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Scenari economici dicembre 2016

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Scenari economici dicembre 2016

  1. 1. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
  2. 2. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria Lo scenario economico Luca Paolazzi Centro Studi Confindustria
  3. 3. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria In poche settimane lo scenario economico globale è cambiato. Nuovi fattori si sono improvvisamente materializzati, sebbene alcuni maturassero da tempo. Per numero e rilevanza costituiscono uno snodo cruciale nella lunga crisi. In questo nuovo contesto il CSC rivede al rialzo le previsioni per l’Italia.
  4. 4. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria Al contempo, gli esiti delle consultazioni popolari rivelano un profondo risentimento anti-globalizzazione che premia rimedi populistici a reali disagi e difficoltà. Resta perciò alto il rischio politico.
  5. 5. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria Com’è cambiato lo scenario globale. Le 4 ragioni per il rialzo delle previsioni. Le nuove previsioni del CSC. Populismi in ascesa: rischi politici e globalizzazione. I temi
  6. 6. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria Com’è cambiato lo scenario globale. I temi
  7. 7. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria politica di bilancio espansiva I nuovi fattori di contesto internazionale:
  8. 8. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria In auge le politiche di bilancio espansive (Variazione dei saldi di bilancio strutturali al netto interessi in % PIL potenziale) Valori con segno invertito. * Proposta della Commissione europea; **stima JP Morgan sui tagli alle imposte promessi da Trump. Fonte: elaborazioni CSC su dati Commissione europea e OCSE. -3,0 -2,5 -2,0 -1,5 -1,0 -0,5 0,0 0,5 1,0 1,5 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 Euroarea USA Politica di bilancio restrittiva USA +1,1% diPIL di misureespansive** Politica di bilancio espansiva Euroarea+0,5% diPIL di misureespansive*
  9. 9. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria • Taglio tasse per persone fisiche e giuridiche, • incentivo fiscale al rimpatrio dei profitti, • aumento della spesa in infrastrutture e difesa, • eliminazione delle imposte collegate all’Affordable Care Act. Le promesse di Trump
  10. 10. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria La Commissione europea ha proposto che 7 paesi, che rappresentano più del 37% del PIL dell’Eurozona, utilizzino gli spazi di bilancio pubblico, generando uno stimolo alla crescita di 0,3 punti percentuali.
  11. 11. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria Un punto percentuale di PIL di maggiori investimenti pubblici in Germania e Paesi Bassi aumenterebbe il PIL di 0,9 punti in Germania, 0,7 nei Paesi Bassi e 0,3 nel resto d’Europa.
  12. 12. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria ripresa mondiale più solida I nuovi fattori di contesto internazionale:
  13. 13. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria Commercio mondiale in ripartenza (Dati in volume, variazioni % e scostamento dell’indice da 50; costi di trasporto, variazione dell’indice) Indice PMI: media ottobre-novembre per il 4o trim. 2016. Baltic index spostato avanti di un trimestre. Fonte: elaborazioni CSC su dati CPB, Markit, Thomson Reuters. -500 -400 -300 -200 -100 0 100 200 300 400 500 -1,5 -1,0 -0,5 0,0 0,5 1,0 1,5 2015 2016 2017 Commercio globale PMI globaleordiniesteri Baltic index (scala destra)
  14. 14. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria L’attività globale riprende slancio (Mondo, indici PMI compositi, 50=nessuna variazione) Fonte: elaborazioni CSC su dati Markit. 48 49 50 51 52 53 54 55 56 gen-16 mar-16 mag-16 lug-16 set-16 nov-16 USA Area euro Emergenti
  15. 15. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria fiducia in aumento I nuovi fattori di contesto internazionale:
  16. 16. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria Borse azionarie in rialzo (Indici: 1 settembre 2016=100, dati giornalieri) Fonte: elaborazioni CSC su dati Thomson Reuters. 95 97 99 101 103 105 107 set-16 ott-16 nov-16 dic-16 Germania (DAX 30) USA (S&P 500) Mondo (MSCI WORLD)
  17. 17. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria Negli USA balzo della fiducia (% della forza lavoro e indice Università del Michigan 1964=100) Fonte: elaborazioni CSC su dati Thomson Reuters. 70,0 75,0 80,0 85,0 90,0 95,0 100,0 4,5 5,0 5,5 6,0 6,5 7,0 7,5 8,0 8,5 2013 2014 2015 2016 Tasso didisoccupazione Fiducia delle famiglie (scala destra)
  18. 18. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria tassi di interesse in tensione I nuovi fattori di contesto internazionale:
  19. 19. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria Riparte il rialzo dei tassi FED (Valori %, dati mensili) Tasso FED: +0,25 punti il 14 dicembre 2016. * Da dicembre 2016: tassi impliciti nei future. Fonte: elaborazioni CSC su dati Thomson Reuters, CME. 0,00 0,20 0,40 0,60 0,80 1,00 1,20 1,40 1,60 1,80 2,00 2014 2015 2016 2017 2018 Interbancario USA a3 mesi* Tasso FED effettivo
  20. 20. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria Tassi a lungo termine in tensione (Rendimenti dei titoli pubblici a 10 anni, dati giornalieri, valori %) Fonte: elaborazioni CSC su dati Thomson Reuters. -0,3 -0,2 -0,1 0,0 0,1 0,2 0,3 0,4 lug-16 ago-16 set-16 ott-16 nov-16 dic-16 Germania 1,0 1,5 2,0 2,5 lug-16 ago-16 set-16 ott-16 nov-16 dic-16 USA Italia
  21. 21. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria Banche centrali meno espansive La FED smetterà di reinvestire in titoli il rimborso di quelli che giungono a scadenza (quando la normalizzazione dei tassi sarà in fase avanzata). La BOJ potrebbe abbandonare il target 0% sui titoli di stato decennali.
  22. 22. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria Prosegue meno forte il QE nell’Eurozona (Stock di fine periodo, miliardi di euro, dati mensili) * Da dicembre 2016: stime CSC. Fonte: elaborazioni CSC su dati BCE. -20 0 20 40 60 80 100 0 500 1.000 1.500 2.000 2.500 3.000 2014 2015 2016 2017 Flusso diacquistimensili (scaladestra) Stock dititoli pubblici e privatiacquistatidalla BCE
  23. 23. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria petrolio e materie prime in rialzo I nuovi fattori di contesto internazionale:
  24. 24. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria Petrolio: il taglio OPEC alza il prezzo (Mondo, milioni di barili al giorno, dollari per barile) *Per il 2017 previsioni CSC. Produzione e consumo: stime EIA (dicembre 2016). Si assume un taglio OPEC pieno, di 1,2 mbg. Fonte: elaborazioni CSC su dati EIA, Thomson Reuters. 40 50 60 70 80 90 100 110 120 90 91 92 93 94 95 96 97 98 2012 2013 2014 2015 2016 2017 Produzione Produzionecon taglio OPEC Consumo Prezzo Brent*(scala destra)
  25. 25. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria In risalita le commodity non-oil (Prezzi in dollari correnti, indici 2013=100) 2017-2018: previsioni Banca Mondiale (ottobre 2016). Fonte: elaborazioni CSC su dati Banca Mondiale. 70 75 80 85 90 95 100 105 2013 2014 2015 2016 2017 2018 Alimentari Agricolinon alimentari Metalli non ferrosi
  26. 26. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria inflazione, minimi superati I nuovi fattori di contesto internazionale:
  27. 27. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria L’inflazione risale dal minimo (Indici dei prezzi al consumo, dati mensili, variazioni % a 12 mesi) * Indice totale al netto di energia e alimentari. Fonte: elaborazioni CSC su dati Eurostat. -1,0 -0,5 0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 2015 2016 USA - totale Eurozona - totale Italia -totale 0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 2015 2016 USA - core* Eurozona - core* Italia - core*
  28. 28. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria cambio del dollaro più forte I nuovi fattori di contesto internazionale:
  29. 29. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria Il dollaro sale dopo il voto USA (Dollari per euro e indice 1o gennaio 1997=100, dati giornalieri) Scale invertite. Fonte: elaborazioni CSC su dati Thomson Reuters. 90 91 92 93 1,05 1,10 1,15 giu-16 lug-16 ago-16 set-16 ott-16 nov-16 dic-16 Euro/Dollaro Cambio effettivo USA (scaladestra)
  30. 30. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria protezionismo legittimato. I nuovi fattori di contesto internazionale:
  31. 31. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria Il protezionismo aumenta (Paesi G20, nuove misure sugli scambi con l’estero) 2016: primi dieci mesi. Fonte: elaborazioni CSC su dati GTA. 0 50 100 150 200 250 300 350 400 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 Contro A favore
  32. 32. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria • Blocco processo di ratifica del TPP, • abbandono negoziati TTIP, • incremento tariffe per Cina e Giappone, • rinegoziazione del NAFTA con Canada e Messico. Le promesse di Trump legittimano il protezionismo
  33. 33. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria Anche per l’aumento del protezionismo, negli ultimi cinque anni la globalizzazione si è inceppata. Si è così interrotto il circolo virtuoso tra maggiore intensità del commercio estero e più robusta dinamica del PIL, lasciando il posto al new normal di crescita fiacca.
  34. 34. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria La crescita mondiale procede a rilento (Mondo, dati a prezzi costanti e cambi di mercato, variazioni %) 2016-2018: stime e previsioni CSC. Fonte: elaborazioni CSC su dati CPB e FMI. 2,0 2,5 3,0 3,5 0,0 1,0 2,0 3,0 4,0 5,0 6,0 7,0 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 Commercio estero Media 1992-2007 Commercio PIL (scala destra) Media 1992-2007 PIL (scala destra)
  35. 35. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria Le 4 ragioni per il rialzo delle previsioni. I temi
  36. 36. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria In questo scenario l’economia italiana torna ad avanzare, lentamente e a corrente alternata. Il CSC rivede al rialzo le previsioni per quattro ragioni.
  37. 37. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria Il ritocco all’insù dei dati della prima metà del 2016. L’andamento migliore dell’atteso nella seconda metà.
  38. 38. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria PIL 2016: 1o semestre rivisto al rialzo… (Italia, variazioni % trimestrali su dati destagionalizzati) Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT. 0,31 0,02 0,41 0,08 0,00 0,05 0,10 0,15 0,20 0,25 0,30 0,35 0,40 0,45 1 trimestre 2 trimestre Settembre2016 Dicembre2016
  39. 39. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria …e il 2o sopra le attese (Italia, variazioni % trimestrali su dati destagionalizzati) Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT. 0,15 0,00 0,08 0,25 0,15 0,26 0,00 0,05 0,10 0,15 0,20 0,25 0,30 3 trimestre 4 trimestre Trascinamento al2017 Settembre2016 Dicembre2016
  40. 40. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria La Legge di bilancio con: il ricorso a un maggior deficit, un forte effetto leva sugli investimenti in macchinari.
  41. 41. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria Per il 2017 la Legge di bilancio ha finanziato in deficit gran parte dell’annullamento delle clausole di salvaguardia, mentre nelle stime CSC di settembre era coperto da tagli di spesa. L’effetto sulla crescita del PIL è +0,2%.
  42. 42. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria Gli incentivi fiscali per gli investimenti contenuti nella Legge di bilancio avranno un forte effetto leva e impatteranno sui conti pubblici in modo differito (0 nel 2017, 1,1 mld nel 2018 e 1,9 nel 2019). Il CSC ha alzato le stime 2017 per gli acquisti di macchinari e mezzi di trasporto da +2,0% in settembre a +2,8% (+2,9% nel 2018): +0,1% per il PIL.
  43. 43. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria In direzione opposta, invece, opera sul PIL il più rapido rincaro del petrolio a seguito del taglio OPEC, che sottrae potere d’acquisto ai consumatori ed erode i già bassi margini delle imprese: -0,3% cumulato di PIL nel 2017-18 col Brent che sale a 57$ e a 62 da 45 nel 2016 (invece che a 51 e a 55).
  44. 44. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria In seguito alla vittoria del No al referendum costituzionale non si è realizzata la sequenza di eventi politici che avrebbe portato all’ingovernabilità. Permangono rischi al ribasso dovuti all’incertezza politica e i freni strutturali e congiunturali alla crescita economica.
  45. 45. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria La crescita potenziaIe del Paese è molto bassa (0,5%) a causa di produttività stagnante e invecchiamento della popolazione. Nell’immediato, la domanda interna è rallentata da alcuni fattori che incidono su consumi e investimenti.
  46. 46. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria  La fiducia dei consumatori è calante.  Risale la propensione al risparmio.  Cresce la povertà tranne che per i +65.  L’offerta dei prestiti al consumo è stretta.  La disoccupazione resta elevata… Cosa frena i consumi?
  47. 47. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria … anche se ci sono stati buoni miglioramenti nel mercato del lavoro. Le persone occupate sono aumentate di 655mila dal punto di minimo dell’estate 2013, con un miglioramento qualitativo grazie a incentivi e Jobs Act: quasi il 75% dei 478mila posti dipendenti creati da fine 2014 a oggi sono a tempo indeterminato. Tuttavia ogni occupato lavora un’ora e mezza in meno a settimana da fine 2007.
  48. 48. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria Nonostante l’alta propensione all’investimento,  la forbice domanda-offerta di credito è ampia,  la redditività è bassa,  la fiducia delle imprese si erode,  la capacità produttiva è sottoutilizzata. Quali le cause dei lenti investimenti?
  49. 49. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria Le nuove previsioni del CSC. I temi
  50. 50. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria 2015 2016 2017 2018 Commercio mondiale 2,0 0,9 2,4 2,7 Prezzo del petrolio1 53,0 45,0 57,0 62,0 Prodotto interno lordo Stati Uniti 2,6 1,6 2,2 2,3 Area euro 1,9 1,6 1,3 1,4 Paesi emergenti 4,0 4,1 4,5 4,7 Cambio dollaro/euro2 1,11 1,11 1,07 1,07 Tasso FED3 0,13 0,39 0,83 1,33 Tasso di interesse a 3 mesi USA3 0,32 0,74 1,10 1,50 Tasso BCE3 0,05 0,01 0,00 0,00 Tasso di interesse a 3 mesi Area euro3 -0,02 -0,26 -0,26 -0,16 Lo scenario internazionale (Variazioni %) 1 Dollari per barile; 2 livelli; 3 valori percentuali. Fonte: elaborazioni e stime CSC su dati Eurostat, FMI, CPB.
  51. 51. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria 2015 2016 2017 2018 Prodotto interno lordo 0,7 0,9 0,8 1,0 Consumi delle famiglie residenti 1,5 1,4 1,0 0,8 Investimenti fissi lordi 1,3 2,0 2,1 2,4 di cui: macchinari e mezzi di trasporto 2,9 2,7 2,8 2,9 di cui: in costruzioni -0,4 1,3 1,5 1,8 Esportazioni di beni e servizi 4,3 1,4 2,4 2,7 Importazioni di beni e servizi 6,0 1,9 3,0 3,1 Saldo commerciale1 3,2 3,6 3,4 3,3 Occupazione totale (ULA) 0,8 1,1 0,6 0,7 Tasso di disoccupazione2 11,9 11,4 11,0 10,5 Prezzi al consumo 0,1 -0,2 0,7 1,4 Retribuzioni totale economia3 0,5 0,7 1,0 1,1 Le nuove previsioni del CSC per l’Italia (Variazioni %) 1 Fob-fob, valori in % del PIL; 2 valori percentuali; 3 per ULA. Fonte: elaborazioni e stime CSC su dati ISTAT e Banca d’Italia.
  52. 52. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria Lavoro su con il PIL (Italia; PIL a prezzi costanti e unità di lavoro equivalenti a tempo pieno; dati destagionalizzati; 1o trimestre 2008=100) Stime CSC dal 4o trimestre 2016. Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT. 90 92 94 96 98 100 102 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 PIL ULA
  53. 53. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria I progressi del mercato del lavoro: ULA +905mila unità (+3,9%) a fine 2018 dal 4o 2013. Occupati +956mila (+4,3%) a fine 2018 dal 3o 2013. Tasso di disoccupazione 9,6% a fine 2018 dal picco di 12,8% di inizio 2014.
  54. 54. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria La crescita del PIL stimata dal CSC all’1,0% per il 2018 esclude l’attivazione delle clausole di salvaguardia (che valgono 19,5 miliardi di euro). Da ciò un maggior deficit pubblico rispetto a quanto indicato dal Governo.
  55. 55. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria 2015 2016 2017 2018 Entrate totali1 47,8 47,1 46,7 46,4 Uscite totali1 50,4 49,5 49,3 49,1 Pressione fiscale apparente1 43,4 42,7 42,3 42,2 Pressione fiscale effettiva1 49,0 48,2 47,8 47,7 Indebitamento netto 2,6 2,4 2,5 2,6 Indebitamento netto strutturale 1,1 1,7 2,4 2,5 Saldo primario 1,5 1,6 1,3 1,1 Saldo primario strutturale 3,0 2,3 1,5 1,2 Debito pubblico 132,3 132,7 133,4 133,7 Debito pubblico (netto sostegni)2 128,7 129,4 129,9 130,4 La finanza pubblica (Italia, valori in % PIL) 1 Al netto del bonus 80 euro. 2 Prestiti diretti a paesi euro e quota di pertinenza dell’ESM. Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT e Banca d’Italia.
  56. 56. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria Previsioni a confronto Ordinate per la variazione cumulata 2016-2017 del PIL. 2016 2017 2018 2018 Banca d'Italia (9 dicembre 2016) 0,9 0,9 1,1 Governo (27 settembre 2016) 0,8 1,0 1,3 2,4 2,0 1,2 Governo - quadro tendenziale (senza manovra) 0,8 0,6 1,2 2,4 1,6 0,8 Intesa SanPaolo (18 novembre 2016) 0,8 1,0 2,4 2,5 FMI (4 ottobre 2016) 0,8 0,9 1,1 2,5 2,2 1,3 Morgan Stanley (27 novembre 2016) 0,9 0,8 1,0 2,4 2,3 1,8 OCSE (28 novembre 2016) 0,8 0,9 1,0 2,4 2,4 2,4 CSC (14 dicembre 2016) 0,9 0,8 1,0 2,4 2,5 2,6 ISTAT (21 novembre 2016) 0,8 0,9 Commissione europea (9 novembre 2016) 0,7 0,9 1,0 2,4 2,4 2,5 Prometeia (4 novembre 2016) 0,7 0,8 2,4 2,5 Deutsche Bank (21 novembre 2016) 0,9 0,6 2,4 2,6 REF (12 ottobre 2016) 0,7 0,7 1,2 2,4 2,6 1,9 UniCredit (29 settembre 2016) 0,8 0,6 2,5 2,4 Citigroup (28 novembre 2016) 0,8 0,5 0,9 2,6 2,7 2,6 IHS Global Insight (15 novembre 2016) 0,8 0,4 0,6 2,5 2,9 2,4 PIL (var. %) Deficit/PIL (%) 2016 2017
  57. 57. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria Populismi in ascesa: rischi politici e globalizzazione. I temi
  58. 58. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria Un nuovo rischio si aggira per l’Europa (e per il mondo): il rischio politico. È l’ultimo stadio della crisi? Dalla finanza all’economia reale, alla società, alle elezioni. Da Wall Street a Main Street, a Downing Street.
  59. 59. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria Inizia la crisi finanziaria Fallimento di Lehman Brothers Grande recessione Crisi dei debiti sovrani in Eurozona Vittoria della Brexit e di Donald Trump Austerity
  60. 60. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria polarizzazione e frammentazione partitica, partiti con programmi non chiari e spesso anti-sistema, sfiducia generalizzata nelle istituzioni, rifiuto della globalizzazione/immigrazione. Il rischio politico è il risultato di diversi ingredienti:
  61. 61. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria Com’è vista la globalizzazione? (% delle risposte) Fonte: elaborazioni CSC su Eurobarometro. 0 20 40 60 80 100 Opportunitàper la crescitaeconomica Aumentale disuguaglianze Vantaggiosa solo per le grandiimprese Italia Germania Francia Spagna
  62. 62. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria Presenza straniera sovrapercepita (% su totale residenti, 2015) Fonte: elaborazioni CSC su dati IPSOS. Percepita Reale Differenza USA 33 14 Italia 26 9 Francia 26 12 Germania 26 12 Belgio 24 10 Paesi Bassi 25 12 Gran Bretagna 25 13 Svezia 25 16 Spagna 22 14 19 17 14 14 14 13 12 9 8
  63. 63. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria Cos’è il populismo? Secondo diverse definizioni è populista chi sostiene di essere “unico” rappresentante del popolo e chi cerca consenso con promesse difficilmente realizzabili.
  64. 64. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria L’incertezza politica permane nel 2017-18 in: Italia, elezioni politiche. Francia, elezioni presidenziali. Germania, elezioni politiche. Spagna, possibile instabilità dovuta a governo di minoranza. Paesi Bassi, elezioni politiche.
  65. 65. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria Le ragioni economiche del populismo: crescita debole, disoccupazione persistente (UE, Eurozona), aumento della disuguaglianza, effetti disomogenei della globalizzazione, che ha aumentato il reddito mondiale ma ha anche causato “perdenti”.
  66. 66. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria Chi sono i “perdenti” della globalizzazione? Le classi medio-alte di paesi ex-comunisti e America Latina e medio-basse di paesi occidentali.
  67. 67. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria Non tutti guadagnano con la globalizzazione (Variazione % cumulata 1998-2008 del reddito reale e percentili della distribuzione del reddito globale calcolata in dollari 2005) Il top 5% è diviso in due gruppi: il top 1% e il percentile tra 95 e 99. Fonte: Branko Milanovic, Banca Mondiale. 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 99 Redditoreale Percentile della distribuzione globale del reddito
  68. 68. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria L’import cinese ha favorito Trump (USA, differenza % di voto tra repubblicani e democratici e controfattuale in caso di import cinese inferiore del 50%) Fonte: D. Autor, D. Dorn, G. Hanson, K. Majlesi, “A Note on the Effect of Rising Trade Exposure on the 2016 Presidential Election”. Georgia Arizona NorthCarolina Florida Pennsylvania Wisconsin Michigan NewHampshire Minnesota -4,0 -2,0 0,0 2,0 4,0 6,0 Risultato effettivo Risultato se importazionicinesi -50%
  69. 69. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria La protesta contro la globalizzazione è razionale La globalizzazione non è più quella di una volta: l’impatto complessivo è sempre positivo ma più istantaneo, individuale, difficile da prevedere e controllare. Quindi la globalizzazione crea insicurezza.
  70. 70. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria Ma tariffe e protezionismo sarebbero una risposta del tutto inefficace perché la riduzione dei costi di comunicazione e le nuove tecnologie continuerebbero ad agire.
  71. 71. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria Cosa si può fare? Si può preservare la coesione sociale con: politiche che proteggono i lavoratori (non i posti di lavoro), istruzione e formazione, supporto a mobilità e reddito, politiche di re-industrializzazione,
  72. 72. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria accordi commerciali con clausole di protezione dei “perdenti” e non dei vincitori (D. Rodrik, J. Stiglitz), immigrazione qualificata anche per evitare che i costi dell’immigrazione siano ancora dei “perdenti” (D. Autor).
  73. 73. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
  74. 74. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria

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