SlideShare a Scribd company logo
1 of 24
“Pain Surgery: the Challenge.
Aggiornamenti in Medicina del Dolore”
Rimini, 6-8 Ottobre 2016
Dott.ssa Elena Lo Sterzo
Psicologa
Specializzanda in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale
IL CORSO PSICOEDUCATIVO PER PAZIENTI CON DOLORE
CRONICO
«L’APPRENDIMENTO E’ UNA RISPOSTA IMMUNITARIA»
“Il dolore è un fenomeno complesso e soggettivo, sperimentato in maniera
unica e diversa da ogni individuo. Le persone non sono dei responder passivi
alle sensazioni fisiche, ma cercano attivamente di dare un senso all’
esperienza: valutano le loro condizioni confrontando le sensazioni provate con
un modello implicito preesistente e determinano se una sensazione particolare
sia un sintomo che richiede attenzione o può essere ignorato.
La conoscenza delle credenze idiosincratiche, delle valutazioni e del repertorio
delle strategie di coping messe in atto è fondamentale per la pianificazione del
trattamento”
(Psychological approaches to pain management, Turk & Gatchel 2013,
Guildford Press)
IL DOLORE: UN PROCESSO TOP-DOWN
LE DIVERSE COMPONENTI
DELL’ESPERIENZA DOLORE
La costruzione della percezione del dolore è un processo che
coinvolge l’integrazione di 4 fonti di informazione:
•FISIOLOGICHE (es: impulsi neurali inviati dal sito del
danno/dell’infiammazione; sensazione di bruciore, formicolio..)
•COGNITIVE (es: «Il dolore mi impedirà di lavorare»)
•EMOTIVE: le emozioni associate al dolore (es: «ho paura di fare
questo movimento»)
•COMPORTAMENTALI: i comportamenti adottati, volontari o
automatici, per gestire il dolore (es: diminuire i movimenti, non andare
in certi posti)
L’IMPORTANZA DELLE CREDENZE
• Credenze disfunzionali possono essere la causa di coping maladattivi,
dell’aumento del dolore e della disabilità, indipendentemente dal livello
dell’input nocicettivo
• «ALLODINIA E IPERALGESIA cognitiva»: tendenza a valutare in termini di
minaccia e pericolo anche stimoli innocui, e aumentare il livello di
pericolosità percepito di stimoli fastidiosi/lievemente dolorosi  mantenute
da routine comportamentali di IPERMONITORAGGIO E SCANNING delle
sensazioni corporee – PROCESSI ATTENTIVI
• CONFIRMATION BIAS: Le persone tendono ad evitare le esperienze che
posso invalidare le loro credenze e guidano il loro comportamento in modo
che sia consistente con il loro sistema di conoscenze, anche in situazioni in
cui tali credenze non sono più valide
 Non amiamo le dissonanze cognitive
CONTROLLABILITA’ ED AUTOEFFICACIA
• L’idea che posso controllare (≈ modulare) una stimolo avverso
riduce effettivamente il suo impatto
• Le persone con dolore cronico hanno tipicamente la percezione di
mancanza di controllo sul loro dolore
• Percezione di Auto-efficacia: la convinzione personale di essere in
grado di mettere efficacemente in atto una serie di strategie e di
azioni allo scopo di raggiungere il risultato auspicato
Fattore cognitivo fondamentale nel dolore e principale mediatore del
cambiamento terapeutico  Nel DOLORE CRONICO: un insieme di
credenze legate al fatto che posso continuare la mia vita
NONOSTANTE il dolore, che ci siano possibilità per me di gestirlo
CATASTROFIZZAZIONE
• Uno dei costrutti più conosciuti e studiati nel dolore cronico (ma non solo..)
• Numerosissime evidenze scientifiche confermano che persone altamente
catastrofizzanti hanno outcome peggiori di malattia (qualità di vita, benessere
psicologico e fisico..)
“Una risposta psicologica al dolore o di anticipazione del dolore, caratterizzata da
rimuginio, esagerazione, e senso di impotenza/vulnerabilità. Catastrofizzare significa
aumentare le possibilii conseguenze negative del dolore e sottostimare le possibilità di
fronteggiarlo, mettendo così a rischio le possibilità di coinvolgimento in una gestione
attiva del dolore.” (Sullivan, 2001)
• «Pain Catastrofizing Scale»
– Rumination : Non mi sembra di riuscire a scacciare il dolore dalla mia mente
– Magnification: Mi chiedo se qualcosa di serio possa accadermi
– Helplessness: Sento di non riuscire ad andare avanti
• LA CATASTROFIZZAZIONE
– Ha un’influenza fortissima sulle abilità di adattamento al dolore e alla disabilità
– E’ un fattore di rischio nella transizione dal dolore acuto al dolore cronico
– E’ fattore di rischio per una maggiore disabilità a lungo termine
Pensiamo che un evento avrà per noi conseguenze più importanti di quelle reali.
Può accadere quando “prediciamo” il futuro in maniera negativa senza
considerare altri possibili esiti o sviluppi; oppure quando giudichiamo un evento
negativo (o la sua possibilità) come una catastrofe intollerabile.
FOCUS DEGLI INTERVENTI PSICOLOGICI
NEL DOLORE CRONICO
 Psicoeducazione riguardo al dolore
 Gestire le rabbia, l’ostilità, la frustrazione, il risentimento e gli alti livelli di
distress emoitvo
 (In)attività fisica (comportamento abituale nel CP è riduzione attività)
 Pensieri maladattivi sul dolore/senso di auto-efficacia/catastrofizzazione
 Ripetuti fallimenti terapeutici
 Under-/Over-/Mis- USO di farmaci
 Cambiamenti nella famiglia, stile di vita, ruolo
 Depressione (alta comorbidità)
 Ansia e stress
 Qualità del sonno
 Preoccupazioni somatiche, paura del dolore e comportamenti di malattia
“abnormi” (attenzione a vantaggi secondari)
 Controllo attentivo
PERCHE’ LA PSICOEDUCAZIONE?
• Proporre alla persona un modello di attivazione e mantenimento del dolore di
approccio BIOPSICOSOCIALE
• Il modello maggiormente diffuso è quello BIOMEDICO
SE HO DOLORE SIGNIFICA CHE C’E’ DANNO AL TESSUTO E L’UNICO MODO PER
TRATTARE QUESTO E’ CON UN INTERVENTO MEDICO
 In particolare i pazienti con dolore cronico (sensibilizzazione centrale) sviluppano una
serie di credenze maladattive ed emozioni negative
 E’ importante spiegare loro che ci sono tanti modi per trattare e prendersi cura del loro
malessere, non solo quello medico. In particolare, che sono estremamente importanti le
azioni messe in atto per autogestire il dolore nella vita quotidiana, tra cui anche il
rilassamento, la mindfulness, il cambiamento dei pensieri catastrofici, l’attività fisica
EFFICACIA DELLA PSICOEDUCAZIONE:
- Riduzione del dolore (non sempre)
- SOPRATTUTTO Miglioramento del benessere emotivo, Aumento dell’attività (anche in
assenza di diminuzione del dolore), Diminuzione della spesa medica  Perché le
persone imparano a gestire diversamente il dolore, ma anche accettarlo e convivere con
esso (anche se il dolore è sempre lo stesso, il funzionamento e la qualità di vita
cambiano)
QUALE PSICOEDUCAZIONE?
“Psychoeducation is a professionally delivered treatment modality that integrates and
synergizes psychotherapeutic and educational interventions. Many forms of psychosocial
intervention are based on traditional medical models designed to treat pathology, illness,
liability, and dysfunction. In contrast, psychoeducation reflects a paradigm shift to a more
holistic and competence-based approach, stressing health, collaboration, coping, and
empowerment (Dixon, 1999; Marsh, 1992). It is based on strengths and focused on the
present. The patient/client and/or family are considered partners with the provider in
treatment, on the premise that the more knowledgeable the care recipients and informal
caregivers are, the more positive health-related outcomes will be for all. (…) Although
psychoeducation can be practiced one-on-one, group practice models set the stage for
within-group dialogue, social learning, expansion of support and cooperation, the potential
for group reinforcement of positive change, and network building (Penninx et al., 1999).
They reduce isolation and serve as a forum for both recognizing and normalizing
experience and response patterns among participants, as well as holding professionals
accountable for high standards of service.”
(Lukens E.P., McFarlane W.R. 2004. Psychoeducation as Evidence-Based Practice:
Considerations for Practice, Research, and Policy
Brief Treatment and Crisis Intervention Vol. 4 No. 3)
EXPLAIN PAIN
• Approccio educativo che prevede l’insegnamento dei concetti legati alla neurobiologia e
alla neurofisiologia del dolore (vari nomi: Neuroscience Education, Explain Pain, Pain
Neuroscience Education)
• ASSUNTO: I PAZIENTI VOGLIONO CONOSCERE E IMPARARE DI PIU’ RIGUARDO AL
LORO DOLORE
• DOLORE: non è sempre una reale rappresentazione della condizione dei tessuti (nel
dolore acuto si, in quello cronico no)
• Modello tradizionale di connessione diretta tra danno del tessuto/nocicezione e dolore
VS
• Explain Pain: descrive in che modo il sistema nervoso, tramite sensibilizzazione periferica
e centrale e l’elaborazione cerebrale, interpreta le info provenienti dal tessuto e che questa
attivazione neurale (up-regulation & down-regulation) MODULA l’esperienza dolore.
• ESPERIENZA DOLORE= ELABORAZIONE A LIVELLO SN + ASPETTI PSICOSOCIALI
EXPLAIN PAIN
• RICONCETTUALIZZAZIONE DEL DOLORE come INTERPRETAZIONE
DELLA MINACCIA E BISOGNO DI PROTEZIONE, NON MISURA
ACCURATA DEL LIVELLO DI COMPROMISSIONE DEI TESSUTI
 EFFETTO SULLE IDEE E SUL COMPORTAMENTO
• EP: enfatizza che qualunque credibile evidenza di pericolo per i tessuti
corporei può aumentare il dolore e qualunque credibile evidenza di sicurezza
può diminuire il dolore
• APPROCCIO: CONCEPTUAL CHANGE LEARNING: prima «sfida» delle
conoscenze già presenti, poi fornire nuove informazioni
• Ampio utilizzo di metafore, storie, rappresentazioni grafiche dei concetti
OBIETTIVI
• Comprendere il dolore cronico nell’ambito di un modello
BIOPSICOSOCIALE, in particolare il fatto che molti
fattori (contesto, pensieri, emozioni, relazioni) possono
MODULARE l’esperienza dolore
• Imparare strategie per una sua migliore gestione a livello
emotivo, cognitivo e comportamentale
• Migliorare la comunicazione con l’èquipe medica
• Aumentare la motivazione e la partecipazione attiva agli
interventi riabilitativi e ai trattamenti medici-farmacologici
DESTINATARI
Pazienti con Dolore Cronico afferenti a Medicina del Dolore
e loro familiari se interessati
MODALITA’ E MATERIALI
• 2/3 incontri di 2h in PICCOLO GRUPPO
• Conduttore: psicologo
• Materiali utilizzati: Libro «EXPLAIN PAIN» (Moseley & Butler,
2013)
TEST & QUESTIONARI:
•NRS: valutazione intensità dolore
•QUID: descrizione qualitativa del dolore
•SF-12: qualità di vita
•Pain Vigilance & Awareness Questionnaire:
tendenza al monitoraggio del dolore
•(PCS già fatta algologo)
•(TAMPA kinesiophobia scale fisio)
•Neurophisiology of Pain Test : fine corso,
anonimo, per valutare apprendimenti +
Questionario di gradimento
PUNTI CHIAVE:
• Il dolore è un meccanismo protettivo, non
(necessariamente) un sintomo di lesione/danno
• Nel dolore cronico il sistema diventa IPERprotettivo
(sensibilizzazione)
• Il modo il cui una persona si spiega il dolore è un
fattore determinante per il suo recupero
EXPLAIN PAIN…IN PRATICA
• NO BRAIN NO PAIN  KNOW PAIN, OR NO GAIN
• All’inizio del corso: AMAZING PAIN STORIESaneddoti e
storie che evidenziano come sia possibile avere una lesione
tissutale importante senza provare dolore o, al contrario, che ad
una piccolissima lesione può corrispondere un grande fastidio
• Il dolore dipende dal CONTESTO e
dalle ATTRIBUZIONI CAUSALI
EXPLAIN PAIN…IN PRATICA
• Come funziona il sistema di «allarme»:
recettori, la conduzione del messaggio
PERICOLO, la modulazione del
messaggio nel midollo spinale
• Infiammazione e sensibilizzazione: una
alterata comunicazione dei messaggi di
pericolo. Es: catastrofizzazione
EXPLAIN PAIN…IN PRATICA
•LE PAURE
•GLI STILI DI COPING (evitamento o problem-focused?)
•STRUMENTI UTILI:
DIM&SIM
IL GIUSTO RITMO E L’ESPOSIZIONE GRADUALE
•UNA RIABILITAZIONE A 360°: LA FISIOTERAPIA
 Credenze e aspettative sul trattamento fisioterapico
 Q&A: il fisioterapista risponde
CAVEAT
• Eterogeneità del gruppo
• Elevata correlazione (dall’86,5% al 90%) tra dolore cronico e disturbi psichici dell’Asse I del DSM (in
particolare Disturbo Depressivo Maggiore, Disturbi da Dipendenza o Abuso da Sostanze, e Disturbi
d’Ansia) e una correlazione dal 40% al 59% tra dolore cronico e Disturbi di Personalità, nonché la
presenza di alterazioni psicopatologiche prima dell’insorgere del dolore più frequenti (77%) rispetto a
quelle riscontrate nella popolazione generale
• INDICATORI PER INVIO CONSULENZA PSICOLOGICO-PSICOTERAPETUCA:
 La localizzazione e l’intensità del dolore non sono coerenti con i dati rilevati dall’EO o sono presenti
peculiarità nella sua comparsa o nella risposta ai farmaci e al placebo (es. la localizzazione del dolore
è variabile, l’intensità riferita dal soggetto non è congruente con la sua mimica facciale, il paziente
riporta un sollievo maggiore della media se trattato con placebo)
 Presenti in anamnesi disturbi psichici preesistenti all’insorgenza del dolore
 «Shopping Medico»
 Il soggetto riferisce una storia di malattia lunga e precoce, che di solito costituisce un nucleo centrale
della sua vita,
 “Comportamento di malattia anomalo” caratterizzato da modalità enfatiche e/o di iniziale negazione
del disturbo con conseguente trascuratezza
 Eventi stressanti poco prima che comparisse o si aggravasse il dolore
 “Vantaggi secondari”
 ALESSITIMIA
NB: Sovrapposizione tra criteri dolore cronico/sensibilizzazione centrale
e Indicatori presenza disturbi psicologici  Per alcuni la partecipazione
ad un gruppo psicoeducativo può essere comunque positiva, ma in
alcuni casi è più utile invio diretto in consulenza psico
 VALUTAZIONE ATTENTA DEI CASI SINGOLI
CAVEAT
PUNTI DI FORZA
Perché può essere utile questo tipo di intervento in Medicina del Dolore?
 Fornisce al pz un modello di interpretazione del dolore che infonde
speranza e gli dà un ruolo attivo (attore protagonista nel percorso
rehab) talvolta nell’ambito delle viste algologiche o dei trattamenti
fisioterapici non c’è modo e tempo di fornire queste info in maniera così
esauriente
 Effetto di validazione e normalizzazione del dolore grazie al contesto di
gruppo
Possibili momenti di condivisione & dialogo (ma NON è un gruppo di
auto-mutuo-aiuto né un gruppo di supporto psicologico)
Spazio per dare importanza alle emozioni e per trasmettere il
messaggio che IL DOLORE E’ NEL CERVELLO MA E’
ASSOLUTAMENTE REALE
Contatto con lo psicologo in un contesto di gruppo
possibilità di intraprendere un percorso di supporto individuale
Bibliografia
• Butler D, Moseley GL: Explain Pain, 2nd ed. Adelaide, Australia, Noigroup Publications, 2013, p 135
• Eccleston C, Williams AC, Morley S: Psychological therapies for the management of chronic pain (excluding headache) in
adults. Cochrane Database Syst Rev;CD007407, 2009
• Gallagher L, McAuley J, Moseley GL: A randomized controlled trial of using a book of metaphors to reconceptualize pain
and decrease catastrophizing in people with chronic pain. Clin J Pain 29:20-25, 2013
• Louw A, Diener I, Butler DS, Puentedura EJ: The effect of neuroscience education on pain, disability, anxiety, and stress
in chronic musculoskeletal pain. Arch Phys Med Rehabil 92:2041-2056, 2011
• Meeus M, Nijs J, Van Oosterwijck J, Van Alsenoy V, Truijen S: Pain physiology education improves pain beliefs in patients
with chronic fatigue syndrome compared with pacing and self-management education: a double-blind randomized
controlled trial. Arch Phys Med Rehabil 91: 1153-1159, 2010
• Moseley GL, Butler D S 2015 Fifteen years of explaining pain: The past, present, and future. Journal of Pain 16: 807–813.
• Moseley GL: Evidence for a direct relationship between cognitive and physical change during an education intervention in
people with chronic low back pain. Eur J Pain 8: 39-45, 2004
• Moseley GL: Unravelling the barriers to reconceptualisation of the problem in chronic pain: the actual and perceived ability
of patients and health professionals to understand the neurophysiology. J Pain 4:184-189, 2003
• Nijs J, Van Oosterwijck J, Meeus M, Truijen S, Craps J, Van den Keybus N, Paul L: Pain neurophysiology education
improves cognitions, pain thresholds, and movement performance in people with chronic whiplash: a pilot study. J Rehabil
Res Dev 48:43-57, 2011
• Sullivan MD, Cahana A, Derbyshire S, Loeser JD: What does it mean to call chronic pain a brain disease? J Pain 14: 317-
322, 2013
• Williams AC, Eccleston C, Morley S: Psychological therapies for the management of chronic pain (excluding headache) in
adults. Cochrane Database Syst Rev 11 CD007407, 2012
DUBBI, DOMANDE, CURIOSITA’?
…GRAZIE PER L’ATTENZIONE!

More Related Content

What's hot

Disabili - Volontariato e relazione d'aiuto
Disabili - Volontariato e relazione d'aiutoDisabili - Volontariato e relazione d'aiuto
Disabili - Volontariato e relazione d'aiutopiccolorifugio
 
Storia psicologia
Storia psicologiaStoria psicologia
Storia psicologiaimartini
 
Sviluppopersonalita
SviluppopersonalitaSviluppopersonalita
Sviluppopersonalitaiva martini
 
Le emozioni primarie
Le emozioni primarieLe emozioni primarie
Le emozioni primarieGiadaAlu
 
Viktor frankl bibliografía
Viktor frankl bibliografíaViktor frankl bibliografía
Viktor frankl bibliografíaEduardo Gómez
 
Iv modulo lo sviluppo morale
Iv modulo lo sviluppo moraleIv modulo lo sviluppo morale
Iv modulo lo sviluppo moraleiva martini
 
Le emozioni-power-point
Le emozioni-power-pointLe emozioni-power-point
Le emozioni-power-pointimartini
 
Intelligenza
IntelligenzaIntelligenza
Intelligenzaimartini
 
La competenza emotiva dei bambini
La competenza emotiva dei bambiniLa competenza emotiva dei bambini
La competenza emotiva dei bambiniFlavia Zanchi
 
Modello Metacognitivo del Desiderio e Craving (Dr. Gabriele Caselli)
Modello Metacognitivo del Desiderio e Craving (Dr. Gabriele Caselli)Modello Metacognitivo del Desiderio e Craving (Dr. Gabriele Caselli)
Modello Metacognitivo del Desiderio e Craving (Dr. Gabriele Caselli)Gabriele Caselli
 
EMDR Case Formulation Tool - Ines Santos
EMDR Case Formulation Tool - Ines SantosEMDR Case Formulation Tool - Ines Santos
EMDR Case Formulation Tool - Ines SantosEspaço da Mente
 
Lezione definizioni psicologo
Lezione definizioni psicologoLezione definizioni psicologo
Lezione definizioni psicologoCatina Feresin
 
Schede di galati di emozione e motivazione
Schede di galati di emozione e motivazioneSchede di galati di emozione e motivazione
Schede di galati di emozione e motivazioneimartini
 
Alla scoperta delle emozioni power point
Alla scoperta delle emozioni  power pointAlla scoperta delle emozioni  power point
Alla scoperta delle emozioni power pointBeatrice Lorenzoni
 
Psicoterapia existencial irvin yalom
Psicoterapia existencial irvin yalom Psicoterapia existencial irvin yalom
Psicoterapia existencial irvin yalom HeidyLeiva2
 
Il supporto psicologico al paziente ed alla sua famiglia
Il supporto psicologico al paziente ed alla sua famigliaIl supporto psicologico al paziente ed alla sua famiglia
Il supporto psicologico al paziente ed alla sua famigliaASMaD
 

What's hot (20)

Desarrollo de la personalidad
Desarrollo de la personalidadDesarrollo de la personalidad
Desarrollo de la personalidad
 
Disabili - Volontariato e relazione d'aiuto
Disabili - Volontariato e relazione d'aiutoDisabili - Volontariato e relazione d'aiuto
Disabili - Volontariato e relazione d'aiuto
 
Emozioni
EmozioniEmozioni
Emozioni
 
Storia psicologia
Storia psicologiaStoria psicologia
Storia psicologia
 
Sviluppopersonalita
SviluppopersonalitaSviluppopersonalita
Sviluppopersonalita
 
Le emozioni primarie
Le emozioni primarieLe emozioni primarie
Le emozioni primarie
 
Viktor frankl bibliografía
Viktor frankl bibliografíaViktor frankl bibliografía
Viktor frankl bibliografía
 
Iv modulo lo sviluppo morale
Iv modulo lo sviluppo moraleIv modulo lo sviluppo morale
Iv modulo lo sviluppo morale
 
Le emozioni-power-point
Le emozioni-power-pointLe emozioni-power-point
Le emozioni-power-point
 
Intelligenza
IntelligenzaIntelligenza
Intelligenza
 
La competenza emotiva dei bambini
La competenza emotiva dei bambiniLa competenza emotiva dei bambini
La competenza emotiva dei bambini
 
Modello Metacognitivo del Desiderio e Craving (Dr. Gabriele Caselli)
Modello Metacognitivo del Desiderio e Craving (Dr. Gabriele Caselli)Modello Metacognitivo del Desiderio e Craving (Dr. Gabriele Caselli)
Modello Metacognitivo del Desiderio e Craving (Dr. Gabriele Caselli)
 
EMDR Case Formulation Tool - Ines Santos
EMDR Case Formulation Tool - Ines SantosEMDR Case Formulation Tool - Ines Santos
EMDR Case Formulation Tool - Ines Santos
 
Lezione definizioni psicologo
Lezione definizioni psicologoLezione definizioni psicologo
Lezione definizioni psicologo
 
Schede di galati di emozione e motivazione
Schede di galati di emozione e motivazioneSchede di galati di emozione e motivazione
Schede di galati di emozione e motivazione
 
Alla scoperta delle emozioni power point
Alla scoperta delle emozioni  power pointAlla scoperta delle emozioni  power point
Alla scoperta delle emozioni power point
 
JUNG
JUNGJUNG
JUNG
 
Psicoterapia existencial irvin yalom
Psicoterapia existencial irvin yalom Psicoterapia existencial irvin yalom
Psicoterapia existencial irvin yalom
 
Il supporto psicologico al paziente ed alla sua famiglia
Il supporto psicologico al paziente ed alla sua famigliaIl supporto psicologico al paziente ed alla sua famiglia
Il supporto psicologico al paziente ed alla sua famiglia
 
Psicología clínica. Fundamentos existenciales
Psicología clínica. Fundamentos existencialesPsicología clínica. Fundamentos existenciales
Psicología clínica. Fundamentos existenciales
 

Viewers also liked

Tyrese Little Resume Fin
Tyrese Little Resume FinTyrese Little Resume Fin
Tyrese Little Resume FinTyrese Little
 
05ORM032 HOPE INSERT
05ORM032 HOPE INSERT05ORM032 HOPE INSERT
05ORM032 HOPE INSERTlynchfla
 
Embedded training
Embedded trainingEmbedded training
Embedded trainingsowmiya437
 
Transgenicos ambiental taller octavos
Transgenicos  ambiental taller octavosTransgenicos  ambiental taller octavos
Transgenicos ambiental taller octavosAlberto Paredes
 
Présentation AFRIK'EVENT - #Edition10
Présentation AFRIK'EVENT - #Edition10Présentation AFRIK'EVENT - #Edition10
Présentation AFRIK'EVENT - #Edition10Digital Thursday
 
Research horizon 2014
Research horizon  2014Research horizon  2014
Research horizon 2014VIBHUTI PATEL
 
Cyber Security Resilience & Risk Aggregation
Cyber Security Resilience & Risk AggregationCyber Security Resilience & Risk Aggregation
Cyber Security Resilience & Risk AggregationRamiro Cid
 
10 liver cleansing foods
10 liver cleansing foods10 liver cleansing foods
10 liver cleansing foodsMatt Wilson
 
EPİAŞ Yerli TürkGÖP Kullanıcı Kılavuzu
EPİAŞ Yerli TürkGÖP Kullanıcı KılavuzuEPİAŞ Yerli TürkGÖP Kullanıcı Kılavuzu
EPİAŞ Yerli TürkGÖP Kullanıcı KılavuzuFaik Sönmez
 

Viewers also liked (10)

Tyrese Little Resume Fin
Tyrese Little Resume FinTyrese Little Resume Fin
Tyrese Little Resume Fin
 
05ORM032 HOPE INSERT
05ORM032 HOPE INSERT05ORM032 HOPE INSERT
05ORM032 HOPE INSERT
 
Embedded training
Embedded trainingEmbedded training
Embedded training
 
Transgenicos ambiental taller octavos
Transgenicos  ambiental taller octavosTransgenicos  ambiental taller octavos
Transgenicos ambiental taller octavos
 
Présentation AFRIK'EVENT - #Edition10
Présentation AFRIK'EVENT - #Edition10Présentation AFRIK'EVENT - #Edition10
Présentation AFRIK'EVENT - #Edition10
 
Arida (1996)
Arida (1996)Arida (1996)
Arida (1996)
 
Research horizon 2014
Research horizon  2014Research horizon  2014
Research horizon 2014
 
Cyber Security Resilience & Risk Aggregation
Cyber Security Resilience & Risk AggregationCyber Security Resilience & Risk Aggregation
Cyber Security Resilience & Risk Aggregation
 
10 liver cleansing foods
10 liver cleansing foods10 liver cleansing foods
10 liver cleansing foods
 
EPİAŞ Yerli TürkGÖP Kullanıcı Kılavuzu
EPİAŞ Yerli TürkGÖP Kullanıcı KılavuzuEPİAŞ Yerli TürkGÖP Kullanıcı Kılavuzu
EPİAŞ Yerli TürkGÖP Kullanıcı Kılavuzu
 

Similar to Corso Psicoeducativo per pazienti con dolore cronico

Introduzione al trattamento del dolore cronico nell'ambulatorio del mmg 2011
Introduzione al trattamento del dolore cronico nell'ambulatorio del mmg   2011Introduzione al trattamento del dolore cronico nell'ambulatorio del mmg   2011
Introduzione al trattamento del dolore cronico nell'ambulatorio del mmg 2011Bruno Agnetti
 
DOLORE CRONICO
DOLORE CRONICODOLORE CRONICO
DOLORE CRONICODario
 
Laboratorio: problemi psichiatrici in MG: sintomi senza parole (Francesco Ben...
Laboratorio: problemi psichiatrici in MG: sintomi senza parole (Francesco Ben...Laboratorio: problemi psichiatrici in MG: sintomi senza parole (Francesco Ben...
Laboratorio: problemi psichiatrici in MG: sintomi senza parole (Francesco Ben...csermeg
 
Gestione dello stress e mindfulness.key
Gestione dello stress e mindfulness.keyGestione dello stress e mindfulness.key
Gestione dello stress e mindfulness.keyDoc. Laura Prosdocimo
 
Mindfulness e psicoterapia cognitivo comportamentale_milano
Mindfulness e psicoterapia cognitivo comportamentale_milanoMindfulness e psicoterapia cognitivo comportamentale_milano
Mindfulness e psicoterapia cognitivo comportamentale_milanoBeatrice Corsale
 
Luciano Orsi: comunicare la fine tra speranza e verità ottobre 2013 sintesi
Luciano Orsi: comunicare la fine tra speranza e verità ottobre 2013 sintesiLuciano Orsi: comunicare la fine tra speranza e verità ottobre 2013 sintesi
Luciano Orsi: comunicare la fine tra speranza e verità ottobre 2013 sintesiFino alla Fine
 
Introduzione alla Mindfulness Valeria Degiovanni
Introduzione alla Mindfulness   Valeria DegiovanniIntroduzione alla Mindfulness   Valeria Degiovanni
Introduzione alla Mindfulness Valeria DegiovanniValeria Degiovanni
 
Diagnosi, cura e prevenzione dei disturbi cronici osteo-artro-mio-fasciali | ...
Diagnosi, cura e prevenzione dei disturbi cronici osteo-artro-mio-fasciali | ...Diagnosi, cura e prevenzione dei disturbi cronici osteo-artro-mio-fasciali | ...
Diagnosi, cura e prevenzione dei disturbi cronici osteo-artro-mio-fasciali | ...Lorenzo Capello
 
La psicosomatica, la psiconcologia e lecure palliative: il prendersi cura nel...
La psicosomatica, la psiconcologia e lecure palliative: il prendersi cura nel...La psicosomatica, la psiconcologia e lecure palliative: il prendersi cura nel...
La psicosomatica, la psiconcologia e lecure palliative: il prendersi cura nel...Marian de Souza
 
Il dolore neuropatico nel paziente geriatrico - Piero Secreto
Il dolore neuropatico nel paziente geriatrico - Piero SecretoIl dolore neuropatico nel paziente geriatrico - Piero Secreto
Il dolore neuropatico nel paziente geriatrico - Piero Secretorobertobottino1
 
La Psicoterapia in Donne con Carcinoma Mammario
La Psicoterapia in Donne con Carcinoma MammarioLa Psicoterapia in Donne con Carcinoma Mammario
La Psicoterapia in Donne con Carcinoma MammarioWega Formazione
 
Contributo dell'Olismologia alla Medicina Ufficiale: ascolto e cura globale d...
Contributo dell'Olismologia alla Medicina Ufficiale: ascolto e cura globale d...Contributo dell'Olismologia alla Medicina Ufficiale: ascolto e cura globale d...
Contributo dell'Olismologia alla Medicina Ufficiale: ascolto e cura globale d...Lorenzo Capello
 
Panoramica della materia - Olismologia: la Disciplina della Sintesi | 19 nove...
Panoramica della materia - Olismologia: la Disciplina della Sintesi | 19 nove...Panoramica della materia - Olismologia: la Disciplina della Sintesi | 19 nove...
Panoramica della materia - Olismologia: la Disciplina della Sintesi | 19 nove...Lorenzo Capello
 
Parlare in pubblico senza stress
Parlare in pubblico senza stressParlare in pubblico senza stress
Parlare in pubblico senza stressAnna Maria Carbone
 
Vivere con una malattia cronica Navigare tra alti e bassi della vita quotidia...
Vivere con una malattia cronica Navigare tra alti e bassi della vita quotidia...Vivere con una malattia cronica Navigare tra alti e bassi della vita quotidia...
Vivere con una malattia cronica Navigare tra alti e bassi della vita quotidia...Pill Reminder
 
Trasformare la Medicina è davvero possibile (02/09/2017)
Trasformare la Medicina è davvero possibile (02/09/2017)Trasformare la Medicina è davvero possibile (02/09/2017)
Trasformare la Medicina è davvero possibile (02/09/2017)Lorenzo Capello
 
Patologie croniche psichiatriche e mediche: quale integrazione tra farmaci e ...
Patologie croniche psichiatriche e mediche: quale integrazione tra farmaci e ...Patologie croniche psichiatriche e mediche: quale integrazione tra farmaci e ...
Patologie croniche psichiatriche e mediche: quale integrazione tra farmaci e ...gaspare palmieri
 

Similar to Corso Psicoeducativo per pazienti con dolore cronico (20)

Introduzione al trattamento del dolore cronico nell'ambulatorio del mmg 2011
Introduzione al trattamento del dolore cronico nell'ambulatorio del mmg   2011Introduzione al trattamento del dolore cronico nell'ambulatorio del mmg   2011
Introduzione al trattamento del dolore cronico nell'ambulatorio del mmg 2011
 
DOLORE CRONICO
DOLORE CRONICODOLORE CRONICO
DOLORE CRONICO
 
Firenze neuroscienze n.2
Firenze neuroscienze n.2Firenze neuroscienze n.2
Firenze neuroscienze n.2
 
Laboratorio: problemi psichiatrici in MG: sintomi senza parole (Francesco Ben...
Laboratorio: problemi psichiatrici in MG: sintomi senza parole (Francesco Ben...Laboratorio: problemi psichiatrici in MG: sintomi senza parole (Francesco Ben...
Laboratorio: problemi psichiatrici in MG: sintomi senza parole (Francesco Ben...
 
Recovery 23 3-2013
Recovery 23 3-2013Recovery 23 3-2013
Recovery 23 3-2013
 
Gestione dello stress e mindfulness.key
Gestione dello stress e mindfulness.keyGestione dello stress e mindfulness.key
Gestione dello stress e mindfulness.key
 
Mindfulness e psicoterapia cognitivo comportamentale_milano
Mindfulness e psicoterapia cognitivo comportamentale_milanoMindfulness e psicoterapia cognitivo comportamentale_milano
Mindfulness e psicoterapia cognitivo comportamentale_milano
 
Luciano Orsi: comunicare la fine tra speranza e verità ottobre 2013 sintesi
Luciano Orsi: comunicare la fine tra speranza e verità ottobre 2013 sintesiLuciano Orsi: comunicare la fine tra speranza e verità ottobre 2013 sintesi
Luciano Orsi: comunicare la fine tra speranza e verità ottobre 2013 sintesi
 
Introduzione alla Mindfulness Valeria Degiovanni
Introduzione alla Mindfulness   Valeria DegiovanniIntroduzione alla Mindfulness   Valeria Degiovanni
Introduzione alla Mindfulness Valeria Degiovanni
 
Diagnosi, cura e prevenzione dei disturbi cronici osteo-artro-mio-fasciali | ...
Diagnosi, cura e prevenzione dei disturbi cronici osteo-artro-mio-fasciali | ...Diagnosi, cura e prevenzione dei disturbi cronici osteo-artro-mio-fasciali | ...
Diagnosi, cura e prevenzione dei disturbi cronici osteo-artro-mio-fasciali | ...
 
La psicosomatica, la psiconcologia e lecure palliative: il prendersi cura nel...
La psicosomatica, la psiconcologia e lecure palliative: il prendersi cura nel...La psicosomatica, la psiconcologia e lecure palliative: il prendersi cura nel...
La psicosomatica, la psiconcologia e lecure palliative: il prendersi cura nel...
 
Il dolore neuropatico nel paziente geriatrico - Piero Secreto
Il dolore neuropatico nel paziente geriatrico - Piero SecretoIl dolore neuropatico nel paziente geriatrico - Piero Secreto
Il dolore neuropatico nel paziente geriatrico - Piero Secreto
 
La Psicoterapia in Donne con Carcinoma Mammario
La Psicoterapia in Donne con Carcinoma MammarioLa Psicoterapia in Donne con Carcinoma Mammario
La Psicoterapia in Donne con Carcinoma Mammario
 
Contributo dell'Olismologia alla Medicina Ufficiale: ascolto e cura globale d...
Contributo dell'Olismologia alla Medicina Ufficiale: ascolto e cura globale d...Contributo dell'Olismologia alla Medicina Ufficiale: ascolto e cura globale d...
Contributo dell'Olismologia alla Medicina Ufficiale: ascolto e cura globale d...
 
Il linguaggio del corpo n
Il linguaggio del corpo nIl linguaggio del corpo n
Il linguaggio del corpo n
 
Panoramica della materia - Olismologia: la Disciplina della Sintesi | 19 nove...
Panoramica della materia - Olismologia: la Disciplina della Sintesi | 19 nove...Panoramica della materia - Olismologia: la Disciplina della Sintesi | 19 nove...
Panoramica della materia - Olismologia: la Disciplina della Sintesi | 19 nove...
 
Parlare in pubblico senza stress
Parlare in pubblico senza stressParlare in pubblico senza stress
Parlare in pubblico senza stress
 
Vivere con una malattia cronica Navigare tra alti e bassi della vita quotidia...
Vivere con una malattia cronica Navigare tra alti e bassi della vita quotidia...Vivere con una malattia cronica Navigare tra alti e bassi della vita quotidia...
Vivere con una malattia cronica Navigare tra alti e bassi della vita quotidia...
 
Trasformare la Medicina è davvero possibile (02/09/2017)
Trasformare la Medicina è davvero possibile (02/09/2017)Trasformare la Medicina è davvero possibile (02/09/2017)
Trasformare la Medicina è davvero possibile (02/09/2017)
 
Patologie croniche psichiatriche e mediche: quale integrazione tra farmaci e ...
Patologie croniche psichiatriche e mediche: quale integrazione tra farmaci e ...Patologie croniche psichiatriche e mediche: quale integrazione tra farmaci e ...
Patologie croniche psichiatriche e mediche: quale integrazione tra farmaci e ...
 

Corso Psicoeducativo per pazienti con dolore cronico

  • 1. “Pain Surgery: the Challenge. Aggiornamenti in Medicina del Dolore” Rimini, 6-8 Ottobre 2016 Dott.ssa Elena Lo Sterzo Psicologa Specializzanda in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale IL CORSO PSICOEDUCATIVO PER PAZIENTI CON DOLORE CRONICO «L’APPRENDIMENTO E’ UNA RISPOSTA IMMUNITARIA»
  • 2. “Il dolore è un fenomeno complesso e soggettivo, sperimentato in maniera unica e diversa da ogni individuo. Le persone non sono dei responder passivi alle sensazioni fisiche, ma cercano attivamente di dare un senso all’ esperienza: valutano le loro condizioni confrontando le sensazioni provate con un modello implicito preesistente e determinano se una sensazione particolare sia un sintomo che richiede attenzione o può essere ignorato. La conoscenza delle credenze idiosincratiche, delle valutazioni e del repertorio delle strategie di coping messe in atto è fondamentale per la pianificazione del trattamento” (Psychological approaches to pain management, Turk & Gatchel 2013, Guildford Press) IL DOLORE: UN PROCESSO TOP-DOWN
  • 3. LE DIVERSE COMPONENTI DELL’ESPERIENZA DOLORE La costruzione della percezione del dolore è un processo che coinvolge l’integrazione di 4 fonti di informazione: •FISIOLOGICHE (es: impulsi neurali inviati dal sito del danno/dell’infiammazione; sensazione di bruciore, formicolio..) •COGNITIVE (es: «Il dolore mi impedirà di lavorare») •EMOTIVE: le emozioni associate al dolore (es: «ho paura di fare questo movimento») •COMPORTAMENTALI: i comportamenti adottati, volontari o automatici, per gestire il dolore (es: diminuire i movimenti, non andare in certi posti)
  • 4. L’IMPORTANZA DELLE CREDENZE • Credenze disfunzionali possono essere la causa di coping maladattivi, dell’aumento del dolore e della disabilità, indipendentemente dal livello dell’input nocicettivo • «ALLODINIA E IPERALGESIA cognitiva»: tendenza a valutare in termini di minaccia e pericolo anche stimoli innocui, e aumentare il livello di pericolosità percepito di stimoli fastidiosi/lievemente dolorosi  mantenute da routine comportamentali di IPERMONITORAGGIO E SCANNING delle sensazioni corporee – PROCESSI ATTENTIVI • CONFIRMATION BIAS: Le persone tendono ad evitare le esperienze che posso invalidare le loro credenze e guidano il loro comportamento in modo che sia consistente con il loro sistema di conoscenze, anche in situazioni in cui tali credenze non sono più valide  Non amiamo le dissonanze cognitive
  • 5. CONTROLLABILITA’ ED AUTOEFFICACIA • L’idea che posso controllare (≈ modulare) una stimolo avverso riduce effettivamente il suo impatto • Le persone con dolore cronico hanno tipicamente la percezione di mancanza di controllo sul loro dolore • Percezione di Auto-efficacia: la convinzione personale di essere in grado di mettere efficacemente in atto una serie di strategie e di azioni allo scopo di raggiungere il risultato auspicato Fattore cognitivo fondamentale nel dolore e principale mediatore del cambiamento terapeutico  Nel DOLORE CRONICO: un insieme di credenze legate al fatto che posso continuare la mia vita NONOSTANTE il dolore, che ci siano possibilità per me di gestirlo
  • 6. CATASTROFIZZAZIONE • Uno dei costrutti più conosciuti e studiati nel dolore cronico (ma non solo..) • Numerosissime evidenze scientifiche confermano che persone altamente catastrofizzanti hanno outcome peggiori di malattia (qualità di vita, benessere psicologico e fisico..) “Una risposta psicologica al dolore o di anticipazione del dolore, caratterizzata da rimuginio, esagerazione, e senso di impotenza/vulnerabilità. Catastrofizzare significa aumentare le possibilii conseguenze negative del dolore e sottostimare le possibilità di fronteggiarlo, mettendo così a rischio le possibilità di coinvolgimento in una gestione attiva del dolore.” (Sullivan, 2001) • «Pain Catastrofizing Scale» – Rumination : Non mi sembra di riuscire a scacciare il dolore dalla mia mente – Magnification: Mi chiedo se qualcosa di serio possa accadermi – Helplessness: Sento di non riuscire ad andare avanti • LA CATASTROFIZZAZIONE – Ha un’influenza fortissima sulle abilità di adattamento al dolore e alla disabilità – E’ un fattore di rischio nella transizione dal dolore acuto al dolore cronico – E’ fattore di rischio per una maggiore disabilità a lungo termine Pensiamo che un evento avrà per noi conseguenze più importanti di quelle reali. Può accadere quando “prediciamo” il futuro in maniera negativa senza considerare altri possibili esiti o sviluppi; oppure quando giudichiamo un evento negativo (o la sua possibilità) come una catastrofe intollerabile.
  • 7. FOCUS DEGLI INTERVENTI PSICOLOGICI NEL DOLORE CRONICO  Psicoeducazione riguardo al dolore  Gestire le rabbia, l’ostilità, la frustrazione, il risentimento e gli alti livelli di distress emoitvo  (In)attività fisica (comportamento abituale nel CP è riduzione attività)  Pensieri maladattivi sul dolore/senso di auto-efficacia/catastrofizzazione  Ripetuti fallimenti terapeutici  Under-/Over-/Mis- USO di farmaci  Cambiamenti nella famiglia, stile di vita, ruolo  Depressione (alta comorbidità)  Ansia e stress  Qualità del sonno  Preoccupazioni somatiche, paura del dolore e comportamenti di malattia “abnormi” (attenzione a vantaggi secondari)  Controllo attentivo
  • 8. PERCHE’ LA PSICOEDUCAZIONE? • Proporre alla persona un modello di attivazione e mantenimento del dolore di approccio BIOPSICOSOCIALE • Il modello maggiormente diffuso è quello BIOMEDICO SE HO DOLORE SIGNIFICA CHE C’E’ DANNO AL TESSUTO E L’UNICO MODO PER TRATTARE QUESTO E’ CON UN INTERVENTO MEDICO  In particolare i pazienti con dolore cronico (sensibilizzazione centrale) sviluppano una serie di credenze maladattive ed emozioni negative  E’ importante spiegare loro che ci sono tanti modi per trattare e prendersi cura del loro malessere, non solo quello medico. In particolare, che sono estremamente importanti le azioni messe in atto per autogestire il dolore nella vita quotidiana, tra cui anche il rilassamento, la mindfulness, il cambiamento dei pensieri catastrofici, l’attività fisica EFFICACIA DELLA PSICOEDUCAZIONE: - Riduzione del dolore (non sempre) - SOPRATTUTTO Miglioramento del benessere emotivo, Aumento dell’attività (anche in assenza di diminuzione del dolore), Diminuzione della spesa medica  Perché le persone imparano a gestire diversamente il dolore, ma anche accettarlo e convivere con esso (anche se il dolore è sempre lo stesso, il funzionamento e la qualità di vita cambiano)
  • 9.
  • 10. QUALE PSICOEDUCAZIONE? “Psychoeducation is a professionally delivered treatment modality that integrates and synergizes psychotherapeutic and educational interventions. Many forms of psychosocial intervention are based on traditional medical models designed to treat pathology, illness, liability, and dysfunction. In contrast, psychoeducation reflects a paradigm shift to a more holistic and competence-based approach, stressing health, collaboration, coping, and empowerment (Dixon, 1999; Marsh, 1992). It is based on strengths and focused on the present. The patient/client and/or family are considered partners with the provider in treatment, on the premise that the more knowledgeable the care recipients and informal caregivers are, the more positive health-related outcomes will be for all. (…) Although psychoeducation can be practiced one-on-one, group practice models set the stage for within-group dialogue, social learning, expansion of support and cooperation, the potential for group reinforcement of positive change, and network building (Penninx et al., 1999). They reduce isolation and serve as a forum for both recognizing and normalizing experience and response patterns among participants, as well as holding professionals accountable for high standards of service.” (Lukens E.P., McFarlane W.R. 2004. Psychoeducation as Evidence-Based Practice: Considerations for Practice, Research, and Policy Brief Treatment and Crisis Intervention Vol. 4 No. 3)
  • 11. EXPLAIN PAIN • Approccio educativo che prevede l’insegnamento dei concetti legati alla neurobiologia e alla neurofisiologia del dolore (vari nomi: Neuroscience Education, Explain Pain, Pain Neuroscience Education) • ASSUNTO: I PAZIENTI VOGLIONO CONOSCERE E IMPARARE DI PIU’ RIGUARDO AL LORO DOLORE • DOLORE: non è sempre una reale rappresentazione della condizione dei tessuti (nel dolore acuto si, in quello cronico no) • Modello tradizionale di connessione diretta tra danno del tessuto/nocicezione e dolore VS • Explain Pain: descrive in che modo il sistema nervoso, tramite sensibilizzazione periferica e centrale e l’elaborazione cerebrale, interpreta le info provenienti dal tessuto e che questa attivazione neurale (up-regulation & down-regulation) MODULA l’esperienza dolore. • ESPERIENZA DOLORE= ELABORAZIONE A LIVELLO SN + ASPETTI PSICOSOCIALI
  • 12. EXPLAIN PAIN • RICONCETTUALIZZAZIONE DEL DOLORE come INTERPRETAZIONE DELLA MINACCIA E BISOGNO DI PROTEZIONE, NON MISURA ACCURATA DEL LIVELLO DI COMPROMISSIONE DEI TESSUTI  EFFETTO SULLE IDEE E SUL COMPORTAMENTO • EP: enfatizza che qualunque credibile evidenza di pericolo per i tessuti corporei può aumentare il dolore e qualunque credibile evidenza di sicurezza può diminuire il dolore • APPROCCIO: CONCEPTUAL CHANGE LEARNING: prima «sfida» delle conoscenze già presenti, poi fornire nuove informazioni • Ampio utilizzo di metafore, storie, rappresentazioni grafiche dei concetti
  • 13. OBIETTIVI • Comprendere il dolore cronico nell’ambito di un modello BIOPSICOSOCIALE, in particolare il fatto che molti fattori (contesto, pensieri, emozioni, relazioni) possono MODULARE l’esperienza dolore • Imparare strategie per una sua migliore gestione a livello emotivo, cognitivo e comportamentale • Migliorare la comunicazione con l’èquipe medica • Aumentare la motivazione e la partecipazione attiva agli interventi riabilitativi e ai trattamenti medici-farmacologici
  • 14. DESTINATARI Pazienti con Dolore Cronico afferenti a Medicina del Dolore e loro familiari se interessati
  • 15. MODALITA’ E MATERIALI • 2/3 incontri di 2h in PICCOLO GRUPPO • Conduttore: psicologo • Materiali utilizzati: Libro «EXPLAIN PAIN» (Moseley & Butler, 2013) TEST & QUESTIONARI: •NRS: valutazione intensità dolore •QUID: descrizione qualitativa del dolore •SF-12: qualità di vita •Pain Vigilance & Awareness Questionnaire: tendenza al monitoraggio del dolore •(PCS già fatta algologo) •(TAMPA kinesiophobia scale fisio) •Neurophisiology of Pain Test : fine corso, anonimo, per valutare apprendimenti + Questionario di gradimento
  • 16. PUNTI CHIAVE: • Il dolore è un meccanismo protettivo, non (necessariamente) un sintomo di lesione/danno • Nel dolore cronico il sistema diventa IPERprotettivo (sensibilizzazione) • Il modo il cui una persona si spiega il dolore è un fattore determinante per il suo recupero
  • 17. EXPLAIN PAIN…IN PRATICA • NO BRAIN NO PAIN  KNOW PAIN, OR NO GAIN • All’inizio del corso: AMAZING PAIN STORIESaneddoti e storie che evidenziano come sia possibile avere una lesione tissutale importante senza provare dolore o, al contrario, che ad una piccolissima lesione può corrispondere un grande fastidio • Il dolore dipende dal CONTESTO e dalle ATTRIBUZIONI CAUSALI
  • 18. EXPLAIN PAIN…IN PRATICA • Come funziona il sistema di «allarme»: recettori, la conduzione del messaggio PERICOLO, la modulazione del messaggio nel midollo spinale • Infiammazione e sensibilizzazione: una alterata comunicazione dei messaggi di pericolo. Es: catastrofizzazione
  • 19. EXPLAIN PAIN…IN PRATICA •LE PAURE •GLI STILI DI COPING (evitamento o problem-focused?) •STRUMENTI UTILI: DIM&SIM IL GIUSTO RITMO E L’ESPOSIZIONE GRADUALE •UNA RIABILITAZIONE A 360°: LA FISIOTERAPIA  Credenze e aspettative sul trattamento fisioterapico  Q&A: il fisioterapista risponde
  • 20. CAVEAT • Eterogeneità del gruppo • Elevata correlazione (dall’86,5% al 90%) tra dolore cronico e disturbi psichici dell’Asse I del DSM (in particolare Disturbo Depressivo Maggiore, Disturbi da Dipendenza o Abuso da Sostanze, e Disturbi d’Ansia) e una correlazione dal 40% al 59% tra dolore cronico e Disturbi di Personalità, nonché la presenza di alterazioni psicopatologiche prima dell’insorgere del dolore più frequenti (77%) rispetto a quelle riscontrate nella popolazione generale • INDICATORI PER INVIO CONSULENZA PSICOLOGICO-PSICOTERAPETUCA:  La localizzazione e l’intensità del dolore non sono coerenti con i dati rilevati dall’EO o sono presenti peculiarità nella sua comparsa o nella risposta ai farmaci e al placebo (es. la localizzazione del dolore è variabile, l’intensità riferita dal soggetto non è congruente con la sua mimica facciale, il paziente riporta un sollievo maggiore della media se trattato con placebo)  Presenti in anamnesi disturbi psichici preesistenti all’insorgenza del dolore  «Shopping Medico»  Il soggetto riferisce una storia di malattia lunga e precoce, che di solito costituisce un nucleo centrale della sua vita,  “Comportamento di malattia anomalo” caratterizzato da modalità enfatiche e/o di iniziale negazione del disturbo con conseguente trascuratezza  Eventi stressanti poco prima che comparisse o si aggravasse il dolore  “Vantaggi secondari”  ALESSITIMIA NB: Sovrapposizione tra criteri dolore cronico/sensibilizzazione centrale e Indicatori presenza disturbi psicologici  Per alcuni la partecipazione ad un gruppo psicoeducativo può essere comunque positiva, ma in alcuni casi è più utile invio diretto in consulenza psico  VALUTAZIONE ATTENTA DEI CASI SINGOLI
  • 22. PUNTI DI FORZA Perché può essere utile questo tipo di intervento in Medicina del Dolore?  Fornisce al pz un modello di interpretazione del dolore che infonde speranza e gli dà un ruolo attivo (attore protagonista nel percorso rehab) talvolta nell’ambito delle viste algologiche o dei trattamenti fisioterapici non c’è modo e tempo di fornire queste info in maniera così esauriente  Effetto di validazione e normalizzazione del dolore grazie al contesto di gruppo Possibili momenti di condivisione & dialogo (ma NON è un gruppo di auto-mutuo-aiuto né un gruppo di supporto psicologico) Spazio per dare importanza alle emozioni e per trasmettere il messaggio che IL DOLORE E’ NEL CERVELLO MA E’ ASSOLUTAMENTE REALE Contatto con lo psicologo in un contesto di gruppo possibilità di intraprendere un percorso di supporto individuale
  • 23. Bibliografia • Butler D, Moseley GL: Explain Pain, 2nd ed. Adelaide, Australia, Noigroup Publications, 2013, p 135 • Eccleston C, Williams AC, Morley S: Psychological therapies for the management of chronic pain (excluding headache) in adults. Cochrane Database Syst Rev;CD007407, 2009 • Gallagher L, McAuley J, Moseley GL: A randomized controlled trial of using a book of metaphors to reconceptualize pain and decrease catastrophizing in people with chronic pain. Clin J Pain 29:20-25, 2013 • Louw A, Diener I, Butler DS, Puentedura EJ: The effect of neuroscience education on pain, disability, anxiety, and stress in chronic musculoskeletal pain. Arch Phys Med Rehabil 92:2041-2056, 2011 • Meeus M, Nijs J, Van Oosterwijck J, Van Alsenoy V, Truijen S: Pain physiology education improves pain beliefs in patients with chronic fatigue syndrome compared with pacing and self-management education: a double-blind randomized controlled trial. Arch Phys Med Rehabil 91: 1153-1159, 2010 • Moseley GL, Butler D S 2015 Fifteen years of explaining pain: The past, present, and future. Journal of Pain 16: 807–813. • Moseley GL: Evidence for a direct relationship between cognitive and physical change during an education intervention in people with chronic low back pain. Eur J Pain 8: 39-45, 2004 • Moseley GL: Unravelling the barriers to reconceptualisation of the problem in chronic pain: the actual and perceived ability of patients and health professionals to understand the neurophysiology. J Pain 4:184-189, 2003 • Nijs J, Van Oosterwijck J, Meeus M, Truijen S, Craps J, Van den Keybus N, Paul L: Pain neurophysiology education improves cognitions, pain thresholds, and movement performance in people with chronic whiplash: a pilot study. J Rehabil Res Dev 48:43-57, 2011 • Sullivan MD, Cahana A, Derbyshire S, Loeser JD: What does it mean to call chronic pain a brain disease? J Pain 14: 317- 322, 2013 • Williams AC, Eccleston C, Morley S: Psychological therapies for the management of chronic pain (excluding headache) in adults. Cochrane Database Syst Rev 11 CD007407, 2012

Editor's Notes

  1. Valuta se mettere anche la def di moseley e butler 2015 il dolore come “un’inferenza percettiva, tramite la quale l’esperienza è considerata un risultato nella coscienza che riflette la migliore stima di ciò che sarà una risposta vantaggiosa. La tendenza è quella di sovrastimare il pericolo e di conseguenza eccedere in comportamenti protettivi.” Questa definizione pone l’accento sugli aspetti psicologici e cognitivi del dolore, in particolare sull’importanza dell’interpretazione, della valutazione (consapevole o più spesso implicita, inconsapevole) che il soggetto dà alla sue percezioni ed alla situazione, per determinare il grado di pericolosità dello stimolo. Valutazione che viene fatta sulla base di un schema pre-esistente, un bagaglio di esperienze precedenti e di fattori di personalità.
  2. Persone con dolore cronico hanno un’ipersensibilità alle sensazioni fisiche, che comporta una soglia abbassata per etichettare le sensazioni come nocive (monitoraggio e scanning ripetitivo delle sensazioni- come le persone con ansia per la salute/ipocondria…al di là della vera e propria sensibilizzazione fisiologica centrale)
  3. Ma nn solo degli interventi psico anche fattori a cui tutti le persone che si rapportano col CP devono prestare attenzione
  4. Nb: quando dici l’intervento medico… NON E’ SBAGLIATO, ma è una parte del tutto
  5. Cos’è la sensibilizzazione centrale? The first and obligatory criterion entails disproportionate pain, implying that the severity of pain and related reported or perceived disability are disproportionate to the nature and extent of injury or pathology (i.e., tissue damage or structural impairments). The 2 remaining criteria are 1) the presence of diffuse pain distribution, allodynia, and hyperalgesia; and 2) hypersensitivity of senses unrelated to the musculoskeletal system (defined as a score of at least 40 on the Central Sensitization Inventory).
  6. Scopo test: per aiutare i pz a individuare e distinguere le diverse componenti del dolore (fisio- cogn- comportament) E per poter fare valutazione efficacia dell’intervento a distanza; non del singolo intervento ma del percorso dolore cronico
  7. Con shopping medico si intende: A fronte di una presa in carico specialistica per il dolore, il paziente con­tinua a cambiare medici, strutture di riferimento e/o farmaci, senza mai trovare la cura adeguata Vantaggi secondari :considerevoli in seguito alla presenza del dolore, quali maggiore attenzione dei familiari, deresponsa¬bilizzazione rispetto a compiti sgradevoli o pesanti, “giustificazione” per evitare attività o relazioni rispetto alle quali presentava già da prima diffi¬coltà COS’è ALESSITIMIA: soggetto fatica a dare nome alle proprie emozioni e a esprimerle, pre¬senta quindi caratteristiche alessitimiche, che sono risultate in più studi correlate con la tendenza a somatizzare