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Sindacato Lavoratori Comunicazione
Roma, 19 Febbraio 2015
A Tutte le Strutture
Al Coordinamento Nazionale
Donne SLC
Care compagne,
per l'8 Marzo la CGIL nazionale sta lavorando per porre al centro dell’attenzione il tema delle
discriminazioni e delle diseguaglianze tra uomini e donne in termini di reddito e di occupazione.
Questo sarà infatti oggetto della discussione della 59ma sessione della Commissione delle Nazioni
Unite sulla condizione delle donne, che si terrà dal 9 al 20 Marzo 2015, a New York: Pechino +20
(una sorta di verifica a 20 anni dalla Conferenza Mondiale sulle donne, tenutasi a Pechino nel
1995). Come è noto la drammatica condizione italiana, caratterizzata da un tasso di occupazione
femminile tra i più bassi d’Europa, porta con se elementi gravissimi, quali la disparità salariale (che
nel settore privato arriva anche al 30%); l’assenza di misure strutturali in grado di costruire
politiche di welfare che supportino concretamente la conciliazione e condizioni di accesso alla
pensione particolarmente gravose che non guardano alla reale condizione di milioni di donne che
sempre più difficilmente troveranno un’occupazione stabile durante la loro vita lavorativa.
E’ evidente che la crisi ha contribuito all’acuirsi di questi fenomeni, con la colpevole complicità
della politica che ha scelto di tenere fuori dalla propria agenda la questione della promozione
dell’occupazione femminile e delle tematiche ad essa legate.
Basta infatti provare ad immaginare quali saranno gli effetti del “jobs act” sull’occupazione
femminile per comprendere come sia diametralmente opposta la direzione intrapresa da questo
governo rispetto alle necessità sopracitate.
Partendo proprio da queste considerazioni la CGIL propone un manifesto dal titolo ''La
disuguaglianza non paga'', focalizzato su occupazione e gap salariale.
La parità retributiva per uno stesso lavoro è un principio sancito dai trattati dell’Unione, per
questo motivo è necessario continuare a lottare affinché diventi una realtà per le donne.
Del tema si sta occupando, con una certa insistenza e diversi richiami al Governo italiano, il
Parlamento europeo, essendo la parità retributiva tra lavoratrici e lavoratori inserita tra le priorità
della Strategia Europea 2020 ed uno degli obiettivi della road map 2011-2015 relativamente ad
occupazione e diritti sociali.
In questa direzione si sta già muovendo la Francia, dove il governo obbliga le imprese a dotarsi di
un piano per la parità tra sessi e ha recentemente lanciato una 'app antisessismo', una sorta di
'coach' digitale che offre alle donne suggerimenti e consigli utili per non farsi prevaricare dagli
uomini sul posto di lavoro, lavorando dunque anche sull’autostima.
Anche negli Stati Uniti Obama ha appena firmato due ordini esecutivi per procedere più
speditamente verso l'obiettivo della parità salariale.
Immaginare un percorso altrettanto virtuoso in Italia è particolarmente difficile e il fatto stesso
che questo governo non si sia nemmeno dotato del Ministero delle Pari Opportunità lo conferma.
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Per questo motivo il ruolo del sindacato diventa oggi ancora più determinante per colmare il gap
salariale tra uomini e donne, per promuovere l’occupazione femminile e le opportunità di crescita
professionale delle donne.
Slc, grazie anche alle politiche inclusive adottate, prova già da tempo a lavorare in questa
direzione e continuerà a farlo con determinazione sempre maggiore. Per questo motivo
condividiamo e sosteniamo con convinzione la scelta confederale di accendere un faro su questo
tema.
Nel contempo, nell’ambito delle tematiche sulla salute, riteniamo che esista anche un altro tipo di
discriminazione, che va combattuta, e che riguarda l’assenza di attenzione su patologie “di
genere” che, oltre a rappresentare un problema a livello fisico, spesso determinano, in quanto
non riconosciute, l’arresto delle progressioni di carriera se non addirittura la perdita o
l’abbandono del proprio lavoro.
Su questo tema nel mese di marzo organizzeremo un’iniziativa pubblica, per chiedere anche in
questo caso stessi diritti e stesse opportunità, della quale vi daremo conto nei dettagli nelle
prossime settimane.
A presto.
Barbara Apuzzo
Segretaria Nazionale Slc Cgil
Resp. le Coordinamento Nazionale Donne
SLC-CGIL Piazza Sallustio 24 – 00187 Roma
Tel. 06 4204 8204 Fax 064824325
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