2. Introduzione
• Il processo di produzione e comprensione
linguistica comprende un fenomeno detto
• Causalità implicita
→ il verbo ha un cue semantico che permette di fare
assunzioni sulla fonte causale dell'evento
3. Causalità implicita : studi
precedenti
• Modello di Brown & Fish
– Agente-paziente
– Stimulus experiencer
• Levorato & Nesi
– Causalità implicita per verbi di percezione
5. Ipotesi
• Dall'esperimento ci aspettiamo che tra i verbi
percettivi e quelli psicologici vi sia differenza
nell'attribuzione causale.
• Secondo Levorato et al. verbi percettivi divisi in
– Intenzionali → assimiliabili a verbi agentivi
– Non intenzionali → assimilabili a verbi di stato
6. Partecipanti
• 4 soggetti di età compresa tra i 22 e i 26 anni
con una formazione universitaria
Età media : 23,87
7. Materiale
• Sono state usate 25 frasi
• Le frasi utilizzate provengono da una precedente
ricerca di Levorato e Nesi
• Sono state divise in fase di analisi in 3 gruppi, a
seconda del verbo principale
– Verbi agentivi
– Verbi percettivi
– Verbi psicologici
8. Procedura
• Lo sperimentatore chiede ai soggetti di leggere delle
frasi e per ognuna di esse inventarsi una continuazione
• Le frasi erano del tipo :
– “Mario fa qualcosa perchè ...”
– Al fine di verificare se i dati ottenuti sono
significativi per trarre delle conclusioni, si è usato il
T test
9. Risultati
V. Agentivi V. percettivi V. psicologici
Media 0,85 0,61 0,61
Ds 0,35 0,49 0,49
V. agentivi vs v. percettivi → t = 1.81 p = 0.04
V. agentivi vs v. psicologici → t = 2.05 p = 0.08
V. psicologici vs v .percettivi → t = 0.05 p = 0.95
Differenza significativa per il primo confronto
10. Discussione 1
• L'ipotesi di partenza è stata confermata
• L'intenzionalità dei verbi percettivi non incide
sull'attribuzione della causalità
11. Possibili studi futuri su questo
esperimento
• Reclutare soggetti di età inferiore
• Usare frasi che presentano condizioni di
animatezza e inanimatezza