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KELLY GLOBAL WORKFORCE INDEX® 
L’ESPERIENZA 
DEL CANDIDATO 
DALL’ASSUNZIONE ALL’ON-BOARDING
81% 
DEI NEO-ASSUNTI HA UN’IMPRESSIONE 
GENERALMENTE POSITIVA DELL’AZIENDA 
IN CUI È APPENA ENTRATO 
DEI PARTECIPANTI ALL’INDAGINE 
SI È CANDIDATO PER UN NUOVO 
LAVORO NELL’ULTIMO ANNO 73% 
EVITARE IL 
BLACKOUT NELLE 
COMUNICAZIONI 
1 
Requisiti, titoli, esperienza richiesta 
e retribuzione dovrebbero essere 
facili da capire. 2 
Risposte puntuali da parte delle 
aziende sono essenziali per aiutare 
tutti i candidati a capire d’essere 
stati valutati equamente e rispettati. 
3 
Dopo l’assunzione, creare solide 
basi per la retention erogando ai 
nuovi dipendenti un on-boarding 
strutturato. 
4 
SOLO LA METÀ 
è soddisfatta della recente esperienza di 
candidatura ad un’oerta di lavoro. 
DOPO I PRIMI 
90 GIORNI 
DI LAVORO 
I job seeker in 
ITALIA 
sono stati i meno soddisfatti (23%) del 
processo di candidatura 
3–5 GIORNI 
Circa la metà pensa che 3-5 giorni siano un 
intervallo di tempo accettabile per avere un 
riscontro sullo status della propria candidatura 
Le aziende della 
CINA 
sono le più propense (77%) ad adottare un 
approccio strutturato volto a guidare i 
neo-assunti e a farli integrare nell’organizzazione. 
Sul versante opposto, quelle dell’Italia (36%) 
TIPO DI CV 
Per l’invio della candidatura, 
i sistemi elettronici sono oggi quasi universalmente 
utilizzati (94% in EMEA e 91% in APAC). 
Social media e video-CV sono ancora agli albori 
come strumenti di reclutamento (utilizzati da meno 
di 1 candidato su 10) 
77% 
EMEA 
67% 
APAC 
EMEA 
39% MOLTO POSITIVA 40% ABBASTANZA POSITIVA 
APAC 
43% MOLTO POSITIVA 39% ABBASTANZA POSITIVA 
Rendere il più semplice possibile 
il processo di candidatura. 
L’ESPERIENZA 
DEL CANDIDATO 
DALL’ASSUNZIONE 
ALL’ONBOARDING
INDICE 
4 Più di un semplice lavoro 
11 L’esperienza di “onboarding” 
14 La tecnologia come “complice” 
17 Conclusione: massimizzare 
l’investimento sul capitale umano 
18 Cosa può fare Kelly 
IL KELLY GLOBAL WORKFORCE INDEX 2014 
Il Kelly Global Workforce Index (KGWI) 
è un’indagine annuale sulle opinioni in 
materia di lavoro e luogo di lavoro. Circa 
230.000 persone in Americhe, EMEA ed 
APAC hanno partecipato all’edizione 2014. 
Tra i temi del KGWI 2014: 
• Entrare in contatto con 
candidati attivi e passivi 
• Sviluppo di Carriera 
• L’esperienza del candidato 
dall’assunzione all’onboarding 
• Le preferenze del lavoratore e la 
flessibilità sul luogo di lavoro 
Questo terzo capitolo, L’Esperienza 
del Candidato dall’Assunzione all’ On-boarding, 
identifica alcune delle falle 
più comuni nel processo di recruitment, 
che possono avere effetti duraturi 
sull’atteggiamento del candidato e 
sull’engagement del dipendente. 
Il report fa luce su ciò che i candidati 
pensano dopo essere usciti dall’esperienza 
di recruitment ed alcuni degli elementi 
che possono creare o minare un buon 
rapporto di collaborazione. Inoltre, 
analizza i primi, fondamentali, 90 giorni 
di lavoro, e ciò che le aziende possono 
fare per renderli un successo. 
Kelly Global Workforce Index® 3
Più di un semplice lavoro 
Il processo di candidatura ed assunzione, in genere, è la prima esperienza del 
candidato con un’azienda, durante la quale si formano le prime impressioni. 
È anche la prima opportunità, per l’azienda, 
di presentarsi al meglio. Tutto questo 
processo di engagement con i potenziali 
dipendenti è importante – non solo per i 
candidati che verranno assunti, ma anche 
per quanti non ce la faranno, ma si faranno 
impressioni durature. 
Inoltre, i primi mesi di lavoro di un 
dipendente sono quelli durante i quali 
vengono “testati” dall’azienda. È spesso un 
periodo durante il quale i neo-assunti stanno 
decidendo se restare o andarsene. 
L’intero processo d’identificazione ed 
integrazione dei nuovi talenti getta le basi 
per il successo e manda un messaggio forte 
ad un’audience più ampia circa il modo in cui 
l’azienda valorizza il proprio personale. 
Kelly Global Workforce Index® 4
ATTIVITÀ DI 
RICERCA DI UN 
LAVORO RECENTE 
Vale la pena considerare quante 
persone hanno un qualche 
contatto col processo di recruitment 
nel corso di un certo anno. 
Globalmente, il 73% degli intervistati 
ha dichiarato di essersi candidato ad 
un nuovo lavoro nell’ultimo anno. 
In EMEA, più dei tre quarti degli intervistati 
(77%) si sono candidati per un nuovo 
lavoro; percentuale significativamente 
più alta rispetto all’APAC, dove circa 
i due terzi (67%) hanno cercato un 
nuovo lavoro nell’ultimo anno. 
Ti sei candidato/a ad un nuovo lavoro nell’ultimo anno? 
(% di “Sì,” per area geografica) 
77% 
EMEA 
67% 
APAC 
73% 
GLOBALE 
Kelly Global Workforce Index® 5
SODDISFAZIONE 
RISPETTO AL 
PROCESSO DI 
CANDIDATURA 
Per i candidati, la candidatura e il 
processo d’assunzione rappresentano 
una prima “sbirciatina” all’interno 
dell’organizzazione per la quale potrebbero 
lavorare: un’idea di come funziona e 
come tratta le persone che vi lavorano. 
Ma questo processo invia spesso un 
sacco di messaggi contrastanti. 
Solo la metà degli intervistati di tutto il 
mondo si è detta soddisfatta dell’ultima 
esperienza di un processo di candidatura 
per una posizione lavorativa. 
Sia in EMEA che in APAC, solo il 
42% si è dichiarato soddisfatto. Il 
dato globale è stato spinto verso 
l’alto dal 55% delle Americhe 
A livello mondiale, i Paesi con le percentuali 
più alte di soddisfatti sono stati Russia 
(68%), Thailandia (59%), Polonia e Regno 
Unito (entrambi al 56%). 
Pensando alla posizione per la quale ti sei candidato/a più di recente, qual è il tuo livello complessivo di 
soddisfazione rispetto al processo di candidatura? (% di “molto soddisfatto” e “soddisfatto,” per Paese) 
MEDIA GLOBALE: 50% 
MEDIA EMEA: 42% MEDIA APAC: 42% 
80% 
70% 
60% 
50% 
40% 
30% 
20% 
10% 
0% 
RUSSIA 
AUSTRALIA 
CINA 
GERMANIA 
UNGHERIA 
INDIA 
INDONESIA 
MALESIA 
PAESI BASSI 
NUOVA ZELANDA 
NORVEGIA 
POLONIA 
SINGAPORE 
SVEZIA 
SVIZZERA 
THAILANDIA 
REGNO UNITO 
ITALIA 
PORTOGALLO 
FRANCIA 
DANIMARCA 
Russia Thailand Poland UK Singapore Denmark New ZealandSwitzerland Norway China Indonesia India Germany Netherlands Australia Malaysia France Hungary Portugal Sweden Italy Global 
Kelly Global Workforce Index® 6
FATTORI CHE 
IMPATTANO 
POSITIVAMENTE 
SUL PROCESSO DI 
CANDIDATURA 
L’ esperienza diretta di un candidato 
rispetto al processo di reclutamento 
svela alcuni dati importanti su ciò 
che funziona bene. Per coloro che 
si sono detti “molto soddisfatti” o 
“soddisfatti” del processo di candidatura, 
i fattori positivi che hanno influito 
maggiormente sono stati: 
• È stato facile candidarsi/ inviare il proprio 
cv elettronicamente utilizzando laptop, 
tablet e smartphone (70% in EMEA e 
69% in APAC) 
• Job description e requisiti descritti con 
chiarezza (46% in EMEA e 58% in APAC) 
• Chiarezza e regolarità delle 
comunicazioni o degli aggiornamenti 
sullo status della candidatura (46% in 
EMEA e 56% in APAC) 
• Comunicazioni chiare e regolari dopo il 
colloquio (32% in EMEA e 47% in APAC) 
• Conoscenza della retribuzione o del suo 
range (21% in EMEA e 44% in APAC). 
Se “soddisfatto”o “molto soddisfatto” del processo di candidatura, quali fattori hanno contribuito alla tua soddisfazione? 
(%, ammesse le risposte multiple) 
80% 
60% 
40% 
20% 
0% 
Conoscenza della 
retribuzione/del range 
retributivo 
Comunicazioni chiare/ 
regolari sullo status 
dopo il colloquio 
Chiarezza/regolarità 
delle comunicazioni 
o degli aggiornamenti 
sullo status della 
candidatura 
Chiarezza della job 
description e dei 
requisiti 
Facilità della candidatura/dell’invio 
elettronico del cv utilizzando vari 
dispositivi elettronici 
EMEA 
APAC 
Kelly Global Workforce Index® 7
FATTORI CHE 
IMPATTANO 
NEGATIVAMENTE 
SUL PROCESSO DI 
CANDIDATURA 
I candidati sono stati in grado d’identificare 
chiaramente anche i fattori negativi che 
hanno determinato la loro insoddisfazione 
rispetto all’esperienza di reclutamento. 
Tra quelli “molto insoddisfatti” o 
“insoddisfatti” del processo di candidatura, 
la causa principale di scontento è stata di 
gran lunga la mancanza di comunicazioni 
chiare o regolari o di aggiornamenti 
sullo status della candidatura, citata 
dal 70% in EMEA e dal 68% in APAC. 
Tra gli altri aspetti negativi, la mancanza 
di comunicazioni o aggiornamenti dopo 
il colloquio, la non conoscenza della 
retribuzione o dello stipendio, la mancanza 
di una job description chiara e la difficoltà 
a candidarsi tramite dispositivi elettronici. 
Se “insoddisfatto” o “molto insoddisfatto” del processo di candidatura, quali fattori hanno determinato la tua insoddisfazione? 
(%, ammesse le risposte multiple) 
80% 
60% 
40% 
20% 
0% 
Dicoltà a candidarsi/inviare 
elettronicamente il cv tramite 
vari dispositivi elettronici 
Mancanza di chiarezza 
nella job description o 
nei requisiti 
Non conoscenza della retribuzione/ 
del range retributivo 
Mancanza di comunicazioni 
chiare/regulari sullo status 
dopo il colloquio 
Mancanza di comunicazioni o 
aggiornamenti chiari/regulari 
sullo status della candidatura 
EMEA 
APAC 
Kelly Global Workforce Index® 8
FATTORI CHE 
INFLUISCONO 
MAGGIORMENTE 
SUL PROCESSO DI 
CANDIDATURA 
Quando i dipendenti pensano alla loro 
esperienza complessiva di ricerca 
di un lavoro e identificano i fattori che 
contribuiscono maggiormente a renderla 
positiva, predominano due questioni. 
Sia in EMEA che in APAC, gli intervistati 
evidenziano l’importanza della 
facilità nell’invio delle candidature 
attraverso dispositivi elettronici e 
la necessità di aggiornamenti chiari 
e regolari sulla candidatura. 
C’è anche un terzo gruppo, più 
ristretto, che cita il bisogno di job 
description e requisiti chiari. 
Pensando alla tua ricerca di un lavoro in generale, quali fattori hanno influito maggiormente a rendere 
il processo di candidatura un’esperienza positiva per te? (%, per area geografica) 
80% 
60% 
40% 
20% 
0% 
Conoscenza della 
retribuzione/ del 
range retributivo 
Comunicazioni 
chiare/regolari 
sullo status dopo 
il colloquio 
Chiarezza di job 
description e requisiti 
Chiarezza/regolarità 
delle comunicazioni 
o degli aggiornamenti 
sullo status della candidatura 
Facilità nell’invio delle 
candidature attraverso 
vari dispositivi elettronici 
EMEA 
APAC 
Kelly Global Workforce Index® 9
TEMPI DI 
RISPOSTA 
DOPO LA 
CANDIDATURA 
Un tema ricorrente rispetto all’esperienza 
di recruitment è la necessità di una 
risposta tempestiva da parte delle aziende. 
Ma cosa significa esattamente “tempestiva”? 
Quando si chiede loro d’indicare un 
intervallo di tempo per avere un riscontro 
sullo status della loro candidatura, i 
candidati hanno aspettative rigide. 
Circa la metà di essi (48% in EMEA 
e 52% in APAC) dichiara che 3-5 
giorni lavorativi sia un intervallo 
di tempo accettabile. 
Un gruppo più ristretto (36% in EMEA 
e 27% in APAC) ritiene accettabile 
aspettare fino a due settimane. 
Una minoranza (12% in EMEA e 17% in APAC) 
vorrebbe idealmente una risposta entro 1-2 
giorni lavorativi, ma solo il 3% dichiara che 
sarebbe contento se la risposta arrivasse 
dopo 4 settimane. 
Dopo aver avuto conferma che la tua candidatura/il tuo cv è stata/o ricevuta/o, qual è un intervallo di tempo accettabile 
prima di ricevere comunicazioni rispetto allo status della candidatura stessa? (%, per area geografica) 
(Questa domanda è stata posta solo a quanti avevano risposto “chiarezza/regolarità delle comunicazioni 
o degli aggiornamenti sullo status della candidatura” alla domanda precedente). 
60% 
40% 
20% 
0% 
1–2 giorni lavorativi 3–5 giorni lavorativi entro 2 settimane entro 4 settimane 
EMEA 
APAC 
Kelly Global Workforce Index® 10
L’esperienza di “on-boarding” 
Una volta che un’azienda è riuscita ad attrarre ed assumere un candidato di qualità, 
inizia il duro lavoro d’integrazione del dipendente nell’organizzazione e di costruzione 
di solide basi per la retention: un processo spesso conosciuto come “on-boarding”. 
L’on-boarding è il processo attraverso il quale 
si danno ai nuovi dipendenti gli strumenti 
di cui hanno bisogno per avere successo 
all’interno dell’organizzazione aziendale, 
compreso ciò che ci si aspetta da loro in 
termini di performance e comportamento. 
Il modo in cui viene condotto tale processo 
—ammesso che venga contemplato— 
può avere un impatto a lungo termine sia 
sui dipendenti che sui datori di lavoro. 
Le aziende dovrebbero prestare la 
massima attenzione all’on-boarding 
nell’ambito del recruitment. 
Il tempo e le risorse investiti per 
attrarre i migliori talenti possono 
essere rapidamente rovinati da un 
processo di assimilazione carente. 
Le aziende dovrebbero implementare 
delle best-practice rispetto ai programmi 
di on-boarding dedicandovi personale 
e risorse idonei, in modo tale che i neo-assunti 
beneficino di un’assimilazione 
strutturata, con valutazione e feedback 
nell’arco dei primi 90 giorni. 
Kelly Global Workforce Index® 11
ASSIMILAZIONE 
DI UN NUOVO 
DIPENDENTE 
Quando nuovi dipendenti arrivano 
in un’azienda per iniziare a 
lavorarvi, possono imbattersi in un 
processo strutturato che li guidi nel 
periodo iniziale, o essere lasciati 
a cavarsela alla bell’e meglio. 
Solo poco più della metà degli intervistati 
di tutto il mondo (55%) ha dichiarato che il 
proprio attuale datore di lavoro ha adottato 
un approccio strutturato per consentire loro 
d’inserirsi all’interno dell’organizzazione. 
Tale approccio all’on-boarding è più 
diffuso in APAC (60%) che in EMEA (48%). 
Molti Paesi dell’APAC sono al di 
sopra della media per l’incidenza 
relativamente alta di approcci strutturati 
all’on-boarding, in particulare Cina, 
Russia, Thailandia, India e Malesia. 
China Russia Thailand India Malaysia Indonesia Singapore Poland UK New Zealand Australia Hungary Portugal Germany Denmark Switzerland Norway Sweden Netherlands Italy France Global 
Il tuo attuale datore di lavoro ha adottato un approccio strutturato per farti inserire 
all’interno dell’organizzazione dopo l’assunzione? (% di “Sì,” per Paese) 
MEDIA APAC: 60% 
MEDIA GLOBALE: 55% 
MEDIA EMEA: 48% 
80% 
70% 
60% 
50% 
40% 
30% 
20% 
10% 
0% 
CINA 
AUSTRALIA 
DANIMARCA 
GERMANIA 
UNGHERIA 
INDONESIA 
MALESIA 
PAESI BASSI 
NUOVA ZELANDA 
NORVEGIA 
POLONIA 
RUSSIA 
SINGAPORE 
SVEZIA 
SVIZZERA 
REGNO UNITO 
PORTOGALLO 
FRANCIA 
ITALIA 
INDIA 
THAILANDIA 
China Russia Thailand India Malaysia Indonesia Singapore Poland UK New Zealand Australia Hungary Portugal Germany Denmark Switzerland Norway Sweden Netherlands Italy France Global 
Kelly Global Workforce Index® 12
LE IMPRESSIONI 
DEL DIPENDENTE 
DOPO IL 
RECRUITMENT 
I primi tre mesi di lavoro rappresentano 
una fase critica, sia per le 
aziende che per i dipendenti. 
In genere, è il periodo in cui i neo-assunti 
vengono messi alla prova dai propri 
datori di lavoro e ci si fa una prima idea 
di performance, capacità e potenziale. 
Fortunatamente, la maggioranza dei neo-assunti 
ha un’impressione generalmente 
positiva dopo i primi tempi in azienda. 
Dopo 90 giorni di lavoro, il 39% 
degli intervistati della region EMEA 
avevano un’opinione “decisamente” 
della loro azienda, mentre per il 
40% era “abbastanza” positiva. 
In APAC, il risultato è stato migliore, col 
43% di impressioni “decisamente” positive 
e il 39% di “abbastanza” positive. 
Nei primi 90 giorni di lavoro nella tua attuale azienda, la tua esperienza ha avuto un impatto positivo sulla tua opinione 
rispetto all’azienda (immagine, cultura, management, valori fondanti etc.)? (% di “Sì,” per area geografica) 
EMEA 
APAC 
39% 
Sì, decisamente Sì, abbastanza Altro 
43% 
40% 
39% 
Kelly Global Workforce Index® 13
La tecnologia come “complice” 
La tecnologia, che oggi è una parte indispensabile della nostra vita quotidiana, 
è diventata parte integrante anche del processo di reclutamento. 
Assicurarsi che quanti vogliono candidarsi 
possano accedere facilmente ad informazioni 
importanti ed inviare le proprie candidature 
tramite dispositivi elettronici è essenziale 
per un processo di recruitment efficace. 
Il modo in cui i candidati esplorano il 
mercato del lavoro e si candidano riflette un 
cambiamento nell’utilizzo della tecnologia 
e dei social media, nonché tratti distintivi 
specifici delle diverse areee geografiche. 
Kelly Global Workforce Index® 14
METODO 
ATTRAVERSO 
IL QUALE SI È 
TROVATO L’IMPIEGO 
PIÙ RECENTE 
Il modo più frequente per trovare un 
nuovo lavoro nel 2014 è stato attraverso 
i siti specializzati online, con circa un 
quarto degli intervistati di EMEA (26%) 
ed APAC (27%) che l’hanno scelto. 
Il passaparola resta un canale importante 
per trovare lavoro, soprattutto in 
EMEA, dove il 16% l’ha utilizzato con 
successo, contro l’8% in APAC. 
L’approccio diretto da parte di aziende o 
recruiter ha riguardato il 16% del lavoro 
trovato in EMEA e il15% in APAC. 
Sono stati nettamente di più gli intervistati 
dell’APAC (23%) che hanno trovato il 
loro impiego più recente attraverso 
società di reclutamento o selezione o 
hed hunter, rispetto ad EMEA (16%). 
Le inserzioni su stampa sono 
servite solo al 3% dei lavoratori, 
i social media appena al 2%. 
Come hai trovato il tuo impiego più recente? 
(% per area geografica) 
Siti web specializzati 
Passaparola 
Approccio diretto da aziende/recruiter 
Società di reclutamento/selezione/head hunter 
Segnalazione da parte di un dipendente 
Sito aziendale 
Inserzioni su stampa 
Social media 
Servizi di placement universitari/career day 
Eventi di networking 
0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% 
EMEA 
APAC 
Kelly Global Workforce Index® 15
METODO UTILIZZATO 
PER CANDIDARSI 
ALL’IMPIEGO PIÙ 
RECENTE 
Rispetto al metodo effettivamente 
utilizzato per inviare una candidatura, 
l’indagine mostra che i sistemi elettronici, 
oggi, sono quasi universalmente 
utilizzati ed hanno praticamente 
rimpiazzato i curriculum cartacei. 
Più del 90% degli intervistati di EMEA 
ed APAC si è candidato all’impiego più 
recente utilizzando un cv o un sistema 
di candidatura digitale o elettronico. 
Solo un intervistato su cinque circa ha 
utilizzato sistemi di candidatura tradizionali, 
come il curriculum cartaceo. 
Altri metodi, quali social media e 
colloqui effettuati da remoto o, ancora, 
video-cv sono ancora agli albori 
come strumenti di reclutamento. 
Quale dei seguenti metodi hai utilizzato per la tua candidatura più recente? (%, ammesse le risposte multiple) 
CV o sistema di candidatura 
elettronico/digitale 
CV cartaceo o sistema di 
candidatura tradizionale 
Social media 
Video-colloquio/ 
video-cv/altro 
91% 
20% 
9% 
7% 
94% 
17% 
7% 
5% 
EMEA APAC 
Kelly Global Workforce Index® 16
CONCLUSIONE 
Massimizzare l’investimento sul capitale umano 
È un dato di fatto che non tutte le aziende 
stanno partendo col piede giusto col 
processo di reclutamento. 
La buona volontà e l’ottimismo che 
caratterizzano la fase iniziale del 
reclutamento possono svanire rapidamente, 
se il processo non è adeguatamente 
strutturato, pianificato e finanziato. 
La sfida per le aziende è trattare tutti i candidati 
con rispetto, e in modo tale da far capire 
chiaramente anche a quelli che sono rimasti 
esclusi le ragioni del loro mancato successo. 
La realtà è che alcuni candidati scartati 
potrebbero essere ripresi in considerazione 
in futuro, mentre la loro esperienza 
determinerà l’opinione che altri si faranno 
dell’organizzazione aziendale. 
Troppe aziende trattano il reclutamento 
con una certa dose d’indifferenza. 
E troppo spesso i candidato sono lasciati 
in un limbo d’incertezza e perplessità. 
Anche il processo di on-boarding causa 
frustrazione. Data la portata dell’investimento 
che si fa quando si assumono nuovi 
dipendenti, è sorprendente che le aziende 
non affrontino questo momento con 
maggior senso di responsabilità. 
I livelli di soddisfazione registrati nell’ultimo 
KGWI suggeriscono che c’è un ampio 
margine di miglioramento, ma, cosa ancor 
più importante, mostra fino a che punto 
l’investimento sui nuovi talenti viene spesso 
sprecato a causa di carenze nel processi di 
assimilazione all’interno dell’azienda. 
Le aziende possono fare molte cose per 
rendere il processo più efficiente. 
Per esempio, fissare degli indicatori di 
performance per tutta la durata del processo 
di reclutamento, in modo da garantire che 
COSA POSSONO FARE LE AZIENDE 
soddisfi le esigenze di candidati, nuovi 
dipendenti e business, oppure avviare “exit 
interview” con un campione di candidati 
scartati, per identificare gli aspetti positivi e 
negativi e le possibili aree di miglioramento. 
Molti candidati lamentano una carenza d’informazioni sul loro status durante il 
processo di candidatura. Questa situazione viene spesso descritta come un “blackout 
comunicativo”, che li lascia confusi e frastornati. 
Uno dei fattori-chiave per migliorare il processo di candidatura è proprio comunicare 
coi candidati per far sapere loro lo status in cui si trovano, sia dopo che hanno inviato il 
cv o la candidatura che dopo l’eventuale colloquio. 
È importante anche che le aziende rendano il più semplice possibile l’invio delle 
candidature. Requisiti, titoli, esperienze e retribuzione dovrebbero essere di facile 
comprensione. E risposte tempestive da parte delle aziende sono fondamentali per 
aiutare tutti i candidati a comprendere d’essere stati valutati e rispettati. 
Kelly Global Workforce Index® 17
Kelly Services mette a disposizione dei clienti una grande 
esperienza nell’offerta di soluzioni innovative per il 
reclutamento e la gestione del personale 
Le persone di talento sono il cuore del vostro business. E ciò significa che le problematiche legate alla 
gestione del personale sono una realtà che dovete affrontare. Con più di 65 anni di esperienza come 
leader nel settore, Kelly Services soddisferà velocemente le vostre esigenze specifiche in termini di 
gestione delle risorse umane o del business, con workforce solutions strategiche. 
Kelly è consapevole che molte organizzazioni 
può essere utile per gestire particolari 
che ne accresceranno l’expertise. Affrontare 
sono concentrate soprattutto su quello che 
funzioni o problematiche. Una delle “lezioni” 
nel modo giusto il processo di reclutamento 
sanno fare meglio: il proprio core business. 
fondamentali che possiamo trarre dal KGWI 
implica l’applicazione delle lezioni che 
Perciò, può valere la pena di esternalizzare 
è che l’ingente investimento sul capitale 
si sono apprese da centinaia di clienti di 
in toto o in parte i processi di reclutamento 
umano può essere messo a rischio se non si 
tutto il mondo ed è proprio qui che Kelly 
ed on-boarding, affidandoli ad esperti che 
affronta l’intero processo in modo strutturato 
può aiutare ad ottnere il miglior ritorno 
ne fanno il proprio core business quotidiano. 
ed efficace. Kelly non punta solo a fornire dati 
sull’investimento nel capitale umano. 
Anche per le aziende con grandi dipartimenti 
utili a tale scopo, ma mette a disposizione 
HR, a volte, il supporto di uno specialista 
delle aziende anche la consulenza di esperti 
Kelly Global Workforce Index® 18
IL KELLY GLOBAL WORKFORCE INDEX 
Il Kelly Global Workforce Index (KGWI) è un’indagine annuale di carattere globale che raccoglie le 
opinioni su temi che riguardano il lavoro e il luogo di lavoro. All’indagine hanno partecipato circa 
230.000 persone in Americhe, EMEA ed APAC. L’indagine è stata condotta online da RDA Group 
per conto di Kelly Services. 
KELLY SERVICES® 
Kelly Services, Inc. (NASDAQ: KELYA, KELYB) è leader nell’erogazione di workforce solutions. 
Kelly® offre una vasta gamma di servizi di outsourcing e consulenza, nonché selezione di 
personale a tempo determinato ed indeterminato. Con clienti in ogni parte del mondo, Kelly 
ha trovato lavoro a più di 540.000 persone nel 2013. Il fatturato 2013 è stato di $5.4 miliardi. 
Visita kellyservices.it e seguici su Facebook, LinkedIn e Twitter. 
Scarica The Talent Project, l’app gratuita per iPad di Kelly Services. 
An Equal Opportunity Employer. © 2014 Kelly Services 
kellyservices.it 
ESCI 
Kelly Global Workforce Index™ 19

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  • 1. KELLY GLOBAL WORKFORCE INDEX® L’ESPERIENZA DEL CANDIDATO DALL’ASSUNZIONE ALL’ON-BOARDING
  • 2. 81% DEI NEO-ASSUNTI HA UN’IMPRESSIONE GENERALMENTE POSITIVA DELL’AZIENDA IN CUI È APPENA ENTRATO DEI PARTECIPANTI ALL’INDAGINE SI È CANDIDATO PER UN NUOVO LAVORO NELL’ULTIMO ANNO 73% EVITARE IL BLACKOUT NELLE COMUNICAZIONI 1 Requisiti, titoli, esperienza richiesta e retribuzione dovrebbero essere facili da capire. 2 Risposte puntuali da parte delle aziende sono essenziali per aiutare tutti i candidati a capire d’essere stati valutati equamente e rispettati. 3 Dopo l’assunzione, creare solide basi per la retention erogando ai nuovi dipendenti un on-boarding strutturato. 4 SOLO LA METÀ è soddisfatta della recente esperienza di candidatura ad un’oerta di lavoro. DOPO I PRIMI 90 GIORNI DI LAVORO I job seeker in ITALIA sono stati i meno soddisfatti (23%) del processo di candidatura 3–5 GIORNI Circa la metà pensa che 3-5 giorni siano un intervallo di tempo accettabile per avere un riscontro sullo status della propria candidatura Le aziende della CINA sono le più propense (77%) ad adottare un approccio strutturato volto a guidare i neo-assunti e a farli integrare nell’organizzazione. Sul versante opposto, quelle dell’Italia (36%) TIPO DI CV Per l’invio della candidatura, i sistemi elettronici sono oggi quasi universalmente utilizzati (94% in EMEA e 91% in APAC). Social media e video-CV sono ancora agli albori come strumenti di reclutamento (utilizzati da meno di 1 candidato su 10) 77% EMEA 67% APAC EMEA 39% MOLTO POSITIVA 40% ABBASTANZA POSITIVA APAC 43% MOLTO POSITIVA 39% ABBASTANZA POSITIVA Rendere il più semplice possibile il processo di candidatura. L’ESPERIENZA DEL CANDIDATO DALL’ASSUNZIONE ALL’ONBOARDING
  • 3. INDICE 4 Più di un semplice lavoro 11 L’esperienza di “onboarding” 14 La tecnologia come “complice” 17 Conclusione: massimizzare l’investimento sul capitale umano 18 Cosa può fare Kelly IL KELLY GLOBAL WORKFORCE INDEX 2014 Il Kelly Global Workforce Index (KGWI) è un’indagine annuale sulle opinioni in materia di lavoro e luogo di lavoro. Circa 230.000 persone in Americhe, EMEA ed APAC hanno partecipato all’edizione 2014. Tra i temi del KGWI 2014: • Entrare in contatto con candidati attivi e passivi • Sviluppo di Carriera • L’esperienza del candidato dall’assunzione all’onboarding • Le preferenze del lavoratore e la flessibilità sul luogo di lavoro Questo terzo capitolo, L’Esperienza del Candidato dall’Assunzione all’ On-boarding, identifica alcune delle falle più comuni nel processo di recruitment, che possono avere effetti duraturi sull’atteggiamento del candidato e sull’engagement del dipendente. Il report fa luce su ciò che i candidati pensano dopo essere usciti dall’esperienza di recruitment ed alcuni degli elementi che possono creare o minare un buon rapporto di collaborazione. Inoltre, analizza i primi, fondamentali, 90 giorni di lavoro, e ciò che le aziende possono fare per renderli un successo. Kelly Global Workforce Index® 3
  • 4. Più di un semplice lavoro Il processo di candidatura ed assunzione, in genere, è la prima esperienza del candidato con un’azienda, durante la quale si formano le prime impressioni. È anche la prima opportunità, per l’azienda, di presentarsi al meglio. Tutto questo processo di engagement con i potenziali dipendenti è importante – non solo per i candidati che verranno assunti, ma anche per quanti non ce la faranno, ma si faranno impressioni durature. Inoltre, i primi mesi di lavoro di un dipendente sono quelli durante i quali vengono “testati” dall’azienda. È spesso un periodo durante il quale i neo-assunti stanno decidendo se restare o andarsene. L’intero processo d’identificazione ed integrazione dei nuovi talenti getta le basi per il successo e manda un messaggio forte ad un’audience più ampia circa il modo in cui l’azienda valorizza il proprio personale. Kelly Global Workforce Index® 4
  • 5. ATTIVITÀ DI RICERCA DI UN LAVORO RECENTE Vale la pena considerare quante persone hanno un qualche contatto col processo di recruitment nel corso di un certo anno. Globalmente, il 73% degli intervistati ha dichiarato di essersi candidato ad un nuovo lavoro nell’ultimo anno. In EMEA, più dei tre quarti degli intervistati (77%) si sono candidati per un nuovo lavoro; percentuale significativamente più alta rispetto all’APAC, dove circa i due terzi (67%) hanno cercato un nuovo lavoro nell’ultimo anno. Ti sei candidato/a ad un nuovo lavoro nell’ultimo anno? (% di “Sì,” per area geografica) 77% EMEA 67% APAC 73% GLOBALE Kelly Global Workforce Index® 5
  • 6. SODDISFAZIONE RISPETTO AL PROCESSO DI CANDIDATURA Per i candidati, la candidatura e il processo d’assunzione rappresentano una prima “sbirciatina” all’interno dell’organizzazione per la quale potrebbero lavorare: un’idea di come funziona e come tratta le persone che vi lavorano. Ma questo processo invia spesso un sacco di messaggi contrastanti. Solo la metà degli intervistati di tutto il mondo si è detta soddisfatta dell’ultima esperienza di un processo di candidatura per una posizione lavorativa. Sia in EMEA che in APAC, solo il 42% si è dichiarato soddisfatto. Il dato globale è stato spinto verso l’alto dal 55% delle Americhe A livello mondiale, i Paesi con le percentuali più alte di soddisfatti sono stati Russia (68%), Thailandia (59%), Polonia e Regno Unito (entrambi al 56%). Pensando alla posizione per la quale ti sei candidato/a più di recente, qual è il tuo livello complessivo di soddisfazione rispetto al processo di candidatura? (% di “molto soddisfatto” e “soddisfatto,” per Paese) MEDIA GLOBALE: 50% MEDIA EMEA: 42% MEDIA APAC: 42% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% RUSSIA AUSTRALIA CINA GERMANIA UNGHERIA INDIA INDONESIA MALESIA PAESI BASSI NUOVA ZELANDA NORVEGIA POLONIA SINGAPORE SVEZIA SVIZZERA THAILANDIA REGNO UNITO ITALIA PORTOGALLO FRANCIA DANIMARCA Russia Thailand Poland UK Singapore Denmark New ZealandSwitzerland Norway China Indonesia India Germany Netherlands Australia Malaysia France Hungary Portugal Sweden Italy Global Kelly Global Workforce Index® 6
  • 7. FATTORI CHE IMPATTANO POSITIVAMENTE SUL PROCESSO DI CANDIDATURA L’ esperienza diretta di un candidato rispetto al processo di reclutamento svela alcuni dati importanti su ciò che funziona bene. Per coloro che si sono detti “molto soddisfatti” o “soddisfatti” del processo di candidatura, i fattori positivi che hanno influito maggiormente sono stati: • È stato facile candidarsi/ inviare il proprio cv elettronicamente utilizzando laptop, tablet e smartphone (70% in EMEA e 69% in APAC) • Job description e requisiti descritti con chiarezza (46% in EMEA e 58% in APAC) • Chiarezza e regolarità delle comunicazioni o degli aggiornamenti sullo status della candidatura (46% in EMEA e 56% in APAC) • Comunicazioni chiare e regolari dopo il colloquio (32% in EMEA e 47% in APAC) • Conoscenza della retribuzione o del suo range (21% in EMEA e 44% in APAC). Se “soddisfatto”o “molto soddisfatto” del processo di candidatura, quali fattori hanno contribuito alla tua soddisfazione? (%, ammesse le risposte multiple) 80% 60% 40% 20% 0% Conoscenza della retribuzione/del range retributivo Comunicazioni chiare/ regolari sullo status dopo il colloquio Chiarezza/regolarità delle comunicazioni o degli aggiornamenti sullo status della candidatura Chiarezza della job description e dei requisiti Facilità della candidatura/dell’invio elettronico del cv utilizzando vari dispositivi elettronici EMEA APAC Kelly Global Workforce Index® 7
  • 8. FATTORI CHE IMPATTANO NEGATIVAMENTE SUL PROCESSO DI CANDIDATURA I candidati sono stati in grado d’identificare chiaramente anche i fattori negativi che hanno determinato la loro insoddisfazione rispetto all’esperienza di reclutamento. Tra quelli “molto insoddisfatti” o “insoddisfatti” del processo di candidatura, la causa principale di scontento è stata di gran lunga la mancanza di comunicazioni chiare o regolari o di aggiornamenti sullo status della candidatura, citata dal 70% in EMEA e dal 68% in APAC. Tra gli altri aspetti negativi, la mancanza di comunicazioni o aggiornamenti dopo il colloquio, la non conoscenza della retribuzione o dello stipendio, la mancanza di una job description chiara e la difficoltà a candidarsi tramite dispositivi elettronici. Se “insoddisfatto” o “molto insoddisfatto” del processo di candidatura, quali fattori hanno determinato la tua insoddisfazione? (%, ammesse le risposte multiple) 80% 60% 40% 20% 0% Dicoltà a candidarsi/inviare elettronicamente il cv tramite vari dispositivi elettronici Mancanza di chiarezza nella job description o nei requisiti Non conoscenza della retribuzione/ del range retributivo Mancanza di comunicazioni chiare/regulari sullo status dopo il colloquio Mancanza di comunicazioni o aggiornamenti chiari/regulari sullo status della candidatura EMEA APAC Kelly Global Workforce Index® 8
  • 9. FATTORI CHE INFLUISCONO MAGGIORMENTE SUL PROCESSO DI CANDIDATURA Quando i dipendenti pensano alla loro esperienza complessiva di ricerca di un lavoro e identificano i fattori che contribuiscono maggiormente a renderla positiva, predominano due questioni. Sia in EMEA che in APAC, gli intervistati evidenziano l’importanza della facilità nell’invio delle candidature attraverso dispositivi elettronici e la necessità di aggiornamenti chiari e regolari sulla candidatura. C’è anche un terzo gruppo, più ristretto, che cita il bisogno di job description e requisiti chiari. Pensando alla tua ricerca di un lavoro in generale, quali fattori hanno influito maggiormente a rendere il processo di candidatura un’esperienza positiva per te? (%, per area geografica) 80% 60% 40% 20% 0% Conoscenza della retribuzione/ del range retributivo Comunicazioni chiare/regolari sullo status dopo il colloquio Chiarezza di job description e requisiti Chiarezza/regolarità delle comunicazioni o degli aggiornamenti sullo status della candidatura Facilità nell’invio delle candidature attraverso vari dispositivi elettronici EMEA APAC Kelly Global Workforce Index® 9
  • 10. TEMPI DI RISPOSTA DOPO LA CANDIDATURA Un tema ricorrente rispetto all’esperienza di recruitment è la necessità di una risposta tempestiva da parte delle aziende. Ma cosa significa esattamente “tempestiva”? Quando si chiede loro d’indicare un intervallo di tempo per avere un riscontro sullo status della loro candidatura, i candidati hanno aspettative rigide. Circa la metà di essi (48% in EMEA e 52% in APAC) dichiara che 3-5 giorni lavorativi sia un intervallo di tempo accettabile. Un gruppo più ristretto (36% in EMEA e 27% in APAC) ritiene accettabile aspettare fino a due settimane. Una minoranza (12% in EMEA e 17% in APAC) vorrebbe idealmente una risposta entro 1-2 giorni lavorativi, ma solo il 3% dichiara che sarebbe contento se la risposta arrivasse dopo 4 settimane. Dopo aver avuto conferma che la tua candidatura/il tuo cv è stata/o ricevuta/o, qual è un intervallo di tempo accettabile prima di ricevere comunicazioni rispetto allo status della candidatura stessa? (%, per area geografica) (Questa domanda è stata posta solo a quanti avevano risposto “chiarezza/regolarità delle comunicazioni o degli aggiornamenti sullo status della candidatura” alla domanda precedente). 60% 40% 20% 0% 1–2 giorni lavorativi 3–5 giorni lavorativi entro 2 settimane entro 4 settimane EMEA APAC Kelly Global Workforce Index® 10
  • 11. L’esperienza di “on-boarding” Una volta che un’azienda è riuscita ad attrarre ed assumere un candidato di qualità, inizia il duro lavoro d’integrazione del dipendente nell’organizzazione e di costruzione di solide basi per la retention: un processo spesso conosciuto come “on-boarding”. L’on-boarding è il processo attraverso il quale si danno ai nuovi dipendenti gli strumenti di cui hanno bisogno per avere successo all’interno dell’organizzazione aziendale, compreso ciò che ci si aspetta da loro in termini di performance e comportamento. Il modo in cui viene condotto tale processo —ammesso che venga contemplato— può avere un impatto a lungo termine sia sui dipendenti che sui datori di lavoro. Le aziende dovrebbero prestare la massima attenzione all’on-boarding nell’ambito del recruitment. Il tempo e le risorse investiti per attrarre i migliori talenti possono essere rapidamente rovinati da un processo di assimilazione carente. Le aziende dovrebbero implementare delle best-practice rispetto ai programmi di on-boarding dedicandovi personale e risorse idonei, in modo tale che i neo-assunti beneficino di un’assimilazione strutturata, con valutazione e feedback nell’arco dei primi 90 giorni. Kelly Global Workforce Index® 11
  • 12. ASSIMILAZIONE DI UN NUOVO DIPENDENTE Quando nuovi dipendenti arrivano in un’azienda per iniziare a lavorarvi, possono imbattersi in un processo strutturato che li guidi nel periodo iniziale, o essere lasciati a cavarsela alla bell’e meglio. Solo poco più della metà degli intervistati di tutto il mondo (55%) ha dichiarato che il proprio attuale datore di lavoro ha adottato un approccio strutturato per consentire loro d’inserirsi all’interno dell’organizzazione. Tale approccio all’on-boarding è più diffuso in APAC (60%) che in EMEA (48%). Molti Paesi dell’APAC sono al di sopra della media per l’incidenza relativamente alta di approcci strutturati all’on-boarding, in particulare Cina, Russia, Thailandia, India e Malesia. China Russia Thailand India Malaysia Indonesia Singapore Poland UK New Zealand Australia Hungary Portugal Germany Denmark Switzerland Norway Sweden Netherlands Italy France Global Il tuo attuale datore di lavoro ha adottato un approccio strutturato per farti inserire all’interno dell’organizzazione dopo l’assunzione? (% di “Sì,” per Paese) MEDIA APAC: 60% MEDIA GLOBALE: 55% MEDIA EMEA: 48% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% CINA AUSTRALIA DANIMARCA GERMANIA UNGHERIA INDONESIA MALESIA PAESI BASSI NUOVA ZELANDA NORVEGIA POLONIA RUSSIA SINGAPORE SVEZIA SVIZZERA REGNO UNITO PORTOGALLO FRANCIA ITALIA INDIA THAILANDIA China Russia Thailand India Malaysia Indonesia Singapore Poland UK New Zealand Australia Hungary Portugal Germany Denmark Switzerland Norway Sweden Netherlands Italy France Global Kelly Global Workforce Index® 12
  • 13. LE IMPRESSIONI DEL DIPENDENTE DOPO IL RECRUITMENT I primi tre mesi di lavoro rappresentano una fase critica, sia per le aziende che per i dipendenti. In genere, è il periodo in cui i neo-assunti vengono messi alla prova dai propri datori di lavoro e ci si fa una prima idea di performance, capacità e potenziale. Fortunatamente, la maggioranza dei neo-assunti ha un’impressione generalmente positiva dopo i primi tempi in azienda. Dopo 90 giorni di lavoro, il 39% degli intervistati della region EMEA avevano un’opinione “decisamente” della loro azienda, mentre per il 40% era “abbastanza” positiva. In APAC, il risultato è stato migliore, col 43% di impressioni “decisamente” positive e il 39% di “abbastanza” positive. Nei primi 90 giorni di lavoro nella tua attuale azienda, la tua esperienza ha avuto un impatto positivo sulla tua opinione rispetto all’azienda (immagine, cultura, management, valori fondanti etc.)? (% di “Sì,” per area geografica) EMEA APAC 39% Sì, decisamente Sì, abbastanza Altro 43% 40% 39% Kelly Global Workforce Index® 13
  • 14. La tecnologia come “complice” La tecnologia, che oggi è una parte indispensabile della nostra vita quotidiana, è diventata parte integrante anche del processo di reclutamento. Assicurarsi che quanti vogliono candidarsi possano accedere facilmente ad informazioni importanti ed inviare le proprie candidature tramite dispositivi elettronici è essenziale per un processo di recruitment efficace. Il modo in cui i candidati esplorano il mercato del lavoro e si candidano riflette un cambiamento nell’utilizzo della tecnologia e dei social media, nonché tratti distintivi specifici delle diverse areee geografiche. Kelly Global Workforce Index® 14
  • 15. METODO ATTRAVERSO IL QUALE SI È TROVATO L’IMPIEGO PIÙ RECENTE Il modo più frequente per trovare un nuovo lavoro nel 2014 è stato attraverso i siti specializzati online, con circa un quarto degli intervistati di EMEA (26%) ed APAC (27%) che l’hanno scelto. Il passaparola resta un canale importante per trovare lavoro, soprattutto in EMEA, dove il 16% l’ha utilizzato con successo, contro l’8% in APAC. L’approccio diretto da parte di aziende o recruiter ha riguardato il 16% del lavoro trovato in EMEA e il15% in APAC. Sono stati nettamente di più gli intervistati dell’APAC (23%) che hanno trovato il loro impiego più recente attraverso società di reclutamento o selezione o hed hunter, rispetto ad EMEA (16%). Le inserzioni su stampa sono servite solo al 3% dei lavoratori, i social media appena al 2%. Come hai trovato il tuo impiego più recente? (% per area geografica) Siti web specializzati Passaparola Approccio diretto da aziende/recruiter Società di reclutamento/selezione/head hunter Segnalazione da parte di un dipendente Sito aziendale Inserzioni su stampa Social media Servizi di placement universitari/career day Eventi di networking 0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% EMEA APAC Kelly Global Workforce Index® 15
  • 16. METODO UTILIZZATO PER CANDIDARSI ALL’IMPIEGO PIÙ RECENTE Rispetto al metodo effettivamente utilizzato per inviare una candidatura, l’indagine mostra che i sistemi elettronici, oggi, sono quasi universalmente utilizzati ed hanno praticamente rimpiazzato i curriculum cartacei. Più del 90% degli intervistati di EMEA ed APAC si è candidato all’impiego più recente utilizzando un cv o un sistema di candidatura digitale o elettronico. Solo un intervistato su cinque circa ha utilizzato sistemi di candidatura tradizionali, come il curriculum cartaceo. Altri metodi, quali social media e colloqui effettuati da remoto o, ancora, video-cv sono ancora agli albori come strumenti di reclutamento. Quale dei seguenti metodi hai utilizzato per la tua candidatura più recente? (%, ammesse le risposte multiple) CV o sistema di candidatura elettronico/digitale CV cartaceo o sistema di candidatura tradizionale Social media Video-colloquio/ video-cv/altro 91% 20% 9% 7% 94% 17% 7% 5% EMEA APAC Kelly Global Workforce Index® 16
  • 17. CONCLUSIONE Massimizzare l’investimento sul capitale umano È un dato di fatto che non tutte le aziende stanno partendo col piede giusto col processo di reclutamento. La buona volontà e l’ottimismo che caratterizzano la fase iniziale del reclutamento possono svanire rapidamente, se il processo non è adeguatamente strutturato, pianificato e finanziato. La sfida per le aziende è trattare tutti i candidati con rispetto, e in modo tale da far capire chiaramente anche a quelli che sono rimasti esclusi le ragioni del loro mancato successo. La realtà è che alcuni candidati scartati potrebbero essere ripresi in considerazione in futuro, mentre la loro esperienza determinerà l’opinione che altri si faranno dell’organizzazione aziendale. Troppe aziende trattano il reclutamento con una certa dose d’indifferenza. E troppo spesso i candidato sono lasciati in un limbo d’incertezza e perplessità. Anche il processo di on-boarding causa frustrazione. Data la portata dell’investimento che si fa quando si assumono nuovi dipendenti, è sorprendente che le aziende non affrontino questo momento con maggior senso di responsabilità. I livelli di soddisfazione registrati nell’ultimo KGWI suggeriscono che c’è un ampio margine di miglioramento, ma, cosa ancor più importante, mostra fino a che punto l’investimento sui nuovi talenti viene spesso sprecato a causa di carenze nel processi di assimilazione all’interno dell’azienda. Le aziende possono fare molte cose per rendere il processo più efficiente. Per esempio, fissare degli indicatori di performance per tutta la durata del processo di reclutamento, in modo da garantire che COSA POSSONO FARE LE AZIENDE soddisfi le esigenze di candidati, nuovi dipendenti e business, oppure avviare “exit interview” con un campione di candidati scartati, per identificare gli aspetti positivi e negativi e le possibili aree di miglioramento. Molti candidati lamentano una carenza d’informazioni sul loro status durante il processo di candidatura. Questa situazione viene spesso descritta come un “blackout comunicativo”, che li lascia confusi e frastornati. Uno dei fattori-chiave per migliorare il processo di candidatura è proprio comunicare coi candidati per far sapere loro lo status in cui si trovano, sia dopo che hanno inviato il cv o la candidatura che dopo l’eventuale colloquio. È importante anche che le aziende rendano il più semplice possibile l’invio delle candidature. Requisiti, titoli, esperienze e retribuzione dovrebbero essere di facile comprensione. E risposte tempestive da parte delle aziende sono fondamentali per aiutare tutti i candidati a comprendere d’essere stati valutati e rispettati. Kelly Global Workforce Index® 17
  • 18. Kelly Services mette a disposizione dei clienti una grande esperienza nell’offerta di soluzioni innovative per il reclutamento e la gestione del personale Le persone di talento sono il cuore del vostro business. E ciò significa che le problematiche legate alla gestione del personale sono una realtà che dovete affrontare. Con più di 65 anni di esperienza come leader nel settore, Kelly Services soddisferà velocemente le vostre esigenze specifiche in termini di gestione delle risorse umane o del business, con workforce solutions strategiche. Kelly è consapevole che molte organizzazioni può essere utile per gestire particolari che ne accresceranno l’expertise. Affrontare sono concentrate soprattutto su quello che funzioni o problematiche. Una delle “lezioni” nel modo giusto il processo di reclutamento sanno fare meglio: il proprio core business. fondamentali che possiamo trarre dal KGWI implica l’applicazione delle lezioni che Perciò, può valere la pena di esternalizzare è che l’ingente investimento sul capitale si sono apprese da centinaia di clienti di in toto o in parte i processi di reclutamento umano può essere messo a rischio se non si tutto il mondo ed è proprio qui che Kelly ed on-boarding, affidandoli ad esperti che affronta l’intero processo in modo strutturato può aiutare ad ottnere il miglior ritorno ne fanno il proprio core business quotidiano. ed efficace. Kelly non punta solo a fornire dati sull’investimento nel capitale umano. Anche per le aziende con grandi dipartimenti utili a tale scopo, ma mette a disposizione HR, a volte, il supporto di uno specialista delle aziende anche la consulenza di esperti Kelly Global Workforce Index® 18
  • 19. IL KELLY GLOBAL WORKFORCE INDEX Il Kelly Global Workforce Index (KGWI) è un’indagine annuale di carattere globale che raccoglie le opinioni su temi che riguardano il lavoro e il luogo di lavoro. All’indagine hanno partecipato circa 230.000 persone in Americhe, EMEA ed APAC. L’indagine è stata condotta online da RDA Group per conto di Kelly Services. KELLY SERVICES® Kelly Services, Inc. (NASDAQ: KELYA, KELYB) è leader nell’erogazione di workforce solutions. Kelly® offre una vasta gamma di servizi di outsourcing e consulenza, nonché selezione di personale a tempo determinato ed indeterminato. Con clienti in ogni parte del mondo, Kelly ha trovato lavoro a più di 540.000 persone nel 2013. Il fatturato 2013 è stato di $5.4 miliardi. Visita kellyservices.it e seguici su Facebook, LinkedIn e Twitter. Scarica The Talent Project, l’app gratuita per iPad di Kelly Services. An Equal Opportunity Employer. © 2014 Kelly Services kellyservices.it ESCI Kelly Global Workforce Index™ 19