2. Università IUAV di Venezia
Corso di Laurea in Scienze dell’Architettura – ClaSa
A.A. 2012/2013
Portfolio di Laurea – 27 Marzo 2014
Clara Frison
Matr. 271723
6. 6
DISEGNO DELL’ARCHITETTURA
Prof.ssa Gabriella Liva | A.A. 2010 - 2011 | 1 anno | 1 semestre
FRANCINE HOUBEN | ROTTERDAM STUDIO HOUSE
L’elaborato d’esame di Disegno dell’Architettura prevede il ridisegno, a mano
o digitale a scelta dello studente, di un’opera architettonica contemporanea
a piacere, con relative tavole illustrative e presentazione powerpoint. E’ stato
quindi scelto di ridisegnare la Rotterdam Studio House di Francine Houben,
Architetto Leader del Mecanoo Architecten Studio di Amsterdam. Durante il
corso sono stati illustrati numerosi esempi di architetture, antiche, moderne
e contemporanee, rilevanti dal punto di vista dello studio dei materiali e
dell’uso della luce, con particolari approfondimenti sulla stereotomia e
sull’opera di architetti come James Turrel e Tadao Ando, il tutto intervallato da
esercitazioni grafiche settimanali. Per il sostenimento dell’esame finale sono
state presentate quattro tavole architettoniche, di cui una introduttiva e tre
contenenti proiezioni ortogonali, assonometria e prospettiva dell’Opera scelta.
10. 10
RILIEVO DELL’ARCHITETTURA
Prof. Vincenzo Lucchese | A.A. 2010 - 2011 | 1 anno | 2 semestre
ORATORIO SAN GIORGIO | PADOVA
Per l’elaborato d’esame di Rilievo dell’Architettura è stato scelto il ridisegno
dell’Oratorio di San Giorgio a Padova, situato a fianco della Basilica del
Santo. A tal proposito è stato compiuto un rilievo fotografico e metrico, per
poi essere convertito nel ridisegno totale della facciata e dei suoi relativi
particolari architettonici, quali portali, aperture e dettagli decorativi.
Con le tavole grafiche è stato presentato un book riassuntivo e un quaderno
contenentevarischizzieffettuatinelcorsodelsemestre.Durantelelezionisonostati
presentati numerosi esempi di architetture appartenenti soprattutto al periodo
rinascimentale, con particolare attenzione ad opere presenti nel teritorio Veneto.
Particolare Portale | 1:20
14. 14
CARATTERI TIPOLOGICI E DISTRIBUTIVI
Prof.ssa Gundula Rakowitz | A.A. 2010 - 2011 | 1 anno | 2 semestre
ROLAND REINER | ST. MARGARETHEN HOUSE
DEGLI EDIFICI
Svolto parallelamente al primo Progettuale, il Corso di Caratteri Tipologici
e Distributivi degli Edifici prevede la suddivisione degli studenti in gruppi
di lavoro, a ciascuno dei quali viene poi assegnato il rifacimento, tramite
un plastico architettonico, di una delle opere proposte dalla docente.
E’ stata quindi scelta la riproposizione della St. Margarethen House
di Roland Reiner, per cui è stato presentato un modello della
residenza tenendo conto degli spazi sia interni che esterni, assieme
ad un book di lavoro contententi immagini e schizzi significativi.
Durante le lezioni sono state presentati vari esempi di architetture
contemporanee in linea con il tema assegnato dal Corso di Progettazione 1.
20. 20
TIROCINIO FORMATIVO
La Biennale di Venezia | Global Art Affairs Foundation | A.A. 2012 - 2013
PERSONAL STRUCTURES - TIME, SPACE, EXISTENCE
Il tirocinio di 150 ore è stato svolto presso l’evento della 55° Biennale di Venezia
“Personal Structures - Time, Space, Existence”, svoltosi presso Palazzo Bembo
(Rialto). Curatrice dell’iniziativa è l’organizzazione no-profit Global Art Affairs
Foundation - Italian Branch, fondata dall’artista olandese Rene Rietmeyer, che,
dal 2002, si occupa della gestione di eventi collaterali alla Biennale di Venezia.
Personal Structures, appunto, è nato dall’idea di Rietmeyer di riunire Artisti
e Architetti di fama internazionale per discutere, attraverso simposi tenuti
in vari Paesi del Mondo, della loro percezione dei concetti di Spazio, Tempo
ed Esistenza. Gli Artisti coinvolti sono quindi stati invitati a realizzare opere
che esprimano al meglio tali soggetti, alcune delle quali poi selezionate ed
esposte presso le ultime edizioni della Biennale d’Arte e di Architettura.
Iltirociniosiproponequindicomeun’occasionepersperimentareuncontattodiretto
conilmondodell’Arte ContemporaneaeconilsettoreMuseistico/Curatoriale,ambiti
spesso trascurati dagli insegnamenti Architettonici seppur così relazionati ad essi.
Tra i nomi presenti nella mostra si citano Hermann Nitsch, Ben
Vautier, Dimitri Shorin, Lawrence Weiner e Yoko Ono, di particolare
rilevanza per la sua iniziativa “Arising” contro la violenza sulle donne.
26. PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 1
Prof.ssa Eleonora Mantese | A.A. 2010 - 2011 | 1 anno | 2 semestre
CASA PER UN MUSICISTA | L’AQUILA, ABBRUZZO
Il primo Laboratorio di Composizione Architettonica prevede la
progettazione di un quartiere residenziale nei pressi dell’Aquila, legandosi
al tema della ricostruzione della città in seguito al sisma del 2009.
Ponendo come punto di partenza il tema della “Casa tra due muri” ad
ogni studente o gruppo di lavoro viene assegnato un lotto munito di
una porzione muraria esistente, diversa a seconda del rispettivo settore.
Oltre quindi allo svilupparsi sulla preesistenza e sulla pendenza
del lotto, parte saliente del progetto è soprattutto la relazione
con i lotti comunicanti e le rispettive costruzioni ideate su di essi.
26
27. 27
La “Casa per un Musicista” si sviluppa tra l’esistente muro ad L ed il confine
del lotto adiacente. Punti forte dell’Abitazione sono la sua distribuzione
nell’alternanza di spazi pieni e vuoti e le strutture di collegamento orizzontali e
verticali tra i due corpi, di cui il principale a destinazione abitativa e il minore sul
fronte strada, contenente il posto auto e lo Studio Musicale al piano superiore.
Glispazichiusivengonoinfattialternatiatrecorti,unaminorecentraleconfunzione
di “pozzo di luce” e due maggiori, prima e dopo l’abitazione, dove la stessa diventa
il diaframma tra esse. Lo spazio aperto inferiore è invece replicato dalla passerella
superiore, che, oltre che ponte di collegamento tra i due corpi diventa anche un
vero e proprio giardino sospeso, appunto a completamento della corte inferiore.
Casa per un Musicista | Locandina e Piante | 1:500
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Casa per un Musicista | Particolari Plastico Architettonico
30. RESTAURO
Prof. Andrea Benedetti | A.A. 2012 - 2013 | 3 anno | 1 semestre
TEATRO COMUNALE | SAN FELICE SUL PANARO
Parallelamente ad altri corsi di Restauro, il tema scelto è la Ricostruzione
dei paesi Emiliani colpiti dal Terremoto del Maggio 2012, in particolare
viene assegnata la riconfigurazione del Teatro Comunale di San Felice sul
Panaro (MO). In seguito ad un sopralluogo sul posto, si procede infatti al
ridisegno e alla pianificazione di un possibile riutilizzo funzionale dell’opera.
Scegliendo di mantenerne la funzione primaria di edificio per spettacoli, il Teatro
viene infatti riconfigurato internamente al fine di ottenere una nuova serie di
ambienti, principalmente derivati dallo sfruttamento di aree ormai in disuso del
Teatro, che vadano ad aggiungere nuove funzioni ed utilità all’opera esistente.
Inparticolareinuoviinterventisisviluppanonell’arearetrostanteallospaziodiscena,
dove gli ambienti del “backstage” vengono arricchiti da spazi polifunzionali su più
livelli. Altra importante ridestinazione viene fatta nel piano della Galleria, dove lo
spaziooriginariamentedestinatoalpubblicovieneconvertitoinCorridoioEspositivo
e complementato da un ambiente di Ristorazione, precedentemente assente.
Per consentire l’uso indipendente dei nuovi spazi, viene inoltre riconfigurato
il sistema degli accessi tramite la rielaborazione delle esistenti entrate
di Servizio, ora quindi differenziate dall’Ingresso principale del Foyer.
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38. 38
PROGETTAZIONE URBANISTICA
Prof.ssa Maria Chiara Tosi | A.A. 2012 - 2013 | 3 anno | 1 semestre
SLOW TRANSITIONS | PIANURA VERONESE
Il progetto si sviluppa sull’area della Pianura Veneta compresa tra i
Comuni di Isola della Scala e Gazzo Veronese, in provincia di Verona,
e ha come fulcro il Fiume Tartaro. Partendo dall’analisi del luogo, si
evidenziano gli elementi principali che caratterizzano l’area, quali siti
archeologici, patrimonio idrico, poli agricolo/produttivi e percorsi esistenti.
Procedendo quindi alla stesura del progetto in scala territoriale, viene ideato
un Percorso, lento o veloce a seconda del diverso tratto, che, passando
per i comuni di Isola della Scala, Nogara e Gazzo Veronese, affianca anche
l’area della Palude della Pellegrina e si fonde con la preesistente Pista
Ciclabile del Tartaro e la linea Ferroviaria, potenziandone i rispettivi servizi.
Il Percorso viene inoltre sviluppato tenendo conto degli elementi caratteristici
del luogo: partendo, infatti, dalla zona Settentrionale ricca di Serre e Risaie viene
ipotizzatounpolodello“SlowFoodecosostenibile”,procedendolungitudinalmente
con il tracciato si studiano quindi una serie di altre tappe, come una nuova
Zona Archeologica, un Parco Naturale dotato di postazioni per il Birdwatching e un
sistema di Mercato a chilometro zero dei maggiori prodotti Agroalimentari locali.
39. 39
Pianura Veronese | Analisi dell’area ed individuazione di Rete Idrica, Paleoalvei e
Relazione tra la Percorsi Esistenti ed elementi del territorio.
40. Slow Transitions | Tracciamento Percorso Generale con evidenza delle principali
aree d’interesse
Percorso
Fiume Tartaro
Ferrovia
Risaie
Palude del Busatello
Serre
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PROGETTAZIONEARCHITETTONICAEURBANA
Prof.ssa Fernanda de Maio | A.A. 2012 - 2013 | 3 anno | 2 semestre
WINEYARDS TRACING LANDSCAPE | MONTELLO (TV)
Collocato sulla presa 12 del Montello (Via San Martino), il progetto si distribuisce
su due diversi punti dell’area interessata, entrambi nella zona più bassa della presa
a poca distanza dalla sottostante strada principale (Via Gabriele d’Annunzio).
Il primo sito scelto si trova ad ovest della presa 12 ed è
caratterizzato da un’ampia area verde cinta da boschi direttamente
accessibile dalla strada, con una vista ininterrotta sul fiume Piave.
In quest’area viene collocato il gruppo di edifici principali del progetto,
nei quali vengono distribuite tutte le aree pubbliche e produttive.
La destinazione scelta, infatti, è quella di centro produttivo/
espositivo basato sulla produzione e ricerca vinicola, per
la quale un’ampia area circostante viene adibita a vigneto.
La vigna ha infatti un ruolo essenziale nel progetto, tanto che la stessa
piantumazione va ad integrarsi con la parte costruita “entrando”
nell’edificio stesso, oltre al fatto di disegnare una vera e propria trama
naturale in linea con l’andamento delle direttrici dei corpi di fabbrica.
Oltre al principio insediativo della “corte produttiva” reso possibile da una tecnica
di coltura controllata, nel progetto assume particolare importanza l’elemento
della direttrice, non solo intesa come traccia virtuale tra i punti di vista e l’area
oltre il Piave, ma come un’insieme di linee essenziali che compongono ogni
parte del progetto, dai muri e gli scorci visivi ai percorsi pavimentati principali.
43. Questo prima parte di progetto si presenta quindi come un corpo maggiore
semi-ipogeo scavato dalle due corti, una delle quali permette l’accesso
dall’alto all’edificio, ed affiancati rispetto al passaggio frontale da tre ulteriori
corpi, ospitanti il ristorante, la sala congressi principale e la cantina vinicola.
Nel fabbricato maggiore troviamo, al piano terra, locali adibiti a punto vendita
e galleria espositiva in doppia altezza, mentre in affaccio alla corte ovest in
distribuzione su due piani vongono collocati laboratori e biblioteca pubblica. Al
piano superiore, inoltre, oltre ad uffici e altri laboratori viene situata una sala
congressi/proiezione di dimensioni minori rispetto a quella esterna nel corpo
indipendente.La cantina vinicola è anch’essa su sue piani, di cui uno totalmente
interrato per favorire l’oscurità necessaria per questo tipo di produzione.
Nelsecondosito,adestdellapresa,troviamoinvecelacollocazionedeglialloggi(12
residenzediduediversemetrature)edelcorpoospitantepalestraepiscinacoperta.
E’ proprio quest’ultimo uno degli elementi caratterizzanti dell’intero progetto,
poiché si tratta di una sorta di tunnel “conficcato” in una sezione rialzata di terreno
tradueavvallamentinaturalipresentinell’area.Ilpuntocentraledell’edificio,quindi
totalmenteinterratoinquestopunto,funzionaasuavoltacomepassaggiopedonale
agli alloggi, orientato secondo la stessa direttrice del sito principale oltre la presa.
Il percorso stesso, in costante interazione tra gli andamenti del terreno, conduce
ai 4 blocchi alloggi, ospitanti 3 residenze ciascuno e collocati in altezze diverse a
secondadell’altimetriadelsuolo.Ciascunblocco,infatti,èdistribuitosullapendenza
e presenta a sua volta un salto di quota tra gli appartamenti inferiore e superiore,
tutti dotati di vista sul fiume Piave e di accesso indipendente l’uno dall’altro.
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60. 60
ARCHITETTURADEGLIINTERNI
Prof.ssa Eleonora Mantese | A.A. 2011 - 2012 | 2 anno | 2 semestre
OCEANO MARE | ALLOGGIO UNIAMBIENTALE
Il Tema del Corso di Architettura degli Interni consiste nel rifacimento dell’Alloggio
UniambientalediGioPonti.Apartiredallostudiodell’opera,infatti,siprocedeallasua
replicazione tramite un plastico e alla successiva riproposizione degli spazi interni.
Da prototipo di abitazione per una singola persona, l’Alloggio Uniambientale
viene quindi riconfigurato traendo ispirazione dal libro “Oceano Mare” di
Alessandro Baricco. In particolare la figura del Pittore, descritto nel racconto
come amante del mare ossessionato dal movimento delle onde, viene
individuato come abitante ipotetico della nuova abitazione. Trasparenza e
funzionalità diventano quindi i due punti chiave del nuovo Alloggio, entrambi
però garantiti dal riutilizzo della Finestra Arredata, già fulcro dell’orginale
opera di Gio Ponti. Qui tale elemento non viene solo riproposto ma addirittura
duplicato, sia come apertura verso l’esterno, sia come modulatore degli spazi
interni, nonché come vero e proprio “scheletro” della nuova abitazione.
61. 61Gio Ponti | Alloggio Uniambientale | Foto reali e Modello di Studio
64. TEORIAETECNICADELLAPROG.ARCHITETTONICA
Prof. Valerio Mosco | A.A. 2012 - 2013 | 3 anno | 2 semestre
TAKE A WALK ON THE POP SIDE| VIDEOCLIP
Traendo ispirazione dall’Opera di Robert Venturi “Learning from Las
Vegas”, il videoclip realizzato per il corso di Teoria e Tecnica della
Progettazione Architettonica ipotizza una Venezia che, da città storica,
vede le sue facciate trasformarsi in Murales Pop Art con il passaggio di una
“papera” galleggiante, anch’essa riferimento alle architetture di Venturi.
E’ proprio il tema della Facciata il fulcro del video, che mostra
appunto in chiave giocosa come apparirebbe una città come Venezia,
famosa e riconoscibile per la sua conformazione stessa, se il suo volto
storico venisse sostituito da una serie di riferimenti chiaramente
riconducibili alla Pop Art, corrente artistica commerciale per eccellenza.
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68. PROGETTAZIONEARCHITETTONICA2
Prof. Renato Rizzi | A.A. 2011 - 2012 | 2 anno | 2 semestre
PARMA INATTESA
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Il Corso di Progettazione Architettonica 2 prevede la composizione
e l’allestimento della mostra “Parma Inattesa” di Renato Rizzi.
Strutturato come un vero e proprio Workshop, ad ogni gruppo di lavoro viene
assegnata la realizzazione di una parte del macroplastico in gesso della pianta
della Città, oltre ai pezzi aggiuntivi rappresentanti l’opera in progetto. Tutte le
realizzazionidelCorsosonostatepoiespostel’annosuccessivonellacittàdiParma.
74. |
WORKSHOP-WA.VE2012
Jorge Hoemann - Gonzalo Verdugo | A.A. 2011 - 2012 | 2 anno
PARCO PRODUTTIVO | SACCA SAN MATTIA | MURANO
Il tema del Workshop è la riconfigurazione di Sacca San Mattia, Murano.
Attualmente l’area, vuota ed incolta, sorge sull’accumulo degli scarti
delle Vetrerie locali, come testimonia la costante presenza sul suolo
delle “Murrine”, i coloratissimi residui della lavorazione del vetro.
La riqualificazione della zona viene tradotta in un Parco Produttivo/
Culturale, composto a sua volta da elementi differenziati tra loro sia per
forma che per destinazione. Mentre l’area adiacente all’acqua viene
infatti riconfigurata in un Waterfront variabile a seconda delle maree,
l’entroterra della Sacca ospita invece i corpi di fabbrica polifunzionali, il tutto
collegato inoltre all’Isola di Murano da due Ponti, circolare e ad incrocio.
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82. |
WORKSHOP-WA.VE2013
Pietro Valle | A.A. 2012 - 2013 | 3 anno
GREEN INFILL | VIA FRATELLI BANDIERA | MARGHERA
Il Workshop ha come Oggetto la Riqualificazione di Via Fratelli Bandiera,
importante arteria stradale di Porto Marghera. Attualmente luogo di degrado
urbanistico e sociale, l’area si configura come una strada diritta a ridosso
della Città/Giardino di Marghera ed ha come parallela Via dell’Elettrcità,
perlopiù usata come strada di Trasporto Merci su asfalto e rotaie.
AcausadellasuaconfigurazioneViaFratelliBandierasipresentaquindicomeun“filtro”
traindustriaetessutoabitativo,traresidenzialeecommerciale.Perquestomotivoil
Progettoprevedeun’espansionediquestofiltrotraledueStradegemelle,diventando
un Parco Urbano e Produttivo scandito da un ritmo di “Fasce Verdi”, abitate e non,
le quali delimitano e differenziano le varie destinazioni e funzioni della nuova area.
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