Suburbia mode - luoghi e paesaggi pubblici a casoria na

Biennale spazio pubblico
Biennale spazio pubblicoSegreteria Tecnica à Biennale spazio pubblico
IL PROGETTO DEL PARCO E DEL VERDE URBANO
Luoghi e paesaggi pubblici
Primi lineamenti operativi per la qualità ambientale del
Piano Urbanistico Comunale a Casoria
18_05-2013
Facoltà’ di Architettura Roma Tre
IL PROGETTO DEL PARCO E DEL VERDE URBANO
Casoria appartiene alla “prima corona”
dell’espansione di Napoli formatasi,
nell’immediato dopoguerra, lungo le principali
direttrici di comunicazione con l’entroterra.
Con i suoi oltre 2.600 ab/kmq, costituisce la
seconda area metropolitana italiana per
popolazione dopo quella milanese.
Oggi Casoria conta circa 80.000 abitanti con una
densità di 6 609,64 ab/kmq.
IL PROGETTO DEL PARCO E DEL VERDE URBANO
Per comprendere le ragioni di un così
intenso processo di urbanizzazione, occorre
svolgere una breve digressione sul rapporto
tra la formazione dei tessuti urbani e
l’articolazione della rete infrastrutturale.
Casoria rimane fino al 1936, uno dei
numerosi casali agricoli posti a nord di
Napoli, caratterizzato da un centro abitato
orientato secondo le direttrici della
centuratio acerrana, dotato di un unico
supporto infrastrutturale, la Strada Statale
87 Sannitica. La linea ferroviaria Napoli
Roma, non fornisce ancora alcun effettivo
collegamento.
1936
IL PROGETTO DEL PARCO E DEL VERDE URBANO
Questa condizione muta radicalmente con
la realizzazione della Circonvallazione
esterna, l’asse a scorrimento veloce
realizzato tra il 1955 e il 1970 su di un
sentiero precedentemente tracciato dalla
Nato nell’immediato dopoguerra, gettando
i presupposti per un primo processo di
espansione a sud con il consolidamento
della frazione di Arpino.
La città si dota implicitamente di una prima
connessione in direzione est-ovest con i
comuni della prima cintura.
1966
IL PROGETTO DEL PARCO E DEL VERDE URBANO
1986
Negli anni immediatamente successivi
all’apertura del tratto Napoli - Roma
dell’autostrada del Sole, furono avviati i
lavori per la realizzazione dell’attuale
autostrada A16, l’autostrada dei due Mari.
Si partì proprio con l'allacciamento
all'autostrada del Sole poche centinaia di
metri prima del vecchio piazzale di Napoli
Stazione, ancora una volta nel territorio di
Casoria, giungendo nel 1969 alla definitiva
entrata in esercizio di questo nuovo asse.
Con l’apertura nel 1975 della barriera
di Capodichino, l’ultimo casello
autostradale dell’A1 viene posto in
comunicazione diretta con il litorale flegreo
attraverso la Tangenziale di Napoli, la
prima autostrada urbana in Italia, che, con i
suoi attuali 21 chilometri di tracciato,
costituisce ancora oggi il principale asse di
attraversamento della cintura urbana a
nord di Napoli.
IL PROGETTO DEL PARCO E DEL VERDE URBANO
2013
Questa straordinaria condizione
infrastrutturale rappresentò il fattore
determinante nella localizzazione delle
principali industrie di rilievo nazionale
dell’area napoletana, facendo guadagnare
alla città l’appellativo della “Sesto San
Giovanni del Sud”. In assenza di uno
specifico strumento urbanistico, trovarono
libera collocazione la Rodiathoce, azienda
del gruppo Montedison destinata alla
produzione del terital, la Resia, le Acciaierie
del sud, la Calcobit, la Tubibonna, la Dyrup,
la C.G.S. e l’Alenia.
La concomitanza di questi due fattori
determinò il maggiore incremento
demografico registrato nei comuni a nord
di Napoli fino agli anni ‘90.
Gli abitanti passarono, in questo periodo,
dai circa 26.000 censiti nel 1961 agli otre
79.000 registrati nel 1991, portando alla
realizzazione di oltre 2.400 nuovi edifici e
oltre 9.000 abusi edilizi al 2003.
IL PROGETTO DEL PARCO E DEL VERDE URBANO
L’intenso processo di urbanizzazione che ha
interessato questo territorio ha determinato una
condizione generalizzata di compromissione
ambientale e paesaggistica riconducibile ai
seguenti fenomeni:
1. dissesti idrogeologici
2. processi di infrastrutturazione
3. trasformazioni della produzione agricola
4. abbandono e dismissione
5. criticità ambientali
Per meglio esprimere questa condizione ad oggi
risultano censite dall’ARPAC 9 aree dismesse
inquinate che interessano urna superficie
territoriale pari a 471.000 mq, con la presenza di
ulteriori 24 siti attivi potenzialmente inquinati.
IL PROGETTO DEL PARCO E DEL VERDE URBANO
IL PROGETTO DEL PARCO E DEL VERDE URBANO
Con il preliminare di PUC sono stati tracciati
nuovi lineamenti strategici per la ricostituzione di
una possibile rete ecologica, coerentemente agli
strumenti urbanistici di livello superiore (PTR,
PTCP), affrontando in maniera sinergica tre temi
strettamente connessi tra loro:
1. la riqualificazione degli insediamenti
abusivi,
2. il recupero e la valorizzazione delle aree
dismesse;
3. la riqualificazione ambientale delle aree
libere residuali.
IL PROGETTO DEL PARCO E DEL VERDE URBANO
Per governare in chiave ambientale e
paesaggistica lo sviluppo del territorio, il PUC
prevede di ricorrere ad un triplice regime
normativo costituito da una serie di disposizioni
generali volte a limitare l’insediamento di nuovi
detrattori e a contenere la presenza di quelli
esistenti, inasprendo il regime sanzionatorio
relativo agli scarichi in genere.
Un secondo regime specifico riguarderà
rispettivamente le aree urbanizzate e non
in cui disporre l’suo sostenibile delle risorse
idriche, la deimpermeabilizzazione dei suoli, la
manutenzione e pulizia delle aree scoperte, la
tutela delle preesistenze dell’infrastrutturazione
agricola.
Il terzo regime sarà invece rappresentato da un
Piano Attuativo per il paesaggio, promosso ed
approvato congiuntamente al PUC, in modo da
attivare immediatamente le procedure per la
realizzazione di un sistema di luoghi e paesaggi
pubblici.
IL PROGETTO DEL PARCO E DEL VERDE URBANO
Questo strumento in particolare sarà articolato
in Unità Minime di Intervento Ambientali e
Paesaggistiche che si svolgeranno su due
fondamentali matrici ambientali, rintracciate
durante le analisi ed indagini in corso con
l’obiettivo di ricostituire i legami fondamentali
territoriali con le matrici territoriali.
La prima matrice è funzionale alla ricostituzione
dell’ecosistema relativo alla piana alluvionale
del Sebeto, disposta lungo il settore meridionale
del territorio.
La seconda matrice recupera l’andamento della
cosiddetta centuriazione acerrana, ed è
funzionale al recupero dei rapporti con il
territorio agricolo della piana.
Alle UMI-AP si demanda il compito di stabilire
innanzitutto le condizioni minime per u’azione di
rinaturalizzazione e fruizione attraverso specifiche
modalità di intervento stabilite in ragione dei livelli di
degrado registrati e delle finalità paesaggistiche
stabilite. Tali UMI-AP sono ad oggi rappresentate da:
1. Pioniere
2. Strutturanti
3. Mitiganti
4. Produttive
5. Energetiche
6. Ricreative
IL PROGETTO DEL PARCO E DEL VERDE URBANO
1 2
3 4
5 6
IL PROGETTO DEL PARCO E DEL VERDE URBANO
Alle UMI-AP Pioniere si rimanda il compito di
ricostituire le essenziali condizioni pedologiche per la
rinaturalizzazione dei suoli maggiormente
compromessi dall’inquinamento ambientale,
ricorrendo al meccanismo specifico del fitorimedio
La scelta delle essenze e dell'impianto dipende,
quindi, da:
1. tipo di contaminante
2. tipo di substrato
3. obiettivi dell'intervento
Tale UMI-AP si prestano per essere impiegate nei
seguenti casi:
1. bonifica di aree industriali dismesse
2. discariche
3. siti altamente inquinati
4. bonifiche "leggere" di terreni periurbani da
adibire a coltura
ESSENZE CONSIGLIATE:
Acer PseudoplatanusNa, Zn, Cd, Pb
Agrostis castellanadiesel
Agrostis stoloniferadiesel
Agrostis tenuisCu
Alnus glutinosaNa, Zn, Cd, Pb
Amaranthus tricolorPAHs
Arundo donaxdiesel
Cannabis sativaCd, Ni, Radiocaesium
EucalyptusCu, Al, Zn, As
Festuca arundinaceaCu
Festuca rubradiesel
Frazinus excelsiorNa, Zn, Cd, Pb
Helianthus annuusCr, Ni, Cd
Linum usitatissimusdiesel
Lolium multiflorumdiesel
Phragmites australisCr, Cu, Ni, Zi, Cd
Pinus nigraMn, Co, Ni, Cu, Zn, Ag, Au
Populus spp.
Pteris vittataAs
Robinia pseudoacaciaZn, Cd, Pb, Na
Salix spp.
Trifolium pretensediesel
Vicia sativadiesel
Zea maysOlio, Pb
IL PROGETTO DEL PARCO E DEL VERDE URBANO
Alle UMI-AP Strutturanti si rimanda il compito di
favorire la ricostituzione del reticolo idrografico
superficiale creando le condizioni minime per
l’attecchimento di diverse specie.
Tale UMI-AP si prestano per essere impiegate nei
seguenti casi:
1. in prossimità di canali, corsi d’acqua,
2. infrastrutture lineari (strade, ferrovie, ecc.)
3. zone limitrofe a centri urbani con alta densità
abitativa/alta concentrazione
4. di insediamenti industriali e/o artigianali)
ESSENZE CONSIGLIATE:
Platanus acerifolia
Populus nigra
Fraxinus excelsior
Ulmus minor
Alnus glutinosa
Viburnum opulus
Salix alba
Fieno di erba medica
Insilato di sorgo zuccherino
Insilato d’erba
Insilato di mais
Stocchi di mais
Trifoglio
Insilato di girasole
Paglia
IL PROGETTO DEL PARCO E DEL VERDE URBANO
Alle UMI-AP Mitiganti si rimanda il compito di
costituire un filtro antinquinamento e acustico
per il miglioramento della qualità dell’aria delle aree
urbane.
Tale UMI-AP si prestano per essere impiegate nei
seguenti casi:
1. infrastrutture lineari (strade, ferrovie, ecc.)
2. zone limitrofe a centri urbani con alta densità
abitativa/alta concentrazione
3. di insediamenti industriali e/o artigianali)
ESSENZE CONSIGLIATE:
Specie arboree
Acer campestre
Carpinus betulus
Morus sp.
Ulmus minor
Alnus glutinosa
Alnus incana
Celtis australis
Salix alba
Tilia sp
Quercus sp.
Ligustrum vulgare
Essenze arbustive
Salix alba
Cornus sanguinea
Cornus mas
Ligustrum vulgare
Laurus nobilis
Viburnum lantana
Viburnum opulus
Corylis avellana
Evonimus europaeus
IL PROGETTO DEL PARCO E DEL VERDE URBANO
Alle UMI-AP Produttive si rimanda il compito di
recuperare il paesaggio agricolo, reintroducendo le
Le alberate (oliveti, aceri od olmi maritati alla vite,
ecc.), i filari e gli individui isolati (gelsi, olmi, ecc.).
frutteto agrumeto
ESSENZE CONSIGLIATE
Frutti maggiori
Olea europaea L.
Vitis vinifera L.
Actinidia
Albicocco
Ciliegio
Mandorlo
Melo
Pero
Pesco
Susino
Agrumi
Arancio amaro
Arancio dolce
Arancio trifogliato
Bergamotto
Cedro
Chinotto
Kumquat
Lime e Limette
Limoni
Mandarini
Mandalate
Mapo
Papeda delle Mauritius
Pomelo o Pummelo
Pompelmo
Frutti minori
Asimina
Azzeruolo
Carrubo
Castagno
Corbezzolo
Corniolo
Cotogno
Fico
Gelso
Giuggiolo
Kaki
Melograno
Mirabolano
Nespolo comune
Nocciolo
Noce
Pistacchio
Sorbo domestico
IL PROGETTO DEL PARCO E DEL VERDE URBANO
Alle UMI-AP Energetiche si rimanda il compito di
produrre la biomassa necessaria ad alimentare
impianti per la produzione da FER, integrando le
produzioni da sfalci e potature necessarie alla
costituzione di una dieta energetica.
RACCOMANDAZIONI:
L’impianto del pioppo (generalmente cloni di Populus alba) “da biomassa” può
essere a file singole o a file binate, a seconda che il taglio previsto sia con turno
biennale o con turno annuale.
Da un punto di vista ecologico hanno un valore scarsissimo. Possono essere quindi
utilizzate a margine stradale, con effetto tampone nei confronti delle polveri.
ESSENZE CONSIGLIATE:
Platanus acerifolia
Populus nigra
Fraxinus excelsior
Ulmus minor
Alnus glutinosa
Viburnum opulus
Salix alba
Fieno di erba medica
Insilato di sorgo
zuccherino
Insilato d’erba
Insilato di mais
Stocchi di mais
Trifoglio
Insilato di girasole
Paglia
Insilato di graminacee
Girasole
IL PROGETTO DEL PARCO E DEL VERDE URBANO
Alle UMI-AP Ricreative si rimanda il compito di
realizzare una serie di luoghi dove svolgere attività
sportive all’aperto o dove semplicemente trattenersi
a margine dei tessuti urbani consolidati.
Tale UMI-AP si prestano per essere impiegate nei
seguenti casi:
1. aree da destinarsi a parco urbano o periurbano
lineare o puntuale
2. zone limitrofe a centri urbani con alta densità
abitativa o direzionale
ESSENZE CONSIGLIATE:
Cedrus atlantica
Cedrus libani
Sequoia sempervirens
Abies alba
Cedrus atlantica glauca
Cedrus deodara
Cedrus deodara aurea
Juniperus spp.
Taxus baccata fastigiata spp.
Thuya orientalis spp.
Acacia dealbata
Magnolia grandiflora
'Eriobotrya japonica
Ligustrum japonicum
Buxus sempervirens
Ilex aquifolium
Azalea spp.
Acer pseudoplatanus
Aesculus hippocastanum
Fagus sylvatica 'Purpurea'
Quercus rubra
Salix chrysocoma
Acer rubrum
Acer saccharinum
Betula pendula
Corylus colurna
Fraxinus excelsior
Fraxinus excelsior nana
Liquidambar styraciflua
Hibiscus spp.
Laburnum anagyroides
Lagerstroemia indica
Magnolia spp.
Malus spp.
il processo sommariamente illustrato tende a
relazionare diversi livelli di governo del territorio
per raggiungere una capacità operativa analoga a
quella generalmente prevista per i tessuti
edificati, in modo da orientare fortemente le
diverse politiche urbane verso la definizione una
nuova centralità ambientale nel paesaggio
metropolitano in cui promuovere un uso
consapevole delle scarse risorse a disposizione.
L’articolazione degli strumenti è funzionale alla
naturale evoluzione del paesaggio stesso,
rendendo disponibili gli strumenti per la
riqualificazione ambientale delle numerose aree
compromesse con la progressiva disponibilità
delle risorse economiche necessarie al loro
recupero.
Per rafforzare questa politica si prevede, infatti,
di rendere distraibile una quota pari ad almeno il
30% degli oneri versati per condonare gli abusi
edilizi nei prossimi 10 anni per raggiungere
un’apprezzabile compensazione pubblica del
territorio.
IL PROGETTO DEL PARCO E DEL VERDE URBANO
IL PROGETTO DEL PARCO E DEL VERDE URBANO
Luoghi e paesaggi pubblici
Primi lineamenti operativi per la qualità ambientale del
Piano Urbanistico Comunale a Casoria
SETTORE PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DEL TERRITORIO
Il RUP- Arch. Salvatore NAPOLITANO
SUPPORTO ESTERNO AL RUP
Goldenstain Architettura - Suburbia.Mode Srl
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  • 1. IL PROGETTO DEL PARCO E DEL VERDE URBANO Luoghi e paesaggi pubblici Primi lineamenti operativi per la qualità ambientale del Piano Urbanistico Comunale a Casoria 18_05-2013 Facoltà’ di Architettura Roma Tre
  • 2. IL PROGETTO DEL PARCO E DEL VERDE URBANO Casoria appartiene alla “prima corona” dell’espansione di Napoli formatasi, nell’immediato dopoguerra, lungo le principali direttrici di comunicazione con l’entroterra. Con i suoi oltre 2.600 ab/kmq, costituisce la seconda area metropolitana italiana per popolazione dopo quella milanese. Oggi Casoria conta circa 80.000 abitanti con una densità di 6 609,64 ab/kmq.
  • 3. IL PROGETTO DEL PARCO E DEL VERDE URBANO Per comprendere le ragioni di un così intenso processo di urbanizzazione, occorre svolgere una breve digressione sul rapporto tra la formazione dei tessuti urbani e l’articolazione della rete infrastrutturale. Casoria rimane fino al 1936, uno dei numerosi casali agricoli posti a nord di Napoli, caratterizzato da un centro abitato orientato secondo le direttrici della centuratio acerrana, dotato di un unico supporto infrastrutturale, la Strada Statale 87 Sannitica. La linea ferroviaria Napoli Roma, non fornisce ancora alcun effettivo collegamento. 1936
  • 4. IL PROGETTO DEL PARCO E DEL VERDE URBANO Questa condizione muta radicalmente con la realizzazione della Circonvallazione esterna, l’asse a scorrimento veloce realizzato tra il 1955 e il 1970 su di un sentiero precedentemente tracciato dalla Nato nell’immediato dopoguerra, gettando i presupposti per un primo processo di espansione a sud con il consolidamento della frazione di Arpino. La città si dota implicitamente di una prima connessione in direzione est-ovest con i comuni della prima cintura. 1966
  • 5. IL PROGETTO DEL PARCO E DEL VERDE URBANO 1986 Negli anni immediatamente successivi all’apertura del tratto Napoli - Roma dell’autostrada del Sole, furono avviati i lavori per la realizzazione dell’attuale autostrada A16, l’autostrada dei due Mari. Si partì proprio con l'allacciamento all'autostrada del Sole poche centinaia di metri prima del vecchio piazzale di Napoli Stazione, ancora una volta nel territorio di Casoria, giungendo nel 1969 alla definitiva entrata in esercizio di questo nuovo asse. Con l’apertura nel 1975 della barriera di Capodichino, l’ultimo casello autostradale dell’A1 viene posto in comunicazione diretta con il litorale flegreo attraverso la Tangenziale di Napoli, la prima autostrada urbana in Italia, che, con i suoi attuali 21 chilometri di tracciato, costituisce ancora oggi il principale asse di attraversamento della cintura urbana a nord di Napoli.
  • 6. IL PROGETTO DEL PARCO E DEL VERDE URBANO 2013 Questa straordinaria condizione infrastrutturale rappresentò il fattore determinante nella localizzazione delle principali industrie di rilievo nazionale dell’area napoletana, facendo guadagnare alla città l’appellativo della “Sesto San Giovanni del Sud”. In assenza di uno specifico strumento urbanistico, trovarono libera collocazione la Rodiathoce, azienda del gruppo Montedison destinata alla produzione del terital, la Resia, le Acciaierie del sud, la Calcobit, la Tubibonna, la Dyrup, la C.G.S. e l’Alenia. La concomitanza di questi due fattori determinò il maggiore incremento demografico registrato nei comuni a nord di Napoli fino agli anni ‘90. Gli abitanti passarono, in questo periodo, dai circa 26.000 censiti nel 1961 agli otre 79.000 registrati nel 1991, portando alla realizzazione di oltre 2.400 nuovi edifici e oltre 9.000 abusi edilizi al 2003.
  • 7. IL PROGETTO DEL PARCO E DEL VERDE URBANO L’intenso processo di urbanizzazione che ha interessato questo territorio ha determinato una condizione generalizzata di compromissione ambientale e paesaggistica riconducibile ai seguenti fenomeni: 1. dissesti idrogeologici 2. processi di infrastrutturazione 3. trasformazioni della produzione agricola 4. abbandono e dismissione 5. criticità ambientali Per meglio esprimere questa condizione ad oggi risultano censite dall’ARPAC 9 aree dismesse inquinate che interessano urna superficie territoriale pari a 471.000 mq, con la presenza di ulteriori 24 siti attivi potenzialmente inquinati.
  • 8. IL PROGETTO DEL PARCO E DEL VERDE URBANO
  • 9. IL PROGETTO DEL PARCO E DEL VERDE URBANO Con il preliminare di PUC sono stati tracciati nuovi lineamenti strategici per la ricostituzione di una possibile rete ecologica, coerentemente agli strumenti urbanistici di livello superiore (PTR, PTCP), affrontando in maniera sinergica tre temi strettamente connessi tra loro: 1. la riqualificazione degli insediamenti abusivi, 2. il recupero e la valorizzazione delle aree dismesse; 3. la riqualificazione ambientale delle aree libere residuali.
  • 10. IL PROGETTO DEL PARCO E DEL VERDE URBANO Per governare in chiave ambientale e paesaggistica lo sviluppo del territorio, il PUC prevede di ricorrere ad un triplice regime normativo costituito da una serie di disposizioni generali volte a limitare l’insediamento di nuovi detrattori e a contenere la presenza di quelli esistenti, inasprendo il regime sanzionatorio relativo agli scarichi in genere. Un secondo regime specifico riguarderà rispettivamente le aree urbanizzate e non in cui disporre l’suo sostenibile delle risorse idriche, la deimpermeabilizzazione dei suoli, la manutenzione e pulizia delle aree scoperte, la tutela delle preesistenze dell’infrastrutturazione agricola. Il terzo regime sarà invece rappresentato da un Piano Attuativo per il paesaggio, promosso ed approvato congiuntamente al PUC, in modo da attivare immediatamente le procedure per la realizzazione di un sistema di luoghi e paesaggi pubblici.
  • 11. IL PROGETTO DEL PARCO E DEL VERDE URBANO Questo strumento in particolare sarà articolato in Unità Minime di Intervento Ambientali e Paesaggistiche che si svolgeranno su due fondamentali matrici ambientali, rintracciate durante le analisi ed indagini in corso con l’obiettivo di ricostituire i legami fondamentali territoriali con le matrici territoriali. La prima matrice è funzionale alla ricostituzione dell’ecosistema relativo alla piana alluvionale del Sebeto, disposta lungo il settore meridionale del territorio. La seconda matrice recupera l’andamento della cosiddetta centuriazione acerrana, ed è funzionale al recupero dei rapporti con il territorio agricolo della piana.
  • 12. Alle UMI-AP si demanda il compito di stabilire innanzitutto le condizioni minime per u’azione di rinaturalizzazione e fruizione attraverso specifiche modalità di intervento stabilite in ragione dei livelli di degrado registrati e delle finalità paesaggistiche stabilite. Tali UMI-AP sono ad oggi rappresentate da: 1. Pioniere 2. Strutturanti 3. Mitiganti 4. Produttive 5. Energetiche 6. Ricreative IL PROGETTO DEL PARCO E DEL VERDE URBANO 1 2 3 4 5 6
  • 13. IL PROGETTO DEL PARCO E DEL VERDE URBANO Alle UMI-AP Pioniere si rimanda il compito di ricostituire le essenziali condizioni pedologiche per la rinaturalizzazione dei suoli maggiormente compromessi dall’inquinamento ambientale, ricorrendo al meccanismo specifico del fitorimedio La scelta delle essenze e dell'impianto dipende, quindi, da: 1. tipo di contaminante 2. tipo di substrato 3. obiettivi dell'intervento Tale UMI-AP si prestano per essere impiegate nei seguenti casi: 1. bonifica di aree industriali dismesse 2. discariche 3. siti altamente inquinati 4. bonifiche "leggere" di terreni periurbani da adibire a coltura ESSENZE CONSIGLIATE: Acer PseudoplatanusNa, Zn, Cd, Pb Agrostis castellanadiesel Agrostis stoloniferadiesel Agrostis tenuisCu Alnus glutinosaNa, Zn, Cd, Pb Amaranthus tricolorPAHs Arundo donaxdiesel Cannabis sativaCd, Ni, Radiocaesium EucalyptusCu, Al, Zn, As Festuca arundinaceaCu Festuca rubradiesel Frazinus excelsiorNa, Zn, Cd, Pb Helianthus annuusCr, Ni, Cd Linum usitatissimusdiesel Lolium multiflorumdiesel Phragmites australisCr, Cu, Ni, Zi, Cd Pinus nigraMn, Co, Ni, Cu, Zn, Ag, Au Populus spp. Pteris vittataAs Robinia pseudoacaciaZn, Cd, Pb, Na Salix spp. Trifolium pretensediesel Vicia sativadiesel Zea maysOlio, Pb
  • 14. IL PROGETTO DEL PARCO E DEL VERDE URBANO Alle UMI-AP Strutturanti si rimanda il compito di favorire la ricostituzione del reticolo idrografico superficiale creando le condizioni minime per l’attecchimento di diverse specie. Tale UMI-AP si prestano per essere impiegate nei seguenti casi: 1. in prossimità di canali, corsi d’acqua, 2. infrastrutture lineari (strade, ferrovie, ecc.) 3. zone limitrofe a centri urbani con alta densità abitativa/alta concentrazione 4. di insediamenti industriali e/o artigianali) ESSENZE CONSIGLIATE: Platanus acerifolia Populus nigra Fraxinus excelsior Ulmus minor Alnus glutinosa Viburnum opulus Salix alba Fieno di erba medica Insilato di sorgo zuccherino Insilato d’erba Insilato di mais Stocchi di mais Trifoglio Insilato di girasole Paglia
  • 15. IL PROGETTO DEL PARCO E DEL VERDE URBANO Alle UMI-AP Mitiganti si rimanda il compito di costituire un filtro antinquinamento e acustico per il miglioramento della qualità dell’aria delle aree urbane. Tale UMI-AP si prestano per essere impiegate nei seguenti casi: 1. infrastrutture lineari (strade, ferrovie, ecc.) 2. zone limitrofe a centri urbani con alta densità abitativa/alta concentrazione 3. di insediamenti industriali e/o artigianali) ESSENZE CONSIGLIATE: Specie arboree Acer campestre Carpinus betulus Morus sp. Ulmus minor Alnus glutinosa Alnus incana Celtis australis Salix alba Tilia sp Quercus sp. Ligustrum vulgare Essenze arbustive Salix alba Cornus sanguinea Cornus mas Ligustrum vulgare Laurus nobilis Viburnum lantana Viburnum opulus Corylis avellana Evonimus europaeus
  • 16. IL PROGETTO DEL PARCO E DEL VERDE URBANO Alle UMI-AP Produttive si rimanda il compito di recuperare il paesaggio agricolo, reintroducendo le Le alberate (oliveti, aceri od olmi maritati alla vite, ecc.), i filari e gli individui isolati (gelsi, olmi, ecc.). frutteto agrumeto ESSENZE CONSIGLIATE Frutti maggiori Olea europaea L. Vitis vinifera L. Actinidia Albicocco Ciliegio Mandorlo Melo Pero Pesco Susino Agrumi Arancio amaro Arancio dolce Arancio trifogliato Bergamotto Cedro Chinotto Kumquat Lime e Limette Limoni Mandarini Mandalate Mapo Papeda delle Mauritius Pomelo o Pummelo Pompelmo Frutti minori Asimina Azzeruolo Carrubo Castagno Corbezzolo Corniolo Cotogno Fico Gelso Giuggiolo Kaki Melograno Mirabolano Nespolo comune Nocciolo Noce Pistacchio Sorbo domestico
  • 17. IL PROGETTO DEL PARCO E DEL VERDE URBANO Alle UMI-AP Energetiche si rimanda il compito di produrre la biomassa necessaria ad alimentare impianti per la produzione da FER, integrando le produzioni da sfalci e potature necessarie alla costituzione di una dieta energetica. RACCOMANDAZIONI: L’impianto del pioppo (generalmente cloni di Populus alba) “da biomassa” può essere a file singole o a file binate, a seconda che il taglio previsto sia con turno biennale o con turno annuale. Da un punto di vista ecologico hanno un valore scarsissimo. Possono essere quindi utilizzate a margine stradale, con effetto tampone nei confronti delle polveri. ESSENZE CONSIGLIATE: Platanus acerifolia Populus nigra Fraxinus excelsior Ulmus minor Alnus glutinosa Viburnum opulus Salix alba Fieno di erba medica Insilato di sorgo zuccherino Insilato d’erba Insilato di mais Stocchi di mais Trifoglio Insilato di girasole Paglia Insilato di graminacee Girasole
  • 18. IL PROGETTO DEL PARCO E DEL VERDE URBANO Alle UMI-AP Ricreative si rimanda il compito di realizzare una serie di luoghi dove svolgere attività sportive all’aperto o dove semplicemente trattenersi a margine dei tessuti urbani consolidati. Tale UMI-AP si prestano per essere impiegate nei seguenti casi: 1. aree da destinarsi a parco urbano o periurbano lineare o puntuale 2. zone limitrofe a centri urbani con alta densità abitativa o direzionale ESSENZE CONSIGLIATE: Cedrus atlantica Cedrus libani Sequoia sempervirens Abies alba Cedrus atlantica glauca Cedrus deodara Cedrus deodara aurea Juniperus spp. Taxus baccata fastigiata spp. Thuya orientalis spp. Acacia dealbata Magnolia grandiflora 'Eriobotrya japonica Ligustrum japonicum Buxus sempervirens Ilex aquifolium Azalea spp. Acer pseudoplatanus Aesculus hippocastanum Fagus sylvatica 'Purpurea' Quercus rubra Salix chrysocoma Acer rubrum Acer saccharinum Betula pendula Corylus colurna Fraxinus excelsior Fraxinus excelsior nana Liquidambar styraciflua Hibiscus spp. Laburnum anagyroides Lagerstroemia indica Magnolia spp. Malus spp.
  • 19. il processo sommariamente illustrato tende a relazionare diversi livelli di governo del territorio per raggiungere una capacità operativa analoga a quella generalmente prevista per i tessuti edificati, in modo da orientare fortemente le diverse politiche urbane verso la definizione una nuova centralità ambientale nel paesaggio metropolitano in cui promuovere un uso consapevole delle scarse risorse a disposizione. L’articolazione degli strumenti è funzionale alla naturale evoluzione del paesaggio stesso, rendendo disponibili gli strumenti per la riqualificazione ambientale delle numerose aree compromesse con la progressiva disponibilità delle risorse economiche necessarie al loro recupero. Per rafforzare questa politica si prevede, infatti, di rendere distraibile una quota pari ad almeno il 30% degli oneri versati per condonare gli abusi edilizi nei prossimi 10 anni per raggiungere un’apprezzabile compensazione pubblica del territorio. IL PROGETTO DEL PARCO E DEL VERDE URBANO
  • 20. IL PROGETTO DEL PARCO E DEL VERDE URBANO Luoghi e paesaggi pubblici Primi lineamenti operativi per la qualità ambientale del Piano Urbanistico Comunale a Casoria SETTORE PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DEL TERRITORIO Il RUP- Arch. Salvatore NAPOLITANO SUPPORTO ESTERNO AL RUP Goldenstain Architettura - Suburbia.Mode Srl