1. GUSTAVO PIGA, 09 FEBBRAIO 2013, EMPOLI
LA CRISI CHE UCCIDE L’EUROPA
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2. IL NOME DELLA NOSTRA
ASSOCIAZIONE È
I VIAGGIATORI IN MOVIMENTO
IL LASCITO
Guardare alle statistiche di questo decennio
permette di misurare oggettivamente la
dimensione del fallimento e le sue ragioni. E di
parlare di emergenza oggettiva.
3. D SU PIL: MAI COSI’ ALTO, SE
NON DURANTE IL FASCISMO
4. PIL E RECESSIONE: MAI COSI’
MALE
L’Italia scivolerà nell’abisso, con una ulteriore
contrazione nel 2013 del -1,2% e ancora nel 2014 con
-1,5% e vicino a zero da lì in poi.
Citigroup report
Mai nel dopoguerra tre anni di recessione
consecutiva.
7. IL NOME DELLA NOSTRA
ASSOCIAZIONE È
I VIAGGIATORI IN MOVIMENTO
IL FUTURO
DELL’EUROPA E
DELL’ITALIA
Politica economica fallimentare, a livello europeo
ed a livello nazionale.
Ma il 2013 è un’occasione unica. Che fare?
10. LA NOSTRA SOLUZIONE,
EUROPEA ED ITALIANA
Dinamiche del debito con uno shock fiscal neutro (nessun impatto sul
saldo primario, aumento di tasse e di spesa per lo stesso ammontare)
11. LA NOSTRA
SOLUZIONE, EUROPEA ED
ITALIANA
In questo caso, l’impatto dello shock neutrale sul debito è maggiore, dato che
i moltiplicatori sono quelli dei periodi di recessione e quindi maggiori.
L’impatto poi aumenta in maniera non-lineare con la grandezza dello shock.
13. I VIAGGIATORI IN MOVIMENTO, 09 FEBBRAIO 2013
PROGRAMMA PER L’ITALIA
14. IL NOME DELLA NOSTRA
ASSOCIAZIONE È
I VIAGGIATORI IN MOVIMENTO
LE RAGIONI DI UN LOGO
Il nome.
Il Ponte.
I colori.
Le frecce, l’incontro.
Liberali e democratici.
Giovani, Res Publica, Piccole Imprese.
15. IL NOSTRO PROGRAMMA PER
L’ITALIA
I Viaggiatori in movimento scommettono su questi
verbi: spalancare, abbracciare, proteggere,
presidiare, innalzare, rifondare, slegare.
Raccontiamo un sogno. Come tutti i sogni, non è affatto
facile realizzarlo, ma bello, ambizioso com’è, potrà
anche in gran parte concretizzarsi. Basta crederci!
16. IL PROGRAMMA ECONOMICO
Tema Spese Entrate Tema
Retribuzione docenti scuole +0,3% di PIL
4,5 MLD €
Retribuzione ricercatori + 0.3% di PIL
4,5 MLD €
Credito d’imposta per spese +0,5% di PIL
R&D di PMI 8 MLD €
Servizio civile per 700.000 +0,6% di PIL +0,25% PIL Maggiore IVA
giovani – 1000€ al mese 9,6 MLD € 4 MLD € (dal 21 al 22%)
Spese per giustizia, forze + 0.3% di PIL +0,75% PIL Imposta patrimoniale
ordine, anti corruzione, sport 4,5 MLD € 12 MLD €
Spese per famiglia e povertà +0,2% di PIL -2,5% di PIL Riduzione sprechi da
3 MLD € 40 MLD € acquisti e gestione
17. IL PROGRAMMA ECONOMICO
Tema Spese Entrate Tema
Spese per sostegno + 0.3% di PIL +0,75% di PIL Riduzione spese fiscali
consulenziale alle PMI 4,5 MLD € 12 MLD € (per lobby)
Investimenti pubblici + 1% di PIL
16 MLD €
Riduzione IRPEF -1% di PIL -1% di PIL Riduzione sussidi alle
rimodulazione detrazioni 16 MLD € 16 MLD € imprese
Riduzione IRAP -0,75% di PIL
12 MLD €
MINORI ENTRATE O 5,25% di PIL MINORI SPESE O 5,25% di PIL
MAGGIORI SPESE MAGGIORI ENTRATE
CONTO CORRENTE PER 1% di PIL europeo TOBIN TAX, DIFESA 1% di PIL europeo
NEONATI EUROPEI EUROPEA
18. LE NOSTRE PAROLE CHIAVE
PICCOLA
IMPRESA
Piccolo è brutto o crescere è bello?
“Small is beautiful because man is beautiful”
19. PROPOSTE PER LE PMI
1. Rimborso credito alle imprese con priorità dimensionale ed emissione
di debito di mercato, negoziato in Europa;
2. Riservare sotto soglia alle PMI europee come negli USA;
3. Estendere alle PMI la possibilità di proporre giudizi in forma collettiva
quando ritengono violati i propri diritti da grandi imprese;
4. 0,5% di PIL per il credito di imposta sulle spese in R&S per le PMI.
5. 0,5% di PIL per co-finanziare servizi di consulenza organizzativa a PMI
con meno di 3 anni di vita.
6. Regolazione amministrativa bloccata in caso di effetto sproporzionato
su PMI.
20. MPS E CREDITO
1. Ripensare il ruolo della finanza ed i suoi rapporti con l’economia reale
per accelerare i meccanismi di crescita e sviluppo di medio-lungo
periodo;
2. Sostegno di favore (per un triennio) a PMI e Start Up attraverso prestiti
garantiti dallo Stato (rating elevato);
3. Sostegno a giovani e famiglie per favorire l’accensione di mutui ipotecari
per l’acquisto della prima casa;
4. Adottare semplici misure per rendere più trasparenti i mercati
finanziari e restituire fiducia agli investitori per mezzo di presidi
normativi in grado di rendere comprensibili, soprattutto ai piccoli
risparmiatori, i prodotti finanziari;
5. Separare legalmente e patrimonialmente l'attività di banca
d'investimento da quella commerciale;
6. Salvare le istituzioni finanziarie a fondo perduto, ma solo acquisendo la
partecipazione azionaria corrispondente ai fondi erogati.
7. MPS come caso paradigmatico.
21. LE NOSTRE PAROLE CHIAVE
GIOVANI
“Poiché in Italia gli studenti universitari dagli attuali 150 mila circa dovranno
in qualche decennio giungere al milione, sarà d’uopo, senza gonfiamento di
quelli esistenti, crescere gradualmente il numero degli istituti universitari dai
20 o 30 attuali a 50 e poi a 70 e poi a cento e più. Né, con un milione di
studenti e con cento istituti universitari crescerà la disoccupazione
falsamente detta intellettuale; anzi diminuirà, perché non si è mai visto che il
possesso del sapere – cosa ben diversa dal possesso del pezzo di carta – cresca
la difficoltà di trovar lavoro.”
22. PROPOSTE PER I GIOVANI
1. Servizio civile: 24 mesi massimo, 1000 euro al mese;
2. Scuola: edilizia, docenti, ciclo delle superiori, lotta all’abbandono
scolastico, emersione e protezione talenti alle medie;
3. Università: ricercatori con stipendio raddoppiato;
4. Conto corrente europeo per i nuovi nascituri europei;
5. Abolizione IRAP per 3 anni assunzione a tempo indeterminato;
6. Piena flessibilità (sia di causali che di proroghe e rinnovi)per i
contratti a tempo determinato, per un periodo massimo di 24
mesi e rigidità (con causali limitate ed esclusione di proroghe e
rinnovi), superati i due anni, in caso di ulteriore contratto a
tempo determinato, al fine di ostacolare la precarizzazione del
lavoratore.
23. LE NOSTRE PAROLE CHIAVE
RES PUBLICA
Stati Uniti, Cina, Germania, Francia, Regno
Unito, Svezia:
un sistema privato forte grazie ad un settore
pubblico retto, competente, non invasivo.
24. PROPOSTE PER UN SETTORE
PUBBLICO DIVERSO
1. Lotta senza quartiere alla corruzione ed alle Mafie;
2. Basata sulle competenze: carriera degli acquirenti
pubblici, meno e strapagati;
3. Lotta agli sprechi: obbligo di centralizzare i dati sulle gare e di
autorizzazione sulla base di confronti;
4. Investimento sui controlli qualità di commesse e imprese;
5. 1% di PIL ogni anno per infrastrutture;
6. Ministeri: per la PMI e per la Qualità della Spesa (e 4 in meno);
7. Carta di Pisa per tutte le amministrazioni pubbliche;
8. Dismissioni? No, immobili per PMI e carcerati.
9. Green procurement.
25. PROPOSTE PER UN FISCO
DIVERSO
Diverso perché oggi:
1. È presente una forte imposizione diretta che è quella più distorsiva;
2. Esistono oltre 700 forme di agevolazioni fiscali che spesso non aiutano i più
deboli, altre volte non sono conosciute e quasi sempre favoriscono personalizzazioni
d’imposta;
3. Chi non ha un reddito sopra gli 8.000 euro non può usufruire di alcuna agevolazione;
4. C’è una tassa sulla tassa insopportabile: sono i costi di adempimento fiscale che
gravano sui contribuenti (circa 613 € pro-capite dati Business Doing 2012);
5. Non c’è chiarezza piena nei rapporti tra fisco e contribuenti: ho pagato correttamente
le tasse? Lo so solo anni dopo quando magari mi arriva un accertamento;
6. La tecnologia è sottoutilizzata: molte situazioni di elusione e/o evasione derivano
dall’arretratezza nell’uso della moneta elettronica;
7. In assenza di misure redistributive più incisive l’attuale pressione fiscale (42,6%
dato nominale Istat che arriva fino al 55% se si prende quella reale) è insostenibile e
può creare spirali eversive.
26. PROPOSTE PER UN FISCO
DIVERSO
Obiettivo 1: Rimodulazione parziale del tax mix, a parità di gettito, da
imposte dirette ad imposte indirette:
Dove e a chi prendiamo:
1. Introduzione di una tassa sulla proprietà (da ponderare con attenzione) che porti un gettito di 12mld di euro;
2. Razionalizzazione dell’attuale sistema di detrazioni e deduzioni fiscali (maggiore gettito di circa 12mld di
euro);
3. Aumento di un punto percentuale di Iva sull’aliquota ordinaria (dal 21% al 22% come peraltro già previsto,
gettito di 4mld di euro);
Come e a chi ridiamo (tutto):
1. Introduzione di poche ma incisive detrazioni e deduzioni per valorizzare le scelte dei contribuenti orientate alla
tutela di interessi fondamentali, come lavoro, famiglia, salute, istruzione e ricerca;
2. Detrazioni maggiormente concentrate per coloro che rientrano nelle prime due aliquote irpef (redditi fino a
40.000 €;
3. Riduzione Irap (vedi scheda precedente sui giovani);
4. C’è una tassa sulla tassa insopportabile: sono i costi di adempimento fiscale che gravano sui contribuenti (circa
613 € pro-capite dati Business Doing 2012);
5. Nuove e più incisive forme di agevolazione fiscale per imprese che investono in R&S.
27. PROPOSTE PER UN FISCO
DIVERSO
Obiettivo 2: Semplificazione e lotta ad elusione ed evasione
fiscale:
1. Introduzione di un conto corrente fiscale online in tempo reale tra contribuente e P.A.;
2. Esperimento pilota di pagamento delle pensioni tutte con moneta elettronica: o su conto
corrente o sulla già disponibile social card;
3. Dichiarazione annuale dei redditi precompilata per le persone fisiche non esercenti attività
d’impresa e successiva fase di negoziazione presso l’agenzia delle entrate per determinare
ESATTAMENTE le imposte da pagare;
4. Scontrino fiscale-lotteria come in Cina e Taiwan;
5. Premio 1% di quanto recuperato a tassazione a chi denuncia episodi di elusione e o evasione;
6. Trasmissione giornaliera dei dati sul fatturato all’agenzia delle entrate (no costi, semplice
account);
7. Chiusura immediata, proporzionale a quanto accertato, degli esercenti che pongono in essere
comportamenti evasivi totali;
8. Reintroduzione sanzioni per i clienti sprovvisti di scontrino fiscale.
28. LE NOSTRE PAROLE CHIAVE
LA PERSONA
Proteggere contro le discriminazioni significa
battersi veramente per le pari opportunità.
29. PROPOSTE PER
PROTEGGERE E SOSTENERE
1. Sanità: largo alla competenza ed alla responsabilità per far fronte alla malattia e la cura. Nuovi
criteri di nomina dei vertici.
2. Basta con le liste di attesa inaccettabili: riorganizzazione delle strutture sanitarie, dei livelli
essenziali di assistenza e dei protocolli diagnostico-terapeutici
3. Ampliare le quote di genere al 50% obbligatorie almeno per i prossimi 5 anni – sia nei CdA, sia
nei ruoli apicali e decisionali della società civile ed istituzionale;
4. Immigrazione: potenziamento dei punti di accoglienza gestiti dallo Stato, che troppo spesso
finiscono nelle mani delle mafie (ristrutturando le caserme in disuso per creare nuovi punti di
sostegno). Potenziamento del mediatore linguistico;
5. Povertà: misure di sostegno al reddito, per far fronte a situazioni di insufficienza dello stesso
anche derivanti dal funzionamento del mercato del lavoro;
6. Sport: avvio di un programma di alfabetizzazione motoria: infrastrutture nelle scuole (1 su 4
non è dotata di quelle necessarie) e più sport sin da giovani;
7. Congedo parentale esteso anche ai contratti “atipici”: la madre del bambino potrà richiedere il
congedo fino al 6° mese del bambino e il padre fino al 3° mese;
8. Creazione di un Ente pubblico per la gestione di alloggi che favoriscano la vivibilità per gli
anziani.