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Femural fractures OTO Cosenza 2016

  1. Fratture pertrocanteriche, osteosintesi con chiodo endomidollare a doppia vite A.O. Annunziata Cosenza U.O. Ortopedia e Traumatologia Dott. Alessio Cristiano, Dott. Gualtiero Cipparrone
  2. Mezzi di sintesi extramidollare o intramidollare La letteratura evidenzia come la sintesi endomidollare dovrebbe essere considerata di scelta in queste fratture principalmente per le caratteristiche biomeccaniche Chiodi endomidollari
  3. Chiodi endomidollari Biomeccanica: - posizionati più vicino all’asse meccanico del femore; - un braccio di leva più breve per sopportare i carichi in flessione e compressione; - evitano la migrazione mediale del frammento distale (utile soprattutto nelle fratture instabili in cui la parete mediale è compromessa)
  4. Chiodi endomidollari Complicanze: Tuttavia le tipologie di impianti non sono esenti da complicazioni: - cut-out - crollo in varismo del collo e della testa - mobilitazione -frattura all’apice della sintesi.
  5. Chiodi endomidollari a singola vite L’accorciamento e varismo del collo femorale sono ritenuti essere dovuti all’impiego di sintesi endomidollare con singola vite cefalica: la vite è rotazionalmente instabile e nel movimento di estensione e di flessione dell’anca si verifica perdita dell’interfaccia osso-vite con conseguente perdita della correzione.
  6. Chiodi endomidollari a doppia vite Effetto Z Questo fenomeno, descritto nel 2002 da Werner è determinato da una diversa distribuzione delle forze di compressione alla testa e al collo ed è rappresentato da una migrazione mediale della vite lag e laterale della seconda vite Per migliorare la stabilità rotazionale sono stati sviluppati sistemi con due viti cefaliche separate.Ciò aumenta sicuramente le forze della resistenza in rotazione dell’anca durante il movimento, ma possono determinare l’effetto “Z”.
  7. Chiodi endomidollari a doppia vite EBA 2
  8. Chiodi endomidollari a doppia vite EBA 2
  9. Chiodi endomidollari a doppia vite EBA 2
  10. Chiodi endomidollari a doppia vite EBA 2
  11. Chiodi endomidollari a doppia vite EBA 2
  12. Chiodi endomidollari a doppia vite Intertan Trigen Due viti integrate per il bloccaggio prossimale che assicurano - una maggiore stabilità rotazionale, - maggior controllo dello scivolamento laterale - migliore riduzione della diastasi tra i frammenti ossei tramite una compressione assiale attiva che viene raggiunta grazie ad un movimento lineare senza rotazione - Resistenza al cut- out - Diminuizione effetto Z.
  13. Chiodi endomidollari a doppia vite Intertan Trigen
  14. Conclusioni Le fratture laterali del collo femorale possono essere oggi trattate con molteplici sistemi di chiodi endomidollari Gli inconvenienti citati, potrebbero essere parzialmente risolti, rispettando la TAD, tramite un buon posizionamento dello stelo all'interno della diafisi, evitando, quando possibile il blocco distale che irrigidisce il sistema, oppure dinamizzandolo, rimuovendo le viti di blocco distale non appena possibile, e con un'accurato planning preoperatorio che consenta un'adeguata scelta del calibro del chiodo e dell'angolazione delle viti cefaliche.
  15. Conclusioni Confermando l'indubbia validità di questi mezzi di sintesi, è possibile per questi una evoluzione migliorativa, che comunque troverà la migliore applicazione nell'esperienza chirurgica del singolo ortopedico.
  16. Grazie
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