2. Oggi gli studi sui materiali hanno raggiunto un livello di sviluppo tale che i limiti nell’uso delle materie e dei prodotti sono ridottissimi. Ma questo non vuol dire che in edilizia si possono usare tutti i materiali senza problemi di carattere strutturale, fisico, tecnico, funzionale e ambientale. Alla luce delle esigenze legate al dover concepire costruzioni sostenibili, la scelta appropriata dei materiali, delle tecniche esecutive e delle tipologie strutturali è un imperativo categorico. In questo scenario, è fondamentale conoscere e adottare gli strumenti per valutare e scegliere i materiali.
3. Nell’ambito della (ricerca di) sostenibilità il settore delle costruzioni ha un peso rilevante. In Italia l’edilizia civile (residenziale e terziaria) assorbe più del 40% di energia di cui meno del 20% è relativa ai processi produttivi e costruttivi (prevalentemente per la produzione di materiale da costruzione e in quota minore per la cantierizzazione) e più dell’80% è dovuta a processi gestionali (il riscaldamento, il raffrescamento, l’acqua calda sanitaria, l’illuminazione e l’uso di elettrodomestici).
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5. L’architetto deve far proprio il concetto di sostenibilità e … modificare l’approccio al progetto. Tenuto conto che in ogni trasformazione del territorio, il principale comune denominatore è la sostenibilità ambientale , quale regola decisionale di scelta i cui criteri vanno richiamati ogni qual volta viene illustrata una tecnica costruttiva, un processo di produzione di un materiale o di un sistema. E’ necessario quindi, per un approccio al progetto sostenibile, acquisire la filosofia del ciclo di vita che dovrebbe dettare le regole nella scelta di materiali e sistemi costruttivi. emissioni tossiche scarti rifiuti energia emissioni tossiche scarti rifiuti emissioni tossiche scarti rifiuti emissioni tossiche scarti rifiuti energia energia energia
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7. valutazione del Ciclo di Vita approvvigionamento di materiale grezzo lavorazione primaria lavorazione secondaria uso del prodotto disposizione della fine di vita riciclo e riuso trasporto trasporto trasporto trasporto
8. L’obiettivo delle generazioni attuali e future deve essere quello di raggiungere la massima qualità dei prodotti con il maggior risparmio di risorse possibile (crescita qualitativa e non quantitativa). Nel settore edile, per misurare e valutare il consumo di risorse (bilancio ecologico), è stato messo a punto un metodo (1982) basato sul principio del “contenuto di energia primaria” di un materiale. Per consentire la progettazione di edifici con il minimo inquinamento ambientale possibile, nel 1995 in Svizzera è stato sviluppato il modello SIA D 0123. Oggi la richiesta di strumenti informatici in grado di valutare gli edifici dal punto di vista ecologico ed economico è sempre più crescente.
9. Anche la Germania dispone di uno strumento corrispondente a quello svizzero (LEGEP). Oltre alla Svizzera ed alla Germania, anche la Gran Bretagna, l’Austria e gli USA dispongono di strumenti di valutazione per controllare la sostenibilità dell’edilizia. Purtroppo l’Italia è indietro di un paio di decenni; solo ultimamente si stanno definendo strumenti idonei.
10. Un altro fattore importante in termini di sostenibilità è la durata dei materiali. La durata di un elemento costruttivo si misura in base alla durata del materiale e delle sue correlazioni con le altre parti del sistema che lo comprende. Tecnicamente, gli elementi con intervalli di rinnovo più brevi dovrebbero essere inseriti in modo da poter essere sostituiti senza intervenire sulle parti più durature. È possibile ottimizzare la durata di un edificio, usando pochi materiali (per armonizzare i cicli di manutenzione e sostituzione). Per i materiali ecologici i cicli di manutenzione spesso sono più serrati. Il fattore tempo ha un’incidenza importante sui costi di produzione. Le valutazioni economiche generalmente trascurano gli aspetti ecologici e tossicologici.
11. Un approccio sostenibile alla progettazione deve inevitabilmente considerare oltre ai costi di realizzazione e funzionamento dell’edificio anche quelli sociali ed ambientali dovuti alla scelta dei materiali ed alle procedure inquinanti. Attualmente il mercato offre prodotti non inquinanti senza rilevanti costi aggiuntivi per cui non c’è più motivo di inquinare! Il mondo è fatto di materia, energia e informazione. Ogni operazione tesa a trasformare la materia dallo stato grezzo a prodotto di scarto richiede energia. Finora l’edilizia ha consumato un enorme volume di materiali corrispondente ad una qualità equivalente di rifiuti (inquinando acqua, terreno e aria). Si manifesta così la necessità di riciclare. Per gli edifici futuri si dovranno ridurre al minimo i rifiuti, prevedendo già dalla fase ideativa del progetto le modalità di dismissione e ricostruzione degli edifici.