1. LE AVVENTURE
DI LEO, VALE, CHRIS E BEA
RACCONTO SCRITTO DAGLI ALUNNI DELLE CLASSI
3^ F (ITALIA) E 2^ A (SPAGNA)
2.
3. C’erano una volta dei bambini che frequentavano la scuola
primaria “San Giovani Bosco” di Altamura. Era un gruppetto di
quattro bambini: Leo, Vale, Chris e Bea.
Un giorno i quattro amici decisero di fare una gita a Matera e di
visitare il Museo presso il Palazzo Lanfranchi per vedere il
quadro di Carlo Levi “Lucania ‘61”.
Arrivati al Museo i ragazzi rimasero incantati dalla bellezza del
quadro. Ma all’improvviso sentirono una voce che proveniva
proprio dal quadro: <<Venite bambini, sarete miei ospiti!>>.
I bambini stupiti chiesero: <<Ma tu chi sei?>>.
E dal quadro la voce rispose: <<Sono Carlo Levi, naturalmente!
Siete pronti per visitare Grassano?>>.
I bambini eccitati risposero che erano pronti.
Levi prese le loro mani e i bambini entrarono nel quadro.
4.
5. I bambini guidati da Carlo Levi visitarono il paese di Grassano, la piazza,
le case dei contadini; conobbero il sindaco, il dottor Milillo e tanti altri
abitanti del paese.
Ormai era buio e Levi chiese ai bambini: <<Ora sarete stanchi e avrete
sicuramente fame! Venite vi offro una buona cena e delle stanze per
dormire. Accomodatevi pure! Questa è la mia casa!>>.
I bambini mangiarono con gusto quanto Levi offrì loro e, subito dopo
aver augurato la buona notte all’artista, andarono a dormire.
Il mattino seguente si svegliarono e si ritrovarono a terra fuori dal
quadro, nel museo di Matera.
<<Dove ci troviamo?>>, chiese Vale.
<<Siamo nel Museo, nel Palazzo Lanfranchi!>>, rispose Bea.
<<E’ proprio vero, Bea!>>, esclamarono in coro Chris e Leo.
I bambini, increduli, tornarono a casa e raccontarono tutto alle loro
mamme e ai loro papà che ovviamente non credettero ad una sola
parola e poi ora non avevano tempo per i racconti fantasiosi dei loro
quattro ragazzini. Era veramente tardi e avevano un aereo da prendere
per la Spagna con destinazione Siviglia…
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7. Andarono all'aeroporto di Bari vicino Matera; presero i
biglietti e salirono sull’aereo; durante il volo, l'assistente di
volo offrì loro un po’ di cibo e una bottiglia d'acqua.
Quando atterrarono all'aeroporto di Siviglia, i papà e le
mamme entrarono in un negozio dove comprarono una
mappa della città di Siviglia, perché non sapevano come
arrivare al Museo di Belle Arti.
Alla fermata dell'autobus dell’aeroporto aspettarono finché
non arrivò l’autobus che portava in città e lo presero. Una
volta arrivati, si diressero alla piazza del Museo ed entrarono
dall’ingresso principale. A loro non interessavano le opere di
altri pittori, perciò andarono direttamente nel chiostro
principale, nella sala di Bartolomeo Esteban Murillo, per
osservare e capire se “La Madonna sul tovagliolo" che era
sulla pala d'altare della stanza fosse stata veramente dipinta
su un tovagliolo.
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9. Una volta davanti al dipinto, la Madonna toccò il braccio dei bambini
per invitarli ad entrare nel quadro. Essi accettarono e furono trasportati
nella Siviglia del XVII secolo dove incontrarono Murillo nel suo studio
mentre dipingeva "La Grande Immacolata", meglio nota come la
"Colossale".
Murillo guardò i bambini e chiese: <<Volete dipingere con me?>>
I bambini entusiasti, risposero: <<Sì, certo! Per favore!>>
Quando ebbero finito di dipingere, Murillo disse loro che potevano
tenere i quadri che avevano dipinto e che potevano restare a dormire in
una stanza che gli indicò.
Dormirono tutta la notte e al risveglio si ritrovarono di nuovo nella sala
del Museo dedicata a Murillo, fuori dal quadro e con le opere che
avevano dipinto.
I quattro bambini, prima di ritornare a casa, decisero di regalare i loro
quadri agli "amici del museo" così i loro dipinti sarebbero rimasti per
sempre con gli altri quadri del grande pittore.