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2. 44 VITA IN CAMPAGNA 5/2011
PICCOLA MECCANIZZAZIONE
L’irrigazione di un piccolo orto fami-
liare è spesso eseguita a mano con un sem-
plice tubo di gomma collegato alla rete
idrica: l’operazione è di per se semplice,
ma richiede tempo e pazienza. Anche nel
caso di una modesta superficie, potrebbe
quindi risultare utile predisporre un im-
pianto di irrigazione realizzato apposita-
mente per le colture orticole. Sulla «Guida
illustrata alla difesa delle piante da orto»
(allegata al n. 4/2011), a pag. 6, abbiamo
consigliato l’irrigazione per infiltrazione
laterale dentro solchi e quella con mani-
chette plastiche forate, sempre collegate
alla rete idrica. In queste pagine proponia-
mo invece ai lettori un altro semplice im-
pianto, basato sullo stesso principio, che
prevede l’utilizzo di ali gocciolanti [1].
I vantaggi principali di questo impian-
L’ala gocciolante consente di irrigare
in modo efficiente il piccolo orto
Per l’irrigazione di un orto familiare, di circa 150 metri quadrati, proponiamo il sistema
ad ala gocciolante collegato alla rete idrica a mezzo di un comune rubinetto.
Ottimizzando la disposizione della aiole e seguendo il progetto qui illustrato si può irrigare
l’orto in modo efficiente, rispettando le esigenze delle diverse colture
to sono il risparmio d’ acqua, comune a
tutti i sistemi di irrigazione a goccia, la
lunga durata (circa 10 anni) e l’economia
di gestione.
OCCORRE OTTIMIZZARE
LA DISPOSIZIONE DELLE AIOLE
Prima di realizzare l’impianto si con-
siglia la suddivisione dell’orto in aiole
larghe 1 metro e lunghe circa 10 metri,
intercalate da un passaggio di servizio
largo 20 cm. Per razionalizzare la distri-
buzione dell’acqua, in ciascuna aiola è
bene seminare o trapiantare un solo tipo
di ortaggio, oppure più ortaggi ma con le
medesime esigenze.
Il progetto proposto, con 3 ali goc-
ciolanti parallele distanziate 30 cm l’una
In ogni aiola (larga 1 metro) sono
collocate tre ali gocciolanti parallele
(alla distanza di 30 cm l’una dall’altra)
Progetto di un impianto di irrigazione ad ala gocciolante su un orto di 150 metri quadrati
Nel progetto sono previsti due settori,
uno di 7 aiole (A) e l’altro di 6 aiole
(B) (più un eventuale terza valvola a
sfera per altre installazioni, segnalata
in grigio). Seguendo lo schema di
montaggio si può facilmente installare
l’impianto proposto.
Gruppo di testata: 1-Presa d’acqua
da acquedotto tramite un rubinetto.
2-Raccordo rapido a ghiera girevole.
3-Manicotto. 4-Filtro a dischi.
5-Raccordo TE girevole.
6-Riduttore di pressione.
7-Raccordo Nipplo. 8-Gomito.
9-Valvola a sfera settoriale.
Tubazioni di adduzione:
10-Raccordo a compressione.
11-Tubazione PE.
12-Tappo di adduzione.
13-Foro per inserimento guarnizione.
Tubazioni di derivazione:
14-Olivetta con guarnizione.
15-Raccordo a innesto. 16-Tubazione
PE. 17-Valvolina di esclusione.
18-Gomito. 19-Raccordo TE a 90°.
20-Ala gocciolante.
21-Doppio anello sigillante
(a chiusura dell’ala gocciolante)
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Particolar
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Particolare
A
B
A
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3. VITA IN CAMPAGNA 5/2011 45
PICCOLA MECCANIZZAZIONE
dall’altra, è ideale per colture a filare di
piccola e media grandezza (radicchio,
carote, cipolle, ecc.). Per ortaggi di mag-
giori dimensioni (pomodori, finocchi,
fagioli) possono bastare due ali goccio-
lanti o anche una sola (come nel caso
delle zucchine). Per le colture seminate
a spaglio, se il terreno tende allo sciolto
è meglio aggiungere una quarta fila.
Per una corretta irrigazione degli or-
taggi, con disposizione delle ali goccio-
lanti come da progetto, si consiglia una
durata di circa 60 minuti a giorni alterni.
I PRINCIPALI COMPONENTI
DELL’IMPIANTO
Il progetto riferito a un orto di circa
150 metri quadrati – illustrato nel dise-
gno nella pagina precedente – descrive
nel dettaglio l’impianto irriguo, con lo
schema di montaggio dei vari componen-
ti e i relativi particolari.
Abbiamo considerato la presenza di
una presa d’acqua di acquedotto, tra-
mite un rubinetto, con una portata di 25
litri al minuto e una pressione di 3-3,5 bar
(unità di misura della pressione).
L’ala gocciolante è un tubo di polieti-
lene (PE) con gocciolatori già inseriti. Nel
progetto abbiamo considerato un’ala goc-
ciolante di 16 mm di diametro con goccio-
latori distanziati di 30 o 33 cm l’uno dal-
l’altro; è il modello più disponibile sul
mercato, in rotoli da 25, 50 o 100 metri.
In ogni aiola si collocano tre ali goc-
ciolanti parallele (alla distanza di 30 cm
l’una dall’altra), per un totale di 30 metri
lineari di ala gocciolante per aiola. In que-
sto modo, essendo la portata d’acqua di
ciascun gocciolatore di 2 litri/ora, si ottie-
ne una portata di 200 litri/ora (100 goc-
ciolatori per aiola), pari a 3,3 litri minuto
per ogni aiola; in base alla portata d’acqua
disponibile al rubinetto (cioè 25 litri al
minuto) si possono irrigare fino a 7 aiole
così predisposte contemporaneamente.
Nel progetto sono previsti due settori:
uno con 7 aiole (con 210 metri lineari di
ala gocciolante) e l’altro con 6 aiole (con
180 metri lineari di ala gocciolante); cia-
scun settore è azionato da una valvola a
sfera settoriale (indicata nel progetto con
il n. 9) nel gruppo di testata. Anche se si
tratta di acqua di acquedotto, subito dopo
la presa d’acqua è consigliabile inserire un
filtro a dischi (indicato nel progetto con il
n. 4) per trattenere le eventuali impurità
(per lo più sabbia fine) che a lungo andare
possono ostruire i fori dei gocciolatori.
Le tubazioni di adduzione (linee di
testa delle aiole, indicate nel progetto con
il n. 11) sono del diametro di 25 mm (con
PN 6, cioè pressione nominale di eserci-
zio di 6 bar); le tubazioni di derivazione
(indicate nel progetto con il n. 16), che
collegano queste linee alle ali gocciolan-
ti di ciascuna aiola, sono invece del dia-
metro 16 mm (con PN 4, cioè pressione
nominale di esercizio di 4 bar). Le tuba-
zioni di adduzione e derivazione sono in
polietilene a bassa densità (Pebd), quindi
morbide e facilmente lavorabili.
Poiché le esigenze irrigue degli ortag-
gi coltivati nelle singole aiole possono es-
sere diverse, abbiamo previsto la possibi-
lità di escludere dall’irrigazione ogni sin-
gola aiola tramite una valvolina di esclu-
sione (indicata nel progetto con il n. 17)
posta sulla tubazione di derivazione.
L’ala gocciolante è di solito di tipo au-
tocompensante (mantiene costante la pres-
sione in ciascun gocciolatore, uniforman-
do la portata di erogazione). I gocciolatori
operano alla giusta portata con pressioni
da 0,6 bar fino a 3,5 bar. Se la pressione
dell’acquedotto è superiore a quest’ultimo
valore, occorre inserire un riduttore di
pressione (indicato nel progetto con il n.
6); in genere si tratta di piccoli riduttori
con pressione di uscita prefissata a 2 bar,
ideali per questo tipo di ala gocciolante.
LA MESSA IN OPERA
Seguendo il progetto e il relativo sche-
ma di montaggio si può facilmente instal-
lare l’impianto proposto, facendo anche
qualche eventuale modifica in funzione
della forma dell’orto e delle aiole.
Una volta assemblato il gruppo di
testata (indicato nel progetto con i nu-
meri dall’1 al 9) questo va attaccato al
rubinetto tramite un raccordo rapido a
ghiera girevole, che consente di staccar-
lo a piacere in modo da utilizzare il ru-
binetto per altri scopi; si può anche mon-
tare un terza valvola a sfera (come nel
nostro progetto) per altre installazioni.
A questo punto si stendono a terra le di-
verse tubazioni di adduzione (indicate
nel progetto con i numeri dal 10 al 13) ta-
gliandole alla lunghezza necessaria e si in-
seriscono i raccordi a compressione per il
collegamento alle valvole; si forano quin-
di le tubazioni in corrispondenza di un la-
to di ciascuna aiola e si inseriscono le
guarnizioni con le relative olivette. Sulle
olivette si montano le tubazioni di deri-
vazione (indicate nel progetto con i nume-
ri dal 14 al 19) e le si taglia, con una forbi-
ce da potatura, alla lunghezza necessaria,
inserendo in successione la valvolina di
esclusione, il gomito, le Te e il gomito fi-
nale di derivazione dell’ala gocciolante.
Infine, su ciascuna derivazione si monta
un’ala gocciolante della lunghezza del-
l’aiola. Prima di chiudere i terminali del-
l’ala gocciolante occorre aprire il rubinet-
to e lasciare scorrere l’acqua per un minu-
to al fine di liberare le tubazioni da even-
tuali residui di lavorazione. A questo pun-
to si chiude la parte finale di ciascuna ala
gocciolante con un doppio anello e la si
fissa nel terreno con gli appositi picchetti.
Carlo Cametti
[1] L’impianto è previsto per l’azionamen-
to manuale (basta aprire il rubinetto per il
tempo necessario); per automatizzarlo oc-
corre inserire un piccolo programmatore a
batteria nel gruppo di testata (al posto del-
le valvole a sfera settoriali).
Il costo indicativo di un impianto co-
me quello qui illustrato (esteso su 150
metri quadrati, della durata di circa 10
anni) si aggira intorno ai 500 euro (Iva
compresa e manodopera esclusa). Tut-
ti i materiali sono reperibili presso riven-
ditori specializzati di materiali per irri-
gazione, rivenditori di materiale idrauli-
co, ferramenta, fai da te e garden center.
L’ala gocciolante è un tubo di polietilene (a sinistra) con inseriti i gocciolatori (a destra)
Per razionalizzare la distribuzione del-
l’acqua, in ciascuna aiola è bene semi-
nare o trapiantare un solo tipo di ortag-
gio, oppure più ortaggi ma con le mede-
sime esigenze idriche e uguale durata
del ciclo vegetativo
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