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                                                Capitolo




La funzione di trasferimento


2.1 Funzione di trasferimento di un sistema.

2.2 L-trasformazione dei componenti R - L - C

2.2 Determinazione delle f.d.t. di circuiti elettrici.

2.3 Risposta al gradino
La funzione di trasferimento




2.1 Funzione di trasferimento di un sistema


 2.1.1 Definizione

La f.d.t. viene definita come rapporto della trasformata di Laplace del segnale
d’uscita U(s) e quello d’ingresso E(s).


                                                E(s)= L[e(t)]
                                                U(s)= L[u(t)]


                         U(s)
    f.d.t. = G(s) =
                         E(s)



 2.1.2 Utilità della f.d.t.

Dalla f.d.t. è possibile trarre informazioni:

•       sul comportamento del sistema nel dominio della frequenza (vedi diagramma di Bode e
        Nyquist)

•       sulla sua stabilità (vedi metodo di Nyquist, Bode)

•       sulla risposta di una rete a segnali di tipo diversi, ad es.

                                                       U(s) = G(s) ⋅ E(s)
                                                        u(t) = L - 1 [U(s)]




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La funzione di trasferimento




 2.1.3 Caratteristiche della f.d.t.


•    La f.d.t. o G(s) è indipendente dal segnale che si applica all’ingresso.

•    E’ una caratteristica del sistema (ogni sistema ha la sua f.d.t.)

•    Per i circuiti elettrici, essendo i segnali di ingresso e di uscita tensioni o correnti si ha che la
     G(S) può essere:
     − un’impedenza se u(t) è una tensione ed e(t) una corrente
     − un’ammettenza se u(t) è una corrente ed e(t) una tensione;
     − un numero puro se rappresenta il rapporto tra tensioni o correnti.

•    La f.d.t. essendo una funzione complessa è caratterizzata da un modulo e da una fase.
     − il modulo corrisponde al guadagno o attenuazione del sistema
     − la fase corrisponde allo sfasamento dell’uscita rispetto all’ingresso

•    la f.d.t. coincide con l’uscita U(s), nella variabile s, di un sistema quando all’ingresso è
     applicato un impulso unitario δ (t ) (delta di Dirac).

                                            U(s) = δ(s) = G(s) ⋅ 1 = G(s)
                                            u(t) = L-1 [U(s)]


•    La f.d.t. in generale è data dal rapporto di due polinomi in s.
         a m s m + a m −1 s m −1 + ⋅ ⋅ ⋅ + a1 s + a 0
G ( s) =                                                       con m ≤ n
          bn s n + bn −1 s n −1 + ⋅ ⋅ ⋅ + b1 s + b0


 2.1.4 Poli e Zeri

−    Gli zeri sono i valori della variabile s che annullano il numeratore         della G(s).
−    I poli sono i valori della variabile s che annullano il denominatore.
−    I poli e zeri sono le singolarità della f.d.t.




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La funzione di trasferimento




 2.1.5 Forme della f.d.t.

La f.d.t., oltre alla forma di funzione razionale (o rapporto tra due polinomi), può assumere le
altre forme:

•        forma in cui compaiono poli e zeri

                  (s − z1 )(s − z 2 ) ⋅ ⋅ ⋅ (s − z m )                                 am
    G(s) = K 0                                                             con K 0 =
                  (s − p1 )(s − p 2 ) ⋅ ⋅ ⋅ (s − p n )                                 bn

•        forma in cui compaiono le costanti di tempo (detta anche forma normale)

             K(1 + sτ z1 )(1 + sτ z2 ) ⋅ ⋅ ⋅ (1 + sτ zm )
    G(s) =
             s g (1 + sτ p1 )(1 + sτ p2 ) ⋅ ⋅ ⋅ (1 + sτ pn )
                  1             1
o      τ zi = −      e τ pi = −    ; rappresentano le costanti di tempo della rete.
                  zi            pi
o     K è detto guadagno statico e rappresenta il valore che assume la f.d.t. quando s=0 cioè
      per segnali d’ingresso costanti (in c.c.)

 2.1.6 Ordine di un sistema

•     Un sistema dicesi del primo ordine quando la sua f.d.t. presenta un solo polo
      (il denominatore della f.d.t. è un polinomio di primo grado)
                           K                 1
      Es.         G (s ) =            p1 = −
                        (1 + sτ)             τ
       I poli della f.d.t. si ricavano annullando il denominatore della G(s)
•     Un sistema dicesi del secondo ordine quando quando la sua f.d.t. presenta due poli
      (il denominatore della f.d.t. è un polinomio di secondo grado)
                               ωn 2
Es.         G (s ) =
                       s 2 + 2ζω n s + ω n 2
Parametri caratteristici:
ζ è detto coefficiente di smorzamento (determina il tipo di risposta)
ωn è chiamata pulsazione naturale
Poli della f.d.t.
 p1,2 = −ζω n ± ω n ζ 2 − 1
                                             2
risulta inoltre che p1 ⋅ p 2 = ω n (il prodotto delle radici è uguale al termine noto)

Le radici possono essere per:
reali distinti (ζ >1); reali coincidenti (ζ =1); complessi coniugati (0 < ζ <1 )




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 Esercizi sulle forme della f.d.t.

Esercizio 1

Nota la f.d.t. come rapporto tra polinomi in s porla :
a) nella forma in cui compaiono poli e zeri
b) nella forma in cui compaiono le costanti di tempo

                2s 2 + 6s − 8
G( s ) =
             s 3 + 6 s 2 + 11s + 6
Soluzione:
b) forma in cui compaiono i poli e gli zeri
Per porre la G(s) nella forma in cui compaiono poli e zeri, occorre determinare i valori di s che
annullano il denominatore (zeri) e i valori di s che annullano il denominatore (poli)

Numeratore
N(s) = 2s2+6s-8 = 0 ⇒ 2(s2+3s-4) = 0                        le soluzioni sono s = -4 ; s = +1
quindi: N(s) = 2(s+4)(s-1)
Denominatore
D(s) = s3+6s2+11s+6 = 0 il polinomio si annulla per s = -1 quindi è divisibile per (s +1) con
la regola di Ruffini troviamo il quoziente:

         1     6 11         6
 -1           -1 -5        -6                  Q(s) = s2 +5s+6
         1     5 +6         0
di conseguenza:
                     (s +1) (s2 +5s+6) = 0

le soluzioni dell’equazione sono: s = -1, s = -2, s = -3
pertanto :
                 D(s) = (s+1)(s+2)(s+3)
quindi:
                                    2s 2 + 6s − 8              2(s − 1)(s + 4)
                   G(s) =                               =
                                3       2
                             s + 6s + 11s + 6               (s + 1)(s + 2)(s + 3)

b)    forma in cui compaiono le costanti di tempo
                         s+4                         1
                   2(s − 1)4()            (s − 1)(1 + s)
                          4        4                 4
     G(s) =                      =
                      s+2 s+3      3              1      1
            (s + 1)2(    )3(   )     (s + 1)(1 + s)(1 + s)
                       2     3                    2      3
     in cui K (guadagno statico ) è uguale a 4/3




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La funzione di trasferimento




Esercizio 2

Nota la f.d.t. determinare il guadagno statico, i poli e gli zeri

             12(s + 2)
G (s) =
           (s + 1)(s + 3)

Soluzione:
−     il guadagno statico K è il valore che la f.d.t. assume quando s = 0
                        12(2)
       K = G(0) =              =8
                        (1)(3)
−    i poli sono:         p1 = -1, p2 = -1

−    gli zeri sono: z1 = -2




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La funzione di trasferimento




2.2 L-trasformazione dei componenti R, L, C

 RESISTENZA
       dominio del tempo                                                   dominio complesso

                                          V (s ) = L [v(t)] = R ⋅ I (s )
                                                                            La resistenza non subisce
                                                                            trasformazioni. R è uguale al
     v(t ) = R ⋅ i (t )                                                     rapporto tra V(s), trasformata della
                                                                            tensione e la I(s), trasformata della
                                                                            corrente




 CONDENSATORE
       dominio del tempo                                                   dominio complesso

                                         Considerando il condensatore inizialmente scarico (Vo=0)
                                                                    1 I( s )
                                          V (s ) = L [v(t)] =
                                                                    C s

                                                                            La capacità si trasforma in una
            1
    v (t ) = ∫ i (t )dt + Vo                                                impedenza capacitiva di valore:
            C                                                               V( s )         1
                                                                                     =
     Vo è la carica iniziale
                                                                            I( s )       s ⋅C


                                          •    Se invece il condensatore inizialmente è carico alla
                                               tensione Vo:
                                                                   1 I ( s ) Vo
                                          V (s ) = L [v(t)] =       ⋅       +
                                                                   C s        s

                                                                           La capacità si trasforma in un
                                                                                                   1
                                                                           impedenza di valore        , in serie
                                                                                                 s ⋅C
                                                                                                         Vo
                                                                           ad un generatore di tensione
                                                                                                          s




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La funzione di trasferimento




 INDUTTORE
      dominio del tempo                                                dominio complesso

                                        Se inizialmente l’induttanza non è percorsa da corrente
                                         V(s) = L[v(t)] = sL ⋅ I(s)
                  di (t )
     v (t ) = L                                                        L’induttanza si trasforma in una
                   dt                                                  impedenza induttiva di valore:
                                                                           V(s)
                                                                                = sL
                                                                           I(s)


                                         •    Se invece inizialmente è percorsa da una corrente di valore
                                              Io
                                         V(s) = L[v(t)] = sL ⋅ I(s) − LIo

                                                                       L’induttanza si trasforma in una
                                                                       impedenza induttiva di valore sL in
                                                                       serie ad un generatore di tensione di
                                                                       valore L Io




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La funzione di trasferimento




2.2 Determinazione della f.d.t. di un circuito


 3.2.1 Generalità

Per la determinazione della funzione di trasferimento di un circuito elettrico, si procede nel
seguente modo:

Si determina il circuito L-trasformato operando le seguenti sostituzioni:
    - il segnale d’ingresso e(t) (tensione o corrente) si trasforma in E(s)
    - il segnale d’uscita u(t) (tensione o corrente) si trasforma in U(s)
    - la resistenza R non subisce trasformazioni.
    - la capacità C si trasforma in una impedenza di valore 1/sC
    - l’induttanza L in una impedenza di valore sL

2) Si ricava la U(s) applicando le leggi viste in c.c. al circuito L-trasformato

3) si effettua il rapporto tra la U(s) e la E(s) e si trova così la f.d.t. cercata

                        U (s)
 f .d .t. = G ( s ) =
                        E (s)


 2.2.2 Determinazione della f.d.t. del circuito RC (filtro passa basso passivo)




          circuito RC                                                      circuito RC L -trasformato

Applicando la legge di Ohm si ha:

                   1                                        Vi( s )
     Vo( s ) =       ⋅ I (s)          dove        I (s) =
                  sC                                             1
                                                            R+
                                                                sC
sostituendo:
                   1 Vi(t )     1 Vi( s)               1
     Vo( s) =        ⋅       =            = Vi( s)
                  sC       1   sC sRC + 1          1 + sRC
                       R+
                          sC        sC
quindi:




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La funzione di trasferimento




                             Vo( s )    1
      f.d.t. = G ( s ) =             =
                             Vi( s) 1 + sRC


Da notare:
Il sistema è del 1°ordine perché la f.d.t. ha un polo (il denominatore si annulla per s = - 1/RC)


 3.2.3 Determinazione della f.d.t. del circuito CR (filtro passa alto passivo)




           circuito CR                                                     circuito CR L -trasformato

Applicando la legge di Ohm si ha:

                                                            Vi( s)
     Vo( s ) = R ⋅ I ( s )           dove        I ( s) =
                                                                 1
                                                            R+
                                                                sC
sostituendo:

                       Vi( t )     Vi( s )             sRC
     Vo( s ) = R ⋅             =R          = Vi( s )
                            1     sRC + 1            1 + sRC
                       R+
                           sC       sC
quindi:


                            Vo( s )   sRC
    f.d.t. = G( s ) =               =
                            Vi( s ) 1 + sRC


Da notare:
Il sistema è del 1°ordine perché la f.d.t. ha un solo polo (il denominatore si annulla per
s = - 1/RC).
La f.d.t. presenta anche uno zero nell’origine




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La funzione di trasferimento




 2.2.4 Determinazione della f.d.t. del circuito RLC serie




           Circuito RLC                                                     circuito RLC L -trasformato


                   1                                            Vi( s)
     Vo( s ) =       ⋅ i(s)            dove      I ( s) =
                  sC                                                        1
                                                            R + sL +
                                                                           sC
sostituendo si ha:

                   1          Vi(t )             1     Vi(t )                     1
     Vo( s ) =       ⋅                      =      ⋅              = Vi( s) ⋅ 2
                  sC                    1       sC sRC + s LC + 1
                                                          2
                                                                            s LC + sRC + 1
                         R + sL +
                                       sC               sC
quindi:

                         Vo( s )        1
   f.d.t.= G ( s ) =             = 2
                         Vi ( s ) s LC + sRC + 1

Da notare:

Il sistema è del 2°ordine perché la f.d.t. ha due poli (il denominatore della f.d.t. è un trinomio di
secondo grado.




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La funzione di trasferimento




 2.2.5 Determinazione della f.d.t. del derivatore, realizzato con Amp-Op




         Circuito derivatore                                               Circuito derivatore L -trasformato



Per l’amplificatore invertente:
                             Vo( s )   Z
     f.d.t. = G( s ) =               =− 2
                             Vi( s )   Z1

                                           1
Nel nostro caso:                  Z1 =       ;        Z2 = R
                                          sC
Sostituendo:

                              Vo( s )     R
                  G( s ) =            =−    = − sRC
                              Vi( s )     1
                                         sC

Da notare:
−    la f.d.t. ha uno zero nell’origine (il numeratore si annulla per s=0)
−    Nel dominio del tempo, questo circuito si comporta come derivatore, infatti:
     Vo( s ) = sRC ⋅ Vi( s )
antitrasformando si ha:

     vo ( t ) = L−1 [Vo( s )] = − RC ⋅ L−1 [sVi( s )] = − RC
                                                                           dvi ( t )
                                                                             dt
(l’uscita vo(t) è la derivata del segnale d’ingresso vi(t) a meno di una costante)




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La funzione di trasferimento




 2.2.6 Determinazione della f.d.t. dell’integratore, realizzato con Amp-Op




         Circuito integratore                                              Circuito integratore L -trasformato



Per l’amplificatore invertente:
                          Vo( s )    Z
     f.d.t. = G( s ) =            =− 2
                          Vi( s )    Z1
                                      1
nel nostro            Z1 = R ; Z 2 =                  ;
                                     sC
Sostituendo:
                       1
          Vo( s )             1
 G( s ) =         = − sC = −
          Vi( s )      R     sRC


Da notare:
−    la f.d.t. ha uno polo nell’origine (il denominatore si annulla per s=0)
−    Nel dominio del tempo, questo circuito si comporta come integratore, infatti:
                     1
      Vo( s ) =         Vi( s )
                    sRC
antitrasformando si ha:
                                         1       ⎡ Vi(s) ⎤      1
       v o (t) = L−1 [Vo(s) ] = −          ⋅ L−1 ⎢       ⎥ = − RC ∫ vi(t)dt
                                        RC       ⎣ s ⎦
(l’uscita vo(t) è l’integrale del segnale d’ingresso vi(t) a meno di una costante)




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La funzione di trasferimento




2.3 Risposte nel domino del tempo dei sistemi del
    1°ordine

Esercizio1.

Risposta di un circuito RC ad un gradino di tensione di ampiezza con l’ipotesi che il
condensatore sia inizialmente scarico.




1) Si determina il circuito L-trasformato




            circuito RC                                                    circuito RC L -trasformato

1) Si ricava la f.d.t.

                   1                                         Vi( s)
     Vo( s ) =       ⋅ I (s)          dove        I ( s) =
                  sC                                              1
                                                             R+
                                                                 sC
sostituendo:
                   1 Vi(t )     1 Vi( s)               1
     Vo( s) =        ⋅       =            = Vi( s)
                  sC       1   sC sRC + 1          1 + sRC
                       R+
                          sC        sC

                      Vo( s)     1
f.d.t. = G ( s ) =           =
                      Vi( s) 1 + sRC

 Vo(s)=Vi(s)⋅G(s)

Vi(s)=E/s
          E     1        E
Vo(s)=             =
          s 1 + sRC s(1 + sRC)




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La funzione di trasferimento




2) Si antitrasforma
Occorre riportare la Vo(s) a quella contenute nella colonna destra della tabella delle T.d.L

Moltiplicando e dividendo per RC si ha:
                E
               RC        E      1
Vo( s ) =              =
           ⎛ 1 + sRC ⎞ RC ⎛       1 ⎞
          s⎜         ⎟     ⎜s +     ⎟
           ⎝ RC ⎠          ⎝     RC ⎠

quindi antitrasformando si ha:

                  ⎛      −
                                t   ⎞
      vo( t ) = E ⎜1 − e       RC   ⎟
                  ⎜                 ⎟
                  ⎝                 ⎠
     valore a
      regime               transitorio




Rappresentazione grafica della risposta del circuito RC al gradino di ampiezza E con C
inizialmente scarico




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B la funzione di trasferimento

  • 1. 2 Capitolo La funzione di trasferimento 2.1 Funzione di trasferimento di un sistema. 2.2 L-trasformazione dei componenti R - L - C 2.2 Determinazione delle f.d.t. di circuiti elettrici. 2.3 Risposta al gradino
  • 2. La funzione di trasferimento 2.1 Funzione di trasferimento di un sistema 2.1.1 Definizione La f.d.t. viene definita come rapporto della trasformata di Laplace del segnale d’uscita U(s) e quello d’ingresso E(s). E(s)= L[e(t)] U(s)= L[u(t)] U(s) f.d.t. = G(s) = E(s) 2.1.2 Utilità della f.d.t. Dalla f.d.t. è possibile trarre informazioni: • sul comportamento del sistema nel dominio della frequenza (vedi diagramma di Bode e Nyquist) • sulla sua stabilità (vedi metodo di Nyquist, Bode) • sulla risposta di una rete a segnali di tipo diversi, ad es. U(s) = G(s) ⋅ E(s) u(t) = L - 1 [U(s)] Prof. Francesco Di Sabatino - Dispense di Sistemi Elettronici Automatici II-31
  • 3. La funzione di trasferimento 2.1.3 Caratteristiche della f.d.t. • La f.d.t. o G(s) è indipendente dal segnale che si applica all’ingresso. • E’ una caratteristica del sistema (ogni sistema ha la sua f.d.t.) • Per i circuiti elettrici, essendo i segnali di ingresso e di uscita tensioni o correnti si ha che la G(S) può essere: − un’impedenza se u(t) è una tensione ed e(t) una corrente − un’ammettenza se u(t) è una corrente ed e(t) una tensione; − un numero puro se rappresenta il rapporto tra tensioni o correnti. • La f.d.t. essendo una funzione complessa è caratterizzata da un modulo e da una fase. − il modulo corrisponde al guadagno o attenuazione del sistema − la fase corrisponde allo sfasamento dell’uscita rispetto all’ingresso • la f.d.t. coincide con l’uscita U(s), nella variabile s, di un sistema quando all’ingresso è applicato un impulso unitario δ (t ) (delta di Dirac). U(s) = δ(s) = G(s) ⋅ 1 = G(s) u(t) = L-1 [U(s)] • La f.d.t. in generale è data dal rapporto di due polinomi in s. a m s m + a m −1 s m −1 + ⋅ ⋅ ⋅ + a1 s + a 0 G ( s) = con m ≤ n bn s n + bn −1 s n −1 + ⋅ ⋅ ⋅ + b1 s + b0 2.1.4 Poli e Zeri − Gli zeri sono i valori della variabile s che annullano il numeratore della G(s). − I poli sono i valori della variabile s che annullano il denominatore. − I poli e zeri sono le singolarità della f.d.t. Prof. Francesco Di Sabatino - Dispense di Sistemi Elettronici Automatici II-32
  • 4. La funzione di trasferimento 2.1.5 Forme della f.d.t. La f.d.t., oltre alla forma di funzione razionale (o rapporto tra due polinomi), può assumere le altre forme: • forma in cui compaiono poli e zeri (s − z1 )(s − z 2 ) ⋅ ⋅ ⋅ (s − z m ) am G(s) = K 0 con K 0 = (s − p1 )(s − p 2 ) ⋅ ⋅ ⋅ (s − p n ) bn • forma in cui compaiono le costanti di tempo (detta anche forma normale) K(1 + sτ z1 )(1 + sτ z2 ) ⋅ ⋅ ⋅ (1 + sτ zm ) G(s) = s g (1 + sτ p1 )(1 + sτ p2 ) ⋅ ⋅ ⋅ (1 + sτ pn ) 1 1 o τ zi = − e τ pi = − ; rappresentano le costanti di tempo della rete. zi pi o K è detto guadagno statico e rappresenta il valore che assume la f.d.t. quando s=0 cioè per segnali d’ingresso costanti (in c.c.) 2.1.6 Ordine di un sistema • Un sistema dicesi del primo ordine quando la sua f.d.t. presenta un solo polo (il denominatore della f.d.t. è un polinomio di primo grado) K 1 Es. G (s ) = p1 = − (1 + sτ) τ I poli della f.d.t. si ricavano annullando il denominatore della G(s) • Un sistema dicesi del secondo ordine quando quando la sua f.d.t. presenta due poli (il denominatore della f.d.t. è un polinomio di secondo grado) ωn 2 Es. G (s ) = s 2 + 2ζω n s + ω n 2 Parametri caratteristici: ζ è detto coefficiente di smorzamento (determina il tipo di risposta) ωn è chiamata pulsazione naturale Poli della f.d.t. p1,2 = −ζω n ± ω n ζ 2 − 1 2 risulta inoltre che p1 ⋅ p 2 = ω n (il prodotto delle radici è uguale al termine noto) Le radici possono essere per: reali distinti (ζ >1); reali coincidenti (ζ =1); complessi coniugati (0 < ζ <1 ) Prof. Francesco Di Sabatino - Dispense di Sistemi Elettronici Automatici II-33
  • 5. La funzione di trasferimento Esercizi sulle forme della f.d.t. Esercizio 1 Nota la f.d.t. come rapporto tra polinomi in s porla : a) nella forma in cui compaiono poli e zeri b) nella forma in cui compaiono le costanti di tempo 2s 2 + 6s − 8 G( s ) = s 3 + 6 s 2 + 11s + 6 Soluzione: b) forma in cui compaiono i poli e gli zeri Per porre la G(s) nella forma in cui compaiono poli e zeri, occorre determinare i valori di s che annullano il denominatore (zeri) e i valori di s che annullano il denominatore (poli) Numeratore N(s) = 2s2+6s-8 = 0 ⇒ 2(s2+3s-4) = 0 le soluzioni sono s = -4 ; s = +1 quindi: N(s) = 2(s+4)(s-1) Denominatore D(s) = s3+6s2+11s+6 = 0 il polinomio si annulla per s = -1 quindi è divisibile per (s +1) con la regola di Ruffini troviamo il quoziente: 1 6 11 6 -1 -1 -5 -6 Q(s) = s2 +5s+6 1 5 +6 0 di conseguenza: (s +1) (s2 +5s+6) = 0 le soluzioni dell’equazione sono: s = -1, s = -2, s = -3 pertanto : D(s) = (s+1)(s+2)(s+3) quindi: 2s 2 + 6s − 8 2(s − 1)(s + 4) G(s) = = 3 2 s + 6s + 11s + 6 (s + 1)(s + 2)(s + 3) b) forma in cui compaiono le costanti di tempo s+4 1 2(s − 1)4() (s − 1)(1 + s) 4 4 4 G(s) = = s+2 s+3 3 1 1 (s + 1)2( )3( ) (s + 1)(1 + s)(1 + s) 2 3 2 3 in cui K (guadagno statico ) è uguale a 4/3 Prof. Francesco Di Sabatino - Dispense di Sistemi Elettronici Automatici II-34
  • 6. La funzione di trasferimento Esercizio 2 Nota la f.d.t. determinare il guadagno statico, i poli e gli zeri 12(s + 2) G (s) = (s + 1)(s + 3) Soluzione: − il guadagno statico K è il valore che la f.d.t. assume quando s = 0 12(2) K = G(0) = =8 (1)(3) − i poli sono: p1 = -1, p2 = -1 − gli zeri sono: z1 = -2 Prof. Francesco Di Sabatino - Dispense di Sistemi Elettronici Automatici II-35
  • 7. La funzione di trasferimento 2.2 L-trasformazione dei componenti R, L, C RESISTENZA dominio del tempo dominio complesso V (s ) = L [v(t)] = R ⋅ I (s ) La resistenza non subisce trasformazioni. R è uguale al v(t ) = R ⋅ i (t ) rapporto tra V(s), trasformata della tensione e la I(s), trasformata della corrente CONDENSATORE dominio del tempo dominio complesso Considerando il condensatore inizialmente scarico (Vo=0) 1 I( s ) V (s ) = L [v(t)] = C s La capacità si trasforma in una 1 v (t ) = ∫ i (t )dt + Vo impedenza capacitiva di valore: C V( s ) 1 = Vo è la carica iniziale I( s ) s ⋅C • Se invece il condensatore inizialmente è carico alla tensione Vo: 1 I ( s ) Vo V (s ) = L [v(t)] = ⋅ + C s s La capacità si trasforma in un 1 impedenza di valore , in serie s ⋅C Vo ad un generatore di tensione s Prof. Francesco Di Sabatino - Dispense di Sistemi Elettronici Automatici II-36
  • 8. La funzione di trasferimento INDUTTORE dominio del tempo dominio complesso Se inizialmente l’induttanza non è percorsa da corrente V(s) = L[v(t)] = sL ⋅ I(s) di (t ) v (t ) = L L’induttanza si trasforma in una dt impedenza induttiva di valore: V(s) = sL I(s) • Se invece inizialmente è percorsa da una corrente di valore Io V(s) = L[v(t)] = sL ⋅ I(s) − LIo L’induttanza si trasforma in una impedenza induttiva di valore sL in serie ad un generatore di tensione di valore L Io Prof. Francesco Di Sabatino - Dispense di Sistemi Elettronici Automatici II-37
  • 9. La funzione di trasferimento 2.2 Determinazione della f.d.t. di un circuito 3.2.1 Generalità Per la determinazione della funzione di trasferimento di un circuito elettrico, si procede nel seguente modo: Si determina il circuito L-trasformato operando le seguenti sostituzioni: - il segnale d’ingresso e(t) (tensione o corrente) si trasforma in E(s) - il segnale d’uscita u(t) (tensione o corrente) si trasforma in U(s) - la resistenza R non subisce trasformazioni. - la capacità C si trasforma in una impedenza di valore 1/sC - l’induttanza L in una impedenza di valore sL 2) Si ricava la U(s) applicando le leggi viste in c.c. al circuito L-trasformato 3) si effettua il rapporto tra la U(s) e la E(s) e si trova così la f.d.t. cercata U (s) f .d .t. = G ( s ) = E (s) 2.2.2 Determinazione della f.d.t. del circuito RC (filtro passa basso passivo) circuito RC circuito RC L -trasformato Applicando la legge di Ohm si ha: 1 Vi( s ) Vo( s ) = ⋅ I (s) dove I (s) = sC 1 R+ sC sostituendo: 1 Vi(t ) 1 Vi( s) 1 Vo( s) = ⋅ = = Vi( s) sC 1 sC sRC + 1 1 + sRC R+ sC sC quindi: Prof. Francesco Di Sabatino - Dispense di Sistemi Elettronici Automatici II-38
  • 10. La funzione di trasferimento Vo( s ) 1 f.d.t. = G ( s ) = = Vi( s) 1 + sRC Da notare: Il sistema è del 1°ordine perché la f.d.t. ha un polo (il denominatore si annulla per s = - 1/RC) 3.2.3 Determinazione della f.d.t. del circuito CR (filtro passa alto passivo) circuito CR circuito CR L -trasformato Applicando la legge di Ohm si ha: Vi( s) Vo( s ) = R ⋅ I ( s ) dove I ( s) = 1 R+ sC sostituendo: Vi( t ) Vi( s ) sRC Vo( s ) = R ⋅ =R = Vi( s ) 1 sRC + 1 1 + sRC R+ sC sC quindi: Vo( s ) sRC f.d.t. = G( s ) = = Vi( s ) 1 + sRC Da notare: Il sistema è del 1°ordine perché la f.d.t. ha un solo polo (il denominatore si annulla per s = - 1/RC). La f.d.t. presenta anche uno zero nell’origine Prof. Francesco Di Sabatino - Dispense di Sistemi Elettronici Automatici II-39
  • 11. La funzione di trasferimento 2.2.4 Determinazione della f.d.t. del circuito RLC serie Circuito RLC circuito RLC L -trasformato 1 Vi( s) Vo( s ) = ⋅ i(s) dove I ( s) = sC 1 R + sL + sC sostituendo si ha: 1 Vi(t ) 1 Vi(t ) 1 Vo( s ) = ⋅ = ⋅ = Vi( s) ⋅ 2 sC 1 sC sRC + s LC + 1 2 s LC + sRC + 1 R + sL + sC sC quindi: Vo( s ) 1 f.d.t.= G ( s ) = = 2 Vi ( s ) s LC + sRC + 1 Da notare: Il sistema è del 2°ordine perché la f.d.t. ha due poli (il denominatore della f.d.t. è un trinomio di secondo grado. Prof. Francesco Di Sabatino - Dispense di Sistemi Elettronici Automatici II-40
  • 12. La funzione di trasferimento 2.2.5 Determinazione della f.d.t. del derivatore, realizzato con Amp-Op Circuito derivatore Circuito derivatore L -trasformato Per l’amplificatore invertente: Vo( s ) Z f.d.t. = G( s ) = =− 2 Vi( s ) Z1 1 Nel nostro caso: Z1 = ; Z2 = R sC Sostituendo: Vo( s ) R G( s ) = =− = − sRC Vi( s ) 1 sC Da notare: − la f.d.t. ha uno zero nell’origine (il numeratore si annulla per s=0) − Nel dominio del tempo, questo circuito si comporta come derivatore, infatti: Vo( s ) = sRC ⋅ Vi( s ) antitrasformando si ha: vo ( t ) = L−1 [Vo( s )] = − RC ⋅ L−1 [sVi( s )] = − RC dvi ( t ) dt (l’uscita vo(t) è la derivata del segnale d’ingresso vi(t) a meno di una costante) Prof. Francesco Di Sabatino - Dispense di Sistemi Elettronici Automatici II-41
  • 13. La funzione di trasferimento 2.2.6 Determinazione della f.d.t. dell’integratore, realizzato con Amp-Op Circuito integratore Circuito integratore L -trasformato Per l’amplificatore invertente: Vo( s ) Z f.d.t. = G( s ) = =− 2 Vi( s ) Z1 1 nel nostro Z1 = R ; Z 2 = ; sC Sostituendo: 1 Vo( s ) 1 G( s ) = = − sC = − Vi( s ) R sRC Da notare: − la f.d.t. ha uno polo nell’origine (il denominatore si annulla per s=0) − Nel dominio del tempo, questo circuito si comporta come integratore, infatti: 1 Vo( s ) = Vi( s ) sRC antitrasformando si ha: 1 ⎡ Vi(s) ⎤ 1 v o (t) = L−1 [Vo(s) ] = − ⋅ L−1 ⎢ ⎥ = − RC ∫ vi(t)dt RC ⎣ s ⎦ (l’uscita vo(t) è l’integrale del segnale d’ingresso vi(t) a meno di una costante) Prof. Francesco Di Sabatino - Dispense di Sistemi Elettronici Automatici II-42
  • 14. La funzione di trasferimento 2.3 Risposte nel domino del tempo dei sistemi del 1°ordine Esercizio1. Risposta di un circuito RC ad un gradino di tensione di ampiezza con l’ipotesi che il condensatore sia inizialmente scarico. 1) Si determina il circuito L-trasformato circuito RC circuito RC L -trasformato 1) Si ricava la f.d.t. 1 Vi( s) Vo( s ) = ⋅ I (s) dove I ( s) = sC 1 R+ sC sostituendo: 1 Vi(t ) 1 Vi( s) 1 Vo( s) = ⋅ = = Vi( s) sC 1 sC sRC + 1 1 + sRC R+ sC sC Vo( s) 1 f.d.t. = G ( s ) = = Vi( s) 1 + sRC Vo(s)=Vi(s)⋅G(s) Vi(s)=E/s E 1 E Vo(s)= = s 1 + sRC s(1 + sRC) Prof. Francesco Di Sabatino - Dispense di Sistemi Elettronici Automatici II-43
  • 15. La funzione di trasferimento 2) Si antitrasforma Occorre riportare la Vo(s) a quella contenute nella colonna destra della tabella delle T.d.L Moltiplicando e dividendo per RC si ha: E RC E 1 Vo( s ) = = ⎛ 1 + sRC ⎞ RC ⎛ 1 ⎞ s⎜ ⎟ ⎜s + ⎟ ⎝ RC ⎠ ⎝ RC ⎠ quindi antitrasformando si ha: ⎛ − t ⎞ vo( t ) = E ⎜1 − e RC ⎟ ⎜ ⎟ ⎝ ⎠ valore a regime transitorio Rappresentazione grafica della risposta del circuito RC al gradino di ampiezza E con C inizialmente scarico Prof. Francesco Di Sabatino - Dispense di Sistemi Elettronici Automatici II-44