Politiche e strategie per lo sviluppo intelligente e sostenibile delle città
Comunità intelligenti e sostenibili,la nostra esperienza
Principali politiche per le città
3. La
crisi
più
grave
nella
storia
dell’Unione
Europea
Nel
medio
periodo
la
situazione
economica
non
migliorerà
…
Crisi
finanziaria
Recessione
Incertezza
poli1ca
Tagli
alle
risorse
Disoccupazione
Non
ci
sono
più
scuse,
servono
modalità
più
“smart”
per
ges@re
la
cosa
pubblica
3
4. Scenario
3
Priorità
Europa
2020
CRESCITA
INTELLIGENTE
CRESCITA
SOSTENIBILE
CRESCITA
INCLUSIVA
Una
crescita
intelligente
promuove
la
conoscenza
e
l'innovazione
come
motori
dello
sviluppo
economico.
Ciò
significa
migliorare
la
qualità
dell'istruzione,
potenziare
la
ricerca
in
Europa,
promuovere
l'innovazione
e
il
trasferimento
delle
conoscenze
in
tuCa
l'Unione,
u1lizzare
in
modo
oDmale
le
ICT
e
fare
in
modo
che
le
idee
innova1ve
si
trasformino
in
nuovi
prodoD
e
servizi
tali
da
s1molare
la
crescita,
creare
pos1
di
lavoro
di
qualità
e
contribuire
ad
affrontare
le
sfide
proprie
della
società
europea
e
mondiale.
Crescita
sostenibile
significa
costruire
un'economia
efficiente
soCo
il
profilo
delle
risorse,
sostenibile
e
compe11va,
sfruCare
il
ruolo
guida
dell'Europa
per
sviluppare
nuovi
processi
e
tecnologie,
comprese
le
tecnologie
verdi,
accelerare
la
diffusione
delle
re1
intelligen1
che
u1lizzano
le
ICT,
sfruCare
le
re1
su
scala
europea
e
aumentare
i
vantaggi
compe11vi
delle
imprese
e
fornire
assistenza
ai
consumatori
per
valutare
l'efficienza
soCo
il
profilo
delle
risorse.
Crescita
inclusiva
significa
rafforzare
la
partecipazione
delle
persone
mediante
livelli
di
occupazione
eleva1,
inves1re
nelle
competenze,
combaCere
la
povertà
e
modernizzare
i
merca1
del
lavoro,
i
metodi
di
formazione
e
i
sistemi
di
protezione
sociale
per
aiutare
i
ciCadini
a
prepararsi
ai
cambiamen1
e
a
ges1rli
e
costruire
una
società
coesa.
È
altreCanto
fondamentale
che
i
benefici
della
crescita
economica
si
estendano
a
tuCe
le
par1
dell'Unione
in
modo
da
rafforzare
la
coesione
territoriale.
4
5. Scenario
7
inizia@ve
faro
L’UE
promuove
seRe
inizia@ve
faro
per
s@molare
i
progressi
rela@vi
a
ciascun
tema
prioritario
Priorità
Inizia@ve
faro
Intelligente
Sostenibile
Inclusivo
5
6. 5
obieWvi
Europa
2020
Scenario
1. Occupazione
•
innalzamento
al
75%
del
tasso
di
occupazione
(per
la
fascia
di
età
compresa
tra
i
20
e
i
64
anni)
2. R&S
•
aumento
degli
inves1men1
in
R&S
al
3%
del
PIL
dell'UE
3. Cambiamen@
clima@ci
/
energia
•
•
•
riduzione
delle
emissioni
di
gas
serra
del
20%
rispeCo
al
1990
20%
del
fabbisogno
di
energia
ricavato
da
fon1
rinnovabili
aumento
del
20%
dell'efficienza
energe1ca
4. Istruzione
•
riduzione
degli
abbandoni
scolas1ci
al
di
soCo
del
10%
e
aumento
al
40%
dei
30-‐34enni
con
un'istruzione
universitaria
5. Povertà
/
emarginazione
•
almeno
20
milioni
di
persone
in
situazione
di
povertà
ed
emarginazione
in
meno
6
7. Scenario
L’evoluzione
degli
interven@
Interven@
a
sostegno
delle
imprese
Take
away
1. Il
raggiungimento
degli
obieWvi
previs@
dalla
nuova
programmazione
UE
e
nazionale
comporta
una
revisione
totale
delle
poli@che,
dei
programmi
e
degli
strumen@
agevola@vi
esisten@.
ProgeW
integra@
territoriali
ProgeW
integra@
di
filiera
orizzontale/
Singola
domanda
di
agevolazione
1
impresa
richiede
1
agevolazione
PaccheW
di
misure
per
l’impresa
1
impresa
richiede
più
agevolazioni
per
realizzare
un
determinato
obieDvo
ver@cale
più
imprese
richiedono
una
o
più
agevolazioni
per
un
programma
di
sviluppo
interaziendale
più
imprese
operan1
in
una
determinata
area
geografica
richiedono
una
o
più
agevolazioni
per
realizzare
uno
specifico
obieDvo
di
sviluppo
locale
2. Per
fare
sì
che
la
ripresa
sia
duratura
è
necessario
u@lizzare
in
modo
intelligente
le
risorse,
pubbliche
e
private,
così
da
oWmizzare
e
sincronizzare
le
risorse
che
i
soggeW
pubblici
e
priva@
possono
fornire.
3. L’approccio
basato
sui
partenaria@
pubblico
e
privato,
riduce
i
tempi
tra
ricerca
e
commercializzazione
per
contribuire
a
rafforzare
la
posizione
concorrenziale
dell’Europa
4. Gli
strumen@
agevola@vi
privilegiano
l’approccio
integrato
ed
interdisciplinare
e
la
collaborazione
tra
sistema
industriale,
is@tuzioni
pubbliche
e
territorio.
Opportunità
per
“nuovo”
rapporto
domanda-‐offerta
7
8. Scenario
Evoluzione
della
spesa
1/2
Proposta
bilancio
2014-‐2020
2014-‐2020:
• 1/3
del
budget
totale
des1nato
alla
Poli1ca
di
coesione
• Aumento
significa1vo
di
risorse
stanziate
per:
a) Compe11vità
(Quadro
Strategico
Comune
per
ricerca
innovazione,
Educazione,
ect.)
b) InfrastruCure
(Connec1ng
Europe
Facility
per
inves1men1
in
traspor1,
energia,
banda
larga
e
servizi
digitali)
8
9. Scenario
Processo
di
approvazione
• La
programmazione
2014-‐2020
è
in
via
di
definizione
• E’
importante
interloquire
a
livello
regionale
e
nazionale
per
sfruRare
i
fondi
a
disposizione
• Bisogna
aumentare
la
capacità
di
influenzare
la
distribuzione
dei
fondi
UE
sui
diversi
assi
tema@ci
• E’
necessaria
una
visione
glocal
9
13. Smart,
sinonimo
di
“economicamente
sostenibile”
Revisione
della
spesa
Consumerizza-‐
zione
1
È
in
aCo
un
processo
di
consumerizzazione
che
cambia
i
modelli
di
business
e
che
obbligha
le
aziende
a
riorganizzazioni
Recupero
produWvità
Nuovi
modelli
di
business
2
Spostamento
di
par1
della
catena
del
valore
dall’analogico
al
digitale
(es.:
auto
privata
à
smart
mobility)
Fondi
europei
e
nazionali
3
Le
aziende
venderanno
sempre
di
più
direCamente
sui
loro
portali,
modificando
e
disintermediando
la
vendita
13
14. Principali
esperienze
di
Between
Smart
City
Index
per
monitorare
le
Agende
digitali
di
CiRà
e
Regioni
Finanziamento
delle
smart
city
italiane
Promosso
dai
CEOs
delle
20
più
importan1
aziende
digital
Per
fare
di
Milano
una
ciRà
smart
entro
il
2015
Roadshow
sulla
Banda
Ultralarga
in
18
Camere
di
Commercio
Indirizzi
per
la
definizione
della
roadmap
strategica
e
degli
inves@men@
UE
sulle
smart
ci1es
and
Communi1es
Formazione
digital
di
figure
apicali
delle
PMI
Innovazione
nell’Italia
delle
Regioni.
Rapporto
su
progeD,
inizia1ve
e
inves1men1
per
l’Innovazione
Digitale
L'evento
top
a
livello
italiano
per
discutere
il
modo
in
cui
l'innovazione
digitale
può
generare
valore
per
le
imprese
ed
il
Paese
intero
Checkup
digitale
di
Milano
–
aprile
2013
14
15. Alcuni
rappor@
is@tuzionali
alimenta@
da
nostre
analisi
territoriali
Governo
Checkup
digitale
di
Milano
–
aprile
2013
Associazioni
Regioni
Aziende
15
16. Il
migliore
BigData
nazionale
sulla
digitalizzazione
delle
ciRà
10
aree
tema1che
osservate
24
soCo-‐
aree
tema1che
116
Comuni
capoluogo
Oltre
150
indicatori
Oltre
10.000
misurazioni
in
10
anni
10
anni
di
misurazioni
16
19. Percorso
di
adesione
ad
un
bando
(esemplifica@vo)
Fase
1
Master
plan
• Analisi
di
singoli
progeD
e
dei
rela@vi
ambi@
applica@vi
di
interesse
(seRori
e
territori);
• Analisi
della
coerenza
e
della
compa1bilità
dei
progeD
e
dei
soggeD
aCuatori
con
le
poli@che
e
i
programmi
dell’UE
(statali
e
regionali)
• Monitoraggio
e
mappatura
di
bandi
rela1vi,
procedure,
tempi
di
accesso,
etc.
Fase
2
AWvazione
partenaria@
Fase
3
Assistenza
ai
progeW
• Iden1ficazione
e
supporto
alla
creazione
del
partenariato
che
presenta
il
progeCo
e
la
domanda
di
agevolazione
• Formulazione
delle
proposte
progeRuali
(coordinamento
del
partenariato,
proposta
tecnica,
piano
finanziario,
adempimen1
amministra1vi)
• Definizione
delle
competenze
e
ruolo
dei
vari
aCori,
s1ma
di
massima
delle
risorse
finanziarie,
azioni
prioritarie
da
compiere
• Ges@one
delle
agevolazioni
concesse
(programmazione
strategica
e
opera1va
del
progeCo
approvato;
definizione
e
implementazione
del
sistema
di
monitoraggio
e
controllo
del
progeCo;
…)
19
21. Poli@ca
di
coesione
• Si
traCa
di
interven1
direD
ad
incrementare
le
opportunità
di
sviluppo
(crescita
e
inclusione
sociale)
dei
ciCadini,
indipendentemente
dal
luogo
in
cui
vivono;
• Viene
alimentata
con
Fondi
StruRurali
europei
(pari
a
circa
un
terzo
del
bilancio
UE)
e
con
le
risorse
nazionali
del
Fondo
di
Sviluppo
e
Coesione;
• Rivolge
un’aCenzione
aggiun1va
e
un
sostegno
speciale
ai
territori
meno
sviluppa@;
• Promuove
la
realizzazione
di
interven1
vol1
al
riequilibrio
economico-‐sociale
dei
territori.
Le
proposte
della
Commissione
europea
per
la
poli1ca
di
coesione
2014-‐2020
mirano
a
promuovere
poli@che
urbane
integrate
per
intensificare
lo
sviluppo
urbano
sostenibile
con
l’intento
di
rafforzare
il
ruolo
delle
ciCà
nel
quadro
della
Poli1ca
di
coesione.
Strategic
Energy
Technology
Plan
• Il
SET
Plan
cos1tuisce
la
risposta
strategica
della
Commissione
Europea
alle
grandi
sfide
del
clima
e
dell’energia
che
l’Europa
intende
perseguire
aCraverso
lo
sviluppo
accelerato
delle
tecnologie
energe@che;
uno
strumento
per
guidare
la
transizione
verso
un
futuro
carbon
free;
• I
Paesi
dell’Unione
dovranno
meCere
in
comune
le
risorse
e
condividere
i
rischi
connessi
allo
sviluppo
di
nuove
tecnologie
trovando
il
giusto
equilibrio
fra
cooperazione
e
compe@zione;
• Vengono
offerte
ai
Paesi
membri
strategie
per
individuare
le
traieCorie
tecnologiche
u1li
al
conseguimento
degli
obieDvi
comunitari,
permeCendo
a
ciascun
Paese
di
valorizzare
le
risorse
e
le
vocazioni
nazionali.
All’interno
del
SET
Plan
si
colloca
l’inizia1va
“Smart
Ci@es
and
Communi@es”,
che
ha
l’obieDvo
di
rendere
le
ciCà
europee
più
efficien1
e
più
sostenibili
nei
seCori
di
tecnologie
energe1che,
sistemi
di
trasporto
e
ICT.
21
22. Poli@ca
di
Coesione
I
pilastri
2014-‐2020
Migliorare
la
governance
Ue
Una
nuova
dimensione
della
coesione
territoriale
• un
unico
Quadro
strategico
comune
• ContraCo
di
partnership
con
gli
Sta1
membri
• Programmi
opera1vi
che
definiscono
concrete
priorità
di
inves1mento
• sistema
di
inven1vi
proieCato
ai
risulta1
• promozione
di
strumen1
di
ingegneria
finanziaria
(JESSICA,
JEREMIE)
• rafforzamento
della
cooperazione
territoriale
tra
Regioni
• elaborazione
di
un’agenda
urbana
ambiziosa
• pianificazione
di
azioni
ad
hoc
per
aree
con
caraCeris1che
specifiche
Assumono
un
ruolo
centrale:
• Concentrazione
tema@ca
e
territoriale
Razionalizzare
l’aRuazione
Dis@nzione
delle
Regioni
d’Europa
• riduzione
degli
incarichi
• maggiore
responsabilizzazione
dei
des1natari
dei
finanziamen1
a) Regioni
meno
sviluppate
(PIL
<
75%
media
UE)
b) Regioni
più
sviluppate
(PIL
>
90%
media
UE)
c) Regioni
in
transizione
(75%
>
PIL
>
90%
media
UE)
• Sviluppo
urbano
• Condizionalità
22
24. Poli@ca
di
Coesione
Concentrazione
tema@ca
1/2
La
nuova
Poli1ca
di
coesione
stabilisce
una
lista
di
priorità
tema1che
legate
alla
strategia
Europa
2020
(3
priorità,
7
inizia1ve
faro,
5
obieDvi),
al
fine
di
concentrare
le
risorse
comunitarie
e
nazionali
per
far
fronte
alle
sfide
specifiche
dell’aCuale
situazione
europea
11
obieWvi
tema@ci
1.
2.
3.
4.
5.
Ricerca
e
innovazione
Tecnologie
dell'informazione
e
della
comunicazione
Compe11vità
delle
Piccole
e
Medie
Imprese
Transizione
verso
un'economia
a
basse
emissioni
di
carbonio
AdaCamento
ai
cambiamen1
clima1ci
e
prevenzione
e
ges1one
dei
rischi
6. Tutela
dell'ambiente
ed
efficienza
delle
risorse
7. Trasporto
sostenibile
e
rimozione
delle
strozzature
nelle
principali
infrastruCure
di
rete
8.
9.
10.
11.
Occupazione
e
sostegno
alla
mobilità
dei
lavoratori
Inclusione
sociale
e
loCa
alla
povertà
Istruzione,
competenze
e
apprendimento
permanente
Potenziamento
della
capacità
is1tuzionale
e
amministrazioni
pubbliche
efficien1
FESR
FSE
24
25. Poli@ca
di
Coesione
Concentrazione
tema@ca
2/2
Inves@men@
FESR
nelle
Regioni
più
sviluppate
e
di
transizione
20%
Almeno
il
5%
per
lo
sviluppo
delle
aree
urbane
ricerca
e
innovazione
40%
compe11vità
PMI
energia
intelligente
20%
altro
20%
25
26. Poli@ca
di
Coesione
Sviluppo
urbano
sostenibile
integrato
1/2
Strategie
di
inves@mento
integrate,
con
un
approccio
strategico
olis@co
• Il
FESR
si
pone
l’obieDvo
di
supportare
lo
sviluppo
urbano
sostenibile
per
mezzo
di
strategie
integrate
per
far
fronte
alle
sfide
economiche
ambientali,
clima1che
e
sociali
delle
ciCà;
• Occorre
concentrare
le
risorse
in
un’oDca
integrata
per
puntare
alle
aree
con
problema1che
urbane
specifiche;
• Al
tempo
stesso,
i
progeD
per
le
aree
urbane
devono
essere
integra1
per
rispondere
agli
obieDvi
più
ampi
previs1
dai
programmi.
Soglie
minime
di
finanziamento
per
lo
sviluppo
urbano
• Almeno
il
5%
delle
risorse
del
FESR
assegnate
a
ciascuno
Stato
membro
dovrà
essere
inves1to
in
azioni
per
lo
sviluppo
urbano
sostenibile
aCraverso
una
delega
di
ges1one
e
aCuazione
conferita
alle
ciCà;
• Le
ciCà
che
realizzano
queste
azioni
sono
incluse
in
un
elenco
nell’ambito
del
ContraRo
di
partnership.
PiaRaforma
per
lo
sviluppo
urbano
• Sulla
base
dell’elenco
di
ciCà
predisposto
dagli
Sta1
membri
nell’ambito
del
loro
ContraCo
di
partnership,
la
Commissione
is1tuirà
una
piaCaforma
per
lo
sviluppo
urbano
comprendente
300
ciRà
europee
(non
più
di
20
per
Paese)
al
fine
di
s1molare
un
dialogo
tra
le
ciCà
e
la
Commissione
stessa;
• Non
si
traCa
di
uno
strumento
di
finanziamento,
bensì
di
un
meccanismo
per
rendere
più
visibile
il
contributo
delle
ciCà
alla
strategia
Europa
2020.
Azioni
innova@ve
in
ambito
urbano
• Il
FESR
può
sostenere
azioni
innova1ve
nel
campo
dello
sviluppo
urbano
sostenibile,
entro
il
limite
dello
0,2%
della
dotazione
totale
annua,
al
fine
di
promuovere
soluzioni
inedite
e
innova1ve;
• Tali
azioni
consistono
in
progeD
pilota
urbani,
progeD
dimostra1vi
e
i
rela1vi
studi
aven1
rilevanza
a
livello
europeo.
26
27. Poli@ca
di
Coesione
Strumento
per
l’integrazione
territoriale
degli
inves@men@
CiCà
con
progeD
per
lo
sviluppo
urbano
sostenibile
Inves@mento
territoriale
integrato
FESR
FSE
Nuova
modalità
di
assegnazione
finalizzata
ad
accorpare
fondi
diversi
in
un
programma
opera1vo
per
interven1
pluridimensionali
o
tra
più
seCori
Fondo
di
coesione
Altri
fondi
Quadro
Strategico
Comune
27
28. SET
Plan
ObieWvi
Lo
Strategic
Energy
Technology
Plan
della
Commissione
europea
rappresenta
la
risposta
strategica
alle
sfide
di:
•
•
•
ridurre
almeno
del
20%
il
consumo
di
energia
entro
il
2020
aumentare
il
ricorso
alle
rinnovabili
sviluppare
rapidamente
tecnologie
energe1che
innova1ve
Avviato
nel
2008,
il
Piano
mira
a
mobilitare
75
miliardi
di
euro,
pubblici
e
priva1,
nell’arco
di
dieci
anni
Uno
degli
obieDvi
fondamentali
viene
iden1ficato
nell’implementazione
di
re1
e
ciCà
intelligen1
per
accelerare
la
diffusione
su
larga
scala
di
tecnologie
a
basse
emissioni
All’interno
del
SET
Plan
si
colloca
infaD
l’inizia1va
“Smart
Ci@es
and
Communi@es”,
che
ha
l’obieDvo
di
inves1re
10-‐12
miliardi
di
euro
al
fine
di
rendere
le
ciCà
europee
più
efficien1
e
più
sostenibili
nei
seCori
di:
-‐
tecnologie
energe1che
-‐
sistemi
di
trasporto
-‐
ICT
28
29. SET
Plan
European
Inita@ve
on
Smart
Ci@es
Smart
Ci@es
and
Communi@es
European
Innova@on
Partnership
Smart
Ci@es
and
Communi@es
Stakeholder
Planorm
Smart
Ci@es
and
Communi@es
• L’inizia1va
punta
a
diffondere
in
Europa
i
modelli
e
le
strategie
di
sviluppo
più
efficien1
per
un
futuro
low-‐carbon;
• Supporta
CiCà
e
Regioni
nell’avviare
azioni
di
riduzione
del
consumo
energe1co;
• U1lizza
un
approccio
sistemico
che
considera
i
modelli
di
efficienza
energe1ca,
le
tecnologie
low-‐carbon
e
metodi
di
ges1one
smart
di
domanda
e
offerta.
• Avviata
nel
luglio
2012
dalla
Commissione
europea
,
ha
il
fine
di
raccogliere
risorse
per
azioni
dimostra@ve
per
le
ciCà
negli
ambi1
di
energia,
traspor1
e
ICT;
• I
partecipan1
provenien1
dai
diversi
seCori
collaborano
con
le
ciCà
per
proporre
soluzioni
tecnologiche
innova1ve,
integrate
ed
efficien1.
• La
piaCaforma
si
focalizza
sull’iden@ficazione
di
soluzioni
e
bisogni
in
modo
da
disegnare
una
roadmap
tecnologica
per
la
Commissione
UE;
• Partecipano:
– aCori
dell’offerta
di
tecnologie
innova1ve
– specialis1
per
l’implementazione
di
soluzioni
tecnologiche.
29
30. SET
Plan
European
Ini@a@ve
on
Smart
Ci@es
-‐
Roadmap
ObieWvi
specifici
• New
buildings
with
net
zero
energy
requirements
or
net
zero
carbon
emissions
when
averaged
over
the
year;
• Refurbish
of
the
exis<ng
buildings
to
bring
them
to
the
lowest
possible
energy
consump<on
levels.
• Innova<ve
and
cost
effec<ve
biomass,
solar
thermal
and
geothermal
applica<ons;
• Innova<ve
hybrid
hea<ng
and
cooling
systems
from
biomass,
solar
thermal,
ambient
thermal
and
geothermal
with
advanced
distributed
heat
storage
technologies;
• Highly
efficient
co-‐
or
tri-‐genera<on
and
district
hea<ng
and
cooling
systems.
• Smart
grids,
allowing
renewable
genera<on,
electric
vehicles
charging,
storage,
demand
response
and
grid
balancing;
• Smart
metering
and
energy
management
systems;
• Smart
appliances
and
equipment.
• Smart
applica<ons
for
<cke<ng,
intelligent
traffic
management
and
conges<on
avoidance,
demand
management,
travel
informa<on
and
communica<on,
freight
distribu<on,
walking
and
cycling;
• Advanced
smart
public
transport.
30
31. SET
Plan
Smart
Ci@es
and
Communi@es
European
Innova@on
Partnership
• Le
azioni
sono
dedicate
alla
dimostrazione
di
soluzioni
scalabili
in
un
numero
ridoCo
di
ciCà
• I
finanziamen1
vengono
assegna1
annualmente
aCraverso
dei
bandi
–
per
il
2013
sono
sta1
stanzia1
€365
milioni
• Per
la
prima
fase
la
Partnership
aveva
l’obieDvo
di
partecipare
alla
stesura
del
Work
programme
2013
per
il
SeDmo
programma
quadro,
in
modo
da
inserire
bandi
specifici
per
Smart
Ci1es
and
Communi1es
• Nella
fase
2014-‐2020
invece
si
focalizzerà
su
progeD
europei
più
ampi
collega1
con
programmi
nazionali
e
locali
al
fine
di
s1molare
lo
sviluppo
del
lato
della
domanda
31
32. SET
Plan
Smart
Ci@es
and
Communi@es
Stakeholder
Planorm
La
piaCaforma
supporta
l’UE
nel
raggiungimento
degli
obieDvi
del
SET
Plan
aCraverso
la
ricerca
di
soluzioni
per
l’implementazione
delle
tecnologie
nelle
ciCà
Le
tecnologie
Sono
sta1
is1tui1
5
gruppi
di
lavoro:
•
3
gruppi
tecnici
rela1vi
a
specifiche
aree
tema1che
– energy
supply
networks
– energy
efficiency
in
buildings
– mobility
and
transport
•
2
gruppi
trasversali
– finance
– roadmap
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
mul<func<onal
buildings
smart
home
plaHorm
home
energy
monitoring
systems
low
carbon
district
for
hea<ng
and
cooling
thermal
grids
high
density
ground
source
heat
pump
virtual
power
plant
/
energy
hub
concept
smart
grid
system
integrated
approach
to
op<mizing
energy
supply
e-‐mobility
mobility
and
power
matching
technologies
mul<-‐modal
travel
planning
solu<ons
electronic
booking
&
<cke<ng
user-‐centered
aplica<ons
integrated
city
management–conges<on
management
32
34. Opportunità
di
breve
periodo
Strumen@
di
finanziamento
DireW
IndireW
•
Il
versamento
e
la
ges1one
del
beneficiario
finale
sono
aCua1
direCamente
dalla
Commissione
UE
•
I
fondi
vengono
eroga1
agli
Sta1
membri,
ai
Ministeri,
alle
Regioni
e
alle
Province
che
li
ridistribuiscono
sul
territorio
•
U1lizzano
prevalentemente
lo
strumento
finanziario
della
sovvenzione,
un
contributo
direCo
per
finanziare:
•
Tali
en1
elaborano
programmi
per
la
ges1one
delle
risorse,
redaD
in
coerenza
con
gli
indirizzi
poli1ci
della
Commissione
•
A
livello
opera1vo
la
Commissione
ha
adoCato
Programmi
Opera1vi
Nazionali
e
Regionali
per
ogni
Stato
membro
•
I
fondi
si
focalizzano
su
3
priorità:
– convergenza
e
compe11vità
– compe11vità
regionale
e
occupazionale
– cooperazione
territoriale
europea
–
azioni
des1nate
a
promuovere
la
realizzazione
di
un
obieDvo
che
si
iscrive
nel
quadro
di
una
poli1ca
dell’UE
il
funzionamento
di
organismi
che
perseguono
uno
scopo
di
interesse
generale
europeo
o
un
obieDvo
che
si
iscrive
nel
quadro
di
una
poli1ca
dell’UE
–
•
L’aCuazione
avviene
aCraverso
2
principali
modalità:
–
–
•
invito
a
presentare
proposte
(call
for
proposal)
gare
d’appalto
(call
for
tender)
Alcuni
programmi
sono:
-‐
LIFE+
(ambiente)
-‐
CIP
ICT
-‐
7PQ
(ricerca)
-‐
CIP
IEE
(energia)
•
Alcuni
dei
fondi
sono:
-‐
FESR
-‐
Fondo
di
Coesione
-‐
FSE
34
36. Opportunità
di
breve
periodo
I
programmi
2/2
7PQ
Programma
di
finanziamen1
per
R&S
Ar1colato
su
5
programmi
specifici:
• cooperazione
• idee
• persone
• capacità
• ricerca
nucleare
Interessa:
• progeD
di
ricerca
collabora1vi
• azioni
di
coordinamento
e
supporto
• creazione
di
re1
tra
centri
di
ecellenza
• coordinamento
programmi
di
ricerca
transnazionali
(ERA-‐
NET)
CIP
ICT
PSP
Supporta
inizia1ve
per
la
sperimentazione
e
dimostrazione
su
vasta
scala
di
servizi
pubblici
inova1vi
S1mola
innovazione
e
compe11vità
aCraverso
un’ampia
adozione
e
un
miglior
uso
delle
ICT
da
parte
di
ciCadini,
amministrazioni
e
imprese
Interessa:
• inizia1ve
già
realizzate
negli
SM
per
migliorare
l’interoperabilità
• implementazione
di
servizi
ICT
rivol1
a
ciCadini,
amministrazioni,
imprese
• re1
telema1che
per
la
condivisione
di
best
prac1ces
CIP
IEE
Sos1ene
azioni
volte
a:
• favorire
l’efficienza
energe1ca
e
l’uso
razionale
delle
risorse
energe1che
• promuove
le
fon1
di
energia
nuove
e
rinnovabili
• incoraggiare
la
diversificazione
energe1ca
I
progeD
devono
avere
un
impaCo
significa1vo
a
livello
europeo,
un
alto
profilo
e
la
più
ampia
rilevanza
possibile
per
i
ciCadini
e
le
poli1che
europee
Interessa:
• progeD
di
promozione
e
diffusione
• progeD
di
prima
applicazione
commerciale
LIFE+
Sos1ene
la
conservazione
della
natura
e
della
biodiversità,
la
formulazione
e
l’aCuazione
della
poli1ca
comunitaria
in
materia
ambientale
e
la
promozione
dello
sviluppo
sostenibile
Comprende
3
programmi:
1. LIFE+
Natura
e
biodiversità
2. LIFE+
Poli1ca
e
governance
ambientali
3. LIFE+
Informazione
e
comunicazione
Interessa:
• progeD
che
scaturiscono
da
un
problema
ambientale
ben
individuato
Possono
essere
di
2
caraCeri:
• progeD
di
dimostrazione
• progeD
innova1vi
36
37. Opportunità
di
breve
periodo
I
tempi
1/2
Programma
Call
Scadenza
Budget
FP7
FP-‐ENERGY-‐2013-‐1
“Energy
Call
Part
1”
28/11/2012
€107.500.000
FP7
FP7-‐2013-‐ICT-‐GC
“ICT
for
Green
Cars”
14/12/2012
€40.000.000
FPT
FP7-‐NMP-‐2013-‐CSA-‐7
4/12/2012
€13.900.000
FP7
FP7-‐2013-‐GC-‐MATERIALS
“Materials
for
Green
Cars”
4/12/2012
€20.000.000
FP7
FP7-‐SMARTCITIES-‐2013
“Smart
Ci<es
and
Communi<es”
4/12/2012
€209.000.000
FP7
FP7-‐2013-‐NMP-‐ENV-‐EeB
“Energy-‐Efficient
Buildings”
4/12/2012
€116.000.000
FP7
FP7-‐2013-‐NMP-‐ICT-‐FoF
“Factories
of
the
Future”
4/12/2012
€230.000.000
FP7
FP7-‐ENERGY-‐2013-‐IRP
“Energy
–
integrated
research”
8/1/2013
€37.500.000
FP7
FP7-‐ICT-‐2013-‐10
15/1/2013
€705.500.000
FP7
FP7-‐ICT-‐2013-‐SME-‐DCA
“SME
Ini<a<ve
on
Analy<cs”
15/1/2013
€20.000.000
FP7
FP7-‐ENERGY-‐2013-‐2
“Energy
Call
Part
2”
24/1/2013
€83.000.000
FP7
FP7-‐ENV-‐2013-‐WATER-‐INNO-‐DEMO
4/4/2013
€40.000.000
37
38. Opportunità
di
breve
periodo
I
tempi
2/2
Programma
Evento
Data
CIP
IEE
IEE
European
Info
Day
23/1/2013
LIFE+
Call
publica1on
14/2/2013
LIFE+
Call
deadline
25/6/2013
38
39. Opportunità
di
breve
periodo
I
fondi
in
Italia
FESR:
Stato
di
avanzamento
spesa
cer1ficata
in
data
31/12/2011
39
40. Opportunità
di
breve
periodo
Piano
di
Azione
Coesione
1/2
Azione
di
riprogrammazione
dei
fondi
comunitari
2007-‐2013
par1ta
nel
2011
a
fronte
di
un
ritardo
dell’Italia
nella
capacità
di
aCuare
i
programmi
finanzia1
dall’UE
ObieDvo
Come
•
•
Accelerare
l’aCuazione
dei
programmi
in
modo
da
non
perdere
i
finanziamen1
Rilancio
dal
punto
di
vista
qualita1vo:
migliorare
l’efficacia
d’intervento
(inizia1va
fortemente
sostenuta
dalla
Commissione
Europea)
•
Fissando
target
intermedi
di
impegni
di
spesa
(31
maggio
e
31
oCobre)
rispeCo
al
target
finale
del
31
dicembre
di
ogni
anno
Chiara
esplicitazione
dei
risulta1
aCesi
e
individuazione
delle
azioni
per
conseguirli
•
15/12/2011
Prima
Riprogrammazione:
interessa
€3,7
miliardi
dei
fondi
ges11
dalle
Regioni
del
Sud
Italia
11/5/2012
Seconda
Riprogrammazione:
riguarda
€2,3
miliardi
ges11
a
livello
nazionale
9/10/2012
Terza
Riprogrammazione:
vale
€3
miliardi
e
riguarda
i
4
Programmi
Regionali
delle
Regioni
Convergenza
e
il
Programma
Nazionale
Re1
e
Mobilità
40
41. Opportunità
di
breve
periodo
Interven@
per
le
ciRà
già
aWva@
in
Italia
Comitato
interministeriale
per
le
poli@che
urbane
–
Fabrizio
Barca
Piano
ciRà
Smart
city
CiRà
metropolitane
CondoCo
da
Mario
Ciaccia,
vice
ministro
delle
InfrastruCure
e
dei
Traspor1
Azione
progeCata
dal
ministro
dell’istruzione
Francesco
Profumo
Is1tuzione
di
10
ciCà
metropolitane
con
la
conseguente
soppressione
delle
rispeDve
province
in
data
1/1/2014
MeCe
direCamente
a
disposizione
224
milioni
di
euro
dal
Ministero
che
si
uniscono
ad
altri
fondi
nazionali
ed
europei
Ha
obbieDvi
di
riqualificazione
urbana
e
di
sviluppo
dell’occupazione
Il
primo
bando,
rivolto
alle
regioni
del
sud,
ha
assegnato
200
milioni
di
euro
agli
oCo
progeD
vincitori.
Il
secondo
bando,
rivolto
a
tuCo
il
territorio
nazionale,
assegnerà
655,5
milioni
di
euro
L’obbieDvo
è
di
rendere
più
smart
le
comunità
urbane
Alle
ciCà
metropolitane
speCano
il
patrimonio
e
le
risorse
della
provincia
soppressa
L’obbieDvo
è
far
sì
che
le
principali
ciCà
italiane
si
do1no
di
adeguate
infrastruRure
amministra@ve
(
Per
approfondire
vedi
allegato
II)
41
43. Regione
Lombardia
As-‐is
e
obieWvi
POR
FESR
2007-‐2013
ObieWvi
–
4
assi:
1.
Innovazione
e
economia
della
conoscenza
2.
Energia
3.
Tutela
e
valorizzazione
del
patrimonio
naturale
e
culturale
Nr.
ProgeW
finanzia@
277
Mobilità
sostenibile
4.
Nr.
ProgeW
finanzia@
957
Quinto
asse
rela1vo
all’assistenza
tecnica
per
l’implementazione
Inves@men@
ammessi
575.782.000
Contribu@
concessi
241.900.993
Nr.
ProgeW
finanzia@
56
Inves@men@
ammessi
244.520.369
Contribu@
concessi
100.166.053
Inves@men@
ammessi
80.757.724
Contribu@
concessi
50.542.634
Nr.
ProgeW
finanzia@
15
Inves@men@
ammessi
108.086.252
Contribu@
concessi
47.128.768
43
44. Regione
Lombardia
Finanziamen@
e
stato
di
avanzamento
Totale
Spesa
cer@ficata
sostenuta
in
%
(31.12.2011)
Assi
Contributo
FESR
Contributo
nazionale
Innovazione
e
economia
della
conoscenza
€104.198.930
€158.661.070
€262.860.000
54,4%
Energia
€19.820.233
€30.179.767
€50.000.000
4,6%
Mobilità
sostenibile
€55.100.248
€83.899.752
€139.000.000
0,4%
Tutela
e
valorizzazione
del
patrimonio
naturale
e
culturale
€23.784.280
€36.215.720
€60.000.000
2,7%
Assistenza
tecnica
€7.983.590
€12.156.410
€20.140.000
25,4%
totale
€210.887.281
€321.112.719
€532.000.000
28,7%
44
45. Regione
Lombardia
Prossimi
sviluppi
Sostegno
alle
re@
di
imprese
•
la
possibilità
di
accompagnare
lo
sviluppo
della
capacità
d’innovazione
e
d’azione
delle
PMI,
incen1vando
le
aDvità
condoCe
in
aggregazione
Sostegno
alla
realizzazione
di
progeW
di
ricerca
industriale
e
sviluppo
sperimentale
nel
seRore
delle
Smart
Ci@es
and
Communi@es
•
progeD
collabora1vi
finalizza1
a
introdurre
innovazioni
aCraverso
progeD
di
ricerca
innova1vi
che
possano
contribuire
allo
sviluppo
dei
territori
e
al
miglioramento
della
qualità
della
vita
della
colleDvità
Sviluppo
di
centri
di
competenza
di
rilievo
regionale
•
inizia1ve
finalizzate
a
rafforzare
la
collaborazione
tra
imprese
e
centri
di
competenza
Piani
di
rilancio
aziendali
•
concessione
di
voucher
alle
PMI
lombarde
per
la
redazione
di
piani
di
risanamento
aziendali
e/o
piani
industriali
(Per
approfondire
vedi
allegato
III)
45
46. Regione
Lombardia
Sostegno
alla
realizzazione
di
progeW
di
ricerca
industriale
e
sviluppo
sperimentale
nel
seRore
delle
Smart
Ci@es
&
Communi@es
1/2
Ambito:
Linea
di
Intervento
1.1.1.1
“Sostegno
alla
ricerca
industriale
e
all’innovazione
di
alto
profilo
nei
seCori
di
punta
delle
PMI
lombarde;
all’interesse
di
sistema
ed
organizza1va
di
interesse
sovraziendale”
Intende
incen1vare
la
realizzazione
da
parte
delle
PMI
lombarde
di
progeD
collabora1vi
nel
seCore
delle
Smart
Ci1es
and
Communi1es,
finalizza1
a
introdurre
innovazioni
aCraverso
progeD
di
ricerca
fortemente
innova1vi
Ambi@
di
intervento
specifici:
Smart
grids,
architeCura
sostenibile,
ges1one
risorse
idriche,
sicurezza
territorio,
waste
management,
invecchiamento
della
società,
domo1ca,
salute
SoggeW
beneficiari:
• imprese
rientran1
nella
definizione
di
piccola
e
media
impresa1
• Grandi
imprese
• SoggeD
pubblici
e
priva1
aven1
come
finalità
l’aDvità
di
ricerca
I
progeD
potranno
essere
presenta1
unicamente
da
raggruppamen1
di
PMI
a
cui
potranno
partecipare
anche
grandi
imprese
Dotazione
finanziaria:
€16.430.000
Intensità
di
aiuto
Contributo
a
fondo
perduto
nei
limi1
delle
intensità
di
aiuto
dei
cos1
ammessi:
• 50%
per
aDvità
afferen1
al
ricerca
industriale
• 25%
per
aDvità
afferen1
lo
sviluppo
sperimentale
Le
intensità
possono
essere
maggiorate:
• Quando
le
agevolazioni
sono
des1nate
a
PMI
(da
10%
a
20%
in
più)
• Maggiorazione
del
15%
se
il
progeCo:
1. Comporta
collaborazione
effeDva
fra
almeno
due
imprese
indipenden1
2. Comporta
un’effeDva
collaborazione
fra
un’impresa
e
un
organismo
di
ricerca
3. Genera
di
risulta1
che
vengono
ampiamente
diffusi
aCraverso
convegno
o
riviste
(solo
ricerca
industriale)
Spese
ammissibili:
a) Le
spese
di
personale
impiegato
nel
progeCo
b) I
cos1
degli
strumen1
e
delle
aCrezzature,
nella
misura
e
per
il
periodo
in
cui
sono
u1lizza1
per
il
progeCo
c) I
cos1
della
ricerca
contraCuale,
delle
competenze
tecniche
e
dei
breveD,
e
i
cos1
dei
servizi
di
consulenza
d) Spese
generali
supplementari
derivan1
dal
progeCo
e) Atri
cos1
sostenu1
direCamente
per
effeCo
dell’aDvità
di
ricerca
46
47. Regione
Lombardia
Sostegno
alla
realizzazione
di
progeW
di
ricerca
industriale
e
sviluppo
sperimentale
nel
seRore
delle
Smart
Ci@es
&
Communi@es
2/2
Criteri
di
selezione
delle
operazioni
Criteri
di
ammissibilità
specifici
• Operazione
aDnente
ad
aree
tema1che
e/o
territoriali
individuate
dal
disposi1vo
di
aCuazione
Criteri
di
valutazione
• Qualità
progeCuale
dell’operazione
(congruità
degli
elemen1
progeCuali
per
il
conseguimento
degli
obieDvi
previs1,
congruità
dei
cos1
e
dei
tempi
di
realizzazione)
• Complessità
e
rischi
del
progeCo
• Qualità
del
team
di
progeCo
espressa
con
riferimento
ai
soggeD
proponen1
e
ai
gruppi
di
ricerca
coinvol1
nell’intervento
e
rispeCo
alla
complementarità
delle
competenze
espresse
e
al
grado
di
integrazione
• Capacità
tecnica
e
ges1onale
del
proponente
• Capacità
finanziaria
e
patrimoniale
del
proponente
• Grado
di
innovazione
conseguito
con
la
realizzazione
del’operazione
• ImpaCo
potenziale
del
progeCo
• Capacità
dell’operazione
di
agire
con
innovazioni
significa1ve
sui
temi
strategici
trasversali
al
PO:
ambiente,
energia,
mobilità
e
salute
• Inves1men1,
già
realizza1
dal
proponente,
in
innovazioni
integra1ve
dell’offerta
• Miglioramento
del
livello
compe11vo
e
di
avanzamento
tecnologico
dell’impresa
in
relazione
alla
proposta
progeCuale
Criteri
di
premialità
• Numero
di
imprese
coinvolte
• Grado
di
rafforzamento
delle
re1
locali
al
fine
di
creare
cluster
di
eccellenza
• Collaborazione
tra
imprese
e
struCure
di
ricerca
• Capacità
della
grande
imprese
(se
prevista)
di
coinvolgere
le
piccole
e
le
micro
imprese
• Presenza
di
sistemi
di
ges1one
ambientale
• Realizzazione
di
operazioni
i
cui
contenu1
ricadano
nell’ambito
delle
aree
tema1che
metadistreCuali
• Realizzazione
di
operazioni
volte
all’innovazione
di
prodoCo
e
di
processo
orientate
a
ridurre
gli
impaD
ambientali
o
allo
sviluppo
di
migliori
tecniche
disponibili
• Coinvolgimento
nella
realizzazione
di
donne,
giovani
e
soggeD
in
condizioni
di
svantaggio
47
48. Percorso
di
adesione
ad
un
bando
(esemplifica@vo)
Fase
1
Master
plan
• Analisi
di
singoli
progeD
e
dei
rela@vi
ambi@
applica@vi
di
interesse
(seRori
e
territori);
• Analisi
della
coerenza
e
della
compa1bilità
dei
progeD
e
dei
soggeD
aCuatori
con
le
poli@che
e
i
programmi
dell’UE
(statali
e
regionali)
• Monitoraggio
e
mappatura
di
bandi
rela1vi,
procedure,
tempi
di
accesso,
etc.
Fase
2
AWvazione
partenaria@
Fase
3
Assistenza
ai
progeW
• Iden1ficazione
e
supporto
alla
creazione
del
partenariato
che
presenta
il
progeCo
e
la
domanda
di
agevolazione
• Formulazione
delle
proposte
progeRuali
(coordinamento
del
partenariato,
proposta
tecnica,
piano
finanziario,
adempimen1
amministra1vi)
• Definizione
delle
competenze
e
ruolo
dei
vari
aCori,
s1ma
di
massima
delle
risorse
finanziarie,
azioni
prioritarie
da
compiere
• Ges@one
delle
agevolazioni
concesse
(programmazione
strategica
e
opera1va
del
progeCo
approvato;
definizione
e
implementazione
del
sistema
di
monitoraggio
e
controllo
del
progeCo;
…)
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