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Giovanni Boccaccio
1313 –1375

was an Italian author, poet, correspondent of
Petrarch, and important Renaissance humanist.
Boccaccio wrote a number of notable works, including
the Decameron. As a poet who wrote in the Italian
vernacular, Boccaccio is particularly noted for his
realistic dialogue, which differed from that of his
contemporaries, medieval writers who usually
followed formulaic models for character and plot.
Giovanni Boccaccio nacque nel 1313
probabilmente a Certaldo, figlio
illegittimo di un ricco mercante
impiegato presso la prestigiosa
compagnia commerciale dei Bardi di
Firenze.
Riconosciuto dal padre, venne accolto
in famiglia e avviato ai primi studi a
Firenze. Nel 1327 si trasferì col padre a
Napoli per fare pratica mercantile.
Il soggiorno napoletano fu decisivo per
la sua formazione umana e
culturale, cui contribuì specialmente la
frequentazione della corte angioina
che, con Roberto d'Angiò, sovrano di
vasta cultura (fu lui a incoronare poeta
Francesco Petrarca nel 1341) era
diventata un fiorente centro di studi
letterari.
Alla corte angioina Boccaccio conobbe
anche Maria, figlia di Roberto d'Angiò e
sposa del conte d'Aquino, celebrata nei
suoi scritti col nome di Fiammetta

The details of his birth are uncertain.
He was born in Florence or in a village near
Certaldo where his family was from.
He was the son of a Florentine merchant,
Boccaccino di Chellino, and an unknown
woman; he was likely born out of wedlock
Boccaccio grew up in Florence. His father
worked for the Compagnia dei Bardi - In 1326,
when his father was appointed head of a bank,
Boccaccio moved to Naples. Boccaccio was an
apprentice at the bank but disliked the banking
profession. He persuaded his father to let him
study law at the Studium, where he also pursued
his interest in scientific and literary studies.
His father introduced him to the Neapolitan
nobility and the French-influenced court of
Robert the Wise (the king of Naples) in the
1330s.
At this time he fell in love with a married
daughter of the king, who is portrayed as
"Fiammetta" in many of Boccaccio's prose
romances, including Il Filocolo (1338).
In Naples, Boccaccio began
what he considered his true
vocation, poetry.
Works produced in this
period include Filostrato and
Teseida (the sources for
Chaucer's Troilus and
Criseyde and The Knight's
Tale, respectively), Filocolo, a
prose version of an existing
French romance, and La
caccia di Diana, a poem in
terza rima listing Neapolitan
women.
Nel 1340, in seguito alla crisi
economica della compagnia dei,
Giovanni e il padre furono costretti a
rientrare a Firenze.
La vita fiorentina non era gioiosa e
vivace come quella napoletana, ma
Boccaccio riuscì ad adattarsi alle
nuove circostanze e a introdursi negli
ambienti politici, dove gli vennero
affidati incarichi diplomatici.

Boccaccio returned to Florence in early 1341,.
His father had returned to Florence in
1338, where he had gone bankrupt.
Although dissatisfied with his return to
Florence, Boccaccio continued to
work, producing Comedia delle ninfe fiorentine
(also known as Ameto) a mix of prose and
poems, in 1341, completing the fifty canto
allegorical poem Amorosa visione in 1342, and
Fiammetta in 1343.
The pastoral piece Ninfale fiesolano probably
dates from this time also.
Durante la peste che colpì Firenze nel
1348, Boccaccio perse il padre e alcuni
degli amici più cari, tra i quali lo storico
Giovanni Villani
Nono- stante il clima di incertezza e
disordine
provocato dal diffondersi dell'
epidemia,
fu proprio in questi anni che compose il
suo capolavoro, il Decameron.

sappiamo che nel 1350 conobbe
personalmente Petrarca (con il quale
era in contatto epistolare da molti anni)
e che questo incontro influenzò
profondamente la sua vita e i suoi
orientamenti spirituali e letterari.
Approfondì gli studi classici e, sulle
orme dell'amico, dopo il Decameron
adottò quasi esclusivamente il latino
come lingua della scrittura.

The city was hurt further, in 1348, by
the Black Death, which killed some
three-quarters of the city's population,
later represented in the Decameron.
From 1350, Boccaccio, although less of
a scholar, became closely involved with
Italian humanism and also with the
Florentine government.
In October 1350, he was delegated to
greet Francesco Petrarch as he entered
Florence and also to have the great
man as a guest at his home during his
stay.
The meeting between the two was
extremely fruitful and they were
friends from then on, Boccaccio calling
Petrarch his teacher and magister.
Petrarch at that time encouraged
Boccaccio to study classical Greek and
Latin literature.
Nel 1360, fu travagliato da
una crisi interiore che lo portò
ad abbracciare lo stato di
chierico, proprio come aveva
fatto Petrarca, e venne
allontanato dalla vita politica
in seguito alla scoperta di una
congiura antigovernativa in
cui erano coinvolti alcuni suoi
amici.
Boccaccio si ritirò quindi a
Certaldo facendo della sua
casa il luogo di incontro e di
discussione dei primi umanisti
italiani, tra cui Coluccio
Salutati

Certain sources also see a conversion of
Boccaccio by Petrarch from the open humanist
of the Decameron to a more ascetic style,
closer to the dominant fourteenth century
ethos.
Following the failed coup of 1361, a number of
Boccaccio's close friends and other
acquaintances were executed or exiled in the
subsequent purge. Although not directly linked
to the conspiracy, it was in this year that
Boccaccio left Florence to reside in Certaldo,
and became less involved in government
affairs.
Nell'ottobre del 1373 ricevette
dal Comune di Firenze
l'incarico di commentare
pubblicamente, nella chiesa di
Santo Stefano, la Commedia di
Dante (che egli stesso, pare, in
quell'occasione definì
«divina»), ma, dopo qualche
mese, per motivi di
salute, lasciò interrotto il
lavoro al canto XVII
dell'Inferno.

Boccaccio si spense a Certaldo
il21 dicembre 1375.

He gave a series of lectures on Dante at the
Santo Stefano church in 1373 and these
resulted in his final major work, the detailed
Esposizioni sopra la Commedia di Dante

His final years were troubled by illnesses
. He died at the age of sixty-two on 21
December 1375 in Certaldo, where he is
buried.
• A Napoli, Boccaccio poté frequentare, con
una certa regolarità, la biblioteca di Roberto
d'Angiò, in cui, oltre ai testi della tradizione
poetica volgare, ebbe l'opportunità di leggere i
più importanti romanzi francesi, numerose
raccolte di
e traduzioni latine di
opere novellistiche orientali.

La caccia di Diana (“Diana’s Hunt”), his
earliest work, is a short poem, in
(
iambic verse consisting of stanzas of three
lines), of no great merit.

Gli anni passati a Napoli costituirono una sorta
di apprendistato e di continua
sperimentazione, in prosa e in versi e in vari
generi, condotta attraverso il confronto con la
tradizione latina e la cultura francese.

Much more important are two works with
themes derived from medieval romances: Il
filocolo (c. 1336; “The Love Afflicted”), a
prose work in five books on the loves and
adventures of Florio and Biancofiore (Floire
and Blanchefleur); and Il filostrato (c. 1338;
“The Love Struck”), a short poem in
rima (a stanza form composed of eight 11syllable lines) telling the story of Troilus and
the faithless Criseida.

Le prime prove letterarie di Boccaccio
rispecchiano l'interesse per i romanzi
cavallereschi e le opere erotico-mitologiche
dello scrittore latino
(43 a.C. - 18 d.C.);
sono incentrate sul tema dell'amore espresso
in uno stile erudito, sovraccarico di digressioni
mitologiche e di ornamenti retorici.

The Teseida (probably begun in Naples and
finished in Florence, 1340–41) is an
ambitious epic of 12 cantos in
in
which the wars of Theseus serve as a
background for the love of two friends, Arcita
and Palemone, for the same woman, Emilia;
Arcita finally wins her in a tournament but
dies immediately.
While the themes of chivalry and love in these works had long been familiar in courtly
circles, Boccaccio enriched them with the fruits of his own acute observation of real
life and sought to present them nobly and illustriously by a display of learning and
rhetorical ornament, so as to make his Italian worthy of comparison with the
monuments of Latin literature.
It was Boccaccio, too, who raised to literary dignity ottava rima, the verse metre of
the popular minstrels, which was eventually to become the characteristic vehicle for
Italian verse.

Boccaccio’s early works had an immediate effect outside Italy: Geoffrey Chaucer drew
inspiration from Il filostrato for his own Troilus and Criseyde (as William Shakespeare
was later to do for Troilus and Cressida) and from Boccaccio’s Teseida for his “Knight’s
Tale” in The Canterbury Tales.
Gli esperimenti letterari del periodo fiorentino
seguono le orme della poesia ALLEGORICA, che
a Firenze poteva vantare un'affermata
tradizione iniziata nel Duecento e portata ai
massimi livelli dalla Commedia dantesca.
Elegia di Madonna Fiammetta (1343-1344;
vedi p. 337): romanzo dagli spunti autobiografici in cui Boccaccio opera la grande novità
di affidare il ruolo di NARRATORE a una
protagonista femminile, una donna di Napoli,
sposata e innamorata di un giovane fiorentino
che l'ha abbandonata per tornare nella sua
città.
La sofferenza è atroce e Fiammetta la racconta
in forma di lettera destinata ad altre donne, sul
modello delle Heroides ("Le eroine") di Ovidio,
un'opera composta dalle lettere che alcune
eroine mitologiche (Penelope, Elena, Medea
ecc.) indirizzano ai loro amanti da cui sono
state abbandonate

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  • 1. Giovanni Boccaccio 1313 –1375 was an Italian author, poet, correspondent of Petrarch, and important Renaissance humanist. Boccaccio wrote a number of notable works, including the Decameron. As a poet who wrote in the Italian vernacular, Boccaccio is particularly noted for his realistic dialogue, which differed from that of his contemporaries, medieval writers who usually followed formulaic models for character and plot.
  • 2.
  • 3.
  • 4. Giovanni Boccaccio nacque nel 1313 probabilmente a Certaldo, figlio illegittimo di un ricco mercante impiegato presso la prestigiosa compagnia commerciale dei Bardi di Firenze. Riconosciuto dal padre, venne accolto in famiglia e avviato ai primi studi a Firenze. Nel 1327 si trasferì col padre a Napoli per fare pratica mercantile. Il soggiorno napoletano fu decisivo per la sua formazione umana e culturale, cui contribuì specialmente la frequentazione della corte angioina che, con Roberto d'Angiò, sovrano di vasta cultura (fu lui a incoronare poeta Francesco Petrarca nel 1341) era diventata un fiorente centro di studi letterari. Alla corte angioina Boccaccio conobbe anche Maria, figlia di Roberto d'Angiò e sposa del conte d'Aquino, celebrata nei suoi scritti col nome di Fiammetta The details of his birth are uncertain. He was born in Florence or in a village near Certaldo where his family was from. He was the son of a Florentine merchant, Boccaccino di Chellino, and an unknown woman; he was likely born out of wedlock Boccaccio grew up in Florence. His father worked for the Compagnia dei Bardi - In 1326, when his father was appointed head of a bank, Boccaccio moved to Naples. Boccaccio was an apprentice at the bank but disliked the banking profession. He persuaded his father to let him study law at the Studium, where he also pursued his interest in scientific and literary studies. His father introduced him to the Neapolitan nobility and the French-influenced court of Robert the Wise (the king of Naples) in the 1330s. At this time he fell in love with a married daughter of the king, who is portrayed as "Fiammetta" in many of Boccaccio's prose romances, including Il Filocolo (1338).
  • 5. In Naples, Boccaccio began what he considered his true vocation, poetry. Works produced in this period include Filostrato and Teseida (the sources for Chaucer's Troilus and Criseyde and The Knight's Tale, respectively), Filocolo, a prose version of an existing French romance, and La caccia di Diana, a poem in terza rima listing Neapolitan women.
  • 6. Nel 1340, in seguito alla crisi economica della compagnia dei, Giovanni e il padre furono costretti a rientrare a Firenze. La vita fiorentina non era gioiosa e vivace come quella napoletana, ma Boccaccio riuscì ad adattarsi alle nuove circostanze e a introdursi negli ambienti politici, dove gli vennero affidati incarichi diplomatici. Boccaccio returned to Florence in early 1341,. His father had returned to Florence in 1338, where he had gone bankrupt. Although dissatisfied with his return to Florence, Boccaccio continued to work, producing Comedia delle ninfe fiorentine (also known as Ameto) a mix of prose and poems, in 1341, completing the fifty canto allegorical poem Amorosa visione in 1342, and Fiammetta in 1343. The pastoral piece Ninfale fiesolano probably dates from this time also.
  • 7. Durante la peste che colpì Firenze nel 1348, Boccaccio perse il padre e alcuni degli amici più cari, tra i quali lo storico Giovanni Villani Nono- stante il clima di incertezza e disordine provocato dal diffondersi dell' epidemia, fu proprio in questi anni che compose il suo capolavoro, il Decameron. sappiamo che nel 1350 conobbe personalmente Petrarca (con il quale era in contatto epistolare da molti anni) e che questo incontro influenzò profondamente la sua vita e i suoi orientamenti spirituali e letterari. Approfondì gli studi classici e, sulle orme dell'amico, dopo il Decameron adottò quasi esclusivamente il latino come lingua della scrittura. The city was hurt further, in 1348, by the Black Death, which killed some three-quarters of the city's population, later represented in the Decameron. From 1350, Boccaccio, although less of a scholar, became closely involved with Italian humanism and also with the Florentine government. In October 1350, he was delegated to greet Francesco Petrarch as he entered Florence and also to have the great man as a guest at his home during his stay. The meeting between the two was extremely fruitful and they were friends from then on, Boccaccio calling Petrarch his teacher and magister. Petrarch at that time encouraged Boccaccio to study classical Greek and Latin literature.
  • 8. Nel 1360, fu travagliato da una crisi interiore che lo portò ad abbracciare lo stato di chierico, proprio come aveva fatto Petrarca, e venne allontanato dalla vita politica in seguito alla scoperta di una congiura antigovernativa in cui erano coinvolti alcuni suoi amici. Boccaccio si ritirò quindi a Certaldo facendo della sua casa il luogo di incontro e di discussione dei primi umanisti italiani, tra cui Coluccio Salutati Certain sources also see a conversion of Boccaccio by Petrarch from the open humanist of the Decameron to a more ascetic style, closer to the dominant fourteenth century ethos. Following the failed coup of 1361, a number of Boccaccio's close friends and other acquaintances were executed or exiled in the subsequent purge. Although not directly linked to the conspiracy, it was in this year that Boccaccio left Florence to reside in Certaldo, and became less involved in government affairs.
  • 9. Nell'ottobre del 1373 ricevette dal Comune di Firenze l'incarico di commentare pubblicamente, nella chiesa di Santo Stefano, la Commedia di Dante (che egli stesso, pare, in quell'occasione definì «divina»), ma, dopo qualche mese, per motivi di salute, lasciò interrotto il lavoro al canto XVII dell'Inferno. Boccaccio si spense a Certaldo il21 dicembre 1375. He gave a series of lectures on Dante at the Santo Stefano church in 1373 and these resulted in his final major work, the detailed Esposizioni sopra la Commedia di Dante His final years were troubled by illnesses . He died at the age of sixty-two on 21 December 1375 in Certaldo, where he is buried.
  • 10. • A Napoli, Boccaccio poté frequentare, con una certa regolarità, la biblioteca di Roberto d'Angiò, in cui, oltre ai testi della tradizione poetica volgare, ebbe l'opportunità di leggere i più importanti romanzi francesi, numerose raccolte di e traduzioni latine di opere novellistiche orientali. La caccia di Diana (“Diana’s Hunt”), his earliest work, is a short poem, in ( iambic verse consisting of stanzas of three lines), of no great merit. Gli anni passati a Napoli costituirono una sorta di apprendistato e di continua sperimentazione, in prosa e in versi e in vari generi, condotta attraverso il confronto con la tradizione latina e la cultura francese. Much more important are two works with themes derived from medieval romances: Il filocolo (c. 1336; “The Love Afflicted”), a prose work in five books on the loves and adventures of Florio and Biancofiore (Floire and Blanchefleur); and Il filostrato (c. 1338; “The Love Struck”), a short poem in rima (a stanza form composed of eight 11syllable lines) telling the story of Troilus and the faithless Criseida. Le prime prove letterarie di Boccaccio rispecchiano l'interesse per i romanzi cavallereschi e le opere erotico-mitologiche dello scrittore latino (43 a.C. - 18 d.C.); sono incentrate sul tema dell'amore espresso in uno stile erudito, sovraccarico di digressioni mitologiche e di ornamenti retorici. The Teseida (probably begun in Naples and finished in Florence, 1340–41) is an ambitious epic of 12 cantos in in which the wars of Theseus serve as a background for the love of two friends, Arcita and Palemone, for the same woman, Emilia; Arcita finally wins her in a tournament but dies immediately.
  • 11. While the themes of chivalry and love in these works had long been familiar in courtly circles, Boccaccio enriched them with the fruits of his own acute observation of real life and sought to present them nobly and illustriously by a display of learning and rhetorical ornament, so as to make his Italian worthy of comparison with the monuments of Latin literature. It was Boccaccio, too, who raised to literary dignity ottava rima, the verse metre of the popular minstrels, which was eventually to become the characteristic vehicle for Italian verse. Boccaccio’s early works had an immediate effect outside Italy: Geoffrey Chaucer drew inspiration from Il filostrato for his own Troilus and Criseyde (as William Shakespeare was later to do for Troilus and Cressida) and from Boccaccio’s Teseida for his “Knight’s Tale” in The Canterbury Tales.
  • 12. Gli esperimenti letterari del periodo fiorentino seguono le orme della poesia ALLEGORICA, che a Firenze poteva vantare un'affermata tradizione iniziata nel Duecento e portata ai massimi livelli dalla Commedia dantesca. Elegia di Madonna Fiammetta (1343-1344; vedi p. 337): romanzo dagli spunti autobiografici in cui Boccaccio opera la grande novità di affidare il ruolo di NARRATORE a una protagonista femminile, una donna di Napoli, sposata e innamorata di un giovane fiorentino che l'ha abbandonata per tornare nella sua città. La sofferenza è atroce e Fiammetta la racconta in forma di lettera destinata ad altre donne, sul modello delle Heroides ("Le eroine") di Ovidio, un'opera composta dalle lettere che alcune eroine mitologiche (Penelope, Elena, Medea ecc.) indirizzano ai loro amanti da cui sono state abbandonate