SlideShare a Scribd company logo
1 of 15
Prospettive e Strategie di Homeland
                     Security

                                    di Glicerio Taurisano




L'Homeland Security è una nuova terminologia che appare nel gergo letterario della Sicurezza
U.S.A. a seguito dell'attacco terroristico alle torri gemelle di New York nel settembre 2001.
Essa voleva esprimere lo sforzo attuato dal governo per far fronte, contrastare le nuove
minacce rivolte alla sicurezza nazionale. Ma il termine, già dopo i primi studi e le primissime
azzardate ricerche ha assunto una notevole quanto significativa e ampia proposta di
prevenzione e difesa del territorio. Infatti nella consapevolezza che la globalizzazione, durante
il suo sviluppo, ha imposto alle Nazioni le ricercate capacità di garantire alle persone, alle
infrastrutture e al territorio modelli di sicurezza sempre più all'avanguardia e strategicamente
applicabili sia in contesti di antiterrorismo che in termini propriamente di calamità naturali,
incidenti, etc. L'Homeland Security, quindi, non prevede esclusivamente un adeguato sistema
di prevenzione agli atti criminosi, ma essa deve avere capacità di strutturarsi attraverso
politiche di prevenzione e coesione sociale strutturandosi altresì sull'impiego di moderni sistemi
ICT   (Information   & Comunication   Technology).    A   tal   proposito   fondamentale   se   non
indispensabile corre in aiuto l'ingegneria ICT al fine di architettare e realizzare un sistema di
HS che rappresenti la totalità preventiva e difensiva di un intera Nazione. A cominciare,
dunque, dalle Regioni e proseguire poi verso le più alte Istituzioni occorre che oggi ci si faccia
portatori di nuove, quanto importanti, metodologie e strategie di Sicurezza Globale. L'Italia,
con le sue infrastrutture, le sue metropoli, i suoi porti commerciali, le sue opere d'arte,
dovrebbe assimilare il concetto di HS attraverso un impegno a 360 gradi il quale vada a
prevedere la co-partecipazione di più soggetti operanti, nell'insieme e nella cooperatività, per
mezzo e attraverso di un Dipartimento per la Sicurezza Nazionale, il quale identifico
nell'acronimo HDUAS (Homeland Defense Unified Actived Strategy)
Prospettive e Strategie di Homeland Security attraverso la Sicurezza Urbana, le
                                                  Paure, i Rischi.


[di Glicerio Taurisano co-autore de "I Sistemi di Homeland Security, scenari, tecnologie,
applicazioni" - Edito da Cuzzolin Editore - Napoli a cura di G. Franceschetti e G. Manco -
AA.VV.]


Quando ci si appresta ad argomentare di Sicurezza occorre, per ragioni etimologiche prima, ed
epistemologiche poi, abbondare con una ricca e fruente premessa nel chiarificare cosa si
intende per Sicurezza Urbana, Metropolitana, Nazionale, Personale e così via; richiederebbe,
una tale prassi, non solo testi interi ma anche e soprattutto conflitti di natura sociale, politica,
culturale e personale. Il concetto di sicurezza, proprio a fronte della mancanza di cultura nel
progettare, professare ed applicare la stessa, ha fatto si che ogni individuo, ancor prima di
identificare la "sicurezza" come un bene prioritario di una intera comunità o ancor più di una
Nazione, ne individua un "giusto" riconoscimento solo al proprio spazio vivibile, spesso privo di
confini. In pratica, questo, genera presupposti contradditori sulla "percezione di sicurezza",
alimentandone le paure, poiché ogni singolo individuo vede minacciare il proprio "ambiente".
Quindi, più esteso è lo spazio circostante all'individuo più forte aumenta l'insicurezza e la
paura, di conseguenza ancor più cresce la domanda di sicurezza. Negli ultimi anni il livello e la
percezione delle "paure" in Italia è cresciuto esponenzialmente, forse anche troppo rispetto ai
dati   della   Criminalità   o   dei        Rischi.   Lo   scenario   delle     minacce       che     si    conformano
nell'immaginario collettivo è dato soprattutto dalla quantità di notizie che i mass media
raccolgono attraverso episodi criminogeni o catastrofici sia dall'interno che dal di fuori del
nostro paese, i quali, trasferiti nelle menti del ricevente, quest'ultimo, non può che trarne delle
negative conclusioni, in fatto di sentirsi sicuro. Ciò comporta, consequenzialmente, una
minaccia ipotetica per ogni cittadino, il quale si vede "costretto" a non percepire la sicurezza
per se, per i suoi beni, per il suo territorio. Tuttavia, a fronte della specificità nell'evidenziare, a
volte, episodi e fatti delinquenziali vi è una nutrita realtà che quotidianamente si vive: lo status
insicuro della vivibilità comunitaria, sociale. Essa è data dalla forte predominanza di atti
criminogeni o di rischi che si susseguono l'un l'altro con notevole frequenza e spesso sfociano
in episodi di forte impatto verso i cittadini, costringendo, questi, a non recepire e percepire uno
"status di sicurezza" idoneo per la vivibilità sociale, se a ciò aggiungiamo lo sviluppo, la
tecnologia,    le   immigrazioni,      il    terrorismo,    la   criminalità,   il   futuro    etc,        notiamo   che
fantasticamente nell'individuo accresce sensibilmente il timore, l'incertezza. L'uomo, quindi, ha
riscoperto la "paura",la preoccupazione dell'attuale e del futuro, non abbiamo più capacità
culturale di convivere con l'insicurezza: connettori principali per tale stato sono sicuramente le
continue informazioni che riceviamo attraverso giornali e tv, sia in cronaca che in fiction, sia
reale che ipotetica, e ciò nell'immaginario collettivo assume sembianze prepotente di pericolo
immediato. La Criminalità, il Terrorismo, l'Insociale, l'Economia, le Urbanizzazioni, le Strade, il
Lavoro, le Catastrofi, i Terremoti, insieme ad altre componenti rappresentano all'occhio del
singolo un'unica risposta percettiva: l'Insicurezza. Un impatto che "purtroppo" non può essere
sottovalutato dal gestore politico nazionale e/o territoriale, dalle forze dell'ordine o dalle
comunità, poiché in uno spazio "urbano" più vive una stato di insicurezza più si alimenta la non
vivibilità e ciò facilita le azioni criminogene e i fattori di rischio. Ma cosa è la Sicurezza? Cosa
Essa rappresenta?.. una necessità per un popolo o un illusione per il singolo individuo? E' Essa
repressione o prevenzione? La Sicurezza è nella sua specificità di applicazione e fattibilità una
"pluri-semantica" manifestazione di operatività al fine di creare "spazi" privi di pericoli o
minacce eludendo la produttività di stati indesiderati, attraverso conoscenza, ricerca, studi,
processi decisionali ed evoluzione sociale, per cui, essa presume scientificità e proprio grazie a
tale concetto che la Sicurezza può rappresentare il fulcro principale per la vivibilità Nazionale,
metropolitana o urbana. Tuttavia, occorre al più presto trovare una definitiva "configurazione"
della sicurezza nella sua piena espressione di definizione; la sua chiara spiegazione
comproverebbe, forse, la necessità di produrre più sicurezza oltre che addivenire verso un
unico obiettivo, quello della prevenzione dei rischi, dei pericoli, delle minacce.


"Homeland Security" e "Sicurezza Urbana" - seppure vi è una sostanziale differenza di
"architettura strutturale" tra di esse, oltre che una precisa indicazione tra cosa si intende per
l'una e per l'altra, può tornare di forte utilizzo nonché di notevole aiuto costruire una Sicurezza
Nazionale Globale (Global Homeland Security) se, a contribuire vengono utilizzati e richiamate
le architetture delle strategie adottate per la Sicurezza Urbana, anche se strutturalmente
diverse, nonché diffondendone la cultura sia in ambienti privati che pubblici. Ovvero, non si
può pretendere di indottrinare una Nazione sulla cultura di Sicurezza Nazionale se prima non si
ha efficientemente costruito quei spazi di sicurezza di cui in premessa accennato per le
comunità, eludendone paure e timori. Inoltre risulterebbe errato porre una Nazione in uno
status di sicurezza globale (ad esempio includendo le strategie fin'ora adottate dalla NATO,
dalla UE, occorrenti per una "Global Defense") attraverso, l'Homeland Security, appunto,
concentrando la Sicurezza esclusivamente su Infrastrutture, Coste, Porti, Grandi Città, Confini,
e cosi via, lasciando crepe di notevole interesse strutturali nelle micro aree urbane. Erigere alte
mura attorno ad una grande città per difendersi da minacce esterne e lasciare che all'interno vi
siano quartieri, rioni e strutture non controllati e/o posti in Sicurezza, non è per niente salutare
ne alle micro aree ne tantomeno all'intera città: così è un po' per le Nazioni, risulta essere
molto più vulnerabile un Paese che ha dedicato sforzi immani per proteggersi da tutte le
minacce esterne ed avere poi dall'interno le "probabilità" che le "brecce" vengano aperte dal di
dentro, lasciando così crepe utilizzabili da chi, proprio dall'esterno, ha intenzione di minare la
Sicurezza di quel Paese.
In pratica non possiamo concentrare le attenzioni esclusivamente sulle grandi aree e lasciare
che gli "ambienti" contenuti nella macro area vengono continuamente a contatto con
l'insicurezza, le paure, e soprattutto con la vulnerabilità, laddove quest'ultima, se alimentata
potrebbe causare disagi alle strutture di difesa nazionale. Per cui si ritiene importante, per
"architettare" una Sicurezza Globale di un Paese, che le strategie, le metodologie, i mezzi, le
tecnologie, e così via, vengano utilizzate ed implementate anche per la Sicurezza Urbana
specialmente nelle Urbanizzazioni più ampie e in quelle che contengono strutture con elevata
domanda di sicurezza. Ma andiamo per ordine e grado, dicevo in sintesi d'apertura che
l'Homeland Security e Sicurezza Urbana possono l'una coadiuvare l'altra e mai contrastarne gli
scopi, anche se tra la prima e la seconda ben nota e sostanziale è la differenza tecnica,
strutturale, metodologica, ambientale, etc., tuttavia è il caso che iniziassimo dalla sicurezza
urbana attraverso la prevenzione per giungere poi al corpo di questo compendio sulla sicurezza
Nazionale e Urbana. La Sicurezza, è già di per se un concetto multidimensionale, può
significare cose diverse per soggetti diversi in ambiti altrettanto diversi, per cui occorre porre
chiarezza nella sua interpretazione e per il suo significato. Se guardiamo ad esempio alla
Sicurezza Urbana (sia per le piccole realtà che per le grandi metropoli) ci accorgiamo da subito
che essa presume una quantità enorme di fattibilità ed applicazioni, le quali (alcune) spaziano
tra: Safety, Risk Management, Urbanizzazione, Controllo, Prevenzione, Protezione.
Fig.2 - Applicazioni della Sicurezza Urbana


Ancor oggi, nelle realtà territoriali comunali e spesso anche nelle grandi città, si commette
l'errore di identificare la Securitas Publica come mezzo univoco di "contrasto alla criminalità".
Fin quando vigerà questo tipo di concetto e di interpretazione, sulla sicurezza, sarà sempre più
difficile applicarne, in modo sistematico, produttivo ed efficiente, la sua fattibilità. La Urban
Security prevede nella sua totalità diversi elementi, attori e strutture, al fine che essi,
canalizzati per mezzo di una profonda e continua "prevenzione" diffonda, non solo la cultura di
sicurezza (quale elemento importante e carente nelle nostre realtà) ma anche la percezione di
sicurezza. In effetti, la "prevenzione", rappresenta abbondantemente il termine per "valutare"
la sicurezza e le politiche ad esse associate, ed è un termine (e, un elemento) non estraneo
assolutamente ad altri concetti preventivi applicabili su un territorio e/o una comunità. Quindi,
non solo prevenzione per atti criminali, ma anche per inciviltà, illeciti, infrastrutture, strade,
scuole, pedoni, vita urbana quotidiana, insomma tutto ciò che si svolge per e attraverso un
soggetto fisico, giuridico o materiale in una realtà territoriale.
Ma la prevenzione cos'è? Quando e come si applica? Ha un tempo o è illimitata? Dove può
essere applicata?


In sicurezza, la Prevenzione, deve (dovrebbe) rappresentare solo ed esclusivamente il concetto
di "impedire che il verificarsi di un evento indesiderato si manifesti, e non anche il "ridurre"
poiché lo scopo della prevenzione è quello di eliminare totalmente la probabilità che un tale
evento vada a manifestarsi. Un ottima ed efficiente prevenzione non ha ne tempo limitato ne
un dove o un quando specifico per applicarla, essa deve rappresentare cultura per le
Amministrazioni Centrali e Locali, per i Cittadini, per i Lavoratori, per le Scuole. Solo
persuadendoci che più conosciamo sulla difesa e sulla prevenzione più possiamo porre il nostro
vivere quotidiano in un status percettivo di sana e duratura sicurezza in senso globale. La
sicurezza, in senso lato, non può avere un inizio ed una fine, essa è un ciclo, e come tale ne
deve rispettare la circolarità nella sua attuazione strutturale, amministrativa, culturale,
metodologica, preventiva, attraverso: l'Analisi, la Valutazione, la Pianificazione, le Misure, i
Piani di Continuità, la Gestione, la Formazione, l'Attuazione, al fine di rispondere a tutte quelle
esigenze e domande di sicurezza che continuamente arrivano dal mondo Comunitario, Privato,
Aziendale, Urbano o Nazionale, potremmo quindi rappresentare la "vita" della sicurezza come
un Ciclo (poiché ha continuità) Simmetrico (perché conforme a se stesso), ed Estrinseco
(poiché apre a nuove metodologie e domande esterne)




Fig.3 - Circolarità della Sicurezza
Ci è noto che il contesto di Sicurezza è un sistema "aperto" allorché esso genera presupposti di
domanda, di interpretazione, di utilizzo, attraverso tre elementi generanti l'esigenza di
sicurezza: un Bene da proteggere, un Protettore che si adoperi per tali scopi e una Minaccia
che mina il Bene; è senz'altro un contesto a lettura politico-gestionale, poiché tale schema
presume un'azione prodotta da una "decisione".


Quindi a seguito della "domanda" il "decisore" si attiva, attraverso le "politiche" per produrre
una "decisione" o "un'azione" da intraprendere con scopi risolutivi.


Di contro, questo sistema utilizzabile nello studio e nella ricerca di nuove strategie per la
Sicurezza Urbana, diviene molto più complesso per la Sicurezza di un intera Nazione, infatti, ad
esso vanno eliminate alcune componenti, intensificate alcun'altre e aggiunte delle altre nuove
e trasformabili a seconda del rischio e dell'attività scelta per proteggere questo rischio. La
spiegazione dunque, della sicurezza, diviene sempre più complessa quanto più ci si proietta
avanti nell'identificare i "punti" sui quali necessita una attività di protezione. Per essere più
precisi, però, nella spiegazione della Sicurezza,         occorre che si chiarisca un concetto
fondamentale, il quale susciterà obiezioni e critiche, ma ritengo, invero,        che     la sua
funzionalità sia l'espressione più consona a supporto del "significato di sicurezza" e della sua
"applicabilità" se si rispettano i ruoli di altre componenti fondamentali che concorrono alla
sicurezza in senso lato, come la difesa, l'intelligence, la repressione, ed il ricercare nuove
strategie e metodologie per le dette "scienze". Non possiamo produrre Sicurezza se non
abbiamo capacità e mezzi di Difesa e viceversa, non possiamo praticare intelligence se non
abbiamo la cultura di sicurezza e viceversa, non possiamo effettuare ricerca e trovare nuove
strategie se la seconda e terza "componente" vengono a mancare: in pratica, volgendo lo
sguardo su scala molto più ampia di una realtà urbana come una Nazione o un Continente, la
Sicurezza è il prodotto tra le attività di Difesa e di Intelligence, più un Paese è in grado di
difendersi e praticare intelligence, più questi, è costruttore di sicurezza.


Non può vivere una "componente" senza l'altra, anche se ognuna si compensa a sua volta con
l'attività dell'altra.
L'Homeland Security presume queste tre "scienze" detta - a cit. dell'autore - Homeland
Defense Unified Actived Strategy (Strategia di attività unificata per la difesa della Patria -
cfr. autore) In effetti trattasi di un'operatività svolta, per la Protezione del Paese, delle sue
strutture, dei suoi abitanti, attraverso un unico canale strategico di gestione e realizzazione.
Ne sono esempio gli Stati Uniti d'America che addirittura ha una Dipartimento di Homeland
Security e che a sua volta, questi, contiene al suo interno agenzie per la gestione e la
realizzazione di progetti di ricerca, come ad esempio l' HSARPA- Homeland Security Advanced
Research Projects Agency.

Il termine Homeland Security è molto noto negli Stati Uniti, in Italia abbiamo da sempre
classificato questa attività come Sicurezza Nazionale (ma anche su questa terminologia,
ancor'oggi, vi è carenza di cultura) tuttavia si sta affacciando negli studi delle strategie di
difesa e sicurezza solo da poco tempo, ridisegnandone, ne è vero, il pieno significato
strutturale, la sicurezza della Patria. Essa presume un'attività intensa di ricerca e di studi, di
mezzi e risorse, nonché di una linearità e cooperazione tra tutti gli ambienti Governativi al fine
di proteggere il Territorio Nazionale da rischi interni o esterni alla Nazione, sia essi di carattere
naturale, che strutturale o antropiche. Alla sicurezza di un territorio, inteso come Nazione, e
per i rischi più comuni come le minacce esterne, di eventi naturali o pericoli alle persone, si è
sempre pensato a carattere di studi e ricerche, già nel 1800 c'era chi pensava alla
strutturazione della sicurezza come un'attività congiunta e di impegni da parte dei Governi, fu
infatti il noto Generale Britannico, stratega militare, Arthur Wellesley a creare una delle prime
fondazione di ricerca in tal senso, la: Royal United Services Institute for Defense and Security
Studies; invero, c'era chi sosteneva che tale istituzione si avvalesse anche per scopi di
spionaggio e controspionaggio, e forse, in parte è vero, considerato che lo scopo
dell'Istituzione era appunto quello di "conoscere" per "attivarsi". Ma cosa si intende per
Homeland Security, cos'è? - Ebbene spesso ascolto le interpretazioni più variegate e lontane,
come: "è la difesa americana" o sbrigative e pressoché vicine " la protezione del territorio di
una nazione"; è pur vero che noi siamo, ormai, abituati ad assimilare termini e concetti dagli
USA e accademicamente così sbrigativi nel dar loro significati letterari di traduzione.
L'Homeland Security (e non è un concetto personale) è in primis prevenzione, capacità,
formazione, per poi arricchirsi con l'Intelligence, la sicurezza, la difesa, la quale opera
attraverso la responsabilità e le combinazioni di attività di vari Enti, Pubblici e Privati,
discernendo che l'attività di Homeland Security per effetto di incarichi e poteri decisionali
politico-amministrativo nonché giuridico, il decisore, può incanalare sistemi strategici di
risoluzione per la sicurezza globale del territorio, ponendo la stessa su una piattaforma idonea
a svilupparne con continuità, metodi e strategie all'avanguardia per la difesa e protezione della
Nazione. Quindi sulla falsa riga della metodologia adottata dagli Stati Uniti, anche l'Italia deve
concentrarsi verso tali obiettivi, in parte si sta già facendo, vedesi ad esempio le grandi
imprese tecnologiche italiane le quali sviluppano sempre più nuove "tecnologie" da adoperare
per la difesa nazionale, oppure si guardi, con un certo ottimismo devo aggiungere, a tutti quei
soggetti privati che si stanno adoperando nella ricerca strutturale di una "Homeland Security
Italiana". E' pur vero che in Italia in ambito Militare, e più precisamente nel contesto del
Centro Militare di Studi Strategici - Ce.Mi.S.S. - esiste un Osservatorio per la Sicurezza
Nazionale - OSN, la cui prospettiva è quella di affrontare i temi della sicurezza a seconda della
dimensione, pluralità e disciplina; nella mission dell'OSN spicca il senso di creare cultura di
sicurezza insieme al mantenimento della stessa, ma occorre che l'OSN diventi Dipartimento
vero proprio per la Sicurezza Nazionale e quindi per Homeland Security e Defence
Italiana.

Ma quali devono essere gli Enti preposti alla costruzione dell'HS italiana? In Italia non abbiamo
strutture governative o enti in quantità e specifici come gli USA, in dove, vediamo impegnati
nella HS, oltre al Dipartimento stesso, strutture come: Civile Air Patrol; National Guard of the
United States; Federal Emergency Management Agency; Transportation Security
Administration; US Customs and Border Protection; United States Citizenship and Immigration
Services; Secret Service; oltre a vari enti privati, in pratica la HS è davvero uno sforzo
nazionale per la difesa della Patria. Nel nostro Paese sarebbe opportuno "sensibilizzare" per
tale scopo Enti Militari, Civili, Governativi, e cosi via, per dar vita e luogo alla "piattaforma
sicurezza" attraverso la seguente "elementare"struttura:
Fig. 5 - Ipotesi di struttura dell'HSI - Homeland Security Italiana

Lo scenario attuale che si prospetta nella nostra visuale presente e futura ci lascia immaginare
che sempre più dobbiamo ricorrere a nuove metodologie, strategie e tecnologie per la
Sicurezza Nazionale, poiché insieme al nostro tempo viaggiano all'unisono sviluppi tecnologici e
infrastrutturali, immigrazione e criminalità, aree urbane e metropoli e con essi, crescenti
esigenze e domande di sicurezza e protezione. In tutta probabilità l'Italia non sente di un
emergenza assidua come gli Stati Uniti nel predisporsi nello stato di sicurezza continuata ed
avanzata, ma pur vero è che anche l'Italia è un Paese di grande sviluppo tecnologico,
industriale e infrastrutturale; un Paese con rischi di eventi naturali o minacce provenienti
dall'esterno (come l'immigrazione clandestina, il terrorismo, la criminalità ormai
globalizzatosi). Anche l'Italia è un Paese di notevole crescita e di conseguenza un Paese che ha
realizzato un modello di società ad alto contenuto qualitativo. Per cui soggetto ad ogni
possibile minaccia o evento. Le nostre Infrastrutture portuali, aeroportuali, di trasporto, di
telecomunicazioni, di risorse idriche, bancarie, governative, etc. richiedono sempre più,
unitamente alle domande tradizionali antropiche di sicurezza, per effetto quasi "naturale" (a
causa di crescita e sviluppo) una sempre più forte esigenza di protezione: effetti di minaccia
e/o attacco terroristici, eventi naturali, guasti di natura tecnica e così via potrebbero causare
seri ed ingenti danni a tutte le strutture poiché, tra di esse, sempre più interdipendenti.
Una seria ed importante strategia deve ricorrere a sostenere con forte utilizzo di tecnologie,
risorse e mezzi questa attività di Security, a tal proposito ricorre anche l'ormai nota Direttiva
UE, che con l' European Program on Critical Infrastructure Protection, alla fine del 2004, (dopo
già alcuni progetti come: il DDSI -Dependability Development Support Initiative; l'European
Working Group on Interdependencies and Vulnerabilities in Information Infrastructures; l'
EWIS - European Warning and Information System Forum, progetti rivolti a potenziare
l'interesse verso le infrastrutture critiche, condividere studi ed esperienze europee sui settori
tecnologici e incrementare le capacità di combattere attacchi di natura informatica) diede inizio
all'iniziativa del programma europeo per la protezione di Infrastrutture Critiche che seppur
individuava come settori IC: l'Energia ed il Trasporto, valuta l'inserimento in tabella di altri
settori come l'ITC, le Risorse Idriche, gli Alimenti, la Finanza, la Salute, le Industrie Nucleari e
Chimiche e lo Spazio. Strutture che pare non inserite nella Direttiva, ma che si crede, insieme
ad altre devono essere classificate come IC se anche l'Europa ha interessi, ma ancor più
volontà di comprendere a 360 gradi il significato e l'importanza di Homeland Security e porre
gli Stati in una condizione ottimale di governance. Passi ancora molto lenti se guardiamo alle
IC individuate dall' United States Department of Homeland Security e quelli dell' Unione
Europea, motivo? pare ovvio individuarlo nella volontà politica di ogni Paese Europeo di
conseguenza trasferito all'UE.


In riferimento alla nostra Nazione, relativamente alle Infrastrutture Critiche da individuare
(così come dettato anche dalla Direttiva UE) occorre uno studio approfondito non solo sulla
individuazione delle IC da proteggere contro eventi, rischi o atti dolosi, ma anche sulle
operatività, attività da svolgere sia in prevenzione delle stesse che in controllo per altri canali
trasportanti minacce criminogene o terroristiche. La struttura geo-fisica del nostro Paese, si
distingue dalle altre Nazioni, dell'Unione Europea, per la presenza di oltre 7000 km di coste,
rappresenta quindi una vera porta d'ingresso in Europa, sia dall'ovest che dall'est e dal sud, e
ciò facilita l'immigrazione clandestina; un territorio avente numerosi vulcani ed essendo stretto
tra la placca euroasiatica e quella africana e più soggetta a terremoti (l'Italia rappresenta in
Europa il territorio più a rischio). Presenta almeno quattro metropoli (Milano, Torino, Roma,
Napoli) anche se diverse città italiane ne stanno assumendo le caratteristiche, di importanza
internazionale, di conseguenza soggette a più movimentazioni; detiene un forte numero di
città che affacciano sul mare aventi porti di notevole importanza e strategica posizione;
possiede uno straordinario patrimonio architettonico, monumentale, artistico e culturale, oltre
ad importanti parchi, quindi meta di straordinario turismo. L'Italia non è assolutamente esente
dal una Globale Protezione e/o Sicurezza infrastrutturale e sociale, anzi per la Nostra Nazione
occorre rivedere tutta la struttura e gli apparati di sicurezza al fine di accrescerne il valore, i
mezzi e le risorse. A ciò devono concorrere: la volontà politica; un sistema di sicurezza gestito
attraverso un solo soggetto governativo (ad esempio un Dipartimento per la Sicurezza
Nazionale - DSN); investimenti sia per la parte tecnico-operativa che per risorse e mezzi, sia
per le analisi che per le ricerche; impiego di tecnologie all'avanguardia e centri di ricerca
tecnologica ed informatica, di sistemi integrati, di software.


Il nostro è un Territorio di enorme interesse Industriale, Turistico, Artistico ed anche un
territorio di grande interesse internazionale per le attività criminogene, terroristiche, etc. Non
bisogna meravigliarsi se oggi si parla di Sicurezza in una veste "grafica e significativa" nuova,
estesa, ampliata, da oggi e per il futuro la Sicurezza sarà intesa come totalità di difesa
nazionale, sia essa proveniente dalle infrastrutture che dalle aree metropolitane, sia dalla
prevenzione di eventi naturali che dalla sicurezza urbana. Dovremo, con l'aiuto, l'ausilio di
Tecnologie, Progetti, Ricerche e Studi continui e progressivi avere una visione di Sicurezza
carpendone dapprima il significato e poi l'importanza dell'Homeland Security & Protection. Una
HS Italiana deve attivarsi attraverso canali di lettura multiforme, per mezzo di individuazione
dei target da proteggere classificandone l'importanza, quindi esercitare su tale attività una
pressione di analisi significativa. Deve operare attraverso l'interscambio di informazioni tra
infrastrutture, centri ricerche e studi, ministeri, centri operativi, per mezzo di un network che
monitorasse tutti gli ambienti posti a protezione contro eventi di catastrofe naturali e/o di
minacce terroristiche o criminogene, un real time, un occhio elettronico gestito dall'uomo e
dalle capacità dell'uomo.


Ma guardiamo nello specifico, attraverso una tabella comparativa ciò che è da proteggere su
tre diversi ambienti, quali: il Territorio in senso globale, le Infrastrutture e le Aree Urbane, e
quali risultati (rischi) si otterrebbero se ad essi non venisse applicata la protezione:



Ambiente          Specifico           Rischi sulla non           Preposti alla          Mezzi Utilizzabili
                                      controllabilità            Prevenzione            per la
                                                                                        prevenzione e o
                                                                                        la riduzione
                                                                                        degli effetti



Territorio        Coste               Facilitazione ingresso     Guardia Costiera;      Navi,
                                      immigrazione
                                      clandestina;               Apparati Militari;     Aerei,

                                      Vulnerabilità minacce      Marina Militare e      Tecnologia,

                                      esterne;                   Civile                 Intelligence,


                                                                                        Risorse



                  Terremoti           Perdita di Vite Umane;     Protezione   Civile;   Leggi     Regionali,
                                      Catastrofi     Naturali;   Volontariato;          Esercitazione     e
                                      deformazione       geo-    Croce Rossa;           Formazione Civile,
fisica del territorio             Ministero Interni         Tecnologia



                 Radon e altri Gas       Morti (si contano più             Protezione                Ricerca;
                 radioattivi - nocivi    di     3000     decessi     in    dell'Ambiente
                                         Italia) Tumori.                   Regionali.                Analisi;


                                         Inquinamento.                     Protezione Civile.        Individuazione
                                                                                                     delle sacche nelle
                                                                           Ministero                 aeree a rischio;
                                                                           dell'Ambiente
                                                                                                     Controllo



Infrastrutture   Porti                   Traffico        di      merci     Polizia      Portuale,    Controllo,        Radar,
                                         illegali,       Clandestini,      Guardia      Costiera,    Navi,             Aerei,
                                         Rischio          sabotaggi,       Polizia              di   Sensori,            ITC,
                                         Area        preferita       da    Prossimità,     Uffici    Rilevatori
                                         Trafficanti                       Governativi, Uffici
                                                                           Dogana



                 Monumenti               Inciviltà,                 atti   Polizia       Locale,     Sistemi      di   Video
                                         delinquenziali,                   Forze dell'Ordine         Sorveglianza



                 Istituzioni             Attacchi        Informatici,      Forze     dell'Ordine,    Intelligence,
                                         terroristici,                     Uffici Governativi        Counter-
                                         denigrazioni,                                               Intelligence
                                         spionaggio



                 Reti    (informatiche   Guasti,         Sabotaggio,       Governo, Politiche        Intelligence,
                 e                  di   Spionaggio, Incidenti,            di sicurezza, Civili,
                 telecomunicazione)      Eventi naturali,                  Forze     dell'Ordine,    Video

                                                                           Uffici Governativi,       Sorveglianza,
                                         Effetto domino sul non            Sicurezza Privata,        Sistemi Elettronici,
                 Trasporto,              funzionamento di più
                 Produzione         e    infrastrutture,      poiché                                 Informatica,
                 Distribuzione           interconnesse        tra    di
                                                                                                     Tecnologia
                                         loro

                 Rete Ferroviaria



                 Banche
Impianti Nucleari



                 Ospedali



                 Spazio, ricerche



                 Infrastruttura
                 Elettrica



                 Risorse       Idriche,
                 Agricoltura



Aree Urbane      Urbanizzazione           Rischi       legati       alla   Polizia        Locale,   Repressione,
                                          viabilità,    ai       pedoni,   Stazione        Arma
                 Sicurezza           e    alla comunità                    Carabinieri,             Vigilanza,
                 Criminalità                                               Commissariati       di
                                          Diffusione         di     atti                            Video
                                                                           Polizia,          Enti
                 Vandalismo               criminogeni,            droga,                            Sorveglianza,
                                                                           Comunali,
                                          bullismo, vandalismo,            Commissioni              Pattugliamento,
                                          Usura, Droga, Traffico           Sicurezza

                                          Deturpazione                di
                                          monumenti          e     spazi
                                          pubblici



Territorio, Infrastrutture e Aree Urbane, è su questo raggruppamento che devono essere
"cercate" "analizzate" le priorità per una Sicurezza totale della Nazione. Racchiudere gli
elementi di criticità, di vulnerabilità in un unico contenitore di studio definendone strategie e
progetti per allontanare da esse la vulnerabilità, cosa che per effetto delle interconnessioni
diviene praticità nelle eventualità di una minaccia. Deve muoversi il nostro Paese attraverso la
sensibilizzazione degli operatori relativamente alla protezione delle infrastrutture e attraverso i
preposti uffici istituzionali per la sicurezza sociale. Dedicare piani di emergenza sul profilo di
simulazioni su eventuali attacchi alle infrastrutture critiche; deve altresì, in nostro Paese,
favorire le applicazioni tecnologiche ma anche lo sviluppo delle risorse umane nel controllo di
tali beni.


Si diceva, qualche riga prima, che la Sicurezza ha Circolarità (ved. Fig.3) in quel sistema
simmetrico, ciclico ed estrinseco vi entrano a far parte componenti come appunto le
infrastrutture (considerate ormai "attori principali" della Homeland Security) che comportano
non solo un evolversi della "ciclicità" del sistema sicurezza ma anche, in maniera molto
approfondita, una sorte di complessità, infatti se vogliamo comprendere la Homeland Security
sotto il profilo del cos'è, ci accorgiamo che in essa entrano tutte quelle componenti finora citate
le quali rappresentano i "target" da difendere: Le infrastrutture Critiche, ne è espressione la
nota definizione riportata in USA Patriot ACT di qualche anno fa, dove con esse va ad indicare:
"i sistemi e i beni, sia fisici che virtuali, così vitali alla nazione che un loro malfunzionamento o
una loro distruzione produrrebbe un impatto debilitante sulla sicurezza dei cittadini, sulla
sicurezza economica della nazione, sulla salute pubblica nazionale e su una qualsiasi
combinazione delle precedenti" quindi notiamo che, ritornando alla HS, non possiamo del tutto
scindere la sicurezza per i Cittadini, il Paese, le Aree Urbane con la sicurezza delle
infrastrutture critiche, poiché tutto è interconnesso l'uno all'altro.


Necessitiamo di Homeland Security, di Sicurezza Nazionale o semplicemente di Sicurezza,
ognuno ne adotta la terminologia che vuole, ma in ogni caso è necessario che tutti si faccia la
propria parte, tutti si contribuisca a formare capillarmente un sistema di difesa il quale fornisca
alle nostre infrastrutture, alle nostre comunità, al nostro territorio a noi stessi, alla nostra
Nazione, la giusta percezione di sicurezza. In questo nostro mondo di frenetica corsa verso
chissà quali obiettivi, abbiamo prodotto una società che è ormai gestita da un solo pulsante, il
quale da luce a tanti e vari ambienti in cui movimentano miliardi di persone attraverso
altrettanto strutture e, se magari viene a mancare l'elettricità, anche per un solo momento,
immaginiamo pure, quante volte inciamperemo l'uno contro l'altro.

More Related Content

Viewers also liked

Innovazione ict e crescita nel lazio_SMAU 21 marzo
Innovazione ict e crescita nel lazio_SMAU 21 marzoInnovazione ict e crescita nel lazio_SMAU 21 marzo
Innovazione ict e crescita nel lazio_SMAU 21 marzoNetConsultingMilano
 
"L'Ottavo Cancello" (Verità scomode di un medico pianista) cap 1 2 3 di Fabio...
"L'Ottavo Cancello" (Verità scomode di un medico pianista) cap 1 2 3 di Fabio..."L'Ottavo Cancello" (Verità scomode di un medico pianista) cap 1 2 3 di Fabio...
"L'Ottavo Cancello" (Verità scomode di un medico pianista) cap 1 2 3 di Fabio...Fabio Pollachini
 
Introducing Check Point\'s Abra: Secure Virtual Workspace in your Pocket!
Introducing Check Point\'s Abra: Secure Virtual Workspace in your Pocket!Introducing Check Point\'s Abra: Secure Virtual Workspace in your Pocket!
Introducing Check Point\'s Abra: Secure Virtual Workspace in your Pocket!Tommy Tracx Xaypanya
 
New Economies in Developing Countries (Kenya) - Infographic
New Economies in Developing Countries (Kenya) - InfographicNew Economies in Developing Countries (Kenya) - Infographic
New Economies in Developing Countries (Kenya) - InfographicCisco Service Provider
 
Presentazione workshop biblioteca digitale Urbino 2011-05-12
Presentazione workshop biblioteca digitale Urbino 2011-05-12Presentazione workshop biblioteca digitale Urbino 2011-05-12
Presentazione workshop biblioteca digitale Urbino 2011-05-12Sebastiano Miccoli
 

Viewers also liked (7)

Innovazione ict e crescita nel lazio_SMAU 21 marzo
Innovazione ict e crescita nel lazio_SMAU 21 marzoInnovazione ict e crescita nel lazio_SMAU 21 marzo
Innovazione ict e crescita nel lazio_SMAU 21 marzo
 
"L'Ottavo Cancello" (Verità scomode di un medico pianista) cap 1 2 3 di Fabio...
"L'Ottavo Cancello" (Verità scomode di un medico pianista) cap 1 2 3 di Fabio..."L'Ottavo Cancello" (Verità scomode di un medico pianista) cap 1 2 3 di Fabio...
"L'Ottavo Cancello" (Verità scomode di un medico pianista) cap 1 2 3 di Fabio...
 
Zu212671044
Zu212671044Zu212671044
Zu212671044
 
Introducing Check Point\'s Abra: Secure Virtual Workspace in your Pocket!
Introducing Check Point\'s Abra: Secure Virtual Workspace in your Pocket!Introducing Check Point\'s Abra: Secure Virtual Workspace in your Pocket!
Introducing Check Point\'s Abra: Secure Virtual Workspace in your Pocket!
 
New Economies in Developing Countries (Kenya) - Infographic
New Economies in Developing Countries (Kenya) - InfographicNew Economies in Developing Countries (Kenya) - Infographic
New Economies in Developing Countries (Kenya) - Infographic
 
Presentazione workshop biblioteca digitale Urbino 2011-05-12
Presentazione workshop biblioteca digitale Urbino 2011-05-12Presentazione workshop biblioteca digitale Urbino 2011-05-12
Presentazione workshop biblioteca digitale Urbino 2011-05-12
 
I Grandi eventi
I Grandi eventiI Grandi eventi
I Grandi eventi
 

Similar to Homeland security

Bortoletti, Sicurezza urbana, LUMSA, Libera Università Maria SS. Assunta, Rom...
Bortoletti, Sicurezza urbana, LUMSA, Libera Università Maria SS. Assunta, Rom...Bortoletti, Sicurezza urbana, LUMSA, Libera Università Maria SS. Assunta, Rom...
Bortoletti, Sicurezza urbana, LUMSA, Libera Università Maria SS. Assunta, Rom...Maurizio Bortoletti
 
112 SMART CITY PIÙ SICURE CON LE NUOVE TECNOLOGIE E LE TELECAMERE DI RETE INT...
112 SMART CITY PIÙ SICURE CON LE NUOVE TECNOLOGIE E LE TELECAMERE DI RETE INT...112 SMART CITY PIÙ SICURE CON LE NUOVE TECNOLOGIE E LE TELECAMERE DI RETE INT...
112 SMART CITY PIÙ SICURE CON LE NUOVE TECNOLOGIE E LE TELECAMERE DI RETE INT...Cristian Randieri PhD
 
Quadro strategico nazionale per la sicurezza dello spazio cibernetico (Dicemb...
Quadro strategico nazionale per la sicurezza dello spazio cibernetico (Dicemb...Quadro strategico nazionale per la sicurezza dello spazio cibernetico (Dicemb...
Quadro strategico nazionale per la sicurezza dello spazio cibernetico (Dicemb...AmmLibera AL
 
Laboratorio di comunicazione delle emergenze ambientali
Laboratorio di comunicazione delle emergenze ambientaliLaboratorio di comunicazione delle emergenze ambientali
Laboratorio di comunicazione delle emergenze ambientaliSnpambiente
 
Quadro strategico nazionale sicurezza spazio cibernetico
Quadro strategico nazionale sicurezza spazio ciberneticoQuadro strategico nazionale sicurezza spazio cibernetico
Quadro strategico nazionale sicurezza spazio ciberneticopdeffer
 
Magazine Protezione Civile - Anno 4 - n. 14 - gennaio-marzo 2014
Magazine Protezione Civile - Anno 4 - n. 14 - gennaio-marzo 2014Magazine Protezione Civile - Anno 4 - n. 14 - gennaio-marzo 2014
Magazine Protezione Civile - Anno 4 - n. 14 - gennaio-marzo 2014angerado
 
Deftcon 2013 - Stefano Mele - La strategia dell'Unione Europea sulla cyber-se...
Deftcon 2013 - Stefano Mele - La strategia dell'Unione Europea sulla cyber-se...Deftcon 2013 - Stefano Mele - La strategia dell'Unione Europea sulla cyber-se...
Deftcon 2013 - Stefano Mele - La strategia dell'Unione Europea sulla cyber-se...Sandro Rossetti
 
Vita digitale a rischio. I captatori informatici tra pericoli per i diritti u...
Vita digitale a rischio. I captatori informatici tra pericoli per i diritti u...Vita digitale a rischio. I captatori informatici tra pericoli per i diritti u...
Vita digitale a rischio. I captatori informatici tra pericoli per i diritti u...StudioLegaleDeVita
 
Gli approfondimenti di Fulvio Nani sulle tendenze e sulle tecniche di sicurez...
Gli approfondimenti di Fulvio Nani sulle tendenze e sulle tecniche di sicurez...Gli approfondimenti di Fulvio Nani sulle tendenze e sulle tecniche di sicurez...
Gli approfondimenti di Fulvio Nani sulle tendenze e sulle tecniche di sicurez...Fulvio Nani
 
Piano Nazionale per la Protezione Cibernetica e la Sicurezza Informatica
Piano Nazionale per la Protezione Cibernetica e la Sicurezza InformaticaPiano Nazionale per la Protezione Cibernetica e la Sicurezza Informatica
Piano Nazionale per la Protezione Cibernetica e la Sicurezza InformaticaAmmLibera AL
 
160 2016 vademecum terremoto ed emergenze in famiglia
160   2016   vademecum terremoto ed emergenze in famiglia160   2016   vademecum terremoto ed emergenze in famiglia
160 2016 vademecum terremoto ed emergenze in famigliahttp://www.studioingvolpi.it
 
6 protezione civile in famiglia
6 protezione civile in famiglia6 protezione civile in famiglia
6 protezione civile in famiglia3ferrara
 
Social Media Security 2013 - Andrea Zapparoli Manzoni
Social Media Security 2013 - Andrea Zapparoli ManzoniSocial Media Security 2013 - Andrea Zapparoli Manzoni
Social Media Security 2013 - Andrea Zapparoli ManzoniiDIALOGHI
 
Bci italy conf 17 4 angelo tofalo - intelligence collettiva sd
Bci italy conf 17   4 angelo tofalo - intelligence collettiva sdBci italy conf 17   4 angelo tofalo - intelligence collettiva sd
Bci italy conf 17 4 angelo tofalo - intelligence collettiva sdTheBCI
 
Vademecum “Protezione Civile in Famiglia”
Vademecum “Protezione Civile in Famiglia”Vademecum “Protezione Civile in Famiglia”
Vademecum “Protezione Civile in Famiglia”angerado
 
Prepararsi a gestire l'informazione in emergenza
Prepararsi a gestire l'informazione in emergenzaPrepararsi a gestire l'informazione in emergenza
Prepararsi a gestire l'informazione in emergenzaSnpambiente
 
iDialoghi - Social Business Security - Social Media Week 2011
iDialoghi - Social Business Security - Social Media Week 2011iDialoghi - Social Business Security - Social Media Week 2011
iDialoghi - Social Business Security - Social Media Week 2011iDIALOGHI
 
Unità di crisi Università degli Studi dell'Aquila
Unità di crisi Università degli Studi dell'AquilaUnità di crisi Università degli Studi dell'Aquila
Unità di crisi Università degli Studi dell'Aquilatinozzo62
 

Similar to Homeland security (20)

Bortoletti, Sicurezza urbana, LUMSA, Libera Università Maria SS. Assunta, Rom...
Bortoletti, Sicurezza urbana, LUMSA, Libera Università Maria SS. Assunta, Rom...Bortoletti, Sicurezza urbana, LUMSA, Libera Università Maria SS. Assunta, Rom...
Bortoletti, Sicurezza urbana, LUMSA, Libera Università Maria SS. Assunta, Rom...
 
112 SMART CITY PIÙ SICURE CON LE NUOVE TECNOLOGIE E LE TELECAMERE DI RETE INT...
112 SMART CITY PIÙ SICURE CON LE NUOVE TECNOLOGIE E LE TELECAMERE DI RETE INT...112 SMART CITY PIÙ SICURE CON LE NUOVE TECNOLOGIE E LE TELECAMERE DI RETE INT...
112 SMART CITY PIÙ SICURE CON LE NUOVE TECNOLOGIE E LE TELECAMERE DI RETE INT...
 
Quadro strategico nazionale per la sicurezza dello spazio cibernetico (Dicemb...
Quadro strategico nazionale per la sicurezza dello spazio cibernetico (Dicemb...Quadro strategico nazionale per la sicurezza dello spazio cibernetico (Dicemb...
Quadro strategico nazionale per la sicurezza dello spazio cibernetico (Dicemb...
 
Laboratorio di comunicazione delle emergenze ambientali
Laboratorio di comunicazione delle emergenze ambientaliLaboratorio di comunicazione delle emergenze ambientali
Laboratorio di comunicazione delle emergenze ambientali
 
Rete di sicurezza
Rete di sicurezzaRete di sicurezza
Rete di sicurezza
 
Quadro strategico nazionale sicurezza spazio cibernetico
Quadro strategico nazionale sicurezza spazio ciberneticoQuadro strategico nazionale sicurezza spazio cibernetico
Quadro strategico nazionale sicurezza spazio cibernetico
 
Magazine Protezione Civile - Anno 4 - n. 14 - gennaio-marzo 2014
Magazine Protezione Civile - Anno 4 - n. 14 - gennaio-marzo 2014Magazine Protezione Civile - Anno 4 - n. 14 - gennaio-marzo 2014
Magazine Protezione Civile - Anno 4 - n. 14 - gennaio-marzo 2014
 
Deftcon 2013 - Stefano Mele - La strategia dell'Unione Europea sulla cyber-se...
Deftcon 2013 - Stefano Mele - La strategia dell'Unione Europea sulla cyber-se...Deftcon 2013 - Stefano Mele - La strategia dell'Unione Europea sulla cyber-se...
Deftcon 2013 - Stefano Mele - La strategia dell'Unione Europea sulla cyber-se...
 
Vita digitale a rischio. I captatori informatici tra pericoli per i diritti u...
Vita digitale a rischio. I captatori informatici tra pericoli per i diritti u...Vita digitale a rischio. I captatori informatici tra pericoli per i diritti u...
Vita digitale a rischio. I captatori informatici tra pericoli per i diritti u...
 
Gli approfondimenti di Fulvio Nani sulle tendenze e sulle tecniche di sicurez...
Gli approfondimenti di Fulvio Nani sulle tendenze e sulle tecniche di sicurez...Gli approfondimenti di Fulvio Nani sulle tendenze e sulle tecniche di sicurez...
Gli approfondimenti di Fulvio Nani sulle tendenze e sulle tecniche di sicurez...
 
Piano Nazionale per la Protezione Cibernetica e la Sicurezza Informatica
Piano Nazionale per la Protezione Cibernetica e la Sicurezza InformaticaPiano Nazionale per la Protezione Cibernetica e la Sicurezza Informatica
Piano Nazionale per la Protezione Cibernetica e la Sicurezza Informatica
 
160 2016 vademecum terremoto ed emergenze in famiglia
160   2016   vademecum terremoto ed emergenze in famiglia160   2016   vademecum terremoto ed emergenze in famiglia
160 2016 vademecum terremoto ed emergenze in famiglia
 
6 protezione civile in famiglia
6 protezione civile in famiglia6 protezione civile in famiglia
6 protezione civile in famiglia
 
Social Media Security 2013 - Andrea Zapparoli Manzoni
Social Media Security 2013 - Andrea Zapparoli ManzoniSocial Media Security 2013 - Andrea Zapparoli Manzoni
Social Media Security 2013 - Andrea Zapparoli Manzoni
 
Relazione 2013
Relazione 2013Relazione 2013
Relazione 2013
 
Bci italy conf 17 4 angelo tofalo - intelligence collettiva sd
Bci italy conf 17   4 angelo tofalo - intelligence collettiva sdBci italy conf 17   4 angelo tofalo - intelligence collettiva sd
Bci italy conf 17 4 angelo tofalo - intelligence collettiva sd
 
Vademecum “Protezione Civile in Famiglia”
Vademecum “Protezione Civile in Famiglia”Vademecum “Protezione Civile in Famiglia”
Vademecum “Protezione Civile in Famiglia”
 
Prepararsi a gestire l'informazione in emergenza
Prepararsi a gestire l'informazione in emergenzaPrepararsi a gestire l'informazione in emergenza
Prepararsi a gestire l'informazione in emergenza
 
iDialoghi - Social Business Security - Social Media Week 2011
iDialoghi - Social Business Security - Social Media Week 2011iDialoghi - Social Business Security - Social Media Week 2011
iDialoghi - Social Business Security - Social Media Week 2011
 
Unità di crisi Università degli Studi dell'Aquila
Unità di crisi Università degli Studi dell'AquilaUnità di crisi Università degli Studi dell'Aquila
Unità di crisi Università degli Studi dell'Aquila
 

Homeland security

  • 1. Prospettive e Strategie di Homeland Security di Glicerio Taurisano L'Homeland Security è una nuova terminologia che appare nel gergo letterario della Sicurezza U.S.A. a seguito dell'attacco terroristico alle torri gemelle di New York nel settembre 2001. Essa voleva esprimere lo sforzo attuato dal governo per far fronte, contrastare le nuove minacce rivolte alla sicurezza nazionale. Ma il termine, già dopo i primi studi e le primissime azzardate ricerche ha assunto una notevole quanto significativa e ampia proposta di prevenzione e difesa del territorio. Infatti nella consapevolezza che la globalizzazione, durante il suo sviluppo, ha imposto alle Nazioni le ricercate capacità di garantire alle persone, alle infrastrutture e al territorio modelli di sicurezza sempre più all'avanguardia e strategicamente applicabili sia in contesti di antiterrorismo che in termini propriamente di calamità naturali, incidenti, etc. L'Homeland Security, quindi, non prevede esclusivamente un adeguato sistema di prevenzione agli atti criminosi, ma essa deve avere capacità di strutturarsi attraverso politiche di prevenzione e coesione sociale strutturandosi altresì sull'impiego di moderni sistemi ICT (Information & Comunication Technology). A tal proposito fondamentale se non indispensabile corre in aiuto l'ingegneria ICT al fine di architettare e realizzare un sistema di HS che rappresenti la totalità preventiva e difensiva di un intera Nazione. A cominciare, dunque, dalle Regioni e proseguire poi verso le più alte Istituzioni occorre che oggi ci si faccia portatori di nuove, quanto importanti, metodologie e strategie di Sicurezza Globale. L'Italia, con le sue infrastrutture, le sue metropoli, i suoi porti commerciali, le sue opere d'arte, dovrebbe assimilare il concetto di HS attraverso un impegno a 360 gradi il quale vada a prevedere la co-partecipazione di più soggetti operanti, nell'insieme e nella cooperatività, per mezzo e attraverso di un Dipartimento per la Sicurezza Nazionale, il quale identifico nell'acronimo HDUAS (Homeland Defense Unified Actived Strategy)
  • 2. Prospettive e Strategie di Homeland Security attraverso la Sicurezza Urbana, le Paure, i Rischi. [di Glicerio Taurisano co-autore de "I Sistemi di Homeland Security, scenari, tecnologie, applicazioni" - Edito da Cuzzolin Editore - Napoli a cura di G. Franceschetti e G. Manco - AA.VV.] Quando ci si appresta ad argomentare di Sicurezza occorre, per ragioni etimologiche prima, ed epistemologiche poi, abbondare con una ricca e fruente premessa nel chiarificare cosa si intende per Sicurezza Urbana, Metropolitana, Nazionale, Personale e così via; richiederebbe, una tale prassi, non solo testi interi ma anche e soprattutto conflitti di natura sociale, politica, culturale e personale. Il concetto di sicurezza, proprio a fronte della mancanza di cultura nel progettare, professare ed applicare la stessa, ha fatto si che ogni individuo, ancor prima di identificare la "sicurezza" come un bene prioritario di una intera comunità o ancor più di una Nazione, ne individua un "giusto" riconoscimento solo al proprio spazio vivibile, spesso privo di confini. In pratica, questo, genera presupposti contradditori sulla "percezione di sicurezza", alimentandone le paure, poiché ogni singolo individuo vede minacciare il proprio "ambiente". Quindi, più esteso è lo spazio circostante all'individuo più forte aumenta l'insicurezza e la paura, di conseguenza ancor più cresce la domanda di sicurezza. Negli ultimi anni il livello e la percezione delle "paure" in Italia è cresciuto esponenzialmente, forse anche troppo rispetto ai dati della Criminalità o dei Rischi. Lo scenario delle minacce che si conformano nell'immaginario collettivo è dato soprattutto dalla quantità di notizie che i mass media raccolgono attraverso episodi criminogeni o catastrofici sia dall'interno che dal di fuori del nostro paese, i quali, trasferiti nelle menti del ricevente, quest'ultimo, non può che trarne delle negative conclusioni, in fatto di sentirsi sicuro. Ciò comporta, consequenzialmente, una minaccia ipotetica per ogni cittadino, il quale si vede "costretto" a non percepire la sicurezza per se, per i suoi beni, per il suo territorio. Tuttavia, a fronte della specificità nell'evidenziare, a volte, episodi e fatti delinquenziali vi è una nutrita realtà che quotidianamente si vive: lo status insicuro della vivibilità comunitaria, sociale. Essa è data dalla forte predominanza di atti criminogeni o di rischi che si susseguono l'un l'altro con notevole frequenza e spesso sfociano in episodi di forte impatto verso i cittadini, costringendo, questi, a non recepire e percepire uno "status di sicurezza" idoneo per la vivibilità sociale, se a ciò aggiungiamo lo sviluppo, la tecnologia, le immigrazioni, il terrorismo, la criminalità, il futuro etc, notiamo che fantasticamente nell'individuo accresce sensibilmente il timore, l'incertezza. L'uomo, quindi, ha riscoperto la "paura",la preoccupazione dell'attuale e del futuro, non abbiamo più capacità culturale di convivere con l'insicurezza: connettori principali per tale stato sono sicuramente le continue informazioni che riceviamo attraverso giornali e tv, sia in cronaca che in fiction, sia reale che ipotetica, e ciò nell'immaginario collettivo assume sembianze prepotente di pericolo immediato. La Criminalità, il Terrorismo, l'Insociale, l'Economia, le Urbanizzazioni, le Strade, il Lavoro, le Catastrofi, i Terremoti, insieme ad altre componenti rappresentano all'occhio del
  • 3. singolo un'unica risposta percettiva: l'Insicurezza. Un impatto che "purtroppo" non può essere sottovalutato dal gestore politico nazionale e/o territoriale, dalle forze dell'ordine o dalle comunità, poiché in uno spazio "urbano" più vive una stato di insicurezza più si alimenta la non vivibilità e ciò facilita le azioni criminogene e i fattori di rischio. Ma cosa è la Sicurezza? Cosa Essa rappresenta?.. una necessità per un popolo o un illusione per il singolo individuo? E' Essa repressione o prevenzione? La Sicurezza è nella sua specificità di applicazione e fattibilità una "pluri-semantica" manifestazione di operatività al fine di creare "spazi" privi di pericoli o minacce eludendo la produttività di stati indesiderati, attraverso conoscenza, ricerca, studi, processi decisionali ed evoluzione sociale, per cui, essa presume scientificità e proprio grazie a tale concetto che la Sicurezza può rappresentare il fulcro principale per la vivibilità Nazionale, metropolitana o urbana. Tuttavia, occorre al più presto trovare una definitiva "configurazione" della sicurezza nella sua piena espressione di definizione; la sua chiara spiegazione comproverebbe, forse, la necessità di produrre più sicurezza oltre che addivenire verso un unico obiettivo, quello della prevenzione dei rischi, dei pericoli, delle minacce. "Homeland Security" e "Sicurezza Urbana" - seppure vi è una sostanziale differenza di "architettura strutturale" tra di esse, oltre che una precisa indicazione tra cosa si intende per l'una e per l'altra, può tornare di forte utilizzo nonché di notevole aiuto costruire una Sicurezza Nazionale Globale (Global Homeland Security) se, a contribuire vengono utilizzati e richiamate le architetture delle strategie adottate per la Sicurezza Urbana, anche se strutturalmente diverse, nonché diffondendone la cultura sia in ambienti privati che pubblici. Ovvero, non si può pretendere di indottrinare una Nazione sulla cultura di Sicurezza Nazionale se prima non si ha efficientemente costruito quei spazi di sicurezza di cui in premessa accennato per le comunità, eludendone paure e timori. Inoltre risulterebbe errato porre una Nazione in uno status di sicurezza globale (ad esempio includendo le strategie fin'ora adottate dalla NATO, dalla UE, occorrenti per una "Global Defense") attraverso, l'Homeland Security, appunto, concentrando la Sicurezza esclusivamente su Infrastrutture, Coste, Porti, Grandi Città, Confini, e cosi via, lasciando crepe di notevole interesse strutturali nelle micro aree urbane. Erigere alte mura attorno ad una grande città per difendersi da minacce esterne e lasciare che all'interno vi siano quartieri, rioni e strutture non controllati e/o posti in Sicurezza, non è per niente salutare ne alle micro aree ne tantomeno all'intera città: così è un po' per le Nazioni, risulta essere molto più vulnerabile un Paese che ha dedicato sforzi immani per proteggersi da tutte le minacce esterne ed avere poi dall'interno le "probabilità" che le "brecce" vengano aperte dal di dentro, lasciando così crepe utilizzabili da chi, proprio dall'esterno, ha intenzione di minare la Sicurezza di quel Paese.
  • 4. In pratica non possiamo concentrare le attenzioni esclusivamente sulle grandi aree e lasciare che gli "ambienti" contenuti nella macro area vengono continuamente a contatto con l'insicurezza, le paure, e soprattutto con la vulnerabilità, laddove quest'ultima, se alimentata potrebbe causare disagi alle strutture di difesa nazionale. Per cui si ritiene importante, per "architettare" una Sicurezza Globale di un Paese, che le strategie, le metodologie, i mezzi, le tecnologie, e così via, vengano utilizzate ed implementate anche per la Sicurezza Urbana specialmente nelle Urbanizzazioni più ampie e in quelle che contengono strutture con elevata domanda di sicurezza. Ma andiamo per ordine e grado, dicevo in sintesi d'apertura che l'Homeland Security e Sicurezza Urbana possono l'una coadiuvare l'altra e mai contrastarne gli scopi, anche se tra la prima e la seconda ben nota e sostanziale è la differenza tecnica, strutturale, metodologica, ambientale, etc., tuttavia è il caso che iniziassimo dalla sicurezza urbana attraverso la prevenzione per giungere poi al corpo di questo compendio sulla sicurezza Nazionale e Urbana. La Sicurezza, è già di per se un concetto multidimensionale, può significare cose diverse per soggetti diversi in ambiti altrettanto diversi, per cui occorre porre chiarezza nella sua interpretazione e per il suo significato. Se guardiamo ad esempio alla Sicurezza Urbana (sia per le piccole realtà che per le grandi metropoli) ci accorgiamo da subito che essa presume una quantità enorme di fattibilità ed applicazioni, le quali (alcune) spaziano tra: Safety, Risk Management, Urbanizzazione, Controllo, Prevenzione, Protezione.
  • 5. Fig.2 - Applicazioni della Sicurezza Urbana Ancor oggi, nelle realtà territoriali comunali e spesso anche nelle grandi città, si commette l'errore di identificare la Securitas Publica come mezzo univoco di "contrasto alla criminalità". Fin quando vigerà questo tipo di concetto e di interpretazione, sulla sicurezza, sarà sempre più difficile applicarne, in modo sistematico, produttivo ed efficiente, la sua fattibilità. La Urban Security prevede nella sua totalità diversi elementi, attori e strutture, al fine che essi, canalizzati per mezzo di una profonda e continua "prevenzione" diffonda, non solo la cultura di sicurezza (quale elemento importante e carente nelle nostre realtà) ma anche la percezione di sicurezza. In effetti, la "prevenzione", rappresenta abbondantemente il termine per "valutare" la sicurezza e le politiche ad esse associate, ed è un termine (e, un elemento) non estraneo assolutamente ad altri concetti preventivi applicabili su un territorio e/o una comunità. Quindi, non solo prevenzione per atti criminali, ma anche per inciviltà, illeciti, infrastrutture, strade, scuole, pedoni, vita urbana quotidiana, insomma tutto ciò che si svolge per e attraverso un soggetto fisico, giuridico o materiale in una realtà territoriale.
  • 6. Ma la prevenzione cos'è? Quando e come si applica? Ha un tempo o è illimitata? Dove può essere applicata? In sicurezza, la Prevenzione, deve (dovrebbe) rappresentare solo ed esclusivamente il concetto di "impedire che il verificarsi di un evento indesiderato si manifesti, e non anche il "ridurre" poiché lo scopo della prevenzione è quello di eliminare totalmente la probabilità che un tale evento vada a manifestarsi. Un ottima ed efficiente prevenzione non ha ne tempo limitato ne un dove o un quando specifico per applicarla, essa deve rappresentare cultura per le Amministrazioni Centrali e Locali, per i Cittadini, per i Lavoratori, per le Scuole. Solo persuadendoci che più conosciamo sulla difesa e sulla prevenzione più possiamo porre il nostro vivere quotidiano in un status percettivo di sana e duratura sicurezza in senso globale. La sicurezza, in senso lato, non può avere un inizio ed una fine, essa è un ciclo, e come tale ne deve rispettare la circolarità nella sua attuazione strutturale, amministrativa, culturale, metodologica, preventiva, attraverso: l'Analisi, la Valutazione, la Pianificazione, le Misure, i Piani di Continuità, la Gestione, la Formazione, l'Attuazione, al fine di rispondere a tutte quelle esigenze e domande di sicurezza che continuamente arrivano dal mondo Comunitario, Privato, Aziendale, Urbano o Nazionale, potremmo quindi rappresentare la "vita" della sicurezza come un Ciclo (poiché ha continuità) Simmetrico (perché conforme a se stesso), ed Estrinseco (poiché apre a nuove metodologie e domande esterne) Fig.3 - Circolarità della Sicurezza
  • 7. Ci è noto che il contesto di Sicurezza è un sistema "aperto" allorché esso genera presupposti di domanda, di interpretazione, di utilizzo, attraverso tre elementi generanti l'esigenza di sicurezza: un Bene da proteggere, un Protettore che si adoperi per tali scopi e una Minaccia che mina il Bene; è senz'altro un contesto a lettura politico-gestionale, poiché tale schema presume un'azione prodotta da una "decisione". Quindi a seguito della "domanda" il "decisore" si attiva, attraverso le "politiche" per produrre una "decisione" o "un'azione" da intraprendere con scopi risolutivi. Di contro, questo sistema utilizzabile nello studio e nella ricerca di nuove strategie per la Sicurezza Urbana, diviene molto più complesso per la Sicurezza di un intera Nazione, infatti, ad esso vanno eliminate alcune componenti, intensificate alcun'altre e aggiunte delle altre nuove e trasformabili a seconda del rischio e dell'attività scelta per proteggere questo rischio. La spiegazione dunque, della sicurezza, diviene sempre più complessa quanto più ci si proietta avanti nell'identificare i "punti" sui quali necessita una attività di protezione. Per essere più precisi, però, nella spiegazione della Sicurezza, occorre che si chiarisca un concetto fondamentale, il quale susciterà obiezioni e critiche, ma ritengo, invero, che la sua funzionalità sia l'espressione più consona a supporto del "significato di sicurezza" e della sua "applicabilità" se si rispettano i ruoli di altre componenti fondamentali che concorrono alla sicurezza in senso lato, come la difesa, l'intelligence, la repressione, ed il ricercare nuove strategie e metodologie per le dette "scienze". Non possiamo produrre Sicurezza se non abbiamo capacità e mezzi di Difesa e viceversa, non possiamo praticare intelligence se non abbiamo la cultura di sicurezza e viceversa, non possiamo effettuare ricerca e trovare nuove strategie se la seconda e terza "componente" vengono a mancare: in pratica, volgendo lo sguardo su scala molto più ampia di una realtà urbana come una Nazione o un Continente, la Sicurezza è il prodotto tra le attività di Difesa e di Intelligence, più un Paese è in grado di difendersi e praticare intelligence, più questi, è costruttore di sicurezza. Non può vivere una "componente" senza l'altra, anche se ognuna si compensa a sua volta con l'attività dell'altra.
  • 8. L'Homeland Security presume queste tre "scienze" detta - a cit. dell'autore - Homeland Defense Unified Actived Strategy (Strategia di attività unificata per la difesa della Patria - cfr. autore) In effetti trattasi di un'operatività svolta, per la Protezione del Paese, delle sue strutture, dei suoi abitanti, attraverso un unico canale strategico di gestione e realizzazione. Ne sono esempio gli Stati Uniti d'America che addirittura ha una Dipartimento di Homeland Security e che a sua volta, questi, contiene al suo interno agenzie per la gestione e la realizzazione di progetti di ricerca, come ad esempio l' HSARPA- Homeland Security Advanced Research Projects Agency. Il termine Homeland Security è molto noto negli Stati Uniti, in Italia abbiamo da sempre classificato questa attività come Sicurezza Nazionale (ma anche su questa terminologia, ancor'oggi, vi è carenza di cultura) tuttavia si sta affacciando negli studi delle strategie di difesa e sicurezza solo da poco tempo, ridisegnandone, ne è vero, il pieno significato strutturale, la sicurezza della Patria. Essa presume un'attività intensa di ricerca e di studi, di mezzi e risorse, nonché di una linearità e cooperazione tra tutti gli ambienti Governativi al fine di proteggere il Territorio Nazionale da rischi interni o esterni alla Nazione, sia essi di carattere naturale, che strutturale o antropiche. Alla sicurezza di un territorio, inteso come Nazione, e per i rischi più comuni come le minacce esterne, di eventi naturali o pericoli alle persone, si è sempre pensato a carattere di studi e ricerche, già nel 1800 c'era chi pensava alla strutturazione della sicurezza come un'attività congiunta e di impegni da parte dei Governi, fu infatti il noto Generale Britannico, stratega militare, Arthur Wellesley a creare una delle prime fondazione di ricerca in tal senso, la: Royal United Services Institute for Defense and Security Studies; invero, c'era chi sosteneva che tale istituzione si avvalesse anche per scopi di spionaggio e controspionaggio, e forse, in parte è vero, considerato che lo scopo dell'Istituzione era appunto quello di "conoscere" per "attivarsi". Ma cosa si intende per Homeland Security, cos'è? - Ebbene spesso ascolto le interpretazioni più variegate e lontane, come: "è la difesa americana" o sbrigative e pressoché vicine " la protezione del territorio di una nazione"; è pur vero che noi siamo, ormai, abituati ad assimilare termini e concetti dagli USA e accademicamente così sbrigativi nel dar loro significati letterari di traduzione.
  • 9. L'Homeland Security (e non è un concetto personale) è in primis prevenzione, capacità, formazione, per poi arricchirsi con l'Intelligence, la sicurezza, la difesa, la quale opera attraverso la responsabilità e le combinazioni di attività di vari Enti, Pubblici e Privati, discernendo che l'attività di Homeland Security per effetto di incarichi e poteri decisionali politico-amministrativo nonché giuridico, il decisore, può incanalare sistemi strategici di risoluzione per la sicurezza globale del territorio, ponendo la stessa su una piattaforma idonea a svilupparne con continuità, metodi e strategie all'avanguardia per la difesa e protezione della Nazione. Quindi sulla falsa riga della metodologia adottata dagli Stati Uniti, anche l'Italia deve concentrarsi verso tali obiettivi, in parte si sta già facendo, vedesi ad esempio le grandi imprese tecnologiche italiane le quali sviluppano sempre più nuove "tecnologie" da adoperare per la difesa nazionale, oppure si guardi, con un certo ottimismo devo aggiungere, a tutti quei soggetti privati che si stanno adoperando nella ricerca strutturale di una "Homeland Security Italiana". E' pur vero che in Italia in ambito Militare, e più precisamente nel contesto del Centro Militare di Studi Strategici - Ce.Mi.S.S. - esiste un Osservatorio per la Sicurezza Nazionale - OSN, la cui prospettiva è quella di affrontare i temi della sicurezza a seconda della dimensione, pluralità e disciplina; nella mission dell'OSN spicca il senso di creare cultura di sicurezza insieme al mantenimento della stessa, ma occorre che l'OSN diventi Dipartimento vero proprio per la Sicurezza Nazionale e quindi per Homeland Security e Defence Italiana. Ma quali devono essere gli Enti preposti alla costruzione dell'HS italiana? In Italia non abbiamo strutture governative o enti in quantità e specifici come gli USA, in dove, vediamo impegnati nella HS, oltre al Dipartimento stesso, strutture come: Civile Air Patrol; National Guard of the United States; Federal Emergency Management Agency; Transportation Security Administration; US Customs and Border Protection; United States Citizenship and Immigration Services; Secret Service; oltre a vari enti privati, in pratica la HS è davvero uno sforzo nazionale per la difesa della Patria. Nel nostro Paese sarebbe opportuno "sensibilizzare" per tale scopo Enti Militari, Civili, Governativi, e cosi via, per dar vita e luogo alla "piattaforma sicurezza" attraverso la seguente "elementare"struttura:
  • 10. Fig. 5 - Ipotesi di struttura dell'HSI - Homeland Security Italiana Lo scenario attuale che si prospetta nella nostra visuale presente e futura ci lascia immaginare che sempre più dobbiamo ricorrere a nuove metodologie, strategie e tecnologie per la Sicurezza Nazionale, poiché insieme al nostro tempo viaggiano all'unisono sviluppi tecnologici e infrastrutturali, immigrazione e criminalità, aree urbane e metropoli e con essi, crescenti esigenze e domande di sicurezza e protezione. In tutta probabilità l'Italia non sente di un emergenza assidua come gli Stati Uniti nel predisporsi nello stato di sicurezza continuata ed avanzata, ma pur vero è che anche l'Italia è un Paese di grande sviluppo tecnologico, industriale e infrastrutturale; un Paese con rischi di eventi naturali o minacce provenienti dall'esterno (come l'immigrazione clandestina, il terrorismo, la criminalità ormai globalizzatosi). Anche l'Italia è un Paese di notevole crescita e di conseguenza un Paese che ha realizzato un modello di società ad alto contenuto qualitativo. Per cui soggetto ad ogni possibile minaccia o evento. Le nostre Infrastrutture portuali, aeroportuali, di trasporto, di telecomunicazioni, di risorse idriche, bancarie, governative, etc. richiedono sempre più, unitamente alle domande tradizionali antropiche di sicurezza, per effetto quasi "naturale" (a causa di crescita e sviluppo) una sempre più forte esigenza di protezione: effetti di minaccia e/o attacco terroristici, eventi naturali, guasti di natura tecnica e così via potrebbero causare seri ed ingenti danni a tutte le strutture poiché, tra di esse, sempre più interdipendenti.
  • 11. Una seria ed importante strategia deve ricorrere a sostenere con forte utilizzo di tecnologie, risorse e mezzi questa attività di Security, a tal proposito ricorre anche l'ormai nota Direttiva UE, che con l' European Program on Critical Infrastructure Protection, alla fine del 2004, (dopo già alcuni progetti come: il DDSI -Dependability Development Support Initiative; l'European Working Group on Interdependencies and Vulnerabilities in Information Infrastructures; l' EWIS - European Warning and Information System Forum, progetti rivolti a potenziare l'interesse verso le infrastrutture critiche, condividere studi ed esperienze europee sui settori tecnologici e incrementare le capacità di combattere attacchi di natura informatica) diede inizio all'iniziativa del programma europeo per la protezione di Infrastrutture Critiche che seppur individuava come settori IC: l'Energia ed il Trasporto, valuta l'inserimento in tabella di altri settori come l'ITC, le Risorse Idriche, gli Alimenti, la Finanza, la Salute, le Industrie Nucleari e Chimiche e lo Spazio. Strutture che pare non inserite nella Direttiva, ma che si crede, insieme ad altre devono essere classificate come IC se anche l'Europa ha interessi, ma ancor più volontà di comprendere a 360 gradi il significato e l'importanza di Homeland Security e porre gli Stati in una condizione ottimale di governance. Passi ancora molto lenti se guardiamo alle IC individuate dall' United States Department of Homeland Security e quelli dell' Unione Europea, motivo? pare ovvio individuarlo nella volontà politica di ogni Paese Europeo di conseguenza trasferito all'UE. In riferimento alla nostra Nazione, relativamente alle Infrastrutture Critiche da individuare (così come dettato anche dalla Direttiva UE) occorre uno studio approfondito non solo sulla individuazione delle IC da proteggere contro eventi, rischi o atti dolosi, ma anche sulle operatività, attività da svolgere sia in prevenzione delle stesse che in controllo per altri canali trasportanti minacce criminogene o terroristiche. La struttura geo-fisica del nostro Paese, si distingue dalle altre Nazioni, dell'Unione Europea, per la presenza di oltre 7000 km di coste, rappresenta quindi una vera porta d'ingresso in Europa, sia dall'ovest che dall'est e dal sud, e ciò facilita l'immigrazione clandestina; un territorio avente numerosi vulcani ed essendo stretto tra la placca euroasiatica e quella africana e più soggetta a terremoti (l'Italia rappresenta in Europa il territorio più a rischio). Presenta almeno quattro metropoli (Milano, Torino, Roma, Napoli) anche se diverse città italiane ne stanno assumendo le caratteristiche, di importanza internazionale, di conseguenza soggette a più movimentazioni; detiene un forte numero di città che affacciano sul mare aventi porti di notevole importanza e strategica posizione; possiede uno straordinario patrimonio architettonico, monumentale, artistico e culturale, oltre ad importanti parchi, quindi meta di straordinario turismo. L'Italia non è assolutamente esente dal una Globale Protezione e/o Sicurezza infrastrutturale e sociale, anzi per la Nostra Nazione occorre rivedere tutta la struttura e gli apparati di sicurezza al fine di accrescerne il valore, i mezzi e le risorse. A ciò devono concorrere: la volontà politica; un sistema di sicurezza gestito attraverso un solo soggetto governativo (ad esempio un Dipartimento per la Sicurezza Nazionale - DSN); investimenti sia per la parte tecnico-operativa che per risorse e mezzi, sia
  • 12. per le analisi che per le ricerche; impiego di tecnologie all'avanguardia e centri di ricerca tecnologica ed informatica, di sistemi integrati, di software. Il nostro è un Territorio di enorme interesse Industriale, Turistico, Artistico ed anche un territorio di grande interesse internazionale per le attività criminogene, terroristiche, etc. Non bisogna meravigliarsi se oggi si parla di Sicurezza in una veste "grafica e significativa" nuova, estesa, ampliata, da oggi e per il futuro la Sicurezza sarà intesa come totalità di difesa nazionale, sia essa proveniente dalle infrastrutture che dalle aree metropolitane, sia dalla prevenzione di eventi naturali che dalla sicurezza urbana. Dovremo, con l'aiuto, l'ausilio di Tecnologie, Progetti, Ricerche e Studi continui e progressivi avere una visione di Sicurezza carpendone dapprima il significato e poi l'importanza dell'Homeland Security & Protection. Una HS Italiana deve attivarsi attraverso canali di lettura multiforme, per mezzo di individuazione dei target da proteggere classificandone l'importanza, quindi esercitare su tale attività una pressione di analisi significativa. Deve operare attraverso l'interscambio di informazioni tra infrastrutture, centri ricerche e studi, ministeri, centri operativi, per mezzo di un network che monitorasse tutti gli ambienti posti a protezione contro eventi di catastrofe naturali e/o di minacce terroristiche o criminogene, un real time, un occhio elettronico gestito dall'uomo e dalle capacità dell'uomo. Ma guardiamo nello specifico, attraverso una tabella comparativa ciò che è da proteggere su tre diversi ambienti, quali: il Territorio in senso globale, le Infrastrutture e le Aree Urbane, e quali risultati (rischi) si otterrebbero se ad essi non venisse applicata la protezione: Ambiente Specifico Rischi sulla non Preposti alla Mezzi Utilizzabili controllabilità Prevenzione per la prevenzione e o la riduzione degli effetti Territorio Coste Facilitazione ingresso Guardia Costiera; Navi, immigrazione clandestina; Apparati Militari; Aerei, Vulnerabilità minacce Marina Militare e Tecnologia, esterne; Civile Intelligence, Risorse Terremoti Perdita di Vite Umane; Protezione Civile; Leggi Regionali, Catastrofi Naturali; Volontariato; Esercitazione e deformazione geo- Croce Rossa; Formazione Civile,
  • 13. fisica del territorio Ministero Interni Tecnologia Radon e altri Gas Morti (si contano più Protezione Ricerca; radioattivi - nocivi di 3000 decessi in dell'Ambiente Italia) Tumori. Regionali. Analisi; Inquinamento. Protezione Civile. Individuazione delle sacche nelle Ministero aeree a rischio; dell'Ambiente Controllo Infrastrutture Porti Traffico di merci Polizia Portuale, Controllo, Radar, illegali, Clandestini, Guardia Costiera, Navi, Aerei, Rischio sabotaggi, Polizia di Sensori, ITC, Area preferita da Prossimità, Uffici Rilevatori Trafficanti Governativi, Uffici Dogana Monumenti Inciviltà, atti Polizia Locale, Sistemi di Video delinquenziali, Forze dell'Ordine Sorveglianza Istituzioni Attacchi Informatici, Forze dell'Ordine, Intelligence, terroristici, Uffici Governativi Counter- denigrazioni, Intelligence spionaggio Reti (informatiche Guasti, Sabotaggio, Governo, Politiche Intelligence, e di Spionaggio, Incidenti, di sicurezza, Civili, telecomunicazione) Eventi naturali, Forze dell'Ordine, Video Uffici Governativi, Sorveglianza, Effetto domino sul non Sicurezza Privata, Sistemi Elettronici, Trasporto, funzionamento di più Produzione e infrastrutture, poiché Informatica, Distribuzione interconnesse tra di Tecnologia loro Rete Ferroviaria Banche
  • 14. Impianti Nucleari Ospedali Spazio, ricerche Infrastruttura Elettrica Risorse Idriche, Agricoltura Aree Urbane Urbanizzazione Rischi legati alla Polizia Locale, Repressione, viabilità, ai pedoni, Stazione Arma Sicurezza e alla comunità Carabinieri, Vigilanza, Criminalità Commissariati di Diffusione di atti Video Polizia, Enti Vandalismo criminogeni, droga, Sorveglianza, Comunali, bullismo, vandalismo, Commissioni Pattugliamento, Usura, Droga, Traffico Sicurezza Deturpazione di monumenti e spazi pubblici Territorio, Infrastrutture e Aree Urbane, è su questo raggruppamento che devono essere "cercate" "analizzate" le priorità per una Sicurezza totale della Nazione. Racchiudere gli elementi di criticità, di vulnerabilità in un unico contenitore di studio definendone strategie e progetti per allontanare da esse la vulnerabilità, cosa che per effetto delle interconnessioni diviene praticità nelle eventualità di una minaccia. Deve muoversi il nostro Paese attraverso la sensibilizzazione degli operatori relativamente alla protezione delle infrastrutture e attraverso i preposti uffici istituzionali per la sicurezza sociale. Dedicare piani di emergenza sul profilo di simulazioni su eventuali attacchi alle infrastrutture critiche; deve altresì, in nostro Paese, favorire le applicazioni tecnologiche ma anche lo sviluppo delle risorse umane nel controllo di tali beni. Si diceva, qualche riga prima, che la Sicurezza ha Circolarità (ved. Fig.3) in quel sistema simmetrico, ciclico ed estrinseco vi entrano a far parte componenti come appunto le infrastrutture (considerate ormai "attori principali" della Homeland Security) che comportano
  • 15. non solo un evolversi della "ciclicità" del sistema sicurezza ma anche, in maniera molto approfondita, una sorte di complessità, infatti se vogliamo comprendere la Homeland Security sotto il profilo del cos'è, ci accorgiamo che in essa entrano tutte quelle componenti finora citate le quali rappresentano i "target" da difendere: Le infrastrutture Critiche, ne è espressione la nota definizione riportata in USA Patriot ACT di qualche anno fa, dove con esse va ad indicare: "i sistemi e i beni, sia fisici che virtuali, così vitali alla nazione che un loro malfunzionamento o una loro distruzione produrrebbe un impatto debilitante sulla sicurezza dei cittadini, sulla sicurezza economica della nazione, sulla salute pubblica nazionale e su una qualsiasi combinazione delle precedenti" quindi notiamo che, ritornando alla HS, non possiamo del tutto scindere la sicurezza per i Cittadini, il Paese, le Aree Urbane con la sicurezza delle infrastrutture critiche, poiché tutto è interconnesso l'uno all'altro. Necessitiamo di Homeland Security, di Sicurezza Nazionale o semplicemente di Sicurezza, ognuno ne adotta la terminologia che vuole, ma in ogni caso è necessario che tutti si faccia la propria parte, tutti si contribuisca a formare capillarmente un sistema di difesa il quale fornisca alle nostre infrastrutture, alle nostre comunità, al nostro territorio a noi stessi, alla nostra Nazione, la giusta percezione di sicurezza. In questo nostro mondo di frenetica corsa verso chissà quali obiettivi, abbiamo prodotto una società che è ormai gestita da un solo pulsante, il quale da luce a tanti e vari ambienti in cui movimentano miliardi di persone attraverso altrettanto strutture e, se magari viene a mancare l'elettricità, anche per un solo momento, immaginiamo pure, quante volte inciamperemo l'uno contro l'altro.