1. corso
DESIGN PER LA SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE
2.1
LA PROGETTAZIONE DEL CICLO DI VITA
Emanuela Delfino
Politecnico di Milano / DESIGN dept. / DIS / De.SOS
LeNS, the Learning Network on Sustainability
Emanuela Delfino
Politecnico di Milano / DESIGN Dept / DIS / Scuola del Design / Italia
2. CONTENUTI:
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impatto ambientale di un prodotto
ciclo di vita del prodotto
unità funzionale
Life Cycle Design (LCD)
strategie di LCD (di prodotto)
“vantaggio” e complessità del LCD
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3. L’IMPATTO AMBIENTALE DI UN PRODOTTO E’ LO
“SCAMBIO” DI SOSTANZE TRA IL SUO SISTEMA
PRODOTTO (PRODUZIONE, CONSUMO E DISMISSIONE)
E LA GEOSFERA E LA BIOSFEREA (AMBIENTE):
input: estrazione di sostanze dall’ambiente
output: emissione di sostanze nell’ambiente
… QUESTI SCAMBI DETERMINANO EFFETTI
AMBIENTALI PIU’ O MENO DANNOSI
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4. EFFETTI DANNOSI relativi agli INPUT
ESAURIMENTO DELLE RISORSE
ALTERAZIONE EQUILIBRIO ECOSISTEMI
(output dannosi processi estrattivi)
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5. EFFETTI DANNOSI relativi agli output
riscaldamento del globo (effetto serra)
buco nell’ozono
eutrofizzazione
acidificazione
smog
tossine
rifiuti
...
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6. COME ASSOCIARE GLI EFFETTI AMBIENTALI
A UN PRODOTTO?
CRITERI:
- CICLO DI VITA DEL PRODOTTO
- UNITA’ FUNZIONALE
[STRUMENTO VALUTAZIONE: LIFE CYCLE ASSESSMENT]
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7. CICLO DI VITA DEL PRODOTTO
IL PRODOTTO È INTERPRETATO IN RELAZIONE AGLI
EFFETTI AMBIANTALI DETERMINATI DA TUTTI GLI
INPUT E GLI OUTPUT DI TUTTI I PROCESSI CHE
CARATTERIZZANO TUTTE LE FASI DEL SUO CICLO DI
VITA:
. PRE-PRODUZIONE
. PRODUZIONE
. DISTRIBUZIONE
. USO
. DISMISSIONE
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8. FASI DEL
CICLO DI
VITA DEL
PRODOTTO
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9. [CICLO DI VITA DEL PRODOTTO]
PRE-PRODUZIONE
ACQUISIZIONE RISORSE (PER MATERIALI O/E ENERGIA)
TRASPORTO AL SITO PRODUTTIVO
TRASFORMAZIONE IN MATERIALI O/E ENERGIA
RISORSE PRIMARIE
rinnovabili/non in esaurimento
non rinnovabili/in esaurimento
RISORSE SECONDARIE
pre-consumo
post-consumo
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FASI DEL
CICLO DI
VITA DEL
PRODOTTO
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11. [CICLO DI VITA DEL PRODOTTO]
PRODUZIONE
TRASFORMAZIONE DEI MATERIALI (in componenti)
ASSEMBLAGGIO (componenti)
FINITURA (prodotto)
MATERIALI DIRETTI (processi su)
rimarranno nel prodotto finale
MATERIALI INDIRETTI (processi su)
funzionali alla produzione
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13. [CICLO DI VITA DEL PRODOTTO]
DISTRIBUZIONE
IMBALLAGGIO (ciclo di vita)
primario
secondario
terziario
TRASPORTO
dal sito produttivo …(rivenditore) … utente finale
IMMAGAZZINAMENTO
eventuale consumo risorse (es. raffreddamento)
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15. [CICLO DI VITA DEL PRODOTTO]
USO
USO O CONSUMO
con eventuale consumo di risorse
SERVIZIO
manutenzione
riparazione
aggiornamento
...
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FASI DEL
CICLO DI
VITA DEL
PRODOTTO
17. [CICLO DI VITA DEL PRODOTTO]
DISMISSIONE
RACCOLTA
RECUPERO FUNZIONALITÀ PRODOTTO O COMPONENTI
riuso
rifabbricazione
VALORIZZ. MATERIALI, ENERGIA (anello chiuso o aperto)
riciclaggio
compostaggio
incenerimento con eventuale recupero energetico
NESSUN RECUPERO
discarica / dispersione
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FASI CICLO
DI VITA DEL
PRODOTTO
19. UNITA’ FUNZIONALE
NON SI VALUTA UN PRODOTTO, MA I PROCESSI CHE
CARATTERIZZANO IL SODDISFACIMENTO DI UNA
DETERMINATA FUNZIONE
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20. IL METODO PIU’ AFFIDABILE PER VALUTARE IL CICLO
DI VITA DEI PRODOTTI IN RELAZIONE ALL’UNITA’
FUNZIONALE?
LIFE CYCLE ASSESMENT (LCA)
ISO 14040
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21. LIFE CYCLE ASSESMENT (LCA)
es. SEDIA RIVESTITA (VITA UTILE 8 ANNI)
PRE-PROD.
DISTRIBUZIONE
PRODUZIONE
USO
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DISMISSIONE
22. LIFE CYCLE ASSESMENT (LCA)
es. LAVATRICE (VITA UTILE 10 ANNI)
PRE-PROD.
DISTRIBUZIONE
PRODUZIONE
USO
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DISMISSIONE
23. pertanto OGGI:
SIAMO IN GRADO DI VALUTARE GLI IMPATTI/EFFETTI
AMBIENTALI DEI PRODOTTI
e quindi
POSSIAMO DEFINIRE I REQUISITI AMBIENTALI PER
LA PROGETTAZIONE DEI PRODOTTI
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24. … disciplina che integra i requisiti ambientali nei
processi progettuali
LIFE CYCLE DESIGN (LCD)
in italiano:
PROGETTAZIONE DEL CICLO DI VITA (DEI PRODOTTI)
(anche eco-design, design for the environment, ...)
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25. LIFE CYCLE DESIGN (DI PRODOTTO)
APPROCCI (COSA IMPLICA?):
UN ORIZZONTE PROGETTUALE PIÙ ESTESO
alla progettazione del CICLO DI VITA del prodotto
UN RIFERIMENTO PROGETTUALE PIU’ “A MONTE”
dalla progettazione del prodotto
alla progettazione della FUNZIONE (soddisfazione)
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26. LIFE CYCLE DESIGN
OBIETTIVO AMBIENTALE
MINIMIZZARE L’IMPATTO DI INPUT E OUTPUT
quantitativamente (meno input/output)
qualitativamente (input/output con minor impatto)
(in relazione al ciclo di vita e alla unità funzionale)
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27. “VANTAGGI” DEL LIFE CYCLE DESIGN
. prevenire, in fase progettuale, gli impatti
ambientali e’ molto più efficace che porre
rimedio ai danni successivamente
. contemplando effetti ambientali di tutte le fasi
per funzione, è
. l’unico corretto e completo
. il più efficace per individuare le priorità
progettuali ambientali per ogni prodotto
(variano)
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28. COMPLESSITA’ DEL LIFE CYCLE DESIGN
NUOVI REQUISITI (AMBIENTALI) PROGETTUALI DA CONTEMPLARE
MOLTI DATI/INFORMAZIONI / RELAZIONI DA CONSIDERARE
IMPREVEDIBILITÀ DELLA EVOLUZIONE TECNICO-ECONOMICA
ARTICOLAZIONE DEGLI ATTORI DEL CICLO DI VITA
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29. ADEGUARE L’APPROCCIO LCD
NUOVI REQUISITI (AMBIANTALI) PROGETTUALI DA CONTEMPLARE
MOLTI DATI/INFORMAZIONI / RELAZIONI DA CONSIDERARE
uso di metodi e strumenti da integrare nella progettazione
IMPREVEDIBILITÀ DELLA EVOLUZIONE TECNICO-ECONOMICA
flessibilità per un sistema tecnico-economico in evoluzione
ARTICOLAZIONE DEGLI ATTORI DEL CICLO DI VITA
adeguare alle caratteristiche del prodotto e dell’impresa:
per un ciclo di vita gestito in tutte le fasi
per un ciclo di vita che altri gestiscono in parte
per un ciclo di vita gestito in partnership con altri
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30. STRATEGIE DI LCD (DI PRODOTTO):
(definite/adottate dal DIS, Politecnico di Milano, INDACO)
minimizzazione delle risorse
scelta di risorse a basso impatto ambientale
ottimizzazione della vita dei prodotti
estensione della vita dei materiali
facilitazione del disassemblaggio
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31. INTERRELAZIONI TRA STRATEGIE LCD
PER UN DETERMINATO PRODOTTO:
. alcune strategie hanno maggiore rilevanza di altrie
. le strategie possono essere sinergiche o conflittuali
PER DECIDERE (e quindi per PROGETTARE):
. identificare le PRIORITÀ strategiche (ambientali)
(grado di rilevanza tra strategie per tipo di prodotto)
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