2. Caratteri generali
L’ Art Nouveau in Europa
Esponenti di spicco
Altre opere “Art Nouveau”
3. L'espressione “Art Nouveau” (in
francese "Arte Nuova”) deriva dal
negozio chiamato “Maison de l'Art
Nouveau” della Parigi della fine del
1800.
L’espressione viene attribuita ad un
particolare movimento artistico
diffusosi in Europa tra il 1880 e il 1910,
nel quale si promuoveva uno stile
architettonico e decorativo che si
diffuse in un'ampia gamma di arti , dal
design d'interni alla produzione di
mobili, dalla grafica all'arte della
lavorazione dei metalli, del vetro e
della ceramica, dai disegni su stoffa
all'illustrazione di libri.
Particolare che caratterizzò questo
movimento artistico fu la predilezione
per le linee curve (da cui la
denominazione “coup de fouet”, "colpo
di frusta") ispirate alle forme sinuose
del mondo vegetale (fu perciò detto
anche stile floreale) e combinate a
elementi di fantasia.
4. L'Art Nouveau, di cui
alcune tracce sono già
riconoscibili nell'arte dei
preraffaelliti e persino
nell'opera del poeta e
pittore William Blake, prese
le mosse dai principi
ispiratori del movimento
“Arts and Crafts”, fondato
da William Morris nel 1861.
Riprendendo i dogmi del
movimento e
rielaborandoli, Morris
aveva voluto creare uno
stile completamente nuovo
che non facesse alcun
riferimento agli stili del
passato, andando così
contro allo storicismo
dell'epoca vittoriana.
5. Nell'interpretazione degli artisti
che lo fecero proprio, questo
stile doveva essere il più adatto
a introdurre una coerenza
estetica nella vita quotidiana
della moderna borghesia,
attraverso una progettazione
"globale" che doveva
interessare nello stesso tempo
la struttura architettonica
(esterna e interna) delle dimore,
l'arredamento, le suppellettili, gli
oggetti e gli utensili per ogni
necessità pratica.
Nonostante l'intento di
coniugare qualità e costi
contenuti, l'Art Nouveau non
poté quasi mai giungere ad una
produzione di massa, restando
perlopiù ancorata a una
lavorazione artigianale di
pregio, in serie molto limitate.
6. Il fenomeno dell’Art Nouveau si diffuse così
presto in tutta Europa, ottenendo così
diversi nomi a seconda del Pese in cui ci si
trovava, come ad esempio “Modern style“ in
Inghilterra, “Modernismo” in Spagna,
“Jugendstil” in Germania, “Liberty” o
“Floreale” in Italia e “Sezessionstil” in
Austria.
Un punto importante per l'evoluzione di
quest'arte fu l'Esposizione Universale del
1900 a Parigi, nella quale lo “stile moderno”
trionfò in ogni campo.
Nel decennio successivo, il nuovo stile
venne presto messo in commercio con
prodotti dozzinali diretti ad un pubblico di
massa a cui l'Art Nouveau si interessò
all'incirca dal 1907 e a questo termine
venne attribuito un significato negativo.
7. Una delle caratteristiche più importanti dello stile è l'uso di una linea dinamica,
ondulata, fluida, curva, con tratto "a frusta“, per cui Iperbole e parabole venivano
continuamente impiegate.
Gli artisti dell'Art Nouveau selezionarono e modernizzarono alcuni tra gli elementi
più astratti del Rococò, come decorazioni di fiamme e conchiglie, al posto dei
classici ornamenti naturalistici Vittoriani. Prediligevano invece la Natura per fonte di
ispirazione ma ne stilizzarono evidentemente gli elementi e ne ampliarono il
repertorio con l'aggiunta di alghe ed erbe, quindi preferendo motivi floreali e
vegetali.
8. Altro fattore di grande
importanza è che l'Art
Nouveau non rinnegò l'uso dei
macchinari come accadde in
altri movimenti contemporanei,
ma vennero usati e integrati
nella creazione dell'opera. In
termini di materiali adoperati la
fonte primaria furono
certamente il vetro e il ferro
battuto, portando ad una vera
e propria forma di scultura e
architettura.
L'Art Nouveau si configurò
come stile ad ampio raggio,
che abbracciava i più disparati
campi come architettura,
design d'interni, design di
mobili e tessuti, utensili,
oggettistica ed illuminazione,
anche se la più sviluppata fu
senza dubbio la gioielleria. GIOIELLERIA
9. In gioielleria l'Art Per i primi due secoli
Nouveau ne rivitalizzò l’attenzione fu rivolta
l'arte, con la natura sulle gemme,
come principale fonte di specialmente sul
ispirazione, arricchita diamante, e il
dai nuovi livelli di gioielliere o l'orafo si
virtuosismo nella occupavano
smaltatura e principalmente di
nell'introduzione di incastonare pietre,
nuovi materiali, come per un loro vantaggio
opali o pietre puramente
semipreziose. economico. Ma ora
L'aperto interesse per l’Art Nouveau stava
l'arte giapponese e creando un tipo di
l'ancora più gioielleria
specializzato completamente
entusiasmo per la loro differente, nella quale
abilità nella lavorazione si delineava più
dei metalli, promosse un'artista-designer
nuove tematiche per gli che da un gioielliere
ornamenti. in sola qualità di
incastonatore di
pietre preziose.
10. Furono i gioiellieri di Parigi e Bruxelles che
crearono e definirono l'Art Nouveau in
gioielleria, e fu in queste città che vennero
creati gli esempi più rinomati.
I gioiellieri si dimostrarono molto acuti nel
guardare indietro al Rinascimento,
riprendendone i monili in oro lavorato e
smaltato, e la visione del gioielliere come
artista prima che artigiano. Nella maggior
parte delle opere di quel periodo le pietre
preziose retrocessero in un secondo piano. I
diamanti furono per lo più utilizzati con un
ruolo secondario, accostati a materiali meno
noti come il vetro, l'avorio e il corno.
11. Art Nouveau in Europa
STATI GERMANIA
UNITI
AUSTRIA
FRANCIA
ITALIA
SPAGNA
12. Italia & liberty
In Italia l'Art Nouveau viene comunemente
indicata con il termine “Stile floreale” o
“Liberty”, facendo riferimento al nome
dell'inglese Arthur Liberty, il quale aveva
fondato nel 1875 a Londra una ditta che
commerciava in oggetti di arredamento di
alto livello qualitativo, ma destinato ad un
largo numero di acquirenti. Il Liberty è una
tendenza artistica che a partire dall'ultimo
ventennio del 1800 arriva fino all'inizio della
prima guerra mondiale.
13. In Italia l'architettura Liberty
vede il suo massimo
esponente in Raimondo
D'Aronco, al quale si devono i
disegni per i padiglioni
dell'Esposizione Universale di
Torino del 1902, nei quali si
uniscono elementi della
Secessione austriaca con
motivi di origine orientale.
Fra le costruzioni più celebri
ricordiamo invece la "Casa
Castiglioni" a Milano, di
Giuseppe Sommaruga,
ritenuta la realizzazione che
meglio esprime il Liberty
italiano.
14. In Francia i principali esponenti di questo stile sono l'architetto Hector Guimard, il
quale creò particolari opere, soprattutto in alcune stazioni del métro di Parigi
(1898-1901), e l'artigiano del vetro Emile Gallé, del disegnatore di mobili Louis
Majorelle un altro importante esponente dell’Art Nouveau francese fu l’'illustratore
Alphonse Mucha, il quel oltre alle decorazioni degli interni di molti locali pubblici,
realizzò celebri opere all’interno del famoso ristorante “Chez Maxim” di Parigi.
15. Negli Stati Uniti l’Art
nouveau si diffuse in
tarda età,
concludendosi però
contemporaneamente
al periodo europeo.
L’unico esponente di
spicco di questo
periodo in America fu
Louis Comfort Tiffany, i
cui vasi e paralumi di
vetro colorato restano
inconfondibili per i loro
particolari motivi
fantasiosi.
16. In Germania lo stile Liberty si afferma col nome di "Jugendstil" (stile giovane).
Fece la sua comparsa come ornamento di libri, con fregi, frontespizi, capilettera,
cornici realizzate a motivi floreali e vegetali.
In seguito trovò spazio in ogni tipo di arredo, da tappezzerie e piastrelle, a
manifesti, quadri , mobili.
17. In Austria il Liberty prese invece il nome di “Sezessionstil” (Secessione) e
raggiunse il suo apice nei dipinti di Gustav Klimt (il più famoso esponente dell’Art
Nouveau nel mondo) e nei mobili e progetti architettonici di Josef Hoffmann.
18. In Spagna il Liberty assunse il nome e le caratteristiche estreme del modernismo
ed ebbe il suo artista più originale in Antonio Gaudi.
19.
20.
21. La vita di Gustav Klimt (nato nel 1862 e morto nel 1918), coincide quasi per intero con la
storia della “Secessione” viennese. Con il termine “Secessione” si intendono quei
movimenti artistici, nati a fine ’800 tra Germania ed Austria, che avevano come obiettivo
la creazione di uno stile che si distaccasse da quello accademico. Infatti le Secessioni
introdussero in Austria e in Germania le novità stilistiche dell’'Art Nouveau che in quel
momento dilagavano per tutta Europa.
22. A Vienna la Secessione, soprattutto in pittura, non fu tanto un atto di rivolta contro
l'arte del passato, che si sostiene non essere esistita, quanto piuttosto un'iniziativa
tesa a creare l'arte in Austria. La Secessione viennese fu un vasto movimento
culturale ed artistico che vide coinvolti architetti e pittori. La Vienna in cui questi
artisti si trovarono ad operare era in quel momento una delle capitali europee più
raffinate e colte e la presenza di musicisti, di intellettuali e di scrittori, rendevano
questa città ancora più affascinante.
23. Gustav Klimt nacque in un sobborgo di Vienna, e in questa città frequentò la
Scuola di arti e mestieri. Giovanissimo, insieme al fratello ed un amico, diede
vita alla prima società artistica, procurandosi commissioni per decorare edifici
pubblici. Ne ricavò una certa notorietà e ulteriori commissioni, quale l'importante
incarico di decorare l'aula magna dell'Università.
24. Nel 1897 fu tra i fondatori e primo presidente della “Secessione”, partecipando
sempre attivamente alle attività del gruppo da cui si distaccò in polemica nel 1906 per
fondare una nuova formazione: la Kunstschau. Klimt nei suoi primi lavori mostra una
precisione di disegno e di esecuzione assolutamente straordinarie, mostrando però il
riutilizzo di elementi rinascimentali nelle sue opere.
25. La sua personalità comincia ad acquisire una importante caratteristica intorno al
1890 quando la sua pittura partecipa sempre più attivamente al clima simbolista
europeo. Ma la svolta che portò Klimt al suo inconfondibile stile avvenne dieci anni
dopo con il quadro “Giuditta” del 1901. Da questo momento il suo stile si fa
decisamente bidimensionale, con l'accentuazione del linearismo e delle campiture
vivacemente decorate.
26. Due viaggi compiuti a Ravenna nel 1903 diedero a Klimt ulteriori stimoli. Da quel
momento l’oro, già presente in alcune opere precedenti, acquista una valenza
espressiva maggiore, fornendo la trama coloristica principale dei suoi quadri. Il
periodo aureo di Klimt si concluse nel 1909.
27. Seguì un periodo di crisi
esistenziale ed artistica dal
quale Klimt uscì dopo
qualche anno. Il suo stile
conobbe una nuova fase.
Scomparsi gli ori e le eleganti
linee liberty, nei suoi quadri
diviene protagonista il colore
acceso e vivace. Questa fase
viene di certo influenzata
dalla pittura espressionista
che già da qualche anno si
era manifestata in area
tedesca. E Klimt l'aveva
conosciuta soprattutto
attraverso l'attività di due
artisti viennesi, già suoi
allievi: Egon Schiele e Oscar
Kokoschka. La sua attività si
interruppe nel 1918, quando
a cinquantasei anni morì a
seguito di un ictus cerebrale.
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29. Antoni Gaudì nasce il 25 giugno del 1852 a Reus, Terragona, da Francisco Gaudì e
Antonia Cornet i Beltran. Poiché discendente di calderai (artigiani che riuscivano a
vedere un oggetto tridimensionale da una lastra di metallo) attribuisce alla sua
famiglia le sue capacità, la sua inventiva e la sua fantasia. Per dieci anni frequentò il
collegio dei Padri Scolopi di Reus e poi la Facoltà di Scienze dell'Università di
Barcellona (1863-1873), dove si interessò soprattutto agli insegnamenti pratici.
30. Gaudì stesso, anni dopo, raccontò che, tra le varie materie, era annoiato in
particolar modo dalla geometria analitica, disciplina che, secondo il suo parere,
riduce le forme geometriche in formule algebriche, a discapito dell'architettura.
All'età di ventidue anni Gaudì venne ammesso alla Scuola di Architettura di
Barcellona, la seconda in Spagna dopo quella di Madrid, che gli fornì una
preparazione tecnica e storica, basata sull'analisi dei monumenti antichi.
31. A causa delle modeste condizioni economiche della famiglia, Gaudì, durante gli
studi, lavora presso alcuni architetti; collabora con Juan Martorell, che lo
influenza nella predilezione per lo stile goticheggiante, con Francisco Del Villar,
primo progettista del Tempio della Sagrada Familia, e con Josep Fontserè i
Mestres che appoggia durante la realizzazione del Parco della Cittadella,
giardino pubblico costruito sul sito dell'antica cittadella fortificata demolita nel
1854.
50. FONTI:
Strumenti di ricerca Google ( www.google.it )
Itinerario nell’arte Volume 3 ( Zanichelli editore)
Realizzato da:
Andrea Crestani
5°F a.s. 2005/2006