A decorrere dal 1° settembre 200, nel primo e nel secondo ciclo di istruzione è istituito l'insegnamento trasversale dell'educazione civica. Analizzo i pilastri e le novità alla luce delle nuove linee guida
2. Cornice normativa di riferimento
• LEGGE 20 agosto 2019, n. 92
Introduzione dell'insegnamento scolastico dell'educazione civica
• DM 22 giugno 2020, n. 35
• Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica (ai sensi dell’articolo 3
della legge 20 agosto 2019, n. 92)
• All. A – Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica
• All. B – Integrazioni al profilo delle competenze al termine del primo ciclo di
istruzione riferite all’insegnamento trasversale dell’educazione civica
• Nota DGPER 19479 del 16 luglio 2020
3. Contenuti
• Legge 20 agosto 2019, n. 92, Introduzione
dell’insegnamento scolastico dell’Educazione
Civica e Linee Guida
• Educazione civica e competenze chiave di
cittadinanza
• (Ri)organizzare il curricolo scolastico di Istituto
• L’educazione civica nella scuola dell’infanzia
5. Legge 20 agosto 2019, n. 92
Entrata in vigore del provvedimento: 05/09/2019
ART 2
A decorrere dal 1° settembre del primo anno
scolastico successivo( SETTEMBRE 2020)
all'entrata in vigore della presente legge, nel
primo e nel secondo ciclo di istruzione è
istituito l'insegnamento trasversale
dell'educazione civica.
6. •Con decreto del Ministro
dell'istruzione, dell'Università e della
Ricerca sono state definite linee guida
per l'insegnamento dell'educazione
civica che individuano:
• specifici traguardi per lo sviluppo delle
competenze;
• obiettivi specifici di apprendimento,
• in coerenza con
• le Indicazioni nazionali per il
curricolo delle scuole
dell'infanzia e del primo
ciclo di istruzione,
• le Indicazioni nazionali e nuovi scenari
7. Le finalità dell’educazione civica (Art. 1,2,3,4,5 legge
n.92/2019)
• Contribuire a formare cittadini responsabili e attivi.
• Promuovere la partecipazione piena e consapevole
alla vita civica, culturale e sociale delle comunità, nel
rispetto delle regole, dei diritti e dei doveri.
• Promuovere la condivisione dei principi di legalità,
cittadinanza attiva e digitale, sostenibilità ambientale,
diritto alla salute e al benessere della persona.
• Alimentare e rafforzare il rispetto nei confronti delle
persone, degli animali e della natura.
8. Quali sono gli elementi di novità?
Insegnamento trasversale dell’educazione civica
Contitolarità e corresponsabilità educativa
Focus su Costituzione, Sostenibilità, Cittadinanza digitale
opportunità per
potenziare le competenze chiave e di
cittadinanza
promuovere una didattica attiva
9. Linee Guida - Trasversalità dell’educazione
civica
La trasversalità del nuovo insegnamento non
ascrivibile a una singola disciplina e offre un
paradigma diverso ovvero ha una valenza di
MATRICE VALORIALE che va coniugata con le
discipline di studio per evitare superficiali e
improduttive aggregazioni di contenuti teorici al
fine di sviluppare processi di interconnessione tra
saperi disciplinari e extra disciplinari
10. Linee Guida - Contitolarità
•Nel 1 ciclo l’insegnamento trasversale dell’educazione civica è affidata in contitolarità a docenti di classe individuati sulla
base dei contenuti del curricolo utilizzando risorse dell’organico dell’autonomia. La Legge prevede che
all’insegnamento dell’educazione civica siano dedicate non meno di 33 ore per ciascun anno
scolastico.
•In via ordinaria esse sono svolte, nell’ambito della declinazione annuale delle attività
didattiche, da uno o più docenti della classe o del Consiglio di Classe cui l’insegnamento è
affidato con delibera del Collegio dei docenti ....
•Qualora invece, l’insegnamento dell’educazione civica dovesse rientrare nell’utilizzo della
quota di autonomia del 20%, configurandosi così uno spazio apposito nell’ambito dell’orario
settimanale alla stregua delle discipline del curricolo, ciò non dovrà comunque pregiudicare la
trasversalità e la corresponsabilità collegiale dell’insegnamento all’interno del team docente e
del Consiglio di Classe.
• Avranno cura, altresì, di definire il tempo impiegato per lo svolgimento di ciascuna azione
didattica, al fine di documentare l’assolvimento della quota oraria minima annuale prevista
di 33 ore.
11. Linee Guida - coordinamento
◦ Collegi Docenti individueranno tra le “funzioni
strumentali” la nomina del docente
“Coordinatore dell’Educazione Civica”.
◦ Il Coordinatore, specie negli istituti comprensivi,
avrà cura di costituire uno staff di cooperazione
per la progettazione dei contenuti didattici nei
diversi ordini di scuola: dell’infanzia, primaria e
secondaria.
12. Linee guida- i pilastri
Costituzione, diritto (nazionale e
internazionale), legalità e solidarietà
Sviluppo sostenibile, educazione
ambientale, conoscenza e tutela del
patrimonio e del territorio, con particolare
riguardo ai 17 obiettivi dell’Agenda 2030
dell’ONU.
Cittadinanza digitale, da intendere come
capacità di avvalersi consapevolmente e
responsabilmente dei mezzi di comunicazione
virtuali.
13. A fondamento dell'insegnamento
dell'educazione civica è posta la conoscenza
della Costituzione italiana
Gli alunni devono essere introdotti alla
conoscenza dei contenuti della Carta
costituzionale
• nella scuola dell'infanzia
• del primo ciclo,
• del secondo ciclo,
per sviluppare competenze ispirate
•ai valori della responsabilità,
•della legalità,
•della partecipazione e della solidarietà.
14. A fondamento dell'insegnamento dell'educazione civica è
posta la conoscenza della Costituzione italiana
DIRITTO NAZIONALE
DIRITTO INTERNAZIONALE
LEGALITA’(RISPETTO DELLE LEGGI)
SOLIDARIETA’
INNO
BANDIERA
TEMATICHE
ORDINAMENTO
• STATO
• REGIONI
• ENTI TERRITORIALI
• AUTONOMIE LOCALI
• ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI E
SOVRANAZIONALI
CODICE DELLA STRADA
REGOLAMENTI SCOLASTICI
CIRCOLI RICREATIVI
ASSOCIAZIONI
15. Educare per lo sviluppo
sostenibile
• “L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per
le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai
governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. Essa ingloba 17 Obiettivi per lo
Sviluppo Sostenibile - in un grande programma d’azione per un totale di
169 traguardi.
• L’avvio ufficiale degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile ha coinciso con
l’inizio del 2016, guidando il mondo sulla strada da percorrere nell’arco
dei prossimi 15 anni: i Paesi, infatti, si sono impegnati a raggiungerli
entro il 2030.
• Gli Obiettivi per lo Sviluppo rappresentano obiettivi comuni su un insieme
di questioni importanti per lo sviluppo: la lotta alla povertà,
l’eliminazione della fame e il contrasto al cambiamento climatico,
per citarne solo alcuni. ‘
• Obiettivi comuni’ significa che essi riguardano tutti i Paesi e tutti gli
individui: nessuno ne è escluso, né deve essere lasciato indietro lungo
il cammino necessario per portare il mondo sulla strada della
sostenibilità.”
•◦
16. Educare per lo sviluppo
sostenibile
Gli obiettivi non riguardano solo la salvaguardia dell’ambiente e delle risorse
naturali, ma
• anche la costruzione di ambienti di vita, di città, la scelta di modi di vivere
inclusivi e rispettosi dei diritti fondamentali delle persone,
IN PRIMIS
• salute, il benessere psico-fisico, la sicurezza alimentare, l’uguaglianza tra
soggetti, il lavoro dignitoso, un’istruzione di qualità, la tutela dei patrimoni
materiali e immateriali delle comunità.
In questo nucleo, che trova comunque previsione e tutela in molti articoli della
Costituzione, possono rientrare i
• temi riguardanti l’educazione alla salute, la tutela dell’ambiente, il rispetto per
gli animali e i beni comuni, la protezione civile.
17. Nel rispetto dell'autonomia scolastica, l'offerta formativa( ART.5 LEGGE 92/2019 Già DAL 1 CICLO)
prevede almeno le seguenti abilità e conoscenze digitali essenziali:
a)analizzare, confrontare e valutare criticamente la credibilità e l'affidabilità delle fonti di
dati, informazioni e contenuti digitali;
b)interagire attraverso varie tecnologie digitali e individuare i mezzi e le forme di
comunicazione digitali appropriati per un determinato contesto;
c)informarsi e partecipare al dibattito pubblico attraverso l'utilizzo di servizi digitali
pubblici e privati; ricercare opportunità di crescita personale e di cittadinanza
partecipativa attraverso adeguate tecnologie digitali;
d)conoscere le norme comportamentali da osservare nell'ambito dell'utilizzo delle
tecnologie digitali e dell'interazione in ambienti digitali, adattare le strategie di comunicazione
al pubblico specifico ed essere consapevoli della diversità culturale e generazionale negli
ambienti digitali;
e)creare e gestire l'identità digitale, essere in grado di proteggere la propria reputazione,
gestire e tutelare i dati che si producono attraverso diversi strumenti digitali, ambienti e
servizi, rispettare i dati e le identità altrui; utilizzare e condividere informazioni personali
identificabili proteggendo se stessi e gli altri;
f)conoscere le politiche sulla tutela della riservatezza applicate dai servizi digitali
relativamente all'uso dei dati personali;
g)essere in grado di evitare, usando tecnologie digitali, rischi per la salute e minacce al
proprio benessere fisico e psicologico; essere in grado di proteggere se' e gli altri da eventuali
pericoli in ambienti digitali; essere consapevoli di come le tecnologie digitali possono influire
sul benessere psicofisico e sull'inclusione sociale, con particolare attenzione ai comportamenti
riconducibili al bullismo e al cyberbullismo.
18. Competenze cittadinanza
Senza queste competenze
non sono possibili
né una corretta e proficua convivenza
né un accesso consapevole e
critico alle informazioni
né si possiedono gli strumenti per
affrontare e risolvere problemi, prendere
decisioni, pianificare e progettare,
intervenire sulla realtà e modificarla.
19. Scopo delle linee guida
• supportare le Istituzioni scolastiche per una corretta attuazione dell’innovazione
normativa che implica, ai sensi dell’articolo 3 della legge 92/2019, una revisione
dei curricoli di istituto per adeguarli alle nuove disposizioni
• Forniscono altresì indicazioni sull’organizzazione dell’insegnamento
dell’educazione civica nei vari gradi scolastici
• Forniscono indicazioni sulle modalità di valutazione che, per la scuola primaria,
saranno essere espresse con giudizio descrittivo
• L’allegato B individua alcuni elementi di integrazione al Profilo delle competenze
del primo ciclo, di cui alle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola
dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione (d. m. 254/2012)
22. Educazione Civica e competenze di cittadinanza
Raccomandazione del 23 aprile 2008 sul
Quadro Europeo delle Qualifiche
competenze: comprovata capacità di utilizzare
conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o
metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello
sviluppo professionale e personale. Le competenze sono
descritte in termini di responsabilità e autonomia.
Nel 2008 l’insegnamento di Cittadinanza e
Costituzione viene inserito nei curriculi
associandolo all’area storico-geografica
23. Educazione di cittadinanza
Le otto competenze chiave,
così come recita la
Raccomandazione, “sono
quelle di cui tutti hanno
bisogno per la realizzazione e
lo sviluppo personali, la
cittadinanza
attiva,
l’inclusione sociale e
l’occupazione” e si
caratterizzano
come
competenze per la
vita
competenze: comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità
personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello
sviluppo professionale e personale. Le competenze sono descritte in termini di
responsabilità e autonomia.”
24. Educazione Civica e competenze di cittadinanza
Competenze europee 2018
1. Competenza alfabetica funzionale
2. Competenza multilinguistica
3. Competenza matematica e competenza in scienze,
tecnologie e ingegneria
4. Competenza digitale
5. Competenza personale, sociale e capacità di imparare a
imparare
6. Competenza in materia di cittadinanza
7. Competenza imprenditoriale
8. Competenza in materia di consapevolezza ed
espressione culturali
ed.
civica
25. Educazione Civica e competenze di cittadinanza
Indicazioni Nazionali 2012
la scuola non può abdicare al compito di promuovere la
capacità degli studenti di dare senso alla varietà delle
loro esperienze, al fine di ridurre la frammentazione e il
carattere episodico che rischiano di caratterizzare la
vita dei bambini e degli adolescenti.
la scuola è perciò investita da una domanda che
comprende, insieme, l’apprendimento e «il saper stare
al mondo»
26. I nuovi scenari
Il documento interviene e aggiorna la parte relativa agli scenari su cui
la scuola si affaccia. Dopo 5 anni dalle IN2012 il mondo è
attraversato da sempre più veloci e drammatici cambiamenti:
Crisi economica, instabilità politica, nuove emergenze ecologiche,
spinte migratorie interrogano la scuola sui temi della convivenza
civile e democratica, del confronto interculturale e delle politiche di
inclusione.
Il rapido sviluppo tecnologico se da una parte consente la
disponibilità di una gran mole di informazioni e conoscenze,
facilmente accessibili a chiunque, d’altra parte genera nuove
marginalità e nuovi rischi.
27. Il ruolo dell’educazione nei nuovi scenari
Il documento, elaborato dal Comitato Scientifico Nazionale
(CSN), raccoglie l’esigenza di RILANCIARE IL TESTO DELLE
IN2012
alla luce dei nuovi scenari culturali e
pedagogici che investono la scuola di base.
◦ È utile che i Collegi dei Docenti riprendano in modo diffuso e sistematico la riflessione sul testo
delle Indicazioni, sul senso dell’istruzione e dell’educazione, sulle caratteristiche degli ambienti di
apprendimento e sulle didattiche più adeguate a perseguire tali finalità.
28. Il ruolo dell’educazione nei nuovi scenari
In tale scenario, alla scuola spettano alcune finalità specifiche:
◦ offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di
base;
◦ far sì che gli studenti acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari per apprendere a
selezionare le informazioni;
◦ promuovere negli studenti la capacità di elaborare metodi e categorie che siano in
grado di fare da bussola negli itinerari personali;
◦ favorire l’autonomia di pensiero degli studenti, orientando la propria didattica alla
costruzione di saperi a partire da concreti bisogni formativi.(…)
◦ La scuola realizza appieno la propria funzione pubblica impegnandosi, in questa
prospettiva, per il successo scolastico di tutti gli studenti, con una particolare
attenzione al sostegno delle varie forme di diversità, di disabilità o di
svantaggio
29. Il ruolo dell’educazione nei nuovi scenari
L’esercizio della cittadinanza attiva necessita di strumenti
culturali e di sicure abilità e competenze di base, cui concorrono
tutte le discipline.
Nuovi spunti per le Hard Skills verso la cittadinanza
Ambienti di apprendimento centrati sulla discussione, la comunicazione, il lavoro
cooperativo, la contestualizzazione dei saperi nella realtà, al fine di migliorarla,
l’empatia, la responsabilità offrono modelli virtuosi di convivenza e di esercizio
della pro socialità.
30. La cittadinanza come sfondo integratore
Il testo non modifica le Indicazioni in vigore, ma dà
maggiore centralità al tema della cittadinanza quale
sfondo integratore e punto di riferimento di tutte
le discipline che concorrono a definire il curricolo
della scuola dell’infanzia e del primo ciclo in una
prospettiva verticale
31. Le discipline strumenti culturali per la cittadinanza
Il documento estrapola dalle Indicazioni Nazionali del 2012
i contributi che le varie discipline offrono allo
sviluppo delle competenze di cittadinanza:
• la centralità delle lingue quale strumento per la
costruzione delle conoscenze e l’esercizio della cittadinanza
• gli ambitistorico-geografici con particolare riferimento alla
Costituzione e alla globalizzazione
• l’importanza del pensiero matematico, della statistica, del pensiero
computazionale, della dimensione della cittadinanza digitale etc.
32. L’ambiente per l’apprendimento
◦ Le caratteristiche dell’ambiente di apprendimento funzionale allo sviluppo delle
competenze sono ben descritte nelle Indicazioni 2012, proprio nella parte ad esso
dedicata, nel capitolo: "La scuola del primo ciclo":
◦ “Una buona scuola primaria e secondaria di primo grado si costituisce come un
contesto idoneo a promuovere apprendimenti significativi e a garantire il
successo formativo per tutti gli alunni.
◦ L’acquisizione dei saperi richiede un uso flessibile degli spazi, a partire dalla stessa
aula scolastica, ma anche la disponibilità di luoghi attrezzati che facilitino approcci
operativi alla conoscenza per le scienze, la tecnologia, le lingue comunitarie, la
produzione musicale, il teatro, le attività pittoriche, la
motricità.(…)
◦ Realizzare attività didattiche in forma di laboratorio, per favorire l’operatività e
allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa.” (…)
33. Come rinnovare la didattica dell’ed. civica?
Didattica per competenze interdisciplinare e transdisciplinare
Approccio laboratoriale preferendo metodologie attive e
partecipative
Vivere l’educazione civica nel contesto attraverso il Service
Learning
Progettare per competenza privilegiando le
Soft Skills
34. Come rinnovare la didattica dell’ed. civica?
Service learning
• «Dentro/fuori la scuola - Service Learning» propone un’idea di scuola civica come luogo di incontro tra sapere formale e
informale che si realizza nell’integrazione tra scuola e territorio e nella realizzazione di esperienze di apprendimento
significativo con finalità di interesse sociale.
• Quando parliamo di Service Learning ci riferiamo a un approccio pedagogico esteso su scala internazionale e basato su
percorsi di apprendimento in contesti di vita reale. In letteratura sono presenti numerose definizioni di Service Learning.
• Maria Nieves Tappia lo descrive come un insieme di progetti o programmi di servizio solidale (destinati a soddisfare in modo
delimitato ed efficace un bisogno vero e sentito in un territorio, lavorando ‘con’ e non soltanto ‘per’ la comunità), con una
partecipazione da protagonisti degli studenti, che va dalla fase iniziale di pianificazione fino alla valutazione conclusiva e
collegato in modo intenzionale con i contenuti di apprendimento (includendo contenuti curricolari, riflessioni, sviluppo di
competenze per la cittadinanza e il lavoro).
• Nello scenario di «Avanguardie educative» questo approccio consente di introdurre metodologie didattiche attive e alternative
rispetto alla lezione frontale, riconfigurando gli spazi e i tempi dell’insegnamento e dell’apprendimento.
• L’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 e le conseguenti disposizioni che hanno introdotto la Didattica a Distanza ha visto
alcune scuole di «Avanguardie educative» riprogettare le attività di Service Learning già programmate, realizzando percorsi di
apprendimento-servizio in modalità Virtual-Service Learning (V-SL). In alcuni casi è stata proprio la situazione emergenziale a
spingere dirigenti, docenti e studenti a individuare occasioni per utilizzare il Service Learning come strumento di educazione
alla cittadinanza attiva.
36. La definizione del curricolo
DM n. 35/2020, art. 2 comma 1 Per gli anni scolastici 2020/2021,
2021/2022 e 2022/2023 le istituzioni scolastiche […] definiscono, in prima
attuazione, il curricolo di educazione civica, tenendo a riferimento le Linee
guida, indicando traguardi di competenza, i risultati di apprendimento e gli
obiettivi specifici di apprendimento, in coerenza ed eventuale integrazione
con le Indicazioni nazionali […]
37. Quale curricolo?
• Curricolo progettuale in cui si definiscono le 33 ore annue, con
modalità orarie flessibili e modalità di valutazione dei percorsi proposti
vs
• Curricolo valutativo che individua tra le attività già svolte che cosa
debba essere valutato dal team docenti e con quali modalità, al fine di
attestare le fasi di insegnamento e di apprendimento dell’educazione civica
senza predisporre un orario e un’organizzazione altra rispetto a quanto già
è previsto nell’offerta formativa.
Portfolio per l’Educazione civica
38. Che cosa c’è già nel POF dell’istituto?
curricolo verticale di cittadinanza e costituzione
progetti trasversali su temi richiamati nella legge
92/2019 (es. ed. ambientale, cittadinanza digitale,
bullismo e cyberbullismo, ed. stradale, PCTO etc.)
criteri di valutazione su comportamento e/o su
competenze trasversali
39. Traguardi e curricolo
Quelli delle Linee Guida, quindi, pur riguardando i nuclei dell’Educazione Civica, vogliono
essere competenze generali e non già Traguardi specifici, determinando una obiettiva
ridondanza nei profili e una carenza di indirizzo per lo specifico insegnamento, che se ne trova
privo.
I Traguardi, a norma dell’art. 8 del DPR 275/99, sarebbero materia del Ministero e su questi le
scuole dovrebbero formulare i curricoli;
Le singole scuole, che sono invitate, invece, a determinare per il primo triennio i risultati di
apprendimento, logicamente opereranno indipendentemente dalle altre;
Nel 2023, però, saranno costrette a riformulare i curricoli sulla base dei traguardi definitivi
emanati dal Ministero, con un notevole dispendio di energie e lavoro che potrebbe, in taluni
casi, non portare a risultati concettualmente e metodologicamente fondati.
Si suggerisce, per ridurre i carichi di lavoro, di stabilire i risultati di apprendimento in
termini di abilità e conoscenze, sulla base delle competenze degli Allegati B e C del DM 35,
con minime integrazioni per aumentarne la chiarezza, dove necessario.
40. Come costruire un curricolo ?
macro temi
obiettivi
Attività e
strategie
• Costituzione
• Sviluppo Sostenibile
• Cittadinanza digitale
• Di apprendimento
• TRAGURADI
• significative
• Metodologie attive e
innovative
41. Focus sui pilastri
▪ Impostare Unità di Apprendimento per ogni anno scolastico
▪ Ricorsività dei contenuti nel corso dell’anno scolastico e nel
corso del ciclo scolastico
▪ Connessione con i progetti d’istituto
Lavorare in profondità
privilegiando la qualità alla quantità
42. Valutazione
▪ Valutazione formativa
▪ Rubriche di valutazione
▪ Checklist
▪ Autovalutazione
costruire insieme alla classe strumenti per
l’autovalutazione delle attività e delle competenze
44. Una scuola di cittadinanza
• si educa attraverso l’esempio
• si vive e si sperimenta ciò che si apprende
• la nostra identità come cittadini/e si costruisce
nel tempo e continua per tutta la vita
46. Infanzia
• La scuola dell’infanzia, così come previsto dalle Indicazioni Nazionali e
successivamente dalla legge 92/2019 ( Introduzione dell’insegnamento scolastico
dell’educazione civica) e meglio specificata dalle recentissime Linee guida del 22
giugno 2020, pone le basi per l’esercizio della cittadinanza attiva attraverso una
didattica che è finalizzata all’acquisizione di competenze di futuro “cittadino”
responsabile e attivo promuovendo la partecipazione piena e consapevole alla
vita civica, culturale e sociale della comunità, nel rispetto delle regole, dei diritti e
dei doveri prendendosi cura di sé e dell’ambiente.
• L’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione intende sviluppare competenze
trasversali, che conducono i bambini a futuri cittadini del mondo.
47. Infanzia
E’ la scuola dell’attenzione e dell’intenzione, del curricolo
implicito - che si manifesta nell’organizzazione degli spazi e
dei tempi della giornata educativa - e di quello esplicito che
si articola nei campi di esperienza.
Le finalità della scuola dell’infanzia
sono: Conquista dell’Autonomia (fare
da solo)
Maturazione dell’Identità (prendere consapevolezza del sé)
Sviluppo della Competenza (imparare ad
imparare) CITTADINANZA
48. Scuola dell’infanzia
Linnee guida
• Attività di sensibilizzazione di cittadinanza responsabile
• Concorrono tutti i campi di esperienza individuate dalle
indicazioni nazionali per il curricolo
• Si predilige metodologie attive per esplorare l’ambiente
naturale e umano in cui vivono al fine di maturare
atteggiamenti di curiosità, interesse, rispetto globale