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Ordinamento politico: repubblica
Superficie: 88 361 km²
Popolazione: 9 858 000 ab.
Densità: 112 ab./km²
Incremento naturale: -4,3‰
Popolazione urbana: 52,2%
Capitale: Belgrado
Città principali: Novi Sad, Niš, Kragujevac
Pil pro capite: 5 596 $ USA
Il paese confina a nord con l’Ungheria, a est con la Romania e la Bulgaria,
a ovest con la Croazia e la Bosnia-Erzegovina, a sud-ovest con il
Montenegro, a sud con il Kosovo e la Repubblica Macedone.
La parte settentrionale del paese è occupato dalle regioni della Vojvodina
e del Banato. La parte meridionale è invece montuosa, infatti vi si trovano
le Alpi Dinariche.
Il Danubio attraversa la Vojvodina per oltre 350 Km, nel suo corso si
gettano tre importanti fiumi: il Tibisco, la Sava e la Morava.
Nel paese domina il clima continentale; è infatti scarsa l’influenza
mitigatrice dell’Adriatico, ostacolata dalla catena montuosa delle Alpi
Dinariche.
La Serbia conserva ancora, sebbene in misura inferiore, il complesso
etnico che caratterizzava la Iugoslavia. Accanto al prevalente gruppo
serbo convivono minoranze di albanesi, montenegrini, ungheresi,
croati, macedoni, rumeni, bulgari, turchi ecc.
La lingua ufficiale è il serbo, simile al croato (scritto anche in
caratteri cirillici).
A una maggioranza religiosa cristiano-ortodossa si affianca una
consistente minoranza di cattolici e musulmani; consistente anche la
quota dei non credenti.


             ←croce                                     ←caratteri cirillci
             ortodossa
Anche dalla separazione della Iugoslavia il settore agricolo serbo, sviluppato in
particolare nelle pianure del Nord, mantiene la sua importanza economica,
contribuendo in un modo significativo ( circa 1/5) al prodotto interno del paese.
Le principali coltivazioni sono quelle di cereali (mais e frumento), frutta, vite,
lino, canapa, girasole e tabacco. Notevole è anche l’allevamento, in particolare
quello dei suini.
Grazie agli aiuti economici internazionali e all’investimento di imprese
estere, negli ultimi anni, l’industria serba, ha potuto riprendere le
attività, soprattutto nel settore meccanico, chimico, tessile, del
legname e dei materiali da costruzione. Si è sviluppata anche
l’industria elettronica e si è modernizzata quella alimentare. Anche
nel terziario ci sono stati cambiamenti: si sono sviluppati i servizi di
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  • 1. Ordinamento politico: repubblica Superficie: 88 361 km² Popolazione: 9 858 000 ab. Densità: 112 ab./km² Incremento naturale: -4,3‰ Popolazione urbana: 52,2% Capitale: Belgrado Città principali: Novi Sad, Niš, Kragujevac Pil pro capite: 5 596 $ USA
  • 2. Il paese confina a nord con l’Ungheria, a est con la Romania e la Bulgaria, a ovest con la Croazia e la Bosnia-Erzegovina, a sud-ovest con il Montenegro, a sud con il Kosovo e la Repubblica Macedone. La parte settentrionale del paese è occupato dalle regioni della Vojvodina e del Banato. La parte meridionale è invece montuosa, infatti vi si trovano le Alpi Dinariche. Il Danubio attraversa la Vojvodina per oltre 350 Km, nel suo corso si gettano tre importanti fiumi: il Tibisco, la Sava e la Morava. Nel paese domina il clima continentale; è infatti scarsa l’influenza mitigatrice dell’Adriatico, ostacolata dalla catena montuosa delle Alpi Dinariche.
  • 3. La Serbia conserva ancora, sebbene in misura inferiore, il complesso etnico che caratterizzava la Iugoslavia. Accanto al prevalente gruppo serbo convivono minoranze di albanesi, montenegrini, ungheresi, croati, macedoni, rumeni, bulgari, turchi ecc. La lingua ufficiale è il serbo, simile al croato (scritto anche in caratteri cirillici). A una maggioranza religiosa cristiano-ortodossa si affianca una consistente minoranza di cattolici e musulmani; consistente anche la quota dei non credenti. ←croce ←caratteri cirillci ortodossa
  • 4. Anche dalla separazione della Iugoslavia il settore agricolo serbo, sviluppato in particolare nelle pianure del Nord, mantiene la sua importanza economica, contribuendo in un modo significativo ( circa 1/5) al prodotto interno del paese. Le principali coltivazioni sono quelle di cereali (mais e frumento), frutta, vite, lino, canapa, girasole e tabacco. Notevole è anche l’allevamento, in particolare quello dei suini.
  • 5. Grazie agli aiuti economici internazionali e all’investimento di imprese estere, negli ultimi anni, l’industria serba, ha potuto riprendere le attività, soprattutto nel settore meccanico, chimico, tessile, del legname e dei materiali da costruzione. Si è sviluppata anche l’industria elettronica e si è modernizzata quella alimentare. Anche nel terziario ci sono stati cambiamenti: si sono sviluppati i servizi di telecomunicazioni, tecnologia e bancari.