La comunicazione della scienza. Sociale e professionale, occasionale e programmata
1. La comunicazione della scienza
Sociale e professionale, occasionale e programmata
Davide Bennato
Università di Catania
dbennato@unict.it
2. Indice
• La scienza e i suoi pubblici
• La scienza come prodotto e come
processo
• Le forme di comunicazione della scienza
di nuova concezione
Davide Bennato | La comunicazione della scienza
3. La scienza e i suoi pubblici
il rapporto fra scienza e società
• Big Science: dal Progetto
Manhattan al progetto Genoma
Politiche pubbliche
Investimenti pubblici
Investimenti privati
La collettivizzazione della scienza
• La scienza in una società
democratica:
Partecipazione dei cittadini
Condivisione dei valori
Sostegno politico
Sostegno economico
Davide Bennato | La comunicazione della scienza
5. La scienza e i suoi pubblici
Comunicare la scienza
• Perché comunicare la scienza?:
Partecipazione dei cittadini a scelte
collettive
Legittimare scelte politiche
Riallacciare la fiducia tra il sistema
scienza e la società civile
Reagire alle tendenze antiscientifiche
Dare dignità culturale e intellettuale alla
scienza
• Comunicare la scienza o comunicare
la ricerca?
Davide Bennato | La comunicazione della scienza
6. La scienza e i suoi pubblici
Gli attori coinvolti
• Gli stakeholder della comunicazione
scientifica e i loro ruoli
Advocacy
Gruppi scientifici (pubblici, privati)
Gruppi industriali
Gruppi sociali (portatori di valore)
Governance
Istituzioni
Politici
Legislatori
Audience
Pubblico/opinione pubblica
Media
Informazione
Intrattenimento
Davide Bennato | La comunicazione della scienza
7. POST, 2000, The Great GM Food Debate, House of Commons
Pubblico
PR Risonanza
Opinione Pubblica
Gruppi: scientifici,
PR Mass Media
industriali, sociali
Lobbying
Attenzione
Istituzioni, politici, legislatori
Davide Bennato Davide Bennato | La comunicazione della scienza (POST, 2000)
8. La scienza e i suoi pubblici
Gli elementi del rapporto comunicativo (modello di Lasswell)
• Chi dice: Chi è il soggetto che comunica?
• Cosa: Quale messaggio comunica il soggetto?
• A chi: Chi è il destinatario della comunicazione?
• Con quale canale: Con quale strumento comunica?
• Con quale effetto: Quali i risultati della relazione?
Davide Bennato | La comunicazione della scienza
9. Le scienza e i suoi pubblici
Le teorie sociologiche del rapporto pubblico/media
• Flusso di comunicazione a due fasi: il quadro generale
Idea centrale
I contenuti dei media non sono sempre veicolati direttamente ma sono mediati dai
legami sociali
Elementi chiave
Opinion leader: fruiscono direttamente dei contenuti e filtrano le informazioni
Rete sociale: consente la propagazione delle informazioni
Processi comunicativi
Fase 1: gli opinion leader si espongono ai media
Fase 2: gli opinion leader diffondono l’informazione nella propria rete di riferimento
Indicazioni per la comunicazione scientifica
Valorizzare l’aspetto narrativo della comunicazione
Un linguaggio chiaro ma non banale
Davide Bennato | La comunicazione della scienza
10. Comunicazione scientifica tramite
mass-media
Opinion Leader Opinion Leader
Pubblico Pubblico
Davide Bennato | La comunicazione della scienza
11. • Newsmaking: la selezione della notizia
Idea centrale
Non tutto ciò che accade nel mondo ha le caratteristiche per diventare notizia
Elementi chiave
Valori notizia: criteri di selezione delle notizie
Rispetto al contenuto: importanza, interesse
Rispetto al prodotto: brevità, ideologia, novità
Rispetto al mezzo: buon materiale (foto, immagini)
Rispetto al pubblico: ideologia/protezione del pubblico
Rispetto al concorrenza: aspettative reciproche
Processi comunicativi
La selezione degli eventi notiziabili è frutto di routine produttive e ideologie
professionali
Indicazioni per la comunicazione scientifica
Contenuto: legare i risultati a fenomeni di interesse comune
Prodotto: capacità di raccontare in breve tempo una storia
Mezzo: fornire prodotti visivi affascinanti (immagini, infografiche, filmati)
Pubblico/concorrenza: stabilire contatti con giornalisti di testate “sensibili”
Davide Bennato | La comunicazione della scienza
13. • Framing: la costruzione della notizia
Idea centrale
Il modo con cui le notizie vengono comunicate dai giornalisti crea una cornice di
senso che orienta la comprensione del fatto
Elementi chiave
Metafora: tipologia di figure retoriche usate dai giornalisti
Immagini: commento grafico a illustrazione del fatto scientifico
Collocazione: posizionamento del fatto nella struttura del giornale
Processi comunicativi
Tipologie possibili di frame
Conflitto
Interesse umano/personalizzazione
Conseguenze previste/ipotizzabili
Incorniciamento morale
Responsabilità
Indicazioni per la comunicazione scientifica
Uso di comunicati stampa molto strutturati
Pianificare le metafore con cui spiegare il fatto scientifico (ricerca, scoperta,
brevetto)
Davide Bennato | La comunicazione della scienza
16. • Agenda setting: la circolazione della notizia
Idea centrale
I media non dicono alle persone che opinione avere, ma su cosa avere
un’opinione
La comprensione che le persone hanno della realtà è in gran parte mutuata dai
media
Elementi chiave
Agenda: scaletta dei temi che viene veicolati dalla stampa
Soglia: è la distanza percepita dei temi (alta se lontana dalla vita quotidiana, bassa
se vicina alla vita quotidiana)
Processi comunicativi
I media nel determinano/ordinano gerarchicamente la presenza dei temi
nell’agenda
L’agenda degli individui viene costruita come conseguenza dell’agenda dei media
Indicazioni per la comunicazione scientifica
Controllare gli elementi con cui il messaggio viene veicolato dai giornalisti
Utilizzare strategie di conferma del messaggio (per esempio un sito web ad-hoc)
Davide Bennato | La comunicazione della scienza
18. The Ten Most Important Satellites Orbiting Earth Now
Davide Bennato | La comunicazione della scienza
19. La scienza come prodotto e come processo
Dal PUS al PEST
• Gli anni 80: Il Public Understanding of Science
Le persone acquisiscono o sono preparate ad acquisire solo le informazioni
scientifiche di cui hanno bisogno in determinate circostanze
L’enfasi è sulla relazione (sociale) e non sulla semplice comunicazione (della
scienza)
Il complessivo fallimento dell’impostazione
• Gli anni 2000: Il Public Engagement with Science and Technology
Obiettivi: dalla scienza “da capire” alla scienza che coinvolge
Strategie: favorire il dialogo fra la scienza e il pubblico
Segmentazione: la scienza non è tutta uguale non si comunica nello stesso modo
Davide Bennato | La comunicazione della scienza
20. Public Understanding of Science
Comprensione Volgarizzazione
della scienza scientifica
alfabetizzazione divulgazione
Partecipazione -
Percezione della
Processo
scienza
Decisionale
consapevolezza
Comunicazione
pluridirezionale
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22. • Il ruolo delle metafore nel discorso scientifico
Le due famiglie principali
Metafore costitutive: servono per creare modelli mentali di una disciplina/teoria
Metafore illustrative: servono per rappresentare alcune concettualizzazioni
Livelli di utilizzo delle metafore
Intrametaforico: metafore assimilate dall’uso (codice genetico)
Metaforico: metafore “rischiose” (interruttore chimico)
Supermetaforico: metafore modello di una disciplina (la cellula “decide”)
Davide Bennato | La comunicazione della scienza
23. Usi della metafora
individuo colleghi pubblico
Metafora
Metafora
Metafora
Metafora
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24. Metafore e analogie usate per raccontare la Fusione Fredda
(Bucchi 1998)
• Metafore delle scienze naturali • Metafore dell’economia
Il cuore della terra Bilancio energetico
I muoni come elettroni grassi • Metafore della vita quotidiana
La fame di energia Deuterio ospite
Sciami di muoni Metalli mangiaidrogeno
Neutroni che sbocciano Acqua pesante
Migrazione degli ioni Padri della fusione
• Metafore della tecnologia Bottiglie magnetiche
Il palladio come pompa che Atomi genitori
assorbe deuterio Matrimonio tra atomi
Il tunnel che si crea nelle barriere Deutoni intrappolati
tra deutoni
Il palladio come spugna
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25. La scienza come prodotto e come processo
I modelli della comunicazione scientifica
• Il deficit model (Royal Society 1985)
Idea centrale
"una trasmissione di conoscenza scientifica ad un pubblico cosiddetto 'profano', finalizzata
a scopi di educazione, legittimazione e apprendimento" [Whitley 1985, p. 3].
"il pubblico spesso difetta di una comprensione di base dei concetti, delle teorie e delle
metodologie scientifiche. Da questo punto di vista sarebbe l'inadeguatezza delle forme di
tale comprensione a dare origine alle controversie pubbliche su questioni tecniche"
[Borgna, 2001, p. 36].
Elementi chiave
Lo scienziato: protagonista, fonte, attivo
Il pubblico: comprimario, inerte/inerme, passivo
Scienza: pacificata, non conflittuale e priva di controversie
Processi comunicativi
Lineari: dall’emittente al ricevente senza intoppi
Unidirezionali: dalla scienza al pubblico
La divulgazione come strategia
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26. +
SCIENZIATI comunicazione
Livello di cultura scientifica
PUBBLICO
-
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28. • Il modello prometeico (Nelkin 1987)
Idea centrale
Lo scienziato come un novello Prometeo portatore di conoscenza
La stampa come portatrice del verbo scientifico (mero connettore con il pubblico)
Elementi chiave
Lo scienziato come figura mitologica
La comunicazione come verità scientifica
Il comunicatore – per es. il giornalista – come portavoce
Processi comunicativi
Relazione pedagogica
Rapporto asimmetrico
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30. • Il modello della traduzione (o canonico o tradizionale o specchio
sporco) (Bettetini e Grasso 1988)
Idea centrale
"L'attività scientifica è diventata troppo specializzata e complicata per essere
compresa dal pubblico in generale…È quindi necessaria una forma di mediazione per
rendere le conoscenze scientifiche più adatte e accessibili al pubblico. Questa
mediazione richiede l'intervento di una nuova figura professionale: una 'terza persona'
(generalmente il giornalista scientifico) che riesca a colmare il dislivello tra gli
scienziati e il pubblico non specializzato, comprendendo i primi e comunicando le loro
idee al secondo" [Bucchi, 2000, p. 3]
Elementi chiave
La scienza come complessa
Il ruolo dei mediatori come traduttori
Il pubblico come tabula rasa
Processi comunicativi
La comunicazione come divulgazione
Da chi sa a chi non sa
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31. Scienza Media Pubblico
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32. • Il modello del continuum (Cloitre e Shinn 1985)
Idea centrale
Non c’è una rigida distinzione fra comunicazione scientifica interna ed esterna
La differenza negli stili comunicativi è data dai contesti comunicativi
Elementi chiave
Forme codificate di comunicazione: paper, articolo, manuale, articolo popolare
Narrazioni metaforiche: presenza consistente nei livelli comunicativi più vicini al
pubblico
Processi comunicativi
I livelli della comunicazione: intraspecialistico, interspecialistico, pedagogico,
popolare
Il passaggio da un livello all’altro può non essere possibile (cristallizzazione),
oppure i mezzi non lo rendono possibile
Una comunicazione può saltare a piè pari uno o più livelli (deviazione)
Davide Bennato | La comunicazione della scienza
33. Periodici Manualistica
Articoli scientifici
interdisciplinari pedagogico Media
intraspecialistico Interspecialistico popolare
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35. La nuova comunicazione della scienza
Dallo scienziato chiuso allo scienziato “open access”
• Il nuovo ruolo della rete
Il ricercatore sempre più a contatto diretto con il pubblico e le sue curiosità
Da un modello push a un modello pull di comunicazione
Il fenomeno dello scientific blogging
Nuovi strumenti di comunicazione interna/esterna della scienza
Motori specializzati (Medline/PubMed)
Nuovi servizi (Connotea Nature Publishing Group)
La crescita dei lay-expert
Le riviste scientifiche e la loro controparte online
Scientific American
PopSci
New Scientist
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36. La nuova comunicazione della scienza
Gli strumenti della comunicazione della scienza 2.0
• Il web 2.0
Da un web da leggere a un web da usare
Informazione, comunicazione, partecipazione
La crescita costante del web 2.0
Facebook: 505 milioni di persone
Twitter: 50 milioni di persone
• La tassonomia dei social media
Blog: il contenuto come chiave della comunicazione
Microblog: la condivisione di stati emotivi (ma non solo)
Video/Photosharing: la distribuzione di contenuti audiovisivi
Mediasharing: lo sviluppo di un docuverso partecipativo
Social network site: interfacce per la gestione dei contatti sociali
Wiki: forme collaborative di costruzione del contenuto
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37. NSF, 2008, Science and Technology Indicators
Davide Bennato | La comunicazione della scienza
38. NSF, 2008, Science and Technology Indicators
Davide Bennato | La comunicazione della scienza
39. La nuova comunicazione della scienza
Alcuni effetti collaterali
• Anthony Garrett Lisi
Laurea in Fisica e matematica alla UCLA
Dottore di ricerca in Fisica alla UCSD
Ricercatore indipendente non-accademico
• An Exceptionally Simple Theory of everything
Una teoria del tutto che mette insieme la fisica
delle particelle con la descrizione relativistica della
gravitazione, in competizione con la teoria delle
superstringhe
Ha ricevuto diversi apprezzamenti e critiche feroci
dalla comunità scientifica internazionale
Molto commentato dai blog-scienziati di fisica
• Uno scienziato naif
La sua teoria pubblicata su arXiv
Nessuna rivista accademica lo ha ancora
pubblicato
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40. • Wolfram Alpha (http://www.wolframalpha.com/)
Motore di ricerca dal concept innovativo
Computational Knowledge Engine
Sviluppato da Steven Wolfram
Padre del software Mathematica
Autore del libro A New Kind of Science
• Caratteristiche
Domande espresse con linguaggio naturale
Risposte date rispetto al sapere codificato e
reso computazionale
• La vision del progetto
“Wolfram|Alpha aims to bring expert-level
knowledge and capabilities to the broadest
possible range of people—spanning all
professions and education levels”
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41. Concludendo
• Le dimensioni della nuova immagine della scienza e della ricerca
Contenuti: sempre meno per specialisti
Linguaggi: metafore e narrazioni, la prevalenza della dimensione visiva
Strategie: dall’informazione alla condivisione
Strumenti: dal broadcast dei media mainstream al narrowcast dei social media
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42. Grazie dell’attenzione
Skype
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Blog
www.tecnoetica.it
www.puntobeta.net
www.processiculturali.it
Social media
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