4. 2 MARVON - Bilancio di sostenibilità 2014-2015
INDICE
1. SOSTENIBILITÀ, STRATEGIA E VALORI 5
1.1 Lettera del Presidente 5
1.2 Chi siamo 6
1.2.1 Gruppo Fondital 6
1.2.2 L’azienda 9
1.2.3 I prodotti 11
1.2.4 Missione, visione e valori 12
1.3 Sostenibilità 14
1.3.1 La sostenibilità come opportunità imprenditoriale 14
1.3.2 Il significato di sostenibilità 15
1.3.3 Le sfide e i principi della sostenibilità 16
1.4 Gestione della sostenibilità e dei rischi 17
1.5 Nota metodologica 19
1.5.1 Linee guida 19
1.5.2 La matrice di materialità 20
2.AMBIENTE E ENERGIA 23
2.1 Introduzione 23
2.2 Gli investimenti per l’ambiente 24
2.3 L’utilizzo delle materie prime nel processo galvanico 26
2.3.1 Evaporatori - impianto per il recupero del solfato di rame
e dell’acido cromico 27
2.4 La gestione della risorsa idrica 28
2.4.1 Consumo della risorsa idrica 28
2.4.2 Depurazione delle acque 30
2.5 La gestione dei rifiuti 34
2.5.1 La raccolta differenziata 34
2.5.2 I rifiuti pericolosi 35
2.6 Energia 37
2.6.1 Energia e produzione 38
5. 3MARVON - Bilancio di sostenibilità 2014-2015
2.6.2 L’efficienza energetica 42
2.6.3 Le emissioni di gas serra 46
2.7 Emissioni in atmosfera 48
2.8 Sintesi degli obiettivi 49
3. PERSONE E TERRITORIO 51
3.1 Introduzione 51
3.2 Il radicamento nel territorio e la cultura del lavoro 52
3.2.1 L’azienda dal punto di vista del territorio 52
3.2.2 L’organico 53
3.3 Il dialogo con gli stakeholder per rinnovare il patto
con i collaboratori 55
3.4 La formazione e lo sviluppo della professionalità 57
3.5 Welfare e benessere dei collaboratori 59
3.5.1 I progetti di welfare 60
3.6 La salute e la sicurezza dei lavoratori 61
3.7 Territorio e impegno sociale 64
3.8 Sintesi degli obiettivi 65
4. PROCESSI E ALLEANZA DI VALORI 67
4.1 Introduzione 67
4.2 Il dialogo con gli stakeholder 68
4.2.1 Il dialogo con i collaboratori 69
4.2.2 Il dialogo con i clienti 70
4.2.3 Il dialogo con il territorio e la popolazione 71
4.3 La catena di fornitura e la partnership con i fornitori 72
4.4 I processi produttivi di Marvon 73
4.4.1 La galvanica 73
4.4.2 Protezione passiva al fuoco 76
4.5 Sintesi degli obiettivi 77
5. RIFERIMENTI GRI 79
6. GLOSSARIO 85
6.
7. 5
1.1 Lettera del Presidente
Sono lieto di presentarvi il primo Bilancio di sostenibilità di Marvon, che contiene una
raccolta di fatti e dati del nostro impegno quotidiano in termini di responsabilità sociale,
economica e ambientale.
Questo report nasce dalla volontà di instaurare, con chi si relaziona con noi, un dialogo
più aperto comunicando quanto è stato realizzato in questi anni e gli obiettivi che ci
poniamo per il futuro.
Il bilancio rendiconta le attività del periodo 2014-2015, ma essendo la prima edizione,
abbiamo esteso la panoramica fino al 2010, in modo da avere una visione di insieme sul
quinquennio.
Nella redazione del bilancio abbiamo seguito le linee guida del GRI (Global Reporting
Initiative) perché rappresentano una traccia autorevole e condivisa a livello internazionale.
Il report è organizzato in 4 capitoli: il primo offre una panoramica dell’azienda, della
sua storia e di cosa vuol dire per noi “sostenibilità”. Gli altri tre capitoli sviluppano i tre
grandi temi della sostenibilità per Marvon: Ambiente ed Energia; Persone e Territorio;
Processi e alleanza di valori.
Il progetto di Responsabilità Sociale d’Impresa è stato avviato nei primi mesi del 2015,
oltre che in Marvon, anche in Valsir S.p.A. e Oli s.r.l.; ho fatto questa scelta perché tre
aziende del Gruppo Fondital affrontassero lo stesso percorso contemporaneamente;
in questo modo il team di lavoro, trasversale sulle 3 realtà, ha potuto condividere le
migliori pratiche adottate da ciascuna azienda, estenderle alle altre e uniformare la
strategia.
Ritengo che fare impresa oggi significhi necessariamente includere all’interno della
strategia aziendale la sostenibilità, intesa non soltanto come solidità finanziaria, ma anche
come attenzione all’ambiente e soprattutto alle persone, vera ricchezza dell’azienda.
Proprio a loro, a tutti i collaboratori, va il mio più sincero ringraziamento per l’impegno e
la partecipazione con cui hanno accolto questo progetto e con cui ogni giorno lavorano
affinché Marvon possa rispondere alle esigenze dei clienti migliorando continuamente la
sua posizione sul mercato.
Il Presidente
Pier Andreino Niboli
1. SOSTENIBILITÀ,
STRATEGIA E VALORI
8. 6 MARVON - Bilancio di sostenibilità 2014-2015
Fatturato 2014
Gruppo Fondital
Investimenti 2014
Gruppo Fondital
Dipendenti 2014
Gruppo Fondital
830
MILIONI DI EURO
32
MILIONI DI EURO
2.708
DIPENDENTI
32,5%
16,4%
0,9% 4,6% 2,3%
50,2%
29,5%
16,8%
49,1%
11,7%
60,3%
25,7%
Settore
riscaldamento
Settore
fusione alluminio
Settore
adduzione e scarico idrico
Settore
sicurezza e arredamento
1.2 Chi siamo
1.2.1 Gruppo Fondital
Il Gruppo Fondital, di cui Marvon fa parte dal 2002, nasce per volontà di Silvestro Niboli
nel 1970 come moderna realtà industriale in continua evoluzione sul mercato globale.
Alla base del suo successo si trovano un’efficace strategia di diversificazione della produzione
e la costante ricerca e conquista dei più alti standard di qualità del prodotto.
Oggi le società del Gruppo operano in tutto il mondo nei settori del riscaldamento,
della fusione di alluminio, dell’adduzione e dello scarico idrico, della sicurezza e
dell’arredamento.
Le numerose aziende del Gruppo, dislocate in 10 paesi differenti (oltre all’Italia, in Russia,
Polonia, Romania, Turchia, Portogallo, Francia, Sud Africa, India e Ucraina), mantengono
“un cuore made in Italy”.
Il Gruppo Fondital impiega oltre 2.700 collaboratori diretti di cui 1.530 in Italia.
Il fatturato 2014 del Gruppo è pari a 830.000.000 € con un ammontare degli investimenti
pari a 32.000.000 € e una distribuzione in oltre 90 Paesi.
Silvestro Niboli, Presidente onorario del
Gruppo Fondital.
9. 71. SOSTENIBILITÀ, STRATEGIA EVALORI
Immobiliare
(1)
1. Società controllata
2. Società collegata
3. Deposito
(1)
(1)
Russia
(1)
Romania
(1)
Polonia
(1)
Turchia
(1)
Portogallo
(2)
Portogallo
(2)
Russia
(2)
Italia
(2)
(1) (1)
Romania
(2)
Romania
(2)
Ucraina
(2)
Sud Africa
(1)
Polonia
(1)
Francia
(3)
India
(1)
Gruppo Fondital
11. 91. SOSTENIBILITÀ, STRATEGIA EVALORI
ETA - 15/0350
EN 13501-1
Presenza commerciale
1.2.2 L’azienda
Marvon s.r.l. nasce nel 1967 a Vestone, Brescia, come realtà artigianale nel settore
dell’estrusione del PVC, per il mercato dell’irrigazione.
In circa 50 anni di esperienza e di continuo rinnovamento l’azienda ha saputo affermarsi
a livello nazionale ed estero, già in tempi in cui in Italia i mercati internazionali erano
un’avventura in cui poche imprese si cimentavano.
Al settore dell’estrusione si sono presto affiancati lo stampaggio a iniezione e la cromatura
galvanica di materie plastiche. In ciascun dipartimento Marvon si è dimostrata eccellente
sia sul piano qualitativo, sia sul piano dell’innovazione tecnologica, tanto da diventare uno
dei leader europei nel suo settore.
Nel 2002 l’azienda entra a far parte del gruppo industriale Fondital, iniziando un percorso
di modernizzazione e innovazione che vede numerosi investimenti in campo produttivo
e ambientale. Nel 2007 Marvon festeggia il 40° anno dalla fondazione con l’ottenimento
della certificazione ambientale ISO 14001. In un’ottica di continuo rinnovamento e
innovazione l’azienda esplora il settore del packaging del lusso, mentre la gamma di
guarnizioni termoespandenti raddoppia e l’intero settore di protezione passiva al fuoco
continua a espandersi con soluzioni in grado di offrire performance elevate.
Nel 2012 il sistema di gestione della qualità di Marvon viene certificato dall’ente svedese
DNV secondo la norma ISO 9001, mentre nel 2015 viene accolta dall’EOTA (European
Organisation for Technical Approvals) la richiesta per ottenere il marchio CE sulle
guarnizioni termoespandenti.
Oggi con una presenza commerciale in circa 50 Paesi nel mondo, l’intera produzione
Marvon è mantenuta in Italia all’interno dello stabilimento di Vestone, via Gargnà 6.
12. 10 MARVON - Bilancio di sostenibilità 2014-2015
Consiglio
di Amministrazione
Direzione Generale
Spedizioni
Ufficio ProgettiServizio AcquistiUfficio CostiUfficio CSR
Centro
Elaborazione Dati
Responsabile
Servizio di Prevenzione
e Protezione
Delegato della
Direzione per la
Qualità, l’Ambiente
e la Sicurezza
Addetto
Servizio di Prevenzione
e Protezione
Responsabile Sistema
di Gestione Aziendale
Responsabile
Controllo Qualità
Responsabile Sistema
di Gestione Ambientale
Responsabile
della Produzione
Responsabile
Stampaggio
Responsabile
Estrusione
Magazzino
Responsabile
Galvanica
Responsabile
Montaggio
Confezionamento
Responsabile
Produzione
Collari tagliafuoco
Responsabile
Laboratorio chimico
Ufficio Marketing
Ufficio AcquistiUfficio
Amministrazione
Commerciale
Fatturato 2015 Investimenti 2015 Dipendenti 2015
250.000 € 649.000.000 €
Governance dell’azienda
I numeri di Marvon
13. 111. SOSTENIBILITÀ, STRATEGIA EVALORI
FOCUS: Prodotti e soddisfazione
Nel contesto del progetto di Responsabilità Sociale d’Impresa intrapreso sono stati svolti, all’interno dell’indagine con gli
stakeholder, dei colloqui con alcuni clienti e in quell’occasione è stata colta l’opportunità di verificare le loro aspettative e la
soddisfazione riguardo alla performance di mercato di Marvon.
Il feedback raccolto ha consentito a Marvon di avere un quadro completo e attendibile dei punti di forza e delle aree di
miglioramento, nonché delle possibili leve strategiche e operative sulle quali puntare in futuro.
Riguardo ai punti di forza, oltre alla solidità aziendale e al generale orientamento al servizio è emerso che Marvon viene
percepita come unica per l’elevato grado di competenze specifiche e per le tecnologie di produzione, soprattutto per quanto
riguarda la galvanica. La combinazione di queste due competenze centrali consente ai clienti di trovare in Marvon un partner
ideale per le soluzioni adatte alle proprie esigenze.
1.2.3 I prodotti
La produzione si declina su tre divisioni: stampaggio e lavorazione galvanica conto terzi,
articoli tecnici per arredamento professionale e prodotti per la protezione passiva al fuoco.
Marvon è riconosciuta sul mercato nazionale ed internazionale per l’elevata qualità delle
sue lavorazioni galvaniche su materiale plastico all’interno di diversi settori, tra i quali
packaging del lusso, casalinghi, idrotermosanitario. L’azienda ha raggiunto un altissimo
livello di flessibilità che le permette di rispettare le richieste di personalizzazione del
cliente. I trattamenti includono: nichel lucido, nichel satinato, cromo lucido, cromo
satinato, oro lucido, oro satinato e velo d’oro.
Nel settore degli articoli tecnici per arredo professionale, Marvon ha raggiunto la
completa automatizzazione del processo produttivo per poter offrire le soluzioni
tecniche più adeguate. I prodotti vengono distribuiti in tutta Europa per essere impiegati
in più settori, che vanno dall’arredamento moderno, allo stile più classico e ricercato, dal
settore professionale, a quello sanitario e scolastico.
Il terzo settore in cui opera l’azienda è quello della protezione passiva al fuoco.
Marvon produce ciò che viene chiamato “accessori per la protezione passiva al fuoco” ossia
tutti quei dispositivi rivolti a contenere i danni alle strutture ed evitare o limitare gli effetti
nocivi dei prodotti di combustione.
Protezione passiva al fuoco. Stampaggio e lavorazione galvanica
conto terzi.
Articoli tecnici per arredamento
professionale.
14. 12 MARVON - Bilancio di sostenibilità 2014-2015
La nostra missione è essere eccellenza industriale nella realizzazione
di prodotti su misura concepiti e sviluppati con i nostri partner.
Radicati nel nostro territorio e con una forte vocazione
all’internazionalizzazione, adottiamo processi sostenibili rispettosi delle
persone e dell’ambiente.
La nostra visione è essere il punto di riferimento a fianco dei nostri
partner, dall’idea al prodotto finito.
Essere modello di efficienza industriale sostenibile nell’alleanza di valori
con clienti e fornitori.
MISSIONE
VISIONE
1.2.4 Missione, visione e valori
L’impegno per la sostenibilità ha spinto Marvon a compiere un percorso teso a definire la
missione attraverso un processo condiviso che ha coinvolto il management dell’azienda.
Questo processo ha permesso di individuare la missione, la visione e l’insieme dei valori nei
quali l’azienda si riconosce.
La missione mette in luce i perché del “fare impresa” di Marvon, imprime la forza propulsiva
verso il futuro e permette all’azienda di sentirsi legata al sistema, sia a un livello macro,
come l’ambiente naturale e il contesto economico in cui opera, sia a livello micro, come i
collaboratori, il territorio e i gruppi di interesse con cui ogni giorno è in contatto.
La visione identifica l’orizzonte ideale che essa vorrebbe raggiungere compiendo la sua
missione, ciò che essa vorrà essere nel futuro; i valori si pongono come principi ispiratori
dell’operato e delle scelte aziendali, un orientamento per tutti i collaboratori.
«I numeri sono importanti,
ma sono i valori che
contano.»
Silvestro Niboli
Presidente onorario
Gruppo Fondital
15. 131. SOSTENIBILITÀ, STRATEGIA EVALORI
VALORI
Passione
La nostra terra insegna e trasmette la passione per il
lavoro, che imprime energia e motivazione per affrontare
le sfide che il mercato ci pone.
Lavoro
Tenacia, dedizione e concretezza sono le qualità che
contraddistinguono la nostra etica professionale e che
hanno garantito a tutti continuità lavorativa nel tempo.
Persone
Crediamo che siano lo spirito di squadra e le opportunità
di crescita a generare senso di appartenenza e
coinvolgimento. Il contributo di ognuno è importante.
Affidabilità
Chiarezza, onestà e trasparenza sono le linee guida
attraverso le quali ci poniamo in relazione con l’esterno.
Innovazione
Il miglioramento continuo nei processi e nei prodotti
permette di fornire risposte tempestive alle esigenze del
mercato.
Sostenibilità ambientale
Investiamo continuamente nella riduzione degli sprechi,
nell’efficientamento energetico, nelle energie rinnovabili e
nel recupero delle risorse.
Dinamismo
Flessibilità, velocità, versatilità, capacità di utilizzare il
cambiamento come opportunità fanno parte del nostro
modo di operare giorno per giorno.
16. 14 MARVON - Bilancio di sostenibilità 2014-2015
1.3 Sostenibilità
1.3.1 La sostenibilità come opportunità imprenditoriale
La società di oggi si trova ad affrontare una serie di problematiche che vanno oltre gli
aspetti monetari ed economici. Basti pensare ai problemi legati al clima, allo sfruttamento
delle risorse naturali, alla crisi energetica, alla crisi alimentare nel mondo, alle crisi sociali,
alla crisi di valori e di stili di vita.
Le imprese in tutto questo hanno un ruolo essenziale. Ogni loro azione, infatti, può
avere delle conseguenze positive ma anche negative sulle persone, sull’ambiente e sul
territorio. Marvon, volendo dare il suo contributo, ha deciso di avviare un progetto
di Responsabilità Sociale d’Impresa assieme ad altre due aziende del gruppo, Valsir e
Oli, con l’obiettivo di puntare alla realizzazione di uno sviluppo aziendale sempre più
sostenibile e condiviso.
Marvon è fortemente convinta che essere sostenibili da un punto di vista ambientale e
sociale e, allo stesso tempo, avere successo economico non sia una contraddizione, bensì
una grande opportunità.
Economia
Società
Ambiente
«Le tre dimensioni della
sostenibilità: economia,
società e ambiente sono
fortemente integrate tra di
loro. È quindi necessario,
affinché l’economia possa
prosperare, che essa
si inserisca in contesti
ambientali e sociali più
ampi.»
Gianpaolo Beretta
Consigliere delegato
Grafica elaborata sulla base di Peter Senge
17. 15
1. SOSTENIBILITÀ, STRATEGIA EVALORI
1.3.2 Il significato di sostenibilità
Il progetto di sostenibilità avviato nei primi mesi del 2015 rappresenta per Marvon un
punto di partenza nel percorso verso una maggiore responsabilità sociale e ambientale
con l’obiettivo di orientare i comportamenti dei collaboratori, in un percorso che porterà
gradualmente alla creazione di una rinnovata cultura aziendale. I collaboratori hanno
partecipato attivamente al progetto dall’inizio, tramite un’indagine svolta internamente e
incontri organizzati per condividere e analizzare i risultati della stessa, senza dimenticare
il loro importante contributo alla stesura di questo bilancio.
Un gruppo di lavoro trasversale sulle tre aziende ha discusso in modo approfondito sul
significato della sostenibilità e ha elaborato la seguente definizione:
«Sostenibilità per noi significa: operare, riciclare e migliorare nel rispetto dell’ambiente e
delle persone per garantire il futuro nel modo più etico ed efficiente possibile, generando
profitto in modo sostenibile.»
La responsabilità sociale e ambientale passa in primo luogo attraverso il dialogo con gli
stakeholder, ossia quei gruppi di persone ed entità che portano valori, bisogni, interessi
e aspettative nei confronti dell’azienda. Esempi di stakeholder sono: collaboratori, clienti,
fornitori, comunità, istituzioni locali, concorrenti, potenziali collaboratori, opinione
pubblica e società in generale.
Il dialogo intrapreso con i gruppi di interesse più importanti ha evidenziato come
nei settori del lusso e della sicurezza il tema della sostenibilità sia molto sentito.
Inoltre all’interno di tutta la filiera le richieste di rendicontazioni sono sempre più
esplicite e in continuo aumento. I risultati delle indagini hanno rafforzato la convinzione
dell’azienda che la scelta di puntare sulla responsabilità sociale di impresa sia corretta,
al passo con i tempi ed essenziale per assicurare il futuro dell’azienda stessa.
Logo CSR di Marvon, Valsir e Oli
18. 16 MARVON - Bilancio di sostenibilità 2014-2015
1.3.3 Le sfide e i principi della sostenibilità
Rispetto ai temi legati strettamente alla sostenibilità, i colloqui con gli stakeholder
hanno portato alla luce il fatto che esternamente i processi produttivi di Marvon,
anche quelli più critici, sono percepiti come sicuri e rispettosi degli standard ambientali
stabiliti dai requisiti di legge. Tuttavia le interazioni con i clienti e con gli altri stakeholder
hanno fatto emergere scarsa conoscenza degli aspetti ambientali, sociali e dei processi
di lavoro che caratterizzano l’azienda, come ad esempio la gestione della galvanica.
Questo aspetto ha ulteriormente convinto il management di Marvon ad adottare uno
strumento di rendicontazione internazionalmente riconosciuto secondo gli standard GRI,
in modo da poter garantire una maggiore trasparenza e un maggior grado di informazione.
A livello strategico le indagini hanno fatto emergere un elemento molto importante
al quale l’azienda vuole rivolgere grande attenzione: i suoi punti di forza legati alle
competenze e tecnologie specifiche, nonché la capacità di personalizzazione delle proprie
prestazioni sono importanti, ma per il futuro, nella catena del valore, viene auspicata una
maggiore intensità di collaborazione e partnership fra cliente e fornitore. Per questo
motivo Marvon vuole gestire i rapporti con clienti e fornitori non come un semplice
scambio di prestazioni, bensì come un’alleanza di valori.
Marvon è convinta che questo diverso atteggiamento nell’approccio descritto poi
in dettaglio nel capitolo “Processi e alleanza di valori” porterà l’azienda alla continua
scoperta di nuove opportunità di mercato, nonché benefici per l’ambiente e le persone.
L’impegno e l’obiettivo che Marvon si è posta a livello di sostenibilità ha portato alla
definizione di 7 principi che rappresentano l’orientamento strategico di sostenibilità
dell’azienda.
I principi di sostenibilità dell’azienda
ƒ Parte integrante della strategia aziendale: la sostenibilità e la CSR sono parte del modello di business di Marvon, della
visione strategica e della politica operativa. La particolare attenzione rivolta all’ambiente e alle persone è oggetto di un
pensiero imprenditoriale di lungo periodo.
ƒ Eco-efficaciaedeco-efficienza: efficacia ed efficienza sono da sempre principi cardine per Marvon. In un’ottica di sostenibilità
questo si traduce nel fare le scelte corrette, adottando procedure che consentano di massimizzare il beneficio economico
e minimizzare l’impatto sociale e ambientale.
ƒ Eco-innovazione: Marvon si pone l’obiettivo di essere innovativa e di sviluppare nuove idee. La sostenibilità in questo ha un
ruolo importante poiché è fonte d’ispirazione e di impulsi per lo sviluppo di innovazioni di prodotto, di servizio e di processo.
ƒ Coinvolgimento e responsabilità: La sostenibilità diventa opportunità d’impresa quando viene sentita e vissuta come un
patrimonio e un valore da parte di tutti i collaboratori. Per questa ragione Marvon vuole incoraggiare il più possibile il
coinvolgimento diretto e il contributo di tutti i collaboratori allo sviluppo aziendale.
ƒ Misurabilità: l’azienda vuole avere uno sguardo attento all’insieme degli aspetti ambientali, sociali ed economici e operare in
un’ottica di miglioramento continuo, ponendosi degli obiettivi e degli impegni concreti e misurabili.
ƒ Stakeholder e alleanza di valori: nell’operato quotidiano Marvon è attenta ai bisogni delle persone e dei gruppi d’interesse
verso i quali vuole creare beneficio e alleanze di valore.
ƒ Rispetto di territorio e comunità: Marvon è molto legata al territorio, intende sostenere la comunità in cui opera e
contribuire al miglioramento della qualità di vita delle persone che vi risiedono.
19. 171. SOSTENIBILITÀ, STRATEGIA EVALORI
1.4 Gestione della sostenibilità e dei rischi
Proseguendo il percorso intrapreso da Raffmetal, insieme a Marvon anche le aziende
Valsir e Oli, appartenenti al Gruppo Fondital, hanno avviato il progetto. L’obiettivo di
questa cooperazione è, da una parte, l’allineamento delle politiche al fine di favorire lo
scambio di conoscenze ed esperienze delle aziende e, dall’altra, lo sviluppo di sinergie
che ottimizzino l’impiego delle risorse.
È stata inoltre individuata una figura a cui è stato affidato il compito di coordinare i tre
progetti e di ricoprire il ruolo di responsabile della CSR in Marvon, con l’obiettivo di
dare continuità e di far sì che questo bilancio entri a far parte del DNA aziendale e che
gli impegni di sostenibilità vengano perseguiti da tutti i collaboratori e accompagnino
l’azienda nel superare i rischi ambientali, economici e sociali.
A livello operativo, il percorso di sostenibilità intrapreso dall’azienda e la preparazione
di questo primo bilancio hanno visto la creazione di un gruppo di lavoro interaziendale
e di team interni all’azienda, ognuno concentrato sui temi che verranno presentati nei
prossimi capitoli, con l’obiettivo di analizzare dettagliatamente lo status quo e di definire
gli obiettivi strategici dell’azienda. Tutti i collaboratori di Marvon sono stati coinvolti nella
fase di condivisione degli obiettivi del progetto, dell’indagine interna e dei relativi risultati.
Pergestirealmegliogliaspettiambientali,disicurezzaediqualità,Marvonhaimplementato
negli anni appositi sistemi di gestione:
AREA
SISTEMA DI GESTIONE/
CERTIFICAZIONE
CONTENUTI STATO
Sistemi
di gestione ambientale
ISO 14001:2004
Sistema di gestione ambientale avente
l’obiettivo di fornire all’azienda un
approccio e dei mezzi pratici che
la sostengano nella gestione della
responsabilità ambientale.
È focalizzato su sistemi ambientali e sulle
metodologie per implementarli, così come
su audit, comunicazione, analisi del ciclo di
vita e sfide ambientali quali i cambiamenti
climatici.
In essere dal 2007
Sistemi
di gestione
della qualità
ISO 9001:2000 Sistema di gestione della qualità avente
l’obiettivo di guidare i processi aziendali,
accrescendo l’efficacia e l’efficienza nella
realizzazione del prodotto e nella fornitura
del servizio verso il cliente e gli stakeholder
esterni.
In essere dal 2012
Sistemi
di gestione dell’energia
ISO 50001:2011
Sistema di gestione dell’energia basato sul
principio del miglioramento continuo.
Fornisce alle aziende una cornice per
sviluppare una politica energetica volta
ad incrementare l’efficienza, per fissare
obiettivi e per sistematizzare i dati in modo
da prendere decisioni sempre più puntuali.
Entro 31.12.17
20. 18 MARVON - Bilancio di sostenibilità 2014-2015
Aprile
2015
STEP1
STEP2
STEP5
STEP3
STEP4
Gennaio
2016
KICK OFF, DEFINIZIONE SOSTENIBILITÀ
Sensibilizzazione riguardo la sostenibilità e condivisione degli obiettivi del progetto
Definizione del significato di sostenibilità per l’azienda
Mappatura degli stakeholder
Design del dialogo con gli stakeholder
DIALOGO/ANALISI STAKEHOLDER E CONDIVISIONE RISULTATI
Dialogo con gli stakeholder interni (collaboratori)
Dialogo con gli stakeholder esterni
Analisi dati
Condivisione dei risultati con tutti i collaboratori e interpretazione
OBIETTIVI E IMPEGNI CSR
Revisione della missione, visione e valori aziendali
Definizione di impegni, attività strategiche in ambito di Responsabilità Sociale d’Impresa
Definizione di un piano d’azione
BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ
Definizione dei temi “materiali” per il bilancio di sostenibilità
Definizione della struttura e redazione dei contenuti del bilancio
Implementazione e realizzazione
degli impegni
Verifica permanente di progressi e
redazione dei bilanci di verifica
Il percorso del progetto di sostenibilità e di Responsabilità Sociale d’Impresa (CSR)
21. 191. SOSTENIBILITÀ, STRATEGIA EVALORI
1.5 Nota metodologica
Il bilancio di sostenibilità per Marvon rappresenta un mezzo per mettersi in contatto
con i propri stakeholder e dar loro la possibilità di comprendere l’impegno dell’azienda
a livello ambientale, sociale ed economico. La stesura del bilancio ha offerto inoltre la
possibilità di imprimere un ulteriore orientamento a queste tematiche, facendo sì che la
Responsabilità Sociale d’Impresa diventi parte integrante della strategia aziendale.
Questo bilancio è anche l’occasione per riflettere e analizzare il percorso intrapreso
dall’azienda, che ha permesso di mettere a fuoco le tematiche importanti per il territorio,
per i clienti e i fornitori, coinvolgendo tutti i collaboratori. Esso ha permesso all‘azienda di
formalizzare gli impegni che intende assumere e ha dato allo stesso tempo la possibilità
di raccontare ciò che viene fatto, con la volontà di creare una maggiore collaborazione
con i gruppi di interesse.
Sono stati definiti tre blocchi tematici trattati nei seguenti capitoli: Ambiente ed energia,
Persone e territorio, Processi e alleanze di valori.
Il presente bilancio fa riferimento alle attività di Marvon s.r.l., con sede legale a Vestone,
in provincia di Brescia, Italia, copre principalmente gli esercizi del 2014 e 2015, con una
retrospettiva sul passato e verrà redatto su base biennale.
1.5.1 Linee guida
Questo report è stato steso seguendo le linee guida G4 redatte dalla Global Reporting
Initiative (GRI) nel 2013 e seguendo il livello di applicazione “core”.
Il Global Reporting Initiative è un ente non profit leader nel campo della sostenibilità,
promuove l’uso della rendicontazione di sostenibilità come leva a disposizione delle
aziende intenzionate a migliorare le proprie performance in questa direzione e come
contributo per lo sviluppo sostenibile a livello globale. Il GRI nasce con la visione di
un’economia globale sostenibile nella quale le organizzazioni gestiscono i loro impatti
economici, sociali e ambientali responsabilmente, rendicontandoli in modo trasparente.
Offre delle linee guida e dei principi di rendicontazione standardizzati e il più possibile
completi, al passo con l’evolversi del contesto sociale, economico ed ambientale.
22. 20 MARVON - Bilancio di sostenibilità 2014-2015
1.5.2 La matrice di materialità
Le linee guida G4 hanno introdotto il concetto di “materialità”, che sta ad indicare
la rilevanza, ai fini del bilancio, delle tematiche sociali, ambientali ed economiche che
rientrano nella sfera di potenziale interesse dell’azienda. Questo concetto è stato inserito
per aiutare le aziende che si accingono a stendere un bilancio a definire quali temi
dovrebbero essere maggiormente trattati ed esposti nonché l’intensità e la profondità
con le quali questi devono essere analizzati. Gli argomenti che si potrebbero coprire in
un bilancio di sostenibilità sono infatti molteplici e proprio per questo motivo vengono
definiti diversi gradi di materialità tramite l’indagine sugli stakeholder esterni e l’analisi della
rilevanza strategica interna. Un alto grado di materialità implica che l’argomento verrà
trattato in modo approfondito nel bilancio, in quanto ritenuto rilevante sia esternamente
che internamente all’azienda.
La seguente matrice di materialità, riportante sull’asse delle ordinate le aspettative sociali
in riferimento al bilancio e sull’asse delle ascisse l’importanza ai fini del bilancio dal punto
di vista dell’azienda, rappresenta una mappa tematica di quanto verrà presentato nei
prossimi capitoli. I temi che si trovano nei quadranti in basso a sinistra sono stati affrontati
in modo meno approfondito, mentre, muovendosi a salire verso destra, si incontrano
i temi che vanno a costituire il focus principale del bilancio. Temi già approfonditi
estensivamente dalla legislazione italiana, quali lo sfruttamento minorile e i diritti umani,
non sono stati presi in considerazione in quanto non pertinenti alla figura dell’azienda.
alto
alto
medio
medio
basso
basso
ASPETTATIVESOCIALIINRIFERIMENTOALREPORT
IMPORTANZA AI FINI DEL REPORT DAL PUNTO DIVISTA DELL’AZIENDA
Gender equality
Inquinamento acustico
Biodiversità
Collaboratori, etica e
cultura aziendale
Riduzione dell’impatto
ambientale ed economico
dei prodotti
Stakeholder dialogue
Lavoro e sviluppo delle
professionalità
Supporto all’economia locale
Comunity engagement
Emissioni CO2
Emissioni in atmosfera
Filiera e tutela delle condizioni
ambientali e sociali
Servizio e attenzione al cliente
Acque reflue
Welfare aziendale
Formazione collaboratori
Rafforzamento della filiera come
alleanza di valori
Infortuni e sicurezza
Utilizzo materie prime
Efficienza energetica
Gestione rifiuti e rifiuti pericolosi
Trasporto e logistica
25. 23
2. AMBIENTE E ENERGIA
2.1 Introduzione
L’obiettivo primario della gestione ambientale di Marvon è quello di stimolare all’interno
dell’azienda una consapevolezza autentica e profonda degli aspetti più significativi relativi
all’ambiente e alla salvaguardia delle risorse, adottando processi di miglioramento
continuo.
Uno dei settori in cui Marvon opera è quello dei trattamenti galvanici su materiale
plastico. Questo fa si che l’azienda sia da sempre soggetta all’applicazione di normative
restrittive in termini di sicurezza e tutela dell’ambiente. Tali adempimenti e la crescente
sensibilità sviluppata negli anni hanno portato all’adozione del sistema di gestione
UNI EN ISO 14001, fin dal 2007, successivamente integrato con i sistemi di gestione della
sicurezza e della qualità, che hanno permesso all’azienda di sviluppare un orientamento
chiaro ed organizzato.
Marvon agisce quotidianamente nella consapevolezza che l’obiettivo finale sia quello
di eliminare o ridurre al minimo gli effetti negativi sull’ambiente utilizzando in modo
consapevole le risorse che la natura mette a disposizione, quali le materie prime necessarie
per la realizzazione dei prodotti e l’energia impiegata nei processi. Gli investimenti
fatti negli anni per migliorare la performance ambientale e tutti gli accorgimenti che
consentono un utilizzo parsimonioso delle risorse hanno infatti permesso all’azienda di
integrare la sostenibilità ambientale a quella finanziaria.
La prevenzione degli impatti ambientali sui lavoratori e sulla popolazione limitrofa,
il miglioramento delle prestazioni e l’implementazione delle migliori soluzioni tecnologiche
disponibili per processi, prodotti, impianti e sostanze, così come il rispetto di tutte le
normative e delle disposizioni sottoscritte su base volontaria sono al centro della politica
ambientale di Marvon.
«Ci impegniamo ad utilizzare efficacemente le risorse energetiche, idriche e a ridurre
i consumi delle materie prime; sensibilizziamo e formiamo i nostri collaboratori
affinché l’impegno ambientale dell’azienda diventi autentico, vissuto e condiviso.
Crediamo infine che la protezione ambientale vada molto al di là dei confini della
nostra azienda e che necessiti di una rete di collaborazione con tutti gli stakeholder.»
Andrea Sbicego
Energy Manager
26. 24 MARVON - Bilancio di sostenibilità 2014-2015
2.2 Gli investimenti per l’ambiente
Per Marvon agire in modo ecologicamente responsabile significa anche investire per la tutela
dell’ambiente. L’attento monitoraggio delle materie prime impiegate, il coinvolgimento dei
fornitori per l’ottimizzazione degli impianti, l’analisi dei consumi energetici, l’introduzione
di un software per il controllo dei processi e l’orientamento al miglioramento continuo
l’hanno portata ad essere un’azienda competitiva e innovativa anche in materia ambientale.
Gli interventi fatti nell’ultimo decennio sono stati molteplici e hanno permesso all’azienda
di ottenere ottimi risultati. Di seguito i più rilevanti:
INSTALLAZIONE DI UN
SISTEMA DI DEPURAZIONE
BATCH
Il sistema permette di trattare
le soluzioni ad elevato livello di
concentrazione senza causare carichi
eccessivi al depuratore chimico-fisico,
ottimizzando così il processo di
depurazione delle acque
INSERIMENTO DI UN IMPIANTO
DI RICIRCOLO DELLE ACQUE DI
LAVAGGIO
Questo sistema permette di
riutilizzare le acque di lavaggio e di
ridurre il consumo della risorsa idrica.
MAGAZZINO SOSTANZE
PERICOLOSE
Vengono riorganizzati tutti gli spazi
dedicati allo stoccaggio delle materie
prime della galvanica.
SISTEMA DI GESTIONE
AMBIENTALE
Inizia il percorso che porterà l’azienda
alla certificazione del proprio sistema di
gestione ambientale secondo la norma
UNI EN ISO 14001.
RIQUALIFICAZIONE DEL
DEPURATORE CHIMICO-FISICO
- PARTE 1 -
L’impianto è stato dotato di nuove
vasche in cemento per la raccolta delle
acque, rivestite con materiali resistenti
alle sostanze chimiche aggressive
e di un nuovo decantatore per la
separazione del fango dalle acque
depurate. Tutto questo ha portato ad
un miglioramento della gestione del
processo di depurazione delle acque.
RIQUALIFICAZIONE DEL
DEPURATORE CHIMICO-FISICO
- PARTE 2 -
Le vasche di reazione, ormai obsolete,
sono state sostituite con nuove vasche
più resistenti e sicure. Tutti i sistemi
di dosaggio e misura di queste fasi
sono stati automatizzati e dotati dei
più severi sistemi di controllo al fine
di avere una supervisione continua
dell’efficienza dell’impianto.
IMPLEMENTAZIONE DI
SISTEMA DI GESTIONE DELLA
SICUREZZA
Nel 2007 a livello europeo è stata
modificata la classificazione di alcune
sostanze utilizzate per i processi
galvanici. Marvon, che rientra tra
le aziende a rischio di incidente
rilevante (D.lgs. 334/99 “Seveso”), ha
implementato un sistema di gestione
della sicurezza volto a prevenire
situazioni di emergenza e a contenerne
i possibili effetti.
REALIZZAZIONE
DELL’IMPIANTO PER IL
RICIRCOLO DELLE ACQUE
DI RAFFREDDAMENTO
Le acque di raffreddamento sono
essenziali per i reparti di stampaggio
ed estrusione delle materie plastiche.
Mediante questo sistema a ciclo chiuso
si è ottenuta una riduzione dell’acqua
consumata di circa il 60%.
47% AMIANTO RIMOSSO
Viene effettuato il primo intervento di
rimozione della copertura in cemento
amianto.
2003
2006
2004
2007
2008
27. 252.AMBIENTE E ENERGIA
INSTALLAZIONE TORRE DI
ABBATTIMENTO AD UMIDO
Questo sistema, considerato la
migliore tecnologia disponibile (BAT),
permette di ridurre le emissioni di
inquinanti in atmosfera.
RISTRUTTURAZIONE DELLA
LINEA CHIMICA
- PARTE 1 -
Questo intervento ha permesso di
ottimizzare i processi: le vasche delle
soluzioni sono state ristrette al fine
di evitare sprechi di materie prime, di
energia e di acqua di lavaggio.
INTRODUZIONE DI UN
NUOVO IMPIANTO DI
SMETALLIZZAZIONE
L’impianto permette la pulizia dei
telai galvanici al fine di mantenerne
l’efficienza e permette il recupero
di alcuni pezzi che, diversamente,
dovrebbero essere smaltiti.
INTERVENTI DI
EFFICIENTAMENTO
ENERGETICO
- PARTE I -
Vengono installati inverter sui principali
impianti produttivi al fine di ridurre il
consumo di energia elettrica.
INSTALLAZIONE DI UN
SECONDO DECANTATORE
Questo impianto permette di
aumentare il tempo di sedimentazione
dei fanghi garantendo così una
completa separazione dall’acqua di
scarico ed una migliore efficienza del
trattamento di depurazione.
INSTALLAZIONE DI UN IMPIANTO
DI COGENERAZIONE
Il cogeneratore permette la produzione
combinata di energia elettrica e termica
utilizzate per alimentare lo stabilimento,
riducendo le emissioni globali di CO2
eq.
100% AMIANTO RIMOSSO
Nell’estate del 2015 l’azienda ha rimosso
l’ultima porzione di amianto.
OTTIMIZZAZIONE DELL’IMPIANTO
DI RISCALDAMENTO
Il nuovo impianto ad aerotermi, che
sostituisce il vecchio impianto a gas
metano, sfrutta l’acqua calda prodotta dal
cogeneratore per il riscaldamento degli
ambienti produttivi.
INSTALLAZIONE DI UN IMPIANTO
DI EVAPORAZIONE
L’impianto permette di recuperare
dall’evaporazione dell’acqua di lavaggio
alcune sostanze che vengono reimpiegate
nel ciclo produttivo. Questo consente
di alleggerire il carico al depuratore, di
ridurre il consumo di materie prime e di
riutilizzare l’acqua evaporata.
INTERVENTI DI EFFICIENTAMENTO
ENERGETICO
- PARTE 2 -
Vengono sostituiti 200 corpi illuminanti
tradizionali con lampade a LED.
MIGLIORAMENTO IMPIANTO DI
ABBATTIMENTO EMISSIONI
L’intervento permette di aumentare
l’efficienza dell’impianto di abbattimento ad
umido (scrubber) a servizio dell’impianto
galvanico.
REALIZZAZIONE NUOVA
PAVIMENTAZIONE LINEA
CHIMICA
La pavimentazione è stata rifatta con
materiali impermeabili con l’obiettivo
di creare un sistema di contenimento
di emergenza in caso di eventuale
perdita dalle vasche prevenendo la
potenziale contaminazione del terreno
e dei corsi d’acqua.
RISTRUTTURAZIONE DELLA
LINEA CHIMICA
- PARTE 2 -
È stato completato
l’ammodernamento della linea di
produzione con l’inserimento di
nuovi carri di movimentazione a
basso consumo energetico e con
elevate prestazioni. È stata ultimata la
sostituzione delle vasche a conclusione
delle modifiche sull’impianto fatte nel
2009.
OTTIMIZZAZIONE
DELL’IMPIANTO DI
DISTRIBUZIONE ACQUA
CALDA
Il vecchio impianto di produzione
e distribuzione del vapore è stato
sostituito con un circuito ad acqua
calda alimentato da caldaie più
efficienti. L’intero circuito è stato
isolato termicamente per ridurre al
minimo le perdite di calore.
2009
2011
2012-2013
2014
2015
28. 26 MARVON - Bilancio di sostenibilità 2014-2015
A partire dall’acquisizione dell’azienda da parte del Gruppo Fondital, Marvon ha intrapreso
un percorso che l’ha portata a compiere importanti investimenti per la tutela ambientale
e per la ristrutturazione completa dei reparti produttivi, ottimizzando i processi e gli
impianti con l’obiettivo di incrementare l’efficienza.
9.000.000
7.000.000
5.000.000
3.000.000
1.000.000
2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Quota del fatturato destinata a investimenti
in impianti e tutela ambientale
Fatturato
Euro
L’IMPEGNO ECONOMICO DEGLI INVESTIMENTI:
2.3 L’utilizzo delle materie prime
nel processo galvanico
La corretta gestione ed il corretto stoccaggio delle sostanze utilizzate nel processo
galvanico sono di fondamentale importanza sia dal punto di vista ambientale che della
sicurezza. Per questo motivo nel 2006 l’azienda ha riorganizzato tutti i depositi di
sostanze per la galvanica, predisponendo un magazzino coperto e dotato di bacini di
contenimento.
Inoltre nel corso degli anni sono stati organizzati diversi momenti di formazione del
personale proprio sulla corretta gestione e stoccaggio delle sostanze e sulle procedure
da adottare in caso di emergenza.
Molte delle risorse utilizzate per i trattamenti galvanici sono risorse esauribili, in particolare
i metalli quali cromo e rame. La consapevolezza di questo ha portato all’installazione di
impianti per il recupero di metalli dai bagni galvanici, scegliendo degli evaporatori che ad
oggi costituiscono la soluzione tecnica più efficace ed avanzata.
Grazie a questi impianti è possibile ridurre il consumo di materie prime, nonché diminuire
il carico di sostanze inquinanti inviate all’impianto di depurazione e di conseguenza l’uso
di reagenti per abbatterle.
29. 272.AMBIENTE E ENERGIA
Anidride cromica
-26%
Solfato di rame
-47%
Sodio bisolfito
-41%
Acido solforico 66 be’
-54%
Calce idrata
-43%
Acido solforico ppa
-6%
Soda caustica
-16%
Differenza di consumo di materie prime e di produzione di fanghi tra il 2014 e il 2015
Fanghi
-22%
N° Batch per
depurazione cromo
-50%
Viaggi pertrasporto fanghi
-11%
2.3.1 Evaporatori - impianto per il recupero del solfato di
rame e dell’acido cromico
Questo sistema di evaporazione, installato sulla linea galvanica, è composto da due
unità impiantistiche: la prima recupera il solfato di rame prelevando acqua dalla vasca di
recupero posta immediatamente dopo la ramatura. La seconda recupera l’acido cromico
dalla vasca susseguente la cromatura decorativa.
Gli impianti utilizzano come fluido evaporante l’acqua calda disponibile in azienda
proveniente dall’impianto di cogenerazione e dalle caldaie installate per il riscaldamento
delle vasche di trattamento. L’acqua di raffreddamento utilizzata per condensare
l’evaporato degli stadi e per raffreddare le pompe del vuoto viene poi inviata all’impianto
galvanico.
30. 28 MARVON - Bilancio di sostenibilità 2014-2015
2.4 La gestione della risorsa idrica
Marvon è consapevole che gli impatti ambientali più significativi dell’azienda derivino
dai consumi di acqua e dagli scarichi idrici, motivo per cui sono stati messi in campo
interventi aventi da una parte lo scopo di ridurre il quantitativo di acqua prelevata e
utilizzata e dall’altra quello di garantire il rispetto dei limiti di legge per le acque scaricate.
Per questo motivo per il prossimo futuro ci siamo prefissati questi obiettivi:
OBIETTIVO
Riduzione del quantitativo di acqua necessaria al funzionamento degli
evaporatori e contemporanea diminuzione del prelievo di acqua di falda.
Diminuzione del prelievo di acqua di pozzo del 10% entro la fine del 2017,
prendendo il 2015 come anno di riferimento.
Miglioramento del monitoraggio delle acque scaricate e aumento, entro la fine
del 2017, del numero di analisi.
2.4.1 Consumo della risorsa idrica
L’azienda preleva l’acqua di processo da un pozzo artesiano di proprietà in una zona dove
la falda idrica è ben alimentata essendo in diretta connessione con il fiume Chiese e con
i suoi affluenti.
Le acque prelevate dal pozzo vengono principalmente utilizzate nelle linee di trattamento
galvanico per le operazioni di rabbocco, lavaggio e pulizia, per la depurazione delle
emissioni (scrubber a umido) e per il raffreddamento (di stampi, estrusi e pezzi stampati).
Il quantitativo prelevato annualmente si mantiene nettamente al di sotto del quantitativo
per cui Marvon è stata autorizzata.
Negli anni l’azienda ha lavorato sul taglio dei consumi implementando impianti di ricircolo
o recupero delle acque, mediante sistemi come colonne a resina, lavaggi a cascata e lavaggi
a spruzzi. Le acque di raffreddamento, essenziali per i reparti di stampaggio ed estrusione
materie plastiche, dal 2008 vengono reimmesse nel sistema mediante un impianto a ciclo
chiuso, permettendo un risparmio di acqua utilizzata per il raffreddamento pari al 60%
nell’arco di un anno rispetto a quella che sarebbe necessaria in assenza di tale impianto
di ricircolo.
Le acque provenienti dall’acquedotto vengono utilizzate da Marvon solo a fini igienico
sanitari e non vengono in alcun modo immesse nel ciclo produttivo evitando così l’utilizzo
ai fini della produzione di una risorsa preziosa come l’acqua potabile.
31. 292.AMBIENTE E ENERGIA
Prelievo autorizzato
Prelievo acqua da pozzo
m3
/anno
2010 20122011 2013 2014 2015
PRELIEVO ACQUA DA POZZO
250.000
200.000
150.000
100.000
50.000
0
300.000
350.000
Nel grafico è riportato il quantitativo annuo di acqua prelevata da pozzo per il periodo
dal 2010 al 2015. L’andamento del consumo si è mantenuto pressoché costante negli anni
dal 2010 al 2014. Nel 2015 si può notare un aumento dovuto all’inserimento degli impianti
di evaporazione per il recupero del solfato di rame e dell’acido cromico che, lavorando a
temperature elevate, hanno necessità di importanti quantitativi di acqua di raffreddamento.
L’acqua necessaria per questi impianti viene in parte riutilizzata all’interno del processo
galvanico come acqua di processo e in parte inviata a scarico.
OBIETTIVO
L’azienda si è posta come obiettivo, attraverso l’installazione di un impianto di
dissipazione del calore, di ridurre considerevolmente il quantitativo di acqua
necessaria al funzionamento degli evaporatori diminuendo il prelievo di acqua
di falda. Oltre a questo intervento, l’azienda intende operare ottimizzando
l’utilizzo della risorsa idrica al fine di diminuire entro il 31/12/2017 il prelievo da
pozzo del 10% rispetto al consumo avvenuto nell’anno 2015.
Come si osserva dal grafico sottostante, dal 2010 a oggi, il quantitativo di acqua per unità
di prodotto prelevata da falda e utilizzata nel processo galvanico si è mantenuto pressoché
costante. Si nota una lieve diminuzione data dagli interventi di ottimizzazione dell’uso della
risorsa idrica che l’azienda ha adottato negli anni.
m3
/barra
0,00
0,50
1,00
1,50
2,00
CONSUMO SPECIFICO DI ACQUA DA POZZO
PER L’IMPIANTO GALVANICO
20112010 2012 2013 2014 2015
32. 30 MARVON - Bilancio di sostenibilità 2014-2015
2.4.2 Depurazione delle acque
L’acqua utilizzata nel processo galvanico viene depurata prima di essere scaricata, al fine di
rispettare i severi limiti allo scarico e non immettere sostanze inquinanti nel fiume Chiese.
In azienda è installato un sistema di depurazione chimico-fisico che, nel tempo, è stato
oggetto di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, anche radicali, al fine di
migliorare l’efficacia del trattamento, adottando le migliori tecnologie che negli anni si sono
rese disponibili. Tutti gli stadi depurativi sono supervisionati da un sistema computerizzato,
che permette il controllo dell’intera strumentazione e dei sistemi di depurazione in
ogni fase, rilevando tempestivamente eventuali anomalie nel trattamento e allertando
immediatamente i tecnici aziendali affinché sia possibile intervenire in modo rapido.
Il sistema è inoltre in grado di attivare blocchi cautelativi sullo scarico.
L’azienda effettua analisi regolarmente, appoggiandosi a laboratori esterni e verificando
tutti i parametri, come prescritto dalla autorizzazioni in possesso. Inoltre, si è dotata di un
piano di monitoraggio interno che prevede, attraverso l’utilizzo della strumentazione a
disposizione dell’azienda, di compiere dei controlli a scadenza giornaliera al fine di assicurare
il continuo e corretto funzionamento dell’impianto.
Oltre alla depurazione delle acque provenienti dal reparto galvanico, l’azienda provvede
anche alla depurazione delle acque di prima pioggia, raccogliendo e trattando i primi 5 mm di
pioggia di ogni evento meteorico che potrebbero incidere sull’ecosistema dei corsi d’acqua.
OBIETTIVO
L’obiettivo che si pone l’azienda al fine di mantenere i livelli di qualità dello
scarico è quello di migliorare il monitoraggio delle acque scaricate aumentando
ulteriormente, su base volontaria, il numero di analisi entro la fine del 2017.
L’azienda ha quindi intenzione di acquistare un nuovo strumento di laboratorio
per analizzare in autonomia un maggior numero di parametri. In questo modo
saràpossibilearrivareasvolgere675analisiinautocontrolloall’anno,raggiungendo
più del doppio del numero di analisi svolte attualmente.
Marvon: Impianto di depurazione
33. 312.AMBIENTE E ENERGIA
In questi grafici si vede l’andamento del valore medio allo scarico per i principali inquinanti
monitorati. Il valore medio annuale è molto inferiore al limite previsto per legge.
mg/l
0,00
0,05
0,10
0,15
0,25
0,20
20112010 2012 2013 2014 2015*
mg/l
0,00
0,50
1,00
1,50
2,50
2,00
20112010 2012 2013 2014 2015*
mg/l
0,00
0,05
0,10
0,15
0,25
0,20
20112010 2012 2013 2014 2015*
mg/l
0,00
0,50
1,00
1,50
2,50
2,00
20112010 2012 2013 2014 2015*
CROMOTOTALE NICHEL
RAME CROMOVI
Valore limite Valore medio allo scarico Valore limite Valore medio allo scarico
Valore limite Valore medio allo scaricoValore limite Valore medio allo scarico
* Dati al 30/11/2015.
OBIETTIVO
Nelleimmediatevicinanzedelsitoaziendalenonvisonoareeditutelaesalvaguardia
specifiche, ad esempio siti di interesse comunitario o zone di protezione speciale,
sulle quali è prevedibile una ricaduta delle attività dell’azienda. Marvon si pone
comunque l’obiettivo di salvaguardare la biodiversità dell’ecosistema fluviale.
L’azienda è infatti intenzionata ad attivare entro la fine del 2017, parallelamente
ai controlli sugli scarichi già in atto, un sistema di controllo che prevede almeno
un campionamento ogni tre mesi sul corpo idrico. Tale impegno che l’azienda
intende adottare volontariamente permetterà di monitorare lo stato delle acque
del fiume immediatamente a valle degli scarichi.
34. 32 MARVON - Bilancio di sostenibilità 2014-2015
Marvon: Impianto
di depurazione
35. FOCUS: Gli impianti di depurazione
Impianto di pretrattamento Batch
A questo impianto giungono i concentrati cromici e rameici e le acque provenienti dalle manutenzioni delle vasche di rame
e del controlavaggio dell’impianto resine. I concentrati arrivano ai serbatoi d’accumulo per poi affluire alla vasca di trattamento
Batch; il trattamento è identico a un trattamento chimico-fisico tradizionale, con la differenza che il tutto avviene in un’unica vasca
dal volume massimo di 5 m3
controllandolo fase per fase. Dopo il tempo di decantazione il fango sedimentato è scaricato; il fango
dei trattamenti concentrati cromici è inviato all’ispessitore dell’impianto chimico-fisico continuo, mentre il fango dei trattamenti
concentrati rameici è inviato ad un ispessitore appositamente dedicato e a una filtropressa anch’essa dedicata. Le acque chiarificate
sono rilanciate direttamente alla neutralizzazione, mentre l’acqua di risulta dalla filtrazione è rilanciata nell’impianto chimico-
fisico continuo, e trattata ulteriormente con le acque provenienti dalla neutralizzazione. Il ciclo è completamente controllato
da un sistema elettronico.
Impianto chimico-fisico in continuo
Le acque provenienti dai lavaggi sia della linea chimica che della linea elettrolitica sono inviate all’impianto di trattamento
chimico-fisico in continuo. Le acque contenenti cromo giungono per caduta direttamente alle vasche di decromatazione e
post-decromatazione dove avviene la riduzione dei cromati presenti. Il pH della reazione deve essere mantenuto molto basso:
il processo di acidificazione viene controllato da uno strumento per la regolazione del pH; raggiunto il valore ottimale si dosa
bisolfito di sodio per ridurre il cromo VI a cromo III che ha un minore impatto ambientale. La reazione viene controllata in
continuo da un apposito strumento per la misura del potenziale redox. Le vasche sono dotate di un elettroagitatore per
la corretta miscelazione delle acque reflue e dei reagenti. Il dosaggio dei reagenti avviene in automatico ad apertura delle
elettrovalvole dei serbatoi di stoccaggio. Dalle vasche di decromatazione l’acqua passa alla fase di neutralizzazione dove si
miscela alle altre acque provenienti dai lavaggi delle linee galvaniche. Viene dosato un reagente basico per portare il pH ai valori
ottimali per ottenere l’insolubilizzazione degli inquinanti, per poi permettere la loro eliminazione per precipitazione nelle fasi
successive. Dalla neutralizzazione le acque sono mandate alla fase di omogeneizzazione; da qui sono rilanciate nella vasca di
flocculazione dove viene aggiunto un polielettrolita che ha lo scopo di permettere la formazione dei fiocchi di fango e il loro
ingrossamento. Nel decantatore a pacchi lamellari avviene la separazione dell’acqua chiarificata dai fiocchi di fango formatisi.
Il fango decantato sul fondo è scaricato periodicamente nell’ispessitore.
Le acque in uscita dal decantatore affluiscono al filtro a quarzite dove vengono trattenute le impurità solide che si accumulano
sulla parte alta dello strato di quarzite. Le particelle trattenute sono eliminate nella fase di controlavaggio del filtro, effettuato
utilizzando l’acqua depurata accumulata, prima dello scarico finale. A presidio degli stadi di depurazione è stato installato un
sistema PLC, da cui è possibile controllare tutte le apparecchiature, visualizzare e gestire gli allarmi e i valori di pH e redox.
Le vasche dell’impianto sono state sovradimensionate rispetto ai volumi da trattare per garantire la gestione delle acque anche
in caso di guasti o malfunzionamenti dell’impianto. Inoltre ognuna di esse è dotata di livello di sicurezza collegato ad allarmi
visivi e sonori.
Nel corso degli anni sono stati molteplici gli interventi sull’impianto di depurazione al fine di ottimizzare il processo. In particolare
nel 2004 è stata creata una struttura di contenimento per l’impianto al fine di mantenere costanti le temperature e diminuire
quindi l’influenza di queste sui processi depurativi.
332.AMBIENTE E ENERGIA
36. 34 MARVON - Bilancio di sostenibilità 2014-2015
2.5 La gestione dei rifiuti
2.5.1 La raccolta differenziata
Nel 2010 l’azienda ha avviato una campagna di formazione e sensibilizzazione del personale
sulle tematiche relative alla corretta gestione dei rifiuti e alla loro differenziazione, creando
all’interno dello stabilimento veri e propri punti di raccolta multimateriale con contenitori
di colori diversi per aiutare i collaboratori a raggiungere l’obiettivo.
I dati dimostrano che la raccolta differenziata è passata dal 26% nel 2010 al 68% nel 2015, nel
contempo si evidenzia una diminuzione nella produzione globale dei rifiuti da imballaggio.
Differenziata
Non differenziata
Percentuale di differenziata
40.000
kg/anno
30.000
20.000
10.000
0
2010 20122011 2013 2014 2015
RACCOLTA DIFFERENZIATA
26%
29%
35%
75%
61% 68%
OBIETTIVO
Nonostante i buoni risultati raggiunti l’azienda si pone un ulteriore obiettivo
da raggiungere tramite la sensibilizzazione dei collaboratori: la raccolta e
valorizzazione del 100% delle frazioni recuperabili aumentando entro la fine del
2017 la percentuale di differenziato su indifferenziato del 5% rispetto al valore
del 2015.
«La raccolta differenziata
è il modo migliore per
preservare e mantenere le
risorse naturali, a vantaggio
nostro e delle generazioni
future: recuperare e
riutilizzare i rifiuti, dalla
carta alla plastica,
contribuisce a restituirci e
conservare un ambiente
“naturalmente” più ricco.»
Elisabetta Carè
Responsabile Ambiente
37. 352.AMBIENTE E ENERGIA
2.5.2 I rifiuti pericolosi
Ogni rifiuto è gestito rigorosamente secondo quanto previsto dalla normativa vigente
e viene classificato secondo la regolamentazione tramite l’assegnazione del codice CER
specifico.
Per quanto riguarda i rifiuti pericolosi vengono effettuate analisi da laboratori esterni al fine
di caratterizzarli e di definirne il destino.
Di seguito vengono riportati in termini quantitativi i volumi di rifiuti prodotti nel periodo
2010-2015 suddivisi per pericolosi e non pericolosi.
Rifiuti non pericolosi
Rifiuti pericolosi
400.000
kg/anno
300.000
200.000
100.000
0
2010 20122011 2013 2014 2015
RIFIUTI PRODOTTI
In questo grafico si evidenzia l’andamento dei rifiuti pericolosi rispetto alla produzione
del reparto galvanico da cui provengono principalmente. L’aumento dei valori relativi
all’anno 2014 è dovuto ai lavori di riqualificazione della linea galvanica che ha comportato
lo smantellamento del precedente impianto.
2010 2011 2012 2013 2014 2015
0
2,0
4,0
6,0
RIFIUTI PERICOLOSI
kg/barra
38. 36 MARVON - Bilancio di sostenibilità 2014-2015
In relazione alla tipologia ed alla classificazione del rifiuto ne viene definita la destinazione,
privilegiandone l’avvio a recupero ove esistano impianti autorizzati, rispetto allo
smaltimento.
Rifiuti pericolosi a smaltimento
Rifiuti pericolosi a recupero
400.000
kg/anno
300.000
200.000
100.000
0
2010 20122011 2013 2014 2015
DESTINAZIONE RIFIUTI PERICOLOSI
Molti dei rifiuti pericolosi prodotti da Marvon sono soggetti alla normativa ADR (accordo
europeo relativo ai trasporti internazionali di merci pericolose su strada) che regola a
livello internazionale il trasporto terrestre di merci pericolose. I trasportatori vengono
dunque selezionati in modo accurato, verificando che abbiano le qualifiche necessarie.
I collaboratori dell’azienda addetti alla movimentazione di tali rifiuti accedono
periodicamente a corsi di formazione, che forniscono gli strumenti adatti per rispondere
in modo efficace in caso di emergenza e offrono un quadro aggiornato sul panorama
normativo.
OBIETTIVO
La riduzione dei rifiuti pericolosi non è semplice in un’azienda che utilizza
sostanze pericolose, ma Marvon, con l’inserimento di sistemi di recupero
delle soluzioni di processo installati in alcune vasche di trattamento, ha come
obiettivo la riduzione della produzione di fanghi da depurazione.
39. 372.AMBIENTE E ENERGIA
RECUPERO
ENERGETICO
ADOZIONE
DELLE MIGLIORI
TECNOLOGIE
DISPONIBILI
(BAT)
UTILIZZO
DI IMPIANTI
EFFICIENTI
PROMOZIONE DI
UNA CULTURA
DEL RISPARMIO E
DELL’EFFICIENZA
ENERGETICA
ACCURATEZZA
NELLA RACCOLTA
E ANALISI DEI DATI
MIGLIORAMENTO
CONTINUO
2.6 Energia
Da anni l’azienda non solo monitora costantemente i consumi al fine di ridurre gli sprechi
e ottimizzarne l’uso, ma si impegna anche a formare i collaboratori affinché abbiano le
competenze necessarie per mettere in pratica processi volti all’efficienza, sensibilizzandoli
all’uso consapevole ed efficiente dell’energia e corresponsabilizzandoli, mostrando loro le
necessità e le opportunità derivanti dal risparmio energetico.
Si possono definire temi centrali della politica energetica di Marvon quelli relativi
all’efficienza energetica, alla riduzione dei consumi e al contenimento dell’emissione di
gas ad effetto serra.
L’energia è risorsa fondamentale per i processi produttivi e l’azienda, consapevole di
questo aspetto, si pone contestualmente l’obiettivo di diminuirne l’utilizzo e di trovare
soluzioni volte all’ottimizzazione dell’uso delle fonti energetiche.
Conseguentemente, l’impegno che si intende perseguire è quello di ridurre le emissioni
dirette e indirette di gas serra derivanti dalle attività produttive che implicano consumi
energetici (emissioni di scope 1 e scope 2 in base alla classificazione internazionale
proposta dallo standard del Greenhouse Gas - GHG - Protocol).
L’impegno di Marvon relativo al miglioramento dell’efficienza energetica è sostenuto dallo
sviluppo di un sistema di management mirato alla creazione di un modello dettagliato
di indicatori chiave e all’implementazione di sistemi di rilevazione più sofisticati, al fine
di ottenere un quadro completo dell’energia consumata dall’azienda, direttamente e
indirettamente, attraverso i vari stadi all’interno della catena di valore.
I principi che guidano il lavoro di Marvon verso l’efficienza energetica sono:
40. 38 MARVON - Bilancio di sostenibilità 2014-2015
2.6.1 Energia e produzione
Le principali fonti di energia utilizzate sono: gas metano, energia elettrica da rete e
autoprodotta dall’impianto di cogenerazione e gasolio utilizzato per autotrazione.
L’energia elettrica è fondamentale per i processi di lavorazione galvanici: viene utilizzata
nelle vasche per attivare le reazioni elettrochimiche che portano alla deposizione dello
strato di metallo sulla superficie del pezzo in lavorazione. È inoltre fondamentale per
tutti gli impianti di movimentazione dei telai e l’alimentazione di tutti gli impianti ausiliari.
TEP* consumati
800
TEP
600
400
200
0
2010 20122011 2013 2014 2015
ANDAMENTO ENERGIA PRIMARIA
Nel calcolo dell’energia primaria utilizzata dallo stabilimento si è considerato il consumo
totale di energia elettrica sommato a quello di gas metano e gasolio, quest’ultimo
costituito prevalentemente dai consumi della flotta di automezzi commerciali. Per far sì
che il calcolo dell’intensità energetica fosse il più possibile efficace sono state effettuate
le seguenti considerazioni:
ƒ La maggior parte dei consumi di energia elettrica è riferita all’area funzionale dei
trattamenti galvanici e ai servizi ad essa ausiliari.
ƒ I maggiori consumi di gas metano sono destinati alla produzione di energia termica
necessaria al processo nei trattamenti galvanici. I restanti quantitativi di gas metano
non sono utilizzati in altri processi produttivi, bensì sono destinati alla produzione di
energia termica per riscaldamento e acqua calda sanitaria.
IPG generale
0,008
0,010
TEP/barra
0,006
0,004
0,002
0
2010 20122011 2013 2014 2015
IPG GENERALE
* Per la conversione in TEP sono stati
utilizzati i seguenti fattori:
Energia elettrica 1 TEP = 5.347 kWh
Gas metano 1 TEP = 1.219,5 Sm3
Gasolio 1 TEP = 1.152,5 litri
41. 392.AMBIENTE E ENERGIA
Di conseguenza, per il calcolo degli indici di consumo energetico specifico presentati
nei grafici seguenti si è ritenuto opportuno utilizzare il numero di barre sottoposte a
trattamento galvanico. La barra in galvanica rappresenta il supporto a superficie costante
su cui sono montati i pezzi che subiranno il trattamento di rivestimento superficiale.
2010 2011 2012 2013 2014 2015
kWh/barra
0
10,00
20,00
30,00
40,00
50,00
IPG ENERGIA ELETTRICA PRELEVATA DA RETE
IPG energia elettrica prelevata da rete
La forte diminuzione dei consumi specifici di energia elettrica per l’anno 2015, che
si osserva nel grafico, è da imputare all’avviamento dell’impianto di cogenerazione
(produzione combinata di energia elettrica e termica) oltre che all’attività continuativa
di efficientamento energetico. Il 2015 a causa della forte variazione del mix energetico
va considerato come uno spartiacque e fissa dei nuovi valori di riferimento per il futuro.
Nel grafico si evince inoltre come a cavallo fra il 2012 e il 2013 ci sia stata una rilevante
riduzione del consumo specifico, pari a circa il -11%. Questo valore è paragonabile ai risultati
di riduzione dei consumi di energia elettrica ottenuti grazie agli interventi di efficientamento
energetico realizzati in quel periodo. Il piano di efficienza energetica messo in atto e
descritto in seguito ha consentito all’azienda di conseguire un risparmio annuo di circa
200.000 kWh che corrispondono a 77 ton di CO2
eq evitate.
2010 2011
kWh
0
1.000.000
2.000.000
3.000.000
ENERGIA ELETTRICA PRELEVATA DA RETE
2012 2013 2014 2015
IPG energia elettrica prelevata da rete
* Dato calcolato su valore ISTAT anno 2013 - consumo medio pro capite equivalente a 1.185,9 kWh/anno. Con famiglia
si intende un nucleo composto da 4 persone.
-56%
dei consumi
specifici
di energia elettrica
nel 2015 rispetto
al 2010
risparmio di energia
elettrica pari al
consumo annuo
di 42 famiglie*
42. 40 MARVON - Bilancio di sostenibilità 2014-2015
2010 2011 2012 2013 2014 2015
Sm3
/barra 0
2,00
4,00
6,00
8,00
10,00
IPG GAS METANO
IPG gas metano
L’andamento della curva relativa al consumo specifico del gas metano nel corso degli
anni mostra una tendenza alla diminuzione fino al 2012, seguita poi da un aumento
significativo a partire dal 2014. Questo aumento è giustificato da un insieme di più fattori:
A settembre 2014 è stato avviato il nuovo impianto di produzione e distribuzione
dell’energia termica sotto forma di acqua calda a 85°C che è andato a sostituire il vecchio
impianto a vapore. La fase di avviamento e di ottimizzazione del funzionamento delle
caldaie e dei processi ha reso necessario un periodo di messa a punto, richiedendo un
aumento nell’utilizzo di gas metano, che ha di fatto contribuito a determinare questo trend.
Inoltre a ottobre 2014 sono entrati in funzione i nuovi evaporatori, installati ai fini di
diminuire indirettamente le emissioni di componenti chimici dall’elevato impatto
ambientale. Questi evaporatori, importanti per ridurre l’impatto ambientale dell’azienda,
necessitano di un quantitativo importante di energia termica non direttamente legata
al numero di barre prodotte dallo stabilimento, ma fissa nel tempo. Questa quota di
energia, che a partire dal 2015 è fornita dall’impianto di cogenerazione, nel 2014 è stata
prodotta dalle caldaie ancora in fase di messa a punto.
2010 2011 2012 2013 2014 2015
Sm3
0
100.000
200.000
300.000
400.000
500.000
GAS METANO
Gas metano altre utenze
Gas metano cogeneratore
43. FOCUS: Il nostro impianto di cogenerazione
110TEP
di energia
primaria
risparmiati
350 ton CO2
eq evitate
Stabilimento
Evaporatori
Vasche
Aerotermi
GAS METANO
COGENERATORE
CALDAIE
ENERGIA
ELETTRICA
AUTOPRODOTTA
ENERGIA
ELETTRICA
DA RETE
ENERGIA
TERMICA
Recupero e reimpiego
di cromo e rame
dalle vasche di lavaggio
Riduzione
componenti chimici
per depurazione acque
Riduzione
dei fanghi prodotti
dal depuratore
Nel corso del 2015 Marvon ha investito oltre 400.000 € per l’installazione di un gruppo di cogenerazione da 200 kWh alimentato
a gas metano che consente la produzione combinata di energia elettrica ed energia termica. L’intervento ha inoltre previsto la
sostituzione delle vecchie caldaie a vapore con nuove e più performanti unità ad acqua calda, il completo riammodernamento
dell’impianto di distribuzione dell’energia termica, la coibentazione della centrale termica e di tutta la rete di distribuzione per
ridurre al minimo le dispersioni di calore e la sostituzione dei vecchi sistemi di riscaldamento industriale (termoconvettori e
termostrisce) con nuovi e più efficienti aerotermi.
L’energia elettrica prodotta dall’impianto di cogenerazione è totalmente assorbita dallo stabilimento e nel 2015 ha coperto
circa il 50% dell’intero fabbisogno.
L’energia termica prodotta sotto forma di acqua calda a 85°C è impiegata tutto l’anno per il riscaldamento delle vasche del
reparto galvanica e per il funzionamento degli evaporatori e, nel periodo invernale, in parte anche per il riscaldamento degli
ambienti di lavoro.
Questo impianto crea un circolo virtuoso che consente di produrre energia con maggiore efficienza, riducendo l’impatto
ambientale e a un costo più competitivo. Tradotto in termini di prestazioni ambientali, nel 2015 Marvon ha evitato di immettere
in atmosfera 350 ton di CO2
eq, risparmiando 110 TEP di energia primaria.
Il riconoscimento della qualifica di Cogenerazione ad Alto Rendimento (CAR) consentirà all’azienda nel corso del 2016
di accedere al meccanismo dei Titoli di Efficienza Energetica (Certificati Bianchi), rendendo di fatto ancora più sostenibile
l’investimento.
412.AMBIENTE E ENERGIA
44. 42 MARVON - Bilancio di sostenibilità 2014-2015
risparmio
di energia elettrica
pari al consumo
annuo di 555
lampadine*
2.6.2 L’efficienza energetica
A partire dal 2012 sono stati effettuati numerosi interventi sugli impianti produttivi per
migliorarne il grado di efficienza energetica.
L’azienda ha deciso di focalizzare l’attenzione sulle linee produttive e sui servizi alla
produzione di tutte le unità d’impianto sulle quali fosse conveniente l’installazione di
sistemi di modulazione della frequenza (inverter), arrivando in alcuni casi a ridurre anche
del 70% l’energia consumata. Sostituzioni e ottimizzazioni sono state fatte anche sulla
produzione e distribuzione dell’aria compressa e sui sistemi di pompaggio.
Nel corso del 2015 sono stati sostituiti in ambienti interni e esterni circa 200 corpi
illuminanti ad incandescenza o a fluorescenza con nuovi e più efficienti tubi a LED per i
quali si stima, a parità di qualità di illuminazione e in base alla potenza installata e al fattore
di utilizzo ponderato, una riduzione del 50% dell’energia necessaria per l’illuminazione
dello stabilimento. Tra i benefici conseguibili c’è anche la riduzione delle emissioni
indirette (scope 2) di gas serra pari a circa 12 tonCO2
eq/anno, pari al consumo annuo di
energia elettrica di 555 lampadine*.
Nel corso del 2015 sono stati sostituiti gli impianti di riscaldamento degli ambienti
alimentati a metano con un sistema più efficiente che utilizza come fluido termovettore
l’acqua calda prodotta dal cogeneratore.
OBIETTIVO
La consapevolezza degli ottimi risultati raggiunti sinora stimola l’azienda a
proseguire e a fissare nuovi obiettivi attraverso un Piano di Efficienza Energetica
costituito da una serie di interventi da effettuare nel biennio 2016/2017.
Questi interventi consentono all’azienda di porsi come obiettivo entro la fine
del 2017 un ulteriore abbattimento dei consumi di energia elettrica del 3%,
prendendo il 2015 come anno di riferimento.
Il conseguimento dell’obiettivo permetterà all’azienda di ridurre ulteriormente le
emissioni indirette (scope 2) in atmosfera e il consumo di energia primaria.
Al fine di ottenere questa riduzione verranno messi in atto e portati a compimento entro
la fine del 2016 interventi di efficientamento energetico sugli impianti di illuminazione,
sui motori elettrici, sulla produzione e distribuzione di aria compressa e sugli impianti di
aspirazione.
* Lampadina da 40 W accesa per 4 ore al giorno per 365 giorni.
45. 432.AMBIENTE E ENERGIA
FOCUS
Passo dopo passo verso l’efficienza energetica: i nostri obiettivi per il futuro
L’efficienza energetica sta molto a cuore a Marvon e questo si traduce in investimenti e misure ad ampio raggio, così come in
interventi di minore portata, ma essenziali affinché ogni parte dell’attività tenda verso l’obiettivo del miglioramento continuo.
Tutti questi interventi aiutano l’azienda a raggiungere importanti risparmi economici, confermando ancora una volta che la
tutela per l’ambiente ha in sé anche un importante fattore di efficienza economica.
INTERVENTO
RISPARMIO ATTESO
(kWh/anno)
Ultimazione sostituzione lampade a fluorescenza con tubi a LED 13.056
Efficientamento sistema di aspirazione reparti stampaggio/estrusione 7.560
Sostituzione motore impianto di aspirazione mordenzatura (da classe IE1 a IE3) 2.365
Installazione inverter su presse a iniezione 2.692
Ricerca perdite aria compressa n.a.
Completamento dell’installazione dei contatori per il rilievo dei consumi n.a.
Installazione di un software di Energy Management n.a.
Implementazione di un sistema di gestione dell’energia secondo la norma ISO 50001 n.a.
TOTALE riduzione 25.673
n.a.: per alcuni interventi non è possibile effettuare previsioni; la valutazione verrà fatta al termine dell’attività.
OBIETTIVO
Un ulteriore obiettivo che Marvon si è prefissata per il 2017 è il miglioramento
dei sistemi di monitoraggio dei consumi energetici e l’installazione di contatori
di energia sugli impianti più energivori ad oggi non monitorati, raggiungendo
così una copertura di almeno il 90% di energia misurata da contatori.
Verrà inoltre implementato un software dedicato all’analisi dei dati energetici che
permetterà la raccolta dei dati dai contatori in campo, la costruzione di un modello
energetico solido, la definizione e il controllo degli indici di performance e la verifica
dei risultati attesi in relazione agli interventi effettuati. L’azienda è convinta che l’analisi
continuativa e metodica dei dati attraverso strumenti dedicati e avanzati consentirà di
individuare delle ulteriori aree di miglioramento su cui intervenire nel prossimo futuro.
OBIETTIVO
L’obiettivo entro la fine del 2017 è anche quello di integrare al sistema di
gestione aziendale attuale il sistema di gestione dell’energia in conformità alla
norma ISO 50001. Al fine di conseguire e implementare questo sistema di
gestione verrà adottato un approccio PDCA (PLAN-DO-CHECK-ACT),
coinvolgendo trasversalmente le varie figure aziendali.
46. FOCUS: Pacchetto clima energia 20-20-20, il D.Lgs. 102/14 e la diagnosi energetica
Il piano 20-20-20 è l’insieme delle misure pensate dall’Unione Europea per il periodo successivo al termine del Protocollo
di Kyoto, il trattato realizzato nel 1997 per il contrasto al cambiamento climatico che si è concluso al termine del 2012.
Il piano prevede di ridurre le emissioni di gas serra del 20%, alzare al 20% la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili e
portare al 20% il risparmio energetico: il tutto entro il 2020.
PIANO D’AZIONE EUROPEO
Emissioni di CO2
eq
rispetto al 1990
Spazio
alle energie rinnovabili
Utilizzo di energia
primaria rispetto
allo status quo
-20% +20% -20%
CO2
eq
La Direttiva Europea 2012/27/UE stabilisce un quadro energetico comune per gli Stati Membri e li obbliga a definire una
strategia nazionale per il raggiungimento degli obiettivi del Pacchetto Clima Energia 20-20-20.
Tali obiettivi sono:
ƒ ridurre del 20% le emissioni di gas a effetto serra rispetto al 1990
ƒ aumentare al 20% la diffusione delle fonti rinnovabili nei consumi di energia finale
ƒ ridurre del 20% i consumi di energia primaria rispetto allo scenario previsto per il 2020
Tutto questo è finalizzato a contrastare i cambiamenti climatici e promuovere l’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili
tramite obiettivi vincolanti per i Paesi membri. In Italia il D.Lgs. 102/14 ha recepito la Direttiva Europea 2012/27/UE e definisce
un insieme di misure vincolanti per la promozione e il miglioramento dell’efficienza energetica volte al conseguimento degli
obiettivi comunitari.
Tale decreto obbliga le grandi imprese e le aziende energivore a effettuare una diagnosi energetica che sia in grado di fotografare
la situazione energetica aziendale e di proporre un piano di efficientamento mirato alla riduzione dei consumi.
Il contributo di Marvon
Marvon prendendo il 2010 come anno di riferimento, ha misurato lo stato d’avanzamento dell’azienda rispetto ai target previsti
dal pacchetto clima energia 20-20-20. La consapevolezza è che ognuno debba dare il suo contributo affinché gli obiettivi
possano essere soddisfatti.
44 MARVON - Bilancio di sostenibilità 2014-2015
47. Questo grafico mette a confronto le emissioni di gas serra per unità di prodotto finito
(numero di barre) del 2010 e del 2015.
2010
tonCO2
eq/n°barre
2015
-20,3%
0
0,005
0,010
0,015
0,020
0,025
INTENSITÀ DI EMISSIONE DI GAS SERRA
Nel grafico vengono riportate le percentuali delle tipologie di energia utilizzata
(confrontate in TEP).
Fonti rinnovabili
da rete
Fonti tradizionali
prelevate da rete
Gas metano Gasolio
0%
20%
40%
60%
80%
100%
% DI FONTI RINNOVABILI NEL MIX ENERGETICO 2015
13,5%
24%
61,9%
0,6%
Nel grafico è evidenziata la quota di energia primaria evitata grazie all’impianto di
cogenerazione e agli interventi di efficientamento energetico.
19,4%
Energia
primaria evitata
30,4%
Energia elettrica
da rete
50,2%
Gas metano
% CONSUMI
ENERGIA
PRIMARIA
2015
452.AMBIENTE E ENERGIA
-20,3%
EMISSIONI DI
GAS SERRA
PER UNITA’
DI PRODOTTO
CO2
eq
19,4%
ENERGIA PRIMARIA
EVITATA
48. 46 MARVON - Bilancio di sostenibilità 2014-2015
2.6.3 Le emissioni di gas serra
In questo primo bilancio di sostenibilità, Marvon ha deciso di concentrarsi principalmente
su due tipi di emissioni di gas serra, quelle dirette di scope 1, provocate dal consumo di
combustibili quali gas metano e gasolio e quelle indirette di scope 2, provocate dal prelievo
di energia elettrica da rete. Le emissioni indirette di scope 3 riferite a tutte quelle attività
su cui l’azienda non ha un controllo diretto perché esterne ad essa non sono state ritenute
materiali per la stesura del primo bilancio.
Gli investimenti compiuti negli anni in termini di miglioramento continuo degli impianti e la
costante ricerca e implementazione delle migliori tecnologie produttive hanno permesso a
Marvon di mantenere i livelli assoluti di emissioni di gas serra pressoché invariati nel tempo.
2010
tonCO2
eq
2011 2012 2013 2014 2015
Scope 2Scope 1
0
400
800
1.200
1.600
SCOPE 1 + SCOPE 2
Scope 1: classificazione redatta dal GHG Protocol che sta ad indicare tutte le emissioni di gas ad effetto serra dirette,
ovvero provocate da fonti di proprietà o controllate dall’entità rendicontante.
Scope 2: classificazione redatta dal GHG Protocol che sta ad indicare tutte le emissioni di gas ad effetto serra indirette
derivanti dal consumo di energia prelevata da rete.
49. 472.AMBIENTE E ENERGIA
2010
tonCO2
eq/barra
2011 2012 2013 2014 2015
Scope 2Scope 1
0
0,01
0,02
0,03
INTENSITÀ DI EMISSIONE GAS SERRA
Procedendo nell’analisi dei singoli contributi di scope 1 e scope 2, l’andamento della curva
relativa all’intensità di emissioni di gas serra dirette (scope 1) di metano e gasolio, nel corso
degli anni mostra una tendenza alla diminuzione fino al 2012 con un aumento nel 2014.
Questa inversione è giustificata dall’insieme dei fattori esposti in precedenza a commento
dei trend dell’intensità energetica (p. 39)
L’evoluzione delle intensità di emissioni di gas serra indirette (scope 2), ovvero quelle
derivanti dal consumo di energia elettrica da rete, rispecchia il trend dei consumi energetici.
L’azienda, impegnandosi nel raggiungimento di una sempre maggiore efficienza energetica
e nell’abbattimento dei consumi tramite l’innovazione impiantistica e di processo, mira ad
ottenere una diminuzione delle emissioni di gas serra.
OBIETTIVO Marvon, a fronte di un’ottimizzazione nell’uso delle fonti energetiche, si pone
come obiettivo quello di ridurre le emissioni di gas serra del 3% entro la fine del
2017, prendendo il 2015 come anno di riferimento.
50. 48 MARVON - Bilancio di sostenibilità 2014-2015
2.7 Emissioni in atmosfera
Marvon utilizza le migliori tecnologie a disposizione per monitorare e migliorare
l’efficienza delle emissioni in atmosfera. Come si può vedere dai grafici seguenti, l’azienda
da anni ha raggiunto livelli di emissioni di gran lunga inferiori a quelli stabiliti per legge.
L’impegno è quello di mantenere questo trend.
mg/Nm3
0,00
0,50
1,00
1,50
2,50
2,00
20112010 2012 2013 2014 2015
mg/Nm3
0,00
0,02
0,04
0,08
0,12
0,10
20112010 2012 2013 2014 2015
mg/Nm3
0,00
0,20
0,40
0,60
1,20
1,00
0,80
20112010 2012 2013 2014 2015
mg/Nm3
0,00
0,02
0,04
0,08
0,12
0,10
20112010 2012 2013 2014 2015
VALORE MEDIO CROMO ESAVALENTE VALORE MEDIO RAME
VALORE MEDIO NICHEL VALORE MEDIO ACIDO SOLFORICO
Valore limite Valore medio
Valore limite Valore medio
Valore limite Valore medio
Valore limite Valore medio
51. 492.AMBIENTE E ENERGIA
2.8 Sintesi degli obiettivi
AMBITO OBIETTIVO INDICATORE INTERVENTI TRAGUARDO SCADENZA
CONSUMO
ENERGIA
Riduzione
consumi di
energia elettrica
kWh/barra
Interventi di efficientamento energetico
su impianto di illuminazione, motori
elettrici, produzione e distribuzione aria
compressa, impianti di aspirazione
Riduzione 3%
rispetto al 2015
31.12.2017
CONSUMO
ENERGIA
Monitoraggio
dei consumi
Energia misurata
da contatori/
Energia assorbita
Installare contatori di energia
sugli impianti più energivori non ancora
monitorati
Energia misurata da
contatori 90%
31.12.2017
CONSUMO
ENERGIA
Monitoraggio
dei consumi
kWh/barra
Installazione di un software per il
monitoraggio dei consumi energetici
finalizzato all’implementazione di un
sistema di gestione dell’energia
Monitoraggio,
analisi e reportistica
dettagliata dei
consumi
31.12.2017
CONSUMO
ENERGIA
Conseguimento
della
certificazione
ISO 50001
-
Implementazione di un sistema di
gestione dell’energia secondo quanto
previsto dalla norma ISO 50001
- 31.12.2017
CONSUMO
IDRICO
Riduzione
prelievo acqua
da pozzo
m3
/anno
Ottimizzazione utilizzo dell’acqua ed
installazione impianto di ricircolo a ciclo
chiuso (concentratore)
Riduzione 10%
rispetto al 2015
31.12.2017
EMISSIONI DI
GAS SERRA
Riduzione gas
effetto serra
kg CO2
eq/barra
Ottimizzazione nell’uso delle fonti
energetiche
Riduzione 3%
rispetto al 2015
31.12.2017
EMISSIONI IN
ATMOSFERA
Miglioramento
monitoraggio
aspirazione
-
Installazione strumento verifica efficienza
sistemi di abbattimento
Monitoraggio
efficienza sistemi
abbattimento
31.12.2017
EMISSIONI IN
ATMOSFERA
Miglioramento
monitoraggio
n° di
campionamenti
Aumentare su base volontaria il numero
di analisi alle emissioni sui camini
E3-E5-E6 (parametri significativi)
Almeno 3 analisi
(2 in più) rispetto a
quanto prescritto
31.12.2017
SCARICHI
IDRICI
Riduzione acqua
scaricata
m3
/anno
Ottimizzazione utilizzo dell’acqua ed
installazione impianto di ricircolo a ciclo
chiuso
Riduzione 10%
rispetto al 2015
31.12.2017
SCARICHI
IDRICI
Miglioramento
monitoraggio
analisi/anno
Aumentare su base volontaria il numero
di analisi allo scarico S1 (parametri
significativi) acquistando strumento per
effettuare controlli interni
Almeno 675
analisi/anno
31.12.2017
SCARICHI
IDRICI
Monitoraggio
biodiversità
n° di
campionamenti
Implementare un sistema di
monitoraggio per parametri chimici e
fisici significativi ai fini della salvaguardia
del corpo idrico superficiale
Almeno 1
campionamento
ogni 3 mesi su
corpo idrico
31.12.2017
RIFIUTI
Migliorare
raccolta
differenziata
kg differenziato
kg indifferenziato
Sensibilizzare il personale alla raccolta
differenziata
Aumento 5%
rispetto al 2015
31.12.2017
52.
53. 51
3. PERSONE E TERRITORIO
3.1 Introduzione
L’attuale concetto di sostenibilità, così come si è sviluppato nelle politiche d’impresa e nella
rendicontazione (vedi le linee guida GRI), richiede l’integrazione degli aspetti ambientali,
economici e sociali. L’attenzione alla tutela del pianeta e alla responsabilità sociale, insieme
alla capacità di garantire profitto, porta l’azienda a considerare le aspettative e i legittimi
bisogni dei suoi collaboratori, per trovare un buon bilanciamento fra vita professionale
e privata.
Per questi motivi oggi la maggior parte delle grandi aziende prevede interventi di welfare
e il coinvolgimento di tutti sui temi della sicurezza dei lavoratori attraverso programmi
di prevenzione, una formazione specifica, servizi dedicati. L’attenzione al collaboratore
significa, per il management, prendere in carico l’intero arco di vita professionale del
dipendente, tenendo conto delle sue diverse problematiche.
Ma le persone sono anche fuori dell’azienda, sono tutti coloro che a qualche titolo
saranno coinvolti nell’impatto che l’impresa ha sul territorio. Per questo motivo il compito
del suo management consiste nell’avviare forme di dialogo che permettano di favorire il
reciproco impegno verso uno sviluppo sostenibile che generi prosperità per tutti e tuteli
il futuro delle nuove generazioni.
«Marvon è fortemente legata ai suoi collaboratori e al territorio che l’ha vista nascere.
Per produrre e rimanere competitivi sul mercato globale non possiamo prescindere
dalle nostre radici e dalla cooperazione e responsabilità di tutti. Solo se continuiamo
a lavorare come squadra possiamo raggiungere gli ambiziosi obiettivi che ci siamo
prefissati: essere un team è la nostra carta vincente.»
Corrado Massari
Responsabile di Produzione
54. 52 MARVON - Bilancio di sostenibilità 2014-2015
3.2 Il radicamento nel territorio e la cultura
del lavoro
Da quando Marvon è entrata a far parte del Gruppo Fondital, c’è stato un rinnovamento
continuo dal punto di vista impiantistico, strutturale e organizzativo. Questo importante
cambiamento è stato percepito positivamente dall’ambiente circostante, anche in
relazione all’offerta di impiego, alla stabilità e alla continuità lavorativa. Se, da un
lato, la cultura tipica della Valle Sabbia pone al centro il valore del lavoro, dall’altro,
l’attuale crisi di mercato e la concomitante chiusura di molte attività produttive
nella zona ha posto in maggiore rilievo quelle aziende che, per il loro know-how e
la loro peculiarità produttiva, hanno saputo mantenere una posizione solida nel
mercato locale e globale. La particolare tipologia produttiva dell’azienda, la capacità
di soddisfare alti standard qualitativi e di rispondere a una clientela internazionale
hanno assicurato il mantenimento di grandi ordinativi che hanno permesso di non
interrompere mai la produzione, garantendo una continuità d’impiego eccezionale.
I tradizionali valori della Valle Sabbia, radicati nell’etica del lavoro, hanno trovato in
Marvon un punto di riferimento e solidità nel tempo.
OBIETTIVO
Marvon ha come obiettivo primario la garanzia della massima occupazione
a tutti i collaboratori attraverso strategie organizzative di flessibilità, senza
ricorrere all’utilizzo degli ammortizzatori sociali.
3.2.1 L’azienda dal punto di vista del territorio
Nel momento in cui Marvon ha intrapreso il percorso di Responsabilità Sociale non
era chiaro quale connotazione le venisse attribuita dalla popolazione del territorio.
Per questo motivo, nella prima fase del progetto, l’azienda ha ritenuto importante avviare
un dialogo con gli stakeholder locali con una duplice finalità: da un lato comprendere meglio
l’identità percepita dalle persone e dalle istituzioni e dall’altro avviare azioni concrete.
Le interviste svolte con la popolazione hanno messo in luce che ancora oggi non c’è una
visione chiara del profilo aziendale e delle sue potenzialità per il territorio. Se da un lato
si riconosce che l’azienda “è un sostegno alla forza lavoro del distretto”, altri esprimono
la sensazione che vi sia poco “coinvolgimento con il territorio”. Se da un lato si afferma
che Marvon sia dinamica e affidabile, dall’altro si ritiene che sia poco comunicativa con
la popolazione. Questo ha stimolato una riflessione nel management dell’azienda che ha
condotto all’elaborazione di obiettivi concreti da realizzarsi già nei primi mesi del 2016.
OBIETTIVO A seguito della pubblicazione del presente bilancio di sostenibilità sarà cura
dell’azienda avviare iniziative di comunicazione verso il territorio.
55. 533. PERSONE E TERRITORIO
3.2.2 L’organico
I dati presentati evidenziano come il numero dei collaboratori sia in costante aumento
e di come la percentuale dei residenti in Valle Sabbia superi il 90%, con una percentuale
prossima al 100% per quanto riguarda i lavoratori interinali.
La solidità dell’azienda consente di non dover utilizzare ammortizzatori sociali,
permettendo una continuità occupazionale in crescita, con evidenti benefici in termini di
sicurezza del posto di lavoro. Per garantire questi risultati l’azienda adotta una gestione
flessibile delle risorse interne, attraverso procedure consolidate di riqualifica delle
competenze e di reimpiego in mansioni differenti.
Nel corso del biennio 2014-2015, Marvon a causa di priorità organizzative aziendali ha
ritenuto di sospendere momentaneamente l’alternanza scuola/lavoro. Già a partire dal
2016 è intenzione dell’azienda riprendere l’accoglienza di studenti in stage.
U.M. 2010 2011 2012 2013 2014 2015
N° TOTALE COLLABORATORI 52 58 60 62 63 64
RESIDENTI IN VAL SABBIA % 90,4 89,7 90 88,7 92 90,7
IMPIEGATI % 21,1 19 16,7 13,4 17,4 15,3
OPERAI % 78,9 81 83,3 86,6 82,6 84,7
TURNOVER % 53,8 20,7 25,8 6,6 11,1 12,7
ANZIANITÀ MEDIA IN AZIENDA ANNI 8 8 8 8 9 9
DISTRIBUZIONE DEI CONTRATTI
TEMPO INDETERMINATO % 84,6 87,9 93,3 95,2 92,1 87,7
TEMPO DETERMINATO % 15,4 12,1 6,7 4,8 7,9 12,3
ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO E STAGE 0 0 0 2 0 0
DIPENDENTI
17%
83%
STRANIERI
ITALIANI
CATEGORIE
PROTETTE
8%
92%
APPARTENENTI
NON
APPARTENTENTI
ETÀ MEDIA DEI COLLABORATORI
2010 2011 2012 2013 2014 2015
393938 40
41 41
64
COLLABORATORI50% 50%
56. 54 MARVON - Bilancio di sostenibilità 2014-2015
ANNO 2015 NUMERO %
TOTALE COLLABORATORI 64
OPERAI 53 82,81
MASCHI 26 49,06
FEMMINE 27 50,94
IMPIEGATI 11 17,19
MASCHI 6 54,55
FEMMINE 5 45,45
TOTALE MASCHI 32 50
TOTALE FEMMINE 32 50
ANNO 2015: 4 NUOVE ASSUNZIONI
3 COLLABORATORI
20-40 ANNI
1 COLLABORATORE
40-60 ANNI
2 ITALIANI
2 STRANIERI
Provenienza geografica dei collaboratori
CONGEDO
PARENTALE
100%
Tasso di permanenza in azienda per
almeno 12 mesi dopo il rientro dal
congedo parentale.
57. 553. PERSONE E TERRITORIO
3.3 Il dialogo con gli stakeholder per rinnovare
il patto con i collaboratori
OBIETTIVO
Istituireundispositivodidialogoeavviarenuoveiniziativeeprogettivoltiasostenere
la comunicazione interna.
Durante il percorso di responsabilità sociale Marvon ha sentito il bisogno di approfondire
la conoscenza e l’allineamento con i suoi collaboratori attraverso lo strumento del
dialogo con gli stakeholder. Con l’aiuto di un questionario anonimo i dipendenti i hanno
potuto esprimere le loro percezioni, i loro bisogni e le loro aspettative. L’obiettivo che
l’azienda ha voluto porsi con questa fase va ben oltre semplici intenti informativi: si è
voluto coinvolgere i lavoratori, con l’intenzione di sviluppare una riflessione per allineare
le attese dell’azienda con quelle dei suoi collaboratori. Durante la fase d’indagine tutti
i soggetti coinvolti hanno avuto l’occasione di esprimere il proprio punto di vista e di
suggerire proposte per migliorare gli aspetti operativi.
Il fatto che il questionario abbia avuto una quota di ritorno dell’88% sottolinea la voglia
di partecipare dei collaboratori, aspetto che emerge anche dalle risposte che indicano
un forte bisogno di appartenenza. Come si evince dai grafici seguenti per i collaboratori
è importante conoscere gli obiettivi aziendali e circa il 70% di essi ha affermato di sentire
di contribuire al raggiungimento di questi obiettivi.
CHE IMPORTANZA HA PER TE CONOSCERE GLI OBIETTIVI E LA POLITICA
AZIENDALE DI MARVON?
33,33% 45,10% 17,65% 3,92%
Molto importante Importante Abbastanza importante Poco importante Per niente importante
PENSI CHE IL TUO LAVORO SIA FONDAMENTALE AL RAGGIUNGIMENTO
DEGLI OBIETTIVI AZIENDALI DI MARVON?
20,41% 48,98% 28,57%
2,04%
Assolutamente si Si In parte Tendenzialmente no Per niente
OBIETTIVO
Perpermettereaidipendentidiesseremaggiormenteaconoscenzadegliobiettivi
aziendali, dal prossimo anno si terrà un incontro annuale fra la Direzione e tutti
i collaboratori, durante il quale verrà esplicitata la linea strategica di Marvon.
I dati riportati nel grafico mostrano infatti che i dipendenti vorrebbero maggiore
condivisione, in quanto oltre il 40% si sente di non conoscerla bene abbastanza.
QUOTA DI
RITORNO
88%
58. 56 MARVON - Bilancio di sostenibilità 2014-2015
CONOSCI GLI OBIETTIVI E LA POLITICA AZIENDALE DI MARVON?
15,69% 33,33% 43,14%
5,88%
1,96%
Molto bene Bene In parte Tendenzialmente no Per niente
OBIETTIVO
Per rispondere alla necessità di conoscere meglio gli obiettivi e la politica
aziendale si terranno riunioni periodiche, in concomitanza con gli incontri
dedicati alla discussione degli obiettivi di produzione, due volte all’anno.
Il miglioramento del clima aziendale è uno dei temi chiave emersi dai questionari.
Come si vede dal grafico, la qualità del clima è oltre la media, ma lo sviluppo di un buon
clima in azienda e fra le persone è un’area di miglioramento importante.
IN AZIENDA C’È UN BEL CLIMA DI LAVORO E MODO DI INTERFACCIARSI FRA
LE PERSONE?
Per niente
5
Poco
4
Nella media
3
Abbastanza
2
Molto
1
2,84
Questi risultati stimolano l’impegno di Marvon a favorire le buone relazioni nei
reparti e negli uffici, responsabilizzando inoltre ogni collaboratore a contribuire a tale
miglioramento.
Un’approfondita riflessione su questi dati ha permesso di comprendere il ruolo chiave
rivestito dai capi reparto nel promuovere il dialogo e la comunicazione fra i responsabili
aziendali e le maestranze. Per avviare una nuova prospettiva di dialogo prenderà il via nel
2016 un progetto trasversale con Valsir S.p.A. e Oli s.r.l., con l’obiettivo di fornire ai capi
reparto le competenze relazionali necessarie a facilitare il potenziale umano delle loro
squadre e a interfacciarsi in modo efficace con i responsabili di processo.
OBIETTIVO Obiettivo: progetto di formazione per capi reparto.
Nell’intraprendere il percorso verso una maggiore sostenibilità, Marvon ha ritenuto
importante che tutti possano e debbano dare il loro contributo. Per raggiungere
questo risultato, saranno programmate delle riunioni che coinvolgeranno i collaboratori.
In queste occasioni verrà presentato il bilancio di sostenibilità, con il fine di avviare una
riflessione su come tutti possano concorrere all’obiettivo di promuovere un nuovo ciclo
storico dell’azienda all’insegna della responsabilità sociale e ambientale.