SlideShare une entreprise Scribd logo
1  sur  20
MATERIALI E METODI DI COSTRUZIONE




I Romani      per costruire utilizzarono molti materiali:
pietra, sabbia, inerti, calce, pozzolana, argilla, legno,
furono i principali materiali da costruzione.

    Molto usati furono anche il tufo e il travertino delle
cave di Tibur, oggi Bagni di Tivoli, centroitaliani; mentre,
per costruzioni più ricche e prestigiose, usarono il marmo
bianco importato dalla Grecia e dall'Asia Minore o, a
partire dall'epoca di Cesare, da Luni, vicino a Carrara;
marmi multicolori giungevano inoltre a Roma da tutto il
mondo antico, usati spesso per rivestire muri realizzati
con materiali più economici.

Infatti alla base del sistema tecnico-costruttivo romano
non vi era l’uso, come in Grecia, del duro ed elegante
marmo squadrato, ma sin dall’inizio si adoperarono
soprattutto materiali poveri che, però, non venivano più
messi in opera solo a secco, ma venivano messi in opera
con l’uso della malta.
                                                               1
Il tufo, il travertino, l’argilla sono i materiali di cui i Romani
dispongono in gran quantità:
questi materiali vengono adesso impiegati a piccoli blocchi,
di dimensioni molto più piccole di quelle che avevano nelle
costruzioni greche, e che vengono tenuti assieme grazie
all’uso della malta, usata dai Romani per la prima volta,


permettendo      di   realizzare     anche      forme    nuove:
l’invenzione     della    malta,     infatti,   consentì     alle
strutture murarie di svincolarsi dalle forme più
elementari.


Ai Romani si deve, quindi, la realizzazione di una
architettura grandiosa realizzata con l’uso di materiale
povero, grazie soprattutto all’invenzione dei costruttori
romani, prima della malta, e dopo del calcestruzzo.


Romani inizialmente si servirono di maestranze etrusche
ed italiche e furono poco interessati alle tecniche di
costruzione perché erano soprattutto impegnati in una vita
tesa alla lotta e alla conquista .

                                                                 2
In questa prima fase il popolo romano aveva mirato ad affermarsi come
potenza militare, si era dato ordinamenti sociali e modelli politici, ma non
si era mai impegnato artisticamente.

Il cittadino romano era prima di tutto un soldato e un politico, per
cui l’arte manuale non era degna a lui: l’arte era un’attività indegna,
soltanto la letteratura acquistò considerazione anche da parte dei
membri delle classi dominanti, che prima consideravano la
letteratura un’attività da schiavi.

Solo dopo la conquista della Magna Grecia, della Sicilia e dell’Asia
minore, che fece giungere a Roma una gran quantità di opere d’arte di
artisti greci, l’atteggiamento nei confronti dell’arte cominciò a cambiare.



Inoltre, furono soprattutto dalle esigenze stesse della conquista che
emerse la necessità di costruire ponti, strade, città, templi, fori, porti,
acquedotti: tutto ciò portò i Romani a dovere necessariamente avere una
notevole produzione costruttiva.



Partendo dalla ruvida solidità delle costruzioni di pubblica utilità,
cominciò ad emergere una estetica romana, prima in architettura, poi
nella scultura e nella pittura, considerate ancora complementari
all’architettura.

Nel periodo Imperiale Roma organizza sotto di sé popoli molto diversi, a
cui offre una stessa lingua (il latino), un identico sistema di leggi, un
notevole sistema amministrativo.



                                                                               3
E’ solo a partire da questo periodo che comincia ad esistere un’arte
romana: a partire dal II secolo a.C.

Si costruiscono le più imponenti e complesse architetture, nelle quali i
Romani dimostrano di aver raggiunto una grandissima abilità nelle
tecniche costruttive, che diffondono anche lontano da Roma e
dall’Italia, in tutta l’estensione dell’Impero: in gran parte dell’Europa, nelle
regioni dell’Africa, in Asia, dove si diffusero le forme architettoniche
romane.



.




                                                                                   4
LA MALTA
                    DELL’ANTICA ROMA
La malta è un impasto plastico che può essere composto
da:

1.un legante (es. calce) + acqua + sabbia = malta
  aerea semplice (malta a base di grassello di calce,
  che fa presa solamente in aria);



2.  un legante (es. calce, pozzolana, cocciopesto,
  cemento) + acqua + sabbia = malta idraulica
  composta: malta a base di grassello di calce, da
  rendere idraulica aggiungendo i seguenti inerti o
  agglomeranti:

        - pozzolana (legante idraulico)
         - cocciopesto: argilla cotta (polvere di mattone)
     (legante idraulico)

La pozzolana è un materiale naturale di origine vulcanica,
diffusa in varie località del Lazio, della Campania e della Sicilia,
che contiene dei costituenti che, combinandosi con la calce, a
temperatura ordinaria ed in presenza di acqua, forma dei
composti stabili, inattaccabili dall'umidità.



La malta idraulica fa presa e indurisce anche quando
viene posta in opera all’aria, in luoghi umidi o in
ambiente sommerso.

                                                                   5
IL CALCESTRUZZO dell’antica ROMA


       Una volta scoperta la malta i Romani riuscirono a realizzare

il   calcestruzzo, che ha rivoluzionato la storia dell'architettura:

si tratta di un     conglomerato a base di acqua, calce,

pozzolana, sabbia e inerti (ghiaia) detto dai Romani

“structura      caementicia” = MATERIA + CEMENTA.


MATERIA = MALTA = 2 sabbia + 1 calce spenta
                  3 pozzolana + 1 calce spenta

CAEMENTA= INERTI                = pietre grezze: scaglie, scapoli

                                   ciottoli.



Ottenuta la malta, i Romani aggiunsero a questa miscela:
pietrisco e frammenti di laterizi, riuscendo a realizzare una
vera roccia artificiale che ha sfidato i secoli


La scelta dei materiali, la composizione e le modalità di messa in
opera del calcestruzzo utilizzato all’epoca dell’Impero Romano
                                                                       6
vengono dettagliatamente riportate da Vitruvio nei suoi 10 libri
del Trattato De Architectura.

Grazie al calcestruzzo fu superato il tradizionale linearismo dello
stile classico, basato sul sistema trilitico (a pilastri e architravi in
pietra).

     Infatti, l’introduzione del calcestruzzo ha permesso ai
Romani       di   costruire   archi   e   volte    di   dimensioni
eccezionali, che, di conseguenza, permettevano di
costruire edifici prima impensabili: grandi anfiteatri e terme,
cupole come quella del Pantheon.



Le volte in calcestruzzo dei Romani erano molto più resistenti e
anche molto più leggere di quelle realizzate in pietra: questo
consentiva, quindi, di coprire luci notevoli su muri meno spessi.
Inoltre, erano più facili da realizzare, perché non richiedevano la
sagomazione dei singoli conci, ma si potevano realizzare anche
mediante un’unica gettata di calcestruzzo (tipi di volte semplici).


L’uso del calcestruzzo fu utile anche per la realizzazione di
nuove      strutture   murarie,   permettendo     il passaggio dalle
cosiddette murature “a secco” a quelle cosiddette “a sacco”:
l'abbinamento di struttura in calcestruzzo e paramento in
marmo o mattoni (OPUS CAEMENTICIUM) divenne molto

                                                                           7
frequente per grandi edifici, complessi abitativi, terme e
magazzini.



I muri avevano una struttura interna di calcestruzzo, che poteva
essere rivestita con materiali diversi: inizialmente furono usati
marmo e travertino, in epoca imperiale si usò soprattutto il
mattone, in particolar modo per le facciate.


L’architettura che ne deriva non ha certamente la
nitidezza del marmo, ma è leggera, elastica, flessibile:
    • può raggiungere grandi altezze
    • sopportare grandi carichi
    • cingere ampi spazi vuoti.



E’ soprattutto l’architettura più adatta a uno sviluppo
formale      per    linee    e    superfici    curve:     infatti,
nell’architettura romana, a differenza di quella greca tutta
imposta su linee rette, la curva è il principio formale
di tutta la costruzione, fino alla composizione
urbanistica.





                                                                    8
L’impiego
del
laterizio,
e
successivamente
del
calcestruzzo


alternato
 con
 membrature
 in
 laterizio,
 consentirà
 di


realizzare
 coperture
 di
 ambienti
 di
 notevoli
 dimensioni,


permettendo
 di
 approdare
 a
 realizzazioni
 del
 tutto
 nuove


tipologicamente,
 il
 cui
 significato
 è
 da
 ricercare
 nella


spazialità
interna.


A
differenza
dei
Greci,
i
Romani
costruivano
soprattutto
per


conformare
 degli
 spazi
 interni:
 questi
 vanno
 valutati


dall’ampiezza
atmosferica,
dalle
luci
e
dalle
ombre
che
vi
si


creavano,
 per
 effetto
 delle
 bucature
 che
 si
 aprivano


all’esterno,
dalla
decorazione
delle
pareti,
se
in
rivestimenti


marmorei
o
ad
affreschi
su
intonaci.



I Romani, quindi, hanno aperto un filone del tutto nuovo
nell’architettura – la poetica dello spazio – definendo una
serie notevole di mutazioni tipologiche.




                                                              9
LA FABBRICAZIONE dei manufatti in argilla


Il primo laterizio realizzato in argilla è stato il mattone.


Il mattone è così antico che ha accompagnato la storia
dell’uomo sin dagli albori arrivando fino ai nostri giorni
pressoché immutato nella geometria e subendo una lenta
evoluzione tecnologica.




Gran parte della storia dell'architettura vede come
assoluto protagonista il mattone: è questo infatti
l'elemento      base       delle    costruzioni       romane,
romaniche,      gotiche,    rinascimentali,      barocche      e
neoclassiche, ecc.


Le sue caratteristiche vincenti - l'economicità e il
facile impiego - lo imposero in pressoché tutte le
civiltà del mondo.


                                                               10
I laterizi prodotti dai Romani erano fabbricati con argilla
impastata con acqua e spesso con sabbia, paglia o
pozzolana fine.



L'impasto veniva compresso a mano in una forma di legno.



Messi ad asciugare all’ombra, venivano fatti essiccare per
parecchio tempo al coperto, in ambienti ventilati, venivano
rigirati spesso perché non si accartocciassero.



Infine, appilati di taglio, cuocevano nella fornace a una
temperatura sugli 800 gradi.



I laterizi così ottenuti, prodotti in formati standardizzati
vennero usati come elementi strutturali in costruzioni
murarie, come elementi per manti di copertura, come
materiale di riempimento.



                                                          11
I LATERIZI


  I laterizi crudi seccati al sole o appena cotti erano detti
                        “LATERES”.




         I laterizi cotti al forno, invece, erano detti
                      LATERES COCTI
          e si ottenevano dalla cottura dell’argilla.




I laterizi costituiscono gli elementi da sempre riconosciuti
per la realizzazione di murature portanti e non portanti, a
partire dalle costruzioni in mattoni cotti risalenti all'epoca
dell'impero romano.




                                                                12
I Romani ne esaltano le prestazioni sviluppandone le
tecnologie.
L’uso del mattone, in forme tipizzate e con il marchio della
fornace per garantire il prodotto, impiegato per uso
strutturale e decorativo, si diffonde.

Tutti gli elementi della grande architettura romana sono
realizzati con mattoni e pezzi speciali di cotto.

I laterizi prodotti dai Romani erano fabbricati con argilla
impastata con acqua e spesso con sabbia, paglia o
pozzolana fine.
L'impasto veniva compresso a mano in una forma di legno.
Messi ad asciugare all’ombra, venivano fatti essiccare per
parecchio tempo al coperto, in ambienti ventilati, venivano
rigirati spesso perché non si accartocciassero.
Infine, appilati di taglio, cuocevano nella fornace a una
temperatura sugli 800 gradi.
I laterizi così ottenuti, prodotti in formati standardizzati
vennero usati come elementi strutturali in costruzioni
murarie, come elementi per manti di copertura, come
materiale di riempimento.




                                                          13
I MANUFATTI IN COTTO
I manufatti in argilla già in epoca romana contano un vasto
repertorio costituito da mattoni, tegole, tavelle da solaio,
tubi fittili a sezione circolare per lo smaltimento delle acque,
anfore per l’esecuzione di coperture e volte.
     Le operazioni di formatura a mano permisero di creare una
vasta gamma di prodotti, tanto che furono realizzati degli
abachi per le misure dei materiali cotti, con il campione reale di
ciascuna forma di laterizio.
     Il fatto che le dimensioni dei laterizi variasse spesso,
sicuramente era dovuto all’uso di vendere questi prodotti a
numero, e non a peso: diminuendo le dimensioni si poteva avere
un maggior ricavo economico per i venditori.




          ABACO DI CERVIA, campioni per la misura dei laterizi


                                                                 14
MATTONE

Il MATTONE fin dalle origini ha avuto una forma
quadrata, pur subendo nei secoli numerose mutazioni
dimensionali.

In epoca romana la produzione dei mattoni cotti si
normalizza su alcuni tipi ben precisi di dimensioni
differenti ma di forma quadrata con lato proporzionale
alla misura del piede romano, pari a 29,6 cm:

  • bessales: lato di 19.7 cm (equivalente a 2/3 di piede)
  • pedales: lato di 29,6 cm (equivalente a 1 piede)
  • sesquipedales: lato di 44,4 cm (equivalente a 1/2
    piede)
  • bipedales: lato di 59,2 cm (equivalente a 2 piedi)


La misura che è variata maggiormente è sempre stata
quella dello spessore, variabile tra 2,5 cm e 4,5 cm,
secondo i diversi periodi di fabbricazione.


  • Testimonianza dell'attività dei primi fornaciai è il
    mattone manubriato, chiamato così per la fessura
    utilizzata come presa per renderlo più maneggevole.
    Le sue misure erano cm 29,5 x 45 x 6,5 e il peso kg
    16.




                                                         15
La pratica del mattone quadrato e sottile ha permesso
notevoli espressioni costruttive, specialmente se usato in
forma triangolare dopo la spaccatura in cantiere, con la
martellina, dell’elemento quadrato in due parti triangolari
uguali: si ottenevano così i semilateres.

Si usò anche mescolare, a volte, all’argilla dell’impasto il
tufo pesto, per cui i mattoni da giallo suolo, con la cottura
diveniva rossiccio (mattone rosso Severiano




                                                           16
Abaco dei laterizi inventati dai Romani




                                          17
ANFORE




Le anfore o Caruselli venivano utilizzate per costruire le
volte, il cui peso così risultava notevolmente più
leggero, oltre a rendere gli ambienti molto più freschi in
estate e più caldi in inverno.




                                                             18
19
20

Contenu connexe

Tendances

Arte, le tecniche costruttive dei Romani
Arte, le tecniche costruttive dei RomaniArte, le tecniche costruttive dei Romani
Arte, le tecniche costruttive dei Romaniannieboom98
 
Scultura arcaica di Antonio Alborino
Scultura arcaica  di Antonio AlborinoScultura arcaica  di Antonio Alborino
Scultura arcaica di Antonio Alborinoartdocclassroom
 
Arte romanica
Arte romanicaArte romanica
Arte romanicaValeCODE
 
Arte greco romana per le scuole medie
Arte greco romana per le scuole medieArte greco romana per le scuole medie
Arte greco romana per le scuole medieandrea vecoli
 
La città romana
La città romanaLa città romana
La città romana1003155
 

Tendances (20)

Romanico
RomanicoRomanico
Romanico
 
Arte egizia
Arte egiziaArte egizia
Arte egizia
 
Arte romana
Arte romanaArte romana
Arte romana
 
3. ARCHITETTURA GRECA
3. ARCHITETTURA GRECA3. ARCHITETTURA GRECA
3. ARCHITETTURA GRECA
 
1. I SISTEMI COSTRUTTIVI
1. I SISTEMI COSTRUTTIVI1. I SISTEMI COSTRUTTIVI
1. I SISTEMI COSTRUTTIVI
 
Arte, le tecniche costruttive dei Romani
Arte, le tecniche costruttive dei RomaniArte, le tecniche costruttive dei Romani
Arte, le tecniche costruttive dei Romani
 
21. Architettura Paleocristiana
21. Architettura Paleocristiana21. Architettura Paleocristiana
21. Architettura Paleocristiana
 
Materiali lapidei 3 - Architettura romana
Materiali lapidei 3 - Architettura romanaMateriali lapidei 3 - Architettura romana
Materiali lapidei 3 - Architettura romana
 
Scultura arcaica di Antonio Alborino
Scultura arcaica  di Antonio AlborinoScultura arcaica  di Antonio Alborino
Scultura arcaica di Antonio Alborino
 
4. ARCHITETTURA ETRUSCA
4. ARCHITETTURA ETRUSCA4. ARCHITETTURA ETRUSCA
4. ARCHITETTURA ETRUSCA
 
Architettura Romanica
Architettura RomanicaArchitettura Romanica
Architettura Romanica
 
Arte romanica
Arte romanicaArte romanica
Arte romanica
 
Miniatura medievale
Miniatura medievaleMiniatura medievale
Miniatura medievale
 
26. Architettura gotica - Caratteri generali
26. Architettura gotica - Caratteri generali26. Architettura gotica - Caratteri generali
26. Architettura gotica - Caratteri generali
 
Arte greco romana per le scuole medie
Arte greco romana per le scuole medieArte greco romana per le scuole medie
Arte greco romana per le scuole medie
 
Il Colosseo
Il ColosseoIl Colosseo
Il Colosseo
 
2. LE ORIGINI DELL'ARCHITETTURA: DALL'ARCHITETTURA PREISTORICA E MEGALITICA A...
2. LE ORIGINI DELL'ARCHITETTURA: DALL'ARCHITETTURA PREISTORICA E MEGALITICA A...2. LE ORIGINI DELL'ARCHITETTURA: DALL'ARCHITETTURA PREISTORICA E MEGALITICA A...
2. LE ORIGINI DELL'ARCHITETTURA: DALL'ARCHITETTURA PREISTORICA E MEGALITICA A...
 
22. Architettura Bizantina - Caratteri generali
22. Architettura Bizantina - Caratteri generali22. Architettura Bizantina - Caratteri generali
22. Architettura Bizantina - Caratteri generali
 
La città romana
La città romanaLa città romana
La città romana
 
Terme romane
Terme romaneTerme romane
Terme romane
 

En vedette

Gli antichi romani: grandi costruttori
Gli antichi romani: grandi costruttoriGli antichi romani: grandi costruttori
Gli antichi romani: grandi costruttoriLoretta Danelon
 
Le strade romane-Claudia Roberto
Le strade romane-Claudia RobertoLe strade romane-Claudia Roberto
Le strade romane-Claudia Roberto1GL13-14
 
Presentazione ceramici
Presentazione ceramiciPresentazione ceramici
Presentazione ceramicipappagallo1234
 
TECNOLOGIA. Tecniche costruttive nell'Antica Roma e nel Medioevo
TECNOLOGIA. Tecniche costruttive nell'Antica Roma e nel MedioevoTECNOLOGIA. Tecniche costruttive nell'Antica Roma e nel Medioevo
TECNOLOGIA. Tecniche costruttive nell'Antica Roma e nel Medioevoscrivarolo13
 

En vedette (16)

Gli antichi romani: grandi costruttori
Gli antichi romani: grandi costruttoriGli antichi romani: grandi costruttori
Gli antichi romani: grandi costruttori
 
18. Architettura romana - La Basilica
18. Architettura romana - La Basilica18. Architettura romana - La Basilica
18. Architettura romana - La Basilica
 
17. Architettura romana - Colosseo - Teatro - Circo
17. Architettura romana - Colosseo - Teatro - Circo17. Architettura romana - Colosseo - Teatro - Circo
17. Architettura romana - Colosseo - Teatro - Circo
 
14. Architettura romana - La citta'
14. Architettura romana - La citta'14. Architettura romana - La citta'
14. Architettura romana - La citta'
 
Programma Storia dell'Architettura A.A. 2015-2016
Programma Storia dell'Architettura A.A. 2015-2016Programma Storia dell'Architettura A.A. 2015-2016
Programma Storia dell'Architettura A.A. 2015-2016
 
19. Architettura romana - Le Terme
19. Architettura romana - Le Terme19. Architettura romana - Le Terme
19. Architettura romana - Le Terme
 
27. Architettura Gotica in Francia, Inghilterra e Italia
27. Architettura Gotica in Francia, Inghilterra e Italia27. Architettura Gotica in Francia, Inghilterra e Italia
27. Architettura Gotica in Francia, Inghilterra e Italia
 
34. Il tardo Barocco in Italia
34. Il tardo Barocco in Italia34. Il tardo Barocco in Italia
34. Il tardo Barocco in Italia
 
16. Architettura romana - Il Pantheon
16. Architettura romana -  Il Pantheon16. Architettura romana -  Il Pantheon
16. Architettura romana - Il Pantheon
 
Materiali lapidei artificiali 4 - Architettura romana
Materiali lapidei artificiali 4 - Architettura romanaMateriali lapidei artificiali 4 - Architettura romana
Materiali lapidei artificiali 4 - Architettura romana
 
Le strade romane-Claudia Roberto
Le strade romane-Claudia RobertoLe strade romane-Claudia Roberto
Le strade romane-Claudia Roberto
 
Presentazione ceramici
Presentazione ceramiciPresentazione ceramici
Presentazione ceramici
 
Roma: il Colosseo
Roma: il ColosseoRoma: il Colosseo
Roma: il Colosseo
 
TECNOLOGIA. Tecniche costruttive nell'Antica Roma e nel Medioevo
TECNOLOGIA. Tecniche costruttive nell'Antica Roma e nel MedioevoTECNOLOGIA. Tecniche costruttive nell'Antica Roma e nel Medioevo
TECNOLOGIA. Tecniche costruttive nell'Antica Roma e nel Medioevo
 
33. Il Barocco romano
33. Il Barocco romano33. Il Barocco romano
33. Il Barocco romano
 
31. La Basilica di San Pietro a Roma
31. La Basilica di San Pietro a Roma31. La Basilica di San Pietro a Roma
31. La Basilica di San Pietro a Roma
 

Similaire à 11. Architettura romana - Materiali

Le antiche strade romane
Le antiche strade romaneLe antiche strade romane
Le antiche strade romane1GL13-14
 
Materiali utilizzati fori colosseo corretta
Materiali utilizzati fori colosseo correttaMateriali utilizzati fori colosseo corretta
Materiali utilizzati fori colosseo correttaLetiziaLeo2
 
Le antiche strade romane
Le antiche strade romaneLe antiche strade romane
Le antiche strade romane1GL13-14
 
Le strade romane antiche
Le strade romane anticheLe strade romane antiche
Le strade romane antiche1GL13-14
 
Le_Strade_Romane_Edwin_Castri.pptx
Le_Strade_Romane_Edwin_Castri.pptxLe_Strade_Romane_Edwin_Castri.pptx
Le_Strade_Romane_Edwin_Castri.pptxEdwinCastri
 
Acquedotti Romani: Capolavoro di Ingegneria
Acquedotti Romani: Capolavoro di IngegneriaAcquedotti Romani: Capolavoro di Ingegneria
Acquedotti Romani: Capolavoro di IngegneriaPortante Andrea
 
Progetto innovalascuola l'età augustea mosaici imperiali
Progetto innovalascuola l'età augustea mosaici imperiali Progetto innovalascuola l'età augustea mosaici imperiali
Progetto innovalascuola l'età augustea mosaici imperiali velletri-sudest
 
La globalizzazione romana.pptx
La globalizzazione romana.pptxLa globalizzazione romana.pptx
La globalizzazione romana.pptxMilenaQuero
 
Raimondo Villano - Arte maiolica e funzione dei vasi farmaceutici
Raimondo Villano - Arte  maiolica  e  funzione  dei vasi farmaceuticiRaimondo Villano - Arte  maiolica  e  funzione  dei vasi farmaceutici
Raimondo Villano - Arte maiolica e funzione dei vasi farmaceuticiRaimondo Villano
 
Archeologia e metafisica_paper_italian_l
Archeologia e metafisica_paper_italian_lArcheologia e metafisica_paper_italian_l
Archeologia e metafisica_paper_italian_lmauvet52
 
strade di Roma
strade di Romastrade di Roma
strade di RomaToffol
 
Storia della Torre di Montesarchio
Storia della Torre di MontesarchioStoria della Torre di Montesarchio
Storia della Torre di MontesarchioAdriana Stanzione
 

Similaire à 11. Architettura romana - Materiali (19)

Le antiche strade romane
Le antiche strade romaneLe antiche strade romane
Le antiche strade romane
 
Materiali utilizzati fori colosseo corretta
Materiali utilizzati fori colosseo correttaMateriali utilizzati fori colosseo corretta
Materiali utilizzati fori colosseo corretta
 
Le antiche strade romane
Le antiche strade romaneLe antiche strade romane
Le antiche strade romane
 
Le strade romane antiche
Le strade romane anticheLe strade romane antiche
Le strade romane antiche
 
6 cemento
6 cemento6 cemento
6 cemento
 
Materiali lapidei 1
Materiali lapidei 1Materiali lapidei 1
Materiali lapidei 1
 
I leganti
I legantiI leganti
I leganti
 
Le_Strade_Romane_Edwin_Castri.pptx
Le_Strade_Romane_Edwin_Castri.pptxLe_Strade_Romane_Edwin_Castri.pptx
Le_Strade_Romane_Edwin_Castri.pptx
 
Acquedotti Romani: Capolavoro di Ingegneria
Acquedotti Romani: Capolavoro di IngegneriaAcquedotti Romani: Capolavoro di Ingegneria
Acquedotti Romani: Capolavoro di Ingegneria
 
Progetto innovalascuola l'età augustea mosaici imperiali
Progetto innovalascuola l'età augustea mosaici imperiali Progetto innovalascuola l'età augustea mosaici imperiali
Progetto innovalascuola l'età augustea mosaici imperiali
 
20. Le abitazioni romane - Altre tipologie
20. Le abitazioni romane - Altre tipologie20. Le abitazioni romane - Altre tipologie
20. Le abitazioni romane - Altre tipologie
 
La globalizzazione romana.pptx
La globalizzazione romana.pptxLa globalizzazione romana.pptx
La globalizzazione romana.pptx
 
Raimondo Villano - Arte maiolica e funzione dei vasi farmaceutici
Raimondo Villano - Arte  maiolica  e  funzione  dei vasi farmaceuticiRaimondo Villano - Arte  maiolica  e  funzione  dei vasi farmaceutici
Raimondo Villano - Arte maiolica e funzione dei vasi farmaceutici
 
Costruzioni onorarie
Costruzioni onorarie Costruzioni onorarie
Costruzioni onorarie
 
La citta di pompei
La citta di pompeiLa citta di pompei
La citta di pompei
 
Archeologia e metafisica_paper_italian_l
Archeologia e metafisica_paper_italian_lArcheologia e metafisica_paper_italian_l
Archeologia e metafisica_paper_italian_l
 
strade di Roma
strade di Romastrade di Roma
strade di Roma
 
Camille Corot
Camille CorotCamille Corot
Camille Corot
 
Storia della Torre di Montesarchio
Storia della Torre di MontesarchioStoria della Torre di Montesarchio
Storia della Torre di Montesarchio
 

Plus de LEZIONI DI STORIA DELL'ARCHITETTURA - Prof.ssa Philomène Gattuso (7)

SCHEMA PRIMA PAGINA RELAZIONE - FORMATO VERTICALE
SCHEMA PRIMA PAGINA RELAZIONE - FORMATO VERTICALESCHEMA PRIMA PAGINA RELAZIONE - FORMATO VERTICALE
SCHEMA PRIMA PAGINA RELAZIONE - FORMATO VERTICALE
 
SCHEMA PRIMA PAGINA RELAZIONE - FORMATO ORIZZONTALE
SCHEMA PRIMA PAGINA RELAZIONE - FORMATO ORIZZONTALESCHEMA PRIMA PAGINA RELAZIONE - FORMATO ORIZZONTALE
SCHEMA PRIMA PAGINA RELAZIONE - FORMATO ORIZZONTALE
 
32. Il Seicento - Il Barocco - Caratteri generali
32. Il Seicento - Il Barocco - Caratteri generali32. Il Seicento - Il Barocco - Caratteri generali
32. Il Seicento - Il Barocco - Caratteri generali
 
30. Donato Bramante - Michelangelo Buonarroti
30. Donato Bramante - Michelangelo Buonarroti30. Donato Bramante - Michelangelo Buonarroti
30. Donato Bramante - Michelangelo Buonarroti
 
29. Filippo Brunelleschi - Leon Battista Alberti
29. Filippo Brunelleschi - Leon Battista Alberti29. Filippo Brunelleschi - Leon Battista Alberti
29. Filippo Brunelleschi - Leon Battista Alberti
 
28. Il Rinascimento - Caratteri generali
28. Il Rinascimento - Caratteri generali28. Il Rinascimento - Caratteri generali
28. Il Rinascimento - Caratteri generali
 
23. Architettura bizantina in Calabria
23. Architettura bizantina in Calabria23. Architettura bizantina in Calabria
23. Architettura bizantina in Calabria
 

Dernier

Ticonzero news 148.pdf aprile 2024 Terza cultura
Ticonzero news 148.pdf aprile 2024 Terza culturaTiconzero news 148.pdf aprile 2024 Terza cultura
Ticonzero news 148.pdf aprile 2024 Terza culturaPierLuigi Albini
 
Corso di digitalizzazione e reti per segretario amministrativo
Corso di digitalizzazione e reti per segretario amministrativoCorso di digitalizzazione e reti per segretario amministrativo
Corso di digitalizzazione e reti per segretario amministrativovaleriodinoia35
 
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia RomanaXI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia RomanaStefano Lariccia
 
Storia dell’Inghilterra nell’Età Moderna.pptx
Storia dell’Inghilterra nell’Età Moderna.pptxStoria dell’Inghilterra nell’Età Moderna.pptx
Storia dell’Inghilterra nell’Età Moderna.pptxOrianaOcchino
 
IL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla Cresima
IL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla CresimaIL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla Cresima
IL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla CresimaRafael Figueredo
 
Esperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superiore
Esperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superioreEsperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superiore
Esperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superiorevaleriodinoia35
 
La seconda guerra mondiale per licei e scuole medie
La seconda guerra mondiale per licei e scuole medieLa seconda guerra mondiale per licei e scuole medie
La seconda guerra mondiale per licei e scuole medieVincenzoPantalena1
 
XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia RomanaXIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia RomanaStefano Lariccia
 
lezione di fisica_I moti nel piano_Amaldi
lezione di fisica_I moti nel piano_Amaldilezione di fisica_I moti nel piano_Amaldi
lezione di fisica_I moti nel piano_Amaldivaleriodinoia35
 

Dernier (9)

Ticonzero news 148.pdf aprile 2024 Terza cultura
Ticonzero news 148.pdf aprile 2024 Terza culturaTiconzero news 148.pdf aprile 2024 Terza cultura
Ticonzero news 148.pdf aprile 2024 Terza cultura
 
Corso di digitalizzazione e reti per segretario amministrativo
Corso di digitalizzazione e reti per segretario amministrativoCorso di digitalizzazione e reti per segretario amministrativo
Corso di digitalizzazione e reti per segretario amministrativo
 
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia RomanaXI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
 
Storia dell’Inghilterra nell’Età Moderna.pptx
Storia dell’Inghilterra nell’Età Moderna.pptxStoria dell’Inghilterra nell’Età Moderna.pptx
Storia dell’Inghilterra nell’Età Moderna.pptx
 
IL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla Cresima
IL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla CresimaIL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla Cresima
IL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla Cresima
 
Esperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superiore
Esperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superioreEsperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superiore
Esperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superiore
 
La seconda guerra mondiale per licei e scuole medie
La seconda guerra mondiale per licei e scuole medieLa seconda guerra mondiale per licei e scuole medie
La seconda guerra mondiale per licei e scuole medie
 
XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia RomanaXIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
 
lezione di fisica_I moti nel piano_Amaldi
lezione di fisica_I moti nel piano_Amaldilezione di fisica_I moti nel piano_Amaldi
lezione di fisica_I moti nel piano_Amaldi
 

11. Architettura romana - Materiali

  • 1. MATERIALI E METODI DI COSTRUZIONE I Romani per costruire utilizzarono molti materiali: pietra, sabbia, inerti, calce, pozzolana, argilla, legno, furono i principali materiali da costruzione. Molto usati furono anche il tufo e il travertino delle cave di Tibur, oggi Bagni di Tivoli, centroitaliani; mentre, per costruzioni più ricche e prestigiose, usarono il marmo bianco importato dalla Grecia e dall'Asia Minore o, a partire dall'epoca di Cesare, da Luni, vicino a Carrara; marmi multicolori giungevano inoltre a Roma da tutto il mondo antico, usati spesso per rivestire muri realizzati con materiali più economici. Infatti alla base del sistema tecnico-costruttivo romano non vi era l’uso, come in Grecia, del duro ed elegante marmo squadrato, ma sin dall’inizio si adoperarono soprattutto materiali poveri che, però, non venivano più messi in opera solo a secco, ma venivano messi in opera con l’uso della malta. 1
  • 2. Il tufo, il travertino, l’argilla sono i materiali di cui i Romani dispongono in gran quantità: questi materiali vengono adesso impiegati a piccoli blocchi, di dimensioni molto più piccole di quelle che avevano nelle costruzioni greche, e che vengono tenuti assieme grazie all’uso della malta, usata dai Romani per la prima volta, permettendo di realizzare anche forme nuove: l’invenzione della malta, infatti, consentì alle strutture murarie di svincolarsi dalle forme più elementari. Ai Romani si deve, quindi, la realizzazione di una architettura grandiosa realizzata con l’uso di materiale povero, grazie soprattutto all’invenzione dei costruttori romani, prima della malta, e dopo del calcestruzzo. Romani inizialmente si servirono di maestranze etrusche ed italiche e furono poco interessati alle tecniche di costruzione perché erano soprattutto impegnati in una vita tesa alla lotta e alla conquista . 2
  • 3. In questa prima fase il popolo romano aveva mirato ad affermarsi come potenza militare, si era dato ordinamenti sociali e modelli politici, ma non si era mai impegnato artisticamente. Il cittadino romano era prima di tutto un soldato e un politico, per cui l’arte manuale non era degna a lui: l’arte era un’attività indegna, soltanto la letteratura acquistò considerazione anche da parte dei membri delle classi dominanti, che prima consideravano la letteratura un’attività da schiavi. Solo dopo la conquista della Magna Grecia, della Sicilia e dell’Asia minore, che fece giungere a Roma una gran quantità di opere d’arte di artisti greci, l’atteggiamento nei confronti dell’arte cominciò a cambiare. Inoltre, furono soprattutto dalle esigenze stesse della conquista che emerse la necessità di costruire ponti, strade, città, templi, fori, porti, acquedotti: tutto ciò portò i Romani a dovere necessariamente avere una notevole produzione costruttiva. Partendo dalla ruvida solidità delle costruzioni di pubblica utilità, cominciò ad emergere una estetica romana, prima in architettura, poi nella scultura e nella pittura, considerate ancora complementari all’architettura. Nel periodo Imperiale Roma organizza sotto di sé popoli molto diversi, a cui offre una stessa lingua (il latino), un identico sistema di leggi, un notevole sistema amministrativo. 3
  • 4. E’ solo a partire da questo periodo che comincia ad esistere un’arte romana: a partire dal II secolo a.C. Si costruiscono le più imponenti e complesse architetture, nelle quali i Romani dimostrano di aver raggiunto una grandissima abilità nelle tecniche costruttive, che diffondono anche lontano da Roma e dall’Italia, in tutta l’estensione dell’Impero: in gran parte dell’Europa, nelle regioni dell’Africa, in Asia, dove si diffusero le forme architettoniche romane. . 4
  • 5. LA MALTA DELL’ANTICA ROMA La malta è un impasto plastico che può essere composto da: 1.un legante (es. calce) + acqua + sabbia = malta aerea semplice (malta a base di grassello di calce, che fa presa solamente in aria); 2. un legante (es. calce, pozzolana, cocciopesto, cemento) + acqua + sabbia = malta idraulica composta: malta a base di grassello di calce, da rendere idraulica aggiungendo i seguenti inerti o agglomeranti: - pozzolana (legante idraulico) - cocciopesto: argilla cotta (polvere di mattone) (legante idraulico) La pozzolana è un materiale naturale di origine vulcanica, diffusa in varie località del Lazio, della Campania e della Sicilia, che contiene dei costituenti che, combinandosi con la calce, a temperatura ordinaria ed in presenza di acqua, forma dei composti stabili, inattaccabili dall'umidità. La malta idraulica fa presa e indurisce anche quando viene posta in opera all’aria, in luoghi umidi o in ambiente sommerso. 5
  • 6. IL CALCESTRUZZO dell’antica ROMA Una volta scoperta la malta i Romani riuscirono a realizzare il calcestruzzo, che ha rivoluzionato la storia dell'architettura: si tratta di un conglomerato a base di acqua, calce, pozzolana, sabbia e inerti (ghiaia) detto dai Romani “structura caementicia” = MATERIA + CEMENTA. MATERIA = MALTA = 2 sabbia + 1 calce spenta 3 pozzolana + 1 calce spenta CAEMENTA= INERTI = pietre grezze: scaglie, scapoli ciottoli. Ottenuta la malta, i Romani aggiunsero a questa miscela: pietrisco e frammenti di laterizi, riuscendo a realizzare una vera roccia artificiale che ha sfidato i secoli La scelta dei materiali, la composizione e le modalità di messa in opera del calcestruzzo utilizzato all’epoca dell’Impero Romano 6
  • 7. vengono dettagliatamente riportate da Vitruvio nei suoi 10 libri del Trattato De Architectura. Grazie al calcestruzzo fu superato il tradizionale linearismo dello stile classico, basato sul sistema trilitico (a pilastri e architravi in pietra). Infatti, l’introduzione del calcestruzzo ha permesso ai Romani di costruire archi e volte di dimensioni eccezionali, che, di conseguenza, permettevano di costruire edifici prima impensabili: grandi anfiteatri e terme, cupole come quella del Pantheon. Le volte in calcestruzzo dei Romani erano molto più resistenti e anche molto più leggere di quelle realizzate in pietra: questo consentiva, quindi, di coprire luci notevoli su muri meno spessi. Inoltre, erano più facili da realizzare, perché non richiedevano la sagomazione dei singoli conci, ma si potevano realizzare anche mediante un’unica gettata di calcestruzzo (tipi di volte semplici). L’uso del calcestruzzo fu utile anche per la realizzazione di nuove strutture murarie, permettendo il passaggio dalle cosiddette murature “a secco” a quelle cosiddette “a sacco”: l'abbinamento di struttura in calcestruzzo e paramento in marmo o mattoni (OPUS CAEMENTICIUM) divenne molto 7
  • 8. frequente per grandi edifici, complessi abitativi, terme e magazzini. I muri avevano una struttura interna di calcestruzzo, che poteva essere rivestita con materiali diversi: inizialmente furono usati marmo e travertino, in epoca imperiale si usò soprattutto il mattone, in particolar modo per le facciate. L’architettura che ne deriva non ha certamente la nitidezza del marmo, ma è leggera, elastica, flessibile: • può raggiungere grandi altezze • sopportare grandi carichi • cingere ampi spazi vuoti. E’ soprattutto l’architettura più adatta a uno sviluppo formale per linee e superfici curve: infatti, nell’architettura romana, a differenza di quella greca tutta imposta su linee rette, la curva è il principio formale di tutta la costruzione, fino alla composizione urbanistica. 
 8
  • 9. L’impiego
del
laterizio,
e
successivamente
del
calcestruzzo
 alternato
 con
 membrature
 in
 laterizio,
 consentirà
 di
 realizzare
 coperture
 di
 ambienti
 di
 notevoli
 dimensioni,
 permettendo
 di
 approdare
 a
 realizzazioni
 del
 tutto
 nuove
 tipologicamente,
 il
 cui
 significato
 è
 da
 ricercare
 nella
 spazialità
interna.
 A
differenza
dei
Greci,
i
Romani
costruivano
soprattutto
per
 conformare
 degli
 spazi
 interni:
 questi
 vanno
 valutati
 dall’ampiezza
atmosferica,
dalle
luci
e
dalle
ombre
che
vi
si
 creavano,
 per
 effetto
 delle
 bucature
 che
 si
 aprivano
 all’esterno,
dalla
decorazione
delle
pareti,
se
in
rivestimenti
 marmorei
o
ad
affreschi
su
intonaci.

 I Romani, quindi, hanno aperto un filone del tutto nuovo nell’architettura – la poetica dello spazio – definendo una serie notevole di mutazioni tipologiche. 9
  • 10. LA FABBRICAZIONE dei manufatti in argilla Il primo laterizio realizzato in argilla è stato il mattone. Il mattone è così antico che ha accompagnato la storia dell’uomo sin dagli albori arrivando fino ai nostri giorni pressoché immutato nella geometria e subendo una lenta evoluzione tecnologica. Gran parte della storia dell'architettura vede come assoluto protagonista il mattone: è questo infatti l'elemento base delle costruzioni romane, romaniche, gotiche, rinascimentali, barocche e neoclassiche, ecc. Le sue caratteristiche vincenti - l'economicità e il facile impiego - lo imposero in pressoché tutte le civiltà del mondo. 10
  • 11. I laterizi prodotti dai Romani erano fabbricati con argilla impastata con acqua e spesso con sabbia, paglia o pozzolana fine. L'impasto veniva compresso a mano in una forma di legno. Messi ad asciugare all’ombra, venivano fatti essiccare per parecchio tempo al coperto, in ambienti ventilati, venivano rigirati spesso perché non si accartocciassero. Infine, appilati di taglio, cuocevano nella fornace a una temperatura sugli 800 gradi. I laterizi così ottenuti, prodotti in formati standardizzati vennero usati come elementi strutturali in costruzioni murarie, come elementi per manti di copertura, come materiale di riempimento. 11
  • 12. I LATERIZI I laterizi crudi seccati al sole o appena cotti erano detti “LATERES”. I laterizi cotti al forno, invece, erano detti LATERES COCTI e si ottenevano dalla cottura dell’argilla. I laterizi costituiscono gli elementi da sempre riconosciuti per la realizzazione di murature portanti e non portanti, a partire dalle costruzioni in mattoni cotti risalenti all'epoca dell'impero romano. 12
  • 13. I Romani ne esaltano le prestazioni sviluppandone le tecnologie. L’uso del mattone, in forme tipizzate e con il marchio della fornace per garantire il prodotto, impiegato per uso strutturale e decorativo, si diffonde. Tutti gli elementi della grande architettura romana sono realizzati con mattoni e pezzi speciali di cotto. I laterizi prodotti dai Romani erano fabbricati con argilla impastata con acqua e spesso con sabbia, paglia o pozzolana fine. L'impasto veniva compresso a mano in una forma di legno. Messi ad asciugare all’ombra, venivano fatti essiccare per parecchio tempo al coperto, in ambienti ventilati, venivano rigirati spesso perché non si accartocciassero. Infine, appilati di taglio, cuocevano nella fornace a una temperatura sugli 800 gradi. I laterizi così ottenuti, prodotti in formati standardizzati vennero usati come elementi strutturali in costruzioni murarie, come elementi per manti di copertura, come materiale di riempimento. 13
  • 14. I MANUFATTI IN COTTO I manufatti in argilla già in epoca romana contano un vasto repertorio costituito da mattoni, tegole, tavelle da solaio, tubi fittili a sezione circolare per lo smaltimento delle acque, anfore per l’esecuzione di coperture e volte. Le operazioni di formatura a mano permisero di creare una vasta gamma di prodotti, tanto che furono realizzati degli abachi per le misure dei materiali cotti, con il campione reale di ciascuna forma di laterizio. Il fatto che le dimensioni dei laterizi variasse spesso, sicuramente era dovuto all’uso di vendere questi prodotti a numero, e non a peso: diminuendo le dimensioni si poteva avere un maggior ricavo economico per i venditori. ABACO DI CERVIA, campioni per la misura dei laterizi 14
  • 15. MATTONE Il MATTONE fin dalle origini ha avuto una forma quadrata, pur subendo nei secoli numerose mutazioni dimensionali. In epoca romana la produzione dei mattoni cotti si normalizza su alcuni tipi ben precisi di dimensioni differenti ma di forma quadrata con lato proporzionale alla misura del piede romano, pari a 29,6 cm: • bessales: lato di 19.7 cm (equivalente a 2/3 di piede) • pedales: lato di 29,6 cm (equivalente a 1 piede) • sesquipedales: lato di 44,4 cm (equivalente a 1/2 piede) • bipedales: lato di 59,2 cm (equivalente a 2 piedi) La misura che è variata maggiormente è sempre stata quella dello spessore, variabile tra 2,5 cm e 4,5 cm, secondo i diversi periodi di fabbricazione. • Testimonianza dell'attività dei primi fornaciai è il mattone manubriato, chiamato così per la fessura utilizzata come presa per renderlo più maneggevole. Le sue misure erano cm 29,5 x 45 x 6,5 e il peso kg 16. 15
  • 16. La pratica del mattone quadrato e sottile ha permesso notevoli espressioni costruttive, specialmente se usato in forma triangolare dopo la spaccatura in cantiere, con la martellina, dell’elemento quadrato in due parti triangolari uguali: si ottenevano così i semilateres. Si usò anche mescolare, a volte, all’argilla dell’impasto il tufo pesto, per cui i mattoni da giallo suolo, con la cottura diveniva rossiccio (mattone rosso Severiano 16
  • 17. Abaco dei laterizi inventati dai Romani 17
  • 18. ANFORE Le anfore o Caruselli venivano utilizzate per costruire le volte, il cui peso così risultava notevolmente più leggero, oltre a rendere gli ambienti molto più freschi in estate e più caldi in inverno. 18
  • 19. 19
  • 20. 20