10. I Migranti
Census 2001:29.683unità 12%della
popolazione
Census2011:53.361 unità 19,5%della
popolazione
All residents 273.369
WHITE 243.512 89.1%
English/Welsh/Scottish/
Northern Irish/British
220.018 80.5%
Irish 3.772 1.4%
Gypsy or Irish Traveller 198 0.1%
Other White 19.524 7.1%
MIXED 10.408 3.8%
White and Black Caribbean 2.182 0.8%
White and Black African 2.019 0.7%
White and Asian 3.351 1.2%
Other Mixed 2.856 1.0%
ASIAN/ ASIAN BRITISH 11.278 4.1%
Indian 2.996 1.1%
Pakistani 649 0.2%
Bangladeshi 1.367 0.5%
Chinese 2.999 1.1%
Other Asian 3.267 1.2%
BLACK/AFRICAN/CARIBBEAN
BLACK BRITISH
4.188 1.5%
African 2.893 1.1%
Caribbean 879 0.3%
Other Black 416 0.2%
ARAB 2.184 0.8%
ANY OTHER ETHNIC GROUP 1.799 0.7%
11. Ricca ed orgogliosa storia nell’accoglienza dei migranti:
•Anni Novanta:
- Migrantitradizionaliretaggio delcolonialismo britannico(India, Bangladeshe Pakistan);
- Migrantiprovenienti daSudan,IraneCina
•Anni Duemila:
- Rifugiatiprovenienti daAfghanistan,SierraLeone,Nigeria, Kenya,ZimbabweeSudAfrica;
- Migrantiprovenienti dall’Europadell’Est(2004 allargamentoUE);
- 79rifugiatietiopi (2006 GatewayProtectionProgramme);
- ProfughiprovenientidaNordAfricaeYemen (2010/2011scoppiodelle PrimavereArabe);
- ProfughiprovenientidallaSiria(2015 SyrianVulnerablePerson’sRelocationScheme)
•Centroculturalecheaccoglie circa6.000studentistranieri
ogni anno
14. Percorsi d’insediamento:
1. MigrantiEconomici (13)
•Elevatacapacitàd’impiego della città
•Servizialberghieri & ristorazione
•Attivitàcommerciali
•Baby-sitting& Au-pair
•Settoremedicoedella ricerca
•Lavorisottopagati& senzacontratto
Scarsaconoscenzadell’inglese
“I graduated in social work and I am currently
working in a completely different sector, I am
working in a coffee bar where I do not have any
contract and my pay is less than the national
minimum. It is kind of exploitation, but I need to
improve my English before striving a better job!”
15. 2. RicongiungimentiFamiliari (6)
• Donne,contropartedei migrantieconomici
•Importanzadei centrisociali come fontid’aggregazione
•Spiritodi aggregazionelimitante
Alcunedonnevivono esclusivamente all’internodel lorogruppoe, puravendol’obiettivo diaiutarei
migrantiall’integrazione,finisconolorostesseperrimanereai margini dellasocietà
“[…] my social network is not large; it is divided between family, the
church community, few relatives and friends”
16. 3. Richiedentiasilo &Rifugiati(3)
•Guerrain Iran,richiedente asilo (1990)
“as soon as the war started the government took everything from us: our
beautiful house in Teheran, four businesses of manufacturing tools, we lost
everything. But luckily we were in UK and we immediately we asked for
asylum…”
•Guerrain Etiopia,rifugiato“GatewayProtectionProgramme”(2006)
“the City Council provided us everything…everything! Money, house, food,
clothes.. thanks to them we started a new life! […] people in Brighton are
extremely welcoming! As soon as we arrived to the new house, everybody of the
neighborhood came to our place to welcome us, to ask if we needed something..”
•Guerrain Yemen, richiedente asilo(2014)
“in my country the under-aged marriage is a critical problem because we don’t
have law for marriage and even more children are obliged to marry older man
[…] UK government helped me and gave me another possibility, but I do not
feel able to take advantage from this possibility thinking about compatriots
who are fighting for their rights in Yemen!”
17. 4.Studenti internazionali (0)
ETHNICITY University of
Brighton
University ofSussex
White 73% 66%
Black orBlack British 5% 4.7%
Asian orAsian British 7.9% 17.7%
Mixed 3.5% 5.2%
Other 1.5% 2.5%
Not known 9% 4.2%
-Scuole di inglese
-Citycollege
18. Multiculturalismo & Coesione
•Sebbene la diversità etnica, razziale e religiosa venga ancora percepita come una minaccia in molti contesti,
la città di B&H opta per un’educazione multiculturale con l’obiettivo di salvaguardare e valorizzare le diverse
cultureetniche presentisul territorio
Assimilazionismo Accettazione
della diversità
•Le minoranze etniche vengono accolte con tolleranza, offrendo loro la possibilità di far sentire la propria
voce ela propriapartecipazioneallavitasociale,trasformandolida“immigrati”a “cittadini”attivi
19. Apprendimentodella lingua
Uno dei principalisnodi del processodi
integrazione:
Apprendimentodi un nuovocodiceper
comunicare,studiareelavorare
Luogodi apprendimento
Luogod’incontroedi scambiointerculturale(scuola, strada,
centrosociale,fabbica,ecc), nel qualele lingue e le storiedi
ciascunovengono riconosciutee valorizzate,eil nuovo codice
diviene unadelle principalicomponentidi unaidentità
plurale.
21. “Japan is Japanese, Brighton is multiethnic. For me it was strange when in
the street people were asking me – ‘do you know how to get there?’ – and I
was shocked – “are you asking me? are you asking to a Japanese how to get
there? – this episode let me understand that everybody is “brightonian” here,
don’t mind where are you from. […] Japanese people are completely different
from brightonians, Japanese people are false polite, they invite you for a
coffee but you will never see that coffee. In Brighton if people invite you to
their home, you will go to their home maybe the next day. […] Japanese
people always says “oh yes, I can do it!” and at the end they never do it,
Japanese people tend to appear rather than to be. In Brighton people say also
“no”.. I sometimes felt offended, then I simply realized that they are honest”
(Takako)
22. Brighton
& Hove
“La città di Brighton & Hove diventa
un dispositivo di integrazione,
contribuendo alla costruzione di una
convivenza interculturale tra gli
abitanti autoctoni e gli stranieri, ma,
allo stesso tempo, lasciando ampio
respiro alle diverse etnie di presentarsi
secondo la propria natura sociale,
linguistica e religiosa”
“Esperienza transitoria & Sradicata o
esperienza caratterizzata da stabilità e radicamento?”
23. 2. Le Mappe Mentali
KevinAndrew Lynch
•Chicago, 1918– Martha’s Vineyard, 1984
•Urbanista &Architetto
•1947,Laurea in Urbanistica presso Massachussetts Institute of Technology
•1949,assistente
•1949,prof associato
•1953,prof ordinario
•1977,apertura di un proprio studio a Boston, il CarrLynchAssociate
• Concentra la sua attività di ricerca nello studio della percezione del paesaggio urbano da parte delle
persone. I suoi contributi scientifici, oltre a rappresentare un punto di svolta per la teoria urbanistica,
spaziano in un vasto campo concettuale, dalla psicologia ambientale alla geografia della percezione =
APPROCCIOPERCETTIVO
24. •TheImageoftheCity (1960)
Fondamento teorico e metodologico per analizzare la
percezione dello spazio urbano da parte di chi lo abita
attraversol’attodi creazionedi una mappamentale
•L’immagine della città è il risultato di un processo di
interazione fra la scena urbana e l’osservatore, che elabora la
sua percezione in base alla propria esperienza, alla propria
disposizione,allapropriacultura
•L’immagineurbanapuòvariarenotevolmentedaun osservatoreall’altro
•5 capitolinei qualiviene scompostaedanalizzata
l’immagine della città
25. Mondo Reale Immagine Mentale
Figurabilità/Imageability
“La qualità che conferisce ad un oggetto fisico un’elevata
probabilità di evocare in ogni osservatore una immagine
vigorosa. Essa consiste in quella forma, colore o disposizione che
facilitano la formazione di immagini ambientali vividamente
individuate, potentemente strutturate, altamente funzionali”
Attodi creazionedi unamappamentale:
30. Percorsi
“Canali lungo i quali l’osservatore si muove abitualmente, occasionalmente o potenzialmente”
-Strade
-Viepedonali
-Lineeditrasporti pubblici
-Canali
-Ferrovie
31. Margini
Elementi lineari che non vengono considerati come percorsi in quanto fungono da
“confine tra aree diverse, come interruzioni lineari di continuità”
-Rivedi fiumi
-Mura Urbane
-Filari di Alberi
-Limiti dell’edificato
-Rilevati ferroviari
32. Quartieri
“Aree urbane relativamente ampie nelle quali l’osservatore può mentalmente penetrare, e
che posseggono qualche caratteristica generale”
33. Nodi
“Fuochi strategici nei quali l’osservatore può entrare, tipiche congiunzioni di percorsi o
concentrazioni di alcune caratteristiche”
-Incrocidi strade
-Piazze o luoghi di relazione
-Terminalidi lineedi trasporto
34. Riferimenti
“Elementi puntiformi ai quali l’osservatore non ha accesso, ma che gli rimangono esterni”
-Monumenti
-Edifici
-Insegne
-Negozi
-Campanili
-Alture
35. I 5 elementi dell’immagine che formano il paesaggio urbano
36. Nausicaa Pezzoni
•Architetto, Urbanista &Dottore di Ricercapresso l'Areaprogrammazione territoriale della Provincia di Milano
•Collabora con il “Centro Studi Assenza” nella realizzazione di progetti artistico-architettonici studiandone le relazioni
col territorio.
•Tema di ricerca: estraneità nella città contemporanea &esplorazione delle domande di abitabilità chedalla “città
insorgente” e dalle sue molteplici popolazioni possono scaturire
Condizioneurbanacontemporaneaè semprepiù frequentementeinvestitadall’abitarein movimento
delle nuovepopolazioniurbane:
I MIGRANTI
37. •La città sradicata.
Geografiedell’abitarecontemporaneo.
I migranti mappanoMilano (2013)
•Attualizzazione e applicazione del metodo di Lynch
su 100migranti
• Condizione urbana attuale: caratterizzata da un abitare senza abitudine che è specifico del migrante al
primoapprodo,echepotrebbeoradiventarela condizioneeticadella contemporaneitàchetuttiabitiamo.
•Milano: città che include, che attrae, che divide, che mette
in relazione o che si fa temere, a seconda dei significati di
cui si caricano i suoi spazi nell'osservazione di chi si
dispongaadabitarli
38. Riformulazione dei 5 elementi dell’immagine lynchiani
•Diversaaccezionein relazioneallapercezione
chei migranti hannodella città
• Luoghi significativi dell’esperienzamigratoria
•Definisconounmetodod’indagineapplicabile
aqualsiasirealtàurbanad’immigrazione
•Cambiail significato& l’ordinein cui vengono esposti gli
elementi
39. Riferimenti
•Essenziali per il primo orientamento in unacittà nuova
•Significato ancor più simbolico
•Primi luoghi incontrati a cui è più facile fare ritorno
Quartieri=Luoghidell’abitare
•Luoghi chediventano più familiari in quanto costituiscono la propria casa
•Nonfacilmente riconoscibili dall’esterno come i quartierilynchiani
Percorsi
•Abituali spostamenti dei migrantinella città
•Percorsi = Abitudinarietà; Paths = occasionalità epotenzialità
Nodi
•Spazi della vita collettiva, luoghi di incontro & aggregazione
•Poli d’attrazione per l’utilità che il migrantevi trova
Confini
•Luoghi preclusi alla propria conoscenza, inaccessibili o da dover evitare
40. Elaborazione della mappa da parte dei migranti
•Prime complicazioni:disorientamento& Timore,in alcuni casi ancheopposizione
•Soluzioni:ampiogradodi libertà,viene richiesto unsemplice schizzoo pochelineeche
rappresentasseroi 5 elementi
41. Analisi delle Mappe
Migranti di primoapprodoVsMigranti già radicati
Tempo di permanenza = fattore determinantenella realizzazionedel disegno
approccio decisamente sradicato rispetto
alla realtà urbana
consapevoli del loro abitare la città di
B&H, seppur con alcuneeccezioni
“L’esplorazione della città da parte del migrante si fonda su un
apprendimento di tipo esperienziale-affettivo, dove gli spazi del vissuto
quotidiano sono i canali attraverso i quali introdursi nel tessuto urbano
e riconoscerlo” (N. Pezzoni)
42. 4 tipologie:
1. Mappaelementare (2)
Unoo due elementi, ovvero quei luoghi del primo approdo, luoghi familiari per il migranteche
generalmentesi identificano con la propria casa o i luoghi d’aggregazione maggiormentefrequentati.
PROVENIENZA:INDIA
ETÀ/GENERE:70/ F
RELIGIONE:SIKHISMO
LINGUA/E:HINDI, BENGALI,INGLESE
EDUCAZIONE:NS
LAVORO: CASALINGA
TEMPODIPERMANENZAAB&H:
MENO DI UN ANNO
PERCORSOD’INSEDIAMENTO:
RICONGIUNGIMENTO FAMILIARE
43. •L’intervistata dichiara apertamente di non riuscirea disegnare unamappa della città, ma di essere capace di
rappresentare solo la fisionomia del quartierein cuiabita
•La causa della scarsa integrazione neltessuto urbano è riconducibile ai pochi mesi di permanenzaall’interno del
territorio di B&H
44. 2. Mappadelturista(7)
rappresentazione di realtà urbaneomogenee, elenco di luoghi che presentano analogie nel tipo di funzionesvolta,
all’interno della quale vengono raffigurati maggiormentegli oggetti riconosciuti per la loro rilevanza simbolica o
rappresentatività.
PROVENIENZA:POLONIA
ETÀ/GENERE:24/ F
RELIGIONE:ATEISMO
LINGUA/E:POLACCO, INGLESE
EDUCAZIONE:LAUREA
LAVORO: MASSAGGIATRICE
TEMPODIPERMANENZAAB&H:
MENO DI UN ANNO
PERCORSOD’INSEDIAMENTO:
MIGRANTE ECONOMICO
47. 3. GiornataTipo(8)
rappresentazione di elementi che fanno parte di unpercorso quotidiano, raccontando inmodo dinamico le
abitudini dei migranti.
PROVENIENZA:ITALIA
ETÀ/GENERE:35/ M
RELIGIONE:ATEISMO
LINGUA/E:ITALIANO, INGLESE
EDUCAZIONE:
DOTTORATO DI RICERCA
LAVORO:
RICERCATORE PRESSO L’UNIVERSITÀ
TEMPODIPERMANENZAAB&H:
5ANNI
PERCORSOD’INSEDIAMENTO:
MIGRANTE ECONOMICO
48. Migranti già radicati all’interno del tessuto urbano, i quali non si limitano a descrivere il centro di B&H, ma allargano la
visione della città a elementi meno comuni e molto soggettivi alla propria esperienza abitativa.
51. 4.MappaComplessa (2)
rappresentazione più complessa in cuiè evidente il tentativo di rappresentare il territorio urbano nella sua
interezza, non dando molta importanza agli elementi specifici, ma cercando di coglierela città come un
unicum.
PROVENIENZA:BANGLADESH
ETÀ/GENERE:NS
RELIGIONE:ISLAM
LINGUA/E:BENGALI, HINDI, INGLESE
EDUCAZIONE:NS
LAVORO:
BADANTE, SIGNORA DELLE PULIZIE
TEMPODIPERMANENZAAB&H:
33ANNI
PERCORSOD’INSEDIAMENTO:
MIGRANTE ECONOMICO
52.
53. Elementi urbani prevalenti:
•Riferimenti:puntid’orientamento& icone che sintetizzanola città
Palazzo Reale, Campanile, Molo, Ruota panoramica &chiesa di St. Peter:
elementi simbolici della città ancheper chi nonla conosce, impregnati di storia e cultura
“La città pittoresca”
54. Stazione Centrale & Capolinea autobus Old Steine: punti centrali della città e perno di tutte le traiettorie di spostamento,
rappresentano i luoghi incuisi arriva e da cui si parte;
Centro commerciale Churchill Square, parchi, istituzioni scolastiche, cooperative sociali, Comune, biblioteche, supermercati,
cinema, pub, caffetterie e ristoranti: luoghi di aggregazione & spazi pubblici di cui i migranti usufruiscono o ai quali fanno
riferimento per le attività collettive che vi si svolgono
•Nodi:spazipubblicidi cui i migrantiusufruisconooai qualifannoriferimentoper leattivitàcollettive
chevi si svolgono
“La città che accoglie”
58. Connessionitematiche:
i collegamenti traun luogoed un
altronon rispecchianoil reale
tessutourbano,bensì alludonoad
unarelazioneconcettualenon
corrispondentealladisposizione
effettivadeiluoghi
59. •Confini:
In generale, i margini nonvengono mai esplicitamentedisegnati, fattaeccezione per la spiaggia,rappresentata
comelinea di demarcazionetrail mare ela terra.Probabilmentei migrantipongonoi margini alloro disegno
già nella scelta dell’areadarappresentare,in quantoquestapotrebbeessere l’unicarealmenteconosciutae
vissuta
60. Difficoltà riscontrate
- Difficoltànella sintesi della realtàurbanasul foglio bianco
- Mancanzadi orientamento(posizionidegli elementi sballateedistanzetravisate)
- Problemadella scrittura(1)
Imprevedibilità
61. Conclusioni
Immaginare e rappresentare la realtà urbana corrispondono ad un tentativo di
abitare la città, ma un “abitare” che non equivale alla classica definizione di
“appartenenza agli spazi”, bensì si avvicina ad un concetto di “appropriazione
degli spazi”.
L’analisi delle mappe, infatti, rivela un continuo sforzo di attribuzione di
significato agli spazi urbani, immaginandoli e organizzandoli soggettivamente
e, quindi, ognuno appropriandosi della città che si ritrova ad abitare.
Se da un lato, la città di Brighton & Hove riesce quotidianamente nel suo
progetto di integrazione dei migranti, dall’altra sono proprio i migranti stessi a
“conquistare” la propria integrazione, creando la città e ad appropriandosi dei
suoi spazi attraverso la percezione soggettiva che scaturisce dalla propria
posizione decentrata.
Nel caso de “L’immagine della città”, Lynch sceglie le aree centrali di tre città americane: Boston nel Massachusetts, Jersey City nel New Jersey e Los Angeles in California. La scelta su Boston ricadde perché aveva “caratteristiche singolari tra tutte le città americane, essendo al tempo stesso vivida nella forma e piena di difficoltà logistiche. Jersey City fu scelta per la sua apparente mancanza di forma, per ciò che, in prima analisi, sembrava un bassissimo ordine di figurabilità”. Infine, Los Angeles fu scelta perché era “una città nuova, di tipo completamente diverso e con un piano a scacchiera nella sua area centrale”11. La parte considerata era un rettangolo di circa 4 km per 2,5 ed in esso, durante il sopralluogo, furono soggettivamente individuati gli elementi preminenti, la loro importanza maggiore o minore, i rapporti tra loro. Come si è visto sopra, per ogni area furono poi effettuate delle interviste a persone residenti sul posto o in zona, una trentina di persone per ogni città. I dati ricavati da queste 32 due fasi di lavoro furono poi analizzati con l’obiettivo di capire le relazioni tra l’immagine della città e le forme che ne attraevano l’interesse.
Le risposte risultano diversificate per ceto, sesso, età, residenza, tuttavia emerge una base comune sufficiente a consentire alcune generalizzazioni che costituiscono gli elementi percettivi fondamentali della pianta. A seguito degli studi compiuti nelle tre aree-studio, Kevin Lynch individua cinque elementi che collaborano a dare l’immagine pubblica della città, che è a sua volta formata dalla sovrapposizione di molte immagini individuali. Questi cinque elementi sono i percorsi, i margini, i quartieri, i nodi e i riferimenti.