2. Elementi di Programmazione
Le Macro di Excel
Ambiente di Sviluppo del VBA
La Sintassi del VBA
Matlab in sintesi (estrema!)
Matlab Excel Linker
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3. Le Macro di Excel
Cartelle
Fogli
Grafici
Altri
oggetti
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4. Le Macro di Excel
Operazioni Elementari
Azione
Operazione
Aprire un File
Premere con il mouse sul pulsante Apri della
barra degli strumenti standard oppure selezionare
la voce Apri dal menu File. Si aprirà un form di
navigazione standard dal quale selezionare il file
desiderato.
Salvare un File
Scegliere Salva dal menu File o, se si
desidera cambiare nome, scegliere Salva con
nome… anche in questo caso si aprirà un form di
navigazione Windows col quale aprire la cartella
nella quale salvare il nuovo file digitando il nome
nell‟apposita casella.
Selezionare un foglio di lavoro
Fare clic sulla scheda relativa
Selezionare una cella
Fare clic sulla cella
Selezionare un intervallo di celle
Assegnare un nome ad un intervallo di
celle
Tenendo premuto il pulsante del mouse
trascinare da un angolo all‟angolo opposto
dell‟intervallo di celle desiderato
Selezionare la o le celle come descritto nei
punti precedenti, dal menu Inserisci scegliere il
sottomenu Nome e di questo la voce Definisci…
nel form Definisci Nome digitare il nome nella
casella “Nomi nella cartella di lavoro”
Immettere dati
Selezionare una cella e digitare i dati quindi
premere INVIO o cambiare cella selezionata
Scrivere una formula
Digitare = e il resto della formula dopodiché
premere INVIO
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5. Le Macro di Excel
La costruzione e l'organizzazione di strutture dati non banali tramite
Excel può comportare l'esecuzione da parte dell'utente di una
discreta mole di operazioni, spesso ripetitive.
In questi casi può essere estremamente utile ricorrere al
registratore di macro che permette di memorizzare una sequenza di
operazioni al fine di poterle successivamente ripetere a richiesta.
Il registratore macro di Excel memorizza le operazioni eseguite
dall‟utente registrando gli equivalenti comandi sotto forma di
istruzioni in linguaggio Visual Basic.
per questo motivo il registratore di macro oltre ad essere un
utilissimo aiuto nella normale operatività con Excel costituisce
anche un formidabile strumento didattico per cominciare a muoversi
con la sintassi VBA.
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6. Le Macro di Excel
Registrare una Macro
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7. Visualizzare il codice della macro
Oltre a vedere la
macro in esecuzione è
possibile esaminare il
codice prodotto e farlo
girare istruzione per
istruzione.
Quest’attività oltre al
chiaro valore didattico
ha un enorme utilità ai
fini
del
test
dei
programmi
prodotti
(debug).
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8. Elementi di Programmazione
Le Macro di Excel
Ambiente di Sviluppo del VBA
La Sintassi del VBA
Matlab in sintesi (estrema!)
Matlab Excel Linker
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9. Identifica un progetto VBA ovvero un insieme
di oggetti e il nome fra parentesi è il nome
della cartella in cui esso è memorizzato (in
questo caso Cartel1);
Identifica un oggetto di tipo foglio di lavoro
contenuto nella cartella il cui nome appare fra
parentesi; tutti i fogli di lavoro appaiono
identificati dalla parola Foglio seguita da un
Indica ma è importante non confonderlo con
numero, la cartella
il nome che appare sul cavalierino nella
finestra di Excel e che nella finestra Progetto
FINESTRA IMMEDIATA. In questa finestra è
appare fra parentesi; per ogni foglio di lavoro
FINESTRA
CONTROLLO.
Consente
il
possibile inserire comandi diretti per la
presente
nella
cartella
sono
presenti
monitoraggio del contenuto di una variabile o
visualizzazione del valore assunto dalle
altrettante voci.
dei valori generati da un’espressione (usata in
variabili (usata in fase di debug)
fase di debug).
GESTIONE PROGETTI. Questa sottofinestra
FINESTRA PROPRIETA’. In questa finestra
contiene un diagramma ad albero delle cartelle
compare un elenco di tutte le proprietà
di lavoro aperte e degli oggetti Excel in esse
dell’oggetto attualmente selezionato.
contenuti (oggetti, moduli, riferimenti, form e
FINESTRA DEL CODICE. La finestra del codice così via). Si userà la finestra gestione progetti
è
quella in cui si può esaminare, modificare per navigare fra i vari moduli ed altri oggetti di
o
creare ex-novo il codice sorgente VBA. Questa progetto VBA
un
finestra viene usata per scrivere nuove macro
o per editare macro esistenti.
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10. CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
11. CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
12. Un modulo è concettualmente simile ad un documento al cui interno si
inseriscono i programmi o una loro parte.
La suddivisione di un programma su più moduli spesso è dovuta alla
volontà del programmatore di suddividere su più parti il programma
dividendolo con concetti di omogeneità;
per esempio si può avere un modulo con tutte le funzioni create che
eseguono i calcoli finanziari…
…un altro con le routine che gestiscono l’accesso al database…
…un altro con le funzioni create ad uso generale come quelle che
eseguono particolari elaborazioni sul testo mentre…
…un altro modulo contiene le routine principali del programma che
richiamano quelle contenute negli altri moduli.
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13. Elementi di Programmazione
Le Macro di Excel
Ambiente di Sviluppo del VBA
La Sintassi del VBA
Matlab in sintesi (estrema!)
Matlab Excel Linker
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14. La Sintassi del VBA
Variabili & Operatori
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15. La sintassi del VBA
Le variabili
Anche Visual Basic, come tutti i linguaggi di programmazione,
prevede l'uso delle variabili, mediante le quali è possibile
memorizzare dei valori testuali o numerici in strutture a cui il
programma può accedere grazie a un nome assegnato loro in
fase di creazione.
Una variabile è detta locale quando è definita all'interno di
una procedura;
La sua creazione avviene quando si fa riferimento ad essa
per la prima volta, oppure quando è eseguita l'istruzione Dim,
che presenta la seguente sintassi:
Dim <nome> [As <tipo>]
in cui <nome> rappresenta il nome da assegnare alla
variabile.
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16. La sintassi del VBA
Le variabili
Tutte le variabili che non vengono dichiarate
all‟interno di procedure e funzioni sono variabili
globali e possono essere utilizzate in qualsiasi
momento all‟interno del programma anche nelle
funzioni stesse.
Le variabili globali sono in pratica “visibili” ovunque
nel programma mentre il campo di visibilità delle
variabili locali è ristretto al sottoprogramma nel
quale sono state dichiarate.
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17. I tipi di dati
Tipo di dato è il termine che fa riferimento alla particolare natura dei dati che il VBA può memorizzare e manipolare quali testo o
numeri. La tabella che segue elenca i tipi di dati supportati e indica lo spazio su disco e l'intervallo valido per ciascun tipo di dati.
Tipo di dati
Spazio su disco
Byte
Boolean
Integer
Long
Single
1
2
2
4
4
Double
Currency
Decimal
Intervallo
byte
byte
byte
byte
byte
Da 0 a 255
True o False
Da -32.768 a 32.767
Da -2.147.483.648 a 2.147.483.6477
Da -3,402823E38 a -1,401298E-45 per valori negativi; da
1,401298E-45 a 3,402823E38 per valori positivi
8 byte
Da -1,79769313486232E308 a -4,94065645841247E-324 per
valori negativi; da 4,94065645841247E-324 a
1,79769313486232E308 per valori positivi.
8 byte
Da -922.337.203.685.477,5808 a 922.337.203.685.477,5807
14 byte
+/-79.228.162.514.264.337.593.543.950.335 senza
virgola; +/-7,9228162514264337593543950335 con 28
decimali; il numero
minore diverso da zero è +/0,0000000000000000000000000001
8 byte
Dall'1 gennaio 100 al 31 dicembre 9999
4 byte
Qualsiasi riferimento Object
10 byte + lunghezza stringa
Da 0 a circa 2 miliardi
Date
Object
String
Variant
(con numeri)
16 byte
Qualsiasi valore numerico fino all'intervallo di un Double
Variant
(con caratteri)
22 byte + lunghezza stringa
Stesso intervallo di String a lunghezza
variabile Definito dall'utente
(utilizzando Type)
Numero richiesto dagli elementi L'intervallo di ciascun elemento è
identico a quello del relativo tipo
di dati sopraelencato.
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18. La sintassi del VBA
Numeri
Il Visual Basic fornisce per la gestione dei valori numerici varie
possibilità che vanno di volta in volta scelte in accordo con il
genere di informazione che deve essere memorizzata.
A prima vista potrebbe apparire più comodo impiegare tipi
generici che vadano bene per qualunque occasione come il
Double ma in realtà è sconsigliabile per vari motivi, soprattutto
perché i tipi che supportano la parte decimale vengono elaborati
ad una velocità inferiore a quella dei tipi che non la gestiscono
quali i tipi Integer o Long.
Dim NumeroIntero as Integer
Dim NumeroReale as Single
NumeroIntero = 5
NumeroReale = 4.5
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19. La sintassi del VBA
Date
Il VBA usa il tipo dati Date per memorizzare data e ora. Il tipo
Date utilizza 8 byte di memoria per ogni combinazione di
data/ora.
Per assegnare un valore ad una variabile di tipo Date
mediante un‟istruzione, si deve ricorrere ad una sintassi
particolare che prevede il racchiudere la data tra una coppia di
caratteri #.
Per esempio il 31 dicembre 1999 può essere rappresentato
come illustrato
Dim UltimoDellAnno as Date
UltimoDellAnno = #31/12/1999#
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20. La sintassi del VBA
Stringhe di testo
Per memorizzare dati testuali quali nomi, indirizzi,
annotazioni o altro si ricorre al tipo String.
Facendo seguire la parola chiave String da un asterisco e
un numero è possibile predeterminare una lunghezza per le
stringhe in modo che il valore in esse inserito
se eccede la dimensione prevista venga troncato
se è inferiore vengano automaticamente inseriti degli spazi
fino a raggiungere la lunghezza definita.
Dim Nome as String
Nome = “Giovanni”
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21. La sintassi del VBA
Operatori Matematici
Gli operatori matematici sono quelli che indicano le
principali operazioni matematiche e sono:
+ : addizione
- : sottrazione
* : moltiplicazione
/ : divisione
: divisione con restituzione della sola parte intera
^ : elevazione a potenza
mod : resto di una divisione
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22. La sintassi del VBA
L’operatore di assegnazione
L‟operatore di assegnazione coincide graficamente con
l‟operatore di confronto di uguaglianza. Ciò non causa
generalmente nessuna confusione nel programmatore che si
abitua con una certa rapidità a riconoscerli e distinguerli nel loro
significato.
L‟unico aspetto che lascia momentaneamente confusi chi non
ha mai avuto esperienze di sviluppo software è proprio il
carattere uguale come operatore di assegnazione in quanto si
tende a considerare l‟uguale un‟asserzione di uguaglianza fra il
valore posto alla sua destra e quello posto alla sua sinistra
INCREMENTO DI UNA VARIABILE
:
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a = a + 1
23. La sintassi del VBA
Operatori di confronto
Operatore
Minore
Minore o uguale
Uguale
Diverso
Maggiore
Maggiore o uguale
Identico tipo
Analisi per criteri
Simbolo
<
<=
=
<>
>
>=
Is
Like
Esempio
A<B
A <= B
A=B
A <> B
A>B
A >= B
A Is B
A Like B
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Applicabile a
qualunque
qualunque
qualunque
qualunque
qualunque
qualunque
Object
String
24. La Sintassi del VBA
Istruzioni di Controllo del Flusso
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25. La sintassi del VBA
Condizioni e Cicli
La condizione IF
Il flusso delle istruzioni all'interno della procedura non è
necessariamente rigidamente definito, ma può variare in
base al verificarsi di alcune condizioni.
Il programma deve pertanto essere in grado di prendere
delle decisioni.
Come la quasi totalità dei linguaggi di programmazione,
Visual Basic prevede a tal fine la struttura If, caratterizzata
dalla seguente sintassi:
If <condizione> Then
<istruzioni da eseguire se la condizione è vera>
[Else
<istruzioni da eseguire se la condizione è falsa>]
End If
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26. La sintassi del VBA
Condizioni e Cicli
La condizione può essere rappresentata da pressoché qualsiasi
espressione booleana.
Si ricorda che un'espressione è così detta se può assumere solo due
valori distinti, cioè vero o falso.
Se essa è verificata, l'interprete esegue il blocco di istruzioni indicato
fra le parole chiave Then e Else. In caso contrario, è eseguito il
secondo gruppo di comandi. Si noti che quest'ultimo può anche essere
assente. In tal caso, la parola chiave Else non va utilizzata e non è
eseguito alcun codice in caso di mancata verifica della condizione.
La frase End If delimita la struttura. Tutte le istruzioni che la seguono
sono eseguite in modo indipendente dal valore dell'espressione
booleana.
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27. La sintassi del VBA
Condizioni e Cicli
La struttura Select Case
E‟ possibile ricorrere ad una diversa struttura di controllo denominata
Select Case, la cui sintassi è la seguente:
Select Case <variabile>
Case <valore 1>:
<blocco istruzioni 1>
[Case <valore 2>:
<blocco istruzioni 2>]
..
[Case <valore n>:
<blocco istruzioni n>]
[Case Else:
<istruzioni da eseguire
falliscono>]
End Select
se
tutti
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i
confronti
28. La sintassi del VBA
Condizioni e Cicli
La struttura Select Case è adatta ad essere utilizzata ogniqualvolta
si desideri variare il flusso del programma in base al risultato del
confronto fra il valore di una variabile e uno o più dati costanti.
Ognuno di essi deve essere preceduto dalla parola chiave Case e
seguito dai due punti, nonché dal gruppo di istruzioni da eseguire
quando il confronto ha esisto positivo.
Inoltre, è possibile utilizzare la clausola Case Else, che va
obbligatoriamente posta alla fine della struttura, per definire un gruppo
di istruzioni che deve essere eseguito solo se tutti i confronti hanno
ottenuto un esito negativo.
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29. La sintassi del VBA
Condizioni e Cicli
Gli operatori logici elementari
Si ipotizzi di voler scrivere una struttura If per verificare se il valore di una
variabile numerica intera, denominata n, appartiene all'intervallo compreso fra 10
e 100. È necessario valutare contemporaneamente due condizioni:
n deve essere maggiore di 10 E minore di 100
Per far sì che sia prodotta una stringa indicante l'esito del confronto, occorre
digitare il seguente codice:
If Numero > 10 then
If Numero < 100 then
Testo = "Il numero è compreso fra 10 e 100"
Else
Testo = "Il numero non appartiene all'intervallo"
End if
End if
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30. La sintassi del VBA
Condizioni e Cicli
L'operatore And
Spesso si rivela necessario valutare la contemporanea validità di due o più
condizioni.
È il caso dell'esempio precedente, in cui si desidera verificare se la variabile
Numero contiene un valore maggiore di 10 e nel contempo minore di 100.
L'operatore And assolve questo compito, restituendo il valore logico True solo
se le condizioni a cui è applicato sono contemporaneamente verificate. Il codice
può pertanto essere riscritto come segue:
If (Numero > 10) AND (Numero < 100) Then
Testo = "Il numero è compreso fra 10 e 100"
Else
Testo = "Il numero non appartiene all'intervallo"
End if
Come è possibile notare, la struttura risulta più semplice, in quanto composta da
un solo livello.
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31. La sintassi del VBA
Condizioni e Cicli
L'operatore Or
A differenza del precedente, l'operatore Or restituisce il valore logico
True se almeno una delle condizioni specificate è vera. Ad esempio,
la condizione
(Numero = 5) OR (Numero > 11)
è verificata quando la variabile Numero assume un valore maggiore di
11 o uguale a 5.
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32. La sintassi del VBA
Condizioni e Cicli
L'operatore Not
Un altro utile operatore logico è quello di negazione (Not).
Come è facile dedurre, esso restituisce il valore True se la condizione a cui è
applicato non è verificata, mentre restituisce False in caso contrario.
A titolo di esempio, si supponga di voler realizzare una struttura If in grado di
generare una stringa indicate se il valore della variabile Numero risulta
contemporaneamente diverso da 5 e da 10. Il codice da digitare è il seguente:
If NOT ((Numero = 5) Or (Numero = 10)) Then
Testo = "Il numero è diverso da 5 e da 10"
End if
Si noti la connessione con l‟operatore And
If Numero <> 5 And Numero <> 10 Then
Testo = "Il numero è diverso da 5 e da 10"
End if
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33. La sintassi del VBA
Condizioni e Cicli
Si osservi la condizione. Essa risulta dalla combinazione di due
confronti. Si tratta di
Numero = 5 e Numero = 10
L'uso dell'operatore OR permette di verificare se almeno uno di essi ha
esito positivo. In tal caso, non deve essere fornita alcuna indicazione.
La stringa deve essere creata, infatti, solo quando entrambi i confronti
hanno esito negativo, ovvero quando l'espressione
(Numero = 5) Or (Numero = 10)
restituisce il valore False, ovvero quando è verificata la condizione:
Not ((Numero = 5) Or (Numero = 10))
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34. La sintassi del VBA
Condizioni e Cicli
Il ciclo For
Si supponga di voler realizzare un programma in grado di calcolare il
fattoriale di un numero, ovvero il prodotto di tutti i valori interi positivi
minori o uguali ad esso.
Gli strumenti illustrati fino a questo punto non si rivelano sufficienti a
tal fine, in quanto è necessaria la capacità di ripetere per un numero
variabile di volte l'operazione di moltiplicazione.
Si impone pertanto il ricorso alle strutture di iterazione.
Nel caso dell'esempio, occorre applicare la moltiplicazione a tutti i
numeri naturali minori o uguali a quello di cui si desidera calcolare il
fattoriale.
Appare così evidente la necessità di disporre di una struttura in grado
di permettere la ripetizione di una porzione di codice per un numero
finito di volte.
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35. La sintassi del VBA
Condizioni e Cicli
Si tratta della classica struttura For, che nel caso di Visual Basic è
caratterizzata dalla seguente sintassi:
For <contatore> = <inizio> To <fine> [Step <passo>]
<istruzione 1>
...
<istruzione n>
Next [<contatore>]
Dopo la parola chiave For è necessario far seguire una variabile intera,
che funge da contatore.
Il suo valore è incrementato ad ogni ripetizione di un numero di unità
pari a quello specificato dopo la parola chiave Step, fino al
raggiungimento del valore finale;
questa condizione determina la fine delle iterazioni e il passaggio
all'istruzione seguente la parola riservata Next.
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36. La sintassi del VBA
Condizioni e Cicli
Il ciclo While
Una soluzione più elegante prevede l'uso del ciclo While, che permette la ripetizione di un
segmento di codice per tutto il tempo in cui una condizione risulta vera. La sua sintassi è la
seguente:
While <condizione>
<istruzione 1>
<istruzione 2>
...
<istruzione n>
Wend
Le istruzioni comprese fra le parole chiave While e Wend sono ripetute per un numero di
volte non stabilito rigidamente a priori, bensì dipendente dalle stesse istruzioni, che devono
essere in grado di fare in modo che la condizione ad un certo punto smetta di verificarsi. In
caso contrario, si incappa in un errore molto diffuso fra i programmatori alle prime armi,
ovvero si crea ciò che è usualmente detto ciclo infinito.
Gli effetti di un'iterazione senza fine sono evidenti. Il programma di fatto si blocca e per
terminarlo occorre far ricorso al task manager del sistema operativo.
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37. La sintassi del VBA
Condizioni e Cicli
Le parole chiave Do e Loop
Il ciclo While può anche essere descritto in modo più elegante per
mezzo delle parole chiave Do e Loop. In questo caso la sintassi
diventa:
Do While <condizione>
<istruzione 1>
<istruzione 2>
...
<istruzione n>
Loop
Il comportamento è analogo a quello visto in precedenza: le istruzioni
contenute all'interno della struttura sono ripetute fintanto che la
condizione indicata accanto alla parola While si verifica.
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38. La sintassi del VBA
Condizioni e Cicli
Il ciclo Do Until
Pressoché analogo è il ciclo Do Until, caratterizzato dalla seguente
sintassi:
Do Until <condizione>
<istruzione 1>
<istruzione 2>
...
<istruzione n>
Loop
In questo caso, le iterazioni avvengono quando la condizione è falsa e
terminano quando essa si avvera.
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39. La Sintassi del VBA
Strutture Dati & Tipi Definiti dall’Utente
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40. La sintassi del VBA
Le strutture dati
Una struttura dati può essere immaginata come una collezione di dati.
Tanto per chiarirsi le idee facciamo un esempio pratico. Chi di noi non
ha mai utilizzato un‟agenda telefonica? Essa è a tutti gli effetti una
struttura di dati perché colleziona informazioni di varia natura.
L‟agenda è suddivisa in pagine ognuna delle quali può contenere dei
dati come: nome, cognome, indirizzo, numero telefonico, etc.
L‟utilità di una simile struttura sta nel fatto che abbiamo la possibilità di
risalire alle particolari informazioni che ci interessano anche quando
gli elementi al suo interno sono molto numerosi. Inoltre qualora se ne
presentasse la necessità dobbiamo avere la possibilità di aggiornare
dei dati già esistenti oppure di introdurne dei nuovi.
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41. La sintassi del VBA
Le strutture dati
Fra le strutture più note ce ne sono due predefinite nella
maggior parte dei linguaggi di programmazione, le quali sono:
Array
Record
Gli Array sono strutture dati i cui elementi appartengono tutti allo
stesso tipo mentre un record può essere composto da elementi
di tipo diverso.
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42. La sintassi del VBA
Le strutture dati
Gli array contengono dati omogenei, tipicamente si considerano array
a una e due dimensioni ai quali ci riferiremo come di comune coi
termini “vettore” e “matrice”. La dichiarazione di un vettore o di una
matrice deve essere accompagnata dal numero di elementi.
Esempio:
Dim myVector(20) as Double
Dim myMatrix(10,10) as Integer
Nel primo caso abbiamo definito un vettore che contiene numeri in
doppia precisione di 20 elementi, nel secondo abbiamo una matrice 10
x 10 di interi.
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43. La sintassi del VBA
Le strutture dati
Descriviamo anche la sintassi in forma generica
Dim NomeVariabile ([Indici]) [As Tipo]
La sezione indici ha la seguente sintassi
[minimo to] massimo [, [minimo to] massimo]
che cosa vuol dire? E‟ semplice, prima di tutto ricordiamo che tutto quello che
si trova tra parentesi quadre è opzionale, quindi è possibile dimensionare un
vettore sia scrivendo
Dim myVector(20) As Double
Sia scrivendo
Dim myVector(1 to 10) As Double
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44. La sintassi del VBA
Le strutture dati
In maniera analoga entrambe le dichiarazioni sono valide
Dim myMatrix(10,10) As Integer
Dim myMatrix(1 to 10, 1 to 10) As Integer
Notate che è richiesto solo il limite superiore; l‟indicazione del valore
minimo per l‟indice è opzionale. Se si specifica solo il limite superiore il
VBA numera gli elementi dell‟array coerentemente con l‟impostazione
Option Base.
Questa è una direttiva al compilatore che specifica se si desidera che
gli indici degli array partano da 0 o da 1. La sintassi è la seguente
Option Base
0 | 1
In mancanza di questa istruzione l‟interprete VBA fa partire la
numerazione degli array da 1.
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45. La sintassi del VBA
Le strutture dati
Il riferimento ad un generico elemento all‟interno di un vettore o di una matrice
avviene specificando l‟indice all‟interno di parentesi.
Esempio:
a
b
=
=
myVector(5)
myMatrix(7,6)
Nel primo caso alla variabile a viene assegnato il valore del 5° elemento del
vettore myVector, nel secondo b è posto uguale all‟elemento di matrice posto
nella 7a riga, 6a colonna.
In maniera analoga, ogni volta che si intende attribuire un valore ad un certo
elemento di un array occorre specificare l‟indice relativo. Ad esempio
MyVector(7) = 8.9
Quando esegue questa istruzione il Visual Basic copia il valore 8.9 nell‟elemento
del vettore indicato, sostituendone il contenuto precedente.
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46. La sintassi del VBA
Le strutture dati
Uno dei vantaggi principali dell‟uso di array è la possibilità di utilizzare dei cicli per
semplificare l‟elaborazione dei diversi elementi che lo compongono. Ad esempio se
vogliamo inizializzare a zero tutti gli elementi di un vettore di dimensione 10 possiamo
semplicemente scrivere
For i = 1 to 10
MyVector(i) = 0
Next
Oppure possiamo costruire una matrice identità
For i = 1 to MaxNrRighe
For j = 1 to MaxNrColonne
If j = i then
myMatrix(i, j) = 1
Else
myMatrix(i, j) = 0
End If
Next j
Next i
Si noti che quando si utilizzano cicli For nidificati può essere utile riportare l‟indice del ciclo
accanto all‟istruzione Next che chiude il ciclo stesso (questa indicazione è opzionale).
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47. La sintassi del VBA
Le strutture dati
Array di questo tipo vengono detti statici perché il
numero di elementi rimane costante in tutta la
procedura.
Tuttavia vi sono molte situazioni in cui non è noto a
priori il numero di elementi da salvare in un dato
vettore o matrice.
In questi casi il VBA ci viene in aiuto con un tipo
particolare di array, i cosiddetti array dinamici.
Queste strutture sono definite in modo da
permettere alla procedura di cambiarne la
dimensione durante l‟esecuzione del programma.
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48. La sintassi del VBA
Le strutture dati
Come abbiamo già accennato possono presentarsi delle situazioni in
cui non è possibile o semplicemente non è conveniente fissare a priori
il numero di elementi di un array cioè la sua dimensione.
L‟uso di un array dinamico al posto di uno statico risolve questo
problema in quanto un array dinamico può essere esteso o ridotto
secondo le necessità.
Un array dinamico viene dichiarato tale facendo seguire il nome da
una coppia di parentesi tonde vuote, ad esempio possiamo scrivere
Dim Scadenze() As Date
Dim Flussi() As Currency
Dim Matrice() As Double
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49. La sintassi del VBA
Le strutture dati
Un array così dichiarato non può venire utilizzato prima di
averne stabilito almeno una volta le dimensioni. Questo si
realizza tramite l‟istruzione ReDim
ReDim Scadenze(n) As Date
ReDim Flussi(n) As Currency
ReDim Matrice(m, m) As Double
Si noti che questo permette anche di dimensionare un array
ad un valore che sarà noto solo durante l‟esecuzione di una
procedura.
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50. La sintassi del VBA
Le strutture dati
Ad esempio supponiamo di scrivere un programma
che chieda in input all‟utente il numero di elementi
da riservare per la memorizzazione di una serie di
dati, in questo caso indicando con n la variabile
letta dal programma potremmo scrivere
Dim n As Integer
Dim Vettore() As Single
n = InputBox(“Inserire il numero di elementi”)
ReDim Vettore(1 To n) As Single
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51. La sintassi del VBA
Le strutture dati
E‟ possibile anche ridimensionare un array
preservandone il contenuto. A tale scopo è
necessario usare la clausola Preserve che va posta
subito dopo la parola chiave ReDim, ad esempio
ReDim Preserve Vettore(20) As Single
Nel caso di un array multidimensionale, tuttavia,
quando si usa la parola chiave Preserve si può
modificare soltanto l‟ultima dimensione.
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52. La sintassi del VBA
Le strutture dati
Per riuscire a tenere traccia delle dimenzioni di array siano essi
statici o dinamici il VBA prevede due funzioni, LBound e UBound,
che restituiscono il valore minimo e massimo per gli indici di un
array. La sintassi generica per queste funzioni è
LBound(NomeArray [, dimensione])
UBound(NomeArray [, dimensione])
dimensione è un numero intero che specifica per quale
dimensione dell’array si vuole ottenere il limite minimo o
massimo. Se non viene specificato VBA restituisce l’estremo
relativo alla prima dimensione dell’array.
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53. La sintassi del VBA
Le strutture dati
Spesso i dati possono essere aggregati in modo da avere
variabili che contengono al loro interno altre variabili.
Ad
esempio
possiamo
definire
una
variabile
TitoloFinanziario che contiene al suo interno gli attributi
che caratterizzano questo tipo di oggetto.
L‟istruzione Type serve a questo scopo
Type TitoloFinanziario
Descrizione as String
Prezzo as Double
Volatilità as Double
End Type
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54. La sintassi del VBA
Le strutture dati
Possiamo così dichiarare una nuova variabile, ad
esempio un‟azione come un generico titolo
Dim Azione As TitoloFinanziario
E‟ possibile accedere ai singoli attributi del titolo
(campi) con la seguente sintassi
PrezzoDelTitolo = Azione.Prezzo
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55. La sintassi del VBA
Le strutture dati
L‟istruzione With può essere applicata in vari contesti per migliorare la
leggibilità di istruzioni che operino sullo stesso oggetto.
Essa permette di riportare un‟unica volta il nome dell‟oggetto e sulle
righe successive abbreviare quest‟ultimo con il carattere punto.
Esempio:
With Azione
PrezzoAzione = .Prezzo
DescAzione = .Descrizione
VolAzione = .Volatilità
End With
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56. La Sintassi del VBA
Oggetti di Excel
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57. La sintassi del VBA
Iniziamo a lavorare con gli oggetti
Gli oggetti di Excel (così come quelli delle altre applicazioni Microsoft
Office) sono raggruppati in classi organizzate in modo gerarchico.
Ogni classe di oggetti a sua volta può contenere una o più
sottoclassi.
La gerarchia vede al livello più alto l’oggetto Application che,
come abbiamo già accennato, rappresenta l’applicazione stessa.
E’ facile rendersi conto che all’interno dell’applicazione molti oggetti
sono dello stesso tipo essendo distinti solo da un nome univoco o da
un indice di riferimento; si pensi ad esempio ai vari fogli che
compaiono all’interno di una cartella di lavoro. Questi oggetti
formano una collezione o insieme di oggetti.
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58. La sintassi del VBA
Iniziamo a lavorare con gli oggetti
Le collezioni sono sempre individuate da nomi al plurale. Ad esempio in Excel
l’insieme Workbooks rappresenta tutte le cartelle di lavoro correntemente
aperte. All’interno di ogni oggetto Workbook è disponibile un insieme di
oggetti Worksheet (i fogli di lavoro), tale insieme è identificato dal nome
Worksheets.
Tutti gli insiemi in Microsoft Office consentono di accedere a ciascun
elemento nell’insieme oltre che al numero di oggetti dell’insieme. Per
accedere ad un singolo oggetto in un insieme in Visual Basic è sufficiente
digitare il nome dell’insieme seguito dal valore di un indice univoco di
riferimento (che può essere un nome o un numero) compreso fra parentesi
tonde. Ad esempio se intendiamo riferirci al foglio denominato “Foglio1”
di una generica cartella di lavoro, possiamo utilizzare l’insieme
Worksheets con la seguente sintassi: Worksheets(“Foglio1”)
oppure Worksheets(1).
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59. La sintassi del VBA
Iniziamo a lavorare con gli oggetti
Ogni oggetto Microsoft Office può contenere proprietà, metodi o eventi.
Una proprietà è un attributo caratteristico che definisce o descrive un oggetto,
come la dimensione di una cella, la posizione di una finestra di dialogo o la sua
forma.
I metodi (come abbiamo già detto) sono azioni che è possibile eseguire
sull’oggetto o tramite esso. Ad esempio sono metodi della cartella il salvataggio
su disco, l’eliminazione di dati la chiusura della cartella stessa.
Gli eventi sono stati precedentemente descritti.
Nella maggior parte dei casi è possibile ottenere il valore di una proprietà e/o
importarla con un determinato valore (tuttavia esistono anche proprietà di
sola lettura).
Per impostare una proprietà se ne definisce il valore tramite l’operatore di
assegnazione.
Per ottenere il valore di una proprietà è sufficiente specificare la proprietà e, nella
maggior parte dei casi, assegnarla ad una variabile temporanea.
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60. La sintassi del VBA
Iniziamo a lavorare con gli oggetti
La sintassi per specificare una proprietà o un metodo è la stessa
Oggetto.Identificatore
dove Oggetto è un qualsiasi riferimento valido ad un oggetto. Per creare i
riferimenti agli oggetti potete impostare una variabile che faccia riferimento
all’oggetto come nell’esempio seguente in cui definiamo una variabile di tipo
Range
Dim UnRange As Range
Identificatore è un qualsiasi nome valido di una proprietà o di un
metodo.
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61. La sintassi del VBA
Iniziamo a lavorare con gli oggetti
Nella sintassi notate che un punto (.) separa il riferimento all’oggetto dal
nome della proprietà o del metodo.
Durante la scrittura del codice ogni volta che desiderate invocare una
proprietà o un metodo il VBA visualizza accanto al punto una finestra in cui
compaiono i nomi delle proprietà e dei metodi dell’oggetto corrente.
I metodi vengono identificati da un blocchetto verde mentre le proprietà
sono indicate da un’icona a forma di lista con un indice che punta ad un
elemento.
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62. La sintassi del VBA - Iniziamo a lavorare con gli oggetti
Pulsanti di Comando
I pulsanti di comando non solo possono attivare un evento quando vi si
preme sopra con il mouse ma rispondono anche ad altri eventi come ad
esempio il semplice spostamento del mouse sopra il pulsante.
Dato che i pulsanti di comando possono rispondere ad un complesso sistema
di eventi (questa come vedremo è la regola piuttosto che l’eccezione per tutti
i comandi) è necessario un modo completamente nuovo per collegare una
macro ad un pulsante.
Questo nuovo approccio utilizza quelle che vengono chiamate routine di
gestione degli eventi.
Queste routine sono speciali macro, collegate ad un oggetto, per esempio ad
un pulsante di comando.
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63. La sintassi del VBA - Iniziamo a lavorare con gli oggetti
Pulsanti di Comando
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64. La sintassi del VBA - Iniziamo a lavorare con gli oggetti
Pulsanti di Comando
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65. La sintassi del VBA - Iniziamo a lavorare con gli oggetti
La Scatola degli Attrezzi
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66. La sintassi del VBA - Iniziamo a lavorare con gli oggetti
Celle e Range
Gli oggetti Range sono probabilmente la classe di oggetti più importante di Excel.
Negli intervalli, cioè nei Range, si inseriscono i valori, le formule.
Intervalli di valori sono alla base della produzione di report e grafici.
Le tabelle pivot vengono manipolate mediante intervalli.
Excel possiede tre proprietà che vedono un intervallo come se fosse una collezione di
oggetti:
la proprietà Cells (che restituisce un insieme di celle);
la proprietà Rows (restituisce un insieme di righe);
la proprietà Columns (restituisce un insieme di colonne);
Queste non sono comunque classi separate in quanto il tipo di dato di una qualunque
di queste proprietà è sempre un oggetto Range.
L’identificazione di una singola cella può avvenire indicandone il numero di riga e il
numero di colonna come se si trattasse del singolo elemento di una matrice
corrispondente all’intero foglio di lavoro.
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67. La Sintassi del VBA
Subroutine & Funzioni
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68. La sintassi del VBA
Procedure
Con Visual Basic è possibile creare due tipi di procedure:
procedure Sub
procedure Function.
Una procedura Sub (subroutine) è un’unità di codice racchiusa fra le
istruzioni Sub … End Sub. La procedura di tipo subroutine esegue un
compito ma non restituisce alcun valore.
Una procedura Function è un’unità di codice racchiusa fra le istruzioni
Function e End Function. Come una procedura Sub una procedura
Function esegue un preciso compito. A differenza della procedura Sub
tuttavia essa restituisce anche un valore.
Le funzioni e le subroutine possono prendere in input dei parametri (detti
argomenti della funzione). Questi parametri sono dei valori che la
funzione o la subroutine riceve per la propria elaborazione e sono
indicati fra le parentesi tonde nella riga di dichiarazione della funzione.
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69. La sintassi del VBA
Procedure: Un esempio
Public Sub ProceduraSub()
MsgBox “Questa procedura è una subroutine”
End Sub
Public Function ProceduraFun() As String
ProceduraFun = “La procedura che ha generato _
questo risultato è una funzione”
End Function
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70. La sintassi del VBA
Subroutine
La sintassi dell’istruzione Sub è la seguente
[Private|Public|Friend][Static] Sub <Nome> [(elencoargomenti)]
[istruzioni]
[Exit Sub]
[istruzioni]
End Sub
La sintassi dell'istruzione Sub è composta dalle seguenti parti:
Public (Facoltativa). Indica che la routine Sub è accessibile per tutte le altre routine in tutti i moduli. Se utilizzata in un modulo
che
include un'istruzione Option Private, la routine non sarà disponibile esternamente al
progetto.
Private (Facoltativa). Indica che la routine Sub è accessibile solo per le altre routine incluse nel modulo in cui è stata dichiarata.
Static (Facoltativa). Indica che le variabili locali della routine Sub vengono conservate durante le chiamate. L'attributo Static
non influisce sulle variabili dichiarate al di fuori della routine Sub, anche se vengono utilizzate nella
routine stessa.
Nome (Obbligatoria). Nome della routine Sub, espresso in base alle convenzioni di denominazione standard delle variabili.
elencoargomenti (Facoltativa). Elenco delle variabili che rappresentano gli argomenti passati alla routine Sub , quando
questa viene richiamata. Le variabili multiple sono separate da virgole.
istruzioni (Facoltativa). Qualsiasi gruppo di istruzioni da eseguire nel corpo della routine Sub.
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71. La sintassi del VBA
Funzioni
La sintassi generale per una funzione è leggermente più articolata di quella per una subroutine
[Public | Private] Function <Nome> ([Elenco Argomenti]) [As Tipo]
‘ Istruzioni VBA
Nome = Espressione
End Function
Ogni funzione inizia con la parola chiave Function seguita dal nome della procedura stessa, sopra indicato con
Nome.
Dopo il nome della funzione abbiamo l’elenco degli argomenti della funzione racchiusi fra parentesi tonde. Se
esistono degli argomenti questi vanno specificati all’interno delle parentesi tonde separati da virgole.
Di solito lo scopo di una funzione è quello di eseguire alcuni calcoli o delle operazioni specifiche su un insieme di
dati e di restituire il risultato di queste operazioni. All’interno del corpo della funzione la riga
Nome = Espressione
rappresenta l’assegnamento della funzione. Perché una funzione restituisca un valore essa deve sempre includere
un’istruzione che assegni un valore al nome della funzione. Nella sintassi del Visual Basic questo si ottiene
assegnando il valore che si vuole restituire al programma chiamante ad una variabile fittizia che ha lo stesso nome
della funzione ma che non viene dichiarata in alcun luogo.
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72. La sintassi del VBA
Funzioni di Interazione con l’utente
InputBox
La sintassi generale completa per la funzione InputBox è la seguente
InputBox(Messaggio [, Titolo, Default, XPos, YPos, FileAiuto, Contesto])
La variabile Messaggio è una qualsiasi espressione di tipo String ed
è l‟unico argomento obbligatorio per la funzione InputBox e serve per
indicare all‟utente quale informazione deve inserire, tutti gli altri
argomenti sono opzionali (e come tali sono riportati fra parentesi quadre
nella descrizione della sintassi).
Titolo è una variabile di tipo String che serve per definire il titolo
della finestra di dialogo.
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73. La sintassi del VBA
Funzioni di Interazione con l’utente
MsgBox
La sintassi generale completa per la funzione MsgBox è la seguente
MsgBox Messaggio [, Pulsanti, Titolo, FileAiuto, Contesto]
L‟unico argomento obbligatorio per MsgBox è la variabile Messaggio
che può essere una qualunque espressione, gli altri argomenti sono
opzionali.
L‟argomento Pulsanti è un‟espressione numerica che specifica quanti
e quali pulsanti appaiono nella finestra di dialogo di MsgBox. Questa
variabile specifica anche il pulsante di default nella finestra e se la
finestra contiene delle icone per i messaggi critici di informazione, di
avviso o di richiesta di Windows.
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74. La sintassi del VBA
Funzioni definite dall’utente
Le funzioni che utilizzano alcune restrizioni sulle proprie
procedure di calcolo vengono dette funzioni definite dall’utente e
sono le uniche procedure che Excel può utilizzare nelle formule
contenute nelle celle dei fogli di lavoro.
Una funzione definita dall’utente non può selezionare, inserire,
eliminare o cambiare formato a nessun dato contenuto in un foglio
di lavoro, inoltre essa non può aggiungere, eliminare o rinominare
i fogli e/o le cartelle di lavoro.
In altre parole le funzioni definite dall’utente possono soltanto
eseguire dei calcoli o delle manipolazioni su dati ricevuti
attraverso l’elenco degli argomenti o su dati recuperati dai fogli
Excel.
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76. Tassi d’interesse, di sconto e leggi di Capitalizzazione
Costruiamo le funzioni VBA
'---------------------------------------------------------' Autore
:
' Funzione : Calcolo del tasso di sconto
' Versione : 1.0
' Data
: 23 ottobre 2001
' Modifiche : prima versione
' Note
: Questa funzione calcola il tasso di sconto
'
assumendo un capitale nominale pari a
'
1000 Euro
'---------------------------------------------------------Public Function TassoSconto(Valore As Single) As Single
Dim Nominale As Single
Nominale = 1000
TassoSconto = (Nominale - Valore) / Nominale
End Function
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77. Tassi d’interesse, di sconto e leggi di Capitalizzazione
Costruiamo le funzioni VBA
'---------------------------------------------------------' Autore
:
' Funzione : Calcolo del tasso di interesse
' Versione : 1.0
' Data
: 23 ottobre 2001
' Modifiche : prima versione
' Note
:
'---------------------------------------------------------Public Function TassoInteresse(Valore As Single) As Single
Dim d As Single
' Viene richiamata la funzione TassoSconto
d = TassoSconto(Valore)
TassoInteresse = d / (1 - d)
End Function
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78. Tassi d’interesse, di sconto e leggi di Capitalizzazione
Costruiamo le funzioni VBA
Provate adesso ad inserire in una delle due funzioni una modifica apparentemente innocua.
Supponiamo di voler far scrivere alla funzione TassoSconto il nominale nella cella A1 del
foglio Excel, a tale scopo modifichiamo la procedura TassoSconto inserendo subito dopo
la riga
Nominale = 1000
il comando
Cells(1, 1).Value = Nominale
Effettuata questa modifica tornate nel foglio Excel e premete il tasto F9 per riaggiornare i
calcoli delle formule presenti nel foglio stesso. Nelle due celle contenenti le formule di
calcolo vedrete apparire la scritta #VALORE! questo accade perché la funzione ora sta
tentando di modificare direttamente il valore di una cella del foglio di lavoro.
Notate che né il VBA né Excel visualizzano un messaggio di errore se tentate di usare come
funzione definita dall‟utente una procedura che non soddisfa i requisiti richiesti per questo tipo di
funzione.
La funzione non sarà però in grado di restituire alcun risultato e questo produrrà il messaggio sopra
riportato, tipico di Excel, che indica semplicemente che la formula per quella cella non è in grado di
restituire alcun risultato valido.
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79. Tassi d’interesse, di sconto e leggi di Capitalizzazione
Costruiamo le funzioni VBA
E’ facile scrivere una semplice funzione che calcola il tasso di interesse
nominale su base annua in funzione del numero di pagamenti.
Indichiamo con
V0 il valore del capitale iniziale;
V1 il valore del capitale al termine dell’anno;
m il numero di pagamenti effettuati nell’arco temporale considerato (un
anno);
Public Function InteresseBase_1(V1 As Single, _
V0 As Single, _
Optional m As Variant) As Single
If IsMissing(m) Then
MsgBox "Il calcolo viene effettuato ipotizzando un solo pagamento", _
vbInformation + vbOKOnly, "Attenzione!"
m = 1
End If
InteresseBase_1 = m * ((V1 / V0) ^ (1 / m) - 1)
End Function
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80. Tassi d’interesse, di sconto e leggi di Capitalizzazione
Costruiamo le funzioni VBA
Ci sono diverse circostanze in cui può essere utile scrivere una funzione
in cui il numero di parametri da richiedere all’utente non sia rigidamente
prefissato.
Nel caso delle funzioni predefinite del Visual Basic, ad esempio, questa
circostanza più che l’eccezione rappresenta quasi la regola. Pensiamo ad
una funzione VBA nativa come InputBox che richiede in generale sette
parametri ma che può essere richiamata con un solo parametro, il
messaggio che compare nella finestra di dialogo, essendo gli altri sei
opzionali.
Per creare parametri di questo tipo, ovverosia parametri che possono
essere inseriti oppure omessi in relazione alle diverse esigenze, si
utilizza la parola chiave Optional che va anteposta ad ognuno di essi
nella dichiarazione della funzione.
Nel nostro caso la funzione appena implementata può essere utilizzata sia
indicando il numero di pagamenti effettuati nel corso dell’anno (variabile m)
sia indicando semplicemente il valore iniziale e finale del capitale.
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81. Tassi d’interesse, di sconto e leggi di Capitalizzazione
Costruiamo le funzioni VBA
La comparsa della finestra di dialogo che richiama la nostra
attenzione sul fatto che il calcolo è stato eseguito col valore
predefinito di m è resa possibile dalla funzione nativa IsMissing.
La funzione IsMissing viene utilizzata per determinare se un
argomento Variant facoltativo è stato specificato nella
chiamata di una routine.
IsMissing restituisce il valore logico True se nessun valore è
stato passato per l'argomento specificato, in caso contrario
restituisce False.
Nel nostro caso se l’utente non attribuisce esplicitamente un
valore al parametro m la funzione la funzione IsMissing viene
utilizzata per definire questo parametro pari a 1 e, nel contempo,
avvisare l’utente della scelta implicitamente compiuta.
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82. Tassi d’interesse, di sconto e leggi di Capitalizzazione
Costruiamo le funzioni VBA
Notate che il parametro m è stato esplicitamente dichiarato come
Variant.
Questo perché la funzione IsMissing non può essere utilizzata per tipi di
dati semplici quali Integer o Double poiché, a differenza dei tipi di dati
Variant, per tali tipi di dati non è disponibile un bit per il flag "mancante".
Tuttavia definire tipi di dati Variant può risultare oneroso, per questo
nella sintassi degli argomenti facoltativi è possibile specificare un valore
predefinito.
Public Function InteresseBase_2(V1 As Single, _
V0 As Single, _
Optional m As Integer = 1) As Single
If m = 1 Then
MsgBox "Il calcolo viene effettuato ipotizzando un solo pagamento", _
vbInformation + vbOKOnly, "Attenzione!"
End If
InteresseBase_2 = m * ((V1 / V0) ^ (1 / m) - 1)
End Function
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83. Tassi d’interesse, di sconto e leggi di Capitalizzazione
Costruiamo le funzioni VBA
Completiamo questo esempio con un’ulteriore versione della nostra
funzione introducendo la possibilità di terminare l’esecuzione della
procedura prima di giungere al termine della funzione stessa. Nel codice
riportato nel seguente riquadroValore Descrizione
viene dichiarata una variabile di tipo
Costante
intero alla quale attribuiamo il valoreOK ritorno della funzione Message
di
vbOK
1
Box
vbCancel
2
Annulla
Public Function InteresseBase_3(V1 As Single, _
vbAbort
3
Termina
vbRetry
4
Riprova
vbIgnore
5
Ignora
Dim r As Integer
vbYes
6
Sì
If m = 1 Then
vbNo
7
No
V0 As Single, _
Optional m As Integer = 1) As Single
r = MsgBox("Il calcolo viene effettuato ipotizzando un solo pagamento" & _
vbCr & "Desideri procedere?", vbQuestion + vbYesNo, "Attenzione!")
If r = vbNo Then Exit Function
End If
InteresseBase_3 = m * ((V1 / V0) ^ (1 / m) - 1)
End Function
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84. Esempio
Programmazione
VBA
Tassi d’Interesse, tassi di Sconto e Leggi di Capitalizzazione
Tassi effettivi annuali e attualizzazione dei flussi
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85. La Sintassi del VBA
User Form
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86. User Form
Premere con il tasto destro
sul nodo del VBA Project al
quale vogliamo aggiungere il
form
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87. User Form
Alcuni fra gli eventi più comuni dell’oggetto UserForm
Evento
Activate
Click
Initialize
Terminate
Quando Avviene
Questo evento viene scatenato ogni volta che la finestra
diventa attiva cioè passa in primo piano. Questo evento è
molto utile ogniqualvolta si renda necessario aggiornare il
contenuto dei controlli
in modo da riflettere i cambiamenti che possono essere
intervenuti quando la finestra non era attiva.
E’ l’evento che si genera ogni volta che l’utente preme con il
mouse sulla superficie della finestra.
Questo evento si genera quando l’oggetto finestra viene
caricato in memoria. Come vedremo questo evento può essere
scatenato dall’istruzione Load o dal metodo Show. Questo
evento si utilizza per impostare l’aspetto iniziale della finestra
e i controlli eventualmente contenuti nel form. Nel nostro
esempio utilizzeremo questo evento per caricare una serie di
valori predefiniti in un combo box all’interno della finestra di
dialogo.
Evento scatenato quando l’oggetto finestra viene scaricato
dalla memoria. Questo evento viene utilizzato in tutte quelle
circostanze ove si rende necessario liberare le variabili
dell’oggetto prima di chiudere quest’ultimo.
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89. User Form
Il form per il calcolo del tasso interno di rendimento
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90. User Form
La prima procedura che andremo a scrivere si riferisce all‟evento Initialize che si verifica
ogniqualvolta la finestra di dialogo viene caricata in memoria.
Utilizzeremo questo evento per inizializzare il controllo di tipo combo box presente nella finestra stessa.
Questo comando viene utilizzato per dare all‟utente la possibilità di ottenere, a parità di input, tre risultati
distinti o meglio, tre forme diverse dello stesso risultato:
1.
2.
3.
il valore della funzione di sconto;
il tasso di interesse (capitalizzazione composta discreta);
Private Sub UserForm_Initialize()
il tasso di rendimento a scadenza (capitalizzazione composta continua).
cmbRisultato.AddItem "Funzione di Sconto"
In cmbRisultato.AddItem "Tasso varie opzioni della casella combinata viene effettuato in fase di
questo caso l‟inserimento delle Interesse"
esecuzione utilizzando il metodo AddItem dell‟oggetto ComboBox. La sintassi del metodo AddItem è la
cmbRisultato.AddItem "Tasso Rendimento a Scadenza"
seguente
End Sub
oggetto.AddItem [ elemento [, indicevar]]
dove oggetto indica un qualunque oggetto valido (come un combo box o una list box), elemento
specifica l'elemento o la riga da aggiungere. Il numero corrispondente al primo elemento o riga è 0, il
numero del secondo elemento o riga è 1 e così via. Infine indicevar è un numero intero che specifica la
posizione di inserimento di un nuovo elemento o di una nuova riga nell'oggetto, quest‟ultimo parametro è
facoltativo.
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91. Il Calcolo del Tasso Interno di Rendimento
L‟algoritmo di Newton-Raphson
Data una funzione f(x) il problema consiste nel determinare il
valore di x* tale che f(x*) = 0.
L‟idea geometrica che sta alla base del metodo è la seguente.
Partendo da una stima iniziale x0 della soluzione si genera una
successione di valori {xk} approssimando, per ogni k, la curva
y = f(x) con la tangente nel punto (xk, f(xk)) e calcolando xk+1
come l‟intersezione della tangente con l‟asse delle x.
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92. Il Calcolo del Tasso Interno di Rendimento
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93. Il Calcolo del Tasso Interno di Rendimento
L‟algoritmo di Newton-Raphson
All‟equazione f(x) = 0 si sostituisce così l‟equazione della retta
tangente
f ( xk ) ( x
xk
1
xk ) f ' ( xk )
xk
f ( xk )
f ' ( xk )
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0
94. Il Calcolo del Tasso
Interno di Rendimento
START
Input X0,
EPS,
MAX_ITER
Calcola f(X0)
Calcola f’(X0)
Poni X0 = X
Calcola
X = X0 – f(X0)/f’(X0)
Incrementa di un’unità
il Numero Iterazioni
Diagrammi di Flusso
L’algoritmo di
Newton-Raphson
E’ vera almeno una delle
seguenti affermazioni:
1) |X – X0| < EPS
2) Numero Iterazioni >
MAX_ITER
?
SI
END
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NO
95. Il calcolo del tasso interno di rendimento
Valore attuale dei flussi
N
ck v k
VA
100v N
k 1
vk
c
100v N
k 1
Se le cedole
sono costanti
1 vN
cv
1 v
N
dal calcolo della
sommatoria (serie
geometrica)
La funzione di cui occorre ricercare lo zero è quindi
f (v) VAN ,c (v) P
1 vN
cv
1 v
100v N
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P
100v N
96. Il calcolo del tasso interno di rendimento
f (v )
1 vN
cv
1 v
P
Con un po‟ di pazienza si può calcolare anche la derivata di
questa funzione rispetto a v
df (v)
dv
100v N
1 vN
c
1 v
Nv N 1 (1 v) (1 v N )
cv
100 Nv N
2
1 v
Nel codice, le due formule sono calcolate rispettivamente
dalla funzione ValoreAttuale e DValoreAttuale.
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1
97. c = Val(txtCedola)
m = Val(txtNumCedole)
Prezzo = Val(txtPrezzo)
eps = Val(txtTolleranza)
'
'
'
'
valore della cedola
numero di cedole in corso
prezzo di mercato
precisione di calcolo
ItemSelezionato = cmbRisultato.ListIndex
'
' Viene utilizzato l'algoritmo di Newton-Raphson per il
' calcolo della funzione di sconto
'
v = 0.5 ' valore iniziale della funzione di sconto
'
Do
v_old = v
Delta = (ValoreAttuale(v_old, m, c) - Prezzo) _
/ DValoreAttuale(v_old, m, c)
v = v_old - Delta
Loop Until Abs(v_old - v) < eps
'
Select Case ItemSelezionato
Case 0:
txtRisultato = v
Case 1:
txtRisultato = Val(100 * (1 / v - 1))
Case 2:
txtRisultato = Val(-100 * Log(v))
End Select
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Vengono letti i valori scritti
nelle caselle di testo
Viene letto il calcolo desiderato
attraverso la proprietà ListIndex
dell’oggetto Combo Box
98. La Sintassi del VBA
Gestione delle Date
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99. Funzioni per la gestione delle date
Year().
Questa funzione restituisce in output un numero intero (di tipo
Integer) che contiene l‟anno estratto da una data che riceve
come parametro di input.
Nel riquadro seguente vediamo un esempio di impiego della
funzione Year. Supponiamo di voler costruire una funzione che
prenda come parametro di input una data e che restituisca un
valore logico vero o falso a seconda che l‟anno della data sia o
Function IsBisestile(Data As Date) As Boolean
meno bisestile.
If (Year(Date) Mod 100 <> 0 And Year(Date) Mod 4 = 0) Or _
(Year(Date) Mod 100 = 0 And Year(Date) Mod 400 = 0) Then
IsBisestile = True
Else
IsBisestile = False
End If
End Function
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100. Funzioni per la gestione delle date
Month().
Questa funzione permette di estrarre il numero del mese da una data che
riceve come parametro di input e restituisce tale valore in formato Integer.
Nel seguente esempio di codice abbiamo scritto una semplice funzione che
restituisce il numero di giorni del mese a cui appartiene la data passata
come parametro alla funzione stessa.
Function GiorniMese(Data As Date) As Integer
Select Case Month(Data)
Case 1, 3, 5, 7, 8, 10, 12
GiorniMese = 31
Case 4, 6, 9, 11
GiorniMese = 30
Case 2
If IsBisestile(Data) Then
GiorniMese = 29
Else
GiorniMese = 28
End If
End Select
End Function
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101. Funzioni per la gestione delle date
Day().
La funzione Day() permette di estrarre il numero del
giorno da una data che riceve come parametro. Tale valore
viene restituito come al solito in formato Integer.
L‟esempio che proponiamo implementa una procedura per
calcolare la data che si ottiene sottraendo un numero di
mesi prefissato ad una data di partenza che viene passata
come parametro di input.
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102. Funzioni per la gestione delle date
Weekday().
Questa funzione permette di ottenere un numero di tipo
Integer che indica il giorno della settimana relativo alla data
ricevuta in input. I giorni vengono rappresentati secondo il valore
della tabella sottostante dove sono indicate le relative costanti
Giorno
Costante VBA
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
vbSunday
vbMonday
vbTuesday
vbWednesday
vbThursday
vbFriday
vbSaturday
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103. Funzioni per la gestione delle date
DateAdd().
Restituisce un valore Variant (Date) contenente una data alla
quale è stato aggiunto un intervallo di tempo specificato. La
sintassi di questa funzione è la seguente
DateAdd(intervallo, numero, data)
dove
intervallo è un‟espressione di tipo stringa corrispondente all'intervallo
di tempo che si desidera aggiungere,
numero è un‟ espressione numerica corrispondente al numero di intervalli
da aggiungere (può essere positiva, per ottenere date future, oppure
negativa, per ottenere date passate),
data, infine, rappresenta un valore di tipo data o di tipo stringa che
rappresenta una data a cui viene aggiunto l'intervallo.
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104. Funzioni per la gestione delle date
La funzione DateAdd consente di aggiungere o sottrarre da una data un
intervallo di tempo specificato. È, ad esempio, possibile utilizzare DateAdd per
determinare la data risultante dall'aggiunta di 30 giorni alla data odierna oppure
l'orario risultante dall'aggiunta di 45 minuti all'ora corrente.
Per aggiungere giorni a date, è possibile utilizzare l'impostazione per il giorno
dell'anno ("y"), per il giorno ("d") o per il giorno della settimana ("w").
La funzione DateAdd non restituisce una data non valida. In questo esempio,
alla data 31 gennaio viene aggiunto un mese:
DateAdd("m", 1, "31-gen-95")
In questo caso, DateAdd restituirà 28-feb-95 e non 31-feb-95. Se date è 31-gen96, la funzione restituirà 29-feb-96, in quanto il 1996 è un anno bisestile.
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105. Funzioni per la gestione delle date
DateDiff().
Restituisce un valore Variant (Long) corrispondente al numero di
intervalli di tempo tra due date specificate. La sintassi della
funzione DateDiff è la seguente
DateDiff(intervallo, data1, data2)
dove
intervallo è un‟espressione di tipo stringa corrispondente all'intervallo
di tempo utilizzato per calcolare la differenza tra data1 e data2.
È possibile utilizzare la funzione DateDiff per determinare
quanti intervalli di tempo specificati esistono tra due date.
Ad esempio possiamo utilizzare DateDiff per calcolare il
numero di giorni che intercorrono tra due date oppure il numero
di settimane tra la data odierna e la fine dell'anno.
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106. Funzioni per la gestione delle date
Per ottenere il numero di giorni tra data1 e data2 è possibile utilizzare sia l'impostazione del
giorno dell'anno ("y") che quella del giorno ("d"). Quando per intervallo viene impostato il
giorno della settimana ("w"), DateDiff restituisce il numero di settimane che intercorrono tra
le due date. Se data1 cade di lunedì, DateDiff conterà il numero di lunedì fino a data2,
includendo nel conteggio data2 ma non data1. Se per intervallo viene invece impostata la
settimana ("ww"), la funzione DateDiff restituirà il numero di settimane del calendario
comprese tra le due date. La funzione conterà il numero di domeniche che intercorrono tra
data1 e data2, includendo nel conteggio data2 se cade di domenica, ma non data1, anche
se cade di domenica.
Se data1 è successiva a data2, la funzione DateDiff restituirà un numero negativo.
Se data1 o data2 è un valore letterale di data, l'anno, se specificato, diventa parte
permanente della data. Se tuttavia data1 o data2 è racchiuso tra virgolette doppie ("") e si
omette l'anno, ogni volta che l'espressione data1 o data2 viene valutata verrà inserito nel
codice l'anno corrente. Ciò rende possibile la scrittura di codice utilizzabile per anni diversi.
Va segnalato che quando si esegue il confronto tra il 31 dicembre e l'1 gennaio dell'anno
immediatamente successivo, DateDiff utilizzata con l'impostazione dell'anno ("yyyy")
restituisce 1 anche se è trascorso un solo giorno.
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107. Funzioni per la gestione delle date
Modalità con cui Excel interpreta le date ambigue
Quando interpreta date ambigue, Excel procede per supposizioni. Ad
esempio, quando si inserisce una data che include solo il mese e una o due
cifre, Excel assume che da 1 a 31 sia il giorno e che l'anno sia l'anno
corrente. Excel assume che 01 dicembre sia 1 dicembre dell'anno corrente,
non dicembre dell'anno 2001 oppure che dicembre 32 sia 1 dicembre 1932.
Modalità secondo cui Excel interpreta gli anni a due cifre
Per impostazione predefinita, quando si inserisce un valore di anno a due
cifre, Excel lo interpreta nel seguente modo:
da 00 a 29 Excel interpreta i valori di anno a due cifre da 00 a 29 come gli anni che vanno dal
2000 al 2029. Ad esempio, se si digita la data 28/5/19, Excel assume che la data sia 28
maggio, 2019.
da 30 a 99 Excel interpreta i valori anno a due cifre da 30 a 99 come gli anni che vanno dal
1930 al 1999. Ad esempio, se si digita la data 28/5/98, Excel assume che la data sia 28
maggio, 1998.
In ogni caso è fortemente consigliabile introdurre sempre date con quattro
cifre per l‟indicazione dell‟anno anche se occorre essere consapevoli che
questo naturalmente renderà obsoleti i nostri programmi fra circa 8000 anni.
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108. Elementi di Programmazione
Le Macro di Excel
Ambiente di Sviluppo del VBA
La Sintassi del VBA
Matlab in sintesi (estrema!)
Matlab Excel Linker
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109. Matlab in Sintesi (Estrema!!!)
In questa sezione cercheremo di fornire una breve
introduzione all‟uso di Matlab, fornendo il materiale
sufficiente per implementare i metodi numerici che
consideremo in seguito.
L‟ambiente Matlab è di uso estremamente semplice
ed è possibile avere una panoramica introduttiva
utilizzando i comandi intro e demo.
Per ulteriori informazioni si rimanda alla guida
all‟uso di Matlab e al sito Web www.mathworks.com.
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110. Descrizione generale di Matlab
MATLAB ( = MATrix LABoratory):
un linguaggio di programmazione per applicazioni
scientifiche e numeriche
vasto set di funzioni predefinite
interprete di comandi
possibilita' di scrivere nuove funzioni
libreria di TOOLBOX per svariate applicazioni; ad
es. Financial Toolbox, Analisi Serie Storiche,
Risoluzione Eq. Differenziali, etc...
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111. L’interfaccia di Matlab
Interfaccia utente: la Command Window da‟
accesso diretto all‟interprete (scrittura diretta
di comandi.
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112. Matlab come calcolatrice...
La modalita‟ di impiego piu‟ “semplice”: per valutare
espressioni numeriche.
Esempio: per calcolare
4
2 sin 0.2
2
e‟ sufficiente digitare al prompt »
»4 + sqrt(2) - sin(0.2*pi)^2 + exp(2)
ans =
12.4578
Il risultato viene scritto nella variabile ans.
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e
2
113. Definizione di variabili
È possibile definire variabili e espressioni
non numeriche più complesse.
Esempio:
» a=4; b=2;
» a*b
ans =
8
Per cancellare una variabile (es. a):
» clear a
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114. Il Workspace
Ogni variabile definita in questo modo viene
conservata in memoria, nel Workspace.
Il comando whos mostra una lista delle variabili
definite:
» whos
Name
a
ans
b
Grand total
Size
Bytes
1x1
8
1x1
8
1x1
8
is 3 elements using
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Class
double array
double array
double array
24 bytes
115. Lettura e scrittura su file
Mediante i comandi load e save e‟ possibile
salvare su file le variabili del workspace.
load nomefile variabile1 variabile2 ...
carica dal file nomefile.mat le variabili elencate.
save nomefile variabile1 variabile2 ...
scrive nel file nomefile.mat le variabili elencate.
load nomefile carica tutte le variabili in nomefile.
Save nomefile salva tutto il workspace in nomefile.
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116. Quindi...
Esiste un insieme (molto vasto) di funzioni
predefinite (come sin e sqrt nell‟esempio
precedente).
A differenza dei normali linguaggi (C,
Pascal…) non occorre dichiarare le variabili.
L‟assegnazione
coincide
con
la
dichiarazione.
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117. Una funzione fondamentale!
help
help nome_toolbox
guida „on-line‟ di MATLAB sullo specifico comando
ver
per vedere la lista dei comandi installati in un toolbox
help nome_comando
per vedere la lista dei toolboxes installati
info sulla versione di MATLAB
helpwin
finestra di help di MATLAB
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118. Definizione di matrici
Come si definisce una matrice in Matlab?
Esempio: definire la matrice 2x2
» A = [ 1, 2; 3, 4 ]
A=
1 2
3 4
A
1 2
3 4
Come si accede agli elementi di una matrice:
» A( 1, 2 )
ans =
2
Indici (riga e colonna)
dell’elemento di interesse
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119. La wildcard :
Per accedere a intere righe o colonne di una
matrice, si usa la wildcard :
Es.: selezionare la prima riga di A
» A(1,:)
ans =
1 2
Es.: selezionare la seconda colonna di A
» A(:,2)
ans =
2
4
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120. Selezionare sottomatrici
Se definiamo
» B=[ 1, 2, 3; 4, 5, 6 ]
B =
1
2
3
Sottomatrice
4
5
6
di interesse
Abbiamo che
» B( 1:2 , 2:3 )
ans =
2
3
5
6
Indici della sottomatrice di interesse
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121. Operazioni (elementari) sulle matrici
Sono definiti gli operatori +,-,* e ^
» A = [ 1 2; 3 4 ]; B = [ 5 6; 7 8 ]
» A+B
» A*B
ans =
ans =
6
8
19
22
10
12
43
50
» B-A
ans =
4
4
4
4
» A^2
ans =
7
15
10
22
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122. Operazioni (elementari) sulle matrici
Sono definiti gli operatori .*, ./ e .^, che si
applicano elemento per elemento:
» A = [ 1 2; 3 4 ]; B = [ 5 6; 7 8 ];
» A.*B
ans =
5
12
21
32
» A.^B
ans =
1
64
2187
65536
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123. Operazioni (elementari) sulle matrici
Determinante:
» det(A)
ans =
-2
Autovalori:
» eig(A)
ans =
-0.3723
5.3723
Matrice inversa:
» inv(A)
ans =
-2.0000
1.5000
1.0000
-0.5000
Matrice trasposta:
» A'
ans =
1
2
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3
4
124. Altre operazioni
Osservazione importante: NON occorre
definire le dimensioni in modo esplicito!
Per conoscere le dimensioni di una matrice:
size.
Altre operazioni:
rank -> calcolo del rango di una matrice
trace -> calcolo della traccia di una matrice
norm -> calcolo della norma di una matrice
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125. Alcune matrici “speciali”
matrice identita‟ nxn;
eye(n,n)
zeros(n,m)
matrice di zeri nxm;
ones(n,m)
matrice di uni nxm;
rand(n,m)
matrice nxm con elementi distribuiti
uniformemente tra 0 e 1.
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126. Vettori
I vettori hanno due funzioni fondamentali in
Matlab:
rappresentazione dei polinomi (un polinomio e‟
descritto dal vettore dei suoi coefficienti);
rappresentazione di segnali (un segnale e‟
rappresentato mediante la sequenza dei valori
che assume in un insieme di istanti di tempo,
quindi mediante un vettore).
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127. Definizione di vettori (1)
» v=(0:10)
v =
0
8
9
1
2
3
4
5
6
10
» v=(1:0.5:3)
v =
1.0000
Valore finale
1.5000
2.0000
2.5000
Passo
Valore iniziale
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3.0000
7
128. Definizione di vettori
Come matrici riga o colonna:
» v = [ 3 6 1 7 ]
v =
3
6
1
7
Polinomi: sono rappresentati come vettori.
2
Es.: 3s 2 s 1
» pol = [ 3 2 1 ]
pol =
3
2
1
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129. Operazioni sui polinomi
Calcolo delle radici
roots
» roots( pol )
ans =
-0.3333 + 0.4714i
-0.3333 - 0.4714i
Valutazione in un punto
polyval
» polyval( pol, 0 )
ans =
1
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130. File .m e functions
Un file .m (M-file) è un programma riconoscibile da
Matlab. La scrittura di files .m permette di:
Sperimentare con un algoritmo, senza dover
reintrodurre una lunga lista di comandi
Ottenere una documentazione permanente per un
lavoro
Ottenere programmi che possono essere
riutilizzati, per esempio cambiando solo i dati
Scambiare programmi con altri utenti
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131. File .m e functions
I file .m sono di due tipi:
Script M-files: sono files di comandi. Non hanno
variabili in entrata e in uscita e operano sulle
variabili del workspace
function M-files: sono files di comandi, che hanno
argomenti in entrata e in uscita. Le variabili
interne a questi programmi non influenzano le
variabili del workspace
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132. Esempio: file radice.m
% Questo file calcola la radice degli elementi di
% una matrice a, se a>0, altrimenti da' un messaggio di errore
if a>=0
a=sqrt(a)
else
display('errore')
end
Attenzione: nel workspace deve essere stata definita una
variabile a. Inoltre l‟esecuzione di questo script modifica il
contenuto della variabile a
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133. Esempio: Function M-files
function a=radfunz(x)
% RADFUNZ(X) calcola la radice degli elementi di X
%
se X>=0, altrimenti stampa un messaggio di errore
%
if x>=0
a=sqrt(x)
else
display('errore')
end
Questo file deve essere salvato come radfunz.m
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134. Struttura di una function
La function inizia con una riga che ne specifica il nome
(nell’esempio radfunz), le variabili di input e le variabili di
output.
La function deve essere salvata in un file con lo stesso
nome (nell’esempio radfunz.m)
I commenti dopo la prima riga faranno parte dello help
on-line
Seguono le istruzioni con eventuali altri commenti
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135. Elementi di Programmazione
Le Macro di Excel
Ambiente di Sviluppo del VBA
La Sintassi del VBA
Matlab in sintesi (estrema!)
Matlab Excel Linker
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136. Excel Linker
What Is Excel Link?
Excel Link is a software add-in that integrates Microsoft
Excel and MATLAB® in a Microsoft Windows-based
computing environment.
By connecting Excel and MATLAB, you can access the
numerical, computational, and graphical power of MATLAB
from Excel worksheet and macro programming tools.
Excel Link lets you exchange and synchronize data
between the two environments.
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137. Excel Linker
Understanding the Environment
Excel Link communicates between the Excel
workspace and the MATLAB workspace.
It positions Excel as a front end to MATLAB.
You use Excel Link functions from an Excel
worksheet or macro, and you never have to leave
the Excel environment.
With a small number of functions to manage the
link and manipulate data, Excel Link is powerful in
its simplicity.
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138. Excel Linker
Configuring Excel to Work with Excel Link
Once you have installed Excel Link, you are ready to configure Excel.
You need do these steps only once:
Start Microsoft Excel.
Pull down the Tools menu, select Add-Ins and click Browse.
Find
and
select
the
Excel
Link
add-in
excllink.xla
under
<matlab>/toolbox/exlink. Click OK. Note
Throughout this document the
notation <matlab> represents the MATLAB root directory, the directory where
MATLAB is installed on your system.
Back in the Add-Ins window, make sure there's a check in the box for Excel
Link for use with MATLAB and click OK. The Excel Link add-in loads now and
with each subsequent invocation of Excel.
Watch for the appearance of the MATLAB Command Window button on the
Windows taskbar. Note The MATLAB desktop does not start automatically
at this time. If you want to run the desktop, enter the desktop command in the
command window.
Watch for the appearance of the Excel Link toolbar on your Excel worksheet.
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139. CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
140. CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
141. evalstring
esegue il comando matlab
corrispondente alla stringa
passata come parametro
getmatrix
trasferisce da Matlab verso
Excel il contenuto di una matrice
putmatrix
permette di inviare a Matlab
il contenuto di una matrice
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142. Excel Linker
Starting Excel Link
Automatic Start
When installed and configured according to the preceding instructions,
Excel Link and MATLAB automatically start when you start Excel.
If you do not want Excel Link and MATLAB to start automatically when
you start Excel, enter =MLAutoStart("no") in a worksheet cell.
This function changes the initialization file so that Excel Link and
MATLAB no longer start automatically when you start Excel.
See MLAutoStart in Function Reference.
Manual Start
To start Excel Link and MATLAB manually from Excel, pull down the
Tools menu and select Macro.
In the Macro Name/Reference box enter matlabinit and click Run.
Watch for the MATLAB Command Window button to appear on the
taskbar.
See matlabinit in Function Reference.
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143. Excel Linker
Link Management Functions
Excel Link provides four link management functions to initialize, start, and stop
Excel Link and MATLAB.
1.
matlabinit
Initialize Excel Link and start MATLAB process.
2.
MLAutoStart
Automatically start MATLAB process.
3.
MLClose
Terminate MATLAB process.
4.
MLOpen
Start MATLAB process.
You can invoke any link management function except matlabinit as a worksheet
cell formula or in a macro.
You invoke matlabinit from the Excel Tools Macro menu or in a macro
subroutine.
Use MLAutoStart to toggle automatic startup. If you install and configure Excel
Link according to the default instructions, Excel Link and MATLAB automatically
start every time you start Excel. If you choose manual startup, use matlabinit to
initialize Excel Link and start MATLAB.
Use MLClose to stop MATLAB without stopping Excel, and use MLOpen or
matlabinit to restart MATLAB in the same Excel session.
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144. Excel Linker
Data Management Functions
Excel Link provides nine data management functions to copy data
between Excel and MATLAB and to execute MATLAB commands from
Excel.
matlabfcn
matlabsub
Evaluate MATLAB command given Excel data.
Evaluate MATLAB command given Excel data and
designate output location.
MLAppendMatrix Create or append MATLAB matrix with data from Excel
worksheet.
MLDeleteMatrix Delete MATLAB matrix.
MLEvalString
Evaluate command in MATLAB.
MLGetMatrix
Write contents of MATLAB matrix in Excel worksheet.
MLGetVar
Write contents of MATLAB matrix in Excel VBA (Visual
Basic for Applications) variable.
MLPutMatrix
Create or overwrite MATLAB matrix with data from Excel
worksheet.
MLPutVar
Create or overwrite MATLAB matrix with data from Excel
VBA variable.
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145. Excel Linker
Data Management Functions
You can invoke any data management function except
MLGetVar and MLPutVar as a worksheet cell formula or
in a macro.
You can invoke MLGetVar and MLPutVar only in a macro.
Use MLAppendMatrix, MLPutMatrix, and MLPutVar to
copy data from Excel to MATLAB.
Use MLEvalString to execute MATLAB commands from
Excel.
Use MLDeleteMatrix to delete a MATLAB variable.
Use matlabfcn, matlabsub, MLGetMatrix and
MLGetVar to copy data from MATLAB to Excel.
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146. Esempio
Programmazione
VBA + MATLAB con Excel Link
Semplici Calcoli Finanziari
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