2. Obiettivo e strumenti
Monitorare il sistema economico locale rispetto al tema
dell’Innovazione
Ciò viene perseguito attraverso:
• EIS 2010 (European Innovation Scoreboard)
• IUS 2011 (Innovation Union Scoreboard – naturale evoluzione di EIS)
• Osservatorio Innovazione Unioncamere Emilia Romagna
• SIMET
3. Strumenti – EIS/IUS
• EIS nasce su iniziativa della Commissione Europea nel 2000
nell’ambito della strategia di Lisbona
• IUS è la naturale evoluzione di EIS dal 2011
• EIS/IUS prevedono il monitoraggio degli stati membri UE27 e
delle principali potenze industriali
• EIS/IUS includono un ventaglio di circa 30 indicatori che
misurano gli aspetti più rilevanti per la descrizione analitica
dell’innovazione e per effettuare un benchmark tra i Paesi UE27
4. Strumenti – Osservatorio Innovazione
• Permette la contestualizzazione territoriale dell’andamento di
indicatori che rappresentano alcune dimensioni dell’Innovazione
• Attivato nel 2006 da Unioncamere Emilia Romagna
• Raccoglie annualmente centinaia di interviste presso le imprese
della regione (1841 indagini raccolte durante la rilevazione condotta
fra luglio 2010 e aprile 2011, di cui 303 della provincia di Forlì-
Cesena)
• Base di dati utilizzata dalle Camere di Commercio di Ferrara,
Piacenza, Reggio-Emilia e Ravenna, per la pubblicazione di
Rapporti provinciali sull’innovazione
5. Strumenti – Osservatorio Innovazione
Le caratteristiche del campione:
• Dimensioni:
– netta prevalenza della piccola e della micro impresa (92% dei rispondenti, con
una leggera maggioranza di micro imprese nel campione provinciale 60% rispetto
a quello regionale 54%);
• Settore economico di attività:
– prevalenza di imprese manifatturiere,
– peso consistente di imprese di commercio e servizi, con il 21,5% a livello
provinciale contro appena il 4% registrato a livello regionale (a causa della
maggiore rispondenza attraverso la compilazione dell’indagine permanente
online).
Complessivamente il campione può essere considerato rappresentativo dell’universo.
6. Strumenti – SIMET
• Sistema di Data warehouse attivato nel 2004 dalla Camera di
Commercio di Forlì-Cesena
• Integra un insieme di banche dati relative ad un sistema di
fenomeni eterogenei relativi ad economia e territorio
• Permette analisi e comparazione mediante indicatori sintetici
nati dalla lettura combinata delle singole banche dati
7. Strumenti – SIMET, le fonti dati
Fonte: Camera di Commercio Fonte: Miur
Demografia Online: Bilancio demografico, popolazione per fasce Numero di laureati (2002-2008) e dottorati (2003-2007) delle
d’età, aspetti sociali e movimento migratorio dei 30 comuni della province italiane per corso di laurea
provincia di Forlì-Cesena (serie storica 1995-2010) Diplomati nelle province dell'Emilia-Romagna (2004-2006)
Stockview: Struttura e dinamica imprenditoriale, dimensione media Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico - UIBM
aziendale, consistenza addetti, profilo imprenditori dei comuni Dati sulla proprietà intellettuale: invenzioni, disegni, modelli di
della Emilia-Romagna e delle regioni italiane(2000-2010) utilità, marchi (1997-2010)
Fonte: Unioncamere Fonte: Ecocerved
Rapporto Excelsior: personale dipendente partecipante a corsi di MUDA: Pressione ambientale in termini di rifiuti urbani e speciali
formazione nelle province della Emilia-Romagna (2002-2009) prodotti e quantità di rifiuti gestiti dagli impianti nei comuni della
provincia di Forlì-Cesena (2002-2008)
Osservatorio Brevetti Unioncamere: Numero di brevetti europei Fonte: Banca d'Italia
pubblicati dall'EPO(European Patent Office) – elaborazione su dati Crediti erogati da banche e altre istituzioni finanziarie per provincia
EPO (1999-2009) italiana (1998-2008)
Fonte: ISTAT Bilancia tecnologica dei pagamenti per regione italiana (2005-2009)
Demografia in cifre: Bilancio demografico(2002-2010), Commercio internazionale di servizi per provincia dell’Emilia-
popolazione per fasce d’età, aspetti sociali e popolazione straniera Romagna (2005-2009)
residente in Emilia-Romagna e delle regioni italiane (2002-2009) Fonte: Tagliacarne
Coeweb: Valore delle importazioni ed esportazioni delle province Serie storica provinciale del Prodotto Interno Lordo (2004-2009)
italiane verso le nazioni estere (2000-2010) Popolazione per massimo titolo di studio conseguito -
Serie storica del PIL per le regione italiane (2000-2009) elaborazione su dati ISTAT (2008-2009)
Fonte: AIFI
Investimenti in Ricerca&Sviluppo nel settore pubblico e privato Venture Capital per la regione Emilia-Romagna (2007-2010)
delle regioni italiane (2000-2008) Fonte: Thompson Reuters
Forza lavoro per le province dell’Emilia-Romagna (2008-2010) Copubblicazioni pubblico-privato (2002-2009)
8. Innovazione in termini di Sviluppo
• Progresso tecnico, capitale economico e capitale umano
concorrono allo sviluppo economico, apportando benefici al
processo di innovazione all’interno di un Paese o di un sistema
• Lo sviluppo umano, concetto più ampio del precedente, è
rappresentato dal continuo miglioramento delle condizioni che
permettono alla popolazione di vivere una vita lunga, in buona
salute e creativa
9. Dimensioni dell’Innovazione
Il III Report sull’innovazione della provincia di Forlì-Cesena prende
in considerazione le seguenti dimensioni dell’innovazione:
• Economico imprenditoriale
• Scientifico-tecnologica
• Sociale
• Territoriale-ambientale
10. Andamenti ultimo triennio
FORLÌ-CESENA EM ILIA-ROMAGNA
Esportazione Esportazione
Occupazione Occupazione
Investimenti Investimenti
Fatturato Fatturato
0% 20% 40% 60% 80% 100% 0% 20% 40% 60% 80% 100%
Forte diminuzione Diminuzione Stabile Aumento Forte aumento Forte diminuzione Diminuzione Stabile Aumento Forte aumento
Fonte: Osservatorio Innovazione 2010-2011
Fatturato: quasi il 60%, sia delle imprese di Forlì-Cesena, sia di tutto
il campione regionale, dichiara di aver subito una flessione del
fatturato e fra queste, più della metà una forte diminuzione (ovvero
superiore al 10%).
11. Andamenti ultimo triennio
FORLÌ-CESENA EM ILIA-ROMAGNA
Esportazione Esportazione
Occupazione Occupazione
Investimenti Investimenti
Fatturato Fatturato
0% 20% 40% 60% 80% 100% 0% 20% 40% 60% 80% 100%
Forte diminuzione Diminuzione Stabile Aumento Forte aumento Forte diminuzione Diminuzione Stabile Aumento Forte aumento
Fonte: Osservatorio Innovazione 2010-2011
Investimenti: quasi il 60% delle imprese di Forlì-Cesena (e il 47% di
quelle emiliano-romagnole) è riuscita in questi ultimi tre anni a
mantenere stabile il livello dei propri investimenti e quasi un quarto
(24%) li ha invece accresciuti.
12. Andamenti ultimo triennio
FORLÌ-CESENA EM ILIA-ROMAGNA
Esportazione Esportazione
Occupazione Occupazione
Investimenti Investimenti
Fatturato Fatturato
0% 20% 40% 60% 80% 100% 0% 20% 40% 60% 80% 100%
Forte diminuzione Diminuzione Stabile Aumento Forte aumento Forte diminuzione Diminuzione Stabile Aumento Forte aumento
Fonte: Osservatorio Innovazione 2010-2011
Occupazione: il dato provinciale, in linea con quello regionale,
presenta una contrazione limitata a circa un quarto delle imprese
coinvolte nell’indagine (dunque flessione inferiore a quella rilevata per
il fatturato).
13. Andamenti ultimo triennio
FORLÌ-CESENA EM ILIA-ROMAGNA
Esportazione Esportazione
Occupazione Occupazione
Investimenti Investimenti
Fatturato Fatturato
0% 20% 40% 60% 80% 100% 0% 20% 40% 60% 80% 100%
Forte diminuzione Diminuzione Stabile Aumento Forte aumento Forte diminuzione Diminuzione Stabile Aumento Forte aumento
Fonte: Osservatorio Innovazione 2010-2011
Esportazioni: forte flessione soprattutto per le imprese di Forlì-
Cesena, per la quali si conta un 20% in forte diminuzione contro un
14% a livello regionale.
14. Innovazione introdotta nell’ultimo triennio
Il 58% delle imprese regionali nell’ultimo triennio
non ha introdotto alcun tipo innovazione!
La percentuale sale ulteriormente (59,7%) per il livello
provinciale.
15. Tipologia di innovazione introdotta nell’ultimo
triennio
L’innovazione più “pregiata” prevalentemente sviluppata
internamente
Modalità di sviluppo dell’innovazione nelle imprese di Forlì-Cesena:
Innovazione sviluppata in
Innovazione sviluppata Innovazione sviluppata
cooperazione con altra
esternamente internamente
azienda o istituzione
Prodotto incrementale 5,8% 17,3% 76,9%
Prodotto radicale 8,7% 34,8% 56,5%
Processo incrementale 13,1% 15,2% 71,7%
Processo radicale 23,6% 17,6% 58,8%
Organizzativa 2,2% 17,8% 80,0%
Marketing 8,3% 20,9% 70,8%
Fonte: Osservatorio Innovazione 2010-2011
16. Portata dell’innovazione introdotta
e incidenza sul fatturato
Nuova per il Nuova per il Nuova per
mercato settore l'azienda
Emilia-Romagna
21,3% 9,4% 69,3%
Forlì-Cesena
25,6% 12,8% 61,6%
Fonte: Osservatorio Innovazione 2010-2011
•L’innovazione meno pregiata (“nuova solo per l’azienda”) è la
più diffusa.
•Nelle forme più “pregiate” la provincia di Forlì – Cesena
supera la media regionale.
17. Portata dell’innovazione introdotta
e incidenza sul fatturato
I prodotti/servizi innovativi introdotti nell’ultimo
triennio hanno inciso per cerca il 13% a livello
regionale e circa il 17% a livello provinciale sul
fatturato (2009) delle imprese del campione di
riferimento.
18. Indice di apertura (misura l’estensione geografica del business)
A monte (fornitori) A valle (clienti)
ER FC ER FC
Nullo 50,3% 59,3% 42,1% 51,7%
Marginale 43,3% 35,7% 38,9% 35,0%
Significativo 6,4% 5,0% 19,0% 13,3%
Fonte: Osservatorio Innovazione 2010-2011
Sia le imprese di FC che quelle dell’ER mostrano una più spiccata apertura
in termini di clienti che non in termini di fornitori.
Imprese provinciali con una apertura a valle (e anche a monte) minore
rispetto alla media regionale.
Al crescere delle dimensioni aziendali aumenta il grado di penetrazione in
mercati sempre più ampi.
Settore economico: sia a livello provinciale che regionale sono le imprese della
meccanica a mostrare maggior apertura (oltre 36% con apertura significativa).
Minor apertura a valle da parte delle imprese manifatturiere tradizionali.
19. Indice di apertura a valle in relazione con
le imprese che non innovano
La quota delle imprese regionali,
ER
che non hanno introdotto alcuna
Dimensione
innovazione, si riduce drasticamente
Piccola 60,4%
al crescere delle dimensioni delle
Media 32,2%
stesse e all’aumentare del grado di
Grande 8,7%
specializzazione e di dotazione
Classificazione Ocse
tecnologica.
Manifatturiere ad alta tecnologia 42,7%
Manifatturiere a medio/alta tecnologia 50,3% Significativa la relazione, lineare e
Manifatturiere a media tecnologia 57,9% monotonica, rispetto al grado di
Manifatturiere a bassa tecnologia 62,6% apertura verso i clienti/mercati: per le
Indice di apertura a valle (clienti) imprese con apertura a valle nulla
Apertura nulla 67,4% la percentuale di quelle che non ha
Apertura marginale 49,1% introdotto alcuna innovazione
Apertura significativa 36,1% nell’ultimo triennio è superiore al
Fonte: Osservatorio Innovazione 2010-2011 67%.
20. Obiettivi dell’innovazione
Quali potrebbero FC ER ∆ FC–ER
essere, per la Diminuire i costi 16,4% 14,7% 1,7%
vostra azienda, Aumentare la produttività 13,3% 14,4% -1,1%
i principali obiettivi Penetrare in nuovi mercati 9,8% 9,6% 0,2%
dell’innovazione? Migliorare il servizio al cliente 9,6% 7,4% 2,2%
Aumentare la quota di mercato 8,5% 8,0% 0,5%
Al primo posto Migliorare il risultato economico 8,3% 8,8% -0,5%
l’innovazione “meno Migliorare la qualità del prodotto 7,2% 9,6% -2,4%
pregiata” Migliorare l'impiego delle risorse 6,4% 5,4% 1,0%
Estendere o sostituire la gamma
5,8% 5,8% 0,0%
dei prodotti
Adeguarsi alla concorrenza 2,5% 3,1% -0,6%
Aumentare la flessibilità
2,4% 3,9% -1,5%
produttiva
… … … …
Fonte: Osservatorio Innovazione 2010-2011
21. Investimenti in strumenti per l’innovazione
∆
FC ER
Fc-Er
Acquisto nuovi macchinari/attrezzature 35,7% 40,4% -4,7%
Sviluppo/design nuovi prodotti interno 19,8% 23,6% -3,8%
Sviluppo nuovi macchinari interno 16,0% 9,0% 7,0%
Sviluppo/design nuovi prodotti esterno 10,7% 8,2% 2,5%
Marketing nuovi prodotti/servizi 3,1% 2,7% 0,4%
Acquisto nuovo software 2,9% 3,2% -0,3%
Sviluppo nuovi macchinari in collaborazione 2,8% 2,5% 0,3%
Acquisto servizi informatici 2,7% 2,6% 0,1%
Acquisto nuovo hardware informatico 2,5% 2,3% 0,2%
Assunzione/formazione personale R&S 1,3% 1,3% 0,0%
Assunzione/formazione personale nuovi processi/prodotti/servizi 1,1% 1,1% 0,0%
Sviluppo nuovo software interno 1,1% 2,0% -0,9%
Acquisto nuove tecnologie 0,3% 1,1% -0,8%
Fonte: Osservatorio Innovazione 2010-2011
22. Fattori abilitanti l’innovazione
FC ER ∆
M+A M+A FC - ER
Collaborazione clienti 61,6% 67,9% -6,3%
Investimenti/finanziamenti 60,7% 60,2% 0,5%
R&S intra-muros 60,2% 66,8% -6,6%
Conoscenze apportate dal personale 50,0% 52,6% -2,6%
Collaborazione fornitori 49,6% 61,5% -11,9%
Fiere, convegni, stampa specializzata 32,7% 30,6% 2,1%
Collaborazione altre imprese 23,9% 29,5% -5,6%
Collaborazione istituzioni 16,1% 14,9% 1,2%
Imitazione processi/prodotti da altre imprese 10,0% 17,7% -7,7%
Collaborazione con ricerca o università locali 7,3% 10,9% -3,6%
Collaborazione con ricerca o università non locali 4,5% 5,3% -0,8%
Altro 11,6% 9,6% 2,0%
Fonte: Osservatorio Innovazione 2010-2011
23. Ostacoli all’innovazione
FC ER ∆
M+A M+A FC - ER
Eccessiva pressione fiscale 78,5% 78,6% -0,1%
Rischio percepito elevato 47,6% 47,9% -0,3%
Difficoltà di reperire personale qualificato 43,8% 37,8% 6,0%
Difficoltà strategiche di mercato 40,6% 39,9% 0,7%
Difficoltà di riorganizzazione aziendale 27,7% 24,9% 2,8%
Difficoltà di riorganizzazione del processo produttivo 26,6% 27,7% -1,1%
Mancanza di stimoli interni 20,9% 21,1% -0,2%
Difficoltà di reperimento partner 20,7% 17,0% 3,7%
Difficoltà di reperire finanziamenti 20,0% 36,0% -16, 0%
Mancanza di informazioni su ricerca 15,7% 13,1% 2,6%
Attività di ricerca non coincidente con i bisogni dell'impresa 12,3% 10,5% 1,8%
Difficoltà nel relazionarsi con centri di ricerca/Università 9,9% 9,4% 0,5%
Fonte: Osservatorio Innovazione 2010-2011
24. Benefici/effetti dell’innovazione
∆
FC ER
FC - ER
Migliore qualità prodotti/servizi 16,5% 18,5% -2,0%
Migliore organizzazione aziendale 16,0% 11,4% 4,6%
Migliore efficienza utilizzo personale 13,5% 9,0% 4,5%
Conquista quote di mercato 13,5% 14,5% -1,0%
Migliore efficienza utilizzo materiali/materie prime 11,8% 10,1% 1,7%
Migliore risultato economico 9,3% 14,3% -5,0%
Risparmio energetico 5,9% 7,9% -2,0%
Conquista di nuovi mercati 5,5% 8,3% -2,8%
Migliore prestazione ambientale 2,1% 2,1% 0,0%
Riduzione tempi di lavorazione 1,7% 1,7% 0,0%
Migliori rapporti bilaterali e/o clima aziendale 1,3% 0,8% 0,5%
Migliore conciliazione lavoro-famiglia 0,8% 0,6% 0,2%
Fonte: Osservatorio Innovazione 2010-2011
25. Spesa in R&S in relazione al PIL
Spesa R&S in percentuale del PIL:
totale
settore privato settore pubblico
2006 2007 2008 2006 2007 2008
Europa 0,65%* 0,64%* 0,67%* Europa 1,18%* 1,19%* 1,21%*
Italia 0,54%* 0,53%* 0,55%* Italia 0,55%* 0,61%* 0,60%*
Emilia-Romagna 0,48%** 0,66%** n.d. Emilia-Romagna 0,74%** 0,81%** 0,84%**
Fonte: *Eurostat, **ISTAT Fonte: *Eurostat, **ISTAT
26. Ambiti di miglioramento per beneficio atteso
in termini di competitività
FC ER ∆
M+A M+A Fc-Er
Materiali 60,00% 58,10% 1,9%
Informatica 43,60% 45,70% -2,1%
Energia 37,00% 41,50% -4,5%
Ingegnerizzazione dei processi produttivi/automazione/robotica 29,10% 32,90% -3,8%
Impatto ambientale 27,10% 29,30% -2,2%
Telecomunicazioni 24,20% 25,40% -1,2%
Logistica 23,90% 21,00% 2,9%
Nanotecnologie 14,70% 12,70% 2,0%
Salute/Wellness 13,70% 15,50% -1,8%
Bioingegneria 9,10% 11,50% -2,4%
Medicina 3,80% 5,60% -1,8%
Fonte: Osservatorio Innovazione 2010-2011
27. Forme di tutela adottate
Strategie e/o forme di tutela adottate dalle imprese
sul totale della popolazione (per milione)
FC ER
Marchi registrati 97 55
Licenze acquistate e/o in uso 92 36
Brevetti italiani 82 53
Accordi di segretezza 46 30
Brevetti europei e/o internazionali 28 27
Copyright 18 8
Prodotti ad elevato grado di complessità 3 18
Creative commons 0 2
Fonte: Elaborazione dati Osservatorio Innovazione
2010-2011 e ISTAT
28. Forme di tutela adottate
Benefici ottenuti dalle forme di tutela adottate
FC ER
Nessuno 57,0% 47,7%
Assenza di prodotti similari sul mercato 15,1% 16,8%
Riconoscimenti economici derivanti dai meccanismi di protezione 12,9% 14,6%
Altro 15,1% 20,5%
Introiti da vendite di licenze 0,0% 0,2%
Introiti da vendite di brevetti 0,0% 0,2%
Fonte: Osservatorio Innovazione 2010-2011
29. Basso tasso di assorbimento di risorse laureate
Nella provincia di Forlì-Cesena prevalgono, con il
63,5%, le imprese aventi un numero di dipendenti
laureati inferiore all’1% (dato regionale pari al
70,3%)
30. Sensibilità alla sostenibilità ambientale:
bassi consumi di energia
• nel 2005 il consumo regionale medio pro-capite di energia primaria* è stato di 3,44
tep (tonnellate equivalenti di petrolio) contro i 2,71 tep delle regioni del nord-est, mentre il
consumo medio di energia primaria della provincia di Forlì-Cesena è stato di 2,90
tep/abitante
Consumi pro-
Consumi di energia
N. abitanti capite
primaria
(tep/ab.)
(Mtep)
Italia 197,7 58.751.711 3,37
Emilia Romagna 14,4 4.187.557 3,44
Forlì-Cesena 1,08 374.678 2,90
Fonte: Elaborazione su dati contenuti nel Piano Energetico Ambientale Provincia di Forlì-
Cesena 2008
*L’energia primaria è definibile come il potenziale energetico presentato dai vettori e fonti energetiche non rinnovabili
nella loro forma naturale, ovvero quando non hanno ancora subito alcuna conversione o processo di trasformazione.
31. Sensibilità alla sostenibilità ambientale:
efficienza energetica
Efficienza in termini di PIL rispetto al consumo di energia elettrica (2009)
Forlì-Cesena Emilia-Romagna Italia
6,50 [€/kWh] 5,15 [€/kWh] 5,07 [€/kWh]
Fonte: Elaborazione su dati Terna ed ISTAT
• le imprese del territorio
producono un PIL più alto per FC ER
kWh consumato, il che è indice M+A M+A
di maggiore efficienza Riduzione consumi energia elettrica 58,9% 59,8%
nell’utilizzo di energia elettrica Aumento efficienza energetica 43,9% 49,1%
• e riconoscono l’importanza di Energia elettrica da fonti rinnovabili 34,9% 32,7%
ridurre i consumi di energia e Valutazione qualità dei sistemi energetici 32,2% 40,9%
aumentare perciò l’efficienza Riduzione consumi energia termica 30,8% 35,4%
Qualità dei propri rifiuti 27,6% 32,3%
Energia termica da fonti rinnovabili 21,4% 29,7%
Fonte: Osservatorio Innovazione 2010-2011
32. Sensibilità alla sostenibilità ambientale:
bassa previsione di investimenti
Investimenti futuri in razionalizzazione/risparmio
energetico dei processi produttivi (2010)
FC ER
Abbastanza 27,3% 30,0%
Molto 4,2% 7,6%
Per niente 50,8% 46,2%
Poco 17,6% 16,3%
Totale 100% 100%
Fonte: Osservatorio Innovazione 2010-2011
33. Considerazioni finali
Innovazione e sviluppo economico: partire dagli obiettivi più che più che dai
modelli di innovazione da applicare
… “è necessario favorire l’accesso delle imprese ai centri di ricerca” …
… “occorre finalizzare i risultati della ricerca universitaria nell’impresa” …
… “servono adeguati strumenti per facilitare il trasferimento tecnologico nelle imprese” …
… “occorre una maggiore propensione delle imprese a brevettare” …
… “dobbiamo favorire lo sfruttamento di brevetti non ancora utilizzati” …
… “serve mettere in rete le competenze” …
Queste affermazioni, per il sistema imprenditoriale, appaiono ormai come luoghi
comuni che non ci aiutano nel compiere uno scatto decisivo in materia di
innovazione.
Non esiste una “ricetta” univoca per generare più innovazione, ma l’innovazione è un
fenomeno complesso che attraversa le diverse sfere della tecnologia, dell’ambiente, del
sociale, dell’antropologia, della cultura, dell’arte, della creatività, ecc.. (in sintesi di tutte le
diverse componenti della realtà).
34. Considerazioni finali
Il fine ultimo dell’innovazione, seppure non sempre direttamente
perseguibile ed ottenibile, è il contributo che questa può dare
all’innalzamento del livello di qualità della vita.
Per quanto fattori abilitanti essenziali del processo innovativo, gli
approcci elencati non sembrano in grado di “spingere” l’innovazione;
essa pare invece essere più sovente “trainata” dalle aspettative di
innalzamento della qualità della vita, dal vincolo della competitività ed in
generale da BISOGNI irrisolti del nostro tempo.
Le imprese questo, sembrano averlo capito.
35. Considerazioni finali
A questo scopo è necessario l’impegno della componente imprenditoriale
assieme a quello delle relative parti interessate, che le imprese non
possono fare a meno di ascoltare e di porre al centro del processo di
innovazione, per perseguire il miglioramento in maniera coesa, condivisa
e di maggior prospettiva futura.