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SEGMENTAZIONE
ANFIBI ANFIOSSO RICCIO MAMMIFERI INSETTI UCCELLI
SEGMENTAZIONE
OLOBLASTICA
RADIALE
SEGMENTAZIONE
OLOBRASTICA
RADIALE
SEGMANTAZIONE
OLOBLASTICA
RADIALE
SEGMENTAZIONE
TRANSITO
ZIGOTE/TUBO
SEGMENTAZIONE
MESOBLASTICA
SUPERFICIALE
SEGMENTAZIONE
MEROBLASTICA
Uova mesolecitiche
“vitello moderato”
Uova isolecitica
“vitello scarso”
Uova isolecitica Uovo Isolecitico Uovo Centrolecitico Uovo Telolecitico
Segmentazione:
PRIMA: meridiana
dal PA al PV e
rallenta nel polo
vegetativo
SECONDA:
Meridiana e compare
prima in PA e poi nel
PV quando il PA
entra nella seconda
divisione il PV è
ancora in divisione
citoplasmatica
TERZA: Equatoriale
Vitello abbonante e
fusi mitotici molto
spostati nel PA
Emisfero animale: 4
piccoli blastomeri
(micromeri) che si
dividono velocemente
Emisfero Vegetale:
Segmentazione:
PRIMA: meridiana
asse animale-
vegetale con 2
blastomeri uguali
SECONDA:
meridiana
perpendicolare alla
prima con 4
blastomeri uguali
TERZA: equatoriale
4 blastomeri PA
(micromeri)
4 blastomeri PV
(macromeri)
QUARTO E
QUINTI: meridiana.
divisione
simultanea dei
macromeri e
micromeri
2 file sovrapposte
ognuna con 8
blastomeri
Segmentazione:
PRIMO: piano
meridiano dando
origine a 2
blastomeri uguali
SECONDA:
meridiana con 4
blastomeri uguali
TERZA: equatoriale
con fusi mitotici
paralleli all’asse
animale-veg.
4 blastomeri nel EA
e 4 nel EV
QUARTA:
Meridiana in EA
con 4 blastomeri
uguali e di media
grandezza e EV
con 4 piccoli
blastomeri+4piccoli
blastomeri
Macromeri verso
zona equatoriale
Segmentazione lenta
Divisione mitotica
asincrona
Primi 2 blastomeri non
si dividono
contemporaneamente
Può portare ad un
numero dispare di
blastomeri
PRIMO PIANO:
meridiano lungo asse
animale vegetativo
SECONDO PIANO:
divisioni differenti, una
meridiana e l’altra
equatoriale.
Disposizione a croce
dei solchi di
segmentazione
Genoma: attivato nelle
prime fasi della
segmentazione
Vitello al centro
dell’uovo è
endoplasma e non
si divide
Citoplasma privo di
vitello è
periplasma, è
superficiale e si
divide.
DIVISIONE DEL
NUCLEO
ZIGOTICO:
zona più profonda:
endoplasma
nuclei figli+
manicotto
citoplasmatico =
ENERGIDI che
migrano verso il
periplasma con
ulteriori divisioni
senza la
formazione della
membrana
plasmatica. Gli
PRIMA: meridiana
al centro del
blastodisco
SECONDA:
meriana e
perperdicolare alla
prima
ALTRI PIANI: fino
al blastoderma
monostratificato.
Si arrestano al
limite del
citoplasma ricco in
vitello con
blastomeri in
continuità tra loro e
con il vitello
sottostante
COMPARSA DI
PIANI
EQUATORIALI E
MERIDIANI:
Blastoderma con
più strati di cellule e
SEGMENTAZIONE
ANFIBI ANFIOSSO RICCIO MAMMIFERI INSETTI UCCELLI
4 grandi blastomeri
(macromeri)
PROSSEGUIMENTO
DELLA DIVISIONE:
2 regioni embrionali
ben distinte:
EA: con grande
numero di micromeri
EV: con piccolo
numero di macromeri
Stadi:
Morula: 16-32
blastomeri
Blastocele: 128
blastomeri
Epitelio
pluristratificato
Strato esterno
polarizzato
Cellule più esterne:
calotta animale
Giunzioni strette:
Blastocele con 32
blastomeri
Blastula con 64
blastomeri con
cellule disposte in
un unico strato e
cresce dal PA al
PV
Ulteriore
segmentazione: il
sincronismo non è
molto rigido e
prosegue fino a
256 cellule e quindi
si avvia la
gastrulazione
Micromeri verso
l’esterno del PV
Mesomeri in EA
QUINTA: mesomeri
nel piano
equatoriale: 2 file di
cellule sovrapposte
di 8 blastomeri
ognuna con an1 e
an2
Macromeri nel
piano meridionale:
fila di 8 cell sotto
an2
Micromeri in modo
ineguale: 4
Micromeri grandi e
4 piccoli
SESTA: mesomeri
EA si dividono
secondo piani
meridiani
Macromeri EV:
equatoriale con 2
file di macromeri
veg1 e veg2
I macromeri grandi
si dividono, quelli
piccoli saltano la
divisione.
FENOMENO DELLA
COMPATTAZIONE:
blastomeri che si
compattano dopo lo
stadio di 8 cellule.
Sono estremamente
unite con limiti cellulari
difficilmente
riconoscibili
Provocano la
compattazione:
E caderina: proteina di
adesione che unisce
la superficie dei
blastomeri formando
una sfera solida
Ognuno degli otto
blastomeri va verso ad
un processo di
polarizzazione con
cellule esterne sigillate
dalle giunzioni strette
cosi che l’ambiente
esterno sia diverso
dall’ambiente interno
che forma giunzioni
serrate.
MORULA: 16
blastomeri
Energidi che non si
sono mossi
diventano
VITELLOFAGI e
demoliscono il
vitello
SEGMENTAZIONE
IN CICLI
NUCLEARI
1-8: tutti i nuclei
sono immersi
nell’endoplasma
Inizio 9°: pochi
nuclei nel
periplasma del polo
posteriore vengono
delimitati da
membrana
plasmatica
formando cellule
polari precursori
germinali
Inizio 10°: quasi
tutti i nuclei
raggiungono il
periplasma e si
alloggiano in una
calotta
citoplasmatica nello
blastomeri non
completamente
delimitati da
membrana e al
limite con il vitello
Cavità
subgerminale: tra
blastoderma e
vitello
insegmentato si
forma quando le
cellule del
blastoderma
prendono acqua
dall’albume e
secernano il liquido
nello spazio
interposto tra loro e
il vitello. Le cellule
profonde della
parte centrale del
blastoderma si
staccano e
degenerano la
parte centrale che
rimane costituita da
1 solo strato di
cellule e prende il
nome di zona
pellucida che è più
trasparente rispetto
alla parte marginale
SEGMENTAZIONE
ANFIBI ANFIOSSO RICCIO MAMMIFERI INSETTI UCCELLI
bloccano l’ingresso di
molecole esterne
all’embrione
Desmosomi:
protezione da
tensioni esterne
Giunzioni Serrate:
tutte le cellule della
blastula ed è il canale
comunicante tra
cellule adiacenti
Molecole di
Adesione: la
principale è la E
Cardenina con
mRNA presente nel
citoplasma
dell’ovocita
“cellula
extracellulare/blastula
= G. stretta”
“cell blastula/cell
blastula = G. serrata
Funzione del
blastocele:
migrazione delle
cellule durante la
L’embrione ha 60
cellule
BLASTULA: 128
cellule, ampia
cavità centrale
BLASTODERMA: 1
strato composto da
blastomeri che si
dividono. Posizione
determinata dai
legami con strato
ialino e dalle
giunzioni strette
GIUNZIONI
STRETTE: parte
apicale dei
blastomeri rivolta
verso lo strato
ialino
CIGLIE: superficie
dei blastomeri
lunghe in PA e
consentono alla
blastula di ruotare
Nel blastoderma le
cellule del PV si
spessiscono dando
luogo alla piastra
Quando l’embrione
transita dall’ovidutto
verso l’interno
dell’utero
Parti della MORULA:
9-14 blastomeri
esterni polarizzati
formano il triploblasto
e quindi la placenta
2-7 blastomeri interni
non polarizzati:
formano massa
cellulare interna che
darà all’embrione
parte degli annessi.
CAVITAZIONE: varie
cavità si fondono e
formano la cavità dei
blastociti al di sotto del
blastocele
BLASTOCISTI: 32-64
blastomeri ed è lo
stadio equivalente alla
blastula. Ci sono 2
gruppi cellulari ben
definiti:
esterno: triploblasto
spazio perivitellino
10-13: stadio pre
blastodermico:
molti nuclei nella
superficie dell’uovo
ma immersi in uno
strato
citoplasmatico
comune. Aumento
dello spessore del
periplasma, cellule
polari si dividono a
ritmi più lenti
rispetto alle cellule
somatiche
Inizio 14: 5000
nuclei nel
periplasma ancora
non ricoperti da
membrana
plasmatica
Stadio di
Blastoderma
Sinciziale:
Processo di
cellularizzazione ha
inizio quando la
membrana
plasmatica
dell’uovo si
del blastodisco
dove le cellule
profonde non si
sono staccate
“zona opaca” con
forma annullare e si
poggia sul vitello
indiviso
TAPPA
SUCCESSIVA
DELLO
SVILUPPO:
formazione di 2
strati del
blastoderma:
superiore:
EPIBLASTO:
formato dalla
maggior parte delle
cellule della zona
pellucida
inferiore
IPOBLASTO:
duplice origine:
delaminazione
dell’epiblasto nella
cavità
subgerminale
(ipoblasto primario)
SEGMENTAZIONE
ANFIBI ANFIOSSO RICCIO MAMMIFERI INSETTI UCCELLI
gastrulazione
Impedisce che le
cellule del PV
prendano contatto
prematuro con le
cellule del PA
PV--- endoderma
PA----epidermide e
Sistema nervoso
vegetativa, mentre
le cellule del PA
secernano un
enzima che mangia
la membrana
fecondativa in
modo che la
blastula ciliata
possa muoversi
interno: ICM che
aderisce in modo
eccentrico all’interno
del trofloblasto. Il
gruppo cellulare
interno viene chiamato
anche NODO
EMBRIONALE
costituito da cellule
embrionali in piccolo
numero
Organizza le varie
parti dell’embrione e
gli annessi embrionali,
sacco vitellino,
allantoide e amnios
Corion: è il trofoblasto
all’interno dell’utero ed
è la parte embrionale
della placenta,
consente all’embrione
di ricevere O2 e
nutrimento. Secerne
ormoni che
trattengono il feto
nell’utero e sostanze
regolatrici della
risposta immunitaria.
64 blastomeri: le
cellule del nodo
embrionale e quelle
introflette tra i
nuclei che allo
stesso tempo si
allungano per via
del manicotto di
microtuboli e
microfillamenti
Fine: a membrana
si affonda in
contemporanea tra
tutti i nuclei del
sincizio
stendendosi alla
base di ognuno di
essi con completa
cellularizzazione,
chiusura del nucleo
intorno ad ogni
singola cellula
STADIO DI
BLASTODERMA
CELLULARE:
BLASTULA DI
ALTRI EMBRIONI
MA SENZA
BLASTOCELE.
proliferazione
diretta e anteriore
di uno strato di
cellule profonde in
corrispondenza
della futura regione
posteriore
dell’embrione dove
è presente uno
spessimento
cellulare detto felce
di Koller.
IPOBLASTO+
EPIBLASTO si
fondono in
corrispondenza
della zona
marginale della
cavità
subgerminale
formando il
blastocele
L’epiblasto darà
luogo all’embrione
e l’ipoblasto
all’endoderma
extracellulare e
annessi.
SEGMENTAZIONE
ANFIBI ANFIOSSO RICCIO MAMMIFERI INSETTI UCCELLI
del trofoblasto
formano strati cellulari
indipendenti e non
possono scambiarsi
cellule. QUESTO è IL
PRIMO EVENTO DI
DIFFERENZIAMENTO
Esprimono geni
diversi, il nodo
esprime 2 fattori di
trascrizione: Oct4 e
Foxd3 che danno
origine a tutti i tipi
cellulari e hanno un
numero di mitosi
illimitato
Spostamento
dell’embrione: lungo
l’ovidutto la blastocisti
se accresce all’interno
della zona pellucida e
il compito dopo la
fecondazione è quello
di prevenire l’impianto
a livello delle tube.
Ingresso Utero:
blastocisti fuoriesce
dalla zona pellucida e
un enzima (stripsina)
digerisce quest’ultima.
L’enzima viene
SEGMENTAZIONE
ANFIBI ANFIOSSO RICCIO MAMMIFERI INSETTI UCCELLI
elaborata in una zona
opposta rispetto all’
ICM per non
danneggiare
l’embrione.
Impianto: dopo la
schiusa e coinvolge
molecole della matrice
extracellulare
dell’endometrio
(collagene, lamminina,
fibronectina, acido
ialuronico) e cellule
del trofoblasto
(proteasi) che
digeriscono la matrice
extracellulare
dell’endometrio
consentendo alla
blastocisti di annidarsi
nella parete uterina
Dopo Impianto: attività
chimiche tra embrioni
dell’endometrio
consentendo il
continuo alloggio
all’interno dell’utero
Sincizio: cellule del
trofoblasto vengono a
contatto con cellule
SEGMENTAZIONE
ANFIBI ANFIOSSO RICCIO MAMMIFERI INSETTI UCCELLI
della parete uterina
proliferando e
formando 2 strati
Interno: citotrofoblasto
Esterno:
sintiziotrofoblasto
Quest’ultimo elabora
ulteriori enzimi
proteolitici che
scavano cavità nello
spessore
dell’endometrio
attraverso il quale
l’embrione penetra
all’interno, erode
piccoli vasi sanguigni
per il nutrimento, inizia
la formazione della
placenta che diventa
molto complessa con
la formazione del
cuore, vasi sanguigni
e cordone ombelicale.
Gonadotropina:
prodotto dalle cellule
del trofoblasto per
interrompere il ciclo
mestruale.

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Biologia dello Sviluppo: Segmentazione

  • 1. SEGMENTAZIONE ANFIBI ANFIOSSO RICCIO MAMMIFERI INSETTI UCCELLI SEGMENTAZIONE OLOBLASTICA RADIALE SEGMENTAZIONE OLOBRASTICA RADIALE SEGMANTAZIONE OLOBLASTICA RADIALE SEGMENTAZIONE TRANSITO ZIGOTE/TUBO SEGMENTAZIONE MESOBLASTICA SUPERFICIALE SEGMENTAZIONE MEROBLASTICA Uova mesolecitiche “vitello moderato” Uova isolecitica “vitello scarso” Uova isolecitica Uovo Isolecitico Uovo Centrolecitico Uovo Telolecitico Segmentazione: PRIMA: meridiana dal PA al PV e rallenta nel polo vegetativo SECONDA: Meridiana e compare prima in PA e poi nel PV quando il PA entra nella seconda divisione il PV è ancora in divisione citoplasmatica TERZA: Equatoriale Vitello abbonante e fusi mitotici molto spostati nel PA Emisfero animale: 4 piccoli blastomeri (micromeri) che si dividono velocemente Emisfero Vegetale: Segmentazione: PRIMA: meridiana asse animale- vegetale con 2 blastomeri uguali SECONDA: meridiana perpendicolare alla prima con 4 blastomeri uguali TERZA: equatoriale 4 blastomeri PA (micromeri) 4 blastomeri PV (macromeri) QUARTO E QUINTI: meridiana. divisione simultanea dei macromeri e micromeri 2 file sovrapposte ognuna con 8 blastomeri Segmentazione: PRIMO: piano meridiano dando origine a 2 blastomeri uguali SECONDA: meridiana con 4 blastomeri uguali TERZA: equatoriale con fusi mitotici paralleli all’asse animale-veg. 4 blastomeri nel EA e 4 nel EV QUARTA: Meridiana in EA con 4 blastomeri uguali e di media grandezza e EV con 4 piccoli blastomeri+4piccoli blastomeri Macromeri verso zona equatoriale Segmentazione lenta Divisione mitotica asincrona Primi 2 blastomeri non si dividono contemporaneamente Può portare ad un numero dispare di blastomeri PRIMO PIANO: meridiano lungo asse animale vegetativo SECONDO PIANO: divisioni differenti, una meridiana e l’altra equatoriale. Disposizione a croce dei solchi di segmentazione Genoma: attivato nelle prime fasi della segmentazione Vitello al centro dell’uovo è endoplasma e non si divide Citoplasma privo di vitello è periplasma, è superficiale e si divide. DIVISIONE DEL NUCLEO ZIGOTICO: zona più profonda: endoplasma nuclei figli+ manicotto citoplasmatico = ENERGIDI che migrano verso il periplasma con ulteriori divisioni senza la formazione della membrana plasmatica. Gli PRIMA: meridiana al centro del blastodisco SECONDA: meriana e perperdicolare alla prima ALTRI PIANI: fino al blastoderma monostratificato. Si arrestano al limite del citoplasma ricco in vitello con blastomeri in continuità tra loro e con il vitello sottostante COMPARSA DI PIANI EQUATORIALI E MERIDIANI: Blastoderma con più strati di cellule e
  • 2. SEGMENTAZIONE ANFIBI ANFIOSSO RICCIO MAMMIFERI INSETTI UCCELLI 4 grandi blastomeri (macromeri) PROSSEGUIMENTO DELLA DIVISIONE: 2 regioni embrionali ben distinte: EA: con grande numero di micromeri EV: con piccolo numero di macromeri Stadi: Morula: 16-32 blastomeri Blastocele: 128 blastomeri Epitelio pluristratificato Strato esterno polarizzato Cellule più esterne: calotta animale Giunzioni strette: Blastocele con 32 blastomeri Blastula con 64 blastomeri con cellule disposte in un unico strato e cresce dal PA al PV Ulteriore segmentazione: il sincronismo non è molto rigido e prosegue fino a 256 cellule e quindi si avvia la gastrulazione Micromeri verso l’esterno del PV Mesomeri in EA QUINTA: mesomeri nel piano equatoriale: 2 file di cellule sovrapposte di 8 blastomeri ognuna con an1 e an2 Macromeri nel piano meridionale: fila di 8 cell sotto an2 Micromeri in modo ineguale: 4 Micromeri grandi e 4 piccoli SESTA: mesomeri EA si dividono secondo piani meridiani Macromeri EV: equatoriale con 2 file di macromeri veg1 e veg2 I macromeri grandi si dividono, quelli piccoli saltano la divisione. FENOMENO DELLA COMPATTAZIONE: blastomeri che si compattano dopo lo stadio di 8 cellule. Sono estremamente unite con limiti cellulari difficilmente riconoscibili Provocano la compattazione: E caderina: proteina di adesione che unisce la superficie dei blastomeri formando una sfera solida Ognuno degli otto blastomeri va verso ad un processo di polarizzazione con cellule esterne sigillate dalle giunzioni strette cosi che l’ambiente esterno sia diverso dall’ambiente interno che forma giunzioni serrate. MORULA: 16 blastomeri Energidi che non si sono mossi diventano VITELLOFAGI e demoliscono il vitello SEGMENTAZIONE IN CICLI NUCLEARI 1-8: tutti i nuclei sono immersi nell’endoplasma Inizio 9°: pochi nuclei nel periplasma del polo posteriore vengono delimitati da membrana plasmatica formando cellule polari precursori germinali Inizio 10°: quasi tutti i nuclei raggiungono il periplasma e si alloggiano in una calotta citoplasmatica nello blastomeri non completamente delimitati da membrana e al limite con il vitello Cavità subgerminale: tra blastoderma e vitello insegmentato si forma quando le cellule del blastoderma prendono acqua dall’albume e secernano il liquido nello spazio interposto tra loro e il vitello. Le cellule profonde della parte centrale del blastoderma si staccano e degenerano la parte centrale che rimane costituita da 1 solo strato di cellule e prende il nome di zona pellucida che è più trasparente rispetto alla parte marginale
  • 3. SEGMENTAZIONE ANFIBI ANFIOSSO RICCIO MAMMIFERI INSETTI UCCELLI bloccano l’ingresso di molecole esterne all’embrione Desmosomi: protezione da tensioni esterne Giunzioni Serrate: tutte le cellule della blastula ed è il canale comunicante tra cellule adiacenti Molecole di Adesione: la principale è la E Cardenina con mRNA presente nel citoplasma dell’ovocita “cellula extracellulare/blastula = G. stretta” “cell blastula/cell blastula = G. serrata Funzione del blastocele: migrazione delle cellule durante la L’embrione ha 60 cellule BLASTULA: 128 cellule, ampia cavità centrale BLASTODERMA: 1 strato composto da blastomeri che si dividono. Posizione determinata dai legami con strato ialino e dalle giunzioni strette GIUNZIONI STRETTE: parte apicale dei blastomeri rivolta verso lo strato ialino CIGLIE: superficie dei blastomeri lunghe in PA e consentono alla blastula di ruotare Nel blastoderma le cellule del PV si spessiscono dando luogo alla piastra Quando l’embrione transita dall’ovidutto verso l’interno dell’utero Parti della MORULA: 9-14 blastomeri esterni polarizzati formano il triploblasto e quindi la placenta 2-7 blastomeri interni non polarizzati: formano massa cellulare interna che darà all’embrione parte degli annessi. CAVITAZIONE: varie cavità si fondono e formano la cavità dei blastociti al di sotto del blastocele BLASTOCISTI: 32-64 blastomeri ed è lo stadio equivalente alla blastula. Ci sono 2 gruppi cellulari ben definiti: esterno: triploblasto spazio perivitellino 10-13: stadio pre blastodermico: molti nuclei nella superficie dell’uovo ma immersi in uno strato citoplasmatico comune. Aumento dello spessore del periplasma, cellule polari si dividono a ritmi più lenti rispetto alle cellule somatiche Inizio 14: 5000 nuclei nel periplasma ancora non ricoperti da membrana plasmatica Stadio di Blastoderma Sinciziale: Processo di cellularizzazione ha inizio quando la membrana plasmatica dell’uovo si del blastodisco dove le cellule profonde non si sono staccate “zona opaca” con forma annullare e si poggia sul vitello indiviso TAPPA SUCCESSIVA DELLO SVILUPPO: formazione di 2 strati del blastoderma: superiore: EPIBLASTO: formato dalla maggior parte delle cellule della zona pellucida inferiore IPOBLASTO: duplice origine: delaminazione dell’epiblasto nella cavità subgerminale (ipoblasto primario)
  • 4. SEGMENTAZIONE ANFIBI ANFIOSSO RICCIO MAMMIFERI INSETTI UCCELLI gastrulazione Impedisce che le cellule del PV prendano contatto prematuro con le cellule del PA PV--- endoderma PA----epidermide e Sistema nervoso vegetativa, mentre le cellule del PA secernano un enzima che mangia la membrana fecondativa in modo che la blastula ciliata possa muoversi interno: ICM che aderisce in modo eccentrico all’interno del trofloblasto. Il gruppo cellulare interno viene chiamato anche NODO EMBRIONALE costituito da cellule embrionali in piccolo numero Organizza le varie parti dell’embrione e gli annessi embrionali, sacco vitellino, allantoide e amnios Corion: è il trofoblasto all’interno dell’utero ed è la parte embrionale della placenta, consente all’embrione di ricevere O2 e nutrimento. Secerne ormoni che trattengono il feto nell’utero e sostanze regolatrici della risposta immunitaria. 64 blastomeri: le cellule del nodo embrionale e quelle introflette tra i nuclei che allo stesso tempo si allungano per via del manicotto di microtuboli e microfillamenti Fine: a membrana si affonda in contemporanea tra tutti i nuclei del sincizio stendendosi alla base di ognuno di essi con completa cellularizzazione, chiusura del nucleo intorno ad ogni singola cellula STADIO DI BLASTODERMA CELLULARE: BLASTULA DI ALTRI EMBRIONI MA SENZA BLASTOCELE. proliferazione diretta e anteriore di uno strato di cellule profonde in corrispondenza della futura regione posteriore dell’embrione dove è presente uno spessimento cellulare detto felce di Koller. IPOBLASTO+ EPIBLASTO si fondono in corrispondenza della zona marginale della cavità subgerminale formando il blastocele L’epiblasto darà luogo all’embrione e l’ipoblasto all’endoderma extracellulare e annessi.
  • 5. SEGMENTAZIONE ANFIBI ANFIOSSO RICCIO MAMMIFERI INSETTI UCCELLI del trofoblasto formano strati cellulari indipendenti e non possono scambiarsi cellule. QUESTO è IL PRIMO EVENTO DI DIFFERENZIAMENTO Esprimono geni diversi, il nodo esprime 2 fattori di trascrizione: Oct4 e Foxd3 che danno origine a tutti i tipi cellulari e hanno un numero di mitosi illimitato Spostamento dell’embrione: lungo l’ovidutto la blastocisti se accresce all’interno della zona pellucida e il compito dopo la fecondazione è quello di prevenire l’impianto a livello delle tube. Ingresso Utero: blastocisti fuoriesce dalla zona pellucida e un enzima (stripsina) digerisce quest’ultima. L’enzima viene
  • 6. SEGMENTAZIONE ANFIBI ANFIOSSO RICCIO MAMMIFERI INSETTI UCCELLI elaborata in una zona opposta rispetto all’ ICM per non danneggiare l’embrione. Impianto: dopo la schiusa e coinvolge molecole della matrice extracellulare dell’endometrio (collagene, lamminina, fibronectina, acido ialuronico) e cellule del trofoblasto (proteasi) che digeriscono la matrice extracellulare dell’endometrio consentendo alla blastocisti di annidarsi nella parete uterina Dopo Impianto: attività chimiche tra embrioni dell’endometrio consentendo il continuo alloggio all’interno dell’utero Sincizio: cellule del trofoblasto vengono a contatto con cellule
  • 7. SEGMENTAZIONE ANFIBI ANFIOSSO RICCIO MAMMIFERI INSETTI UCCELLI della parete uterina proliferando e formando 2 strati Interno: citotrofoblasto Esterno: sintiziotrofoblasto Quest’ultimo elabora ulteriori enzimi proteolitici che scavano cavità nello spessore dell’endometrio attraverso il quale l’embrione penetra all’interno, erode piccoli vasi sanguigni per il nutrimento, inizia la formazione della placenta che diventa molto complessa con la formazione del cuore, vasi sanguigni e cordone ombelicale. Gonadotropina: prodotto dalle cellule del trofoblasto per interrompere il ciclo mestruale.