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Il caso di «Blue Whale» fra mito e realtà
A cura della Dott.ssa Laura Crapanzano Criminologa
Internet è piena di gruppi da Instagram, facebook, ask, wathapp, dedicati al suicidio, alcuni cercano
di aiutare i proprio iscritti a non commetterlo, altri sono invece luoghi di incontro per chi cerca
consigli su come renderlo indolore o persino qualcuno con cui commetterlo. Purtroppo è difficile
capire quanto questi luoghi possano rappresentare una risorsa per evitare il suicidio o piuttosto
una riserva di caccia per personaggi poco raccomandabili che non vedono l’ora di accanirsi su
soggetti vulnerabili.. Il fenomeno sembrava essere circoscritto alla sola Russia ma purtroppo è
riuscito a contagiare molti giovani d’Europa. Un sito che è stato chiuso da qualche settimana ma
che probabilmente è riuscito a rapire molti giovani e, tra questi, soprattutto tanti adolescenti.
L’assurdo rituale consiste in cinquanta prove che bisogna effettuare prima di compiere il passo
definitivo verso la morte, e comprende l’incidersi sul braccio con una lama, la figura del
mammifero. Un gioco dell’orrore che arriva dalla mente diabolica di un giovane russo, individuato
e arrestato dalla polizia, che ha però già provocato numerose vittime nel suo Paese e per il quale le
forze di polizia europee si sono trovate costrette ad alzare la guardia poiché il gioco è dilagato in
maniera folle oltreconfine
Le 50 prove sono queste:
1- Incidetevi sulla mano con il rasoio "f57" e inviate una foto al curatore
2 - Alzatevi alle 4.20 del mattino e guardate video psichedelici e dell'orrore che il curatore vi invia
direttamente
3 - Tagliatevi il braccio con un rasoio lungo le vene, ma non tagli troppo profondi. Solo tre tagli, poi
inviate la foto al curatore
4 - Disegnate una balena su un pezzo di carta e inviate una foto al curatore
5 - Se siete pronti a "diventare una balena" incidetevi "yes" su una gamba. Se non lo siete tagliatevi
molte volte. Dovete punirvi
6 - Sfida misteriosa
7 - Incidetevi sulla mano con il rasoio "f57" e inviate una foto al curatore
8 - Scrivete "#i_am_whale" nel vostro status di VKontakte (VKontakte è il Facebook russo, ndr)
9 - Dovete superare la vostra paura
10 - Dovete svegliarvi alle 4.20 del mattino e andare sul tetto di un palazzo altissimo
11 - Incidetevi con il rasoio una balena sulla mano e inviate la foto al curatore
12 - Guardate video psichedelici e dell'orrore tutto il giorno
13 - Ascoltate la musica che vi inviano i curatori
14 - Tagliatevi il labbro
15 - Passate un ago sulla vostra mano più volte
16 - Procuratevi del dolore, fatevi del male
17 - Andate sul tetto del palazzo più alto e state sul cornicione per un po' di tempo
18 - Andate su un ponte e state sul bordo
19 - Salite su una gru o almeno cercate di farlo
20 - Il curatore controlla se siete affidabili
21 - Abbiate una conversazione "con una balena" (con un altro giocatore come voi o con un
curatore) su Skype
22 - Andate su un tetto e sedetevi sul bordo con le gambe a pensoloni
23 - Un'altra sfida misteriosa
24 - Compito segreto
25 - Abbiate un incontro con una "balena"
26 - Il curatore vi dirà la data della vostra morte e voi dovrete accettarla
27 - Alzatevi alle 4.20 del mattino e andate a visitare i binari di una stazione ferroviaria
28 - non parlate con nessuno per tutto il giorno
29 - Fate un vocale dove dite che siete una balena
dalla 30 alla 49 - Ogni giorno svegliatevi alle 4. 20 del mattino, guardate i video horror, ascoltate la
musica che il curatore vi mandi, fatevi un taglio sul corpo al giorno, parlate a "una balena"
50 - Saltate da un edificio alto. Prendetevi la vostra vita.
Dopo il servizio de Le Iene domenica scorsa su molte pagine web italiane si è ritornati a parlare del
caso «Blue Whale1. Intanto le basi: con il nome «Blue Whale» si identifica una sorta di assurdo
rituale che ha lo scopo di condurre qualcuno, prevalentemente un giovane, debole e depresso, verso
il suicidio. Una sorta di gioco online a cui si decide di partecipare volontariamente postando un
messaggio con l’hashtag #f57 che porta all’immediato contatto in forma privata con un «master»
che sottopone un elenco di prove ben precise. Il master sarebbe in possesso di informazioni
personali che in caso di disobbedienza porterebbero a ritorsioni violente sulla famiglia del
«giocatore». Le presunte, ma decisamente tutte da confermare, morti dovute a questo assurdo gioco
sarebbero oltre 130, con casi che si concentrano in Russia, ma si estendono anche al resto del
mondo. A rinvigorire la storia ci sarebbe anche l’arresto di Philiph Budeikin, ragazzo russo che si
sarebbe dichiarato colpevole di aver portato al suicidio un numero imprecisato di persone Il nome
Blue Whale si ispira ovviamente alle balene e alla loro pratica di spiaggiarsi e morire senza alcun
apparente motivo. Come detto, in questi giorni anche in Italia si stanno verificando casi di morte
assurda, un episodio a Livorno uno a Pescara, uno a Lucca ma anche nel nostro territorio purtroppo
si sta verificando questa situazione, perche facimente raggiungibili da socialnetwork
Ma non sono da indenficare come il famoso l’hashtag #f57, ma come immolazione in gruppi
wathapp che nascono come funghi nella rete postando immagini di ferite autoinflitte e chiede
di poter giocare a questo gioco, ma paradossalmente sembra tutta una vicenda che si
autoalimenta basandosi sulla suggestione.
Un consiglio fondamentale è per i genitori, guardate i vostri fogli, polsi braccia e gambe, per
vedere se hanno un qualsiasi graffio riconducibile ad auto inflizione,
Ai comnpagni e amici, perche spesso i minori non hanno dialogo con i genitori ed è quasi
una forma di richiesta di aiuto, mentre gli amici ne sono a conoscenza e possono iìformare gli
adulti di quello che sta succedendo,
controllare i cellulari ai vostri ragazzi, e guardate cosa fanno , che chatt hanno con chi
parlano, quli sono i loro amici, se vedete dei segfnali particolari, tipo stanchezza tristezza,
voglia di non uscire, se stanno svegli sino a notte tarda…. Con il celluklare in mano…..
ALLARMATEVI,
sequestrare i cellulari in caso di evidente situazionme di pericolo e portarli in qualsiasi posto
di polizia per i controlli,
La vicenda Blue Whale è il classico esempio di quanto la cautela sia necessaria nel
riportare una notizia presa dal Web. Le fonti sono spesso confuse, contraddittorie o
volutamente criptiche perché fanno parte di un gioco e di una sottocultura volta a
creare un alone di mistero attorno a qualcosa che ha basi molto meno solide di
quanto pensiamo, in cui una vera tragedia può confondersi con una foto piena di
sangue finto. La parte più surreale della vicenda è come da una leggenda
metropolitana si sia passati allo sfruttamento commerciale, rendendo verità un mito
di Internet e portando i media di tutta italia a parlare di un presunta nuova moda tra i
giovani. D’altronde le caratteristiche c’erano tutte: disagio giovanile, l’Internet cattiva,
notizie difficili da verificare La verità è che ci sono troppi adolescenti lasciati da soli
in una cameretta con internet, e troppi genitori presi con i loro tran tran quotidiano,
che lasciano i figli troppo tempo da soli, non c’e più socializzazione e contatto
umano… ma tutto si forma e si concretizza nel virtuale, sino all’epilogo finale
,

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  • 1. Il caso di «Blue Whale» fra mito e realtà A cura della Dott.ssa Laura Crapanzano Criminologa Internet è piena di gruppi da Instagram, facebook, ask, wathapp, dedicati al suicidio, alcuni cercano di aiutare i proprio iscritti a non commetterlo, altri sono invece luoghi di incontro per chi cerca consigli su come renderlo indolore o persino qualcuno con cui commetterlo. Purtroppo è difficile capire quanto questi luoghi possano rappresentare una risorsa per evitare il suicidio o piuttosto una riserva di caccia per personaggi poco raccomandabili che non vedono l’ora di accanirsi su soggetti vulnerabili.. Il fenomeno sembrava essere circoscritto alla sola Russia ma purtroppo è riuscito a contagiare molti giovani d’Europa. Un sito che è stato chiuso da qualche settimana ma che probabilmente è riuscito a rapire molti giovani e, tra questi, soprattutto tanti adolescenti. L’assurdo rituale consiste in cinquanta prove che bisogna effettuare prima di compiere il passo definitivo verso la morte, e comprende l’incidersi sul braccio con una lama, la figura del mammifero. Un gioco dell’orrore che arriva dalla mente diabolica di un giovane russo, individuato e arrestato dalla polizia, che ha però già provocato numerose vittime nel suo Paese e per il quale le forze di polizia europee si sono trovate costrette ad alzare la guardia poiché il gioco è dilagato in maniera folle oltreconfine Le 50 prove sono queste: 1- Incidetevi sulla mano con il rasoio "f57" e inviate una foto al curatore 2 - Alzatevi alle 4.20 del mattino e guardate video psichedelici e dell'orrore che il curatore vi invia direttamente 3 - Tagliatevi il braccio con un rasoio lungo le vene, ma non tagli troppo profondi. Solo tre tagli, poi inviate la foto al curatore 4 - Disegnate una balena su un pezzo di carta e inviate una foto al curatore 5 - Se siete pronti a "diventare una balena" incidetevi "yes" su una gamba. Se non lo siete tagliatevi molte volte. Dovete punirvi
  • 2. 6 - Sfida misteriosa 7 - Incidetevi sulla mano con il rasoio "f57" e inviate una foto al curatore 8 - Scrivete "#i_am_whale" nel vostro status di VKontakte (VKontakte è il Facebook russo, ndr) 9 - Dovete superare la vostra paura 10 - Dovete svegliarvi alle 4.20 del mattino e andare sul tetto di un palazzo altissimo 11 - Incidetevi con il rasoio una balena sulla mano e inviate la foto al curatore 12 - Guardate video psichedelici e dell'orrore tutto il giorno 13 - Ascoltate la musica che vi inviano i curatori 14 - Tagliatevi il labbro 15 - Passate un ago sulla vostra mano più volte 16 - Procuratevi del dolore, fatevi del male 17 - Andate sul tetto del palazzo più alto e state sul cornicione per un po' di tempo 18 - Andate su un ponte e state sul bordo 19 - Salite su una gru o almeno cercate di farlo 20 - Il curatore controlla se siete affidabili 21 - Abbiate una conversazione "con una balena" (con un altro giocatore come voi o con un curatore) su Skype 22 - Andate su un tetto e sedetevi sul bordo con le gambe a pensoloni 23 - Un'altra sfida misteriosa 24 - Compito segreto 25 - Abbiate un incontro con una "balena" 26 - Il curatore vi dirà la data della vostra morte e voi dovrete accettarla 27 - Alzatevi alle 4.20 del mattino e andate a visitare i binari di una stazione ferroviaria 28 - non parlate con nessuno per tutto il giorno 29 - Fate un vocale dove dite che siete una balena dalla 30 alla 49 - Ogni giorno svegliatevi alle 4. 20 del mattino, guardate i video horror, ascoltate la musica che il curatore vi mandi, fatevi un taglio sul corpo al giorno, parlate a "una balena"
  • 3. 50 - Saltate da un edificio alto. Prendetevi la vostra vita. Dopo il servizio de Le Iene domenica scorsa su molte pagine web italiane si è ritornati a parlare del caso «Blue Whale1. Intanto le basi: con il nome «Blue Whale» si identifica una sorta di assurdo rituale che ha lo scopo di condurre qualcuno, prevalentemente un giovane, debole e depresso, verso il suicidio. Una sorta di gioco online a cui si decide di partecipare volontariamente postando un messaggio con l’hashtag #f57 che porta all’immediato contatto in forma privata con un «master» che sottopone un elenco di prove ben precise. Il master sarebbe in possesso di informazioni personali che in caso di disobbedienza porterebbero a ritorsioni violente sulla famiglia del «giocatore». Le presunte, ma decisamente tutte da confermare, morti dovute a questo assurdo gioco sarebbero oltre 130, con casi che si concentrano in Russia, ma si estendono anche al resto del mondo. A rinvigorire la storia ci sarebbe anche l’arresto di Philiph Budeikin, ragazzo russo che si sarebbe dichiarato colpevole di aver portato al suicidio un numero imprecisato di persone Il nome Blue Whale si ispira ovviamente alle balene e alla loro pratica di spiaggiarsi e morire senza alcun apparente motivo. Come detto, in questi giorni anche in Italia si stanno verificando casi di morte assurda, un episodio a Livorno uno a Pescara, uno a Lucca ma anche nel nostro territorio purtroppo si sta verificando questa situazione, perche facimente raggiungibili da socialnetwork Ma non sono da indenficare come il famoso l’hashtag #f57, ma come immolazione in gruppi wathapp che nascono come funghi nella rete postando immagini di ferite autoinflitte e chiede di poter giocare a questo gioco, ma paradossalmente sembra tutta una vicenda che si autoalimenta basandosi sulla suggestione. Un consiglio fondamentale è per i genitori, guardate i vostri fogli, polsi braccia e gambe, per vedere se hanno un qualsiasi graffio riconducibile ad auto inflizione, Ai comnpagni e amici, perche spesso i minori non hanno dialogo con i genitori ed è quasi una forma di richiesta di aiuto, mentre gli amici ne sono a conoscenza e possono iìformare gli adulti di quello che sta succedendo, controllare i cellulari ai vostri ragazzi, e guardate cosa fanno , che chatt hanno con chi parlano, quli sono i loro amici, se vedete dei segfnali particolari, tipo stanchezza tristezza, voglia di non uscire, se stanno svegli sino a notte tarda…. Con il celluklare in mano….. ALLARMATEVI, sequestrare i cellulari in caso di evidente situazionme di pericolo e portarli in qualsiasi posto di polizia per i controlli, La vicenda Blue Whale è il classico esempio di quanto la cautela sia necessaria nel riportare una notizia presa dal Web. Le fonti sono spesso confuse, contraddittorie o volutamente criptiche perché fanno parte di un gioco e di una sottocultura volta a creare un alone di mistero attorno a qualcosa che ha basi molto meno solide di quanto pensiamo, in cui una vera tragedia può confondersi con una foto piena di sangue finto. La parte più surreale della vicenda è come da una leggenda metropolitana si sia passati allo sfruttamento commerciale, rendendo verità un mito di Internet e portando i media di tutta italia a parlare di un presunta nuova moda tra i giovani. D’altronde le caratteristiche c’erano tutte: disagio giovanile, l’Internet cattiva, notizie difficili da verificare La verità è che ci sono troppi adolescenti lasciati da soli in una cameretta con internet, e troppi genitori presi con i loro tran tran quotidiano,
  • 4. che lasciano i figli troppo tempo da soli, non c’e più socializzazione e contatto umano… ma tutto si forma e si concretizza nel virtuale, sino all’epilogo finale ,