Nel libro sono presentati i risultati di una ricerca volta a costruire un primo nucleo di una teoria complessa del potere – denominata isomorfismo del potere – capace di abbracciare, oltre alla politica, altri sistemi sociali quali il sapere, l’economia e le organizzazioni. L’approccio utilizzato è quello sistemico, dentro il quadro concettuale più ampio delle scienze della complessità.
Complexity Literacy Meeting 2023 - Scheda del libro consigliato da Giuseppe Z...
Complexity Literacy Meeting - Scheda del libro presentato da Alberto F. De Toni: "Isomorfismo del potere"
1. 1
LA SCHEDA DEL LIBRO PUBBLICATO:
“ISOMORFISMO DEL POTERE. PER UNA TEORIA COMPLESSA DEL
POTERE”
1. TITOLO
Isomorfismo del Potere. Per una teoria complessa del potere.
2. AUTORI
Alberto F. De Toni ed Eugenio Bastianon
Prefazione di Enzo Rullani, postfazione di Ugo Morelli
NOTE SUGLI AUTORI
Alberto F. De Toni è presidente della Fondazione Crui (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) e
direttore scientifico di Cuoa Business School. Ha conseguito la laurea in Ingegneria Chimica e il dottorato di
ricerca in Scienza dell’Innovazione Industriale presso l’Università di Padova. È presidente dell’Organismo di
Vigilanza del Cineca, presidente dell’Organismo Indipendente di Valutazione dell’Istituto Superiore di Sanità
e membro dello Strategic Standing Committee dell’European University Institute. È stato rettore
dell’Università di Udine e presidente della Associazione italiana di Ingegneria Gestionale.
Eugenio Bastianon è stato professore nella scuola secondaria statale. Si è laureato in Filosofia presso
l’Università di Venezia, dove ha conseguito anche il Master in Formazione dei Formatori. Ha insegnato
presso la SSIS - Scuola di Specializzazione per Ingegnanti della Scuola secondaria delle Università di Venezia,
Padova, Verona e IUAV. Ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Ingegneria Gestionale presso l’Università di
Padova. È professore a contratto presso l’Università di Udine di Epistemologia della Scienza e
dell’Ingegneria.
3. CASA EDITRICE
Marsilio Editori spa
4. ANNO PUBBLICAZIONE
Settembre 2019
5. BANDELLA LATERALE
Nel libro sono presentati i risultati di una ricerca volta a costruire un primo nucleo di una teoria complessa
del potere – denominata isomorfismo del potere – capace di abbracciare, oltre alla politica, altri sistemi
sociali quali il sapere, l’economia e le organizzazioni. L’approccio utilizzato è quello sistemico, dentro il
quadro concettuale più ampio delle scienze della complessità.
L’isomorfismo in cristallografia è un fenomeno che si verifica quando due o più sostanze diverse, avendo
proprietà fisiche e chimiche analoghe, cristallizzano con struttura simile. La tesi sostenuta è che nel mondo
sociale – così come nella cristallografia – sistemi tra loro diversi, ma con proprietà analoghe, in quanto
strutture sociali, presentano similitudini circa il fenomeno del potere. Queste similitudini sono i cosiddetti
“isomorfismi” del potere.
2. 2
Per lo sviluppo della ricerca si è deciso di indagare quattro processi fondamentali: la conquista del
potere, la gestione del potere accentrato, la gestione del potere decentrato e la gestione del potere auto-
organizzato. Per ciascuno dei quattro processi sono individuati gli isomorfismi trasversali ai quattro sistemi
indagati: sapere, politica, economia e organizzazioni. Sono descritti numerosi isomorfismi del potere, tra
cui: i metodi di conquista del potere con strategie competitive fuori equilibrio, il ruolo della mediazione nei
sistemi a potere accentrato ecc.
A partire dalla consapevolezza che potere e complessità sono due facce della stessa medaglia, in
analogia alla legge della varietà necessaria di Ashby, se ne propone un avanzamento denominato “legge del
potere necessario”, nel senso che per affrontare sistemi a complessità crescente abbiamo bisogno di
disporre di sistemi a potere crescente.
Il libro può risultare di interesse per manager, imprenditori, amministratori, politici, policy maker,
ricercatori di filosofia della scienza, scienze politiche, sociologia, giurisprudenza, economia, organizzazione,
management ecc. Dedicato alle persone che curano i mezzi, consapevoli che il fine avrà cura di se stesso.
6. INDICE
Prefazione di Enzo Rullani
Introduzione
a. Per una teoria complessa del potere
b. Definizione di potere
c. Processi e ambiti indagati del potere
d. Risultati della ricerca
e. Articolazione e destinatari del libro
Capitolo 1 – La conquista del potere
1.1 La conquista del potere nel sapere
a. Popper: la conquista del potere scientifico da parte di una teoria mediante il falsificazionismo
a1. La falsificazione dalla scienza alla politica
b. Lakatos: la conquista cooperativa del potere scientifico da parte di un gruppo di teorie
c. La conquista del potere nel sapere in sintesi
1.2 La conquista del potere nella politica
a. Machiavelli: il principe conquista il potere con l’astuzia e la forza
a1. Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio: mantenere il potere dello stato
a2. I casi progetto Manhattan e la conquista dello spazio come esempi di presa del potere con
l’astuzia e la forza
b. Rousseau: l’individuo conquista il potere mediante la forza fondata sull’assunto del consenso
popolare
c. Gramsci: la conquista del potere mediante una coalizione basata sull’egemonia culturale
d. La conquista del potere nella politica in sintesi
1.3 La conquista del potere nell’economia
a. Schumpeter: il colonialismo come conquista del potere economico
b. Schumpeter: la conquista del potere economico come distruzione creatrice delle soluzioni
precedenti
c. Strategie di conquista di potere del mercato
3. 3
d. La conquista del potere di mercato mediante strategie competitive di equilibrio o di squilibrio
d1. Competizione di equilibrio sui volumi di produzione secondo l’equilibrio di Cournot
d2. Competizione di squilibrio sui volumi di produzione secondo le quantità di Stackelberg
d3. Competizione di equilibrio sui prezzi secondo l’equilibrio di Bertrand e di squilibrio con
prezzi predatori
d4. L’indice di Herfindall e Hirschmann
e. La conquista del potere di mercato mediante strategie di cooperazione: l’innovazione aperta
e1. L’open innovation nel caso Zambon
e2. L’innovazione aperta come modalità di innovazione delle PMI
f. La conquista del potere nell’economia in sintesi
1.4 La conquista del potere nelle organizzazioni
a. Mintzberg: i giochi per la conquista del potere nelle organizzazioni
b. La conquista del potere tramite conflitti e alleanze tra coalizioni: il caso Unicredit
c. La conquista del potere tramite l’azione di lobby: il caso Wall Street
d. La conquista del potere nelle organizzazioni in sintesi
1.5 Isomorfismi della conquista del potere
a. Primo isomorfismo della conquista del potere: la conquista del potere da parte di
soggetti/individui
b. Secondo isomorfismo della conquista del potere: la conquista del potere da parte di coalizioni
c. Terzo isomorfismo della conquista del potere: la leadership nelle coalizioni
d. Quarto isomorfismo della conquista del potere: i metodi di conquista del potere con strategie
competitive in equilibrio
e. Quinto isomorfismo della conquista del potere: i metodi di conquista del potere con strategie
competitive fuori equilibrio
f. Sesto isomorfismo della conquista del potere: i metodi di conquista del potere con strategie
cooperative
g. Considerazioni conclusive sugli isomorfismi della conquista del potere
Capitolo 2 - Il potere accentrato
2.1 Il potere accentrato nel sapere
a. Il potere accentrato nelle scienze: la teoria del tutto di Hawking
b. Il potere accentrato nelle teorie giuridiche di Kelsen: lo Stato esclude altre fonti di diritto
b1. Il potere mite
c. Il potere accentrato nel sapere in sintesi
2.2 Il potere accentrato nella politica
a. Presidenza degli Stati Uniti d’America: il rischio del potere politico accentrato
b. La Marina Militare italiana nella seconda guerra mondiale: il Ministero nega l’autonomia agli
ammiragli
c. Bellarmino media l’intervento della Chiesa nella scienza
c1. Il caso Galileo Galilei
c2. Il caso Giordano Bruno
c3. La figura del cardinale Bellarmino
d. Il potere accentrato nella politica in sintesi
2.3 Il potere accentrato nell’economia
a. L’economia politica secondo Keynes: lo stato nazionalizza le imprese per favorire il benessere degli
4. 4
stakeholder
b. Il potere accentrato nell’economia in sintesi
2.4 Il potere accentrato nelle organizzazioni
a. Il modello organizzativo del potere accentrato secondo Rensis Likert
b. Il caso delle Imprese Top 500 della Provincia di Padova: nemmeno la crisi scalfisce l’accentramento
del potere
c. Il potere accentrato nelle organizzazioni in sintesi
2.5 Isomorfismi del potere accentrato
a. Primo isomorfismo del potere accentrato: l’accentramento del potere
b. Secondo isomorfismo del potere accentrato: l’esposizione alla crisi della razionalità
c. Terzo isomorfismo del potere accentrato: l’inefficienza
d. Quarto isomorfismo del potere accentrato: il ruolo della mediazione
e. Quinto isomorfismo del potere accentrato: la legge della varietà necessaria di Ashby
Capitolo 3 - Il potere decentrato
3.1 Il potere decentrato nel sapere
a. Peirce: la verità scientifica è decisa dalla comunità illimitata nel tempo e nello spazio
a1. La scienza è costruita con la retroduzione
a2. Il principio pragmatico: l’inferenza mostra la propria validità quando viene agita
a3. I saperi sono delle pratiche
a4. La retroduzione diventa quasi un fatto biologico
a5. La realtà è il modo di studiarla
a6. La verità definita dalla comunità
a7. Una relazione intrigante tra paradigmi socio-politici e scienza
b. Il potere decentrato nel sapere in sintesi
3.2 Il potere decentrato nella politica
a. Il decentramento del potere nella Germania Federale: un sistema esecutivo, unitario, cooperativo
b. Il potere decentrato nella politica in sintesi
3.3 Il potere decentrato nell’economia
a. Adam Smith: lo stato lasci l’economia agli imprenditori
a1. La mano invisibile e il “laissez faire”
a2. Un ottimismo eccessivo
b. Keynes: la fedeltà ai territori per governare la globalizzazione
c. Il potere decentrato nella economia in sintesi
3.4 Il potere decentrato nelle organizzazioni
a. Michel Foucault: la microfisica del potere
b. Crozier: il potere come controllo dell’incertezza nelle relazioni interpersonali
b1. La critica al modello weberiano di burocrazia
b2. Strategie e potere dei soggetti
b3. La resistenza al cambiamento delle organizzazioni burocratiche
b4. L’impresa in ascolto
c. I due livelli del potere nelle organizzazioni: micro e macro
d. Morieux e Tollmann: aumento ed equilibrio del micro-potere nelle organizzazioni
d1. Più potere e più equilibrio: gli ingredienti della cooperazione
d.2 Il caso Grande Mart
5. 5
e. Mitbestimmung: la cogestione come equilibrio del macro-potere nelle imprese tedesche
e1. All’origine del cammino partecipativo tedesco: l’esperienza di Weimar
e2. Carbone e acciaio: la disciplina della Montanmitbestimmung del 1951
e3. Il dibattito sull’estensione della cogestione a tutti i settori
e4. La disciplina del Mitbestimmungsgesetz del 1976
e5. Il ricorso per illegittimità alla Corte Costituzionale Federale
e6. Il confronto sulla cogestione fino ai giorni nostri
e7. Cogestione: minaccia od opportunità?
f. Equilibrio del macro-potere nelle organizzazioni con rappresentanti degli stakeholder nel CdA: i
casi Prudential Insurance e Università italiane
g. Il potere decentrato nelle organizzazioni in sintesi
3.5 Isomorfismi del potere decentrato
a. Primo isomorfismo del potere decentrato: il decentramento del potere
b. Secondo isomorfismo del potere decentrato: la corresponsabilità
c. Terzo isomorfismo del potere decentrato: i principi etici e religiosi
d. Quarto isomorfismo del potere decentrato: la legge della varietà necessaria di Ashby
Capitolo 4 – Il potere auto-organizzato
4.1 I fenomeni dell’emergenza e dell’auto-organizzazione
4.2 Il potere auto-organizzato nel sapere
a. La nascita dei paradigmi secondo Kuhn: dall’emergenza alla costruzione del sistema
a1. La sinergetica di Haken
b. Il potere auto-organizzato nel sapere in sintesi
4.3 Il potere auto-organizzato nella politica
a. Il potere dei senza potere: il caso di Charta ‘77
b. L’organizzazione federale della Svizzera e il potere dal basso dei referendum
c. Il potere auto-organizzato nella politica in sintesi
4.4 Il potere auto-organizzato nell’economia
a. I distretti industriali come esempio di auto-organizzazione in microeconomia
a1. Relazioni di cooperazione e competizione tra le imprese distrettuali
a2. Modelli plurali di distretti
b. I paesi emergenti come esempio di auto-organizzazione in macroeconomia
b1. L’affermazione dei paesi BRIC e la convergenza dei redditi mondiali
b2. Le dinamiche di ridistribuzione della ricchezza
b3. Neoliberismo e globalizzazione: errori prospettici
b4: Primo determinante della ridistribuzione della ricchezza: l’aumento dei prezzi delle
commodities
b5. Il ruolo delle dimensioni nei nuovi equilibri geopolitici
b6. Secondo determinante della ridistribuzione della ricchezza: la dipendenza del Nord del
mondo
b7. Terzo determinante della ridistribuzione della ricchezza: la tendenza a costituire un blocco
di interessi
b8. Redistribuzione del potere economico grazie alla interdipendenza Nord-Sud
b9. Settore locale e settore globale
b10. Configurare l’interazione tra locale e globale
6. 6
b11. L’intensità dei legami tra settori all’interno di ciascun paese per l’analisi locale-globale
b12. Complementarietà globale-locale
b13. Rapporti tra settori locali e globali come “luogo” del Buon Governo
b14. La progressiva democratizzazione dell’economia come elemento cruciale
c. Il potere auto-organizzato nell’economia in sintesi
4.5 Il potere auto-organizzato nelle organizzazioni
a. La battaglia di Trafalgar come esempio di auto-organizzazione nella marina inglese
b. Il caso Ternary come esempio di auto-organizzazione nelle imprese
c. Il potere auto-organizzato nelle organizzazioni in sintesi
4.6 Isomorfismi del potere auto-organizzato
a. Primo isomorfismo del potere auto-organizzato: l’emergenza del potere auto-organizzato
b. Secondo isomorfismo del potere auto-organizzato: l’auto-organizzazione promossa dall’alto
c. Terzo isomorfismo del potere auto-organizzato: il cambiamento radicale
d. Quarto isomorfismo del potere auto-organizzato: la legge della varietà necessaria di Ashby
Capitolo 5 – Potere e isomorfismi in sintesi
5.1 La conquista del potere in sintesi
5.2 Il potere accentrato in sintesi
5.3 Il potere decentrato in sintesi
5.4 Il potere autorganizzato in sintesi
5.5 Mappa degli isomorfismi del potere
5.6 Gli isomorfismi della conquista del potere in sintesi
5.7 Gli isomorfismi del potere accentrato in sintesi
5.8 Gli isomorfismi del potere decentrato in sintesi
5.9 Gli isomorfismi del potere auto-organizzato in sintesi
Conclusioni
a. L’ isomorfismo del potere esiste: è il nucleo di una più ampia teoria complessa del potere
b. L’isomorfismo del potere è una forma di similitudine tra sistemi
c. Perché esiste l’isomorfismo del potere?
d. Perché ci siamo accorti dell’isomorfismo del potere solo adesso?
e. Le fondamenta articolate del potere
f. La legge del potere necessario come avanzamento della legge della varietà necessaria
g. Isomorfismo non fa rima con fisicalismo
h. Lo sviluppo futuro della ricerca
i. Considerazioni finali
Postfazione di Ugo Morelli
7. 7
7. PERCHE’ CONSIGLIO LA LETTURA DI QUESTO LIBRO
Il potere è un argomento centrale per chi si occupa – come noi - di organizzazione e management. Un tema
oggetto di numerosi e diversi contributi della comunità scientifica e professionale.
I molteplici filoni delle varie discipline in cui si articola lo studio del potere (scienze politiche,
giurisprudenza, sociologia, organizzazione ecc.) sembrano ancora troppo disgiunti e senza connessioni
robuste capaci di aumentare ampiezza e profondità di comprensione del potere.
Il tema del potere ha un forte impatto evocativo. Il potere permea ogni ambiente della nostra vita
(familiare, sociale, economica, professionale, istituzionale ecc.). È una dimensione chiave nel determinare
decisioni, comportamenti e risultati all’interno di ogni organizzazione, gruppo, associazione, partito,
azienda, ente o istituzione che sia. Capire la genesi e gli equilibri del potere è fondamentale non solo per il
bene della società e delle sue democrazie, ma anche per il buon funzionamento di ogni organizzazione.
Quando discutiamo di potere il primo pensiero va a Niccolò Machiavelli, il fondatore della scienza
politica moderna. Ma una teoria del potere non può rimanere confinata nelle sole scienze politiche per le
ragioni appena citate della sua pervasività in tutti i settori della vita sociale, civile ed economica.
Applicando l’approccio sistemico alla ricerca, siamo approdati alla conclusione che una nuova e più
ampia teoria del potere possa abbracciare tutti i sistemi sociali, non solo quelli oggetto di studio delle
scienze politiche.
Nel realizzare la nostra ricerca abbiamo fatto leva sulla teoria della complessità (da considerarsi per certi
versi un’espansione/evoluzione della teoria dei sistemi), utilizzando principi e concetti quali emergenza dal
basso, auto-organizzazione, legge della varietà necessaria ecc. Per questo motivo nel sottotitolo del libro è
scritto espressamente “Per una teoria complessa del potere”. Ovvero il fine del lavoro è contribuire alla
fondazione di un primo nucleo di una teoria capace di abbracciare sistemi sociali “abitati” dal potere, grazie
ad un approccio sistemico che si avvale degli strumenti concettuali tipici della scienza dei sistemi complessi.
Il nostro tentativo di iniziare la costruzione di una teoria complessa del potere riguarda i campi di studio
delle scienze sociali, quelli dove il potere si rivela e si dispiega. Per non infilarci in una missione impossibile
abbiamo deciso di circoscrivere il nostro sforzo a quattro domini: sapere, politica, economia e
organizzazioni. Rimane quindi un grande lavoro di ricerca ancora da svolgere e l’auspicio è che altri studiosi
e ricercatori si cimentino in questa visione della creazione di una nuova teoria complessa del potere,
inglobando anche altri settori delle scienze sociali rimasti per ora esclusi.
«La ricerca dell’isomorfismo del potere conduce gli autori di questo libro lungo sentieri dotati di una
profondità per niente scontata, dovendo scrutare le forme emergenti che vanno oltre la loro apparenza
immediata. D’altra parte, lavorando in profondità, essi arrivano in molti casi a esiti “fuori norma” e qualche
volta sorprendenti» Enzo Rullani.