1. NOI NON PARLIAMO AI
MURI
LI ASCOLTIAMO
Partiamo con una premessa
La crisi economica degli ultimi
anni ha causato la chiusura di
diverse fabbriche, che ora
giacciono abbandonate. La
fabbrica più grande del paese
(Manifatture Segalini), chiusa
da qualche anno, è diventata
luogo di degrado e di incursioni
di ogni tipo.
2. Per questo motivo si è
stabilito, in collaborazione
con l'amministrazione
comunale, di promuovere
un'indagine sugli edifici di
Molteno che più di altri
hanno una storia da
raccontare. Tra questi,
abbiamo dedicato particolare
attenzione all'industria
Segalini, nata durante la
seconda guerra mondiale e
fallita meno di 10 anni fa.
NOI NON PARLIAMO AI
MURI
LI ASCOLTIAMO
3. Fase 1 - Esploratori di paese
Nella prima parte dell'anno scolastico, abbiamo esplorato il
territorio in cui viviamo, trasformandoci in esploratori di paese.
4. Fase 1 - Esploratori di paese
Il nostro obiettivo era quello di
individuare alcuni aspetti
negativi su cui riflettere per
proporre soluzioni, per
esempio muri deturpati,
marciapiedi trascurati, edifici
abbandonati.
5. Fase 2 – Problemi e proposte
Scaduto il termine per
l'esplorazione, abbiamo
realizzato presentazioni,
video o documenti di testo
con immagini da mostrare
alla classe attraverso l'uso
della LIM.
Alcuni di noi hanno anche
avanzato proposte per
affrontare i problemi rilevati.
Servirebbe un parco per cani.
I marciapiedi forse
resterebbero
puliti...
Anthony
dixit
6. Fase 3 - Lettere aperte
Le segnalazioni e le proposte
sono state poi tradotte in
lettere aperte indirizzate ai
sindaci dei nostri Comuni.
7. Lettere aperte:
volete una piccola anteprima?
I problemi più sentiti riguardano:
le fabbriche abbandonate
i muri imbrattati
il campo e gli spogliatoi
dell'impianto dove facciamo
gli allenamenti
i marciapiedi lasciati sporchi
dai padroni dei cani
Docce degli spogliatoi
presso il campo dove si allena
il San Giorgio Molteno
8. Fase 4 – In tour con Carluccio
Grazie a Carlo Molteni,
profondo conoscitore
del paese, il 20 marzo
siamo stati condotti per
le vie del nucleo storico
di Molteno.
Pur essendo cittadini
moltenesi, ci siamo resi
conto di conoscere
davvero poco la realtà
in cui viviamo e
veniamo a scuola.
Abbiamo quindi
(ri)scoperto strade,
piazze, monumenti ed
edifici che “sfioriamo”
tutti i giorni, senza
vederli davvero.
9. C'era una volta un castello...
Per esempio, abbiamo
scoperto che la via che sale
alla chiesa parrocchiale un
tempo di chiamava San
Giorgio al Castello perché
c'era un castello!
Vecchia foto di via San Giorgio al
Castello
10. Il vecchio Municipio e la prima scuola
Abbiamo scoperto che, negli anni Quaranta, la casa di fronte
all'Angolo della Pizza ospitava gli uffici comunali e la prima e la
seconda elementare.
13. Una finestra su San Rocco
Sapete che nell'abside
della chiesetta di san
Rocco c'era una
finestrella da cui la
famiglia Riva, antica
proprietaria della villa
comunale, assisteva
alla Messa? Noi
l'abbiamo scoperto
grazie a Carluccio!
14. L'asilo Isabella Riva
Abbiamo fatto una sosta anche
davanti allo storico Asilo
Isabella, attivo per oltre 120
anni.
Sto prendendo appunti,
Non sto messaggiando!
17. Lieto di conoscervi.
Mi chiamo Don Biffi...
Con un po' di imbarazzo,
abbiamo anche
finalmente conosciuto
Don Giuseppe Biffi, che
diventò parroco di
Molteno durante la
seconda guerra mondiale
e che ogni mattina ci
osserva dal suo
monumento mentre
aspettiamo con gioia il
suono della campanella...
18. Grazie, Carluccio!
A conclusione del Molteno
tour con Carluccio, a
piccoli gruppi, abbiamo
ricostruito le tappe di un
viaggio breve ma molto
intenso attraverso foto,
video, riflessioni e raccolta
di informazioni.
19. Fase 5 – C'era una volta la Segalini
La conoscenza di Molteno non
poteva però essere completa
senza la visita all'area occupata
dalla “Segalini”.
Il 26 marzo, a scuola, abbiamo
conosciuto Francantonio Corti,
ex responsabile dei servizi di
manutenzione e della sicurezza.
Francantonio ci ha presentato
la storia dell'industria tessile
e la figura del fondatore:
Luigi Segalini. Siamo stati
quindi invitati a riflettere sul
valore storico e affettivo di
cui la Segalini sarà sempre
portatrice.
20. 27 marzo 2014: la Segalini
riapre le porte per noi
Il giorno successivo,
Francantonio e altri ex
lavoratori, che anche oggi sono
qui con noi, ci hanno
accompagnato alla Segalini.
Vi ringraziamo di cuore per
l'opportunità che ci avete
dato. Con i vostri racconti
avete fatto rivivere reparti
che oggi sono deserti e
semidistrutti.