono contemporaneamente altri organismi
e sostengono l'ecosistema circostante. Servono an-
che come bellezza e ispirazione e si adattano all'am-
biente circostante. Al contempo i petali del fiore
rappresentano ciascuna area della performance nel
quadro. Questi petali includono materiali, luogo, ac-
qua, energia, salute e felicità, equità e bellezza.
I livelli di certificazione sono 5 : ZERO CARBON
Certification; ZERO ENERGY Certification;
CORE, GREEN BUILDING Certification; LIVING
BUILDING CHALLENGE, PETAL Certification;
LIVING BUILDING CHALLENGE – LIVING Cer-
tification.
LIVING BUILDING CHALLENGE
33
CHECKLIST LIVING BUILDING CHALLENGE
Place	
	 Limits to Growth
	 Urban Agriculture
	 Habitat Exchange
	 Human-Powered Living
Water	
	 Net Positive Water
Energy	
	 Net Positive Energy
Health & Happiness	
	 Civilized Environment
	 Healthy Neighborhood Design
	 Biophilic Environment
	 Resilient Community Connections
Materials	
	 Living Materials Plan
	 Embodied Carbon Footprint
	 Net Positive Waste
Equity	
	 Human Scale + Humane Places
	 Universal Access to Nature + Place
	 Universal access to community services
	 Equitable Investment
	 JUST Organizations
Beauty	
	 Beauty + Spirit
	 Inspiration + Education
34 PROTOCOLLI DI SOSTENIBILITA'
DGNB
Al fine di rendere la costruzione sostenibile appli-
cabile in modo pratico, misurabile e quindi com-
parabile, il DGNB German Sustainable Building
Council (Deutsche Gesellschaft für Nachhaltiges
Bauen - Società tedesca per l'edilizia sostenibile) ha
sviluppato un proprio sistema di certificazione, in-
trodotto per la prima volta sul mercato nel 2009 e
da allora continuamente implementato. Il protocol-
lo è riconosciuto a livello internazionale.
Il sistema di certificazione è disponibile in diverse
varianti per edifici (Nuove costruzioni, Ristruttur-
azioni, edifici In Uso e Demolizioni) , Distretti e
per Interni.
Come strumento di pianificazione e ottimizzazione,
aiuta tutti coloro che sono coinvolti nella costruzi-
one a implementare la sostenibilità del costruito.
In termini di contenuto, il Sistema DGNB si basa
su tre paradigmi chiave che lo distinguono dagli al-
tri sistemi di certificazione disponibili sul mercato:
Valutazione del ciclo di vita, Visione olistica, Orien-
tamento alla performance.
All'interno del processo di certificazione, l'intero
ciclo di vita di un progetto viene costantemente
preso in considerazione e, invece di singole misure,
viene valutata la performance complessiva di un
progetto. Il sistema DGNB si basa sulle seguenti
aree tematiche: qualità ambientale, qualità econom-
ica, qualità socioculturale e funzionale, qualità tecni-
ca, qualità di processo e qualità del sito.
I livelli di certificazione raggiungibili sono i seguenti:
BRONZE (valido solo per edifici esistenti), SILVER,
GOLD, PLATINUM.
35
CHECKLIST DGNB
Environmental quality	
	 Building life cycle assessment (ENV1.1)
	 Local environmental impact (ENV1.2)
	 Sustainable resource extraction (ENV1.3)
	 Potable water demand and waste water 		
	 volume (ENV2.2)
	 Land use (ENV2.3)
	 Biodiversity at the site (ENV2.4)
	
Economic quality	
	 Life cycle cost (ECO1.1)
	 Flexibility and adaptability (ECO2.1)
	 Commercial viability (ECO2.2)
	
Sociocultural and functional quality	
	 Thermal comfort (SOC1.1)
	 Indoor air quality (SOC1.2)
	 Acoustic comfort (SOC1.3)
	 Visual comfort (SOC1.4)
	 User control (SOC1.5)
	 Quality of indoor and outdoor spaces 		
	(SOC1.6)
	 Safety and security (SOC1.7)
	 Design for all (SOC2.1)
Technical quality	
	 Fire safety (TEC1.1)
	 Sound insulation (TEC1.2)
	 Quality of the building envelope (TEC1.3)
	 Use and integration of building technology 	
	(TEC1.4)
	 Ease of cleaning building components 		
	(TEC1.5)
	 Ease of recovery and recycling (TEC1.6)
	 Immissions control (TEC1.7)
	 Mobility infrastructure (TEC3.1)
	
Process quality	
	 Comprehensive project brief (PRO1.1)
	 Sustainability aspects in tender phase 		
	 (PRO1.4)
	 Documentation for sustainable management 	
	(PRO1.5)
	 Procedure for urban and design planning 	
	(PRO1.6)
	 Construction site / construction process 		
	 (PRO2.1)
	 Quality assurance of the construction 		
	(PRO2.2)
	 Systematic commissioning (PRO2.3)
	 User communication (PRO2.4)
	 FM-compliant planning (PRO2.5)
	
Site quality	
	 Local environment (SITE1.1)
	 Influence on the district (SITE1.2)
	 Transport access (SITE1.3)
	 Access to amenities (SITE1.4)
36 PROTOCOLLI DI SOSTENIBILITA'
WELL
Lanciato nell'ottobre del 2014 dopo sei anni di
ricerca e sviluppo, il WELL Building Standard è il
principale standard che mira a migliorare la salute e
il benessere umano. Il protocollo WELL è destinato
ad edifici, spazi interni e comunità che cercano di
implementare, convalidare e misurare le caratteris-
tiche di benessere e di qualità della vita negli spazi
abitati.
WELL è stato sviluppato integrando la ricerca scien-
tifica e medica, la letteratura sulla salute ambientale,
i fattori comportamentali, i risultati sulla salute e i
fattori di rischio demografici che influiscono sul-
la salute con pratiche leader nella progettazione,
costruzione e gestione degli edifici.
La certificazione verifica la qualità del progetto, del
costruito e dei metodi gestionali e si basa sulle evi-
denze richiedendo test di performance a cantiere
concluso.
Il protocollo WELL è nato per completare il sistema
LEED focalizzando l’attenzione sulla persona e sugli
utenti.
I livelli di certificazione ottenibili sono i seguenti:
BRONZE – SILVER – GOLD – PLATINUM.
37
CHECKLIST WELL v2 pilot
AIR	
	 01. Fundamental Air Quality
	 02. Smoke-Free Environment
	 03. Ventilation Effectiveness
	 04. Construction Pollution Management
	 05. Enhanced Air Quality
	 06. Enhanced Ventilation
	 07. Operable Windows
	 08. Air Quality Monitoring and Awareness
	 09. Pollution Infiltration Management
	 10. Combustion Minimization
	 11. Source Separation
	 12. Air Filtration
	 13. Active VOC Control
	 14. Microbe and Mold Control
WATER	
	 01. Fundamental Water Quality
	 02. Water Contaminants
	 03. Legionella Control
	 04. Enhanced Water Quality
	 05. Water Quality Consistency
	 06. Drinking Water Promotion
	 07. Moisture Management
	 08. Handwashing
NOURISHMENT	
	 01. Fruits and Vegetables
	 02. Nutritional Transparency
	 03. Refined Ingredients
	 04. Food Advertising
	 05. Artificial Ingredients
	 06. Portion Sizes
	 07. Nutrition Education
	 08. Mindful Eating
	 09. Special Diets
	 10. Food Preparation
	 11. Responsible Food Sourcing
	 12. Food Production
	 13. Local Food Environment
LIGHT	
	 01. Light Exposure and Education
	 02. Visual Lighting Design
	 03. Circadian Lighting Design
	 04. Glare Control
	 05. Enhanced Daylight Access
	 06. Visual Balance
	 07. Electric Light Quality
	 08. Occupant Control of Lighting Environments
MOVEMENT	
	 01. Active Buildings and Communities
	 02. Visual and Physical Ergonomics
	 03. Movement Network and Circulation
	 04. Active Commuter and Occupant Support
	 05. Site Planning and Selection
	 06. Physical Activity Opportunities
	 07. Active Furnishings
	 08. Physical Activity Spaces and Equipment
	 09. Exterior Active Design
	 10. Enhanced Ergonomics
	 11. Physical Activity Promotion
	 12. Self-Monitoring
THERMAL COMFORT	
	 01. Thermal Performance
	 02. Enhanced Thermal Performance
	 03. Thermal Zoning
	 04. Individual Thermal Control
38 CHECKLIST WELL v2 pilot
	 05. Radiant Thermal Comfort
	 06. Thermal Comfort Monitoring
	 07. Humidity Control
SOUND	
	 01. Sound Mapping
	 02. Maximum Noise Levels
	 03. Sound Barriers
	 04. Sound Absorption
	 05. Sound Masking
MATERIALS	
	 01. Fundamental Material Precautions
	 02. Hazardous Material Abatement
	 03. Outdoor Structures
	 04. Waste Management
	 05. In-Place Management
	 06. Site Remediation
	 07. Pesticide Use
	 08. Hazardous Material Reduction
	 09. Cleaning Products and Protocol
	 10. Volatile Compound Reduction
	 11. Long-Term Emission Control
	 12. Short-Term Emission Control
	 13. Enhanced Material Precaution
	 14. Material Transparency
MIND	
	 01. Mental Health Promotion
	 02. Access to Nature
	 03. Mental Health Support
	 04. Mental Health Education
	 05. Stress Support
	 06. Restorative Opportunities
	 07. Restorative Spaces
	 08. Restorative Programming
	 09. Enhanced Access to Nature
	 10. Focus Support
	 11. Sleep Support
	 12. Business Travel
	 13. Tobacco Prevention and Cessation
	 14. Substance Use Education and Services
	 15. Opioid Emergency Response Plan
COMMUNITY	
	 01. Health and Wellness Awareness
	 02. Integrative Design
	 03. Occupant Survey
	 04. Enhanced Occupant Survey
	 05. Health Services and Benefits
	 06. Health Promotion
	 07. Community Immunity
	 08. New Parent Support
	 09. New Mother Support
	 10. Family Support
	 11. Civic Engagement
	 12. Organizational Transparency
	 13. Accessibility and Universal Design
	 14. Bathroom Accommodations
	 15. Emergency Preparedness
	 16. Community Access and Engagement
39
PROTOCOLLI DI SOSTENIBILITA'
Il WELL Health-Safety Rating for Facility Operations
and Management è un protocollo nato durante la
diffusione della pandemia Covid-19, basato su poli-
tiche operative, attività di manutenzione e gestione,
coinvolgimento degli occupanti e piani di emergen-
za.
il protocollo si basa sulle metodologie del sistema
WELL e viene sottoposto a verifica da enti terzi. Il
suo campo di applicazione è esteso a tutti i tipi di
edifici e strutture sia nuovi che esistenti.
La revisione di terza parte garantisce integrità, com-
piutezza e coerenza e si traduce in un sigillo WELL
Health-Safety per edifici e spazi che soddisfano i
requisiti della classificazione, comunicando così un
chiaro impegno per la salute ed il benessere delle
persone che vivono all'interno spazio.
Il WELL Health-Safety Rating è costituto da un
insieme di caratteristiche (features) focalizzate
sull'operazioni di gestione degli spazi.
Il WELL Health-Safety Rating si concentra su sei
principali temi di salute e sicurezza, tra cui:
- Procedure di pulizia e sanificazione;
- Programmi di preparazione dei piani di emergen-
za;
- Gestione della qualità dell'aria e dell'acqua;
- Garanzia di accesso ai servizi di tutela della salute;
- Coinvolgimento e comunicazione con gli stake-
holders;
- Innovazione nella gestione.
Il WELL Health-Safety Rating richiede che ogni edi-
ficio o spazio raggiunga 15 features tra quelle ripor-
tate all'interno del protocollo senza porre alcuna
strategia come obbligatoria.
Il protocollo presenta una serie diversificata di crit-
eri basati sull'evidenze che possono essere person-
alizzate in funzione del tipo di struttura e adattati
alle esigenze di ogni singola organizzazione.
WELL Health - Safety Rating
40 PROTOCOLLI DI SOSTENIBILITA'
Fitwell è un sistema di certificazione per l'ottimiz-
zazione degli edifici a supporto della salute sviluppa-
to dai Centers for Disease Control e Prevention and
General Services Administration ed amministrato
dal Center for Active Design. Come per il proto-
collo WELL Building Standard, Fitwel ha un focus
specifico sulla salute e il benessere degli occupanti
sia in ambito professionale che residenziale e lo fa
attraverso sette categorie che hanno effetto sulla
salute: impatto sulla salute della comunità, riduzi-
one della mobilità ed assenteismo, sostenere l'eq-
uità sociale per le popolazioni vulnerabili, instillare
sentimenti di benessere, fornire scelte alimentari
sane, promozione della sicurezza degli occupanti e
aumento dell'attività fisica.
Il risultato della valutazione stabilisce una gradua-
toria con il numero di stelle attribuibile all’edificio:
UNA STELLA - DUE STELLE - TRE STELLE.
FITWEL
41
CHECKLIST FITWEL
1. LOCATION	
	 1.1 Walkability
	 1.4 Proximity to Transit
2. BUILDING ACCESS	
	 2.1 Pedestrian Route to Transit
	 2.2 Commuter Survey
	 2.3 Bicycle Parking
	 2.4 Active Commuter Showers
	 2.5 Market Value Parking
	 2.6 Preferred Parking
3. OUTDOOR SPACES	
	 3.1 Outdoor Space Amenities
	 3.2 Walking Trail
	 3.3 Outdoor Fitness Equipment
	 3.4 Restorative Garden
	 3.5 Farmers Market
	 3.6 Fruit and Vegetable Garden
	 3.7 Integrated Pest Management
	 3.8 Pathway and Parking Area Lighting
	 3.9 Tobacco-Free Outdoor Spaces
4. ENTRANCES AND GROUND FLOOR	
	 4.1 Tobacco-Free Signage
	 4.2 Alternative Pedestrian Entrance
	 4.3 Main Pedestrian Entrance
	 4.4 Safe Entry and Exit Lighting
	 4.5 Publicly Accessible Use
	 4.6 Local Amenities
	 4.7 Entryway Systems
5. STAIRWELLS	
	 5.1 Regularly Accessible Stairwell
	 5.2 Stairwell Location
	 5.3 Stairwell Design
	 5.4 Stair Signage
	 5.5 Stairwell Visibility
6. INDOOR ENVIRONMENT	
	 6.1 Tobacco-Free Environment
	 6.2 Asbestos-Free Building
	 6.3 Indoor Air Quality (IAQ) Policy
	 6.4 Green Purchasing Policy
	 6.5 Chemical Storage Ventilation
7. WORKSPACES	
	 7.1 Natural Daylight
	 7.2 Views of Nature
	 7.3 Operable Shading
	 7.4 Active Workstations
8. SHARED SPACES	
	 8.1 Bathroom Cleaning Schedule
	 8.2 Hand-Washing Signage
	 8.3 Common Break Areas
	 8.4 Refrigerator and Freezer Cleaning
	 8.5 Quiet Room
	 8.6 Lactation Rooms and Stations
	 8.7 Multi-purpose Room
	 8.8 Exercise Room
	 8.9 Fitness Facility
9. WATER SUPPLY	
	 9.1 Water Supply
	 9.2 Water Bottle Refilling Station
10. FOOD SERVICES	
	 10.1 Healthy Food Services
	 10.2 Food Services Choice Architecture
	 10.3 Food Services Pricing Incentives
	 10.4 Food Services Water Access
11. VENDING MACHINES AND SNACK BARS	
	 11.1 Healthy Vending
	 11.2 Vending and Snack Bar Choice 			
	Architecture
	 11.3 Vending and Snack Bar Pricing Incentives
	 11.4 Water Access
12. EMERGENCY PROCEDURES	
	 12.1 Emergency Equipment Database
	 12.2 Automated External Defibrillator (AED)
	 12.3 Certified First Responders
	 12.4 Emergency Address Notification
42
I protocolli di sostenibilità hanno individuato i requi-
siti di pesatura del benessere.
Rileggiamo ogni singolo fattore attraverso una de-
scrizione tecnico-culturale e una tabella di raffronto
trasversale che ci offre il peso del requisito su tutti
i protocolli.
Le tabelle evidenziano, tramite i requisiti di riferi-
mento, quali protocolli prendono in considerazione
l’indicatore attraverso una descrizione qualitativa
(contrassegno vuoto ) e quando vengono defi-
nite delle soglie numeriche e quantitative per la ver-
ifica (contrassegno pieno ).
Associamo ai diversi indicatori un sistema simbolico
che, esulando dal diffuso codice iconico dei standard
digitali, si avvicina a concetti intuitivi e si ricollega alla
struttura visiva delle figure pittografiche orientali.
Un linguaggio visivo che nasce dalla riscoperta delle
basi arcaiche della scrittura per immagini (la figura
umana e la rappresentazione del cosmo) combinate
agli essenziali ideogrammi orientali con l’obiettivo di
stimolare una diversa forma di trasmissione.
Questa grafia consente di decodificare i simboli me-
diante una associazione di idee come ad esempio il
concetto di “aria” raffigurato da due tratti orizzon-
tali che rappresentano l’idea di cielo e terra.
INDICATORI DI BENESSERE
"Un’Humanitas ibrida e ibridante, connettiva e ricombinante, aperta e plurale come ibrida, ricombinante e plu-
rale è la condizione post-umana in cui viviamo le nostre vite…È forse questo il solo modo per “restare umani”
sopravvivendo allo “sfondamento” di confini che stiamo abitando…attraverso una metamorfosi culturale che
non può non ritrovare la propria Paideia…"
Marco Revelli, Umano, Inumano Postumano. Torino, 2020
INDICATORI DI BENESSERE
ARIA
TEMPERATURA
LUCE
SUONO
MOVIMENTO
ACQUA & NUTRIMENTO
MENTE
COLLETTIVITA'
43
INDICATORI DI BENESSERE
Ad ognuno dei parametri di benessere vengono
associati, dei riferimenti culturali di varia natura, ar-
tistici, letterari, pittografici, col fine di arricchire le
visioni e il potenziale creativo, e spingere lo sguardo
oltre le consuetudini tecnico-progettuali.
Bruce Nauman, Leave the Land Alone 1969, Visione della Performance
Auguste Rodin
Le Penseur, 1902
Scultura bronzea, Parigi
“La mia casa è piccola ma le sue finestre si aprono
su un mondo infinito.”
Confucio
44 INDICATORI DI BENESSERE
"Noi non viviamo, in realtà, sulla cima della solida terra ma sul fondo di un oceano d’aria.”
Talete
ARIA
L’aria è simbolo di vita e libertà.
L’aria è uno dei quattro elementi – insieme ad acqua,
terra e fuoco – che costituiscono l’universo (Arpav
2006). È indispensabile alla sopravvivenza e dalla sua
qualità dipende la nostra salute.
Invisibile e tuttavia materiale.
L’aria è un sottile strato costituto da azoto, ossigeno,
piccole quantità di anidride carbonica e tracce di ar-
gon. Legata al nostro pianeta dalla gravità. La com-
posizione dell'aria varia continuamente. Alcune delle
sostanze presenti nell'aria sono altamente reattive; in
altre parole hanno una maggiore propensione ad in-
teragire con altre sostanze per formarne di nuove. In
generale, le concentrazioni raggiungono livelli perico-
losi e nocivi per la salute dell’uomo e per l’equilibrio
degli ecosistemi quando la capacità emissiva supera
la capacità di diluizione degli inquinanti in atmosfera
(ISPRA 2011). Studi sull’inquinamento atmosferico
hanno dimostrato che i maggiori inquinanti nocivi
presenti sotto forma di particelle disperse nell’aria
sono gli ossidi di azoto (NOx), anidride solforosa
(SO2), monossido di carbonio (CO) e particolato
atmosferico (PM10 e PM2,5). La misurazione di cias-
cun componente permette di fornire una stima sullo
stato dell’aria, meglio definito come indice di qual-
ità dell’aria (IQA). A questo si aggiunge la presenza
dell’inquinamento indoor i cui principali inquinanti
sono rappresentati da bio-effluenti, contaminanti bi-
ologici, processi di combustione, materiali da costruz-
ione, impianti (condizionatori, umidificatori, impianti
idraulici) ed apporto di aria esterna (Agenzia Regio-
nale per la Protezione dell’Ambiente 2017).
Come si riporta nella tabella seguente, i requisiti col-
legati all’indicatore di qualità dell’aria interna sono sta-
ti ampiamente affrontati da tutti i sistemi di rating e
identificabili nelle seguenti macrocategorie: limitazioni
di sostanze chimiche tossiche, limitazioni dell’inquina-
mento esterno, ventilazione e monitoraggio e con-
trollo di virus, funghi e batteri.
Le soluzioni progettuali che interagiscono sulla qual-
ità dell’aria sono correlate agli impianti di areazione,
alla qualità dei materiali di rivestimento e a contatto
con gli ambienti, ai prodotti utilizzati per la gestione,
alla possibilità di infiltrazione di umidità, batteri ed in-
quinanti attraverso involucro ed impianti. .
44
45
ARIA 45
Requisiti della qualità dell'aria interna FITWEL LBC WELL BREEAM DGNB HQE LEED ITACA
Limitazione di sostanze chimiche tossiche
Elenchi vietati o limitati
Formaldeide
COVs
Piombo e mercurio
Amianto
Radon
PCBs
Minimizzazione della combustione
Divulgazione
Limitazione dell'inquinamento esterno
Tappeti d'ingresso antisporco
Gas inorganici
Divieto di fumo di sigarette
Limitazione di pesticidi
Limitazione di particolato (filtrazione)
Ventilazione
Minimo ricambio di aria esterna
Maggiore ricambio di aria esterna
Canale di scarico dedicato
Ventilazione basata sulla domanda
Ventilazione a dislocamento
Ventilazione controllata dall'utente
Controllo dei parassiti e dei patogeni
Umidità (perdite, infiltrazioni, ecc.)
Contaminanti batterici e Legionella
Piano di manutenzione per insetti nocivi
Attività di valutazione e pianificazione per
QAI
Pianificazione per QAI
Gestione QAI durante la fase di costruzione
Educazione alla qualità dell'aria
Monitoraggio QAI
46 INDICATORI DI BENESSERE
Nel 2011 è stata presentata al Grand Palais di Parigi
una delle opere maggiori dello sculture britannico
Anish Kapoor. Leviathan alto circa 35 metri è un'in-
stallazione immersiva in grado di destare stupore
ed emozionare il pubblico che lo circonda.
"Un singolo oggetto, una sola forma, un colore unico […]
creare uno spazio all'interno di uno spazio che risponda
all'altezza ed alla luminosità della navata del Grand Palais.
I visitatori saranno invitati a piedi all'interno del lavoro, per
immergersi nel colore, e sarà, spero, un'esperienza contem-
plativa e poetica".
L'opera Leviathan è ispirata al personaggio biblico,
il mostro marino presente nell’Antico Testamento,
il caos primordiale, rappresentato come un corpo
unico costituito da gigantesche sfere di immense
proporzioni. Progettata utilizzando tecnologie avan-
zate, l'opera non si limiterà a parlarci visivamente,
ma condurrà il visitatore in un viaggio di totale sco-
perta sensoriale e mentale.
Anish Kapoor
Leviathan, 2011
Visione della Performance, Grand Palais
47
ARIA
Thomás Saraceno è un artista e architetto la cui
fama internazionale è legata a installazioni visionarie
e sorprendenti, praticabili dal pubblico e in grado di
modificare la percezione degli spazi architettonici.
Le sue opere, ispirate alla tradizione dell’architettu-
ra utopista del ‘900, nascono dal desiderio di creare
strutture aeree abitabili dall’uomo, energeticamente
autosufficienti e a basso impatto.
Saraceno, che secondo la sua stessa definizione “vive
in mezzo e oltre il pianeta Terra”, ha tra i principi
ispiratori del suo lavoro il superamento delle bar-
riere geografiche, fisiche, comportamentali, sociali.
In HangarBicocca Saraceno realizza On Space Time
Foam, una struttura fluttuante praticabile, dal pub-
blico, costituita da tre livelli di pellicole trasparenti,
ispirata dalla conformazione cubica dello spazio es-
positivo.
Diller Scofidio e Renfro,
Blur Building, 2002
Visione della Performance, Swiss Expo 2002
Thomas Saraceno
On Space Time Foam, 2013
Visione della Performance, Hangar Bicocca (Milan)
48 INDICATORI DI BENESSERE
"La casa è l'epidermide del corpo umano."
Frederick Kiesler
TEMPERATURA
Il microclima è l’insieme degli aspetti fisici che caratter-
izzano la percezione dell’aria negli ambienti confinati.
Un microclima confortevole suscita nella maggior
parte degli individui una sensazione di soddisfazione
per l’ambiente termico, detta benessere termo-igro-
metrico. Nello stato di benessere termico il soggetto
non avverte sensazioni né di caldo né di freddo nè
correnti d’aria; il comfort termico è quindi definito
come condizione mentale di soddisfazione.
Per considerare l’impatto del comfort termico sulla
salute degli occupanti risulta necessario occuparsi di
variabili oggettive e soggettive. Le variabili oggettive,
conosciute come grandezze termo-igrometriche
sono: velocità dell’aria, umidità relativa, temperatura
dell’aria e temperatura media radiante. Queste influ-
enzano la sensazione termica agendo direttamente
sulla cute e attivandone gli organi sensori. Le variabili
soggettive influenzano gli scambi termici dell’organis-
mo con l’ambiente circostante e sono rappresentate
da: metabolismo, abbigliamento indossato ed energia
metabolica impiegata per l’esecuzione di attività fisi-
che. Tutti questi parametri misurabili interagiscono
generando una risposta soggettiva determinata anche
da parametri percettivi e psicologici conseguenti alle
aspettative individuali che condizionano la sensazione
complessiva di comfort termico (INAIL 2018).
Il comfort termico influenzando i sistemi tegumen-
tario, endocrino e respiratorio svolge un ruolo im-
portante per la nostra salute. Oltre agli impatti sugli
individui, l'ambiente termico interno influisce forte-
mente sull'uso energetico degli edifici, poiché la cli-
matizzazione rappresenta circa la metà del consumo
energetico di un edificio.
La necessità ampiamente riconosciuta di affrontare i
problemi di comfort termico si riflette nei requisiti
cogenti delle normative, e nei più stringenti Stan-
dard Internazionali come ASHRAE 55, UNI EN ISO
7730:2006 o UNI EN ISO 10551:2002.
Il comfort termo-igrometrico è affrontato da tutti i
rating system, ad esclusione dei protocolli Fitwel e
LBC, attraverso le tematiche di: monitoraggio, con-
trollo, regolazione a zone ed individuale.
48
49
TEMPERATURA 49
Requisiti di Comfort Termico FITWEL LBC WELL BREEAM DGNB HQE LEED ITACA
Controllo della temperatura
Condizionamento meccanico
Ventilazione naturale
Controllo degli occupanti
Zonizzazione termica
Documentazione di progetto
Controllo dell'umidità (RH)
Monitoraggio del comfort termico
Progettazione della diffusione dell'aria
Sistemi radianti
Orientamento al comfort
Finestre apribili
Allan Kaprow
Fluids, 1967
Visione della Performance, Pasadena Art Museum
INDICATORI DI BENESSERE
Jeppe Hein è un artista danese contemporaneo le
cui opere interattive combinano diversi elementi
di architettura e arte affinché lo spettatore possa
confrontarsi. Utilizzando materiali come specchi,
palloncini e panchine, Hein invita gli spettatori ad
attivare lo spazio espositivo.
"Voglio dimostrare che il lavoro non è nulla di per sé, è solo ciò
con cui il pubblico lo informa. Il ruolo dello spettatore porta il
pezzo al centro dell'attenzione ". Jeppe Hein
Water Flame è un'installazione che combina due
elementi contrapposti in un design scenografico
ma minimalista: un piccolo getto d'acqua verticale
con una fiamma che arde dal punto più alto. Ques-
ta paradossale sintesi di elementi crea un effetto di
stupore e meraviglia. Questa esibizione è in qualche
modo un contributo alla bellezza, alla bruttezza, alla
stupidità e all'allegria della vita.
50
Jeppe Hein
Waterflame, 2008
Visione della Performance, Walled Garden, Houghton Hall
TEMPERATURA
L’arte di Olafur è una ricerca sulla percezione dell'uo-
mo, in relazione allo spazio che lo circonda, sia in ter-
mini puramente spaziali che ambientali. I fenomeni
naturali sono al centro delle sue opere, analizzati e
studiati sia in quanto tali, cioè nel loro aspetto scientif-
ico, sia per la loro influenza sulla vita umana.
Per l'installazione The Weather Project sono stati uti-
lizzati uno schermo semicircolare, un soffitto di spec-
chi e una nebbia artificiale per creare l'illusione di un
sole. I telai in alluminio rivestiti con pellicola riflettente
sono stati sospesi al soffitto per creare uno specchio
gigante che ha raddoppiato visivamente il volume della
sala, insieme allo schermo semicircolare montato sulla
parete più lontana. Retroilluminato da circa 200 luci
monofrequenza, il semicerchio e il suo riflesso hanno
creato l'immagine di un enorme tramonto al chiuso
visto attraverso la nebbia artificiale emessa nella stan-
za. Camminando fino all'estremità opposta della sala,
i visitatori avevano la possibilità di vedere come era
stato costruito il sole.
51
Olafur Eliasson, The Weather Project, 2003, Visione della Performance, Tate Modern, Londra
"I hope that “Your ocular relief”offers a moment to exhale. In this past year – at a time when it felt as if there were no release, no
relaxation – I became convinced that we need a moment of relief, of beauty, of letting go, in order to conceive of a better tomorrow.
Before you have hope, you have to have relief." Olafur Eliasson
52 INDICATORI DI BENESSERE
“Quando la vita domestica sarà giunta al punto che anche le più audaci fantasie appariranno in essa realizzate,
allora, semplicemente, cesseranno di anelare a ciò che è lontano e diverso da noi.”
Paul Scheerbart da Glasarchitektur, Milano 1982
LUCE
Quanti nel corso dei millenni hanno adorato il Sole,
ritenevano che i suoi raggi veicolassero le proprietà
magiche della fertilità, della creatività, della capacità di
guarire e la potenzialità di completezza insita in ogni
individuo (Vari-Il Libro Dei Simboli 2011). Oggi, stu-
di scientifici hanno confermato che l’esposizione alla
luce solare ha un impatto benefico sulla salute ed in-
fluenza la nostra capacità di guarire a livello fisico e
mentale. La ridotta esposizione alla luce del giorno
è stata collegata all'insorgenza di depressioni e al de-
terioramento delle funzioni cognitive negli individui
(Kent et al. 2009). Noto è il disturbo affettivo sta-
gionale (SAD) che si manifesta in specifici intervalli
di tempo nell’arco dell’anno e nelle popolazioni che
hanno scarso accesso alla luce solare.
L’esposizione alla luce solare stimola il sistema circadi-
ano, che attiva il cervello e regola i ritmi fisiologici in
tutti i tessuti e organi del corpo, come i livelli ormonali
e il ciclo sonno-veglia; sono orologi interni in grado di
sincronizzare le funzioni fisiologiche su un ciclo di 24
ore.
Oltre alla necessità di esposizione alla luce del giorno,
il benessere visivo è lo stato in cui una persona può
svolgere nel modo migliore diversi compiti. L'illumi-
nazione degli ambienti in cui le persone trascorrono il
loro tempo influisce dunque sia sulla salute visiva che
circadiana e mentale.
Attualmente le condizioni di illuminazione sono pro-
gettate per soddisfare le sole esigenze visive degli
individui e difficilmente tengono in considerazione la
salvaguardia del ritmo circadiano. Per questo motivo,
risulta necessario attivare strategie di illuminazione
naturale e artificiale incentrate sulla salute umana
unite ai requisiti tradizionali di comfort e acuità visiva
per creare ambienti più sani.
Nella tabella seguente, i requisiti legati al comfort vi-
sivo valutano sia la qualità di luce naturale che artifi-
ciale considerando un livello adeguato di illuminamen-
to, una sufficiente uniformità di illuminamento, una
buona distribuzione delle luminanze, assenza di ab-
bagliamento, una corretta direzionalità della luce, una
buona resa cromatica delle sorgenti e degli ambienti.
Il solo protocollo WELL considera il requisito lega-
to all’illuminazione circadiana attraverso interventi di
illuminazione elettrica che aiutano al mantenimento
di un sistema circadiano più sano migliorando così la
qualità del sonno, dell’umore e delle funzioni cogni-
tive (LeGates, Fernandez, and Hattar 2014)
52
53
LUCE
James Turrell
Second Wind, 2005
Visione della Performance, NMAC, Vejer de la Frontera, Andalucia, Spain
53
Requisiti di Comfort Visivo FITWEL LBC WELL BREEAM DGNB HQE LEED ITACA
Luce artificiale
Intensità luminosa
Qualità della luce - colore
Qualità della luce - sfarfallio
Illuminazione circardiana
Controllo degli occupanti
Ridurre al minimo l'abbagliamento
Luce naturale
Accesso alle luce naturale
Controllo dell'illuminazione diurna
Livello minimo di luce naturale
Educazione sull'illuminazione
54 INDICATORI DI BENESSERE
James Turrell è un artista che rientra nel genere
Land Art. Esprime la sua visione dello spazio
attraverso la creazione dei suoi cosiddetti "Sky-
Spaces" attraverso cui crea intenzionalmente
connessioni e sentimenti con lo spazio esterno.
Second Wind è un'opera architettonica, situata
nel livello sottostante il terreno. All'interno c'è
uno stupa in pietra, circondato da una piscina.
Gli stupa sono cupole circolari utilizzate nell'ar-
chitettura buddista la cui forma e posizione
hanno l'effetto di far sembrare il cosmo più
vicino. Il passaggio nello stupa conduce ad una
stanza con un foro circolare nel soffitto, aperta
al cielo. Qui i visitatori possono sedersi e os-
servare i cambiamenti di luce “scolpiti” dalla
natura.
James Turrell
Second Wind, 2005
NMAC - Vejer de la Frontera, Cádiz (Spagna)
“La casa è una macchina per abitare.”
Le Corbusier
“La casa è una perversione.”
Bruce Chatwin
“La casa è dove si trova il cuore.”
Plinio Il Vecchio
55
LUCE
Thunderstorms (Temporali), di Alberto Garutti, è
un'installazione composta da 200 lampade che si
accendono ogni volta che viene rilevata la caduta
di un fulmine sul territorio nazionale. L’interven-
to – reso possibile dal collegamento con il Centro
Elettrotecnico Sperimentale Italiano – offre una let-
tura fortemente univoca, che acquisisce però diversi
registri e chiavi interpretative, realizzandosi piena-
mente solo nell’incontro con ogni singolo fruitore.
L'opera cerca di rivelare l'energia generatrice che
l'arte condivide solo con la natura. “Ciò che conta
di più nell'arte - afferma l'artista - è la misteriosa na-
tura dell'evento visivo, e Temporali parla il linguag-
gio enigmatico della luce e delle forze primordiali
che la fanno apparire”
Alberto Garutti (2009-2015) - Thunderstorms
Immagine di Fulime che tocca la superficie del suolo
No attributi
56 INDICATORI DI BENESSERE
Le case sono fatte per viverci, non per essere guardate.
Francis Bacon
SUONO
È considerato rumore “qualunque emissione sonora
che provochi sull’uomo effetti indesiderati, disturbanti
o dannosi o che determini un qualsiasi deterioramen-
to qualitativo dell’ambiente”. L'esposizione al rumore
ambientale ha un impatto sulla salute fisica e psicolog-
ica umana. Gli studi hanno identificato effetti negativi
sull’apparato cardiaco e sui disturbi del sonno, rischi
per la salute psicologica ed affaticamento (Fyhri and
Aasvang 2010). Oltre alle sorgenti di rumore aereo, il
rumore derivante da attività quali il calpestio, le appar-
ecchiature HVAC e gli elettrodomestici, può creare
all’interno di spazi chiusi un sensibile discomfort per
le persone che ci vivono abitualmente. Un ulteriore
problematica è rappresentata del livello di privacy tra
spazi chiusi: gli occupanti sono generalmente insod-
disfatti quando le conversazioni possono trasmettersi
tra ambienti attigui o attraverso un ufficio aperto, a
causa della maggiore distrazione dalle attività lavora-
tive (Wallace and Cheer 2020). Pertanto tempi di riv-
erbero e livelli di rumore di fondo, inadeguati in uno
spazio, possono impedire l'intelligibilità del parlato e
causare tensioni e disturbi da stress.
Progettare uno spazio in grado di soddisfare le esigen-
ze di comfort acustico per ciascun individuo risulta
oggi un obiettivo comune tra i progettisti. Molte sono
le strategie adottabili all’interno di un edificio, dalla re-
alizzazione di un involucro isolato acusticamente ed
un impianto HVAC ben bilanciato ad un’accurata scel-
ta di materiali fonoassorbenti e tipologie di partizioni
funzionali all’interno di spazi chiusi in grado così di fa-
cilitare la privacy acustica, migliorare il parlato control-
lando il riverbero. Un differente approccio, per casi
particolari, prevede di migliorare la vivibilità mediante
sistemi di mascheramento del suono, cioè rendere in-
udibile un suono più debole attraverso la prevalenza
di un suono più forte.
I requisiti legati ai principi della acustica sono adottati
in forma ridotta dai sistemi di rating.
56
57
SUONO 57
Requisiti di Comfort Acustico FITWEL LBC WELL BREEAM DGNB HQE LEED ITACA
Progettazione per il comfort acustico
Mantenere la privacy acustica
Limitare il livello di rumore ambientale
interno
Garantire l'intelligibilità del parlato / con-
trollare il riverbero
Gordon Matta-Clark
Conical Intersect, 1975
Visione della Performance, Parigi
58 INDICATORI DI BENESSERE
John Cage
Le caratteristiche della musica di Cage derivate dall'approccio alle
filosofie orientali legano la sua opera alla poetica dada: l'esaltazione
dell'automatismo, il disprezzo per la ragione, l'accettazione dell'assur-
do, sono aspetti che accomunano lo Zen all'avanguardia dadaista.
4'33''
Centrale nella ricerca di John Cage è l’indeterminis-
mo, che vuol dire espellere la nozione di scelta dal
processo creativo. Significa avvicinarsi all'indetermi-
natezza del suono naturale. La musica è natura, non
è imitazione della natura.
L'artista non controlla, non organizza, non domina
la natura, ma la ascolta. L'uomo ha un ruolo subal-
terno, non è né esecutore né creatore della musica,
è un liberatore del suono.
Nel 1952, anche in seguito all'esperienza in una
camera anecoica, compone 4'33", per qualsiasi stru-
mento: l'opera consiste, semplicemente, nel non
suonare lo strumento. Il titolo dell'opera (4 minuti e
33 secondi: vale a dire 273 secondi) è forse un richi-
amo alla temperatura dello zero assoluto (–273,15
°C che equivale a zero kelvin).
Il silenzio è una condizione del suono, è materia
sonora: sottolinea e amplifica i suoni, li rende più
vibranti, ne preannuncia l'entrata, crea suggestivi ef-
fetti di attesa e sospensione. Il silenzio è un mezzo
espressivo denso di potenziali significati.
59
SUONO
NICO VASCELLARI & JOHN DUNCAN
Less Playboy is more cowboy #3, 2012
Visione della Performance, Confort Moderne - Poitiers.
I Hear A Shadow, realizzata fra il 2009 e il 2011 e’
un monolite, riproduzione bronzea della cima es-
plosa di una montagna di marmo, ora volume scul-
toreo cavo, diviene, percosso dall’artista, una cassa
di risonanza carica di esperienze mistiche evocazioni
di suoni e frequenze provenienti dall’interno della
montagna di tempi futuri e lontani. In un rituale
quasi sciamanico, portato avanti dall’artista in uno
stato di trance, un atto allucinatorio che considera
la montagna come strumento tribale, associato ad
una ricerca di linguaggio primordiale proprio dell'el-
emento montagna, ricerca che va alla radice della
storia della natura e della psiche umana. La perfor-
mance viene completata attraverso suoni, elabora-
ti in questo caso specifico da John Duncan, che si
stratificano in un irripetibile percorso audio visivo.
Il Metodo Tomatis, o metodo audio-psico-fonologi-
co, è stato ideato in Francia alla fine degli anni '50 dal
prof. Alfred Tomatis, otorinolaringoiatra e chirurgo.
Attraverso ricerche multidisciplinari, avvalendosi di
studi di audiologia, fonologia e psicologia egli svilup-
pò una tecnica di stimolazione sonora e un interven-
to pedagogico col fine di migliorare il funzionamento
dell'orecchio, la comunicazione verbale, il desiderio
di comunicare e imparare, la consapevolezza dell'im-
magine corporea, il controllo audiovocale e quello
motorio. Egli dedusse che a livello generale ogni per-
sona non è in grado di riprodurre con la voce quelle
frequenze che non è in grado di udire.
METODO TOMATIS
60 INDICATORI DI BENESSERE
"Certe cose si possono dire con le parole, altre con i movimenti. Ci sono anche dei momenti in cui si rimane senza
parole, completamente perduti e disorientati, non si sa più che cosa fare. A questo punto comincia la danza, e per
motivi del tutto diversi dalla vanità. Non per dimostrare che i danzatori sanno fare qualcosa che uno spettatore
non sa fare. Si deve trovare un linguaggio – con parole, con immagini, atmosfere – che faccia intuire qualcosa che
esiste in noi da sempre."
Pina Bausch, Una donna ed il suo teatro.
MOVIMENTO
Il concetto di attività fisica è molto ampio; compren-
de, infatti, tutte le forme di movimento realizzate nei
vari ambiti di vita. Secondo l’OMS, per “attività fisica”
si intende “qualunque movimento determinato dal
sistema muscolo-scheletrico che si traduce in un dis-
pendio energetico superiore a quello delle condizioni
di riposo”. In questa definizione rientrano non solo le
attività sportive, ma anche semplici movimenti come
camminare, andare in bicicletta, ballare, giocare, fare
giardinaggio e lavori domestici, che fanno parte della
“attività motoria spontanea”. L’espressione “attività
motoria” è sostanzialmente sinonimo di attività fisica
(Ministero della Salute 2020).
Nel 2005 la Commissione Europea ha indicato i “lu-
oghi di lavoro“ come spazio ideale dove condurre
“azioni di promozione dell’attività fisica”. La promozi-
one della salute nei luoghi di lavoro ha lo scopo “di fa-
vorire la salute ed il benessere degli occupanti tramite
il miglioramento dell’organizzazione e dell’ambiente
di lavoro, programmi aziendali mirati, offerta di scelte
sane e incoraggiamento allo sviluppo delle proprie ca-
pacità personali” (Inail 2015).
Come risultato della crescente ricerca che indica la
necessità di ridurre e scoraggiare il comportamento
sedentario, i sistemi di valutazione della sostenibilità
negli edifici mirano a promuovere il movimento e fa-
vorire l’attività fisica creando e migliorando le oppor-
tunità di svolgere attività fisica attraverso una diversa
organizzazione degli spazi in cui viviamo e lavoriamo.
I principi del Movimento vengono promossi nei vari
sistemi di rating su diversi piani. Da un lato introducen-
do il concetto di il pendolarismo attivo che promuove
l’attività fisica durante il tragitto casa-lavoro, dall’altro
favorendo l’attività fisica durante la giornata lavorativa.
Nel primo caso vengono forniti i servizi a supporto
quali spogliatoi, docce, parcheggi biciclette, program-
mi per l’utilizzo del trasporto pubblico. Nel secondo
le soluzioni riguardano ad esempio la creazione di
palestre e spazi sia interni che esterni per l’attività
fisica, la progettazione di spazi di lavoro ergonomici,
l’informazione sul beneficio dell’attività fisica.
60
61
MOVIMENTO 61
Requisiti di Ergonomia e attività fisica FITWEL LBC WELL BREEAM DGNB HQE LEED ITACA
Promuovere il pendolarismo attivo
Deposito bici protetto
Pedonale: promuovere un sito favorevole al
pendolarismo attivo
Ridurre al minimo il parcheggio in loco
Vicinanza al trasporto pubblico
Fornire docce e spogliatoi
Promuovere il movimento all'interno dell'ed-
ificio
Promuovere le scale rispetto agli ascensori
Fornire spazi per l'attività fisica al chiuso
Promuovere l'attività fisica all'aperto
Area pedonale (servizi vicini)
Fornire spazi per l'attività fisica all'aperto
Fornire postazioni di lavoro ergonomiche e
regolabili
Arredi attivi
Pina Bausch, Nelken (Carnations), 2005, Visione della Performance
Marco Brianza è un artista visivo focalizzato prin-
cipalmente sui cambiamenti nel mondo fisico e in
particolare sui fenomeni di luce. Per catturare l'es-
senza dei cambiamenti, Marco Brianza utilizza la
fotografia concepita come registrazione delle vari-
azioni di luce.
L’opera Movielight parla della complessità del lin-
guaggio cinematografico, attraverso la restituzione
di linee colorate, che sommano la sequenza dei fo-
togrammi di alcuni film. L'opera recupera il signifi-
cato etimologico di fotografia, divenendo fotografia
in senso stretto e, quindi, "scrittura con la luce". Il
soggetto delle fotografie è derivato da un medium;
la nuova fotografia è, quindi, medium di un medium.
Questo processo è, in genere, una pratica distrut-
tiva per il contenuto mediato, ma in questo caso è
comunque sufficiente a veicolare il messaggio di in-
teresse: la luce.
Le fotografie della luce sono stampate su un telone
cinematografico, il tradizionale supporto mediale
del cinema che, però, in quest’opera cambia la sua
funzione: da superficie generica in costante cambia-
mento nel tempo diventa luogo di una molteplicità
fissa ma estremamente dettagliata, che racchiude in
un unico istante l'impronta cromatica del film.
62 INDICATORI DI BENESSERE
Marco Brianza
Movielight, 2011, in corso
The Secret Life of Walter Mitty
C'era una volta il West
2001: A Space Odyssey
Beam drop è una performance
nella quale per 12 ore una gru
alta 45 metri ha fatto cadere le
71 travi che compongono l'op-
era in una pozza di cemento
fresco. Questa operazione ad
alto impatto ha prodotto una
scultura di grandi dimensioni
che ha un rapporto straordi-
nario con l'ambiente circostan-
te: situata su una collina crea
una vista epica all'interno del
paesaggio stesso. Lo schema
casuale delle travi è risultato
come il controllo dell'artista
sulla gru combinato con l'in-
trinseca casualità della caduta
delle travi e l'estrema violenza
causata dal loro enorme peso.
"Se a teatro il testo non è tutto, se anche
la luce è ugualmente un linguaggio,
questo vuol dire che il teatro custodisce
la nozione di un altro linguaggio, che uti-
lizza il testo, la luce, il gesto, il movimen-
to, il rumore. È il Verbo, la parola segreta
che nessuna lingua può tradurre. È, in un
certo qual modo, la lingua perduta dopo
la caduta di Babele. "
Da Il teatro del dopoguerra a Parigi,
in Messaggi rivoluzionari di Antonin
Artaud, a cura di Marcello Gallucci,
1994.
63
MOVIMENTO
Theatre caen, Une nuit balinaise - en hommage à Antonin Artaud,
Visione della Performance, Bali.
Chris Burden
Beam drop, 2008
Visione dell'installazione, Inhotim,
Brumadinho
64 INDICATORI DI BENESSERE
Non avere nella tua casa nulla che tu non sappia utile, o che non creda bello.
William Morris
ACQUA E NUTRIZIONE
L’accesso all’acqua potabile è indispensabile per la
salute individuale e collettiva. Insieme all’accesso
ai servizi igienici, ha assunto oggi il ruolo di diritto
umano nei programmi dell’ONU, dell’OMS, dell’Uni-
one Europea, sostenuto anche da iniziative popolari
promosse da movimenti politici e di opinione, come
principio fondamentale del benessere sociale ed eco-
nomico di ogni comunità umana (Direzione generale
della prevenzione 2015). Inoltre, garantire la dis-
ponibilità all’acqua e la gestione sostenibile di acqua
e servizi igienici per tutti è uno dei 17 obiettivi di svi-
luppo sostenibile che costituiscono la base del nuovo
quadro di cooperazione internazionale dell’Agenda
2030.
L’acqua che beviamo non è solo composta da idrog-
eno e ossigeno, ma è una soluzione di minerali e di
conseguenza un vero e proprio alimento che la natu-
ra ci offre. I minerali sono, infatti, nutrienti essenziali
per l’organismo umano. Infatti proprio per il ruolo
indispensabile che svolge nella fisiologia del corpo
umano l’European Food Safety Authority (EFSA) ha
accertato un rapporto di causa ed effetto tra l’assun-
zione giornaliera d’acqua e il mantenimento delle nor-
mali funzioni fisiche e cognitive(Direzione generale
della prevenzione sanitaria 2016). Pertanto i benefici
di bere acqua pulita destinata al consumo umano e
di mangiare cibi sani sono ampiamente riconosciuti
come fonte di benessere. Sotto il profilo nutrizio-
nale le diete in tutto il mondo sono caratterizzate da
un crescente consumo di cibi altamente raffinati e
confezionati con un maggiore ed eccessivo apporto
di sodio, zucchero e grassi raffinati a discapito di cibi
“salutari”.
Forse perché questo è visto come il regno della salute
pubblica o afferente alle scelte individuali, anziché far
parte della progettazione degli edifici in sé, le strate-
gie che favoriscono il controllo sulla qualità dell'acqua
e la distribuzione di alimenti sani sono inclusi in solo
quattro dei protocolli di sostenibilità esaminati.
I protocolli ad oggi hanno messo a fuoco l’importanza
della salvaguardia della risorsa acqua in termini di con-
tenimento dei consumi di acqua potabile, attraverso
soluzioni quali l’utilizzo di apparecchiature ad alta effi-
cienza e il riuso di acqua per funzioni secondarie (irri-
gazioni, sciacquoni dei bagni ecc) attraverso sistemi di
raccolta, stoccaggio e depurazione in loco.
64
65
ACQUA E NUTRIZIONE
Requisiti di acqua e nutrizione FITWEL LBC WELL BREEAM DGNB HQE LEED ITACA
Elevati standard di qualità dell'acqua
Limitare i sedimenti e i batteri (legionella)
Limitare i contaminanti (metalli e tds)
Test periodici dell'acqua e report dei ri-
sultati
Promozione dell'acqua potabile
Promozione di un'alimentazione sana
Fornire un'area per la preparazione/con-
sumazione del cibo
Fornire informazioni nutrizionali
Fornire o incentivare scelte salutari / lim-
itare opzioni malsane
Approvvigionamento alimentare respons-
abile
Integrare la produzione alimentare in loco
Riduzione consumo acqua potabile
65
Yoko ono, Water talk, 1967
Una casa popolare di pochi piani, abbandonata e des-
tinata alla demolizione, è l'ambientazione di un'ambi-
ziosa installazione scultorea di Roger Hiorns.
L'installazione Seizure, è stata realizzata utilizzando
75.000 litri di solfato di rame liquido, che è stato dis-
tribuito su tutte le superfici per generare la crescita
cristallina stranamente bella e un po' minacciosa sulle
pareti, sul pavimento, sul soffitto e sul bagno dell'abi-
tazione abbandonata.
Hiorns sottolinea che la crescita dei cristalli - occul-
ta, liquida e imprevedibile - usurpa la "razionalità di
governo" degli schemi abitativi modernisti, rendendo
Seizure proprio questo: un subentrare a ciò che non
è razionale e non umano, un accovacciamento miner-
ale. I cristalli si sono sviluppati come fiori alieni anche
nell'angolo più lontano dell'appartamento: il bagno
abbandonato. Un mucchio di residui rende difficile il
passaggio attraverso la porta stretta; all'interno, c'è
un bagno, incrostato così fittamente da essere stato
estraniato dalla sua funzione.
66 INDICATORI DI BENESSERE
Roger Hiorns
Seizure, 2008
Visione dell'installazione, Southwark, Londra
Vanessa Beecroft: “A un tavolo di vetro
sedeva un gruppo di 30 donne, modelle
nude, veterane di precedenti spettacoli,
donne legate al castello o aristocratici loca-
li. Le donne, seguendo la mia dieta, hanno
mangiato per tre giorni consecutivi cibo
servito e diviso per colori: giallo, arancio,
rosso, viola, marrone, bianco, verde, mar-
rone e multicolore. Mia madre era nello
spettacolo e c'erano varie relazioni madre-
figlia. Il pubblico, a cui non è stato permes-
so di mangiare, ha guardato il gruppo e la
loro interazione con il cibo. Questa perfor-
mance è un'allusione al mio Book of Food,
un diario alimentare che ho tenuto dal 1983
al 2003 in cui annotavo ossessivamente tut-
to ciò che mangiavo come prova che non
avevo commesso alcun crimine, ma ancora
non potevo vivere nel mio corpo in pace . "
67
ACQUA E NUTRIZIONE
Roger Hiorns, Seizure, 2008, Visione dell'installazione, Southwark, Londra
Vanessa Beecroft
VB52, 2003
Visione della Performance, Castello di Rivoli, Torino
BES - Benessere Ecosostenibile
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  • 1.
  • 2.
  • 3.
  • 4. Consiglio Nazionale Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori www.awn.it Dipartimento Ambiente, Energia e Sostenibilità Coordinatore Alessandro Marata Contributi Andrea Moro Valentina Piscitelli Gruppo Operativo Energia Martino Roatta Egidio Raimondi Stefano Meneghini Salvatore Pitruzzella Carmela Plamieri Aurelio Zennaro Gruppo Operativo Sostenibilità Teresa Alvino Carlotta Cocco Daniele Menichini Massimo Pedone Alessandra Siviero Ufficio di Presidenza della Conferenza degli Ordini Arturo Giusti e Paolo Lo Iacono Redazione del volume e Realizzazione Carlotta Cocco Alessandra Barbieri Federica Franzè Pietro Spoto Progetto grafico Simona Castagnotti Marzo 2021 ISBN 978-88-941296-9-4 Al nostro collega e amico Salvo che ben sapeva proporci occasioni di benessere
  • 5. INDICE ABITARE LA SOSTENIBILITA'   08 LA DIMENSIONE SOCIALE, COMFORT E BENESSERE, NEI PROTOCOLLI DI SOSTENIBILITÀ   12 CONCETTO DI BEN ESSERE   14 L’ O M S E L A C O M U N I T À E U R O P E A     1 5 I N T E G R A Z I O N I A L C O N C E T T O D I B E N E S S E R E     1 6 PERSONA, BENESSERE, SISTEMI DI MISURA   18 I PROTOCOLLI DI SOSTENIBILITA’   20 P R O T O C O L L I     2 2 B R E E A M     2 4 L E E D     2 6 H Q E     2 8 I T A C A     3 0 L I V I N G B U I L D I N G C H A L L E N G E     3 2 D G N B     3 4 W E L L     3 6 F I T W E L     4 0 INDICATORI DI BENESSERE   42 A R I A     4 4 T E M P E R A T U R A     4 8 L U C E     5 2 S U O N O     5 6 M O V I M E N T O     6 0 A C Q U A E N U T R I Z I O N E     6 4 M E N T E     6 8 C O L L E T T I V I T A '     7 2 ORIZZONTALITA' UN PENSIERO RIGENERATIVO   76 Canto degli spiriti sulle acque 79 BIBLIOGRAFIA   80 OPEROGRAFIA   82
  • 6. ABITARE LA SOSTENIBILITÀ Alessandro Marata La questione dell’abitare è sempre stata uno dei temi più affascinanti della storia dell’uomo. Lo è sta- ta, dal punto di vista progettuale, per gli architetti e i costruttori di ogni epoca e di ogni luogo. Lo è stata, dal punto di vista etico e da quello filosofico, per gli artisti, gli storici, gli scienziati, gli psicologi e gli scrittori. Mai come in questi ultimi tempi, però, il problema casa è stato così presente nella mente dei cittadini. Sì, quasi solo dei cittadini perché gli abitanti, coloro che abitano, extraurbani hanno risentito molto meno delle restrizioni, vitali e psicologiche, derivate dai lunghi e ripetuti periodi di lockdown. Sei proposte per il prossimo millennio era il titolo in bozza delle lezioni che Italo Calvino scrisse per l’Università di Harvard nel 1985, portando a com- pimento le prime cinque e lasciando incompleta la sesta, interrotta a causa della sua morte nell’ottobre dello stesso anno. Le sei lezioni si ispiravano ognuna ad una parola. 1. Leggerezza 2. Rapidità 3. Esattezza 4. Visibilità 5. Molteplicità 6. Coerenza La sostenibile leggerezza dell’abitare Si può azzardare l’ipotesi che leggerezza possa es- sere, in qualche modo, sinonimo di modernità e che possa anche rappresentare le istanze di libertà dell’uomo contemporaneo. Da Platone in poi lo spazio dell’abitare, dalla casa alla città, rappresen- ta uno dei luoghi ideali per esemplificare, tramite metafore, l’essenza della vita dell’uomo. Su questo argomento tante menti brillanti ci hanno lasciato in eredità pensieri luminosi e scintillanti. Dalla con- chiglia si può riconoscere il mollusco, diceva Victor Hugo, e dalla casa l’inquilino. La definizione lecor- buseriana di machine à habiter convive con l’inter- 08 La casa è il vostro corpo più grande. Vive nel sole e si addormenta nella quiete. Khalil Gibran INTRODUZIONE
  • 7. pretazione, di Ernst Block, della casa come luogo dove l’uomo si sente a proprio agio. O meglio, come scriveva Heidegger, citando a sua volta un verso di Hoelderlin, della casa come luogo dove poetica- mente abita l’uomo. Intendendo l’abitare come rap- porto dell’uomo con l’essere, attraverso, diremmo oggi, un uso sostenibile dello spazio. Abitare non significa occupare uno spazio, ma averne cura cre- ando un luogo che connette la cultura con la natura. E Zarathustra aveva inneggiato all’uccisione dello spirito della pesantezza in favore di un volo che con- sentirebbe di vedere noi stessi al di sotto di noi. E se è vero che in ogni luogo vi è un centro del mondo, sono parole di Mircea Eliade, è ragionev- ole immaginare che la leggerezza sia un obiettivo al quale l’uomo che abita la modernità, e ha il suo centro nella propria casa, deve in modo ineludibile volgere lo sguardo. Rapidità vs lentezza Si può abitare “velocemente”, senza diventare liquidi? Senza che ciò sia in antitesi con quel pro- cesso di sedimentazione la cui mancanza, come ha ripetutamente sostenuto Bauman nella sua vas- ta produzione letteraria, è spesso causa di errori nella evoluzione del progresso? Essere rapidi non significa necessariamente vivere pericolosamente. Significa reagire con tempestività e lucidità agli os- tacoli e ai cambiamenti che improvvisamente, con rapidità, si manifestano di fronte a noi. Scrive Calvi- no; “Gli avvenimenti, indipendentemente dalla loro durata, diventano puntiformi, collegati da segmenti rettilinei, in un disegno a zigzag che corrisponde ad un movimento senza sosta”. La nostra vita a zigzag, che se non stiamo attenti può portarci a condizioni patologiche di stress, è una inesauribile fonte di ric- chezza emotiva, un arricchimento della nostra es- istenza. Se gli spazi che compongono la casa non 09 ABITARE LA SOSTENIBILITÀ
  • 8. 10 riescono ad assecondare il nostro zigzagare, se non sono sufficientemente flessibili, il susseguirsi delle nostre azioni ne risentirà, in termini di efficienza e di divertimento. Progettare con esattezza Ergonomia, funzionalità, acustica, luce, colore, pros- semica e sicurezza. La progettazione degli spazi per l’uomo impone che l’architetto abbia nella sua tav- olozza creativa molti strumenti indispensabili per il raggiungimento di una soddisfacente, dovrebbe essere ottima, qualità abitativa. L’architettura, con- trariamente a quanto molti erroneamente pensano, necessita di esattezza in quantità almeno uguale alla creatività, soprattutto nella società odierna, nella quale l’impronta tecnologica, quella medica e quel- la sociale hanno una rilevanza molto grande. Scrive Calvino: “La precisone per gli antichi Egizi era sim- boleggiata da una piuma che serviva da peso sul piatto della bilancia dove si pesano le anime”. Le pi- ume sono i dettagli che caratterizzano gli spazi della casa. Come scrisse lo storico tedesco Aby War- burg, l’aforisma piaceva molto a Ludwig Mies van der Rohe, il diavolo si nasconde nei dettagli. E ancora: “Viviamo sotto una pioggia ininterrotta di immagini; i più potenti media non fanno altro che trasformare il mondo in immagini e moltiplicarlo at- traverso una fantasmagoria di giochi di specchi: im- magini che in gran parte sono prive della necessità interna che dovrebbe caratterizzare ogni immagine, come forma e come significato”. Esattezza significa riconoscere le necessità vere e scartare quelle in- dotte. Esattezza significa vivere bene. INTRODUZIONE Visibilità e immaginazione Online. Può sembrare un paradosso, ma la nostra casa è più visibile adesso che p.e.p. (prima dell’era pandemica). Il nostro appartamento oggi può es- sere visto, o anche solo percepito, come un fantas- tico palcoscenico del nostro teatro personale, nel quale possiamo cambiare la scenografia sempre più facilmente. Una scenografia che nella maggior parte dei casi rappresenta una nostra personale carta di identità. Anche se è vero che l’abito non fa il mo- naco è abbastanza vero che lo sfondo che appare nelle sempre più frequenti video conferenze che facciamo (per lavoro, per studio o semplicemente per socialità) fornisce una prima, semplice ed in- equivocabile descrizione di noi. “La fantasia è una specie di macchina elettronica che tiene conto di tutte le combinazioni possibili e sceglie quelle che corrispondono a un fine, o che semplicemente sono le più interessanti, piacevoli, divertenti”. E ancora: “Quale sarà il futuro dell’im- maginazione individuale in quella che si usa chiamare la civiltà dell’immagine”?
  • 9. Molteplicità emotiva Come suggeriva uno dei principali enunciati dell’ar- chitettura bioclimatica di alcuni decenni fa, la casa è la nostra terza pelle. Come curiamo la nostra vera e prima pelle, la nostra cute, e la seconda, gli abiti che indossiamo, così sempre di più ci adopereremo affinché la nostra terza pelle sia accogliente, funzi- onale, divertente e sicura. Come un abito la casa deve essere, ovviamente, fresca in estate, calda in inverno, traspirante ed impermeabile, protettiva, comoda e sicura. Questa multipla pelle induce in noi molteplici comportamenti: “…chi siamo noi, chi è ciascuno di noi se non una combinatoria d’espe- rienze, di informazioni, di letture, di immaginazioni? Ogni vita è un’enciclopedia, una biblioteca, un inven- tario d’oggetti, un campionario di stili, dove tutto può essere continuamente rimescolato e riordinato in tutti i modi possibili”. Coerenza e felicità In senso figurato il termine coerenza significa, per una persona, conformità tra le proprie convinzioni e l'agire pratico; la coerenza morale significa mancan- za di contraddittorietà nei propri comportamenti. Negli ultimi decenni si è finalmente capito che la fe- licità dipende solo in parte dalla ricchezza econom- ica materiale; solo il denaro in quantità insufficiente ad una dignitosa sussistenza crea certamente infelic- ità. Vi sono altri tipi di ricchezza, di tipo immateriale, che sono forse ancora più importanti: l’amicizia, la tolleranza, la diversità, la condivisione, le gratifica- zioni, la stima degli altri, la sicurezza, la generosità, una casa che possiamo sentire fatta per noi. Una casa da indossare, che rappresenta coerentemente la nostra terza pelle. ABITARE LA SOSTENIBILITÀ 11
  • 10. 12 Il primo strumento a punteggio per la valutazione delle prestazioni degli edifici a essere stato pubbli- cato è il BREEAM (Building Research Establishment Environmental Assessment Method), nel 1990 in Gran Bretagna. Come dichiara il suo stesso nome (Environmental Assessment Method), si trattava di un sistema per valutare la qualità ambientale di una costruzione. I temi affrontati dal BREEAM riguar- davano i consumi energetici, di materiali, di acqua, le emissioni di gas, la gestione dei rifiuti e degli ef- fluenti. In pratica la prima versione del BREEAM consentiva di valutare principalmente una sola delle tre dimensioni della sostenibilità, quella ambientale. I sistemi di valutazione che hanno seguito le orme del BREEAM a metà-fine anni ’90, in particolare il LEED negli Stati Uniti e l’internazionale GBTool (Green Building Tool) di iiSBE (international ini- tiative for a Sustainable Built Environment) erano anch’essi focalizzati sulla dimensione ambientale. Questo approccio è riflesso nel nome dell’orga- nizzazione che ha sviluppato il sistema LEED, ovve- ro lo U.S. Green Building Council (Consiglio delle costruzioni “verdi”) e nel nome della certificazione stessa, Leadership in Energy and Environmental Design (Leadeship nella progettazione energetica e ambientale). La prima definizione universale di “svi- luppo sostenibile” risale al 1987, contenuta nel rap- porto “Brundtland” pubblicato dalla Commissione mondiale sull'ambiente e lo sviluppo (WCED): “Lo sviluppo sostenibile è uno sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la possi- bilità delle generazioni future di soddisfare i propri”. In tale definizione non si fa riferimento all’ambiente in quanto tale, ma ci riferisce principalmente al ben- essere delle persone. A partire dalla definizione del rapporto “Brundtland”, il concetto di “sostenibilità” venne ampliato negli anni a seguire, interconnetten- do l'ambito ambientale (Planet), quello economi- co (Profit) e quello sociale (People). I protocolli di valutazione hanno seguito questo percorso evoluti- vo e nei primi anni 2000 si trasformano da sistemi di valutazione della qualità ambientale a sistemi di valutazione della sostenibilità. Vengono cioè aggiunti nuovi criteri e indicatori utili a verificare le prestazi- oni delle costruzioni anche rispetto alla dimensione economica e sociale. Dato che quest’ultima corris- ponde alle persone, i nuovi criteri riguardano temi come la qualità ambientale indoor (comfort ter- mico, visivo, acustico, ambiente elettromagnetico e qualità dell’aria), la sicurezza (incendi, sismica), LA DIMENSIONE SOCIALE, COMFORT E BEN- ESSERE, NEI PROTOCOLLI DI SOSTENIBILITÀ Andrea Moro INTRODUZIONE
  • 11. 13 l’accessibilità. Per riflettere questo cambiamento lo strumento internazionale GBTool venne rinom- inato SBTool (Sustainable Building Tool). Proprio la contestualizzazione all’Italia della versione 2002 di SBTool darà origine nel 2004 al Protocollo ITACA. La dimensione “sociale” dei protocolli di valutazione della sostenibilità non ha tuttavia ancora raggiunto lo stesso livello di importanza di quella ambientale. Ad esempio, nel Protocollo ITACA, i criteri ricon- ducibili alla dimensione sociale hanno un peso del 20% sul punteggio finale rispetto all’80% dei criteri della dimensione ambientale. Il LEED v.4, prevede 21 punti riconducibili direttamente alla dimensione sociale sui 110 massimi possibili. È evidente anco- ra uno sbilanciamento dei protocolli di valutazione della sostenibilità nei confronti della dimensione ambientale, una sorta di “peccato originale”. La di- mensione economica nella maggioranza dei casi non è neanche presa in considerazione, se non indiret- tamente. Nel prossimo futuro è auspicabile che i gestori dei sistemi di certificazione provvedano ad aggiornare i loro protocolli in modo da renderli pi- enamente strumenti di valutazione della sostenibil- ità, equilibrando l’importanza di tutte e tre le di- mensioni: Planet, People, Profit. TITOLO Anthony Dunne & Fiona Raby, Foraggieri, 2009, installazione
  • 12. PROTOCOLLI DI SOSTENIBILITA' 14 CONCETTO DI BEN ESSERE "Cosa è l’uomo? Un vaso fragile ad ogni scossa ed ad ogni urto. Non c’è bisogno di una grande violenza per distruggerlo: dovunque lo urti lo mandi in frantumi." Seneca, A Marcia, 11-3 La nozione di Benessere, correlata all’idea di salute, rappresenta il risultato di un equilibrio tra molteplici fattori inerenti il profilo biologico e psichico (quali ad esempio nutrizione, igiene, ambienti di vita e di lavoro, contesto sociale), che determinano nel loro complesso la qualità della vita delle persone. Nel corso degli anni la visione del benessere si è evoluta in concomitanza con la trasformazione degli stili di vita. Le riflessioni attualmente sono molteplici e le incertezze esistenti attengono prevalentemente alla scissione tra aspetti tecnici e aspetti percettivi ed emotivi, tra teorie e pratiche applicative. Senza volere essere esaustivi, vista la complessità del tema, riportiamo alcuni dei passi fondamentali che hanno condotto all’odierna cultura della salute e ad una visione del benessere come valore sociale e relazionale che, nell’interazione delle persone, consente la realizzazione delle stesse. Nella filogenesi dell’abitare troviamo le origini della correlazione tra benessere e architettura a partire dall’idea di protezione come bisogno essenziale dell’individuo che trova il suo primo simbolo nella caverna quale dimora. Nel suo trattato Vitruvio introduce il concetto di Sa- lubritas richiedendo all’architetto, tra le altre, com- petenze di anatomia e medicina al fine di costruire luoghi adatti per l’uomo. Nel XX secolo prendono forma filoni culturali che, Bruce Nauman The True Artist Helps the World by Revealing Mystic Truths (1967) Neon Art, Art Institute Chicago
  • 13. 15 CONCETTO DI BENESSERE al fine di definire il processo progettuale ed il ruolo del progettista, indagano sulle cor- relazioni tra l’uomo e il proprio ambiente con diverse modalità inter-relazionali: Espression- ismo, Bauhaus, Funzionalismo, Architettura Organica, Razionalismo ….e più vicino a noi Decostruttivismo, Regionalismo, Hight tech… Ognuna di queste correnti ha composto un pezzo del puzzle la cui immagine di benessere risulta oggi identificata ma non ancora com- piuta. In questa molteplicità di approcci troviamo un orientamento in quella che oggi viene definita visione olistica, un metodo, attento alle diverse sfaccettature del sapere, che si apre a continue evoluzioni e alle molteplici sfumature dell’ac- cezione di “benessere. L’OMS E LA COMUNITÀ EUROPEA L’ OMS - Organizzazione Mondiale della Sani- tà, Agenzia delle Nazioni Unite preposta all’in- dirizzo e coordinamento in materia di salute e benessere, nel 1948, anno della sua istituzione, ha elencato i principi su cui si deve fondare la salute dei cittadini definita come “uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente assenza di malattie o in- fermità”. L’OMS individua come la salute e il benessere siano un diritto, fondamentale per tutti, che contribuisce alla pace e sicurezza degli Stati. I Governi pertanto hanno la responsabilità di sviluppare adeguate misure operative e devo- no cooperare tra di loro per lo sviluppo della ricerca e per perseguire il più alto livello di sa- lute. Tappe fondamentali nell’evoluzione della cultura del benessere promosse dall’OMS sono la Dichiarazione di Alma Ata avvenuta nel 1978, poi meglio approfondita nella "Carta di Ottawa" (Conferenza Internazionale per la Promozione della Salute del 1986) e infine la Dichiarazione di Jakarta del 1997 “Sulla pro- mozione della salute nel 21°secolo”. In questi documenti si delinea il principio di promozi- one della salute come fonte attiva di sviluppo sociale ed economico, per la quale i prerequsiti sono “ la pace, una casa, l’istruzione, la sicurez- za sociale, le relazioni sociali, il cibo, un reddito, l’attribuzione di maggiori poteri alle donne, un ecositema stabile, un uso sostenibile delle risorse, la giustizia sociale, il rispetto dei diritti umani e l’equità” (Dichiarazione di Jakarta). Nel 2012 gli Stati Membri della Regione Euro- pea dell’OMS hanno concordato un modello comune di politica, denominato Salute 2020, con l’obiettivo di “migliorare il benessere del- le popolazioni, ridurre le diseguaglianze di sa- lute e garantire sistemi sanitari con al centro la persona, universali, equi, sostenibili e di alta qualità”. Tra i quattro ambiti di azione prioritari individuati troviamo, all’ambito 4 “Creare co- munità resilienti e ambienti favorevoli” che si focalizza sulla necessità di compensazione e re- silienza delle comunità ai cambiamenti climati- ci, e sulle problematiche di salute correlate agli ambienti contaminati o pericolosi. (Nota - gli altri ambiti riguardano: 1 Considerare l’intero arco di vita delle persone e la loro partecipazi- one; 2 Malattie trasmissibili e non; 3 La sanità pubblica e le emergenze).
  • 14. CONCETTO DI BENESSERE 16 Indagando nel grande bacino dei significanti del con- cetto di benessere emerge come questo debba por- tare a condizioni di vita e di lavoro sicure, stimolanti e soddisfacenti, alla protezione degli ambienti naturali e artificiali, alla conservazione delle risorse naturali; debba includere una valutazione sistematica degli effet- ti dell'ambiente sulla salute delle persone e garantire strategie e azioni mirate a generare miglioramenti nella qualità della vita del singolo in correlazione con la col- lettività. La promozione del benessere e della salute passa at- traverso mutamenti nell'organizzazione sociale e nell'adozione di politiche pubbliche coordinate e tese a favorire e sviluppare beni e servizi più sani, ambienti igienici non pericolosi e stimolanti, gestioni basate sulla qualità e non solo sull’efficienza, in una costante inte- grazione con l’ambiente naturale. Il concetto di benessere è una nozione in continua evoluzione, passibile di implementazioni, approfondi- menti, correlazioni che si alimentano su diversi livelli e a diverse scale dalla più intima ed individuale fino al piano “Nel luogo il raccogliere ha il ruolo del custodire che rende libere le cose nella loro contrada. E la contrada? La forma più antica della parola è Gegnet. Questo termine indica la libera vastità. Grazie ad essa l’aperto è posto in condizione di lasciar sorgere ogni cosa nel suo riposare in sé stessa. Ma ciò significa al tempo stesso custodire, il raccogliersi delle cose nel loro reciproco con - appartenersi. Dovremmo imparare a riconoscere che le cose stesse sono i luoghi e non solo appartengono ad un luogo.” M. Heidegger, L’arte e lo spazio sociale più ampio. In questo contesto il progettista, nell’ideare sotto il profilo spaziale e sociale i luoghi dell’abitare, di- viene responsabile dell’altro e custode dell’altrui benessere. Come scrive Luigina Mortari in “Filosofia della cura”: « L’agire con cura per l’altro è mosso dal senso di responsabilità per l’altro. Il sentire la responsabilità non solo della propria qualità della vita, ma anche di quella dell’altro è una condizione necessaria per aver cura dell’altro ». La cura rientra nell’ordine delle cose essenziali, perché’ per dare forma al nos- tro possibile essere dobbiamo avere cura di noi, de- gli altri e del mondo. La progettazione è occasione di cura, è un’oppor- tunità per generare benessere, è possibilità di tras- formazione e miglioramento per i singoli e per la comunità a fondamento di una condizione relazio- nale appagante e feconda che esprima un impegno sociale, culturale ed ambientale. INTEGRAZIONI AL CONCETTO DI BEN ESSERE
  • 15. CONCETTO DI BENESSERE 17 Pietro Spoto INTUIZIONE >2 Copia Infedele III, Simulacro, cacciatore, preda, 2013-2020 Innesto del piumaggio di un colombo sul corpo di uno sparviero. Noi esistiamo solo attraverso gli altri. Un insegui- mento per la sopravvivenza, porta due volatili uno colombo e uno sparviero a trovare la fine contro la superficie trasparente di un vetro. Spoto sceglie per la preziosità di questo evento, di unire i due sog- getti in uno, attraverso il processo della tassidermia operando un esperimento di mimetismo animale indotto ed ambiguo che si riversa a conti fatti in un simulacro o una copia infedele di un modello inesis- tente. La coscienza di una condizione umana in con- tinua oscillazione tra libertà e cattività, il desiderio di rompere gli argini dell’univocità di senso come valore di condotta. L’idea di dicotomia come frutto di una riflessione dell’uno nel proprio opposto e viceversa, dove ciò che si viene a creare, si sviluppa tanto in un senso quanto nell’altro e, dove il corpo nuovo costituisce la sostanza complessa del reale. Una superficie d’incontro da cui tutto si origina e si snoda, una sottilissima pelle sulla quale o sotto la quale, intercambiabilmente si definisce la realtà tut- ta. Le ombre create svelano, in questo caso, l’origi- ne interna della natura di questo simulacro.
  • 16. 18 PERSONA, BENESSERE, SISTEMI DI MISURA PERSONA, BENESSERE, SISTEMI DI MISURA Fin dalle origini l’uomo ha innescato processi di trasformazione nel momento in cui ha deciso di misurarsi nella propria relazione con l’intorno alla ricerca di elementi di contatto o di parametri di os- servazione che gli consentissero di approfondire la conoscenza delle leggi universali. Fin dalle origini l’uomo è stato lo snodo, non sem- pre consapevole, dei processi che hanno portato ad una modifica delle forme del fare e ad una variazi- one della civiltà. L’antropologia identifica come momento cardine nell’evoluzione tecnica dell’uomo il momento in cui, uscito dalle caverne, ha definito il proprio spazio nell’ambiente circostante identificandosi attraverso un confronto con l’intorno nella sue molteplici forme di interconnessione. (Riferimento André Le- roi Gourhan, Le geste et la parole 1964 ) Nonostante quindi le materie umanistiche siano an- noverate tre le “pratiche immateriali”, è attraverso lo sviluppo degli ambiti ad esse connesse che l’uomo ha sviluppato e migliorato le sue tecniche e tecnol- ogie. I maestri di un tempo (che oggi chiameremmo scienziati) hanno sentito la necessità di trovare delle correlazioni tra le proporzioni dell’uomo e le misure della natura provocando, con i loro studi, profonde trasformazioni nell’umanità, da Leonardo a Le Cor- busier Microcosmo e Macrocosmo vengono posti in correlazione attraverso proporzioni numeriche. Il carattere di un uomo si rivela spesso nelle sue sembianze fisiche, persino nel modo di camminare e nel timbro della sua voce. Parimenti il carattere nascosto delle cose si esprime in parte nelle forme esteriori… L’uomo dovrebbe guardare con i propri occhi nel libro della natura e imparare a comprenderlo. Frank Lloyd Wright. La città vivente. New york 1958
  • 17. 19 PERSONA, BENESSERE, SISTEMI DI MISURA La misurazione di uomo e natura ha rappresentato fin dagli albori uno strumento per la definizione di una prassi condivisa nella progettazione e di un metodo di interpretazione che portasse ordine alle cose (tra cui non possiamo non citare la geometria dei frattali). Su un piano pragmatico l’esigenza di misurare si dif- fonde con la necessità di definire un metodo di con- fronto e valutazione tra due diversi elementi della stessa natura. In questo ambito nascono i protocolli di analisi e verifica della sostenibilità: i Rating Systems ovvero i Sistemi di Misurazione. Con il termine internazionale Rating Systems vengo- no identificati i sistemi di verifica e certificazione della sostenibilità sviluppati a partire dagli anni 90. Certificare la sostenibilità esprime quindi la volontà di portare a parametri quantificabili gli elementi che identificano la salvaguardia ambientale, il benessere, la salute umana, le gestione economica e i valori sociali. Oggi coloro che si addentrano nel mondo dei Pro- tocolli di Certificazione della sostenibilità, gli studiosi dei Rating Systems, rilevano la necessità di introdurre Bill Viola Tristan und Isolde, 2005 Visione della Performance, Opéra national de Paris principi di verifica del benessere per riportare al cen- tro delle valutazioni la Persona nelle sue diverse com- ponenti. Riportate al centro l’Uomo nei protocolli di certifica- zione significa quindi riequilibrare i parametri tecnici della qualità architettonica, da tempo sbilanciati sulle prestazioni, per ristabilire un equilibrio, un’armonia infranta che ritrovi una nuova “dimensione aurea “ del progettare. In questo libro si indaga su come e quanto i protocolli di certificazione diano spazio ai principi di benessere e quali siano gli strumenti rilevatori che ne consento- no una pesatura e confronto. Questa analisi individ- ua quindi come i protocolli di certificazione pesino il benessere degli occupanti all’interno di spazi costruiti definendo specifici Indicatori di Benessere. Nel capitolo successivo si ripropongono i singoli Fat- tori di Benessere o Indicatori, individuati nella prima parte dell’analisi, focalizzandone in sintesi sia i para- metri tecnici che alcune citazioni ed ispirazioni più squisitamente culturali e artistiche.
  • 18. 20 PROTOCOLLI DI SOSTENIBILITA' "E, sempre segno di un equilibrio coerente, la natura ci pungola a renderci liberi e a non rinunciare all’uso del nostro giudizio. Questo è un punto cruciale nell’idea che l’equilibrio coerente ci spinge a migliorare come persone e migliora la nostra qualità della vita, riflesso della decisione di puntare sull’essere invece che sull’avere." Grammenos Mastrojeni, Effetti Farfalla. Milano, 2021 I PROTOCOLLI DI SOSTENIBILITA’ Ogni “Rating System” o “Protocollo di Misurazione”, definisce un proprio specifico sistema di pesatura della sostenibilità attraverso l’individuazione di crit- eri di valutazione, aventi specifici valori di riferimen- to, che afferiscono alle tre matrici della sostenibilità, sociale, ambientale ed economica, declinate in aree tematiche tecnico-valutative. Con l’obiettivo di indagare quale peso venga dato ai requisiti di benessere nei sistemi di certificazione della sostenibilità ci addentriamo in una osservazi- one settoriale dei protocolli dopo averne presenta- to in sintesi la struttura generale. I protocolli proposti, selezionati tra quelli maggior- mente riconosciuti, vengono qui ordinati secondo una sequenza temporale, dal primo, BREEAM, a quelli più recenti, WELL e Fitwell rilevando così l’excursus culturale del valore attribuito al concetto di benessere . Per ogni protocollo viene riprodotta la checklist o lista di verifica riferita al contesto delle nuove costruzioni. Giuseppe Penone Trattenere 8 anni di crescita, 2004-2012, Visione dell'installatione, Chaumont-sur-Loire
  • 19. 21 PROTOCOLLI DI SOSTENIBILITA' In ogni checklist vengono individuati i criteri che valorizzano le caratteristiche di benessere del pro- dotto finale distinguendo gli stessi per ambiti di in- fluenza e quindi: Aria , Temperatura , Luce , Suono , Movimento , Acqua e Nutrizione , Mente , Collettività . La tabella riportata nella pagina seguente propone in un unico prospetto l’insieme dei protocolli pre- si in esame presentandone gli aspetti generali e di riferimento quali: territorio di applicazione, origine in termini di luogo e anno di uscita della prima ver- sione, numero di progetti applicati all’estate 2020 e gli ambiti edilizi di applicazione (residenziale, nuove costruzioni, riqualificazioni…). Joseph Beuys e Lucrezia De Domizio Durini Difesa della Natura, 1980 Visione della Performance Joseph Beuys Difesa della Natura, 1984 Visione della Performance
  • 20. 1990 1993 1996 BREEAM LEED HQE 22 22 Progettazione sostenibile Progettazione sostenibile Progettazione sostenibile Internazionale Internazionale Internazionale 15,702 progetti in 78 Paesi 102634 Progetti certifi- cati in 160 Paesi 380000 Progetti certifi- cati in tutto il mondo 1990 1993 1996 UK USA Francia Building Research Estab- lishment (BRE) US Green Building Council Cerway All building types New buildings; New Interiors; Existing Buildings; Neighborhood Deveolpment; Cities and Communities; Residen- tial; Retail All building types https://www.breeam.com/ https://www.usgbc.org/leed https://www.behqe.com/ PROTOCOLLI DI SOSTENIBILITA' PROTOCOLLI cronologia e peculiarità Scopo Territorio di Applicazione Impatto Origine Provenienza Ente di Riferimento Ambiti di Applicazione Sito web
  • 21. 23 PROTOCOLLI DI SOSTENIBILITA' 2017 2014 2009 2006 2004 FitWel WELL DGNB LBC ITACA Progettazione sostenibile Progettazione rigenerativa Progettazione sostenibile Salute degli occupanti Salute degli occupanti Italia Internazionale Internazionale Internazionale Internazionale (n/d) 563 progetti registrati in 29 Paesi 1448 Progetti in 27 Paesi 4161 progetti in 61 Paesi più di 1900 progetti in 40 Paesi 2004 2006 2009 2014 2017 Italia USA Germania USA USA UNI - Ente Italiano di Normazione International Living Future Institute German Green Building Council (DGNB) IWBI’s (GBCI) CfAD "Edifici per uffici Edifici scolastici Edifici industriali Edifici commerciali Edifici ricettivi" New Constructions; Single-Family Residential; Ex- isting Buildings; Multi-Family Residential; Interior Projects; Commercial; Landscape or infrastructure; Institutional; Medical + Laboratory All building types New and Existing Buildings, New and Existing Interiors; Retail; Multifamily Residen- tial; Education; Restaurant; Commercial Kitchen New and Exsting Buildings; Commercial Interior Spaces http://itaca.org/ https://living-future.org/lbc/ https://www.dgnb.de/en/ index.php https://www.wellcertified. com/ https://www.fitwel.org/
  • 22. 24 PROTOCOLLI DI SOSTENIBILITA' BREEAM (Building Research Establishment Envi- ronmental Assessment Method) è un protocollo di valutazione degli edifici istituito nel 1990 nel Regno Unito con lo scopo di valutare la performance am- bientale degli immobili. Il protocollo ha la capacità di adattarsi ad ogni Paese o contesto regionale. L’elemento chiave che assicura questa adattabilità è il processo dei weightings. Og- nuna delle nove sezioni (gestione, uso dell’energia, uso e gestione dell’acqua, salute e benessere, in- quinamento, trasporti, materiali, gestione dei rifiuti e uso del suolo) ha un peso diverso sul punteggio finale. Questo peso riflette l’importanza della sezi- one nello specifico contesto di riferimento e si basa sulle informazioni fornite da professionisti ed enti locali ufficiali. Questo livello di adattabilità garantisce la possibilità di confronto tra edifici in diversi Paesi, mantenendo allo stesso tempo il livello prestazio- nale richiesto dal protocollo BREEAM. Esistono diversi protocolli BREEAM a seconda della scala o della fase del progetto. BREEAM Communities (comunità) e BREEAM In- frastructure (infrastrutture) vengono utilizzati per la valutazione di interventi su larga scala. BREEAM New Construction (nuova costruzione), BREEAM Refurbishment and Fit-out (ristrutturazi- one) e BREEAM In-use (in uso) vengono utilizzati a livello edificio. Il livello raggiungibile viene assegnato prendendo in considerazione diversi fattori ambientali che definis- cono il punteggio. Le aree di valutazione per le nuove costruzioni sono: Gestione, Salute e Benessere, Energia, Tra- sporti, Acqua, Materiali, Rifiuti, Uso del suolo ed Ecologia, Inquinanti, Innovazione. I livelli di Certificazione si suddividono in: PASS, GOOD, VERY GOOD, EXCELLENT o OUT- STANDING. BREEAM 24
  • 23. 25 CHECKLIST BREEAM 2019 NC International Management Man 01 Project brief and design Man 02 Life cycle cost and service life planning Man 03 Responsible construction practices Man 04 Commissioning and handover Man 05 Aftercare Health and wellbeing Hea 01 Visual comfort Hea 02 Indoor air quality Hea 03 Safe containment in laboratories Hea 04 Thermal comfort Hea 05 Acoustic performance Hea 06 Accessibility Hea 07 Hazards Hea 08 Private space Hea 09 Water quality Energy Ene 02a Energy monitoring Ene 02b Energy monitoring Ene 03 External lighting Ene 04 Low carbon design Ene 05 Energy efficient cold storage Ene 06 Energy efficient transport systems Ene 07 Energy efficient laboratory systems Ene 08 Energy efficient equipment Ene 09 Drying space Transport Tra 01 Public transport accessibility Tra 02 Proximity to amenities Tra 03a Alternative modes of transport Tra 03b Alternative modes of transport Tra 04 Maximum car parking capacity Tra05 Travel plan Tra 06 Home office Water Wat 01 Water consumption Wat 02 Water monitoring Wat 03 Water leak detection and prevention Wat 04 Water efficient equipment Materials Mat 01 Life cycle impacts Mat 02 Hard landscaping and boundary protection Mat 03 Responsible sourcing of construction products Mat 04 Insulation Mat 05 Designing for durability and resilience Mat 06 Material efficiency Waste Wst 01 Construction waste management Wst 02 Recycled aggregates Wst 03a Operational waste Wst 03b Operational waste Wst 04 Speculative finishes Wst 05 Adaptation to climate change Wst 06 Functional adaptability Land Use and Ecology LE 01 Site selection LE 02Ecological value of site and protection of ecological features LE03 Minimising impact on existing site ecology LE 04Enhancing site ecology LE 05Long term impact on biodiversity Pollution Pol 01 Impact of refrigerants Pol 02 NOx emissions Pol 03 Surface water run-off Pol 04 Reduction of night time light pollution Pol 05 Reduction of noise pollution Innovation Inn 01 Innovation
  • 24. 26 PROTOCOLLI DI SOSTENIBILITA' Il sistema Leed (Leadership in Energy and Environ- mental Design) rappresenta un protocollo di certifi- cazione degli edifici volontario nato negli Stati Uniti nel 1993 dall’associazione senza scopo di lucro U.S. Green Building Council. LEED è il più diffuso siste- ma di certificazione applicato a livello internazionale, e attesta la qualità della realizzazione sotto il profilo della sostenibilità. La valutazione viene fatta ricono- scendo le prestazioni dell’edificio sotto il profilo del risparmio energetico, la riduzione delle emissioni di CO2, la qualità dell’aria interna, i materiali e le risorse impiegate, la scelta del sito ed il rapporto col contesto urbano. I risultati ottenuti dalla valutazione vengono premiati attraverso l’attribuzione di punt- eggi nelle diverse aree di valutazione, la somma dei quali corrispondono ad un livello di certificazione. Le aree di valutazione per le Nuove Costruzioni sono: Localizzazione e Trasporti, Siti Sostenibili, Ef- ficienza dell’Acqua, Energia e Atmosfera, Materiali e Risorse, Qualità dell’Ambiente Interno, Innovazi- one, Priorità Regionale La famiglia dei protocolli LEED include diverse cate- gorie: Nuovi Edifici (Commerciali, Direzionali, Res- idenziali, Scuole, Ospedali, Hotel, Magazzini), Edifici Esistenti (Commerciali, Direzionali, Residenziali, Scuole, Hotel, Magazzini), Quartieri fino ad intere città (con LEED City). Il livello di certificazione raggiungibile viene assegna- to in relazione al punteggio conseguito nelle diverse aree di valutazione e si suddivide in: CERTIFIED, SIL- VER, GOLD, PLATINUM. In Italia lo standard LEED è stato introdotto dall’as- sociazione senza scopo di lucro GBC Italia (Green Building Council Italia), membro del World Green Building Council. Il GBC Italia ha ulteriormente potenziato le metod- ologie ed i contenuti del protocollo LEED traslandoli nel contesto nazionale con i protocolli GBC Home, GBC Quartieri e creando due innovativi protocolli GBC Condomini e GBC Historic Building. LEED - GBC
  • 25. 27 CHECKLIST LEED BD+C: New Construction v4 Location and Transportation Credit - LEED for Neighborhood Development Location Credit - Sensitive Land Protection Credit - High Priority Site Credit - Surrounding Density and Diverse Uses Credit - Access to Quality Transit Credit - Bicycle Facilities Credit - Reduced Parking Footprint Credit - Green Vehicles Sustainable Sites Prerequisite - Construction Activity Pollution Prevention Credit - Site Assessment Credit - Site Development - Protect or Restore Habitat Credit - Open Space Credit - Rainwater Management Credit - Heat Island Reduction Credit - Light Pollution Reduction Water Efficiency Prerequisite - Outdoor Water Use Reduction Prerequisite - Indoor Water Use Reduction Prerequisite - Building-Level Water Metering Credit - Outdoor Water Use Reduction Credit - Indoor Water Use Reduction Credit - Cooling Tower Water Use Credit - Water Metering Energy and Atmosphere Prerequisite - Fundamental Commissioning and Verification Prerequisite - Minimum Energy Performance Prerequisite - Building-Level Energy Metering Prerequisite - Fundamental Refrigerant Management Credit - Enhanced Commissioning Credit - Optimize Energy Performance Credit - Advanced Energy Metering Credit - Demand Response Credit - Renewable Energy Production Credit - Enhanced Refrigerant Management Credit - Green Power and Carbon Offsets Materials and Resources Prerequisite - Storage and Collection of Recyclables Prerequisite - Construction and Demolition Waste Man agement Planning Credit - Building Life-Cycle Impact Reduction Credit - Building Product Disclosure and Optimization Environmental Product Declarations Credit - Building Product Disclosure and Optimization Sourcing of Raw Materials Credit - Building Product Disclosure and Optimization - Material Ingredients Credit - Construction and Demolition Waste Management Indoor Environmental Quality Prerequisite - Minimum Indoor Air Quality Performance Prerequisite - Environmental Tobacco Smoke Control Credit - Enhanced Indoor Air Quality Strategies Credit - Low-Emitting Materials Credit - Construction Indoor Air Quality Management Plan Credit - Indoor Air Quality Assessment Credit - Thermal Comfort Credit - Interior Lighting Credit - Daylight Credit - Quality Views Credit - Acoustic Performance Innovation Innovation LEED Accredited Professional Regional Priority Regional Priority: Specific Credit (*)
  • 26. 28 PROTOCOLLI DI SOSTENIBILITA' HQE HQE è l'acronimo di Haute Qualité Environne- mentale ("alto valore di qualità ambientale"). È uno schema di certificazione volontario sviluppato in Francia e progettato per valutare e monitorare l'impatto di un ambiente dell’edilizia. L'Associazi- one, i cui membri variano dai ministeri francesi ad altre agenzie governative fino a studi di ingegneria, architetti e produttori di materiali da costruzione, è stata fondata nel 1996. Il suo obiettivo è definire e promuovere linee guida e strumenti di riferimento per l’ottenimento della qualità dell'ambiente ed una valutazione sul ciclo di vita dell’intervento. Sebbene HQE sia utilizzato prevalentemente in Francia, ci sono alcuni esempi di applicazione a livel- lo internazionale ed è attiva la modalità di certifica- zione internazionale. L'approccio HQE è duplice e comprende sia le parti organizzative che operative. Il sistema organizzativo – l’HQE Environmental Management System (EMS) definisce gli strumenti necessari per strutturare e condurre l'interfaccia tra le varie parti coinvolte nel progetto. L'EMS in- clude un esame del sito, la definizione degli obiet- tivi dell'operazione e le esigenze dei futuri utenti. Il sistema operativo – l’HQE Environmental Building Quality (EBQ) System si basa su 14 indicatori, sud- divisi nelle seguenti aree di valutazione: Ecocostruz- ione, Ecogestione, Comfort e Salute. Il sistema HQE è applicabile a tutti i tipi di edifici nuovi ed esistenti nel settore residenziale, terziario e industriale, nonché alle strade e alle autostrade. HQE si basa su un semplice sistema con tre livelli di prestazioni: • “BASE” corrispondente alla norma- tiva vigente o pratica normale • "BUONO" per le migliori pratiche • "MOLTO BUONO" per le mas- sime prestazioni.
  • 27. 29 CHECKLIST HQE TARGET 1 - SITE 1.1. Planning the plot for sustainable urban development 1.1.1. Ensure consistency between the layout of the plot and the community's policy 1.1.2. Optimise access and manage flows 1.1.3. Promote use of public transport 1.1.4. Control travel methods and encourage those which are the least polluting for optimal functionality 1.1.5. Encourage the greening of areas 1.1.6. Preserve/improve biodiversity 1.2. Quality of outdoor spaces accessible for users 1.2.1. Create a satisfactory outdoor climatic environment 1.2.2. Create a satisfactory outdoor acoustic environment 1.2.3. Create a satisfactory visual ambience 1.2.4. Ensure the right to sanitary quality of the spaces for users on the plot 1.2.5. Ensure sufficient outdoor lighting at night 1.3. Impacts of the building on the local residents 1.3.1. Ensure the local residents' right to sun and natural light 1.3.2. Ensure the local residents' right to calm 1.3.3. Ensure the local residents' right to views 1.3.4. Ensure the right to sanitary quality of the spaces for local residents 1.3.5. Limit visual nuisances at night 1.3.6. Choose a site that causes no nuisance to local residents TARGET 2 - COMPONENTS 2.1. Construction choices for the sustainability and adaptability of the building 2.1.1. Choose products, systems or processes whose characteristics are verified and compatible with the usage 2.1.2. Adaptability of the building over time based on its forecast lifespan and usages 2.1.3. Removability/separability of the construction products and processes with a view to optimal environmental management of their end of life 2.2. Construction choices to facilitate maintenance of the building 2.2.1 Choosing construction products, systems and processes which are easy to maintain and limit the environmental impact of maintenance 2.3. Choosing construction products in order to limit the environmental impact of the building 2.3.1. Determine the environmental impact of the construction products 2.3.2. Choose construction products to limit the environmental impact 2.3.3. Use materials and products enabling the least polluting site procurement in terms of CO2 2.3.4. Implement materials and products enabling CO2 to be trapped 2.4. Choosing construction products in order to limit the health-related impact * 2.4.1. Determine the health-related impact of construction products with respect to indoor air quality 2.4.2. Choose construction products to limit the health-related impact of the building 2.4.3. Limit pollution due to wood treatments TARGET 3 - WORKSITE 3.1. Optimising the worksite's waste management 3.1.1. Identify and quantify the worksite waste by type 3.1.2. Reduce worksite waste at the source 3.1.3. Recycle the worksite's waste as well as possible, as appropriate for the existing local recycling channels, and ascertain the appropriate destination of the waste 3.1.4. Optimise the collection, sorting and grouping of the worksite's waste 3.2. Limiting nuisances and pollution on the worksite 3.2.1. Limit acoustic nuisances 3.2.2. Limit visual nuisances and optimise the cleanliness of the worksite 3.2.3. Avoid water and land pollution 3.2.4. Avoid air pollution and control the health-related impact on the air 3.2.5. Preserve biodiversity during construction 3.3. Limiting the consumption of resources on the worksite 3.3.1. Reduce energy consumption on the worksite (testo tagliato)
  • 28. 30 PROTOCOLLI DI SOSTENIBILITA' ITACA Il Protocollo ITACA, nelle sue diverse declinazi- oni, è uno strumento di valutazione del livello di sostenibilità energetica e ambientale degli edifici nato in Italia ad opera di una consulta delle Regioni. Il Protocollo permette di verificare le prestazioni di un edificio in riferimento non solo ai consumi e all’efficienza energetica, ma prendendo anche in considerazione il suo impatto sull’ambiente e sulla salute dell’uomo, favorendo così la realizzazione di edifici sempre più innovativi, a energia zero, a ridotti consumi di acqua, nonché materiali che nella loro produzione comportino bassi consumi energetici e nello stesso tempo garantiscano un elevato com- fort. Il Protocollo garantisce l’oggettività della valu- tazione attraverso l’impiego di indicatori e metodi di verifica conformi alle norme tecniche e leggi nazion- ali italiane di riferimento.
  • 29. 31 A.1 Selezione del sito A.1.5 Riutilizzo del territorio A.1.6 Accessibilità al trasporto pubblico A.1.8 Mix funzionale dell’area A.1.10 Adiacenza a infrastrutture A.3 Progettazione dell’area A.3.3 Aree esterne di uso comune attrezzate A.3.4 Supporto all’uso di biciclette A.3.7 Uso di specie arboree locali A.3.10 Supporto alla mobilità green B.1 Energia primaria richiesta durante il ciclo di vita B.1.2 Energia primaria non rinnovabile B.1.3 Energia primaria totale B.3 Energia da fonti rinnovabili B.3.2 Energia rinnovabile per usi termici B.3.3 Energia prodotta nel sito per usi elettrici B.4 Materiali eco-compatibili B.4.1 Riutilizzo delle strutture esistenti B.4.6 Materiali riciclati/recuperati B.4.7 Materiali da fonti rinnovabili B.4.8 Materiali locali B.4.10 Materiali riciclabili o smontabili B.4.11 Materiali certificati B.5 Acqua potabile B.5.1 Acqua potabile per irrigazione B.5.2 Acqua potabile per usi indoor B.6 Prestazioni dell’involucro B.6.1 Energia termica utile per il riscaldamento B.6.2 Energia termica utile per il raffrescamento B.6.3 Coefficiente medio globale di scambio termico B.6.4 Controllo della radiazione solare C.1 Emissioni di CO2 equivalente C.1.2 Emissioni previste in fase operativa C.3 Rifiuti solidi C.3.2 Rifiuti solidi prodotti in fase operativa C.3.3 Riuso delle terre C.4 Acque reflue C.4.1 Acque grigie inviate in fognatura C.4.3 Permeabilità del suolo C.6 Impatto sull’ambiente circostante C.6.8 Effetto isola di calore D.2 Ventilazione D.2.1 Efficacia della ventilazione naturale D.2.2 Qualità dell’aria e ventilazione meccanica D.2.6 Radon D.3 Benessere termoigrometrico D.3.1 Comfort termico estivo in ambienti climatizzati D.3.2 Temperatura operativa nel periodo estivo D.3.3 Comfort termico invernale in ambienti climatizzati D.4 Benessere visivo D.4.1 Illuminazione naturale D.5 Benessere acustico D.5.5 Tempo di riverberazione D.5.6 Qualità acustica dell’edificio D.6 Inquinamento elettromagnetico D.6.1 Campi magnetici a frequenza industriale (50 Hertz) E.2 Funzionalità ed efficienza E.2.1 Dotazione di spazi funzionali E.3 Controllabilità degli impianti E.3.5 B.A.C.S E.3.6 Monitoraggio dei consumi E.6 Mantenimento delle prestazioni in fase operativa E.6.5 Disponibilità della documentazione tecnica degli edifici E.6.6 Disponibilità della documentazione tecnica degli edifici BIM E.7 Aspetti sociali E.7.1. Design for all CHECKLIST ITACA
  • 30. 32 PROTOCOLLI DI SOSTENIBILITA' The Living Building Challenge è un programma in- ternazionale di certificazione dell'edilizia sostenibile creato nel 2006 dall'International Living Future Insti- tute associazione senza scopo di lucro. È descritto come una filosofia, uno strumento di dif- esa e un programma di certificazione che promu- ove una misurazione stringente della sostenibilità nell'ambiente costruito, prevalentemente nelle abi- tazioni. Può essere applicato allo sviluppo a tutte le scale, dagli edifici - nuove costruzioni e ristrutturazi- oni - a infrastrutture, paesaggi, quartieri e comunità. Il Living Building Challenge utilizza la metafora del fiore per la struttura del protocollo. I fiori sono una rappresentazione accurata di un edificio rigenera- tivo che riceve tutta la sua energia dal sole, i nutri- enti dal suolo e l'acqua dal cielo. Simili a un fiore, proteggono contemporaneamente altri organismi e sostengono l'ecosistema circostante. Servono an- che come bellezza e ispirazione e si adattano all'am- biente circostante. Al contempo i petali del fiore rappresentano ciascuna area della performance nel quadro. Questi petali includono materiali, luogo, ac- qua, energia, salute e felicità, equità e bellezza. I livelli di certificazione sono 5 : ZERO CARBON Certification; ZERO ENERGY Certification; CORE, GREEN BUILDING Certification; LIVING BUILDING CHALLENGE, PETAL Certification; LIVING BUILDING CHALLENGE – LIVING Cer- tification. LIVING BUILDING CHALLENGE
  • 31. 33 CHECKLIST LIVING BUILDING CHALLENGE Place Limits to Growth Urban Agriculture Habitat Exchange Human-Powered Living Water Net Positive Water Energy Net Positive Energy Health & Happiness Civilized Environment Healthy Neighborhood Design Biophilic Environment Resilient Community Connections Materials Living Materials Plan Embodied Carbon Footprint Net Positive Waste Equity Human Scale + Humane Places Universal Access to Nature + Place Universal access to community services Equitable Investment JUST Organizations Beauty Beauty + Spirit Inspiration + Education
  • 32. 34 PROTOCOLLI DI SOSTENIBILITA' DGNB Al fine di rendere la costruzione sostenibile appli- cabile in modo pratico, misurabile e quindi com- parabile, il DGNB German Sustainable Building Council (Deutsche Gesellschaft für Nachhaltiges Bauen - Società tedesca per l'edilizia sostenibile) ha sviluppato un proprio sistema di certificazione, in- trodotto per la prima volta sul mercato nel 2009 e da allora continuamente implementato. Il protocol- lo è riconosciuto a livello internazionale. Il sistema di certificazione è disponibile in diverse varianti per edifici (Nuove costruzioni, Ristruttur- azioni, edifici In Uso e Demolizioni) , Distretti e per Interni. Come strumento di pianificazione e ottimizzazione, aiuta tutti coloro che sono coinvolti nella costruzi- one a implementare la sostenibilità del costruito. In termini di contenuto, il Sistema DGNB si basa su tre paradigmi chiave che lo distinguono dagli al- tri sistemi di certificazione disponibili sul mercato: Valutazione del ciclo di vita, Visione olistica, Orien- tamento alla performance. All'interno del processo di certificazione, l'intero ciclo di vita di un progetto viene costantemente preso in considerazione e, invece di singole misure, viene valutata la performance complessiva di un progetto. Il sistema DGNB si basa sulle seguenti aree tematiche: qualità ambientale, qualità econom- ica, qualità socioculturale e funzionale, qualità tecni- ca, qualità di processo e qualità del sito. I livelli di certificazione raggiungibili sono i seguenti: BRONZE (valido solo per edifici esistenti), SILVER, GOLD, PLATINUM.
  • 33. 35 CHECKLIST DGNB Environmental quality Building life cycle assessment (ENV1.1) Local environmental impact (ENV1.2) Sustainable resource extraction (ENV1.3) Potable water demand and waste water volume (ENV2.2) Land use (ENV2.3) Biodiversity at the site (ENV2.4) Economic quality Life cycle cost (ECO1.1) Flexibility and adaptability (ECO2.1) Commercial viability (ECO2.2) Sociocultural and functional quality Thermal comfort (SOC1.1) Indoor air quality (SOC1.2) Acoustic comfort (SOC1.3) Visual comfort (SOC1.4) User control (SOC1.5) Quality of indoor and outdoor spaces (SOC1.6) Safety and security (SOC1.7) Design for all (SOC2.1) Technical quality Fire safety (TEC1.1) Sound insulation (TEC1.2) Quality of the building envelope (TEC1.3) Use and integration of building technology (TEC1.4) Ease of cleaning building components (TEC1.5) Ease of recovery and recycling (TEC1.6) Immissions control (TEC1.7) Mobility infrastructure (TEC3.1) Process quality Comprehensive project brief (PRO1.1) Sustainability aspects in tender phase (PRO1.4) Documentation for sustainable management (PRO1.5) Procedure for urban and design planning (PRO1.6) Construction site / construction process (PRO2.1) Quality assurance of the construction (PRO2.2) Systematic commissioning (PRO2.3) User communication (PRO2.4) FM-compliant planning (PRO2.5) Site quality Local environment (SITE1.1) Influence on the district (SITE1.2) Transport access (SITE1.3) Access to amenities (SITE1.4)
  • 34. 36 PROTOCOLLI DI SOSTENIBILITA' WELL Lanciato nell'ottobre del 2014 dopo sei anni di ricerca e sviluppo, il WELL Building Standard è il principale standard che mira a migliorare la salute e il benessere umano. Il protocollo WELL è destinato ad edifici, spazi interni e comunità che cercano di implementare, convalidare e misurare le caratteris- tiche di benessere e di qualità della vita negli spazi abitati. WELL è stato sviluppato integrando la ricerca scien- tifica e medica, la letteratura sulla salute ambientale, i fattori comportamentali, i risultati sulla salute e i fattori di rischio demografici che influiscono sul- la salute con pratiche leader nella progettazione, costruzione e gestione degli edifici. La certificazione verifica la qualità del progetto, del costruito e dei metodi gestionali e si basa sulle evi- denze richiedendo test di performance a cantiere concluso. Il protocollo WELL è nato per completare il sistema LEED focalizzando l’attenzione sulla persona e sugli utenti. I livelli di certificazione ottenibili sono i seguenti: BRONZE – SILVER – GOLD – PLATINUM.
  • 35. 37 CHECKLIST WELL v2 pilot AIR 01. Fundamental Air Quality 02. Smoke-Free Environment 03. Ventilation Effectiveness 04. Construction Pollution Management 05. Enhanced Air Quality 06. Enhanced Ventilation 07. Operable Windows 08. Air Quality Monitoring and Awareness 09. Pollution Infiltration Management 10. Combustion Minimization 11. Source Separation 12. Air Filtration 13. Active VOC Control 14. Microbe and Mold Control WATER 01. Fundamental Water Quality 02. Water Contaminants 03. Legionella Control 04. Enhanced Water Quality 05. Water Quality Consistency 06. Drinking Water Promotion 07. Moisture Management 08. Handwashing NOURISHMENT 01. Fruits and Vegetables 02. Nutritional Transparency 03. Refined Ingredients 04. Food Advertising 05. Artificial Ingredients 06. Portion Sizes 07. Nutrition Education 08. Mindful Eating 09. Special Diets 10. Food Preparation 11. Responsible Food Sourcing 12. Food Production 13. Local Food Environment LIGHT 01. Light Exposure and Education 02. Visual Lighting Design 03. Circadian Lighting Design 04. Glare Control 05. Enhanced Daylight Access 06. Visual Balance 07. Electric Light Quality 08. Occupant Control of Lighting Environments MOVEMENT 01. Active Buildings and Communities 02. Visual and Physical Ergonomics 03. Movement Network and Circulation 04. Active Commuter and Occupant Support 05. Site Planning and Selection 06. Physical Activity Opportunities 07. Active Furnishings 08. Physical Activity Spaces and Equipment 09. Exterior Active Design 10. Enhanced Ergonomics 11. Physical Activity Promotion 12. Self-Monitoring THERMAL COMFORT 01. Thermal Performance 02. Enhanced Thermal Performance 03. Thermal Zoning 04. Individual Thermal Control
  • 36. 38 CHECKLIST WELL v2 pilot 05. Radiant Thermal Comfort 06. Thermal Comfort Monitoring 07. Humidity Control SOUND 01. Sound Mapping 02. Maximum Noise Levels 03. Sound Barriers 04. Sound Absorption 05. Sound Masking MATERIALS 01. Fundamental Material Precautions 02. Hazardous Material Abatement 03. Outdoor Structures 04. Waste Management 05. In-Place Management 06. Site Remediation 07. Pesticide Use 08. Hazardous Material Reduction 09. Cleaning Products and Protocol 10. Volatile Compound Reduction 11. Long-Term Emission Control 12. Short-Term Emission Control 13. Enhanced Material Precaution 14. Material Transparency MIND 01. Mental Health Promotion 02. Access to Nature 03. Mental Health Support 04. Mental Health Education 05. Stress Support 06. Restorative Opportunities 07. Restorative Spaces 08. Restorative Programming 09. Enhanced Access to Nature 10. Focus Support 11. Sleep Support 12. Business Travel 13. Tobacco Prevention and Cessation 14. Substance Use Education and Services 15. Opioid Emergency Response Plan COMMUNITY 01. Health and Wellness Awareness 02. Integrative Design 03. Occupant Survey 04. Enhanced Occupant Survey 05. Health Services and Benefits 06. Health Promotion 07. Community Immunity 08. New Parent Support 09. New Mother Support 10. Family Support 11. Civic Engagement 12. Organizational Transparency 13. Accessibility and Universal Design 14. Bathroom Accommodations 15. Emergency Preparedness 16. Community Access and Engagement
  • 37. 39 PROTOCOLLI DI SOSTENIBILITA' Il WELL Health-Safety Rating for Facility Operations and Management è un protocollo nato durante la diffusione della pandemia Covid-19, basato su poli- tiche operative, attività di manutenzione e gestione, coinvolgimento degli occupanti e piani di emergen- za. il protocollo si basa sulle metodologie del sistema WELL e viene sottoposto a verifica da enti terzi. Il suo campo di applicazione è esteso a tutti i tipi di edifici e strutture sia nuovi che esistenti. La revisione di terza parte garantisce integrità, com- piutezza e coerenza e si traduce in un sigillo WELL Health-Safety per edifici e spazi che soddisfano i requisiti della classificazione, comunicando così un chiaro impegno per la salute ed il benessere delle persone che vivono all'interno spazio. Il WELL Health-Safety Rating è costituto da un insieme di caratteristiche (features) focalizzate sull'operazioni di gestione degli spazi. Il WELL Health-Safety Rating si concentra su sei principali temi di salute e sicurezza, tra cui: - Procedure di pulizia e sanificazione; - Programmi di preparazione dei piani di emergen- za; - Gestione della qualità dell'aria e dell'acqua; - Garanzia di accesso ai servizi di tutela della salute; - Coinvolgimento e comunicazione con gli stake- holders; - Innovazione nella gestione. Il WELL Health-Safety Rating richiede che ogni edi- ficio o spazio raggiunga 15 features tra quelle ripor- tate all'interno del protocollo senza porre alcuna strategia come obbligatoria. Il protocollo presenta una serie diversificata di crit- eri basati sull'evidenze che possono essere person- alizzate in funzione del tipo di struttura e adattati alle esigenze di ogni singola organizzazione. WELL Health - Safety Rating
  • 38. 40 PROTOCOLLI DI SOSTENIBILITA' Fitwell è un sistema di certificazione per l'ottimiz- zazione degli edifici a supporto della salute sviluppa- to dai Centers for Disease Control e Prevention and General Services Administration ed amministrato dal Center for Active Design. Come per il proto- collo WELL Building Standard, Fitwel ha un focus specifico sulla salute e il benessere degli occupanti sia in ambito professionale che residenziale e lo fa attraverso sette categorie che hanno effetto sulla salute: impatto sulla salute della comunità, riduzi- one della mobilità ed assenteismo, sostenere l'eq- uità sociale per le popolazioni vulnerabili, instillare sentimenti di benessere, fornire scelte alimentari sane, promozione della sicurezza degli occupanti e aumento dell'attività fisica. Il risultato della valutazione stabilisce una gradua- toria con il numero di stelle attribuibile all’edificio: UNA STELLA - DUE STELLE - TRE STELLE. FITWEL
  • 39. 41 CHECKLIST FITWEL 1. LOCATION 1.1 Walkability 1.4 Proximity to Transit 2. BUILDING ACCESS 2.1 Pedestrian Route to Transit 2.2 Commuter Survey 2.3 Bicycle Parking 2.4 Active Commuter Showers 2.5 Market Value Parking 2.6 Preferred Parking 3. OUTDOOR SPACES 3.1 Outdoor Space Amenities 3.2 Walking Trail 3.3 Outdoor Fitness Equipment 3.4 Restorative Garden 3.5 Farmers Market 3.6 Fruit and Vegetable Garden 3.7 Integrated Pest Management 3.8 Pathway and Parking Area Lighting 3.9 Tobacco-Free Outdoor Spaces 4. ENTRANCES AND GROUND FLOOR 4.1 Tobacco-Free Signage 4.2 Alternative Pedestrian Entrance 4.3 Main Pedestrian Entrance 4.4 Safe Entry and Exit Lighting 4.5 Publicly Accessible Use 4.6 Local Amenities 4.7 Entryway Systems 5. STAIRWELLS 5.1 Regularly Accessible Stairwell 5.2 Stairwell Location 5.3 Stairwell Design 5.4 Stair Signage 5.5 Stairwell Visibility 6. INDOOR ENVIRONMENT 6.1 Tobacco-Free Environment 6.2 Asbestos-Free Building 6.3 Indoor Air Quality (IAQ) Policy 6.4 Green Purchasing Policy 6.5 Chemical Storage Ventilation 7. WORKSPACES 7.1 Natural Daylight 7.2 Views of Nature 7.3 Operable Shading 7.4 Active Workstations 8. SHARED SPACES 8.1 Bathroom Cleaning Schedule 8.2 Hand-Washing Signage 8.3 Common Break Areas 8.4 Refrigerator and Freezer Cleaning 8.5 Quiet Room 8.6 Lactation Rooms and Stations 8.7 Multi-purpose Room 8.8 Exercise Room 8.9 Fitness Facility 9. WATER SUPPLY 9.1 Water Supply 9.2 Water Bottle Refilling Station 10. FOOD SERVICES 10.1 Healthy Food Services 10.2 Food Services Choice Architecture 10.3 Food Services Pricing Incentives 10.4 Food Services Water Access 11. VENDING MACHINES AND SNACK BARS 11.1 Healthy Vending 11.2 Vending and Snack Bar Choice Architecture 11.3 Vending and Snack Bar Pricing Incentives 11.4 Water Access 12. EMERGENCY PROCEDURES 12.1 Emergency Equipment Database 12.2 Automated External Defibrillator (AED) 12.3 Certified First Responders 12.4 Emergency Address Notification
  • 40. 42 I protocolli di sostenibilità hanno individuato i requi- siti di pesatura del benessere. Rileggiamo ogni singolo fattore attraverso una de- scrizione tecnico-culturale e una tabella di raffronto trasversale che ci offre il peso del requisito su tutti i protocolli. Le tabelle evidenziano, tramite i requisiti di riferi- mento, quali protocolli prendono in considerazione l’indicatore attraverso una descrizione qualitativa (contrassegno vuoto ) e quando vengono defi- nite delle soglie numeriche e quantitative per la ver- ifica (contrassegno pieno ). Associamo ai diversi indicatori un sistema simbolico che, esulando dal diffuso codice iconico dei standard digitali, si avvicina a concetti intuitivi e si ricollega alla struttura visiva delle figure pittografiche orientali. Un linguaggio visivo che nasce dalla riscoperta delle basi arcaiche della scrittura per immagini (la figura umana e la rappresentazione del cosmo) combinate agli essenziali ideogrammi orientali con l’obiettivo di stimolare una diversa forma di trasmissione. Questa grafia consente di decodificare i simboli me- diante una associazione di idee come ad esempio il concetto di “aria” raffigurato da due tratti orizzon- tali che rappresentano l’idea di cielo e terra. INDICATORI DI BENESSERE "Un’Humanitas ibrida e ibridante, connettiva e ricombinante, aperta e plurale come ibrida, ricombinante e plu- rale è la condizione post-umana in cui viviamo le nostre vite…È forse questo il solo modo per “restare umani” sopravvivendo allo “sfondamento” di confini che stiamo abitando…attraverso una metamorfosi culturale che non può non ritrovare la propria Paideia…" Marco Revelli, Umano, Inumano Postumano. Torino, 2020 INDICATORI DI BENESSERE ARIA TEMPERATURA LUCE SUONO MOVIMENTO ACQUA & NUTRIMENTO MENTE COLLETTIVITA'
  • 41. 43 INDICATORI DI BENESSERE Ad ognuno dei parametri di benessere vengono associati, dei riferimenti culturali di varia natura, ar- tistici, letterari, pittografici, col fine di arricchire le visioni e il potenziale creativo, e spingere lo sguardo oltre le consuetudini tecnico-progettuali. Bruce Nauman, Leave the Land Alone 1969, Visione della Performance Auguste Rodin Le Penseur, 1902 Scultura bronzea, Parigi “La mia casa è piccola ma le sue finestre si aprono su un mondo infinito.” Confucio
  • 42. 44 INDICATORI DI BENESSERE "Noi non viviamo, in realtà, sulla cima della solida terra ma sul fondo di un oceano d’aria.” Talete ARIA L’aria è simbolo di vita e libertà. L’aria è uno dei quattro elementi – insieme ad acqua, terra e fuoco – che costituiscono l’universo (Arpav 2006). È indispensabile alla sopravvivenza e dalla sua qualità dipende la nostra salute. Invisibile e tuttavia materiale. L’aria è un sottile strato costituto da azoto, ossigeno, piccole quantità di anidride carbonica e tracce di ar- gon. Legata al nostro pianeta dalla gravità. La com- posizione dell'aria varia continuamente. Alcune delle sostanze presenti nell'aria sono altamente reattive; in altre parole hanno una maggiore propensione ad in- teragire con altre sostanze per formarne di nuove. In generale, le concentrazioni raggiungono livelli perico- losi e nocivi per la salute dell’uomo e per l’equilibrio degli ecosistemi quando la capacità emissiva supera la capacità di diluizione degli inquinanti in atmosfera (ISPRA 2011). Studi sull’inquinamento atmosferico hanno dimostrato che i maggiori inquinanti nocivi presenti sotto forma di particelle disperse nell’aria sono gli ossidi di azoto (NOx), anidride solforosa (SO2), monossido di carbonio (CO) e particolato atmosferico (PM10 e PM2,5). La misurazione di cias- cun componente permette di fornire una stima sullo stato dell’aria, meglio definito come indice di qual- ità dell’aria (IQA). A questo si aggiunge la presenza dell’inquinamento indoor i cui principali inquinanti sono rappresentati da bio-effluenti, contaminanti bi- ologici, processi di combustione, materiali da costruz- ione, impianti (condizionatori, umidificatori, impianti idraulici) ed apporto di aria esterna (Agenzia Regio- nale per la Protezione dell’Ambiente 2017). Come si riporta nella tabella seguente, i requisiti col- legati all’indicatore di qualità dell’aria interna sono sta- ti ampiamente affrontati da tutti i sistemi di rating e identificabili nelle seguenti macrocategorie: limitazioni di sostanze chimiche tossiche, limitazioni dell’inquina- mento esterno, ventilazione e monitoraggio e con- trollo di virus, funghi e batteri. Le soluzioni progettuali che interagiscono sulla qual- ità dell’aria sono correlate agli impianti di areazione, alla qualità dei materiali di rivestimento e a contatto con gli ambienti, ai prodotti utilizzati per la gestione, alla possibilità di infiltrazione di umidità, batteri ed in- quinanti attraverso involucro ed impianti. . 44
  • 43. 45 ARIA 45 Requisiti della qualità dell'aria interna FITWEL LBC WELL BREEAM DGNB HQE LEED ITACA Limitazione di sostanze chimiche tossiche Elenchi vietati o limitati Formaldeide COVs Piombo e mercurio Amianto Radon PCBs Minimizzazione della combustione Divulgazione Limitazione dell'inquinamento esterno Tappeti d'ingresso antisporco Gas inorganici Divieto di fumo di sigarette Limitazione di pesticidi Limitazione di particolato (filtrazione) Ventilazione Minimo ricambio di aria esterna Maggiore ricambio di aria esterna Canale di scarico dedicato Ventilazione basata sulla domanda Ventilazione a dislocamento Ventilazione controllata dall'utente Controllo dei parassiti e dei patogeni Umidità (perdite, infiltrazioni, ecc.) Contaminanti batterici e Legionella Piano di manutenzione per insetti nocivi Attività di valutazione e pianificazione per QAI Pianificazione per QAI Gestione QAI durante la fase di costruzione Educazione alla qualità dell'aria Monitoraggio QAI
  • 44. 46 INDICATORI DI BENESSERE Nel 2011 è stata presentata al Grand Palais di Parigi una delle opere maggiori dello sculture britannico Anish Kapoor. Leviathan alto circa 35 metri è un'in- stallazione immersiva in grado di destare stupore ed emozionare il pubblico che lo circonda. "Un singolo oggetto, una sola forma, un colore unico […] creare uno spazio all'interno di uno spazio che risponda all'altezza ed alla luminosità della navata del Grand Palais. I visitatori saranno invitati a piedi all'interno del lavoro, per immergersi nel colore, e sarà, spero, un'esperienza contem- plativa e poetica". L'opera Leviathan è ispirata al personaggio biblico, il mostro marino presente nell’Antico Testamento, il caos primordiale, rappresentato come un corpo unico costituito da gigantesche sfere di immense proporzioni. Progettata utilizzando tecnologie avan- zate, l'opera non si limiterà a parlarci visivamente, ma condurrà il visitatore in un viaggio di totale sco- perta sensoriale e mentale. Anish Kapoor Leviathan, 2011 Visione della Performance, Grand Palais
  • 45. 47 ARIA Thomás Saraceno è un artista e architetto la cui fama internazionale è legata a installazioni visionarie e sorprendenti, praticabili dal pubblico e in grado di modificare la percezione degli spazi architettonici. Le sue opere, ispirate alla tradizione dell’architettu- ra utopista del ‘900, nascono dal desiderio di creare strutture aeree abitabili dall’uomo, energeticamente autosufficienti e a basso impatto. Saraceno, che secondo la sua stessa definizione “vive in mezzo e oltre il pianeta Terra”, ha tra i principi ispiratori del suo lavoro il superamento delle bar- riere geografiche, fisiche, comportamentali, sociali. In HangarBicocca Saraceno realizza On Space Time Foam, una struttura fluttuante praticabile, dal pub- blico, costituita da tre livelli di pellicole trasparenti, ispirata dalla conformazione cubica dello spazio es- positivo. Diller Scofidio e Renfro, Blur Building, 2002 Visione della Performance, Swiss Expo 2002 Thomas Saraceno On Space Time Foam, 2013 Visione della Performance, Hangar Bicocca (Milan)
  • 46. 48 INDICATORI DI BENESSERE "La casa è l'epidermide del corpo umano." Frederick Kiesler TEMPERATURA Il microclima è l’insieme degli aspetti fisici che caratter- izzano la percezione dell’aria negli ambienti confinati. Un microclima confortevole suscita nella maggior parte degli individui una sensazione di soddisfazione per l’ambiente termico, detta benessere termo-igro- metrico. Nello stato di benessere termico il soggetto non avverte sensazioni né di caldo né di freddo nè correnti d’aria; il comfort termico è quindi definito come condizione mentale di soddisfazione. Per considerare l’impatto del comfort termico sulla salute degli occupanti risulta necessario occuparsi di variabili oggettive e soggettive. Le variabili oggettive, conosciute come grandezze termo-igrometriche sono: velocità dell’aria, umidità relativa, temperatura dell’aria e temperatura media radiante. Queste influ- enzano la sensazione termica agendo direttamente sulla cute e attivandone gli organi sensori. Le variabili soggettive influenzano gli scambi termici dell’organis- mo con l’ambiente circostante e sono rappresentate da: metabolismo, abbigliamento indossato ed energia metabolica impiegata per l’esecuzione di attività fisi- che. Tutti questi parametri misurabili interagiscono generando una risposta soggettiva determinata anche da parametri percettivi e psicologici conseguenti alle aspettative individuali che condizionano la sensazione complessiva di comfort termico (INAIL 2018). Il comfort termico influenzando i sistemi tegumen- tario, endocrino e respiratorio svolge un ruolo im- portante per la nostra salute. Oltre agli impatti sugli individui, l'ambiente termico interno influisce forte- mente sull'uso energetico degli edifici, poiché la cli- matizzazione rappresenta circa la metà del consumo energetico di un edificio. La necessità ampiamente riconosciuta di affrontare i problemi di comfort termico si riflette nei requisiti cogenti delle normative, e nei più stringenti Stan- dard Internazionali come ASHRAE 55, UNI EN ISO 7730:2006 o UNI EN ISO 10551:2002. Il comfort termo-igrometrico è affrontato da tutti i rating system, ad esclusione dei protocolli Fitwel e LBC, attraverso le tematiche di: monitoraggio, con- trollo, regolazione a zone ed individuale. 48
  • 47. 49 TEMPERATURA 49 Requisiti di Comfort Termico FITWEL LBC WELL BREEAM DGNB HQE LEED ITACA Controllo della temperatura Condizionamento meccanico Ventilazione naturale Controllo degli occupanti Zonizzazione termica Documentazione di progetto Controllo dell'umidità (RH) Monitoraggio del comfort termico Progettazione della diffusione dell'aria Sistemi radianti Orientamento al comfort Finestre apribili Allan Kaprow Fluids, 1967 Visione della Performance, Pasadena Art Museum
  • 48. INDICATORI DI BENESSERE Jeppe Hein è un artista danese contemporaneo le cui opere interattive combinano diversi elementi di architettura e arte affinché lo spettatore possa confrontarsi. Utilizzando materiali come specchi, palloncini e panchine, Hein invita gli spettatori ad attivare lo spazio espositivo. "Voglio dimostrare che il lavoro non è nulla di per sé, è solo ciò con cui il pubblico lo informa. Il ruolo dello spettatore porta il pezzo al centro dell'attenzione ". Jeppe Hein Water Flame è un'installazione che combina due elementi contrapposti in un design scenografico ma minimalista: un piccolo getto d'acqua verticale con una fiamma che arde dal punto più alto. Ques- ta paradossale sintesi di elementi crea un effetto di stupore e meraviglia. Questa esibizione è in qualche modo un contributo alla bellezza, alla bruttezza, alla stupidità e all'allegria della vita. 50 Jeppe Hein Waterflame, 2008 Visione della Performance, Walled Garden, Houghton Hall
  • 49. TEMPERATURA L’arte di Olafur è una ricerca sulla percezione dell'uo- mo, in relazione allo spazio che lo circonda, sia in ter- mini puramente spaziali che ambientali. I fenomeni naturali sono al centro delle sue opere, analizzati e studiati sia in quanto tali, cioè nel loro aspetto scientif- ico, sia per la loro influenza sulla vita umana. Per l'installazione The Weather Project sono stati uti- lizzati uno schermo semicircolare, un soffitto di spec- chi e una nebbia artificiale per creare l'illusione di un sole. I telai in alluminio rivestiti con pellicola riflettente sono stati sospesi al soffitto per creare uno specchio gigante che ha raddoppiato visivamente il volume della sala, insieme allo schermo semicircolare montato sulla parete più lontana. Retroilluminato da circa 200 luci monofrequenza, il semicerchio e il suo riflesso hanno creato l'immagine di un enorme tramonto al chiuso visto attraverso la nebbia artificiale emessa nella stan- za. Camminando fino all'estremità opposta della sala, i visitatori avevano la possibilità di vedere come era stato costruito il sole. 51 Olafur Eliasson, The Weather Project, 2003, Visione della Performance, Tate Modern, Londra "I hope that “Your ocular relief”offers a moment to exhale. In this past year – at a time when it felt as if there were no release, no relaxation – I became convinced that we need a moment of relief, of beauty, of letting go, in order to conceive of a better tomorrow. Before you have hope, you have to have relief." Olafur Eliasson
  • 50. 52 INDICATORI DI BENESSERE “Quando la vita domestica sarà giunta al punto che anche le più audaci fantasie appariranno in essa realizzate, allora, semplicemente, cesseranno di anelare a ciò che è lontano e diverso da noi.” Paul Scheerbart da Glasarchitektur, Milano 1982 LUCE Quanti nel corso dei millenni hanno adorato il Sole, ritenevano che i suoi raggi veicolassero le proprietà magiche della fertilità, della creatività, della capacità di guarire e la potenzialità di completezza insita in ogni individuo (Vari-Il Libro Dei Simboli 2011). Oggi, stu- di scientifici hanno confermato che l’esposizione alla luce solare ha un impatto benefico sulla salute ed in- fluenza la nostra capacità di guarire a livello fisico e mentale. La ridotta esposizione alla luce del giorno è stata collegata all'insorgenza di depressioni e al de- terioramento delle funzioni cognitive negli individui (Kent et al. 2009). Noto è il disturbo affettivo sta- gionale (SAD) che si manifesta in specifici intervalli di tempo nell’arco dell’anno e nelle popolazioni che hanno scarso accesso alla luce solare. L’esposizione alla luce solare stimola il sistema circadi- ano, che attiva il cervello e regola i ritmi fisiologici in tutti i tessuti e organi del corpo, come i livelli ormonali e il ciclo sonno-veglia; sono orologi interni in grado di sincronizzare le funzioni fisiologiche su un ciclo di 24 ore. Oltre alla necessità di esposizione alla luce del giorno, il benessere visivo è lo stato in cui una persona può svolgere nel modo migliore diversi compiti. L'illumi- nazione degli ambienti in cui le persone trascorrono il loro tempo influisce dunque sia sulla salute visiva che circadiana e mentale. Attualmente le condizioni di illuminazione sono pro- gettate per soddisfare le sole esigenze visive degli individui e difficilmente tengono in considerazione la salvaguardia del ritmo circadiano. Per questo motivo, risulta necessario attivare strategie di illuminazione naturale e artificiale incentrate sulla salute umana unite ai requisiti tradizionali di comfort e acuità visiva per creare ambienti più sani. Nella tabella seguente, i requisiti legati al comfort vi- sivo valutano sia la qualità di luce naturale che artifi- ciale considerando un livello adeguato di illuminamen- to, una sufficiente uniformità di illuminamento, una buona distribuzione delle luminanze, assenza di ab- bagliamento, una corretta direzionalità della luce, una buona resa cromatica delle sorgenti e degli ambienti. Il solo protocollo WELL considera il requisito lega- to all’illuminazione circadiana attraverso interventi di illuminazione elettrica che aiutano al mantenimento di un sistema circadiano più sano migliorando così la qualità del sonno, dell’umore e delle funzioni cogni- tive (LeGates, Fernandez, and Hattar 2014) 52
  • 51. 53 LUCE James Turrell Second Wind, 2005 Visione della Performance, NMAC, Vejer de la Frontera, Andalucia, Spain 53 Requisiti di Comfort Visivo FITWEL LBC WELL BREEAM DGNB HQE LEED ITACA Luce artificiale Intensità luminosa Qualità della luce - colore Qualità della luce - sfarfallio Illuminazione circardiana Controllo degli occupanti Ridurre al minimo l'abbagliamento Luce naturale Accesso alle luce naturale Controllo dell'illuminazione diurna Livello minimo di luce naturale Educazione sull'illuminazione
  • 52. 54 INDICATORI DI BENESSERE James Turrell è un artista che rientra nel genere Land Art. Esprime la sua visione dello spazio attraverso la creazione dei suoi cosiddetti "Sky- Spaces" attraverso cui crea intenzionalmente connessioni e sentimenti con lo spazio esterno. Second Wind è un'opera architettonica, situata nel livello sottostante il terreno. All'interno c'è uno stupa in pietra, circondato da una piscina. Gli stupa sono cupole circolari utilizzate nell'ar- chitettura buddista la cui forma e posizione hanno l'effetto di far sembrare il cosmo più vicino. Il passaggio nello stupa conduce ad una stanza con un foro circolare nel soffitto, aperta al cielo. Qui i visitatori possono sedersi e os- servare i cambiamenti di luce “scolpiti” dalla natura. James Turrell Second Wind, 2005 NMAC - Vejer de la Frontera, Cádiz (Spagna) “La casa è una macchina per abitare.” Le Corbusier “La casa è una perversione.” Bruce Chatwin “La casa è dove si trova il cuore.” Plinio Il Vecchio
  • 53. 55 LUCE Thunderstorms (Temporali), di Alberto Garutti, è un'installazione composta da 200 lampade che si accendono ogni volta che viene rilevata la caduta di un fulmine sul territorio nazionale. L’interven- to – reso possibile dal collegamento con il Centro Elettrotecnico Sperimentale Italiano – offre una let- tura fortemente univoca, che acquisisce però diversi registri e chiavi interpretative, realizzandosi piena- mente solo nell’incontro con ogni singolo fruitore. L'opera cerca di rivelare l'energia generatrice che l'arte condivide solo con la natura. “Ciò che conta di più nell'arte - afferma l'artista - è la misteriosa na- tura dell'evento visivo, e Temporali parla il linguag- gio enigmatico della luce e delle forze primordiali che la fanno apparire” Alberto Garutti (2009-2015) - Thunderstorms Immagine di Fulime che tocca la superficie del suolo No attributi
  • 54. 56 INDICATORI DI BENESSERE Le case sono fatte per viverci, non per essere guardate. Francis Bacon SUONO È considerato rumore “qualunque emissione sonora che provochi sull’uomo effetti indesiderati, disturbanti o dannosi o che determini un qualsiasi deterioramen- to qualitativo dell’ambiente”. L'esposizione al rumore ambientale ha un impatto sulla salute fisica e psicolog- ica umana. Gli studi hanno identificato effetti negativi sull’apparato cardiaco e sui disturbi del sonno, rischi per la salute psicologica ed affaticamento (Fyhri and Aasvang 2010). Oltre alle sorgenti di rumore aereo, il rumore derivante da attività quali il calpestio, le appar- ecchiature HVAC e gli elettrodomestici, può creare all’interno di spazi chiusi un sensibile discomfort per le persone che ci vivono abitualmente. Un ulteriore problematica è rappresentata del livello di privacy tra spazi chiusi: gli occupanti sono generalmente insod- disfatti quando le conversazioni possono trasmettersi tra ambienti attigui o attraverso un ufficio aperto, a causa della maggiore distrazione dalle attività lavora- tive (Wallace and Cheer 2020). Pertanto tempi di riv- erbero e livelli di rumore di fondo, inadeguati in uno spazio, possono impedire l'intelligibilità del parlato e causare tensioni e disturbi da stress. Progettare uno spazio in grado di soddisfare le esigen- ze di comfort acustico per ciascun individuo risulta oggi un obiettivo comune tra i progettisti. Molte sono le strategie adottabili all’interno di un edificio, dalla re- alizzazione di un involucro isolato acusticamente ed un impianto HVAC ben bilanciato ad un’accurata scel- ta di materiali fonoassorbenti e tipologie di partizioni funzionali all’interno di spazi chiusi in grado così di fa- cilitare la privacy acustica, migliorare il parlato control- lando il riverbero. Un differente approccio, per casi particolari, prevede di migliorare la vivibilità mediante sistemi di mascheramento del suono, cioè rendere in- udibile un suono più debole attraverso la prevalenza di un suono più forte. I requisiti legati ai principi della acustica sono adottati in forma ridotta dai sistemi di rating. 56
  • 55. 57 SUONO 57 Requisiti di Comfort Acustico FITWEL LBC WELL BREEAM DGNB HQE LEED ITACA Progettazione per il comfort acustico Mantenere la privacy acustica Limitare il livello di rumore ambientale interno Garantire l'intelligibilità del parlato / con- trollare il riverbero Gordon Matta-Clark Conical Intersect, 1975 Visione della Performance, Parigi
  • 56. 58 INDICATORI DI BENESSERE John Cage Le caratteristiche della musica di Cage derivate dall'approccio alle filosofie orientali legano la sua opera alla poetica dada: l'esaltazione dell'automatismo, il disprezzo per la ragione, l'accettazione dell'assur- do, sono aspetti che accomunano lo Zen all'avanguardia dadaista. 4'33'' Centrale nella ricerca di John Cage è l’indeterminis- mo, che vuol dire espellere la nozione di scelta dal processo creativo. Significa avvicinarsi all'indetermi- natezza del suono naturale. La musica è natura, non è imitazione della natura. L'artista non controlla, non organizza, non domina la natura, ma la ascolta. L'uomo ha un ruolo subal- terno, non è né esecutore né creatore della musica, è un liberatore del suono. Nel 1952, anche in seguito all'esperienza in una camera anecoica, compone 4'33", per qualsiasi stru- mento: l'opera consiste, semplicemente, nel non suonare lo strumento. Il titolo dell'opera (4 minuti e 33 secondi: vale a dire 273 secondi) è forse un richi- amo alla temperatura dello zero assoluto (–273,15 °C che equivale a zero kelvin). Il silenzio è una condizione del suono, è materia sonora: sottolinea e amplifica i suoni, li rende più vibranti, ne preannuncia l'entrata, crea suggestivi ef- fetti di attesa e sospensione. Il silenzio è un mezzo espressivo denso di potenziali significati.
  • 57. 59 SUONO NICO VASCELLARI & JOHN DUNCAN Less Playboy is more cowboy #3, 2012 Visione della Performance, Confort Moderne - Poitiers. I Hear A Shadow, realizzata fra il 2009 e il 2011 e’ un monolite, riproduzione bronzea della cima es- plosa di una montagna di marmo, ora volume scul- toreo cavo, diviene, percosso dall’artista, una cassa di risonanza carica di esperienze mistiche evocazioni di suoni e frequenze provenienti dall’interno della montagna di tempi futuri e lontani. In un rituale quasi sciamanico, portato avanti dall’artista in uno stato di trance, un atto allucinatorio che considera la montagna come strumento tribale, associato ad una ricerca di linguaggio primordiale proprio dell'el- emento montagna, ricerca che va alla radice della storia della natura e della psiche umana. La perfor- mance viene completata attraverso suoni, elabora- ti in questo caso specifico da John Duncan, che si stratificano in un irripetibile percorso audio visivo. Il Metodo Tomatis, o metodo audio-psico-fonologi- co, è stato ideato in Francia alla fine degli anni '50 dal prof. Alfred Tomatis, otorinolaringoiatra e chirurgo. Attraverso ricerche multidisciplinari, avvalendosi di studi di audiologia, fonologia e psicologia egli svilup- pò una tecnica di stimolazione sonora e un interven- to pedagogico col fine di migliorare il funzionamento dell'orecchio, la comunicazione verbale, il desiderio di comunicare e imparare, la consapevolezza dell'im- magine corporea, il controllo audiovocale e quello motorio. Egli dedusse che a livello generale ogni per- sona non è in grado di riprodurre con la voce quelle frequenze che non è in grado di udire. METODO TOMATIS
  • 58. 60 INDICATORI DI BENESSERE "Certe cose si possono dire con le parole, altre con i movimenti. Ci sono anche dei momenti in cui si rimane senza parole, completamente perduti e disorientati, non si sa più che cosa fare. A questo punto comincia la danza, e per motivi del tutto diversi dalla vanità. Non per dimostrare che i danzatori sanno fare qualcosa che uno spettatore non sa fare. Si deve trovare un linguaggio – con parole, con immagini, atmosfere – che faccia intuire qualcosa che esiste in noi da sempre." Pina Bausch, Una donna ed il suo teatro. MOVIMENTO Il concetto di attività fisica è molto ampio; compren- de, infatti, tutte le forme di movimento realizzate nei vari ambiti di vita. Secondo l’OMS, per “attività fisica” si intende “qualunque movimento determinato dal sistema muscolo-scheletrico che si traduce in un dis- pendio energetico superiore a quello delle condizioni di riposo”. In questa definizione rientrano non solo le attività sportive, ma anche semplici movimenti come camminare, andare in bicicletta, ballare, giocare, fare giardinaggio e lavori domestici, che fanno parte della “attività motoria spontanea”. L’espressione “attività motoria” è sostanzialmente sinonimo di attività fisica (Ministero della Salute 2020). Nel 2005 la Commissione Europea ha indicato i “lu- oghi di lavoro“ come spazio ideale dove condurre “azioni di promozione dell’attività fisica”. La promozi- one della salute nei luoghi di lavoro ha lo scopo “di fa- vorire la salute ed il benessere degli occupanti tramite il miglioramento dell’organizzazione e dell’ambiente di lavoro, programmi aziendali mirati, offerta di scelte sane e incoraggiamento allo sviluppo delle proprie ca- pacità personali” (Inail 2015). Come risultato della crescente ricerca che indica la necessità di ridurre e scoraggiare il comportamento sedentario, i sistemi di valutazione della sostenibilità negli edifici mirano a promuovere il movimento e fa- vorire l’attività fisica creando e migliorando le oppor- tunità di svolgere attività fisica attraverso una diversa organizzazione degli spazi in cui viviamo e lavoriamo. I principi del Movimento vengono promossi nei vari sistemi di rating su diversi piani. Da un lato introducen- do il concetto di il pendolarismo attivo che promuove l’attività fisica durante il tragitto casa-lavoro, dall’altro favorendo l’attività fisica durante la giornata lavorativa. Nel primo caso vengono forniti i servizi a supporto quali spogliatoi, docce, parcheggi biciclette, program- mi per l’utilizzo del trasporto pubblico. Nel secondo le soluzioni riguardano ad esempio la creazione di palestre e spazi sia interni che esterni per l’attività fisica, la progettazione di spazi di lavoro ergonomici, l’informazione sul beneficio dell’attività fisica. 60
  • 59. 61 MOVIMENTO 61 Requisiti di Ergonomia e attività fisica FITWEL LBC WELL BREEAM DGNB HQE LEED ITACA Promuovere il pendolarismo attivo Deposito bici protetto Pedonale: promuovere un sito favorevole al pendolarismo attivo Ridurre al minimo il parcheggio in loco Vicinanza al trasporto pubblico Fornire docce e spogliatoi Promuovere il movimento all'interno dell'ed- ificio Promuovere le scale rispetto agli ascensori Fornire spazi per l'attività fisica al chiuso Promuovere l'attività fisica all'aperto Area pedonale (servizi vicini) Fornire spazi per l'attività fisica all'aperto Fornire postazioni di lavoro ergonomiche e regolabili Arredi attivi Pina Bausch, Nelken (Carnations), 2005, Visione della Performance
  • 60. Marco Brianza è un artista visivo focalizzato prin- cipalmente sui cambiamenti nel mondo fisico e in particolare sui fenomeni di luce. Per catturare l'es- senza dei cambiamenti, Marco Brianza utilizza la fotografia concepita come registrazione delle vari- azioni di luce. L’opera Movielight parla della complessità del lin- guaggio cinematografico, attraverso la restituzione di linee colorate, che sommano la sequenza dei fo- togrammi di alcuni film. L'opera recupera il signifi- cato etimologico di fotografia, divenendo fotografia in senso stretto e, quindi, "scrittura con la luce". Il soggetto delle fotografie è derivato da un medium; la nuova fotografia è, quindi, medium di un medium. Questo processo è, in genere, una pratica distrut- tiva per il contenuto mediato, ma in questo caso è comunque sufficiente a veicolare il messaggio di in- teresse: la luce. Le fotografie della luce sono stampate su un telone cinematografico, il tradizionale supporto mediale del cinema che, però, in quest’opera cambia la sua funzione: da superficie generica in costante cambia- mento nel tempo diventa luogo di una molteplicità fissa ma estremamente dettagliata, che racchiude in un unico istante l'impronta cromatica del film. 62 INDICATORI DI BENESSERE Marco Brianza Movielight, 2011, in corso The Secret Life of Walter Mitty C'era una volta il West 2001: A Space Odyssey
  • 61. Beam drop è una performance nella quale per 12 ore una gru alta 45 metri ha fatto cadere le 71 travi che compongono l'op- era in una pozza di cemento fresco. Questa operazione ad alto impatto ha prodotto una scultura di grandi dimensioni che ha un rapporto straordi- nario con l'ambiente circostan- te: situata su una collina crea una vista epica all'interno del paesaggio stesso. Lo schema casuale delle travi è risultato come il controllo dell'artista sulla gru combinato con l'in- trinseca casualità della caduta delle travi e l'estrema violenza causata dal loro enorme peso. "Se a teatro il testo non è tutto, se anche la luce è ugualmente un linguaggio, questo vuol dire che il teatro custodisce la nozione di un altro linguaggio, che uti- lizza il testo, la luce, il gesto, il movimen- to, il rumore. È il Verbo, la parola segreta che nessuna lingua può tradurre. È, in un certo qual modo, la lingua perduta dopo la caduta di Babele. " Da Il teatro del dopoguerra a Parigi, in Messaggi rivoluzionari di Antonin Artaud, a cura di Marcello Gallucci, 1994. 63 MOVIMENTO Theatre caen, Une nuit balinaise - en hommage à Antonin Artaud, Visione della Performance, Bali. Chris Burden Beam drop, 2008 Visione dell'installazione, Inhotim, Brumadinho
  • 62. 64 INDICATORI DI BENESSERE Non avere nella tua casa nulla che tu non sappia utile, o che non creda bello. William Morris ACQUA E NUTRIZIONE L’accesso all’acqua potabile è indispensabile per la salute individuale e collettiva. Insieme all’accesso ai servizi igienici, ha assunto oggi il ruolo di diritto umano nei programmi dell’ONU, dell’OMS, dell’Uni- one Europea, sostenuto anche da iniziative popolari promosse da movimenti politici e di opinione, come principio fondamentale del benessere sociale ed eco- nomico di ogni comunità umana (Direzione generale della prevenzione 2015). Inoltre, garantire la dis- ponibilità all’acqua e la gestione sostenibile di acqua e servizi igienici per tutti è uno dei 17 obiettivi di svi- luppo sostenibile che costituiscono la base del nuovo quadro di cooperazione internazionale dell’Agenda 2030. L’acqua che beviamo non è solo composta da idrog- eno e ossigeno, ma è una soluzione di minerali e di conseguenza un vero e proprio alimento che la natu- ra ci offre. I minerali sono, infatti, nutrienti essenziali per l’organismo umano. Infatti proprio per il ruolo indispensabile che svolge nella fisiologia del corpo umano l’European Food Safety Authority (EFSA) ha accertato un rapporto di causa ed effetto tra l’assun- zione giornaliera d’acqua e il mantenimento delle nor- mali funzioni fisiche e cognitive(Direzione generale della prevenzione sanitaria 2016). Pertanto i benefici di bere acqua pulita destinata al consumo umano e di mangiare cibi sani sono ampiamente riconosciuti come fonte di benessere. Sotto il profilo nutrizio- nale le diete in tutto il mondo sono caratterizzate da un crescente consumo di cibi altamente raffinati e confezionati con un maggiore ed eccessivo apporto di sodio, zucchero e grassi raffinati a discapito di cibi “salutari”. Forse perché questo è visto come il regno della salute pubblica o afferente alle scelte individuali, anziché far parte della progettazione degli edifici in sé, le strate- gie che favoriscono il controllo sulla qualità dell'acqua e la distribuzione di alimenti sani sono inclusi in solo quattro dei protocolli di sostenibilità esaminati. I protocolli ad oggi hanno messo a fuoco l’importanza della salvaguardia della risorsa acqua in termini di con- tenimento dei consumi di acqua potabile, attraverso soluzioni quali l’utilizzo di apparecchiature ad alta effi- cienza e il riuso di acqua per funzioni secondarie (irri- gazioni, sciacquoni dei bagni ecc) attraverso sistemi di raccolta, stoccaggio e depurazione in loco. 64
  • 63. 65 ACQUA E NUTRIZIONE Requisiti di acqua e nutrizione FITWEL LBC WELL BREEAM DGNB HQE LEED ITACA Elevati standard di qualità dell'acqua Limitare i sedimenti e i batteri (legionella) Limitare i contaminanti (metalli e tds) Test periodici dell'acqua e report dei ri- sultati Promozione dell'acqua potabile Promozione di un'alimentazione sana Fornire un'area per la preparazione/con- sumazione del cibo Fornire informazioni nutrizionali Fornire o incentivare scelte salutari / lim- itare opzioni malsane Approvvigionamento alimentare respons- abile Integrare la produzione alimentare in loco Riduzione consumo acqua potabile 65 Yoko ono, Water talk, 1967
  • 64. Una casa popolare di pochi piani, abbandonata e des- tinata alla demolizione, è l'ambientazione di un'ambi- ziosa installazione scultorea di Roger Hiorns. L'installazione Seizure, è stata realizzata utilizzando 75.000 litri di solfato di rame liquido, che è stato dis- tribuito su tutte le superfici per generare la crescita cristallina stranamente bella e un po' minacciosa sulle pareti, sul pavimento, sul soffitto e sul bagno dell'abi- tazione abbandonata. Hiorns sottolinea che la crescita dei cristalli - occul- ta, liquida e imprevedibile - usurpa la "razionalità di governo" degli schemi abitativi modernisti, rendendo Seizure proprio questo: un subentrare a ciò che non è razionale e non umano, un accovacciamento miner- ale. I cristalli si sono sviluppati come fiori alieni anche nell'angolo più lontano dell'appartamento: il bagno abbandonato. Un mucchio di residui rende difficile il passaggio attraverso la porta stretta; all'interno, c'è un bagno, incrostato così fittamente da essere stato estraniato dalla sua funzione. 66 INDICATORI DI BENESSERE Roger Hiorns Seizure, 2008 Visione dell'installazione, Southwark, Londra
  • 65. Vanessa Beecroft: “A un tavolo di vetro sedeva un gruppo di 30 donne, modelle nude, veterane di precedenti spettacoli, donne legate al castello o aristocratici loca- li. Le donne, seguendo la mia dieta, hanno mangiato per tre giorni consecutivi cibo servito e diviso per colori: giallo, arancio, rosso, viola, marrone, bianco, verde, mar- rone e multicolore. Mia madre era nello spettacolo e c'erano varie relazioni madre- figlia. Il pubblico, a cui non è stato permes- so di mangiare, ha guardato il gruppo e la loro interazione con il cibo. Questa perfor- mance è un'allusione al mio Book of Food, un diario alimentare che ho tenuto dal 1983 al 2003 in cui annotavo ossessivamente tut- to ciò che mangiavo come prova che non avevo commesso alcun crimine, ma ancora non potevo vivere nel mio corpo in pace . " 67 ACQUA E NUTRIZIONE Roger Hiorns, Seizure, 2008, Visione dell'installazione, Southwark, Londra Vanessa Beecroft VB52, 2003 Visione della Performance, Castello di Rivoli, Torino