1. Dal catasto al terreno!
lezioni di Mario Nobili e Roberto Casotti
Storia degli Insediamenti _ 4&5!
Enrica Salvatori - a.a. 2013-2014 - Pisa
2. Testi fondamentali
!
Robert Fossier, La Terre des hommes en Picardie jusqu’à la fin du XIIIe siècle
(Nauwelerts, 1968): lavoro sulla Picardia, studiata come regione/territorio/società
dall’età carolingia fino all’XI secolo!
Adriaan Verhulst, La genèse du régime domanial classique en France au Haut Moyen-
Age, in Agricoltura e mondo rurale in Occidente nell'alto medioevo, Spoleto 1966!
Mario Nobili, ‘Le mappe catastali come fonte per la storia dei beni comuni nell’età
medievale e moderna: un esempio lunigianese’, in Medioevo rurale. Sulle tracce della civiltà
contadina, a cura di Vito Fumagalli e Gabriella Rossetti (Il Mulino: Bologna, 1980)
3. Un sistema ecologico
Un territorio è una sorta di sistema ecologico in cui cultura, economia, sistemi di
coltivazione e di uso del suolo, lingua, insediamenti, usanze sono profondamente
integrate!
Dalla seconda metà dell’Ottocento tutto un “sistema ecologico” legato al territorio
lunigianese è venuto meno: forte crisi demografica per attrazione della città,
abbandono dell'economia tradizionale, abbandono del territorio!
la ricostruzione del paesaggio passato è difficile. Deve passare attraverso le fonti
più recenti per poi andare a ritroso nel tempo
5. Forma della proprietà
forma e la distribuzione delle particelle sono un problema storico!
per ricostruire la forma e la storia della proprietà dobbiamo partire dal catasto
particellare !
la fotografia che fa il catasto leopoldino della Lunigiana interna è quella in cui si
trova una struttura della proprietà molto irregolare: ogni famiglia possiede diverse
particelle sparse; la proprietà frantumata. !
diverso il caso del podere toscano che appare molto più concentrato. !
6. Area di studio
La zona che studiamo è quella della podesteria di Codiponte, comune di Casola,
all’epoca del catasto che schediamo (1551) entro il capitanato di Fivizzano. !
Nel medioevo era territorio della consorteria dei Bianchi di Erberia, vassalli canosino !
la particella catastale non corrisponde sempre e necessariamente al pezzo di terra che
documenta una fonte fiscale come i catasti e gli estimi anteriori al Leopoldino!
i catasti cominciano verso la metà del Duecento nelle città comunali, al fine di
impostare una efficace politica fiscale/annonaria!
dalle carte attuali passo al catasto cinquecentesco; quando risalgo a documenti ancora
più antichi (fino ai polittici carolingi) ho solo indicazioni sparse e non sistematiche
7. particelle e compascui
Nel Granducato di Toscana, nel Settecento, si sviluppò un ampio dibattito sulla
gestione dei coltivi!
Nel 1780 si decise la quotizzazione dei beni comuni (divisioni del bosco ceduo)!
questo si percepisce nelle particelle strette e lunghe visibili in alcuni fogli catastali
leopoldini
9. Compascui
compascuo: antico nucleo fondamentale di questo territorio, vero centro
economico, dobbiamo pensarlo come il centro di un fiore da cui partono tanti
petali. Questi compascui erano sul culmine o in prossimità delle alture!
Parte sono andati perduti perché il granducato ne decise la parcellizzazione;
rimangono visibili in parte di quelli non confluiti nel Granducato!
Formentini e Sereni hanno elaborato una teoria che partendo dalla struttura delle
pievi e all’individuazione dei compascui andava a risalire all’organizzazione del
territorio da parte dei Liguri!
Teoria interessante ma non facilmente verificabile
10. Le Terre dei Bianchi
Il territorio che analizzeremo nel medioevo era dei Bianchi di Erberia ed aveva il
suo centro nel monastero di Monte dei Bianchi (se ne conserva un piccolo
cartulario)!
Pivieri di Offiano, Codiponte e Viano!
Vi si registra un forte fenomeno di incastellamento in momenti e con modalità
diverse. Dobbiamo ritenere l’incastellamento uno dei fondamenti genetici del
territorio e del paesaggio agrario!
Morfologia, qualità dei territori e clima condizionano ovviamente le modalità di
strutturazione signorile dei territorio
11. Transumanza
Fenomeno secolare di non facile documentazione!
Nella zona esaminata si praticavano la transumanza verticale e orizzontale!
ORIZZONTALE dalle Apuane al mare e alla pianura!
VERTICALE dai paesi della valle all’alpe.!
I prati ancora visibili sono artificiali, creati ab antiquo dal disboscamento (vendita
di legno per le città marinare) e dal pascolo
12. Castiglioncello
Castiglioncello dipendeva dal punto di vista religioso dalla Pieve di
Offiano, che però non risulta nell’estimo catastale di Castiglioncello
ma in quello di Regnano.!
Per un certo periodo di tempo il territorio del castello di Regnano ha
corrisposto a quello della Pieve di Offiano.!
Quest’area nel ‘400 è caratterizzata dalla presenza di piccoli comuni
rurali sotto il dominio fiorentino.
13. Il catasto
Per questo territorio i catasti (testuali) partono dai primi del ‘500.!
Il catasto del capitanato di Fivizzano è conservato nel archivio di
Stato di Massa e Firenze. !
È in più volumi, ma ha una parte introduttiva unica in cui è
specificato chi ha richiesto il censimento e coloro che svolgeranno il
compito (generalmente 3 persone scelte dalla comunità). !
La stima probabilmente è fatta sulla base di un elenco dei beni fatto
precedentemente, che viene aggiornato. !
Non sappiamo esattamente come avvenisse il censimento, ma è
probabile che i proprietari dichiarassero i propri beni e poi gli
addetti controllassero la veridicità della dichiarazione.
14. Il catasto
Dopo la parte introduttiva si trova!
un indice dei proprietari!
ogni fuoco (= famiglia) corrisponde a un numero (=cnumero di
portata, riportato in alto nella pagina). !
nei catasti più recenti ci sono anche i nomi dei componenti del
fuoco, mentre nei più antichi (quello che esaminiamo è del 1551)
solo il nome del capofamiglia. !
ogni proprietà è elencata in successione con indicazioni di tipologia
(casa, terra, vigna, ecc.), posizione, confinanze e stima economica
15. Il catasto
numero della portata
foglio 199r
nome del dichiarante
proprietà
stima
aggiornamenti successivi