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SHALOM - TRIMESTRALE A DIFFUSIONE NAZIONALE - Anno XI - n°1 Febbraio 2012 - Aut. Trib. Pisa n°9/2001 del 26 marzo 2001 - Sped. Abb. Post. L.662/96 Art. 2 Comma 20/b.
                                                 Direzione, redazione e amministrazione: 56028 San Miniato (Pi) - Via Carducci, 4 - Tel. +39 0571 400462 Fax +39 0571 1834775 - www.movimento-shalom.org - shalom@movimento-shalom.org Codice Fiscale 91003210506




                                                                                                                                                                                                                             M.me
                                                                                                                                                                                                                                                                  www.movimento-shalom.org
                                                                                                                                                                                                                                         Numero 1 Febbraio 2012




                                                                                                                                                                                                      madre di tanti figli abbandonati
                                                                                                                                                                                                                        BERNADETTE




Febbraio 2012| SHALOM | 1
                            © Ph. Alessandro Barubiani - Mme. Bernadette
SOMMARIO
                                          Editoriale: Per una nuova terra				                          pag.   3
                                          Il rapporto tra l’attuale crisi e la caduta dei valori		     pag.   4
                                          L’incontro con M.me Bernadette, madre di tanti
                                          figli abbandonati 						                                     pag.   6
              SHALOM:                     Linaugurazione del centro Fojer st. Joseph			                pag.   7
     TRIMESTRALE A DIFFUSIONE             Il microcredito Shalom in Uganda				                         pag.   9
        NAZIONALE Anno 12                 I fagiolini del Burkina sono tornati				                     pag.   10
        n°1 - Febbraio 2012
                                          La Jatropha Curcas						pag.                                        11
            DIRETTORE:                    Identikit di un educatore Shalom				                         pag.   13
         Andrea Pio Cristiani;            Emergenza siccità						pag.                                         14
                                          Intervista ad Adama Gueye					pag.                                  15
     DIRETTORE RESPONSABILE:              Non c’è futuro senza solidarietà				                         pag.   16
           Elia Mannucci;                 Il pozzo di Armida						pag.                                        16
          Coord. Redazione:
                                          Informazione 2.0. Mi piace					                              pag.   17
            Elia Mannucci;                XV anniversario della nascita del Movimento
                                          Shalom in puglia						pag.                                          18
             Redazione:                   La casa famiglia e la banca dei cereali			                   pag.   19
   Gabriella Messerini, Luca Gemi-        Lpabate di Decani a Fucecchio				                            pag.   21
  gnani, Chiara Baldini, Maria Grazia     La prima giornata per un equo sviluppo globale		             pag.   21
    Messerini, Fabrizio Mandorlini.
                                          Adozione: scelta difficile e impegnativa, ma ricca
         Direzione Redazione:             di umana realtà						pag.                                           22
   Via Carducci, 4 56028 San Miniato      I giovani e la solidarietà					                              pag.   22
                  (PI);                   Più conosci meno sei indifeso				                            pag.   23
                                          Viaggio in Burkina sensazioni, impressioni			                pag.   24
          Amminiastrazione:               Calendario attività, Attività estive e momenti di preghiera	 pag.   24
    Via Carducci, 4 56028 San Mi-
    niato (PI) tel. 0571-400462 fax
                                          Diario di amore, amicizia e solidarietà Shalom		             pag.   25
     05711834775 e-mail shalom@           Campagna delle mele della pace 2011			                       pag.   25
        movimento-shalom.org              Come adottare a distanza					                                pag.   26
                                          I progetti di solidarietà aperti nel mondo			                pag.   27
                  Foto:
            archivio Shalom.
   Il materiale inviato, anche se non
  pubblicato, non verrà restituito. La
 testata autorizza la riproduzione dei
  testi e delle foto e invita a citarne
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            Pubblicità:
  Movimento Shalom Via Carducci, 4
  56028 San Miniato (PI) tel 400462.

               Stampa:
          Grafiche Leonardo
       via Alessandro Volta, 50
        56028 San Miniato (PI)

              Tiratura:
            20mila copie.




       Foto di copertina : M.me
  Bernadette con in bambini del
                      progetto.
        Di Alessandro Barubiani

2 | SHALOM | Febbraio 2012
Editoriale
PER UNA NUOVA TERRA
 L
         o sguardo sul mondo assil-      tà pura se non si vive per gli altri,
         lato da conflitti e da una      se non si entra nella grande storia,
         crisi economica epocale ci      quella che fa crescere il diritto e la
fiacca e ci impressiona. La società      giustizia, colonne della pace.
opulenta, che ha gozzovigliato fino         Fin dalle sue origini Shalom si è
a ieri, è attualmente spaventata di      nutrito del magistero della Chiesa e
perdere le sue ricchezze. Esistono,      della sua Dottrina Sociale radicata
per fortuna, molte persone perbe-        nel Vangelo.
                                                                                giusta città, pensata a misura di
ne, che sono probabilmente i più,           La nostra prima preoccupazione, e
                                                                                uomo e corredata di tutto ciò che
che avvertono con retta coscienza        direi il motivi costitutivo del nostro
                                                                                ne esalta la grandezza e la dignità.
il desiderio di un mondo migliore,       essere nella Chiesa e nella società,
                                                                                  È questa convinzione che ci ha
decisamente diverso da quello che        è l’educazione alla pace. La missio-
                                                                                sospinto, direi da sempre, a colla-
ci appartiene, così spregiudicata-       ne del Movimento si ritrova piena-
                                                                                borare con i responsabili della cosa
mente ingiusto e squilibrato ne-         mente
                                                                                                 pubblica affinché
gli stili di vita e nelle acquisizioni   nel mes-
                                         s a g g i o “La missione del Movimento
                                                                                                 operino per affer-
scientifiche, tanto da creare ambiti
                                                                                                 mare un umanesi-
così evoluti per cui la possibilità di
vita si attesta abbondantemente
                                         di
                                         nedetto
                                                Be-
                                                        si ritrova pienamente nel mo non solo sociale
                                         XVI per messaggio di Benedetto XVI
                                                                                                 ma “trascendente”
sugli oltre 80 anni ed altri confinati
                                                                                                 che offra ai giovani
in una disumana preistoria con la        la 45ma          per la 45ma giornata                   del mondo una vi-
scarsa possibilità di giungere ai 40     giornata
anni.                                    mondia-          mondiale per la pace”                  sione positiva della
                                                                                                 vita e nuove oppor-
   La persistente siccità del Sahel,     le per la
                                                                                                 tunità di lavoro e di
che abbiamo potuto vedere con i          pace.
                                                                                crescita nella libertà.
nostri occhi nel nostro viaggio all’i-      Si tratta di un invito accorato
                                                                                  La nostra timida voce si eleva per
nizio di quest’anno, di cui natural-     rivolto dal Papa alle istituzioni e
                                                                                esprimere al nostro Papa, Bene-
mente nessuno parla, è come una          alle agenzie educative, dalle scuo-
                                                                                detto XVI la gratitudine per questo
delle tante guerre in atto dimen-        le alle parrocchie e alle famiglie,
                                                                                speciale messaggio dal sapore Sha-
ticate, che miete più vittime delle      ad ascoltare e sostenere le nuove
                                                                                lom che si inserisce nel solco della
armi.                                    generazioni nel loro desiderio di un
                                                                                pedagogia della pace, che vede la
   Lo sforzo del nostro Movimento        mondo più giusto, pacifico e solida-
                                                                                Chiesa Cattolica conduttrice di una
non è orientato solo in direzione        le. Educare i giovani alla giustizia
                                                                                civiltà fondata sul dinamismo delle
solidale e sociale con la costruzio-     e alla pace è ciò che noi facciamo
                                                                                Beatitudini evangeliche. Il nostro
ne di scuole, ospedali, orfanotro-       a casa nostra e nei paesi dove ope-
                                                                                piccolo arbusto, poco più che un
fi, fabbriche, filiere commerciali,      riamo; in ogni luogo da noi toccato
                                                                                seme di senape, trova il suo posto
pozzi, ma piuttosto orientato ad         si creano gruppi che hanno come
                                                                                nel grande solco tracciato dai di-
umanizzare la terra. La sua mas-         scopo quello di lavorare per il bene
                                                                                scepoli di Cristo e dai costruttori di
sima aspirazione è quella di cam-        comune. Nei 23 paesi dove siamo
                                                                                pace di ogni fede e di ogni sensi-
biare l’uomo rendendolo sensibile        presenti i nostri giovani diffondono
                                                                                bilità. Nel mare tempestoso della
verso l’altro e facendogli acquisire     l’ideale di un nuovo ordine sociale
                                                                                storia noi resteremo ben saldi sulla
una coscienza davvero planetaria         e difendono ovunque i diritti fonda-
                                                                                barca condotta da Pietro che viag-
perché possa abbracciare tutti ed        mentali della persona.
                                                                                gia sulla rotta di una Terra Nuova.
ognuno. È l’obiettivo della corre-          Da sempre ci sforziamo di divul-
sponsabilità verso i membri della        gare e attuare quei principi di cui il
                                                                                                 Andrea Pio Cristiani
famiglia umana che ci prefiggiamo        Santo Padre parla nel suo straordi-
come priorità, consapevoli che stia-     nario messaggio.                                Foto : Don Andrea Cristiani
mo viaggiando insieme nel tempo e           Questo è per noi motivo di sod-                           di Pino Bertelli
nello spazio, che non può esservi        disfazione e stimolo per continuare
armonia interiore e dunque felici-       a lavorare alla costruzione di una

                                                                                          Febbraio 2012| SHALOM | 3
IL RAPPORTO TRA
                                                                                               li, soggettivi ed uma-
                                                                                               ni come concause
                                                                                               delle altalenanti fasi

L’ATTUALE CRISI E LA
                                                                                               del ciclo economico.
                                                                                               Ferma era, infatti la
                                                                                               sua battaglia contro

CADUTA DEI VALORI                                                                              le forme particolar-
                                                                                               mente virulente di
                                                                                               pessimismo economi-


 I
     l tempo della crisi è, per de- gli aspetti di caratte-                                    co.
     finizione, tempo di patologia. re sociologico, psico-                                        Ma ridare, e riac-
     Malati appaiono la finanza, logico, di mentalità,                                         quistare fiducia non
l’economia, il sistema produttivo e di costume, che la crisi determina          è semplice. E’ come nelle vicende
la società nel suo complesso. Ma si e da cui essa viene, a sua volta,           esistenziali. Non è facile ripartire
tratta di una patologia che richiede influenzata nel suo altalenante e          dopo il fallimento di un progetto.
analisi differenziate. La sofferenza stressante andamento.                      C’è, però, anche la possibilità che
contagia il corpo sociale. Ma col-       E’ all’ordine del giorno, in modo      la crisi rappresenti un’opportunità
pisce in modo diversificato. I no- pressante, un cambiamento di abi-            di cambiamento e che come tale
tiziari danno conto della notevole tudini, stili di vita, modi di con-          possa, e debba, essere colta. Ma
quantità di cittadini che vivono in sumare. Torna a riproporsi il con-          tale possibilità non si dà di per sé,
condizioni di “povertà assoluta”. fronto con una nuova dimensione               come una sorta di automatismo. La
Che appartengono, per lo più, a di frugalità in una società, come               crisi è un meccanismo ansiogeno e
specifiche categorie: al Meridione la nostra, che ha smarrito la me-            patogeno. Che può indirizzare ver-
d’Italia; o a famiglie monoreddito moria del suo non remoto passato             so la solidarietà e la sobrietà. Ma
(o di lavoratori licenziati); o a com- in cui (anche alle nostre latitudini)    che, con più evidente facilità, ge-
parti dell’esercito di anziani che il modo di vivere era obbligatoria-          nera anche chiusure, egoismi, du-
devono auto-sostenersi.                mente ispirato alla sobrietà e che       rezza nei rapporti, arroccamenti e
  Anche a livello “globale” la po- tarda a rendersi conto dell’attuale          chiusure.
vertà sembra estendersi in maniera e irreversibile interdipendenza del-          L’inasprirsi della situazione
consistente. Ma è certo che, sia a la condizione umana a livello pla-           economico-sociale, prevedibil-
livello “globale”, sia in riferimento netario.                                  mente, appesantirà le dinamiche
alle dinamiche di casa nostra, gli       E’ diffusa una generale sensazione     che si sono andate sviluppando,
effetti dell’attuale disagio sociale di ristagno. Manca, si dice, la fidu-      in questi anni, sul delicato terre-
incidono in maniera differenziata cia. La desolazione di questi nostri          no della convivenza tra diversi. E
nei vari ambiti della società.         tempi - con un richiamo così insisti-    renderà, probabilmente, ancora
  Dalla crisi                                                   to da sem-
c’è chi viene
                         “L’immigrato, all’interno              b r a r e
                                                                                più problematica la gestione della
                                                                                “questione immigrazione”. I movi-
colpito; c’è            della classica dinamica del             abusato         menti di popolazione del “mondo
chi non ne               conflitto fra poveri verrà             - viene tal-    globale” schiudono a possibilità
viene tocca- visto, ancor più, come elemento di volta para-                     nuove di confronto e di contatto
to; c’è chi,                                                    gonata alla
addirittura,             perturbazione della pace               grande de-
                                                                                fra differenti porzioni di umanità
                                                                                e fra storie ed esperienze diverse,
come sempre         sociale e come un ladro di lavoro” p r e s s i o n e        ma generano anche contraddizioni
accade, ne                                                      che seguì       enormi. Non è sufficiente, in meri-
ricava gua-                                                     l’“orribile”    to, ricordare come la nostra società
dagni aggiuntivi, speculando sulla anno-simbolo 1929.                           e la nostra economia abbiano biso-
particolarità del momento. Che           Ebbene, al di là dei dati struttura-   gno vitale di immigrati: per il lavoro
fare, in una così delicata, e non li che, anche allora, segnarono una           di cura e per le attività che da noi
transitoria, situazione?               brusca e drammatica inversione di        nessuno è più disposto a svolgere.
  Si occupi, chi ha responsabi- tendenza rispetto ai “ruggenti”, e              Nell’immaginario collettivo convi-
lità politiche (con adeguata co- inconsistenti, anni ’20 (letteraria-           vono, e sono come giustapposte,
gnizione di causa e con la messa a mente, quelli de Il grande Gatsby),          la figura dell’“immigrato necessa-
punto di adeguate strategie di usci- l’elemento profondo che rese così          rio” e quella dell’“immigrato invi-
ta dall’emergenza, fondata anche oscura la situazione fu, certamen-             sibile”. “Invisibile”, come spesso
sulla rettifica delle troppe storture te, un crollo profondo e diffuso          lo si vorrebbe una volta che abbia
esistenti) degli aspetti strutturali della fiducia. Mancanza di fiducia,        adempiuto le mansioni per cui la
dell’attuale sconquasso sociale. Ma oltreché di risorse e di lavoro. Il         sua presenza fra noi è indispensa-
senza trascurare il “lato umano” grande John M. Keynes, che al                  bile. La crisi, in ogni caso, restringe
della complessa vicenda che stia- tema della ripresa (e della riforma           gli spazi ed inasprisce gli animi. E
mo vivendo.                            del capitalismo) legò il suo nome,       l’immigrato, all’interno della clas-
   Ci sono, accanto agli aspetti ma- era probabilmente consapevole              sica dinamica del “conflitto fra po-
teriali, e da essi talora determinati, dell’importanza dei fattori cultura-
4 | SHALOM | Febbraio 2012
veri” verrà visto, ancor più, come       Bisogna ripensare, si dice, lo doveroso dare alla prospettiva
elemento di perturbazione della sviluppo. Ma lo sviluppo non è solo dell’individuazione degli elementi
pace sociale e come un “ladro di questione di carattere angustamen- fondanti di un’“antropologia della
lavoro”. E’ una questione da sorve- te e tecnicamente “economico”. E’ crisi”. Si dibattano e si individuino,
gliare attentamente; per respinge- profusione di energie, è inventiva, in primis, le strategie di carattere
re le pulsioni xenofobe                                                            prettamente economico ten-
che si annidano nelle          “È possibile cogliere la valenza politica           denti a curare le distorsioni
pieghe di una società della cultura dei diritti come via d’uscita strutturali che sono alla base
sofferente. E che posso- solidale e fondata sul rispetto della dignità della malattia. Ma non si di-
no talora essere genera-                                                           mentichi che anche la con-
trici finanche di estremi             dell’uomo, dalle conflittuali                siderazione dell’“elemento
atti omicidi e violenti               contraddizioni del presente.”                umano” e la preservazione
come quelli di Piazza                                                              ed il rilancio dell’iniziativa
Dalmazia, a Firenze.E’ d’altra par- è creatività applicata. Le esperien- e della dimensione culturale sono
te nella storia migliore di città- ze più significative della “civiltà parte integrante della diagnosi e
simbolo come Firenze che possono borghese” e dei movimenti operai della terapia. Solo in questa ottica
essere riscoperte ed attualizzate le hanno, in questo, un elemento di d’insieme, tra l’altro, è possibile
idee-guida per sconfiggere le ideo- convergenza, pur nella diversità cogliere la valenza politica della
logie della contrapposizione e dello delle finalità e delle ispirazioni. cultura dei diritti come via d’uscita
scontro di civiltà e per affrontare, Nel sapere, cioè, che il “fattore solidale e fondata sul rispetto della
anche in tempi di crisi, il tema ine- cultura” è elemento fondamentale dignità dell’uomo, dalle conflittua-
ludibile delle “nuove cittadinan- (non mero ornamento o volatile so- li contraddizioni del presente.. Nel
ze”. Non diceva, in maniera evoca- vrastruttura) nel decidere i destini tempo futuro dei “nipoti”(evocato
tiva, padre Ernesto Balducci, di cui e nel qualificare il cammino di una proprio in una lontana suggestione
ricorre quest’anno il ventennale comunità.                                   di Keynes) non è detto che sia ine-
della scomparsa, che potrebbero          La crisi, comunque, In tutti i suoi luttabilmente inscritta la prospet-
essere imprevedibilmente proprio i aspetti, come è da temere, ci farà, tiva di un perdurante conflitto fra
nuovi “barbari” la “nostra speran- per non poco tempo, compagnia. Ci le istanze della razionalità econo-
za”? Nella complessità della situa- sarà modo di tornare ad occupar- mica e la salvaguardia del valore
zione attuale, l’atteggiamento più sene.Ed è bene che su un tema di primario del “fattore uomo”.
esiziale sarebbe quello orientato a così vitale importanza e delicatez-
                                                                                               Severino Saccardi
considerarne esclusivamente i, pur za opinioni diverse si confrontino.
                                                                                           Direttore della rivista
rilevanti e basilari, dati materiali. La crisi attuale è una delle mani-
                                                                                                 “Testimonianze”
Le crisi vengono anche perché si è festazioni (di carattere patologico,
seguita una certa visione delle cose ma forse anche di trasformazione e
                                                                                         Foto : in basso a destra
(e, dunque, una determinata impo- di crescita nel cambiamento) della
                                                                                                giovani congolesi
stazione “culturale”) e dalle crisi si dimensione della complessità del
                                                                                           di Donato Agostinelli;
esce, anche, innovando conoscenze “mondo globale”. Una dimensione
                                                                                                in alto a sinistra
e scommettendo sulle competenze di cui vanno tenuti compresenti i
                                                                                               Severino Saccardi
e su un modo diverso di guardare diversi piani ed i differenti
                                                                                                      da archivio
alla realtà. Investendo, dunque, in aspetti. Questo è, dunque,
cultura. Una simile consapevolezza il senso che è possibile e
era presente in tante delle espe-
rienze storiche dei movimenti
operai, cooperativi e
mutualistici che intuivano che
puntare, allora, sulla
crescita culturale dei
lavoratori era una
scommessa vincente.
La stessa intuizione di
don Milani che, anzi,
ne dava un’interpretazione
radicale, bacchettando in
nome dell’elevazione
culturale dei poveri, gli
aspetti ricreativi di
oratori e case del popolo,
dei ritrovi dei “comunisti”
e di quelli dei
“preti”.

                                                                                       Febbraio 2012| SHALOM | 5
L’INCONTRO CON M.me BERNADETTE,
MADRE DI TANTI FIGLI ABBANDONATI
                                                                   Di Maria Teresa e Enrico Spinelli
                                                                                         deguati, appartenenti ad un
                                                                                         mondo ingiusto e non pote-
                                                                                         vamo rimanere indifferenti:
                                                                                         la nostra storia, i nostri figli
                                                                                         che, pur giovanissimi, erano
                                                                                         indignati dalle ingiustizie e
                                                                                         sognavano un mondo miglio-
                                                                                         re, non ce lo permettevano.
                                                                                           Siamo ritornati e abbiamo
                                                                                         raccontato la povertà di que-
                                                                                         sto paese ma anche i sorrisi
                                                                                         dei bambini, l’umanità e la
                                                                                         cura di M.me Bernadette che
                                                                                         accoglie con semplice e sere-
                                                                                         no amore i bambini più sfor-



    E
          ’ passato tanto (o pochissi-    11 gennaio 2012                        tunati.
          mo?) tempo dal 24 ottobre                                                Abbiamo raccontato di voler so-


                                          C
                                                  ari amici,                     stenere, per quanto ci era possibi-
          2007, giorno nel quale, du-                per comprendere perché      le, questa piccola comunità e si è
rante il nostro secondo viaggio in                oggi noi siamo qui dovrem-     ripetuto quello che io chiamo il mi-
Burkina Faso, abbiamo incontrato         mo raccontare la nostra storia ma       racolo dell’amore.
                                         sarebbe raccontare il dolore stra-        Noi, due gocce, non il mare.
per la prima volta M.me Bernadette
                                         ziante, buio e totale, il più deva-       Noi, due granelli di sabbia, non
e i “suoi” bambini e, con racconti e     stante che può colpire un uomo e        una spiaggia.
foto, li abbiamo “portati a Prato”.      una donna: la perdita dei figli.          Noi, due esili fili di erba sbattuti
Da allora è stato un susseguirsi di        Ma non voglio raccontare questa       dal vento, ci siamo trovati circon-
                                         storia.                                 dati da migliaia di altre gocce, mi-
eventi che ci portano oggi a Nouna
                                           Oggi voglio raccontare l’amo-         gliaia di granelli di sabbia, migliaia
per inaugurare la nuova struttura        re: quell’amore che i nostri figli ci   di fili d’erba: tutti gli amici e pa-
che ospita il centro di accoglienza      hanno donato a piene mani nella         renti di Prato e del Movimento Sha-
per bambini in difficoltà “Fojer St.     loro troppo breve vita. Quell’amo-      lom.
                                         re che, messo di fronte alla nostra       Insieme, con amore, abbiamo
Joseph”                                  angoscia, è riuscito ad arginarla e     cercato di fare il mare, la spiaggia,
    La descrizione delle strutture,      a rendere il nostro dolore sempre       un prato verde per questi bambi-
e   il racconto della festa dell’i-      infinito, ma fertile.                   ni. Abbiamo cercato di dare loro i
                                           Questo amore ora è qui, visibile      mezzi essenziali per uno sviluppo
naugurazione lo lasciamo a chi era
                                         in queste semplici, essenziali ma       autonomo e decoroso in un ambien-
presente: noi siamo ancora trop-         dignitose mura.                         te che continuerà ad essere la loro
po emozionati per farlo in modo              Non conoscevamo neppure l’esi-      grande, accogliente, armoniosa
sereno ed equilibrato. Quello che        stenza di Nouna e ci siamo arrivati     famiglia e che permetterà loro
                                         per caso, anche se a me piace pen-      di crescere valorizzando la loro
significa per noi questa opera è in-
                                         sare che non sia stato un semplice      ricchezza umana e culturale.
vece tutto racchiuso nel messaggio       caso.                                   Tante volte siamo stati
che abbiamo letto il giorno dell’i-        Abbiamo conosciuto M.me Ber-          ringraziati per quello che
naugurazione e che oggi vogliamo         nadette e i suoi bambini, abbiamo       abbiamo potuto fare, ma
                                         visto la loro povertà, ma abbiamo       siamo noi a ringraziare voi per
condividere con tutti coloro, e sono                                             averci dato l’opportunità di
                                         percepito anche l’armonia, la cura,
tantissimi, che idealmente erano a       l’amore e il calore familiare che       operare con amore e per
Nouna con noi.                           regnavano in quelle modeste mura.       amore.
                                           Anche qui, come in tanti altri        Grazie bambini,
                                         luoghi durante il nostro viaggio in     grazie Bernadette.
                                         questo paese, ci siamo sentiti ina-

6 | SHALOM | Febbraio 2012
L’INAUGURAZIONE                         grande attenzione polli, maialini e
                                        il cesto delle uova appena raccolte
                                                                                sacri, ci si raccoglie al pozzo e già
                                                                                ci si commuove.
DEL CENTRO FOJER                        e mostrate con orgoglio; lì c’è scap-      Cominciano i canti, le preghiere
                                        pata la lacrimuccia abbracciandomi      e i discorsi delle autorità dei qua-
ST. JOSEPH                              con Maria: anche da qui comincia        li non capisco quasi niente fino a
                                        per loro un futuro migliore!            quando Chiara non legge, in italia-
 Dal diario di Luciana Pezzi               Come sono felice di aver contri-     no, il messaggio di Enrico e Maria.
                                        buito a questa impresa! Come sono       Credevo di emozionarmi come mio


 S
       i parte per Nouna.               felice dei loro occhioni stupiti!       solito, invece mi è sembrato tutto
         La strada è lunga e disse-        Intanto è quasi buio, è l’ora di     così “normale”: non ero spettatri-
       stata, spudoratamente afri-      andare, è l’ora del bagno, i piccoli    ce in prima fila, ma protagonista
cana, straordinaria nella sua sel-      sono lavati, puliti, morbidi e “luci-   dell’ultima e da quella posizione
vaggia aridità, sembra che anche        di” di burro di karité, Bernadette      di privilegio ho rivisto il nostro per-
il paesaggio abbia un suo orgoglio      mette in braccio a Maria un neona-      corso, le nostre riunioni, le nostre
e una sua fierezza. Il viaggio mi       to minuscolo, glielo porge con gra-     cene e quant’altro per la raccol-
sembra interminabile, non so se a       zia e devozione, in quel gesto c’è      ta dei fondi necessari; le amicizie
causa delle continue deviazioni o       infinito rispetto e amore per Maria,    che sono nate e cresciute insieme
per la voglia di arrivare presto; fi-   come se Bernadette le consegnasse       alle costruzioni, la nostra pazza
nalmente verso le 16 siamo davan-       le “chiavi di casa”.                    idea che tutto questo fosse esatta-
ti al cancello della “nuova casa” e        11 gennaio 2012, il grande           mente qui a Nouna, un posto dove
stranamente mi sento calmissima,        giorno. Si arriva prima delle nove,     non si arriva mai e ho stretto in un
come ritornare a casa dopo un lun-      ci sono i pittori per la scritta sul    abbraccio tutti gli amici di Prato e
go viaggio.                             cancello; i teloni per l’ombra già      tutti quelli che hanno collaborato
  La prima cosa che mi colpi-           montati ed è un brulichio di per-       con noi che non erano fisicamente
                                        sone e carretti che portano sedie,      presenti.
sce è la grandezza del posto, non
immaginavo fosse così ampio: “Mi        una decina di donne a pulire, altre
                                        donne già al fuoco per preparare il          Foto : in basso Enrico Spinelli,
sembra di essere dentro il calenda-
                                        pranzo.                                                  M.me Bernadette e
rio!” ha commentato Massimo.
                                        Io mi sento un po’ imbarazzata,                       Maria Teresa Gualandi
  Dopo i saluti e gli abbracci, Ber-
                                        come quando ho ospiti inattesi a                               di Alessandro
nadette ci accompagna a visitare le
                                        casa mia e ho paura di fare                                       Barubiani,
varie strutture; i bimbi sono felici,
                                        brutta figura. Arriva tutto il                             in alto a sinistra
ci trotterellano accanto curiosi ed
                                        gruppo di S. Miniato con                                         panoramica
è incredibile l’educazione e il
                                        don Andrea già in paramenti                                     del progetto
rispetto dei più
                                                                                                   di Enrico Spinelli
grandicelli verso
di noi, ma chissà
cosa pensano a
vedermi
fotografare con




                                                                                          Febbraio 2012| SHALOM | 7
8 | SHALOM | Febbraio 2012
il microcredito
          shalom in uganda
Relazione finale della gestione del Microcredito nell’anno 2011
                                                                                            di Leonard Kavuma


  S
      halom-Uganda concede prestiti alle donne, che non hanno accesso
      ai servizi bancari, ad un tasso di interesse agevolato del 15% annuo,
      di fronte ad un tasso ufficiale del 30%.                                LE ATTIVITA’
  Il microcredito è organizzato per sostenere economicamente associa-
                                                                              AVVIATE GRAZIE AI
zioni di donne, che svolgono piccole attività di commercio e di servizi.      PRESTITI SONO:
  Nell’anno 2011 abbiamo sostenuto 8 associazioni formate da 669 don-         Allevamento dei Maialini        /
ne, di queste 402 hanno avuto accesso al credito, le altre sono in lista di   Vendita Pesce secco e fresco /
attesa                                                                        Vendita di verdure / Vendita di
Associazione       N° componenti      N° donne che        Donne in lista      tortini / Confezione bombonie-
                   l’associazione     hanno avuto ac-     di attesa           re / Produzione birra locale /
                                      cesso al credito                        Attività Agricolo commerciali /
                                                                              Allevamento di polli / Bar, Mer-
Buyambi                   121                 77                 44           cerie, Sartorie, Bazar, Mercatini
San. Bruno                76                  76                 0            del mobile / Produzione e ven-
Misigi                                                                        dita di carbone / Produzione di
San. Mugagga               50                 19                 31           mattoni / Ristorazione / Com-
Maddu Voluntary           100                 50                 50           pravendita vestiti e abiti usati.
San. Jude-                 55                 40                 15
                                                                              La restituzione è pari al 95%
Bbanda
                                                                              dei prestiti. Questo dato ci con-
San. Elizabeth-           150                 100                50
Ggaba                                                                         forta e ci spinge ad aumentare
Sitenda                    80                 30                 50           il capitale disponibile per far
                                                                              fronte alle numerose richieste
San. Yobu                  37                 10                 27
                                                                              pervenuteci.
                          669                402                267
                                                                              Per questo facciamo un appello
NB: la registrazione di nuovi clienti in varie associazioni è stata tempo-    dall’Uganda: “comprate altre
raneamente interrotta in modo da concedere il credito alle donne delle        quote del Microcredito !”
associazioni che sono in lista di attesa.


           Associazione         Credito concesso (€)     Credito rimborsato (€) Credito residuo (€)
           Buyambi                      5.540                     2.192                3.348
           San. Bruno Misigi            3.865                      428                 3.437
                                          36                        0                    36
           San. Mugagga                   0                         0                     0
                                         127                        0                   127
           Maddu Voluntary              2.702                     1.351                1.351
           San. Jude-Bbanda             2.567                      759                 1.808
           San. Elizabeth-              5.540                     2.569                2.971
           Ggaba
           Sitenda                       3.676                    1.526                 2.150
           San. Yobu                      621                      621                    0
                                        24.675                    9.446                15.229

                                                                                     Febbraio 2012| SHALOM | 9
I FAGIOLINI DEL BURKINA
          SONO TORNATI
 S
        ono trascorsi 7 anni da quan-   giusto red-
        do, in Burkina Faso, ho ini-    dito a tan-
        ziato a fare “l’agronomo dei    te    fami-
fagiolini” per il Movimento Shalom.     glie.
Insieme con Valter Ulivieri, Andrea
Sardelli e a tanti amici che ci hanno     Negli ul-
sostenuto, siamo riusciti da prima      timi     due
a rimettere sul mercato interna-        anni abbia-
zionale questa importante filiera       mo incon-
per circa 700 famiglie di agricol-      trato delle
tori burkinabé e poi a far divenire     difficoltà,
quest’iniziativa un nuovo modello       lo sforzo
di cooperazione allo sviluppo.          di traspa-                                contatto in tutti questi anni.
   Abbiamo lavorato per dare effi-      renza fatto dal Movimento Shalom            Ebbene sì, ci siamo rimessi all’o-
cienza nella coltivazione e nella       non è stato apprezzato e, dunque,         pera , COOP Italia ci ha ancora una
logistica e spesso abbiamo dovuto       siamo ricaduti nei vecchi schemi          volta dato fiducia e così all’ultimo
lottare per dare trasparenza a que-     progettuali che più volte hanno           momento abbiamo stipulato un
sto commercio, nell’ottica dello        penalizzato tante iniziative di coo-      contratto di fornitura per circa 100
sviluppo sostenibile e partecipato.     perazione o di semplice commercio         tonnellate di fagiolini che sono ar-
I supermercati di COOP Italia hanno     dai paesi del sud della Terra. Nel        rivati in aereo durante il mese di
così aperto una finestra di mercato     frattempo gli agricoltori sono stati      febbraio.
a favore dei contadini; tutti quelli,   lasciati a se stessi, ma loro, “gli uo-     Questa volta desideriamo che i
che semplicemente e con entusia-        mini integri” del Sahel, hanno ca-        fagiolini a marchio Terraequa (un
smo hanno messo nei loro carrelli       pito, ci hanno cercati ancora attra-      partenariato fra COOP Italia e Movi-
della spesa i fagiolini del Burkina     verso i giovani Shalom del Burkina        mento Shalom) abbiano qualcosa di
Faso, hanno contribuito a dare un       con i quali hanno lavorato a stretto      più, ovvero la certificazione etica,
                                                                                  che affermi la qualità del lavoro di
                                                                                  tante famiglie di agricoltori e dei
                                                                                  collaboratori burkinabé, agronomi,
                                                                                  logisti, selezionatori di fagiolini,
                                                                                  facchini, che grazie a questa ini-
                                                                                  ziativa partecipano con dignità e
                                                                                  impegno a questo nuovo capitolo
                                                                                  della storia dei fagiolini.

                                                                                                 Stefano Piemontese

                                                                                    Foto : i fagiolini del Burkina Faso
                                                                                                di Stefano Piemontese




10 | SHALOM | Febbraio 2012
LA JATROPHA CURCAS
Lo sviluppo della filiera dell’agro-combustibile in Burkina Faso
Notizie della commissione Agricoltura del Movimento Shalom Onlus, Gennaio 2012




 I
    l 14 gennaio la                      IL PROSSIMO OBIETTIVO                FONTI FINANZIARIE
                                         Anno 2012-2013
    delegazione italiana                                                       • Da parte di Aria Pulita s.r.l. che
    ha festeggiato,                       La realizzazione di uno stabili-   è rivolta ai supporter privati vicini
                                        mento per l’estrazione dell’olio e   al Movimento Shalom (20-25 per-
con grande successo,                    per la produzione di saponi.         sone con quote fra 2.500/10.000
il primo raccolto di                      Un grande impegno: dal punto di
                                        vista economico 400.000 euro nella
                                                                             euro). I quali avranno, senz’altro,
                                                                             un ritorno in immagine ed un van-
Jatropha con gli                        formazione del personale locale.     taggio economico non garantito,
agricoltori e le autorità                                                    nell’ordine del 3-4% annuo dall’en-

locali.                                  Questa impresa etica                trata a regime della produzione.
                                                                               • Contributi raccolti dal Movi-
                                        rappresenterà un polo                mento Shalom tramite i canali isti-
 IMPRESA ETICA                          di lavoro e sviluppo in              tuzionali (fondazioni, bandi inter-
                                                                             nazionali e simili).
  Un nuovo metodo di fare coope-        una regione depressa                   • Donazioni private interamente
razione allo sviluppo che il Movi-
mento Shalom ha lanciato nel 2008,
                                        del Burkina Faso.                    deducibili a sostegno dell’iniziati-
                                                                             va.
ovvero fare impresa nei paesi del                                              • Contributo di un partner indu-
sud della Terra, insieme ai gruppi di                                        striale di riferimento, che avrà un
giovani Shalom, garantendo l’equa                                            ampio ritorno in immagine.
remunerazione dei fattori di produ-
zione.                                    Attraverso il Movimento Shalom abbiamo la possibilità di
                                          partecipare alla grande partita dell’energia rinnovabile
 GLI SCOPI DELL’INIZIATIVA
                                                  ottenendo il risultato più equo possibile.
  Produrre biodiesel dalla jatropha,
che i contadini piantano in aggiunta
e non in alternativa alle loro colti-
vazioni tradizionali.
  Consentire il reddito e la sicurez-
za alimentare di almeno 300 fami-
glie rurali in un’area sub-sahariana
attraverso una piantagione di 1.000
ettari.
  Contrastare il fenomeno dell’i-
nurbamento e lottare contro la de-
sertificazione.


Il progetto necessita di
notevoli risorse nella
fase di avvio e di
sviluppo: per questo
motivo è realizzato
attraverso un
intervento strutturato.                                     Foto : Don Andrea vicino ad una pianta di Jatropha
                                                                                        di Stefano Piemontese

                                                                                     Febbraio 2012| SHALOM | 11
12 | SHALOM | Febbraio 2012
IDENTIKIT DI UN
                 EDUCATORE SHALOM
 A
          nche quest’anno, il 27-28- mai!” Se vengono date regole da          dalla felicità.
          29 Dicembre, si è svolta la rispettare, l’educatore deve esse-        Quando una persona decide di
          prima parte del corso per re il primo a rispettarle, altrimenti     essere educatore si assume un’im-
educatori Shalom. Sotto la guida di perde di credibilità.                     portante responsabilità che, però,
don Andrea e don Donato, le due         Un altro aspetto che identifica       è ampiamente ripagata. Quello che
persone più qualificate per parla- l’educatore Shalom è quello di es-         va a costruire non è un rapporto
re del Movimento e dei suoi idea- sere una persona felice e in pace           unilaterale dove i ragazzi incon-
li, 32 giova-                                               con se stes-      trati si arricchiscono di ciò che gli
ni aspiranti
educatori, di
                 “Un educatore Shalom deve, sa. E La cosa   è più facile a
                                                                              viene offerto e a lui resta solo la
                                                                              fatica; spesso è l’ educatore stesso
età compre-         innanzitutto, essere un                 dirsi che a re-   a ricevere più di quello che dà, so-
sa fra i 14 e i      esempio per i ragazzi,                 alizzarsi.        prattutto se il rapporto creato è un
23 anni, han-
                     credendo fermamente                      Quanti pos-     rapporto vero e sentito.
no trascorso                                                sono affer-         In sintesi l’educatore Shalom è
due      giorni
                        in quegli ideali che                mare di vive-     chi, ispirato dalle parole di Gesù,
ad analizza-                propone loro”                   re realmente      si dona ai ragazzi in modo sincero,
re gli aspetti                                              questa con-       facendo capire che ciò di cui par-
che devono                                                  dizione? Basti    la non sono solo parole vuote ma
caratterizzare la figura dell’edu- pensare a quei molti, troppi ragazzi       cose in cui crede così fermamente
catore Shalom e le differenze che che hanno problemi con la propria           da renderle un suo stile di vita, non
lo contraddistinguono da ogni altro fisicità, che non si piacciono perché     curandosi dei giudizi, talvolta deni-
tipo di educatore.                    non corrispondono ai canoni di bel-     gratori, della gente e diffondendo
   Questi deve trasmettere ai par- lezza che tv e riviste stabiliscono        gli ideali di pace e solidarietà.
tecipanti ai campi ed agli incontri per la loro generazio-
l’importanza delle regole sia nel- ne.
la vita sia nel gioco, il rispetto e    L’educatore Shalom
l’amore verso se stessi e verso il deve amare se stesso
prossimo, il prendersi cura di chi è sopra ogni canone e
meno fortunato. Come è possibile stereotipo, cercando
educare i giovani a questi principi? di rinunciare a dare
Sembra un’impresa a dir poco uto- importanza al giudizio
pica! Certamente prendere a mo- degli altri che, trop-
dello uno dei più grandi educatori po spesso, ci influenza
della storia, Gesù Cristo, sarebbe e per il quale siamo
di ottimo aiuto, ma di difficile disposti a rinunciare
realizzazione.                        anche alla nostra personalità, alle
                                                                                                  Federico Arrighi
   Analizziamo la cosa con calma: nostre idee e a ciò in cui crediamo.
un educatore Shalom deve, innan-        Una persona che si apprezza per          Foto : i giovani Shalom che in-
zitutto, essere un esempio per i la sua unicità, che riesce a difende-        terpretano il musical Balla con noi
ragazzi, credendo fermamente in re ciò in cui crede dal giudizio della                                 Footloose,
quegli ideali che propone loro; al- gente, che conduce una vita cor-                             archivio Shalom
trimenti sarebbe come quando un retta e sobria non è molto di moda
adulto dice a un ragazzino, che oggi, ma un educatore Shalom deve
lo osserva fumare, “tu non farlo saper distinguere il divertimento
                                                                                      Febbraio 2012| SHALOM | 13
EMERGENZA SICCITA’
LA BANCA DEI
CEREALI SHALOM
Finanziata dalla Fondazione il Cuore si
Scioglie e CFT Logistica                                                        concentrati sulla crisi, sugli scan-
                                                                                dali politici, sulle tasse, lo spread e



 L
                                                                                le liberalizzazioni dimenticano che
        a siccità che sta colpendo ali, da vendersi a prezzi equi, per
                                                                                nel Corno d’Africa per colpa della
        la fascia del Sahel sta tra- calmierare il mercato, il Nunzio ha
                                                                                siccità c’è uno dei peggiori disastri
        volgendo milioni di persone. ripetuto che “i tempi fra una sic-
                                                                                umanitari dell’ultimo mezzo secolo
L’alto prezzo dei cereali, la deser- cità e l’altra sono sempre più bre-
                                                                                e che milioni di bambini rischiano
tificazione, la malnutrizione e le vi e rendono difficile l’adozione di
                                                                                la vita.
malattie conseguenti sono eventi misure preventive, la situazione è
che il Burkina Faso e tutta l’Afri- allarmante ed ognuno è chiamato a
                                                                                  Certo la natura ha la sua colpa, la
ca occidentale                                               fare la propria
                                                                                penuria di acqua nel periodo delle
conoscono bene.
Negli anni 2005,        “Compra con 30 euro                  parte.”
                                                                                piogge ha aggravato una situazio-
                                                                                ne di per sé già insostenibile, ma
2009 e 2010 la            1 sacco di miglio e                  La     siccità
                                                                                bisogna gridare, perché non ci sia
siccità ha ucciso                                            si è mangiata
uomini, donne e               garantisci a 1                 tutto, il ver-
                                                                                confusione, perché non rifuggiamo
                                                                                dalle nostre responsabilità, perché
bambini, soprat-
tutto bambini.
                            bambino 1 pasto                  de, i barrage,
                                                             i corsi d’ac-
                                                                                non cerchiamo giustificazioni: “la
Anche il 2012 al giorno per 270 giorni” qua. Le aca-
                                                                                Grande Fame, oggi come ieri, non
                                                                                dipende dalla meteorologia ma da
avverte già i sin-                                           cie, coperte
                                                                                un circolo vizioso disumano.”
tomi della crisi.                                            di polvere, ri-
Il Nunzio apostolico in Burkina Faso secchiscono nella savana, il terreno
                                                                                   Non c’è tempo da perdere. Sia-
Mons.Vito Rallo, all’inaugurazione si fa sempre più riarso, gli aridi e
                                                                                mo chiamati, non per pietismo, non
della Banca dei cereali, finanziata siccitosi venti del deserto alzano la
                                                                                per acquietare la coscienza, ma per
dalla Fondazione il Cuore si Scioglie polvere rossa che ricopre i volti dei
                                                                                un senso di solidarietà umana ad
e CFT Logistica, del Movimento Sha- bambini. La fame e la sete svuotano
                                                                                intervenire, ognuno secondo le pro-
lom, nella città di Ouagadougou ha l’anima, allontanano la gioia e la
                                                                                prie capacità, sensibilità e possibi-
affermato che “ la vera portata del speranza, provocano rassegnazio-
                                                                                lità, per alleviare questo disastro.
problema va ben aldilà delle stime ne, indifferenza a volte egoismo.
                                                                                   Shalom vi offre un piccolo mezzo
ufficiali. La siccità colpirà oltre 2 Nei prossimi mesi una tragedia di
                                                                                per contribuire a rendere meno pe-
milioni di cittadini, la situazione è proporzioni ineguagliabili colpirà
                                                                                sante questa grave crisi.
molto preoccupante e non c’è tem- l’Africa occidentale.
po da perdere”. Complimentandosi
con il Movimento Shalom per la re-      In Italia e in molti altri paesi del                     Gabriella Messerini
alizzazione di un deposito di cere- mondo occidentale, i mass media,


                       DONA ON-LINE :
       Sito Web regalaunsorriso.movimento-shalom.org




14 | SHALOM | Febbraio 2012
INTERVISTA AD
ADAMA GUEYE
Segretario generale di Shalom-Salam-Senegal


 C
         os’è Shalom-Salam-Sene-        metta loro di sopravvivere. Questo
         gal?                           è lo scopo del microcredito, che ha
                                        già finanziato 39 piccoli progetti in-
   Shalom-Salam-Senegal è la se-        dividuali e 46 progetti presentati da
zione senegalese del Movimento          gruppi di donne. Il nostro aiuto sta
Shalom. È stata creata dopo la mis-     anche nella formazione, soprattut-
sione esplorativa effettuata da una     to sulla gestione dei progetti. Sul      naturali registrate nel mondo in
delegazione del Movimento, con-         piano sanitario abbiamo organizza-       questi ultimi anni dimostrano che
dotta dal fondatore e dal presiden-     to una carovana della salute dando       lo sviluppo sostenibile è l’unica via
te, nell’agosto 2010. Subito dopo       cure gratuite a più di 400 persone       possibile per garantire alle genera-
questo viaggio ci siamo messi al        nelle località di Thiel, Kebemer e       zioni future progresso e sicurezza.
lavoro, creando i primi gruppi a Ke-    Kandala. Per quest’anno prevedia-
bemer, Lompoul, Kandala e Thiel.        mo di ripeterla a Djender e Louli          Quali sono i primi obiettivi da
Oggi Shalom-Salam-Senegal è pre-        Sindian. Faremo anche una raccolta       raggiungere adesso?
sente in varie regioni amministrati-    di materiali sanitari in favore delle
ve del Senegal, come Louga, Thies,      scuole cattoliche di NGasobil e Se-        Certamente il rafforzamento del
Kaolack e Fatick. È un’associazione     bikotane. La seconda dimensione          microcredito, per migliorare il te-
aperta a tutti coloro che sono ani-     è collettiva, cioè la volontà di in-     nore di vita delle famiglie; ma an-
mati dallo spirito del volontariato e   staurare una pace permanente tra         che formare le donne per dare più
dai valori di Shalom. All’interno di    le persone. Cerchiamo di mettere         successo ai loro progetti e intensi-
questa struttura collaborano in un      l’umanità, la solidarietà, l’amore,      ficare gli scambi interni tra i vari
clima di fratellanza persone di oriz-   la spiritualità, il rispetto recipro-    gruppi Shalom in Senegal ed anche
zonti socio-cultura-                                     co ed il dialogo al     tra le altre sezioni presenti nella
li, ma anche con-                                        centro dei rapporti     zona subsahariana.
fessionali, diversi.                                     umani. Questi sono
                                                         mezzi accessibili e      In che modo è possibile soste-
  Quali sono le                                          molto efficaci per      nere i progetti che l’associazione
principali attività                                      contrastare l’egoi-     porta avanti?
che svolge?                                              smo, il razzismo,
                                                         la xenofobia, l’in-       Al di là dell’appoggio della strut-
  Ricordiamo che                                         tolleranza ed i pre-    tura madre, Shalom-Salam-Senegal
l’obiettivo princi-                                      giudizi che sono le     prevede di coinvolgere tutta la co-
pale di Shalom-Sa-                                       più grandi minacce      munità senegalese per avviare ini-
lam-Senegal è quello dell’organiz-      alla pace mondiale. È importante         ziative che ci aiutino a raccogliere
zazione-madre, cioè promuovere          conoscerci, parlarci e capirci per       fondi da destinare al finanziamento
la pace. Ma ho l’abitudine di dire,     creare le base di una pace globa-        dei nostri progetti. Chiederemo an-
come scrive don Andrea, che la pace     le. L’ex-presidente senegalese Leo-      che la partecipazione di enti locali.
non è soltanto l’assenza di guerra.     pold Sedar Senghor sosteneva che:        Penso per esempio agli ospedali che
La pace è una nozione multidimen-       “È la morte del dialogo che gene-        ci potrebbero aiutare nella raccolta
sionale. Noi abbiamo scelto di arti-    ra la guerra”. L’ultima dimensione       di materiali sanitari.
colare il nostro programma intorno      è la pace tra l’uomo e la natura.
                                                                                                       Elia Mannucci
a tre dimensioni della pace, che ci     Attraverso la sensibilizzazione cer-
sembrano fondamentali. La pace          chiamo di far capire alle popolazio-                   Foto : Adama Gueye,
individuale, cioè aiutare i più po-     ni quanto è importante rispettare                           archivio Shalom
veri a svolgere un’attività che per-    la natura. Le numerose catastrofi

                                                                                         Febbraio 2012| SHALOM | 15
NON C’È FUTURO                                                                      IL POZZO
                                                                                   DI ARMIDA
SENZA SOLIDARIETÁ
                                                                                 U
                                                                                         na storia di straordina-
Da Benevento un’ ambulanza per il Burkina Faso                                           ria condivisione.
                                                                                            Armida è un’anziana
in memoria di Vanda                                                             signora di Empoli, una cittadina
                                                                                in provincia di Firenze, affet-


 A
        ncora una volta il mondo        ria di Vanda Spoto; la mattina del      ta da sedici anni dal morbo di
        della Cooperazione Sannita      15 dicembre, invece, Don Andrea         Alzheimer.
        ha lanciato un importante       ha incontrato oltre 700 studenti
messaggio di solidarietà attraverso     dell’ Istituto di Istruzione Superio-     La figlia Maria, con l’aiuto
la nascita e la promozione del “Pro-    re Telesi@,nel pomeriggio è stata       delle sorelle e del marito Mau-
getto Vanda per l’Africa” dedicato      inaugurata la sede Shalom di Bene-
                                                                                ro, assiste quotidianamente la
a Vanda Spoto. In questa occasione      vento con la costituzione della de-
è stata inaugurata in Campania la       legazione sannita. La giornata si è     madre malata, rinunciando al
nuova sezione del Movimento Sha-        poi conclusa presso l’istituto IPSAR    sostegno di una badante, per
lom in presenza del suo fondatore       di Castelvenere con il convegno dal     amore filiale e condivisione fra-
Don Andrea Cristiani.                   tema “Non c’è futuro senza soli-        terna.
                                        darietà”, che ha coinvolto le au-
                                        torità locali ma ha anche raccolto        Così, il risparmio dello sti-
                                        le testimonianze di chi si è fatto      pendio per una collaboratrice
                                        promotore del “Progetto Vanda per       si trasforma in acqua per un
                                        l’Africa”.
                                                                                villaggio sperduto, sulla strada
                                          «Esistono degli eventi che non
                                        sono prevedibili né spiegabili. C’è     per Ouargaye, in Burkina Faso.
                                        un meccanismo che aggrega le per-
                                        sone in base a un ideale, è una for-      Così, da una patologia pro-
                                        za non indagabile a livello umano.      gressiva ed incurabile nasce la
                                        Io ho soltanto messo in moto que-       speranza per centinaia di uo-
  Questo progetto è stato promosso      sto meccanismo, il resto è venuto       mini, donne e bambini, soprat-
e condiviso dall’ANCoM, dal Movi-       da sé». (Don Andrea Cristiani)          tutto bambini, di continuare a
mento Shalom di cui Vanda Spo-                                                  vivere.
to faceva parte e dalla Lega delle                     Valentina Mazzacane
Cooperative. L’ANCoM, ed in parti-
colare la Cooperazione Sannita, in-                 Foto : in alto a sinistra     Così, la malattia diventa il
sieme alla Lega delle Cooperative             Don Andrea all’inaugurazione      luogo della consapevolezza,
allora presieduta da Vanda Spoto                   della nuova sede Shalom      della sofferenza e della condi-
avviarono un percorso di collabora-                            di Benevento,    visione con i fratelli più sfortu-
zione con Shalom facendosi promo-                       in basso Don Andrea     nati.
trici dell’iniziativa “Un’ambulanza       con l’ambulanza donata al Burki-
per il Burkina Faso” finalizzata alla      na Faso dal gruppo di Benevento
raccolta fondi per l’acquisto e l’in-                     di Luca Gemignani
vio di un’ autoambulanza attrezza-
ta.
  Don Andrea Cristiani insieme a
Don Donato Agostinelli e a Luca Ge-
mignani hanno raggiunto la nostra
comunità mercoledì 14 Dicembre
per poter partecipare alle tan-
te iniziative promosse proprio in
quell’ occasione.
    Nella serata del 14 a Napoli,
presso il Teatro Mediterraneo della
                                                                                         Foto : pozzo di Armida
Mostra D’Oltremare, hanno parte-
cipato ad uno spettacolo in memo-                                                               di Luciana Pezzi


16 | SHALOM | Febbraio 2012
INFORMAZIONE 2.0.
                                                                                 rilanci, ai followers e alle condivi-
                                                                                 sioni può oggi divenire in brevissi-
                                                                                 mo tempo un monito, uno slogan,


MI PIACE
                                                                                 un imperativo capace di sollevare
                                                                                 intere masse di popoli. Si guardi a
                                                                                 quanto velocemente si sono diffuse
                                                                                 nel 2011 le rivoluzioni denominate
                                                                                 “Primavera araba”.


 B
        log, social network, tablet,    ignorando la vita reale della gente.        Pensiamo a quanta forza può ac-
        smartphone, e-commerce,         Grazie al supporto del web da un         quistare, allora, una buona azione
        cloud, wi-fi, tag, like, twe-   lato e della testimonianza diretta       compiuta da un singolo nei confron-
et: quante nuove parole in così bre-    di un parroco ruandese dall’altro,       ti di qualcuno più bisognoso. Una
ve tempo sono entrate a far parte       siamo riusciti a ricostruire alcuni      buona azione oggi può avere l’ef-
del vocabolario di tutti i giorni per   retroscena, trovare fonti di con-        fetto di una palla di neve lanciata
milioni di italiani. Internet oramai    troinformazione, voci fuori dal          dalla cima di una montagna che,
è il mezzo di comunicazione glo-        coro, che ostinatamente lottavano        rotolando a valle, diviene valanga
bale più diffuso e più usato dalla      per promuovere certe verità sco-         di proporzioni enormi. Certo, non
popolazione attiva, raggiungendo        mode.                                    tutto quello che passa da internet
quasi ogni angolo del mondo.               Insieme a noi anche altri, in tutto   è sinonimo di verità o mira al bene
  Perché questo successo? Essen-        il mondo, hanno fatto altrettanto.       comune, anzi, ma i giovani hanno
zialmente perché non necessita di       Risultato? Oggi non tutti credono        sviluppato oramai un senso critico
grandi e costose infrastrutture, poi    più ciecamente alla buona fede e al      molto evoluto, così da mettere in
perché è il mezzo meno mediato          buon governo di questo presidente        breve tempo fuori gioco diffusori
che ci sia: chiunque abbia un mi-       e avvocati e magistrati in diversi Pa-   di notizie false, fanatici, amorali,
nimo di dimestichezza con un te-        esi hanno intrapreso battaglie lega-     guastatori, diffidenti.
lefono o un pc e qualche idea in-       li per smascherare                                       E ciò ha riflessi im-
teressante è oggi perfettamente in      le grandi bugie                                        portanti anche sul
grado di documentare, realizzare,
condividere e diffondere pratica-
                                        che attanagliano
                                        il Ruanda dal ‘94
                                                               Segui il Movimento              mondo della solidarie-
                                                                                               tà e della cooperazio-
mente ovunque, qualunque tipo di        ad oggi. Senza in-        Shalom su :                  ne internazionale. Non
contenuto.                              ternet questo non                                      vale più il detto: “Mah,
  Inoltre può facilmente promuove-      sarebbe potuto ac-                                     chissà come impiegano
re o criticare i contenuti pubblica-    cadere.                                                i miei soldi queste as-
ti da altri. Per migliaia di anni la       La rete è un                                        sociazioni umanitarie,
società è progredita nutrendosi di      mezzo democrati-                                       io nel dubbio preferi-
notizie diffuse da centri di infor-     co, perché le no-                                      sco non donare”. Oggi
mazione centralizzati, influenzati      tizie sono diffuse                                     basta mettere il nome
nelle strategie da lobby e gruppi di    in larga parte da                                      di un qualunque pro-
pressione più o meno potenti. Ogni      persone comuni,                                        getto su un motore di
epoca storica ha avuto i suoi co-       portatori sani di                                      ricerca per vedere se è
municatori, sempre però individui       interesse per la                                       stato realizzato, in che
facenti parte di ristrette cerchie di   verità, non solo dai                                   modo, con quali risor-
persone, dirette espressioni di for-    cosiddetti “professionisti”.             se e se funziona. Le notizie partono
ti interessi economici, finanziari e       Oramai se una notizia è falsa,        dal basso e in maniera gratuita, per
politici, a volte corrotti o in pieno   sappiamo con certezza che presto         questo risultano anche più credibi-
conflitto di interesse.                 sarà smascherata. Grazie al web          li.
  Oggi però questo sistema sta          oggi un comico può mettere in cri-          Un volontario in missione in Etio-
scricchiolando. Il ricevente non su-    si di consensi un intero sistema di      pia può pubblicare su Facebook le
bisce più il messaggio senza poter      partiti in piedi da sessant’anni. Un     foto del suo ultimo viaggio e mo-
replicare, ma interagisce in tempo      po’ come se nel 1300 un giullare di      strare ai suoi amici quello che ha
reale con l’emittente. La Commis-       corte avesse, con la forza delle pa-     fatto e in cosa sono stati spesi i sol-
sione per i Diritti Umani di Shalom,    role, fatto vacillare il potente so-     di di un progetto. Gli amici credono
quando circa tre anni fa ha iniziato    vrano e tutto il suo regno.              a quelle notizie, perché conoscono
a fare ricerche sulla reale condizio-      Ecco perché i nuovi media devo-       personalmente la fonte e si fidano
ne del Ruanda sotto la presidenza       no farci riflettere. Fino ad oggi era    di ciò che egli scrive e fotografa. E
Kagame, ha scoperto come tutte le       luogo comune dire: “Ah, è inutile        le condividono, aggiungendo neve
grandi agenzie di informazione del      lottare per i diritti umani o per con-   alla valanga. Se non è democrazia
mondo fossero, in maniera quasi         trastare il sottosviluppo dei paesi      dell’informazione questa!
unanime, schierate a favore dell’o-     poveri, è come gettare una goccia
perato di quel governo, diffonden-      nell’oceano!”.                                                  Elia Mannucci
do soltanto comunicati istituzionali       Ma nella rete un pensiero lancia-
(pieni di lodi per il presidente) e     to in un post o un tweet, grazie ai

                                                                                          Febbraio 2012| SHALOM | 17
XV ANNIVERSARIO DELLA NASCITA
   DEL MOVIMENTO SHALOM IN PUGLIA
                                                          18 pozzi , l’ultimo è di questi giorni, grazie alla


   M
           artedì 29 novembre 2011 si è svolta la ce-     nuova sezione Shalom di Massafra.
           rimonia del XV Anniversario della nascita        Anche il Progetto Miglio cresce sempre più, pre-
           del Movimento Shalom in Puglia, nel pre-       vede l’acquisto di cereali,base dell’alimentazione
 stigioso Salone degli Specchi di Palazzo di Città in     burkinabé, per rifornire il granaio delle suore SIC
 Taranto in un salone gremito di ospiti ed alla pre-      di Tampouy, che li distruibuiscono ai poveri dei vil-
 senza delle massime autorità civili e militari ed        laggi.
 esponenti della società civile. Era presente inoltre       Portiamo avanti anche il Progetto Mensa per i
 il Sindaco di Taranto Dott. Ippazio Stefàno che ha       bimbi poveri a Tampouy nella missione delle suore.
 ospitato la manifestazione. La referente del Movi-         Non trascuriamo però neanche la salute, infat-
 mento Shalom per la Puglia signora Lucia Parente         ti, abbiamo istituito un fondo sanitario per le cure
 ha fatto un resoconto dei quindici anni di attività      mediche dei bimbi dei villaggi. Aiutiamo giovani
 trascorsi, la cerimonia è stata arricchita da un bre-    seminaristi a continuare gli studi. Il progetto al
 ve concerto di musica lirica a cura dell’Istituto Mu-    quale ho tenuto molto e che finalmente vediamo
 sicale “Giovanni Paisiello” di Taranto, con la par-      realizzato è un Centro Maternità a Koudougou, per
 tecipazione di giovani artisti che hanno dato prova      le donne dei villaggi, che purtroppo, nel vano ten-
 della loro bravura e del bel canto italiano eseguen-     tativo di raggiungere una struttura sanitaria, muo-
 do delle celebri arie di Opere famose, riscuotendo       iono perché non assistite. Amici, in 15 anni tanto
 l’ovazione del pubblico fra cui anche la delegazio-      è stato fatto e tanto altro c’è ancora da fare e noi
 ne del Burkina, signora Giglio, Console italiano ed      siamo qui pronti alla chiamata!
 il Dott. Tapsoba Direttore Generale della Camera           Il grido d’aiuto dei nostri fratelli burkinabé non
 di Commercio e dell’Industria del Burkina Faso.          rimarrà inascoltato”.
    La referente nel suo intervento ha ripercorso le
 tappe del cammino Shalom Puglia: “Fare un reso-                                                Lucia Parente
 conto di questi 15 anni di attività, non è facile,                                     Foto: archivio Shalom
 sembrano trascorsi solo pochi giorni dall’indimen-
 ticabile momento in cui nel lontano 1996, il nostro
 fondatore Mons. Andrea Cristiani incontrò la comu-
 nità tarantina per parlare del Movimento Shalom e
 delle adozioni a distanza in Burkina Faso; ufficializ-
 zammo l’associazione chiamando a raccolta amici
 e parenti, a dire il vero eravamo un po’ pochini
 allora e ci si muoveva timidamente in una città che
 non aveva mai sentito parlare né di Shalom né del
 Burkina Faso.
     Lo dico con orgoglio: oggi il Movimento è riuscito
 a farsi conoscere ed apprezzare per le opere che
 ha realizzato. Il numero dei soci è notevolmente
 aumentato e così la stima dell’opinione pubblica.
 Siamo cresciuti, infatti oltre a Taranto sono nate le
 sezioni di Mottola, di Monteroni di Lecce, di Merine
 di Lecce, di Bari ed ultima neonata la sezione di
 Massafra.Tanti sono i progetti realizzati in questi
 anni.
    I bimbi adottati a distanza dalle nostre sezioni
 pugliesi sono circa 800. Abbiamo realizzato 2 scuo-
 le primarie, una a Guilongou. Abbiamo contribuito
 all’aumento del capitale della Banca per i Poveri
 che è un progetto di microcredito volto a sostenere
 piccole attività, soprattutto delle donne. Abbiamo
 acquistato a famiglie povere burkinabé asini con
 carretto da trasporto per l’avviamento di attività
 commerciali.
    Abbiamo realizzato attraverso il progetto Acqua

18 | SHALOM | Febbraio 2012
LA CASA FAMIGLIA
                                                                                 educative in questi Paesi diviene
                                                                                 perciò di fondamentale importanza
                                                                                 affinché si rinforzino le loro capa-
Inaugurata il 18 Gennaio                                                         cità, la loro cultura, e le popola-
                                                                                 zioni del Burkina Faso partecipino
a Ouagadougou in Burkina Faso                                                    pienamente all’economia locale
                                                                                 e globale. Siamo tornati in Italia


 N
        ell’ambito del nuovo pro-       euro – saranno accolti nella nuova       con una forte motivazione, arric-
        getto di cooperazione in-       casa-famiglia, dove, oltre ad un’i-      chiti da questa esperienza real-
        ternazionale avviato dal        struzione di base e un’ assistenza       mente       straordinaria in uno dei
Movimento Shalom e l’azienda            psicologica, saranno trasmessi loro      Paesi più poveri del mondo, dove la
lombarda Italsilva a sostegno delle     gli strumenti per produrre articoli      voglia di vivere, nonostante tutto,
popolazioni africane, è stata inau-     in grado, in futuro, di garantire il     accende i sorrisi. Durante la festa
gurata una casa-famiglia in Burkina     loro sostentamento, ossia sapone,        di inaugurazione, animata da sug-
Faso destinata a favorire lo svilup-    pane e pasticceria, scarpe. Un so-       gestive tradizioni africane, dagli
po ed emancipare dalla povertà i        stegno fattivo all’ educazione e for-    abitanti e dai giovani ospiti della
giovani ospiti.                         mazione di risorse umane affinché        casa-famiglia, ci è stata riservata
                                                     in Burkina Faso si svi-     un’accoglienza così calorosa che
                                                     luppi la produzione e la    difficilmente dimenticheremo, così
                                                     commercializzazione di      come resterà impressa in maniera
                                                     merci capaci di emanci-     indelebile nella nostra memoria
                                                     pare le fasce sociali più   l’operosità generosa dei tanti vo-
                                                     deboli.                     lontari del Movimento Shalom. Ab-
                                                       “La scelta di indiriz-    biamo avuto la fortuna di parteci-
                                                     zare il nostro aiuto ver-   pare anche all’inaugurazione della
                                                     so i ragazzi del Burkina    neonata Banca dei cereali, presso
                                                     Faso – dichiara Roberto     il cui granaio siamo stati accompa-
                                                     Silva – si pone perfetta-   gnati dai responsabili dell’organiz-
  Lo scorso 18 gennaio, grazie alla     mente in linea con quella che è la       zazione. E’ necessario che questo
comunanza di intenti tra il Movi-       tradizione di solidarietà dell’azien-    progetto continui proficuamente la
mento Shalom ed Italsilva, storica      da di famiglia. A Seregno, dove da       propria opera di raccolta fondi per
azienda lombarda leader nella pro-      sempre risiede l’azienda, a metà         l’acquisto del cereale - il cui prezzo
duzione di detergenti per la cura       del secolo scorso furono costruite       è cresciuto esponenzialmente negli
casa, bucato e persona (Spuma di        abitazioni per i dipendenti, che riu-
Sciampagna, Chante Clair, Sauber,       scirono a riscattare gli immobili nel
Quasar, Persavon) si è inaugurata       giro di pochi anni, oltre ad un asilo
una casa–famiglia nel Burkina Faso      per i più piccoli che tuttora finan-
destinata ad accogliere minori - ra-    ziamo. Un contributo sociale che,
gazzi dai 12 ai 17 anni - le cui con-   grazie allo sguardo lungimirante di
dizioni versano in uno stato di po-     nonno Ambrogio, ha migliorato la
vertà estrema e di abbandono.           qualità della vita dei dipendenti di
  L’iniziativa sostenuta da Italsil-    Italsilva, rivelandosi altresì fonte
va si inserisce nel solco dei tanti     di crescita e valore aggiunto per
progetti strutturali, promossi da       tutta la nostra impresa”.                anni a causa delle speculazioni,
anni dal Movimento Shalom, volti          “Abbiamo risposto con vero pia-        dopo inondazioni e terribili siccità
a garantire un sufficiente livello      cere all’opera di sensibilizzazione      che hanno colpito il Burkina Faso -
di alimentazione, alfabetizzazione      promossa da Don Andrea Cristiani         da donare ai poveri che ogni giorno
e sanità tra le popolazioni africa-     e Don Donato Agostinelli – prose-        si allontanano dai villaggi alla ricer-
ne. In occasione del centenario di      gue il responsabile di Italsilva – in    ca di cibo per poter sopravvivere.
Italsilva, la famiglia Silva decide     quanto la proposta che ci è stata           Torniamo dunque a ringraziare
di celebrare questa importante          sottoposta risponde a principi di        il Movimento Shalom per averci
ricorrenza in memoria                                                            consentito di contribuire a questa
del nonno Ambrogio,                                                              importante iniziativa che, sentita-
che fondò l’azienda                                                              mente, ci auguriamo possa favorire
nel 1908, attraverso                                                             una riduzione reale della povertà
un’ operazione finaliz-                                                          nel mondo, garantendo sin da ora
zata alla creazione di                                                           il supporto di Italsilva nel potenzia-
reddito per la popola-                                                           mento dell’efficacia degli aiuti per
zione del Paese dell’Africa sub Sa-     sussidiarietà che perseguono un be-      gli anni a venire”.
hariana. Ogni anno oltre dieci ra-      nessere sociale alternativo a quello
gazzi – per ciascuno dei quali sarà     ricercato dalla logica dell’assisten-                         Silvia Maestrelli
garantita una rendita di 500,00         zialismo. Consolidare le strategie
                                                                                          Febbraio 2012| SHALOM | 19
20 | SHALOM | Febbraio 2012
L’ABATE DI
                                    LA PRIMA GIORNATA PER UN
      DEČANI A                      EQUO SVILUPPO GLOBALE
                                    A Firenze il 21 dicembre 2011
     FUCECCHIO

 I
      l 14 dicembre scorso una        “Il pane è per tutti”: e la sensibilità di tutti sul dramma
      delegazione del mona-         con questo messaggio di impegno e che ogni giorno vede migliaia di
                                    di speranza ha debuttato la prima persone, soprattutto bambini, mo-
      stero ortodosso di Dečani
                                    “Giornata per un equo sviluppo glo- rire per mancanza di cibo e di ac-
in Kosovo è venuta in visita a      bale” celebrata a Firenze lo scorso qua. A questo riguardo credo che il
Fucecchio per dare seguito al       21 dicem-                                                   coinvolgimen-
buon rapporto di collaborazione     bre.              Mi piace pensare a questa prima           to delle giova-
iniziato con il Movimento Sha-        Entran-        manifestazione come a una sorta di         ni generazioni
lom, che nel settembre scorso       do nella
                                                    “numero zero” della “Giornata per un e delle scuole
ha raccolto e portato a destina-    sala dove                                                   nelle     futu-
                                    si svolgeva
                                                            equo sviluppo globale.”             re iniziative
zione 18 quintali di generi ali-
                                    l’iniziati-                                                 legate      alla
mentari al fine di sostenere le
                                    va e salutando Don Andrea Cristiani, “Giornata” sia un desiderio comu-
sei mense dei poveri gestite dai
                                    ho subito ripensato a quell’incontro ne.
monaci nella regione di Metojia.    casuale in treno di due anni fa nel      L’obiettivo adesso è pertanto
L’abate Sava, accompagnato da       quale Don Andrea volle condividere quello di valorizzare ancora di più
padre Ciryll è stato accolto alle   con me l’idea di fare proprio del 21 questo momento sia come occasio-
ore 10,00 nella sala consiliare     dicembre – giorno in cui Madre Te- ne istituzionale per una maggio-
del municipio dal sindaco Toni      resa decise di dedicare la sua vita re sensibilizzazione sul tema del-
e da una rappresentanza del         ai derelitti di Calcutta – la giornata la lotta alla fame e alla sete, sia
consiglio comunale, insieme         toscana della memoria dei morti di come un’opportunità per raccoglie-
a mons. Andrea Pio Cristiani,       fame e di sete nel mondo. Quell’i- re fondi e promuovere i progetti di
                                    dea di Don Andrea è stata dav-
mons. Morello Morelli, Vicario
                                    vero un buon seme germoglia-
Generale della Diocesi di San       to passo dopo passo, a partire
Miniato, ai rappresentanti loca-    dall’approvazione della legge
li dei Carabinieri, della Guardia   regionale istitutiva della “Gior-
di Finanza, della Croce Rossa e     nata” della quale sono stato
ad alcuni volontari che avevano     primo firmatario e che fu ap-
preso parte alla missione Sha-      provata all’unanimità dal Con-
lom. Dopo i saluti istituzionali    siglio regionale alla fine della
e gli interventi sul processo di    scorsa legislatura.
                                      Il Comitato regionale che ha
pacificazione e sulla situazione
                                    seguito l’organizzazione dell’e-
attuale del Kosovo, l’abate si è    vento ha ben lavorato, met-
spostato a San Miniato per una      tendo in piedi una “Giornata”
visita alla sede del Movimento,     caratterizzata da alcune sug-
dove ha partecipato ad un breve     gestioni davvero interessanti.
incontro con i vertici dell’asso-   Vorrei qui ricordare il contri-
ciazione, restando poi a pranzo     buto video dell’attivista india-
presso l’Antico Refettorio della    na Vandana Shiva e quello “in
Ss.ma Annunziata. La trasferta      carne ed ossa” dello scrittore
                                    bosniaco Predrag Matvejevic,
italiana per i due monaci è pro-
                                    autore del libro “Pane nostro”.
seguita alla volta di Roma, dove      Mi piace pensare a questa
hanno presenziato alla nascita      prima manifestazione come a
di una Onlus creata apposita-       una sorta di “numero zero” del- cooperazione, dando così a tutti i
mente per sostenere le attività     la “Giornata per un equo sviluppo soggetti della nostra regione che si
del monastero.                      globale”. Ed è bello pensare che, occupano di cooperazione il prota-
                                    proprio grazie alle prossime edizio- gonismo che meritano.
                  Elia Mannucci     ni della “Giornata”, quel viaggio in
                                    treno con Don Andrea idealmente                           Paolo Tognocchi
                                    continuerà.                                          Consigliere Regionale
                                      Occorre tenere alta l’attenzione

                                                                                   Febbraio 2012| SHALOM | 21
ADOZIONE: scelta      I GIOVANI E LA
difficile e            SOLIDARIETÁ
impegnativa, ma ricca
                       L
                                                                                          a serata del 27 Gennaio,
                                                                                          svoltasi a Fucecchio con

di umana realtà
                                                                                          la partecipazione di 150
                                                                                  persone, è uno di quegli eventi
                                                                                  destinati a non fare notizia.



 F
                                                                                    A quella festa hanno parte-
“       inalmen-                                                                  cipato giovani provenienti da
        te si parte!                                                              esperienze diverse, talenti che
        Dopo cinque                                                               hanno sfondato nel mondo del-
anni di procedure,                                                                lo spettacolo, ragazze che han-
di ansie, di timori,                                                              no gareggiato per il concorso
di difficoltà, final-                                                             di Miss Italia, adolescenti che
mente è arrivato il                                                               hanno partecipato a un viaggio
giorno della parten-                                                              umanitario.
za, tra poche ore                                                                   Non fa notizia il giovane, che
conosceremo nostra                                                                non ricorre allo sballo, alla
figlia!”. Questo ci                                                               droga, ma che s’impegna nella
dicevamo nei giorni                                                               solidarietà, nella ricerca della
precedenti la par-                                                                condivisione ed afferma valori
tenza, il momento                                                                 come il rispetto di se stesso e
tanto atteso stava                                                                degli altri.
per realizzarsi.                                                                    Il talento canoro, la bellez-
  Giunti ad Ouagadougou, in Burkina Faso, siamo rimasti con il fiato so-          za mozzafiato, la passione e la
speso… e per il grande caldo e per tutto ciò che si presentava ai nostri          generosità si sono dati appun-
occhi. Una realtà diversa, altra dalla nostra, una sorta di dimensione sco-       tamento nella sala del Poggio
nosciuta dove tutto ciò che pensavamo fosse impossibile prendeva forma.           Salamartano, per raccogliere
  Se qualcuno ce lo avesse raccontato (e ce lo avevano raccontato),               fondi per il progetto, promosso
avremmo sgranato gli occhi increduli, certi che tutto ciò fosse una favo-         dal Movimento Shalom, la “Ban-
la. E in questo mare di povertà e di mancanza di beni primari abbiamo             ca dei cereali”.
scoperto un’oasi provvidenziale, la Missione cattolica di Tampouy, dove             Ringraziamo Tony Maiello,
le Suore dell’Immacolata Concezione ogni giorno si adoperano silenziosa-          vincitore di Sanremo Giovani,
mente verso i poveri dei poveri, verso gli ultimi della terra, verso tutti co-    Linda Sassi, Irene Cioni, Chiara
loro che vivono ogni giorno alla ricerca di un pasto quotidiano, di un aiuto      Bertelli, concorrenti a Miss Ita-
per mandare il figlio a scuola, di una medicina che rende salva la vita.          lia, Giovanni, Francesco, Anna,
  È la dimensione della fede che trasforma la realtà e rende vivibile ciò         Margherita ed Irene “missiona-
che umanamente sembra improponibile; ma tutto ciò non va in prima                 ri” in Burkina Faso, per averci
serata su Rai1!                                                                   dato, non solo, la speranza di un
  In questo turbinio di sensazioni che ti costringono a farti le domande di       futuro mi-
una vita, abbiamo incontrato nostra figlia e la bellezza, la fragilità, le dif-   gliore, ma
ficoltà, i cambiamenti d’umore, la luce dei suoi occhi ci hanno talmente          la consape-
coinvolto da non poter pensare alla nostra vita senza di lei, che è parte di      volezza di
noi e adesso ci accorgiamo che lo è sempre stata.                                 un presen-
  Dobbiamo dire grazie al Settore Adozioni Internazionali del Movimento           te ricco di
Shalom (Dott. Guerrucci-Avv. Martini), a don Andrea Cristiani, a suor Sa-         giovani mo-
bine Kima faro di fede nelle tenebre della realtà umana, alla Missione di         tivati, ap-
Tampuoy, a tutto il popolo Burkinabè.                                             passionati
  Assia Alida è un dono grande, adesso tocca a noi essere genitori auten-         e      dediti
tici per prepararla a vivere in questo mondo ricco di cose belle, ma pieno        alla solida-
di insidie, affinché ella possa prendere il volo libera e sicura nella realiz-    rietà.
zazione di sé e del suo futuro.
                                                                                  Luca Gemignani
                              Nazzareno Ballantini e Simona Della Santina
                                                                                               Foto : Tony Maiello
                                    Foto : famiglia Ballantini e Suor Sabine
                                                                                                 di Stefano Boddi

22 | SHALOM | Febbraio 2012
Giornale 1 del 2012
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Giornale 1 del 2012

  • 1. SHALOM - TRIMESTRALE A DIFFUSIONE NAZIONALE - Anno XI - n°1 Febbraio 2012 - Aut. Trib. Pisa n°9/2001 del 26 marzo 2001 - Sped. Abb. Post. L.662/96 Art. 2 Comma 20/b. Direzione, redazione e amministrazione: 56028 San Miniato (Pi) - Via Carducci, 4 - Tel. +39 0571 400462 Fax +39 0571 1834775 - www.movimento-shalom.org - shalom@movimento-shalom.org Codice Fiscale 91003210506 M.me www.movimento-shalom.org Numero 1 Febbraio 2012 madre di tanti figli abbandonati BERNADETTE Febbraio 2012| SHALOM | 1 © Ph. Alessandro Barubiani - Mme. Bernadette
  • 2. SOMMARIO Editoriale: Per una nuova terra pag. 3 Il rapporto tra l’attuale crisi e la caduta dei valori pag. 4 L’incontro con M.me Bernadette, madre di tanti figli abbandonati pag. 6 SHALOM: Linaugurazione del centro Fojer st. Joseph pag. 7 TRIMESTRALE A DIFFUSIONE Il microcredito Shalom in Uganda pag. 9 NAZIONALE Anno 12 I fagiolini del Burkina sono tornati pag. 10 n°1 - Febbraio 2012 La Jatropha Curcas pag. 11 DIRETTORE: Identikit di un educatore Shalom pag. 13 Andrea Pio Cristiani; Emergenza siccità pag. 14 Intervista ad Adama Gueye pag. 15 DIRETTORE RESPONSABILE: Non c’è futuro senza solidarietà pag. 16 Elia Mannucci; Il pozzo di Armida pag. 16 Coord. Redazione: Informazione 2.0. Mi piace pag. 17 Elia Mannucci; XV anniversario della nascita del Movimento Shalom in puglia pag. 18 Redazione: La casa famiglia e la banca dei cereali pag. 19 Gabriella Messerini, Luca Gemi- Lpabate di Decani a Fucecchio pag. 21 gnani, Chiara Baldini, Maria Grazia La prima giornata per un equo sviluppo globale pag. 21 Messerini, Fabrizio Mandorlini. Adozione: scelta difficile e impegnativa, ma ricca Direzione Redazione: di umana realtà pag. 22 Via Carducci, 4 56028 San Miniato I giovani e la solidarietà pag. 22 (PI); Più conosci meno sei indifeso pag. 23 Viaggio in Burkina sensazioni, impressioni pag. 24 Amminiastrazione: Calendario attività, Attività estive e momenti di preghiera pag. 24 Via Carducci, 4 56028 San Mi- niato (PI) tel. 0571-400462 fax Diario di amore, amicizia e solidarietà Shalom pag. 25 05711834775 e-mail shalom@ Campagna delle mele della pace 2011 pag. 25 movimento-shalom.org Come adottare a distanza pag. 26 I progetti di solidarietà aperti nel mondo pag. 27 Foto: archivio Shalom. Il materiale inviato, anche se non pubblicato, non verrà restituito. La testata autorizza la riproduzione dei testi e delle foto e invita a citarne la fonte. Pubblicità: Movimento Shalom Via Carducci, 4 56028 San Miniato (PI) tel 400462. Stampa: Grafiche Leonardo via Alessandro Volta, 50 56028 San Miniato (PI) Tiratura: 20mila copie. Foto di copertina : M.me Bernadette con in bambini del progetto. Di Alessandro Barubiani 2 | SHALOM | Febbraio 2012
  • 3. Editoriale PER UNA NUOVA TERRA L o sguardo sul mondo assil- tà pura se non si vive per gli altri, lato da conflitti e da una se non si entra nella grande storia, crisi economica epocale ci quella che fa crescere il diritto e la fiacca e ci impressiona. La società giustizia, colonne della pace. opulenta, che ha gozzovigliato fino Fin dalle sue origini Shalom si è a ieri, è attualmente spaventata di nutrito del magistero della Chiesa e perdere le sue ricchezze. Esistono, della sua Dottrina Sociale radicata per fortuna, molte persone perbe- nel Vangelo. giusta città, pensata a misura di ne, che sono probabilmente i più, La nostra prima preoccupazione, e uomo e corredata di tutto ciò che che avvertono con retta coscienza direi il motivi costitutivo del nostro ne esalta la grandezza e la dignità. il desiderio di un mondo migliore, essere nella Chiesa e nella società, È questa convinzione che ci ha decisamente diverso da quello che è l’educazione alla pace. La missio- sospinto, direi da sempre, a colla- ci appartiene, così spregiudicata- ne del Movimento si ritrova piena- borare con i responsabili della cosa mente ingiusto e squilibrato ne- mente pubblica affinché gli stili di vita e nelle acquisizioni nel mes- s a g g i o “La missione del Movimento operino per affer- scientifiche, tanto da creare ambiti mare un umanesi- così evoluti per cui la possibilità di vita si attesta abbondantemente di nedetto Be- si ritrova pienamente nel mo non solo sociale XVI per messaggio di Benedetto XVI ma “trascendente” sugli oltre 80 anni ed altri confinati che offra ai giovani in una disumana preistoria con la la 45ma per la 45ma giornata del mondo una vi- scarsa possibilità di giungere ai 40 giornata anni. mondia- mondiale per la pace” sione positiva della vita e nuove oppor- La persistente siccità del Sahel, le per la tunità di lavoro e di che abbiamo potuto vedere con i pace. crescita nella libertà. nostri occhi nel nostro viaggio all’i- Si tratta di un invito accorato La nostra timida voce si eleva per nizio di quest’anno, di cui natural- rivolto dal Papa alle istituzioni e esprimere al nostro Papa, Bene- mente nessuno parla, è come una alle agenzie educative, dalle scuo- detto XVI la gratitudine per questo delle tante guerre in atto dimen- le alle parrocchie e alle famiglie, speciale messaggio dal sapore Sha- ticate, che miete più vittime delle ad ascoltare e sostenere le nuove lom che si inserisce nel solco della armi. generazioni nel loro desiderio di un pedagogia della pace, che vede la Lo sforzo del nostro Movimento mondo più giusto, pacifico e solida- Chiesa Cattolica conduttrice di una non è orientato solo in direzione le. Educare i giovani alla giustizia civiltà fondata sul dinamismo delle solidale e sociale con la costruzio- e alla pace è ciò che noi facciamo Beatitudini evangeliche. Il nostro ne di scuole, ospedali, orfanotro- a casa nostra e nei paesi dove ope- piccolo arbusto, poco più che un fi, fabbriche, filiere commerciali, riamo; in ogni luogo da noi toccato seme di senape, trova il suo posto pozzi, ma piuttosto orientato ad si creano gruppi che hanno come nel grande solco tracciato dai di- umanizzare la terra. La sua mas- scopo quello di lavorare per il bene scepoli di Cristo e dai costruttori di sima aspirazione è quella di cam- comune. Nei 23 paesi dove siamo pace di ogni fede e di ogni sensi- biare l’uomo rendendolo sensibile presenti i nostri giovani diffondono bilità. Nel mare tempestoso della verso l’altro e facendogli acquisire l’ideale di un nuovo ordine sociale storia noi resteremo ben saldi sulla una coscienza davvero planetaria e difendono ovunque i diritti fonda- barca condotta da Pietro che viag- perché possa abbracciare tutti ed mentali della persona. gia sulla rotta di una Terra Nuova. ognuno. È l’obiettivo della corre- Da sempre ci sforziamo di divul- sponsabilità verso i membri della gare e attuare quei principi di cui il Andrea Pio Cristiani famiglia umana che ci prefiggiamo Santo Padre parla nel suo straordi- come priorità, consapevoli che stia- nario messaggio. Foto : Don Andrea Cristiani mo viaggiando insieme nel tempo e Questo è per noi motivo di sod- di Pino Bertelli nello spazio, che non può esservi disfazione e stimolo per continuare armonia interiore e dunque felici- a lavorare alla costruzione di una Febbraio 2012| SHALOM | 3
  • 4. IL RAPPORTO TRA li, soggettivi ed uma- ni come concause delle altalenanti fasi L’ATTUALE CRISI E LA del ciclo economico. Ferma era, infatti la sua battaglia contro CADUTA DEI VALORI le forme particolar- mente virulente di pessimismo economi- I l tempo della crisi è, per de- gli aspetti di caratte- co. finizione, tempo di patologia. re sociologico, psico- Ma ridare, e riac- Malati appaiono la finanza, logico, di mentalità, quistare fiducia non l’economia, il sistema produttivo e di costume, che la crisi determina è semplice. E’ come nelle vicende la società nel suo complesso. Ma si e da cui essa viene, a sua volta, esistenziali. Non è facile ripartire tratta di una patologia che richiede influenzata nel suo altalenante e dopo il fallimento di un progetto. analisi differenziate. La sofferenza stressante andamento. C’è, però, anche la possibilità che contagia il corpo sociale. Ma col- E’ all’ordine del giorno, in modo la crisi rappresenti un’opportunità pisce in modo diversificato. I no- pressante, un cambiamento di abi- di cambiamento e che come tale tiziari danno conto della notevole tudini, stili di vita, modi di con- possa, e debba, essere colta. Ma quantità di cittadini che vivono in sumare. Torna a riproporsi il con- tale possibilità non si dà di per sé, condizioni di “povertà assoluta”. fronto con una nuova dimensione come una sorta di automatismo. La Che appartengono, per lo più, a di frugalità in una società, come crisi è un meccanismo ansiogeno e specifiche categorie: al Meridione la nostra, che ha smarrito la me- patogeno. Che può indirizzare ver- d’Italia; o a famiglie monoreddito moria del suo non remoto passato so la solidarietà e la sobrietà. Ma (o di lavoratori licenziati); o a com- in cui (anche alle nostre latitudini) che, con più evidente facilità, ge- parti dell’esercito di anziani che il modo di vivere era obbligatoria- nera anche chiusure, egoismi, du- devono auto-sostenersi. mente ispirato alla sobrietà e che rezza nei rapporti, arroccamenti e Anche a livello “globale” la po- tarda a rendersi conto dell’attuale chiusure. vertà sembra estendersi in maniera e irreversibile interdipendenza del- L’inasprirsi della situazione consistente. Ma è certo che, sia a la condizione umana a livello pla- economico-sociale, prevedibil- livello “globale”, sia in riferimento netario. mente, appesantirà le dinamiche alle dinamiche di casa nostra, gli E’ diffusa una generale sensazione che si sono andate sviluppando, effetti dell’attuale disagio sociale di ristagno. Manca, si dice, la fidu- in questi anni, sul delicato terre- incidono in maniera differenziata cia. La desolazione di questi nostri no della convivenza tra diversi. E nei vari ambiti della società. tempi - con un richiamo così insisti- renderà, probabilmente, ancora Dalla crisi to da sem- c’è chi viene “L’immigrato, all’interno b r a r e più problematica la gestione della “questione immigrazione”. I movi- colpito; c’è della classica dinamica del abusato menti di popolazione del “mondo chi non ne conflitto fra poveri verrà - viene tal- globale” schiudono a possibilità viene tocca- visto, ancor più, come elemento di volta para- nuove di confronto e di contatto to; c’è chi, gonata alla addirittura, perturbazione della pace grande de- fra differenti porzioni di umanità e fra storie ed esperienze diverse, come sempre sociale e come un ladro di lavoro” p r e s s i o n e ma generano anche contraddizioni accade, ne che seguì enormi. Non è sufficiente, in meri- ricava gua- l’“orribile” to, ricordare come la nostra società dagni aggiuntivi, speculando sulla anno-simbolo 1929. e la nostra economia abbiano biso- particolarità del momento. Che Ebbene, al di là dei dati struttura- gno vitale di immigrati: per il lavoro fare, in una così delicata, e non li che, anche allora, segnarono una di cura e per le attività che da noi transitoria, situazione? brusca e drammatica inversione di nessuno è più disposto a svolgere. Si occupi, chi ha responsabi- tendenza rispetto ai “ruggenti”, e Nell’immaginario collettivo convi- lità politiche (con adeguata co- inconsistenti, anni ’20 (letteraria- vono, e sono come giustapposte, gnizione di causa e con la messa a mente, quelli de Il grande Gatsby), la figura dell’“immigrato necessa- punto di adeguate strategie di usci- l’elemento profondo che rese così rio” e quella dell’“immigrato invi- ta dall’emergenza, fondata anche oscura la situazione fu, certamen- sibile”. “Invisibile”, come spesso sulla rettifica delle troppe storture te, un crollo profondo e diffuso lo si vorrebbe una volta che abbia esistenti) degli aspetti strutturali della fiducia. Mancanza di fiducia, adempiuto le mansioni per cui la dell’attuale sconquasso sociale. Ma oltreché di risorse e di lavoro. Il sua presenza fra noi è indispensa- senza trascurare il “lato umano” grande John M. Keynes, che al bile. La crisi, in ogni caso, restringe della complessa vicenda che stia- tema della ripresa (e della riforma gli spazi ed inasprisce gli animi. E mo vivendo. del capitalismo) legò il suo nome, l’immigrato, all’interno della clas- Ci sono, accanto agli aspetti ma- era probabilmente consapevole sica dinamica del “conflitto fra po- teriali, e da essi talora determinati, dell’importanza dei fattori cultura- 4 | SHALOM | Febbraio 2012
  • 5. veri” verrà visto, ancor più, come Bisogna ripensare, si dice, lo doveroso dare alla prospettiva elemento di perturbazione della sviluppo. Ma lo sviluppo non è solo dell’individuazione degli elementi pace sociale e come un “ladro di questione di carattere angustamen- fondanti di un’“antropologia della lavoro”. E’ una questione da sorve- te e tecnicamente “economico”. E’ crisi”. Si dibattano e si individuino, gliare attentamente; per respinge- profusione di energie, è inventiva, in primis, le strategie di carattere re le pulsioni xenofobe prettamente economico ten- che si annidano nelle “È possibile cogliere la valenza politica denti a curare le distorsioni pieghe di una società della cultura dei diritti come via d’uscita strutturali che sono alla base sofferente. E che posso- solidale e fondata sul rispetto della dignità della malattia. Ma non si di- no talora essere genera- mentichi che anche la con- trici finanche di estremi dell’uomo, dalle conflittuali siderazione dell’“elemento atti omicidi e violenti contraddizioni del presente.” umano” e la preservazione come quelli di Piazza ed il rilancio dell’iniziativa Dalmazia, a Firenze.E’ d’altra par- è creatività applicata. Le esperien- e della dimensione culturale sono te nella storia migliore di città- ze più significative della “civiltà parte integrante della diagnosi e simbolo come Firenze che possono borghese” e dei movimenti operai della terapia. Solo in questa ottica essere riscoperte ed attualizzate le hanno, in questo, un elemento di d’insieme, tra l’altro, è possibile idee-guida per sconfiggere le ideo- convergenza, pur nella diversità cogliere la valenza politica della logie della contrapposizione e dello delle finalità e delle ispirazioni. cultura dei diritti come via d’uscita scontro di civiltà e per affrontare, Nel sapere, cioè, che il “fattore solidale e fondata sul rispetto della anche in tempi di crisi, il tema ine- cultura” è elemento fondamentale dignità dell’uomo, dalle conflittua- ludibile delle “nuove cittadinan- (non mero ornamento o volatile so- li contraddizioni del presente.. Nel ze”. Non diceva, in maniera evoca- vrastruttura) nel decidere i destini tempo futuro dei “nipoti”(evocato tiva, padre Ernesto Balducci, di cui e nel qualificare il cammino di una proprio in una lontana suggestione ricorre quest’anno il ventennale comunità. di Keynes) non è detto che sia ine- della scomparsa, che potrebbero La crisi, comunque, In tutti i suoi luttabilmente inscritta la prospet- essere imprevedibilmente proprio i aspetti, come è da temere, ci farà, tiva di un perdurante conflitto fra nuovi “barbari” la “nostra speran- per non poco tempo, compagnia. Ci le istanze della razionalità econo- za”? Nella complessità della situa- sarà modo di tornare ad occupar- mica e la salvaguardia del valore zione attuale, l’atteggiamento più sene.Ed è bene che su un tema di primario del “fattore uomo”. esiziale sarebbe quello orientato a così vitale importanza e delicatez- Severino Saccardi considerarne esclusivamente i, pur za opinioni diverse si confrontino. Direttore della rivista rilevanti e basilari, dati materiali. La crisi attuale è una delle mani- “Testimonianze” Le crisi vengono anche perché si è festazioni (di carattere patologico, seguita una certa visione delle cose ma forse anche di trasformazione e Foto : in basso a destra (e, dunque, una determinata impo- di crescita nel cambiamento) della giovani congolesi stazione “culturale”) e dalle crisi si dimensione della complessità del di Donato Agostinelli; esce, anche, innovando conoscenze “mondo globale”. Una dimensione in alto a sinistra e scommettendo sulle competenze di cui vanno tenuti compresenti i Severino Saccardi e su un modo diverso di guardare diversi piani ed i differenti da archivio alla realtà. Investendo, dunque, in aspetti. Questo è, dunque, cultura. Una simile consapevolezza il senso che è possibile e era presente in tante delle espe- rienze storiche dei movimenti operai, cooperativi e mutualistici che intuivano che puntare, allora, sulla crescita culturale dei lavoratori era una scommessa vincente. La stessa intuizione di don Milani che, anzi, ne dava un’interpretazione radicale, bacchettando in nome dell’elevazione culturale dei poveri, gli aspetti ricreativi di oratori e case del popolo, dei ritrovi dei “comunisti” e di quelli dei “preti”. Febbraio 2012| SHALOM | 5
  • 6. L’INCONTRO CON M.me BERNADETTE, MADRE DI TANTI FIGLI ABBANDONATI Di Maria Teresa e Enrico Spinelli deguati, appartenenti ad un mondo ingiusto e non pote- vamo rimanere indifferenti: la nostra storia, i nostri figli che, pur giovanissimi, erano indignati dalle ingiustizie e sognavano un mondo miglio- re, non ce lo permettevano. Siamo ritornati e abbiamo raccontato la povertà di que- sto paese ma anche i sorrisi dei bambini, l’umanità e la cura di M.me Bernadette che accoglie con semplice e sere- no amore i bambini più sfor- E ’ passato tanto (o pochissi- 11 gennaio 2012 tunati. mo?) tempo dal 24 ottobre Abbiamo raccontato di voler so- C ari amici, stenere, per quanto ci era possibi- 2007, giorno nel quale, du- per comprendere perché le, questa piccola comunità e si è rante il nostro secondo viaggio in oggi noi siamo qui dovrem- ripetuto quello che io chiamo il mi- Burkina Faso, abbiamo incontrato mo raccontare la nostra storia ma racolo dell’amore. sarebbe raccontare il dolore stra- Noi, due gocce, non il mare. per la prima volta M.me Bernadette ziante, buio e totale, il più deva- Noi, due granelli di sabbia, non e i “suoi” bambini e, con racconti e stante che può colpire un uomo e una spiaggia. foto, li abbiamo “portati a Prato”. una donna: la perdita dei figli. Noi, due esili fili di erba sbattuti Da allora è stato un susseguirsi di Ma non voglio raccontare questa dal vento, ci siamo trovati circon- storia. dati da migliaia di altre gocce, mi- eventi che ci portano oggi a Nouna Oggi voglio raccontare l’amo- gliaia di granelli di sabbia, migliaia per inaugurare la nuova struttura re: quell’amore che i nostri figli ci di fili d’erba: tutti gli amici e pa- che ospita il centro di accoglienza hanno donato a piene mani nella renti di Prato e del Movimento Sha- per bambini in difficoltà “Fojer St. loro troppo breve vita. Quell’amo- lom. re che, messo di fronte alla nostra Insieme, con amore, abbiamo Joseph” angoscia, è riuscito ad arginarla e cercato di fare il mare, la spiaggia, La descrizione delle strutture, a rendere il nostro dolore sempre un prato verde per questi bambi- e il racconto della festa dell’i- infinito, ma fertile. ni. Abbiamo cercato di dare loro i Questo amore ora è qui, visibile mezzi essenziali per uno sviluppo naugurazione lo lasciamo a chi era in queste semplici, essenziali ma autonomo e decoroso in un ambien- presente: noi siamo ancora trop- dignitose mura. te che continuerà ad essere la loro po emozionati per farlo in modo Non conoscevamo neppure l’esi- grande, accogliente, armoniosa sereno ed equilibrato. Quello che stenza di Nouna e ci siamo arrivati famiglia e che permetterà loro per caso, anche se a me piace pen- di crescere valorizzando la loro significa per noi questa opera è in- sare che non sia stato un semplice ricchezza umana e culturale. vece tutto racchiuso nel messaggio caso. Tante volte siamo stati che abbiamo letto il giorno dell’i- Abbiamo conosciuto M.me Ber- ringraziati per quello che naugurazione e che oggi vogliamo nadette e i suoi bambini, abbiamo abbiamo potuto fare, ma visto la loro povertà, ma abbiamo siamo noi a ringraziare voi per condividere con tutti coloro, e sono averci dato l’opportunità di percepito anche l’armonia, la cura, tantissimi, che idealmente erano a l’amore e il calore familiare che operare con amore e per Nouna con noi. regnavano in quelle modeste mura. amore. Anche qui, come in tanti altri Grazie bambini, luoghi durante il nostro viaggio in grazie Bernadette. questo paese, ci siamo sentiti ina- 6 | SHALOM | Febbraio 2012
  • 7. L’INAUGURAZIONE grande attenzione polli, maialini e il cesto delle uova appena raccolte sacri, ci si raccoglie al pozzo e già ci si commuove. DEL CENTRO FOJER e mostrate con orgoglio; lì c’è scap- Cominciano i canti, le preghiere pata la lacrimuccia abbracciandomi e i discorsi delle autorità dei qua- ST. JOSEPH con Maria: anche da qui comincia li non capisco quasi niente fino a per loro un futuro migliore! quando Chiara non legge, in italia- Dal diario di Luciana Pezzi Come sono felice di aver contri- no, il messaggio di Enrico e Maria. buito a questa impresa! Come sono Credevo di emozionarmi come mio S i parte per Nouna. felice dei loro occhioni stupiti! solito, invece mi è sembrato tutto La strada è lunga e disse- Intanto è quasi buio, è l’ora di così “normale”: non ero spettatri- stata, spudoratamente afri- andare, è l’ora del bagno, i piccoli ce in prima fila, ma protagonista cana, straordinaria nella sua sel- sono lavati, puliti, morbidi e “luci- dell’ultima e da quella posizione vaggia aridità, sembra che anche di” di burro di karité, Bernadette di privilegio ho rivisto il nostro per- il paesaggio abbia un suo orgoglio mette in braccio a Maria un neona- corso, le nostre riunioni, le nostre e una sua fierezza. Il viaggio mi to minuscolo, glielo porge con gra- cene e quant’altro per la raccol- sembra interminabile, non so se a zia e devozione, in quel gesto c’è ta dei fondi necessari; le amicizie causa delle continue deviazioni o infinito rispetto e amore per Maria, che sono nate e cresciute insieme per la voglia di arrivare presto; fi- come se Bernadette le consegnasse alle costruzioni, la nostra pazza nalmente verso le 16 siamo davan- le “chiavi di casa”. idea che tutto questo fosse esatta- ti al cancello della “nuova casa” e 11 gennaio 2012, il grande mente qui a Nouna, un posto dove stranamente mi sento calmissima, giorno. Si arriva prima delle nove, non si arriva mai e ho stretto in un come ritornare a casa dopo un lun- ci sono i pittori per la scritta sul abbraccio tutti gli amici di Prato e go viaggio. cancello; i teloni per l’ombra già tutti quelli che hanno collaborato La prima cosa che mi colpi- montati ed è un brulichio di per- con noi che non erano fisicamente sone e carretti che portano sedie, presenti. sce è la grandezza del posto, non immaginavo fosse così ampio: “Mi una decina di donne a pulire, altre donne già al fuoco per preparare il Foto : in basso Enrico Spinelli, sembra di essere dentro il calenda- pranzo. M.me Bernadette e rio!” ha commentato Massimo. Io mi sento un po’ imbarazzata, Maria Teresa Gualandi Dopo i saluti e gli abbracci, Ber- come quando ho ospiti inattesi a di Alessandro nadette ci accompagna a visitare le casa mia e ho paura di fare Barubiani, varie strutture; i bimbi sono felici, brutta figura. Arriva tutto il in alto a sinistra ci trotterellano accanto curiosi ed gruppo di S. Miniato con panoramica è incredibile l’educazione e il don Andrea già in paramenti del progetto rispetto dei più di Enrico Spinelli grandicelli verso di noi, ma chissà cosa pensano a vedermi fotografare con Febbraio 2012| SHALOM | 7
  • 8. 8 | SHALOM | Febbraio 2012
  • 9. il microcredito shalom in uganda Relazione finale della gestione del Microcredito nell’anno 2011 di Leonard Kavuma S halom-Uganda concede prestiti alle donne, che non hanno accesso ai servizi bancari, ad un tasso di interesse agevolato del 15% annuo, di fronte ad un tasso ufficiale del 30%. LE ATTIVITA’ Il microcredito è organizzato per sostenere economicamente associa- AVVIATE GRAZIE AI zioni di donne, che svolgono piccole attività di commercio e di servizi. PRESTITI SONO: Nell’anno 2011 abbiamo sostenuto 8 associazioni formate da 669 don- Allevamento dei Maialini / ne, di queste 402 hanno avuto accesso al credito, le altre sono in lista di Vendita Pesce secco e fresco / attesa Vendita di verdure / Vendita di Associazione N° componenti N° donne che Donne in lista tortini / Confezione bombonie- l’associazione hanno avuto ac- di attesa re / Produzione birra locale / cesso al credito Attività Agricolo commerciali / Allevamento di polli / Bar, Mer- Buyambi 121 77 44 cerie, Sartorie, Bazar, Mercatini San. Bruno 76 76 0 del mobile / Produzione e ven- Misigi dita di carbone / Produzione di San. Mugagga 50 19 31 mattoni / Ristorazione / Com- Maddu Voluntary 100 50 50 pravendita vestiti e abiti usati. San. Jude- 55 40 15 La restituzione è pari al 95% Bbanda dei prestiti. Questo dato ci con- San. Elizabeth- 150 100 50 Ggaba forta e ci spinge ad aumentare Sitenda 80 30 50 il capitale disponibile per far fronte alle numerose richieste San. Yobu 37 10 27 pervenuteci. 669 402 267 Per questo facciamo un appello NB: la registrazione di nuovi clienti in varie associazioni è stata tempo- dall’Uganda: “comprate altre raneamente interrotta in modo da concedere il credito alle donne delle quote del Microcredito !” associazioni che sono in lista di attesa. Associazione Credito concesso (€) Credito rimborsato (€) Credito residuo (€) Buyambi 5.540 2.192 3.348 San. Bruno Misigi 3.865 428 3.437 36 0 36 San. Mugagga 0 0 0 127 0 127 Maddu Voluntary 2.702 1.351 1.351 San. Jude-Bbanda 2.567 759 1.808 San. Elizabeth- 5.540 2.569 2.971 Ggaba Sitenda 3.676 1.526 2.150 San. Yobu 621 621 0 24.675 9.446 15.229 Febbraio 2012| SHALOM | 9
  • 10. I FAGIOLINI DEL BURKINA SONO TORNATI S ono trascorsi 7 anni da quan- giusto red- do, in Burkina Faso, ho ini- dito a tan- ziato a fare “l’agronomo dei te fami- fagiolini” per il Movimento Shalom. glie. Insieme con Valter Ulivieri, Andrea Sardelli e a tanti amici che ci hanno Negli ul- sostenuto, siamo riusciti da prima timi due a rimettere sul mercato interna- anni abbia- zionale questa importante filiera mo incon- per circa 700 famiglie di agricol- trato delle tori burkinabé e poi a far divenire difficoltà, quest’iniziativa un nuovo modello lo sforzo di cooperazione allo sviluppo. di traspa- contatto in tutti questi anni. Abbiamo lavorato per dare effi- renza fatto dal Movimento Shalom Ebbene sì, ci siamo rimessi all’o- cienza nella coltivazione e nella non è stato apprezzato e, dunque, pera , COOP Italia ci ha ancora una logistica e spesso abbiamo dovuto siamo ricaduti nei vecchi schemi volta dato fiducia e così all’ultimo lottare per dare trasparenza a que- progettuali che più volte hanno momento abbiamo stipulato un sto commercio, nell’ottica dello penalizzato tante iniziative di coo- contratto di fornitura per circa 100 sviluppo sostenibile e partecipato. perazione o di semplice commercio tonnellate di fagiolini che sono ar- I supermercati di COOP Italia hanno dai paesi del sud della Terra. Nel rivati in aereo durante il mese di così aperto una finestra di mercato frattempo gli agricoltori sono stati febbraio. a favore dei contadini; tutti quelli, lasciati a se stessi, ma loro, “gli uo- Questa volta desideriamo che i che semplicemente e con entusia- mini integri” del Sahel, hanno ca- fagiolini a marchio Terraequa (un smo hanno messo nei loro carrelli pito, ci hanno cercati ancora attra- partenariato fra COOP Italia e Movi- della spesa i fagiolini del Burkina verso i giovani Shalom del Burkina mento Shalom) abbiano qualcosa di Faso, hanno contribuito a dare un con i quali hanno lavorato a stretto più, ovvero la certificazione etica, che affermi la qualità del lavoro di tante famiglie di agricoltori e dei collaboratori burkinabé, agronomi, logisti, selezionatori di fagiolini, facchini, che grazie a questa ini- ziativa partecipano con dignità e impegno a questo nuovo capitolo della storia dei fagiolini. Stefano Piemontese Foto : i fagiolini del Burkina Faso di Stefano Piemontese 10 | SHALOM | Febbraio 2012
  • 11. LA JATROPHA CURCAS Lo sviluppo della filiera dell’agro-combustibile in Burkina Faso Notizie della commissione Agricoltura del Movimento Shalom Onlus, Gennaio 2012 I l 14 gennaio la IL PROSSIMO OBIETTIVO FONTI FINANZIARIE Anno 2012-2013 delegazione italiana • Da parte di Aria Pulita s.r.l. che ha festeggiato, La realizzazione di uno stabili- è rivolta ai supporter privati vicini mento per l’estrazione dell’olio e al Movimento Shalom (20-25 per- con grande successo, per la produzione di saponi. sone con quote fra 2.500/10.000 il primo raccolto di Un grande impegno: dal punto di vista economico 400.000 euro nella euro). I quali avranno, senz’altro, un ritorno in immagine ed un van- Jatropha con gli formazione del personale locale. taggio economico non garantito, agricoltori e le autorità nell’ordine del 3-4% annuo dall’en- locali. Questa impresa etica trata a regime della produzione. • Contributi raccolti dal Movi- rappresenterà un polo mento Shalom tramite i canali isti- IMPRESA ETICA di lavoro e sviluppo in tuzionali (fondazioni, bandi inter- nazionali e simili). Un nuovo metodo di fare coope- una regione depressa • Donazioni private interamente razione allo sviluppo che il Movi- mento Shalom ha lanciato nel 2008, del Burkina Faso. deducibili a sostegno dell’iniziati- va. ovvero fare impresa nei paesi del • Contributo di un partner indu- sud della Terra, insieme ai gruppi di striale di riferimento, che avrà un giovani Shalom, garantendo l’equa ampio ritorno in immagine. remunerazione dei fattori di produ- zione. Attraverso il Movimento Shalom abbiamo la possibilità di partecipare alla grande partita dell’energia rinnovabile GLI SCOPI DELL’INIZIATIVA ottenendo il risultato più equo possibile. Produrre biodiesel dalla jatropha, che i contadini piantano in aggiunta e non in alternativa alle loro colti- vazioni tradizionali. Consentire il reddito e la sicurez- za alimentare di almeno 300 fami- glie rurali in un’area sub-sahariana attraverso una piantagione di 1.000 ettari. Contrastare il fenomeno dell’i- nurbamento e lottare contro la de- sertificazione. Il progetto necessita di notevoli risorse nella fase di avvio e di sviluppo: per questo motivo è realizzato attraverso un intervento strutturato. Foto : Don Andrea vicino ad una pianta di Jatropha di Stefano Piemontese Febbraio 2012| SHALOM | 11
  • 12. 12 | SHALOM | Febbraio 2012
  • 13. IDENTIKIT DI UN EDUCATORE SHALOM A nche quest’anno, il 27-28- mai!” Se vengono date regole da dalla felicità. 29 Dicembre, si è svolta la rispettare, l’educatore deve esse- Quando una persona decide di prima parte del corso per re il primo a rispettarle, altrimenti essere educatore si assume un’im- educatori Shalom. Sotto la guida di perde di credibilità. portante responsabilità che, però, don Andrea e don Donato, le due Un altro aspetto che identifica è ampiamente ripagata. Quello che persone più qualificate per parla- l’educatore Shalom è quello di es- va a costruire non è un rapporto re del Movimento e dei suoi idea- sere una persona felice e in pace unilaterale dove i ragazzi incon- li, 32 giova- con se stes- trati si arricchiscono di ciò che gli ni aspiranti educatori, di “Un educatore Shalom deve, sa. E La cosa è più facile a viene offerto e a lui resta solo la fatica; spesso è l’ educatore stesso età compre- innanzitutto, essere un dirsi che a re- a ricevere più di quello che dà, so- sa fra i 14 e i esempio per i ragazzi, alizzarsi. prattutto se il rapporto creato è un 23 anni, han- credendo fermamente Quanti pos- rapporto vero e sentito. no trascorso sono affer- In sintesi l’educatore Shalom è due giorni in quegli ideali che mare di vive- chi, ispirato dalle parole di Gesù, ad analizza- propone loro” re realmente si dona ai ragazzi in modo sincero, re gli aspetti questa con- facendo capire che ciò di cui par- che devono dizione? Basti la non sono solo parole vuote ma caratterizzare la figura dell’edu- pensare a quei molti, troppi ragazzi cose in cui crede così fermamente catore Shalom e le differenze che che hanno problemi con la propria da renderle un suo stile di vita, non lo contraddistinguono da ogni altro fisicità, che non si piacciono perché curandosi dei giudizi, talvolta deni- tipo di educatore. non corrispondono ai canoni di bel- gratori, della gente e diffondendo Questi deve trasmettere ai par- lezza che tv e riviste stabiliscono gli ideali di pace e solidarietà. tecipanti ai campi ed agli incontri per la loro generazio- l’importanza delle regole sia nel- ne. la vita sia nel gioco, il rispetto e L’educatore Shalom l’amore verso se stessi e verso il deve amare se stesso prossimo, il prendersi cura di chi è sopra ogni canone e meno fortunato. Come è possibile stereotipo, cercando educare i giovani a questi principi? di rinunciare a dare Sembra un’impresa a dir poco uto- importanza al giudizio pica! Certamente prendere a mo- degli altri che, trop- dello uno dei più grandi educatori po spesso, ci influenza della storia, Gesù Cristo, sarebbe e per il quale siamo di ottimo aiuto, ma di difficile disposti a rinunciare realizzazione. anche alla nostra personalità, alle Federico Arrighi Analizziamo la cosa con calma: nostre idee e a ciò in cui crediamo. un educatore Shalom deve, innan- Una persona che si apprezza per Foto : i giovani Shalom che in- zitutto, essere un esempio per i la sua unicità, che riesce a difende- terpretano il musical Balla con noi ragazzi, credendo fermamente in re ciò in cui crede dal giudizio della Footloose, quegli ideali che propone loro; al- gente, che conduce una vita cor- archivio Shalom trimenti sarebbe come quando un retta e sobria non è molto di moda adulto dice a un ragazzino, che oggi, ma un educatore Shalom deve lo osserva fumare, “tu non farlo saper distinguere il divertimento Febbraio 2012| SHALOM | 13
  • 14. EMERGENZA SICCITA’ LA BANCA DEI CEREALI SHALOM Finanziata dalla Fondazione il Cuore si Scioglie e CFT Logistica concentrati sulla crisi, sugli scan- dali politici, sulle tasse, lo spread e L le liberalizzazioni dimenticano che a siccità che sta colpendo ali, da vendersi a prezzi equi, per nel Corno d’Africa per colpa della la fascia del Sahel sta tra- calmierare il mercato, il Nunzio ha siccità c’è uno dei peggiori disastri volgendo milioni di persone. ripetuto che “i tempi fra una sic- umanitari dell’ultimo mezzo secolo L’alto prezzo dei cereali, la deser- cità e l’altra sono sempre più bre- e che milioni di bambini rischiano tificazione, la malnutrizione e le vi e rendono difficile l’adozione di la vita. malattie conseguenti sono eventi misure preventive, la situazione è che il Burkina Faso e tutta l’Afri- allarmante ed ognuno è chiamato a Certo la natura ha la sua colpa, la ca occidentale fare la propria penuria di acqua nel periodo delle conoscono bene. Negli anni 2005, “Compra con 30 euro parte.” piogge ha aggravato una situazio- ne di per sé già insostenibile, ma 2009 e 2010 la 1 sacco di miglio e La siccità bisogna gridare, perché non ci sia siccità ha ucciso si è mangiata uomini, donne e garantisci a 1 tutto, il ver- confusione, perché non rifuggiamo dalle nostre responsabilità, perché bambini, soprat- tutto bambini. bambino 1 pasto de, i barrage, i corsi d’ac- non cerchiamo giustificazioni: “la Anche il 2012 al giorno per 270 giorni” qua. Le aca- Grande Fame, oggi come ieri, non dipende dalla meteorologia ma da avverte già i sin- cie, coperte un circolo vizioso disumano.” tomi della crisi. di polvere, ri- Il Nunzio apostolico in Burkina Faso secchiscono nella savana, il terreno Non c’è tempo da perdere. Sia- Mons.Vito Rallo, all’inaugurazione si fa sempre più riarso, gli aridi e mo chiamati, non per pietismo, non della Banca dei cereali, finanziata siccitosi venti del deserto alzano la per acquietare la coscienza, ma per dalla Fondazione il Cuore si Scioglie polvere rossa che ricopre i volti dei un senso di solidarietà umana ad e CFT Logistica, del Movimento Sha- bambini. La fame e la sete svuotano intervenire, ognuno secondo le pro- lom, nella città di Ouagadougou ha l’anima, allontanano la gioia e la prie capacità, sensibilità e possibi- affermato che “ la vera portata del speranza, provocano rassegnazio- lità, per alleviare questo disastro. problema va ben aldilà delle stime ne, indifferenza a volte egoismo. Shalom vi offre un piccolo mezzo ufficiali. La siccità colpirà oltre 2 Nei prossimi mesi una tragedia di per contribuire a rendere meno pe- milioni di cittadini, la situazione è proporzioni ineguagliabili colpirà sante questa grave crisi. molto preoccupante e non c’è tem- l’Africa occidentale. po da perdere”. Complimentandosi con il Movimento Shalom per la re- In Italia e in molti altri paesi del Gabriella Messerini alizzazione di un deposito di cere- mondo occidentale, i mass media, DONA ON-LINE : Sito Web regalaunsorriso.movimento-shalom.org 14 | SHALOM | Febbraio 2012
  • 15. INTERVISTA AD ADAMA GUEYE Segretario generale di Shalom-Salam-Senegal C os’è Shalom-Salam-Sene- metta loro di sopravvivere. Questo gal? è lo scopo del microcredito, che ha già finanziato 39 piccoli progetti in- Shalom-Salam-Senegal è la se- dividuali e 46 progetti presentati da zione senegalese del Movimento gruppi di donne. Il nostro aiuto sta Shalom. È stata creata dopo la mis- anche nella formazione, soprattut- sione esplorativa effettuata da una to sulla gestione dei progetti. Sul naturali registrate nel mondo in delegazione del Movimento, con- piano sanitario abbiamo organizza- questi ultimi anni dimostrano che dotta dal fondatore e dal presiden- to una carovana della salute dando lo sviluppo sostenibile è l’unica via te, nell’agosto 2010. Subito dopo cure gratuite a più di 400 persone possibile per garantire alle genera- questo viaggio ci siamo messi al nelle località di Thiel, Kebemer e zioni future progresso e sicurezza. lavoro, creando i primi gruppi a Ke- Kandala. Per quest’anno prevedia- bemer, Lompoul, Kandala e Thiel. mo di ripeterla a Djender e Louli Quali sono i primi obiettivi da Oggi Shalom-Salam-Senegal è pre- Sindian. Faremo anche una raccolta raggiungere adesso? sente in varie regioni amministrati- di materiali sanitari in favore delle ve del Senegal, come Louga, Thies, scuole cattoliche di NGasobil e Se- Certamente il rafforzamento del Kaolack e Fatick. È un’associazione bikotane. La seconda dimensione microcredito, per migliorare il te- aperta a tutti coloro che sono ani- è collettiva, cioè la volontà di in- nore di vita delle famiglie; ma an- mati dallo spirito del volontariato e staurare una pace permanente tra che formare le donne per dare più dai valori di Shalom. All’interno di le persone. Cerchiamo di mettere successo ai loro progetti e intensi- questa struttura collaborano in un l’umanità, la solidarietà, l’amore, ficare gli scambi interni tra i vari clima di fratellanza persone di oriz- la spiritualità, il rispetto recipro- gruppi Shalom in Senegal ed anche zonti socio-cultura- co ed il dialogo al tra le altre sezioni presenti nella li, ma anche con- centro dei rapporti zona subsahariana. fessionali, diversi. umani. Questi sono mezzi accessibili e In che modo è possibile soste- Quali sono le molto efficaci per nere i progetti che l’associazione principali attività contrastare l’egoi- porta avanti? che svolge? smo, il razzismo, la xenofobia, l’in- Al di là dell’appoggio della strut- Ricordiamo che tolleranza ed i pre- tura madre, Shalom-Salam-Senegal l’obiettivo princi- giudizi che sono le prevede di coinvolgere tutta la co- pale di Shalom-Sa- più grandi minacce munità senegalese per avviare ini- lam-Senegal è quello dell’organiz- alla pace mondiale. È importante ziative che ci aiutino a raccogliere zazione-madre, cioè promuovere conoscerci, parlarci e capirci per fondi da destinare al finanziamento la pace. Ma ho l’abitudine di dire, creare le base di una pace globa- dei nostri progetti. Chiederemo an- come scrive don Andrea, che la pace le. L’ex-presidente senegalese Leo- che la partecipazione di enti locali. non è soltanto l’assenza di guerra. pold Sedar Senghor sosteneva che: Penso per esempio agli ospedali che La pace è una nozione multidimen- “È la morte del dialogo che gene- ci potrebbero aiutare nella raccolta sionale. Noi abbiamo scelto di arti- ra la guerra”. L’ultima dimensione di materiali sanitari. colare il nostro programma intorno è la pace tra l’uomo e la natura. Elia Mannucci a tre dimensioni della pace, che ci Attraverso la sensibilizzazione cer- sembrano fondamentali. La pace chiamo di far capire alle popolazio- Foto : Adama Gueye, individuale, cioè aiutare i più po- ni quanto è importante rispettare archivio Shalom veri a svolgere un’attività che per- la natura. Le numerose catastrofi Febbraio 2012| SHALOM | 15
  • 16. NON C’È FUTURO IL POZZO DI ARMIDA SENZA SOLIDARIETÁ U na storia di straordina- Da Benevento un’ ambulanza per il Burkina Faso ria condivisione. Armida è un’anziana in memoria di Vanda signora di Empoli, una cittadina in provincia di Firenze, affet- A ncora una volta il mondo ria di Vanda Spoto; la mattina del ta da sedici anni dal morbo di della Cooperazione Sannita 15 dicembre, invece, Don Andrea Alzheimer. ha lanciato un importante ha incontrato oltre 700 studenti messaggio di solidarietà attraverso dell’ Istituto di Istruzione Superio- La figlia Maria, con l’aiuto la nascita e la promozione del “Pro- re Telesi@,nel pomeriggio è stata delle sorelle e del marito Mau- getto Vanda per l’Africa” dedicato inaugurata la sede Shalom di Bene- ro, assiste quotidianamente la a Vanda Spoto. In questa occasione vento con la costituzione della de- è stata inaugurata in Campania la legazione sannita. La giornata si è madre malata, rinunciando al nuova sezione del Movimento Sha- poi conclusa presso l’istituto IPSAR sostegno di una badante, per lom in presenza del suo fondatore di Castelvenere con il convegno dal amore filiale e condivisione fra- Don Andrea Cristiani. tema “Non c’è futuro senza soli- terna. darietà”, che ha coinvolto le au- torità locali ma ha anche raccolto Così, il risparmio dello sti- le testimonianze di chi si è fatto pendio per una collaboratrice promotore del “Progetto Vanda per si trasforma in acqua per un l’Africa”. villaggio sperduto, sulla strada «Esistono degli eventi che non sono prevedibili né spiegabili. C’è per Ouargaye, in Burkina Faso. un meccanismo che aggrega le per- sone in base a un ideale, è una for- Così, da una patologia pro- za non indagabile a livello umano. gressiva ed incurabile nasce la Io ho soltanto messo in moto que- speranza per centinaia di uo- Questo progetto è stato promosso sto meccanismo, il resto è venuto mini, donne e bambini, soprat- e condiviso dall’ANCoM, dal Movi- da sé». (Don Andrea Cristiani) tutto bambini, di continuare a mento Shalom di cui Vanda Spo- vivere. to faceva parte e dalla Lega delle Valentina Mazzacane Cooperative. L’ANCoM, ed in parti- colare la Cooperazione Sannita, in- Foto : in alto a sinistra Così, la malattia diventa il sieme alla Lega delle Cooperative Don Andrea all’inaugurazione luogo della consapevolezza, allora presieduta da Vanda Spoto della nuova sede Shalom della sofferenza e della condi- avviarono un percorso di collabora- di Benevento, visione con i fratelli più sfortu- zione con Shalom facendosi promo- in basso Don Andrea nati. trici dell’iniziativa “Un’ambulanza con l’ambulanza donata al Burki- per il Burkina Faso” finalizzata alla na Faso dal gruppo di Benevento raccolta fondi per l’acquisto e l’in- di Luca Gemignani vio di un’ autoambulanza attrezza- ta. Don Andrea Cristiani insieme a Don Donato Agostinelli e a Luca Ge- mignani hanno raggiunto la nostra comunità mercoledì 14 Dicembre per poter partecipare alle tan- te iniziative promosse proprio in quell’ occasione. Nella serata del 14 a Napoli, presso il Teatro Mediterraneo della Foto : pozzo di Armida Mostra D’Oltremare, hanno parte- cipato ad uno spettacolo in memo- di Luciana Pezzi 16 | SHALOM | Febbraio 2012
  • 17. INFORMAZIONE 2.0. rilanci, ai followers e alle condivi- sioni può oggi divenire in brevissi- mo tempo un monito, uno slogan, MI PIACE un imperativo capace di sollevare intere masse di popoli. Si guardi a quanto velocemente si sono diffuse nel 2011 le rivoluzioni denominate “Primavera araba”. B log, social network, tablet, ignorando la vita reale della gente. Pensiamo a quanta forza può ac- smartphone, e-commerce, Grazie al supporto del web da un quistare, allora, una buona azione cloud, wi-fi, tag, like, twe- lato e della testimonianza diretta compiuta da un singolo nei confron- et: quante nuove parole in così bre- di un parroco ruandese dall’altro, ti di qualcuno più bisognoso. Una ve tempo sono entrate a far parte siamo riusciti a ricostruire alcuni buona azione oggi può avere l’ef- del vocabolario di tutti i giorni per retroscena, trovare fonti di con- fetto di una palla di neve lanciata milioni di italiani. Internet oramai troinformazione, voci fuori dal dalla cima di una montagna che, è il mezzo di comunicazione glo- coro, che ostinatamente lottavano rotolando a valle, diviene valanga bale più diffuso e più usato dalla per promuovere certe verità sco- di proporzioni enormi. Certo, non popolazione attiva, raggiungendo mode. tutto quello che passa da internet quasi ogni angolo del mondo. Insieme a noi anche altri, in tutto è sinonimo di verità o mira al bene Perché questo successo? Essen- il mondo, hanno fatto altrettanto. comune, anzi, ma i giovani hanno zialmente perché non necessita di Risultato? Oggi non tutti credono sviluppato oramai un senso critico grandi e costose infrastrutture, poi più ciecamente alla buona fede e al molto evoluto, così da mettere in perché è il mezzo meno mediato buon governo di questo presidente breve tempo fuori gioco diffusori che ci sia: chiunque abbia un mi- e avvocati e magistrati in diversi Pa- di notizie false, fanatici, amorali, nimo di dimestichezza con un te- esi hanno intrapreso battaglie lega- guastatori, diffidenti. lefono o un pc e qualche idea in- li per smascherare E ciò ha riflessi im- teressante è oggi perfettamente in le grandi bugie portanti anche sul grado di documentare, realizzare, condividere e diffondere pratica- che attanagliano il Ruanda dal ‘94 Segui il Movimento mondo della solidarie- tà e della cooperazio- mente ovunque, qualunque tipo di ad oggi. Senza in- Shalom su : ne internazionale. Non contenuto. ternet questo non vale più il detto: “Mah, Inoltre può facilmente promuove- sarebbe potuto ac- chissà come impiegano re o criticare i contenuti pubblica- cadere. i miei soldi queste as- ti da altri. Per migliaia di anni la La rete è un sociazioni umanitarie, società è progredita nutrendosi di mezzo democrati- io nel dubbio preferi- notizie diffuse da centri di infor- co, perché le no- sco non donare”. Oggi mazione centralizzati, influenzati tizie sono diffuse basta mettere il nome nelle strategie da lobby e gruppi di in larga parte da di un qualunque pro- pressione più o meno potenti. Ogni persone comuni, getto su un motore di epoca storica ha avuto i suoi co- portatori sani di ricerca per vedere se è municatori, sempre però individui interesse per la stato realizzato, in che facenti parte di ristrette cerchie di verità, non solo dai modo, con quali risor- persone, dirette espressioni di for- cosiddetti “professionisti”. se e se funziona. Le notizie partono ti interessi economici, finanziari e Oramai se una notizia è falsa, dal basso e in maniera gratuita, per politici, a volte corrotti o in pieno sappiamo con certezza che presto questo risultano anche più credibi- conflitto di interesse. sarà smascherata. Grazie al web li. Oggi però questo sistema sta oggi un comico può mettere in cri- Un volontario in missione in Etio- scricchiolando. Il ricevente non su- si di consensi un intero sistema di pia può pubblicare su Facebook le bisce più il messaggio senza poter partiti in piedi da sessant’anni. Un foto del suo ultimo viaggio e mo- replicare, ma interagisce in tempo po’ come se nel 1300 un giullare di strare ai suoi amici quello che ha reale con l’emittente. La Commis- corte avesse, con la forza delle pa- fatto e in cosa sono stati spesi i sol- sione per i Diritti Umani di Shalom, role, fatto vacillare il potente so- di di un progetto. Gli amici credono quando circa tre anni fa ha iniziato vrano e tutto il suo regno. a quelle notizie, perché conoscono a fare ricerche sulla reale condizio- Ecco perché i nuovi media devo- personalmente la fonte e si fidano ne del Ruanda sotto la presidenza no farci riflettere. Fino ad oggi era di ciò che egli scrive e fotografa. E Kagame, ha scoperto come tutte le luogo comune dire: “Ah, è inutile le condividono, aggiungendo neve grandi agenzie di informazione del lottare per i diritti umani o per con- alla valanga. Se non è democrazia mondo fossero, in maniera quasi trastare il sottosviluppo dei paesi dell’informazione questa! unanime, schierate a favore dell’o- poveri, è come gettare una goccia perato di quel governo, diffonden- nell’oceano!”. Elia Mannucci do soltanto comunicati istituzionali Ma nella rete un pensiero lancia- (pieni di lodi per il presidente) e to in un post o un tweet, grazie ai Febbraio 2012| SHALOM | 17
  • 18. XV ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DEL MOVIMENTO SHALOM IN PUGLIA 18 pozzi , l’ultimo è di questi giorni, grazie alla M artedì 29 novembre 2011 si è svolta la ce- nuova sezione Shalom di Massafra. rimonia del XV Anniversario della nascita Anche il Progetto Miglio cresce sempre più, pre- del Movimento Shalom in Puglia, nel pre- vede l’acquisto di cereali,base dell’alimentazione stigioso Salone degli Specchi di Palazzo di Città in burkinabé, per rifornire il granaio delle suore SIC Taranto in un salone gremito di ospiti ed alla pre- di Tampouy, che li distruibuiscono ai poveri dei vil- senza delle massime autorità civili e militari ed laggi. esponenti della società civile. Era presente inoltre Portiamo avanti anche il Progetto Mensa per i il Sindaco di Taranto Dott. Ippazio Stefàno che ha bimbi poveri a Tampouy nella missione delle suore. ospitato la manifestazione. La referente del Movi- Non trascuriamo però neanche la salute, infat- mento Shalom per la Puglia signora Lucia Parente ti, abbiamo istituito un fondo sanitario per le cure ha fatto un resoconto dei quindici anni di attività mediche dei bimbi dei villaggi. Aiutiamo giovani trascorsi, la cerimonia è stata arricchita da un bre- seminaristi a continuare gli studi. Il progetto al ve concerto di musica lirica a cura dell’Istituto Mu- quale ho tenuto molto e che finalmente vediamo sicale “Giovanni Paisiello” di Taranto, con la par- realizzato è un Centro Maternità a Koudougou, per tecipazione di giovani artisti che hanno dato prova le donne dei villaggi, che purtroppo, nel vano ten- della loro bravura e del bel canto italiano eseguen- tativo di raggiungere una struttura sanitaria, muo- do delle celebri arie di Opere famose, riscuotendo iono perché non assistite. Amici, in 15 anni tanto l’ovazione del pubblico fra cui anche la delegazio- è stato fatto e tanto altro c’è ancora da fare e noi ne del Burkina, signora Giglio, Console italiano ed siamo qui pronti alla chiamata! il Dott. Tapsoba Direttore Generale della Camera Il grido d’aiuto dei nostri fratelli burkinabé non di Commercio e dell’Industria del Burkina Faso. rimarrà inascoltato”. La referente nel suo intervento ha ripercorso le tappe del cammino Shalom Puglia: “Fare un reso- Lucia Parente conto di questi 15 anni di attività, non è facile, Foto: archivio Shalom sembrano trascorsi solo pochi giorni dall’indimen- ticabile momento in cui nel lontano 1996, il nostro fondatore Mons. Andrea Cristiani incontrò la comu- nità tarantina per parlare del Movimento Shalom e delle adozioni a distanza in Burkina Faso; ufficializ- zammo l’associazione chiamando a raccolta amici e parenti, a dire il vero eravamo un po’ pochini allora e ci si muoveva timidamente in una città che non aveva mai sentito parlare né di Shalom né del Burkina Faso. Lo dico con orgoglio: oggi il Movimento è riuscito a farsi conoscere ed apprezzare per le opere che ha realizzato. Il numero dei soci è notevolmente aumentato e così la stima dell’opinione pubblica. Siamo cresciuti, infatti oltre a Taranto sono nate le sezioni di Mottola, di Monteroni di Lecce, di Merine di Lecce, di Bari ed ultima neonata la sezione di Massafra.Tanti sono i progetti realizzati in questi anni. I bimbi adottati a distanza dalle nostre sezioni pugliesi sono circa 800. Abbiamo realizzato 2 scuo- le primarie, una a Guilongou. Abbiamo contribuito all’aumento del capitale della Banca per i Poveri che è un progetto di microcredito volto a sostenere piccole attività, soprattutto delle donne. Abbiamo acquistato a famiglie povere burkinabé asini con carretto da trasporto per l’avviamento di attività commerciali. Abbiamo realizzato attraverso il progetto Acqua 18 | SHALOM | Febbraio 2012
  • 19. LA CASA FAMIGLIA educative in questi Paesi diviene perciò di fondamentale importanza affinché si rinforzino le loro capa- Inaugurata il 18 Gennaio cità, la loro cultura, e le popola- zioni del Burkina Faso partecipino a Ouagadougou in Burkina Faso pienamente all’economia locale e globale. Siamo tornati in Italia N ell’ambito del nuovo pro- euro – saranno accolti nella nuova con una forte motivazione, arric- getto di cooperazione in- casa-famiglia, dove, oltre ad un’i- chiti da questa esperienza real- ternazionale avviato dal struzione di base e un’ assistenza mente straordinaria in uno dei Movimento Shalom e l’azienda psicologica, saranno trasmessi loro Paesi più poveri del mondo, dove la lombarda Italsilva a sostegno delle gli strumenti per produrre articoli voglia di vivere, nonostante tutto, popolazioni africane, è stata inau- in grado, in futuro, di garantire il accende i sorrisi. Durante la festa gurata una casa-famiglia in Burkina loro sostentamento, ossia sapone, di inaugurazione, animata da sug- Faso destinata a favorire lo svilup- pane e pasticceria, scarpe. Un so- gestive tradizioni africane, dagli po ed emancipare dalla povertà i stegno fattivo all’ educazione e for- abitanti e dai giovani ospiti della giovani ospiti. mazione di risorse umane affinché casa-famiglia, ci è stata riservata in Burkina Faso si svi- un’accoglienza così calorosa che luppi la produzione e la difficilmente dimenticheremo, così commercializzazione di come resterà impressa in maniera merci capaci di emanci- indelebile nella nostra memoria pare le fasce sociali più l’operosità generosa dei tanti vo- deboli. lontari del Movimento Shalom. Ab- “La scelta di indiriz- biamo avuto la fortuna di parteci- zare il nostro aiuto ver- pare anche all’inaugurazione della so i ragazzi del Burkina neonata Banca dei cereali, presso Faso – dichiara Roberto il cui granaio siamo stati accompa- Silva – si pone perfetta- gnati dai responsabili dell’organiz- Lo scorso 18 gennaio, grazie alla mente in linea con quella che è la zazione. E’ necessario che questo comunanza di intenti tra il Movi- tradizione di solidarietà dell’azien- progetto continui proficuamente la mento Shalom ed Italsilva, storica da di famiglia. A Seregno, dove da propria opera di raccolta fondi per azienda lombarda leader nella pro- sempre risiede l’azienda, a metà l’acquisto del cereale - il cui prezzo duzione di detergenti per la cura del secolo scorso furono costruite è cresciuto esponenzialmente negli casa, bucato e persona (Spuma di abitazioni per i dipendenti, che riu- Sciampagna, Chante Clair, Sauber, scirono a riscattare gli immobili nel Quasar, Persavon) si è inaugurata giro di pochi anni, oltre ad un asilo una casa–famiglia nel Burkina Faso per i più piccoli che tuttora finan- destinata ad accogliere minori - ra- ziamo. Un contributo sociale che, gazzi dai 12 ai 17 anni - le cui con- grazie allo sguardo lungimirante di dizioni versano in uno stato di po- nonno Ambrogio, ha migliorato la vertà estrema e di abbandono. qualità della vita dei dipendenti di L’iniziativa sostenuta da Italsil- Italsilva, rivelandosi altresì fonte va si inserisce nel solco dei tanti di crescita e valore aggiunto per progetti strutturali, promossi da tutta la nostra impresa”. anni a causa delle speculazioni, anni dal Movimento Shalom, volti “Abbiamo risposto con vero pia- dopo inondazioni e terribili siccità a garantire un sufficiente livello cere all’opera di sensibilizzazione che hanno colpito il Burkina Faso - di alimentazione, alfabetizzazione promossa da Don Andrea Cristiani da donare ai poveri che ogni giorno e sanità tra le popolazioni africa- e Don Donato Agostinelli – prose- si allontanano dai villaggi alla ricer- ne. In occasione del centenario di gue il responsabile di Italsilva – in ca di cibo per poter sopravvivere. Italsilva, la famiglia Silva decide quanto la proposta che ci è stata Torniamo dunque a ringraziare di celebrare questa importante sottoposta risponde a principi di il Movimento Shalom per averci ricorrenza in memoria consentito di contribuire a questa del nonno Ambrogio, importante iniziativa che, sentita- che fondò l’azienda mente, ci auguriamo possa favorire nel 1908, attraverso una riduzione reale della povertà un’ operazione finaliz- nel mondo, garantendo sin da ora zata alla creazione di il supporto di Italsilva nel potenzia- reddito per la popola- mento dell’efficacia degli aiuti per zione del Paese dell’Africa sub Sa- sussidiarietà che perseguono un be- gli anni a venire”. hariana. Ogni anno oltre dieci ra- nessere sociale alternativo a quello gazzi – per ciascuno dei quali sarà ricercato dalla logica dell’assisten- Silvia Maestrelli garantita una rendita di 500,00 zialismo. Consolidare le strategie Febbraio 2012| SHALOM | 19
  • 20. 20 | SHALOM | Febbraio 2012
  • 21. L’ABATE DI LA PRIMA GIORNATA PER UN DEČANI A EQUO SVILUPPO GLOBALE A Firenze il 21 dicembre 2011 FUCECCHIO I l 14 dicembre scorso una “Il pane è per tutti”: e la sensibilità di tutti sul dramma delegazione del mona- con questo messaggio di impegno e che ogni giorno vede migliaia di di speranza ha debuttato la prima persone, soprattutto bambini, mo- stero ortodosso di Dečani “Giornata per un equo sviluppo glo- rire per mancanza di cibo e di ac- in Kosovo è venuta in visita a bale” celebrata a Firenze lo scorso qua. A questo riguardo credo che il Fucecchio per dare seguito al 21 dicem- coinvolgimen- buon rapporto di collaborazione bre. Mi piace pensare a questa prima to delle giova- iniziato con il Movimento Sha- Entran- manifestazione come a una sorta di ni generazioni lom, che nel settembre scorso do nella “numero zero” della “Giornata per un e delle scuole ha raccolto e portato a destina- sala dove nelle futu- si svolgeva equo sviluppo globale.” re iniziative zione 18 quintali di generi ali- l’iniziati- legate alla mentari al fine di sostenere le va e salutando Don Andrea Cristiani, “Giornata” sia un desiderio comu- sei mense dei poveri gestite dai ho subito ripensato a quell’incontro ne. monaci nella regione di Metojia. casuale in treno di due anni fa nel L’obiettivo adesso è pertanto L’abate Sava, accompagnato da quale Don Andrea volle condividere quello di valorizzare ancora di più padre Ciryll è stato accolto alle con me l’idea di fare proprio del 21 questo momento sia come occasio- ore 10,00 nella sala consiliare dicembre – giorno in cui Madre Te- ne istituzionale per una maggio- del municipio dal sindaco Toni resa decise di dedicare la sua vita re sensibilizzazione sul tema del- e da una rappresentanza del ai derelitti di Calcutta – la giornata la lotta alla fame e alla sete, sia consiglio comunale, insieme toscana della memoria dei morti di come un’opportunità per raccoglie- a mons. Andrea Pio Cristiani, fame e di sete nel mondo. Quell’i- re fondi e promuovere i progetti di dea di Don Andrea è stata dav- mons. Morello Morelli, Vicario vero un buon seme germoglia- Generale della Diocesi di San to passo dopo passo, a partire Miniato, ai rappresentanti loca- dall’approvazione della legge li dei Carabinieri, della Guardia regionale istitutiva della “Gior- di Finanza, della Croce Rossa e nata” della quale sono stato ad alcuni volontari che avevano primo firmatario e che fu ap- preso parte alla missione Sha- provata all’unanimità dal Con- lom. Dopo i saluti istituzionali siglio regionale alla fine della e gli interventi sul processo di scorsa legislatura. Il Comitato regionale che ha pacificazione e sulla situazione seguito l’organizzazione dell’e- attuale del Kosovo, l’abate si è vento ha ben lavorato, met- spostato a San Miniato per una tendo in piedi una “Giornata” visita alla sede del Movimento, caratterizzata da alcune sug- dove ha partecipato ad un breve gestioni davvero interessanti. incontro con i vertici dell’asso- Vorrei qui ricordare il contri- ciazione, restando poi a pranzo buto video dell’attivista india- presso l’Antico Refettorio della na Vandana Shiva e quello “in Ss.ma Annunziata. La trasferta carne ed ossa” dello scrittore bosniaco Predrag Matvejevic, italiana per i due monaci è pro- autore del libro “Pane nostro”. seguita alla volta di Roma, dove Mi piace pensare a questa hanno presenziato alla nascita prima manifestazione come a di una Onlus creata apposita- una sorta di “numero zero” del- cooperazione, dando così a tutti i mente per sostenere le attività la “Giornata per un equo sviluppo soggetti della nostra regione che si del monastero. globale”. Ed è bello pensare che, occupano di cooperazione il prota- proprio grazie alle prossime edizio- gonismo che meritano. Elia Mannucci ni della “Giornata”, quel viaggio in treno con Don Andrea idealmente Paolo Tognocchi continuerà. Consigliere Regionale Occorre tenere alta l’attenzione Febbraio 2012| SHALOM | 21
  • 22. ADOZIONE: scelta I GIOVANI E LA difficile e SOLIDARIETÁ impegnativa, ma ricca L a serata del 27 Gennaio, svoltasi a Fucecchio con di umana realtà la partecipazione di 150 persone, è uno di quegli eventi destinati a non fare notizia. F A quella festa hanno parte- “ inalmen- cipato giovani provenienti da te si parte! esperienze diverse, talenti che Dopo cinque hanno sfondato nel mondo del- anni di procedure, lo spettacolo, ragazze che han- di ansie, di timori, no gareggiato per il concorso di difficoltà, final- di Miss Italia, adolescenti che mente è arrivato il hanno partecipato a un viaggio giorno della parten- umanitario. za, tra poche ore Non fa notizia il giovane, che conosceremo nostra non ricorre allo sballo, alla figlia!”. Questo ci droga, ma che s’impegna nella dicevamo nei giorni solidarietà, nella ricerca della precedenti la par- condivisione ed afferma valori tenza, il momento come il rispetto di se stesso e tanto atteso stava degli altri. per realizzarsi. Il talento canoro, la bellez- Giunti ad Ouagadougou, in Burkina Faso, siamo rimasti con il fiato so- za mozzafiato, la passione e la speso… e per il grande caldo e per tutto ciò che si presentava ai nostri generosità si sono dati appun- occhi. Una realtà diversa, altra dalla nostra, una sorta di dimensione sco- tamento nella sala del Poggio nosciuta dove tutto ciò che pensavamo fosse impossibile prendeva forma. Salamartano, per raccogliere Se qualcuno ce lo avesse raccontato (e ce lo avevano raccontato), fondi per il progetto, promosso avremmo sgranato gli occhi increduli, certi che tutto ciò fosse una favo- dal Movimento Shalom, la “Ban- la. E in questo mare di povertà e di mancanza di beni primari abbiamo ca dei cereali”. scoperto un’oasi provvidenziale, la Missione cattolica di Tampouy, dove Ringraziamo Tony Maiello, le Suore dell’Immacolata Concezione ogni giorno si adoperano silenziosa- vincitore di Sanremo Giovani, mente verso i poveri dei poveri, verso gli ultimi della terra, verso tutti co- Linda Sassi, Irene Cioni, Chiara loro che vivono ogni giorno alla ricerca di un pasto quotidiano, di un aiuto Bertelli, concorrenti a Miss Ita- per mandare il figlio a scuola, di una medicina che rende salva la vita. lia, Giovanni, Francesco, Anna, È la dimensione della fede che trasforma la realtà e rende vivibile ciò Margherita ed Irene “missiona- che umanamente sembra improponibile; ma tutto ciò non va in prima ri” in Burkina Faso, per averci serata su Rai1! dato, non solo, la speranza di un In questo turbinio di sensazioni che ti costringono a farti le domande di futuro mi- una vita, abbiamo incontrato nostra figlia e la bellezza, la fragilità, le dif- gliore, ma ficoltà, i cambiamenti d’umore, la luce dei suoi occhi ci hanno talmente la consape- coinvolto da non poter pensare alla nostra vita senza di lei, che è parte di volezza di noi e adesso ci accorgiamo che lo è sempre stata. un presen- Dobbiamo dire grazie al Settore Adozioni Internazionali del Movimento te ricco di Shalom (Dott. Guerrucci-Avv. Martini), a don Andrea Cristiani, a suor Sa- giovani mo- bine Kima faro di fede nelle tenebre della realtà umana, alla Missione di tivati, ap- Tampuoy, a tutto il popolo Burkinabè. passionati Assia Alida è un dono grande, adesso tocca a noi essere genitori auten- e dediti tici per prepararla a vivere in questo mondo ricco di cose belle, ma pieno alla solida- di insidie, affinché ella possa prendere il volo libera e sicura nella realiz- rietà. zazione di sé e del suo futuro. Luca Gemignani Nazzareno Ballantini e Simona Della Santina Foto : Tony Maiello Foto : famiglia Ballantini e Suor Sabine di Stefano Boddi 22 | SHALOM | Febbraio 2012