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PROVINCIA DELLA SPEZIA
Settore: SETTORE
AMMINISTRATIVO
Proponente: RIFIUTI
DETERMINAZIONE
N. 133 DEL 25/01/2016
Oggetto: Autorizzazione unica, ai sensi dell’art. 208 del D.Lgs. n.152/2006 e ss.mm.ii., alla
società ITALTERMINALI SRL per la gestione dell’impianto di stoccaggio di rifiuti
ubicato in Area Portuale, Molo Garibaldi del Comune della Spezia.
IL DIRIGENTE
Vista la Legge n. 84 del 28/01/1994
Vista la Legge Regionale n.18 del 21/06/1999;
Visto il D.Lgs. n. 267 del 18.08.2000;
Visti gli artt. 4, comma 2, e 70, comma 6, del D.Lgs n. 165 del 30.03.2001;
Visto il D.Lgs n.152 del 03/04/2006 e ss.mm.ii;
Vista la Legge Regionale n. 30 del 31/10/2006;
Vista l’istanza presentata in data 31/08/2015 dal sig. COSTA STEFANO in qualità di legale
rappresentante della società ITALTERMINALI SRL, con la quale si richiede, ai sensi dell’art.208
del D.Lgs. n.152/2006 e ss.mm.ii., il rilascio dell’autorizzazione per l’esercizio di nuova attività di
recupero o smaltimento rifiuti in impianto già adibito ad altre attività ubicato in Area Portuale,
Molo Garibaldi del Comune della Spezia.
Visto il Progetto presentato dalla società ITALTERMINALI SRL e costituito da:
1. Documentazione Amministrativa
2. Responsabile Tecnico dell’impianto
3. Documentazione Tecnica
4. Allegato 1.1 Relazione Tecnica descrittiva dell’impianto
5. Allegato 1.2 Inquadramento urbanistico e territoriale dell’impianto
6. Allegato 1.3 Elaborati grafici di progetto
7. Allegato 1.4 Documentazione fotografica
8. Allegati 1.5 – 1.6 PTCP – Estratto
9. Allegato 1.7 Tipologia di emissioni in atmosfera
10. Allegato 1.9 Relazione di cui alla previsione di impatto acustico ai sensi della Legge n.
447/1995
11. Allegato 2 Rifiuti trattati
Nota della società ITALTERMINALI SRL, assunta al prot. n. 45749 del 20/11/2015 di
chiarimento alle richieste della Conferenza dei Servizi referente del 14/10/2015
1 di 7
Considerato che dalla documentazione tecnica presentata risulta che:
 l’area oggetto di intervento risulta catastalmente contraddistinta al foglio 97 mappale 515 del
Comune della Spezia;
 l’intervento prevede l’ampliamento dell’attuale piazzale oltre ad opere di sistemazione a terra nel
lotto interessato dall’attuale sede esistente dell’attività;
 l’impianto, finalizzato alla movimentazione di cemento alla rinfusa, scarico da nave a sili e
ricarico con pesatura su camion cisterna, è situato all’interno del porto commerciale della Spezia,
ed è composto di otto sili metallici, quattro di forma rettangolare dalla capacità di circa 1050 m3
e quattro di forma circolare dalla capacità di circa 985 m3. In particolare, l’area interessata
dall’attività è sita sul molo Garibaldi prospiciente l’accosto n.9. Lo sbarco delle ceneri volanti,
destinate alle cementerie del Gruppo Italcementi del nord dell’Italia, sarà effettuato utilizzando
quattro degli otto sili e, nello specifico, due di forma rettangolare e due di forma circolare per
una capacità di stoccaggio complessiva di circa 4.450 t, i restanti quattro sili resteranno destinati,
così come oggi, alla movimentazione del cemento.
 le ceneri volanti, trasportate via nave, tipo bulk carrier in genere a due stive, saranno trasferite da
nave ai sili mediante l’utilizzo di due macchine Kovako che, aspirando il prodotto dalla stiva
nave lo inviano, in modo pneumatico ai sili retrostanti la banchina dove è ormeggiata la nave.
 ogni macchina Kovako è collegata ai sili attraverso un tubo in acciaio del Ø 10” ¾ (di cui una
parte interrata) che alimenta direttamente ogni singolo silo. La miscela in pressione (ca 2,2 bar)
di aria e ceneri volanti è convogliata all’interno dei sili che sono, ovviamente, ermetici e tenuti in
depressione da filtri appropriati.
 i sili sono dotati di doppie sonde di rilevamento, sia per il riempimento e sia per il troppo pieno.
 la durata dello sbarco è di circa 2/3 giorni lavorativi, in caso di pioggia, anche minima, lo sbarco
è immediatamente interrotto e i boccaporti delle stive chiusi. Il materiale stoccato all’interno dei
sili è poi convogliato, tramite coclee tubolari, a due tramogge sospese per la pesatura del
prodotto e il carico su camion.
 le attrezzature, le tecnologie e la procedura operativa è tale da garantire il mantenimento o
l’implementazione delle attuali condizioni di tutela della salute così come la sicurezza dei lavoratori
e la difesa ambientale del suolo, sottosuolo e dell’aria.
 la movimentazione delle ceneri volanti si può riassumere in due operazioni:
1) aspirazione e invio pneumatico delle ceneri volanti dalla nave ai sili;
2) estrazione delle ceneri volanti dai sili e caricazione e pesatura su camion cisterna.
 le ceneri volanti all’interno dei sili sono trasportate, attraverso coclee intubate e sigillate, ad una
pesa/tramoggia sospesa e depolverizzata. Raggiunto il peso di carico, il camion cisterna si
dispone sotto alla stessa e, attraverso una proboscide mobile, inizia la caricazione del prodotto.
2 di 7
 per il trasporto saranno impiegati solamente mezzi dotati di autorizzazione al trasporto dei rifiuti
identificati con il CER 10.01.02.
 per la messa in sicurezza da attuare a fine esercizio in caso di chiusura e/o ripristino precedenti
lavorazioni, si provvederà alla pulizia dei sili di stoccaggio in conformità alle procedure, incaricando
ditta abilitata al trattamento.
 nel caso si dovessero verificare fuoriuscite accidentali durante le diverse fasi della
movimentazione, le ceneri saranno immediatamente aspirate, recuperate e reintrodotte all’interno
dei sili utilizzando un aspiratore industriale elettrico mobile tipo Sibilia S20, con una portata
d’aria di 3200 m³/h e capace di aspirare circa 16 m³ di prodotto l’ora.
 l’aspiratore è dotato di un filtro a tasche con scuoti filtro automatico così come di un filtro di
sicurezza per evitare immissione di polveri nell’ambiente; la macchina è dotata inoltre di un
filtro per l’aria di raffreddamento della pompa, per consentire di lavorare anche nelle situazioni
più estreme. L’unità aspirante Sibilia 20, grazie alla depressione e portata d’aria, alimenta un
impianto fisso (tramoggia di circa 1 mc) che convoglia tutte le ceneri volanti aspirate
direttamente all’interno dei sili.
 nell’eventualità che le ceneri volanti non dovessero essere recuperate come sopra descritto,
poiché venute a contatto con acqua, per la pulizia, la procedura prevederà il totale recupero delle
acque, mischiate alle ceneri volanti, all’interno di una vasca fuori terra Tale procedura è attuabile
in quanto il terminal portuale, per tutto il suo perimetro, è dotato di un sistema di raccolta delle
acque piovane che invece, se non venute a contatto con le ceneri volanti, segue gli attuali cicli
idrici oggi presenti in porto.
 nel caso invece di contatto con le ceneri volanti, le acque sono raccolte all’interno di un pozzetto
di raccolta e sezionamento, dotato di pompa automatica ad immersione, che le invierà nel caso in
specie, ad una vasca di contenimento, fuori terra, (della capacità di circa 4 mc) presente al
terminal. Le acque così raccolte saranno recuperate in apposita cisterna da ditta incaricata da
Italterminali Srl e smaltite in conformità ai disposti legislativi vigenti.
 la Società chiede di conferire all’impianto le tipologie di rifiuti indicate nella seguente tabella per
i quantitativi annui ivi indicati:
Descrizione Rifiuti in
ingresso all’impianto
C.E.R.
Quantitativo
Annuo
Capacità
massima di
stoccaggio
Tempo di
permanen
za
Luogo /
contenito
re di
stoccaggio
Capacità contenitore
Ceneri
derivanti da
combustione di
ceneri fossili
10.01.02
t MC t MC
100.000 90.900 4.450 t.. 4.070
mc
< 12 mesi Sili 2 sili x 1050 mc/cad
2 sili x 985 mc/cad
 le operazioni di recupero sono identificate con il codici R13 (messa in riserva prima dell’avvio
ad operazioni di recupero) dell’Allegato C alla parte quarta del D.Lgs. n.152/2006 e ss.mm.ii.;
 il responsabile tecnico è il sig. ANGELO CERADELLI;
3 di 7
Preso atto, in merito alla disponibilità dell’area oggetto della attività della Concessione
rilasciata dall’Autorità Portuale della Spezia in data 10/07/2015;
Preso atto, in merito al vincolo paesaggistico dell’area interessata dal progetto, della nota del
Dipartimento III Pianificazione Territoriale – Patrimonio – Progetti Speciali Centro di
Responsabilità Edilizia Privata del Comune della Spezia, assunta al prot. n. 47988 del 18/12/2015,
nella quale si legge. “Si trasmette in allegato la documentazione presentata dall’interessato
relativa al progetto in oggetto integrata dalla relazione del responsabile tecnico del procedimento
geom. Franco Della Rocca e dal seguente parere che la Commissione per il Paesaggio ha espresso
nella seduta del 20/11/2015 verbale n. 36/7: Favorevole in quanto la tipologia di materiale e di
soluzione architettonica paiono compatibili con il paesaggio circostante. Si propone pertanto ai
sensi dell’art. 4 comma 6 del D.P.R., l’accoglimento dell’istanza sulla base delle risultanze
contenute nel citato parere della Commissione per il Paesaggio.”.
Recepito il verbale della Conferenza dei Servizi, ai sensi dell’art. 208 del D.Lgs. n.152/2006
e ss.mm.ii., redatto nella seduta del 18/12/2015, in base al quale i presenti hanno esaminato la
documentazione integrativa richiesta nella Conferenza dei Servizi referente del 14/10/2015 ed
hanno ritenuto di concludere positivamente l’istruttoria aperta;
Rilevato che la procedura istruttoria si è favorevolmente conclusa e che occorre pertanto
dare attuazione al disposto dell’art. 208 comma 6 del D.Lgs. n.152/2006 e ss.mm.ii..
Preso atto degli importi delle garanzie finanziarie previste dal Regolamento Provinciale di
disciplina delle attività di smaltimento rifiuti di cui alla Deliberazione del Consiglio Provinciale
n.16 del 06/03/1996, come adeguati dalla Deliberazione di Giunta Provinciale n.258 del
20/06/2005.
DISPONE
1. Di autorizzare, ai sensi dell’art. 208 del D.Lgs. n.152/2006, la gestione dell’impianto di
stoccaggio di rifiuti ubicato in Area Portuale, Molo Garibaldi del Comune della Spezia, secondo
l’istanza presentata dalla sig dal sig. COSTA STEFANO in qualità di legale rappresentante della
società ITALTERMINALI Srl.
2. Di autorizzare il conferimento presso l’impianto delle tipologie di rifiuti riportate nella tabella in
premessa per le quantità annue ivi indicate.
3. Di subordinare la presente autorizzazione alle seguenti prescrizioni:
a) prima dell’inizio dell’attività la Società dovrà verificare che gli interventi previsti a
corredo dell’impianto rientrino tra quelli oggetto di sola comunicazione in base all’art. 6
della L.R. 16/2008.
b) le attività dovranno essere svolte come dichiarato nella documentazione progettuale;
c) il quantitativo massimo di rifiuti conferibile presso l’impianto è di 100.000
tonnellate/anno;
4 di 7
d) il quantitativo massimo di rifiuti stoccato presso l’impianto è di 4.070 mc;
e) la Società dovrà comunicare alla Provincia, con frequenza almeno trimestrale, le quantità
(in ton/giorno) dei rifiuti in entrata e dei materiali in uscita dall’impianto;
f) dovrà essere esclusa qualsiasi immissione nell’ambiente (aria, acqua, suolo e/o sottosuolo)
di rifiuti sia liquidi che solidi e dovranno essere rispettate le normative in materia di
sicurezza sul lavoro;
g) dovranno essere assolti gli obblighi di comunicazione e registrazione previsti dal D.Lgs.
n.152/2006 e ss.mm.ii;
h) dovrà essere comunicata alla Provincia della Spezia ogni eventuale variazione del
nominativo del responsabile tecnico dell’impianto.
i) la Società dovrà dare comunicazione con almeno 15 giorni di anticipo alla Provincia della
Spezia ed all’ARPAL della messa in esercizio dell’impianto di stoccaggio di ceneri di
combustione destinate alla produzione di cemento;
j) il suddetto impianto dovrà essere a regime entro il termine massimo di 15 giorni dalla
messa in esercizio e nel caso in cui la messa in esercizio e la messa a regime coincidano,
questo deve essere esplicitato nella comunicazione; nel periodo successivo, coincidente
con la durata del primo sbarco della nave, dovrà essere effettuato il collaudo delle
emissioni nelle seguenti modalità:
- misura della concentrazione delle polveri espressa in mg/Nmc;
- misura della portata volumetrica espressa in Nmc/h;
k) gli esiti del collaudo dovranno essere inviati alla Provincia della Spezia ed all’ARPAL
entro 15 giorni dallo svolgimento delle analisi;
l) la Società dovrà contenere le emissioni entro i seguenti limiti:
- E2, E5, E6, E7:
- polveri: 20 mg/Nmc
m) la Società dovrà provvedere ad indicare i punti di emissione con apposita etichetta ben
visibile. I condotti per lo scarico in atmosfera degli effluenti devono essere provvisti di
idonee prese dotate di opportuna chiusura per la misura ed il campionamento degli
effluenti. Per la definizione del posizionamento delle prese si deve far riferimento alle
disposizioni della norma UNI EN 16911-1:2013 e successive, eventuali, integrazioni e/o
modifiche. L’accesso ai punti di prelievo deve essere a norma di sicurezza secondo la
legislazione vigente e garantito in qualsiasi momento. Le suddette prescrizioni si applicano
agli impianti ed attività con punti di emissione convogliata per i quali sono previsti valori
limite in concentrazione.
5 di 7
n) la Società dovrà inoltre provvedere all’installazione, entro la data di messa in esercizio
dell’impianto, di un idoneo sistema di sollevamento della strumentazione necessaria al
controllo delle emissioni in atmosfera; dell’avvenuta installazione dovrà essere data
comunicazione alla Provincia della Spezia ed all’ARPAL;
o) la Società dovrà effettuare, con cadenza annuale, il controllo analitico delle emissioni E2,
E5, E6 ed E7 nel rispetto dei metodi di campionamento ed analisi di seguito indicati:
- polveri: UNI EN 13284-1: 2003
p) per quanto riguarda il campionamento devono essere prese a riferimento la Norma UNI EN
ISO 16911-1/2013 per la determinazione della velocità e della portata ed il Manuale
UNICHIM 158/1988 per le strategie di campionamento ed i criteri di valutazione dei
risultati.
q) i certificati di analisi annuali dovranno essere conservati nello stabilimento, a disposizione
degli organi preposti al controllo, per almeno cinque anni;
r) la Società dovrà comunicare preventivamente alla Provincia della Spezia ed all’ARPAL
l’attivazione delle emissioni in atmosfera, specificando la data di inizio e di fine
dell’attività, in considerazione della natura discontinua delle attività stessa, legata alla
saltuaria attività di sbarco delle navi di trasporto delle ceneri volanti;
s) gli impianti di aspirazione ed abbattimento delle emissioni dovranno essere sottoposti a
controllo per verificarne lo stato di efficienza con frequenza stabilita dalla casa produttrice;
t) qualunque anomalia di funzionamento od interruzione di esercizio degli impianti di
aspirazione ed abbattimento comporta la sospensione delle relative fasi lavorative per il
tempo necessario alla rimessa in efficienza degli impianti stessi;
u) la Società dovrà provvedere all’annotazione su un apposito registro, vidimato dalla
Provincia, dei seguenti dati: interruzione del normale funzionamento degli impianti di
aspirazione ed abbattimento, durata della fermata, descrizione intervento di manutenzione
ordinaria e straordinaria, guasti, malfunzionamenti; gli eventi di interruzione del
funzionamento degli impianti devono essere annotati entro sette giorni dall’accadimento;
v) le operazione di sbarco/imbarco dovranno avvenire nel rispetto del regolamento approvato
dall’Autorità Portuale della Spezia con ordinanze n. 21/2000 e n. 26/2000 e delle
prescrizioni contenute nella successiva ordinanza n. 15/2001;
w) in caso di fuoriuscite od emissioni accidentali di polveri durante le operazioni portuali la
Società dovrà provvedere alla tempestiva pulizia degli spazi in concessione, nel rispetto di
quanto previsto nelle ordinanze dell’Autorità Portuale della Spezia.
4. Di stabilire che l’autorizzazione ha validità di dieci anni dalla data del presente provvedimento;
entro centottanta giorni dalla scadenza può essere presentata alla Provincia della Spezia apposita
domanda di rinnovo.
6 di 7
5. Di determinare in € 370.886,40(trecentosettantamilaottocentoottantasei/40 euro) il nuovo importo
della garanzia finanziaria (cauzione, fideiussione bancaria, fideiussione assicurativa) che la
società ITALTERMINALI Srl dovrà stipulare a favore dell’Amministrazione Provinciale.
6. La mancata ottemperanza delle prescrizioni comporterà l’applicazione di quanto previsto
dall’art.208 comma 13 del D.Lgs. n.152/2006 e ss.mm.ii..
7. Di consegnare copia del presente atto alla signor COSTA STEFANO in qualità di legale
rappresentante della società ITALTERMINALI Srl, e di darne comunicazione al Comune della
Spezia, al Dipartimento Provinciale ARPAL della Spezia, al Dipartimento di Prevenzione della
A.S.L. n.5 della Spezia, alla Regione Liguria, all’Autorità Portuale della Spezia .
INFORMA
 La presente Determinazione viene posta in pubblicazione all’Albo Pretorio di questa Provincia
per rimanervi 15 giorni consecutivi e nella sezione Amministrazione trasparente ai sensi
dell’art.40 del D.Lgs. del 2013;
 È fatto divieto assoluto di apportare modifiche di qualsiasi genere al progetto approvato;
 Contro il presente provvedimento è possibile promuovere ricorso innanzi al Tribunale
Amministrativo Regionale entro 60 giorni dalla data di conoscenza del provvedimento
medesimo o ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni.
Letto, confermato e sottoscritto anche ai sensi dell'art. 49, comma 1., T.U.E.L. 267/2000 con
contestuale espressione del relativo parere favorevole sotto il profilo della regolarità tecnica.
II DIRIGENTE
Dott. Marco Casarino
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  • 1. PROVINCIA DELLA SPEZIA Settore: SETTORE AMMINISTRATIVO Proponente: RIFIUTI DETERMINAZIONE N. 133 DEL 25/01/2016 Oggetto: Autorizzazione unica, ai sensi dell’art. 208 del D.Lgs. n.152/2006 e ss.mm.ii., alla società ITALTERMINALI SRL per la gestione dell’impianto di stoccaggio di rifiuti ubicato in Area Portuale, Molo Garibaldi del Comune della Spezia. IL DIRIGENTE Vista la Legge n. 84 del 28/01/1994 Vista la Legge Regionale n.18 del 21/06/1999; Visto il D.Lgs. n. 267 del 18.08.2000; Visti gli artt. 4, comma 2, e 70, comma 6, del D.Lgs n. 165 del 30.03.2001; Visto il D.Lgs n.152 del 03/04/2006 e ss.mm.ii; Vista la Legge Regionale n. 30 del 31/10/2006; Vista l’istanza presentata in data 31/08/2015 dal sig. COSTA STEFANO in qualità di legale rappresentante della società ITALTERMINALI SRL, con la quale si richiede, ai sensi dell’art.208 del D.Lgs. n.152/2006 e ss.mm.ii., il rilascio dell’autorizzazione per l’esercizio di nuova attività di recupero o smaltimento rifiuti in impianto già adibito ad altre attività ubicato in Area Portuale, Molo Garibaldi del Comune della Spezia. Visto il Progetto presentato dalla società ITALTERMINALI SRL e costituito da: 1. Documentazione Amministrativa 2. Responsabile Tecnico dell’impianto 3. Documentazione Tecnica 4. Allegato 1.1 Relazione Tecnica descrittiva dell’impianto 5. Allegato 1.2 Inquadramento urbanistico e territoriale dell’impianto 6. Allegato 1.3 Elaborati grafici di progetto 7. Allegato 1.4 Documentazione fotografica 8. Allegati 1.5 – 1.6 PTCP – Estratto 9. Allegato 1.7 Tipologia di emissioni in atmosfera 10. Allegato 1.9 Relazione di cui alla previsione di impatto acustico ai sensi della Legge n. 447/1995 11. Allegato 2 Rifiuti trattati Nota della società ITALTERMINALI SRL, assunta al prot. n. 45749 del 20/11/2015 di chiarimento alle richieste della Conferenza dei Servizi referente del 14/10/2015 1 di 7
  • 2. Considerato che dalla documentazione tecnica presentata risulta che:  l’area oggetto di intervento risulta catastalmente contraddistinta al foglio 97 mappale 515 del Comune della Spezia;  l’intervento prevede l’ampliamento dell’attuale piazzale oltre ad opere di sistemazione a terra nel lotto interessato dall’attuale sede esistente dell’attività;  l’impianto, finalizzato alla movimentazione di cemento alla rinfusa, scarico da nave a sili e ricarico con pesatura su camion cisterna, è situato all’interno del porto commerciale della Spezia, ed è composto di otto sili metallici, quattro di forma rettangolare dalla capacità di circa 1050 m3 e quattro di forma circolare dalla capacità di circa 985 m3. In particolare, l’area interessata dall’attività è sita sul molo Garibaldi prospiciente l’accosto n.9. Lo sbarco delle ceneri volanti, destinate alle cementerie del Gruppo Italcementi del nord dell’Italia, sarà effettuato utilizzando quattro degli otto sili e, nello specifico, due di forma rettangolare e due di forma circolare per una capacità di stoccaggio complessiva di circa 4.450 t, i restanti quattro sili resteranno destinati, così come oggi, alla movimentazione del cemento.  le ceneri volanti, trasportate via nave, tipo bulk carrier in genere a due stive, saranno trasferite da nave ai sili mediante l’utilizzo di due macchine Kovako che, aspirando il prodotto dalla stiva nave lo inviano, in modo pneumatico ai sili retrostanti la banchina dove è ormeggiata la nave.  ogni macchina Kovako è collegata ai sili attraverso un tubo in acciaio del Ø 10” ¾ (di cui una parte interrata) che alimenta direttamente ogni singolo silo. La miscela in pressione (ca 2,2 bar) di aria e ceneri volanti è convogliata all’interno dei sili che sono, ovviamente, ermetici e tenuti in depressione da filtri appropriati.  i sili sono dotati di doppie sonde di rilevamento, sia per il riempimento e sia per il troppo pieno.  la durata dello sbarco è di circa 2/3 giorni lavorativi, in caso di pioggia, anche minima, lo sbarco è immediatamente interrotto e i boccaporti delle stive chiusi. Il materiale stoccato all’interno dei sili è poi convogliato, tramite coclee tubolari, a due tramogge sospese per la pesatura del prodotto e il carico su camion.  le attrezzature, le tecnologie e la procedura operativa è tale da garantire il mantenimento o l’implementazione delle attuali condizioni di tutela della salute così come la sicurezza dei lavoratori e la difesa ambientale del suolo, sottosuolo e dell’aria.  la movimentazione delle ceneri volanti si può riassumere in due operazioni: 1) aspirazione e invio pneumatico delle ceneri volanti dalla nave ai sili; 2) estrazione delle ceneri volanti dai sili e caricazione e pesatura su camion cisterna.  le ceneri volanti all’interno dei sili sono trasportate, attraverso coclee intubate e sigillate, ad una pesa/tramoggia sospesa e depolverizzata. Raggiunto il peso di carico, il camion cisterna si dispone sotto alla stessa e, attraverso una proboscide mobile, inizia la caricazione del prodotto. 2 di 7
  • 3.  per il trasporto saranno impiegati solamente mezzi dotati di autorizzazione al trasporto dei rifiuti identificati con il CER 10.01.02.  per la messa in sicurezza da attuare a fine esercizio in caso di chiusura e/o ripristino precedenti lavorazioni, si provvederà alla pulizia dei sili di stoccaggio in conformità alle procedure, incaricando ditta abilitata al trattamento.  nel caso si dovessero verificare fuoriuscite accidentali durante le diverse fasi della movimentazione, le ceneri saranno immediatamente aspirate, recuperate e reintrodotte all’interno dei sili utilizzando un aspiratore industriale elettrico mobile tipo Sibilia S20, con una portata d’aria di 3200 m³/h e capace di aspirare circa 16 m³ di prodotto l’ora.  l’aspiratore è dotato di un filtro a tasche con scuoti filtro automatico così come di un filtro di sicurezza per evitare immissione di polveri nell’ambiente; la macchina è dotata inoltre di un filtro per l’aria di raffreddamento della pompa, per consentire di lavorare anche nelle situazioni più estreme. L’unità aspirante Sibilia 20, grazie alla depressione e portata d’aria, alimenta un impianto fisso (tramoggia di circa 1 mc) che convoglia tutte le ceneri volanti aspirate direttamente all’interno dei sili.  nell’eventualità che le ceneri volanti non dovessero essere recuperate come sopra descritto, poiché venute a contatto con acqua, per la pulizia, la procedura prevederà il totale recupero delle acque, mischiate alle ceneri volanti, all’interno di una vasca fuori terra Tale procedura è attuabile in quanto il terminal portuale, per tutto il suo perimetro, è dotato di un sistema di raccolta delle acque piovane che invece, se non venute a contatto con le ceneri volanti, segue gli attuali cicli idrici oggi presenti in porto.  nel caso invece di contatto con le ceneri volanti, le acque sono raccolte all’interno di un pozzetto di raccolta e sezionamento, dotato di pompa automatica ad immersione, che le invierà nel caso in specie, ad una vasca di contenimento, fuori terra, (della capacità di circa 4 mc) presente al terminal. Le acque così raccolte saranno recuperate in apposita cisterna da ditta incaricata da Italterminali Srl e smaltite in conformità ai disposti legislativi vigenti.  la Società chiede di conferire all’impianto le tipologie di rifiuti indicate nella seguente tabella per i quantitativi annui ivi indicati: Descrizione Rifiuti in ingresso all’impianto C.E.R. Quantitativo Annuo Capacità massima di stoccaggio Tempo di permanen za Luogo / contenito re di stoccaggio Capacità contenitore Ceneri derivanti da combustione di ceneri fossili 10.01.02 t MC t MC 100.000 90.900 4.450 t.. 4.070 mc < 12 mesi Sili 2 sili x 1050 mc/cad 2 sili x 985 mc/cad  le operazioni di recupero sono identificate con il codici R13 (messa in riserva prima dell’avvio ad operazioni di recupero) dell’Allegato C alla parte quarta del D.Lgs. n.152/2006 e ss.mm.ii.;  il responsabile tecnico è il sig. ANGELO CERADELLI; 3 di 7
  • 4. Preso atto, in merito alla disponibilità dell’area oggetto della attività della Concessione rilasciata dall’Autorità Portuale della Spezia in data 10/07/2015; Preso atto, in merito al vincolo paesaggistico dell’area interessata dal progetto, della nota del Dipartimento III Pianificazione Territoriale – Patrimonio – Progetti Speciali Centro di Responsabilità Edilizia Privata del Comune della Spezia, assunta al prot. n. 47988 del 18/12/2015, nella quale si legge. “Si trasmette in allegato la documentazione presentata dall’interessato relativa al progetto in oggetto integrata dalla relazione del responsabile tecnico del procedimento geom. Franco Della Rocca e dal seguente parere che la Commissione per il Paesaggio ha espresso nella seduta del 20/11/2015 verbale n. 36/7: Favorevole in quanto la tipologia di materiale e di soluzione architettonica paiono compatibili con il paesaggio circostante. Si propone pertanto ai sensi dell’art. 4 comma 6 del D.P.R., l’accoglimento dell’istanza sulla base delle risultanze contenute nel citato parere della Commissione per il Paesaggio.”. Recepito il verbale della Conferenza dei Servizi, ai sensi dell’art. 208 del D.Lgs. n.152/2006 e ss.mm.ii., redatto nella seduta del 18/12/2015, in base al quale i presenti hanno esaminato la documentazione integrativa richiesta nella Conferenza dei Servizi referente del 14/10/2015 ed hanno ritenuto di concludere positivamente l’istruttoria aperta; Rilevato che la procedura istruttoria si è favorevolmente conclusa e che occorre pertanto dare attuazione al disposto dell’art. 208 comma 6 del D.Lgs. n.152/2006 e ss.mm.ii.. Preso atto degli importi delle garanzie finanziarie previste dal Regolamento Provinciale di disciplina delle attività di smaltimento rifiuti di cui alla Deliberazione del Consiglio Provinciale n.16 del 06/03/1996, come adeguati dalla Deliberazione di Giunta Provinciale n.258 del 20/06/2005. DISPONE 1. Di autorizzare, ai sensi dell’art. 208 del D.Lgs. n.152/2006, la gestione dell’impianto di stoccaggio di rifiuti ubicato in Area Portuale, Molo Garibaldi del Comune della Spezia, secondo l’istanza presentata dalla sig dal sig. COSTA STEFANO in qualità di legale rappresentante della società ITALTERMINALI Srl. 2. Di autorizzare il conferimento presso l’impianto delle tipologie di rifiuti riportate nella tabella in premessa per le quantità annue ivi indicate. 3. Di subordinare la presente autorizzazione alle seguenti prescrizioni: a) prima dell’inizio dell’attività la Società dovrà verificare che gli interventi previsti a corredo dell’impianto rientrino tra quelli oggetto di sola comunicazione in base all’art. 6 della L.R. 16/2008. b) le attività dovranno essere svolte come dichiarato nella documentazione progettuale; c) il quantitativo massimo di rifiuti conferibile presso l’impianto è di 100.000 tonnellate/anno; 4 di 7
  • 5. d) il quantitativo massimo di rifiuti stoccato presso l’impianto è di 4.070 mc; e) la Società dovrà comunicare alla Provincia, con frequenza almeno trimestrale, le quantità (in ton/giorno) dei rifiuti in entrata e dei materiali in uscita dall’impianto; f) dovrà essere esclusa qualsiasi immissione nell’ambiente (aria, acqua, suolo e/o sottosuolo) di rifiuti sia liquidi che solidi e dovranno essere rispettate le normative in materia di sicurezza sul lavoro; g) dovranno essere assolti gli obblighi di comunicazione e registrazione previsti dal D.Lgs. n.152/2006 e ss.mm.ii; h) dovrà essere comunicata alla Provincia della Spezia ogni eventuale variazione del nominativo del responsabile tecnico dell’impianto. i) la Società dovrà dare comunicazione con almeno 15 giorni di anticipo alla Provincia della Spezia ed all’ARPAL della messa in esercizio dell’impianto di stoccaggio di ceneri di combustione destinate alla produzione di cemento; j) il suddetto impianto dovrà essere a regime entro il termine massimo di 15 giorni dalla messa in esercizio e nel caso in cui la messa in esercizio e la messa a regime coincidano, questo deve essere esplicitato nella comunicazione; nel periodo successivo, coincidente con la durata del primo sbarco della nave, dovrà essere effettuato il collaudo delle emissioni nelle seguenti modalità: - misura della concentrazione delle polveri espressa in mg/Nmc; - misura della portata volumetrica espressa in Nmc/h; k) gli esiti del collaudo dovranno essere inviati alla Provincia della Spezia ed all’ARPAL entro 15 giorni dallo svolgimento delle analisi; l) la Società dovrà contenere le emissioni entro i seguenti limiti: - E2, E5, E6, E7: - polveri: 20 mg/Nmc m) la Società dovrà provvedere ad indicare i punti di emissione con apposita etichetta ben visibile. I condotti per lo scarico in atmosfera degli effluenti devono essere provvisti di idonee prese dotate di opportuna chiusura per la misura ed il campionamento degli effluenti. Per la definizione del posizionamento delle prese si deve far riferimento alle disposizioni della norma UNI EN 16911-1:2013 e successive, eventuali, integrazioni e/o modifiche. L’accesso ai punti di prelievo deve essere a norma di sicurezza secondo la legislazione vigente e garantito in qualsiasi momento. Le suddette prescrizioni si applicano agli impianti ed attività con punti di emissione convogliata per i quali sono previsti valori limite in concentrazione. 5 di 7
  • 6. n) la Società dovrà inoltre provvedere all’installazione, entro la data di messa in esercizio dell’impianto, di un idoneo sistema di sollevamento della strumentazione necessaria al controllo delle emissioni in atmosfera; dell’avvenuta installazione dovrà essere data comunicazione alla Provincia della Spezia ed all’ARPAL; o) la Società dovrà effettuare, con cadenza annuale, il controllo analitico delle emissioni E2, E5, E6 ed E7 nel rispetto dei metodi di campionamento ed analisi di seguito indicati: - polveri: UNI EN 13284-1: 2003 p) per quanto riguarda il campionamento devono essere prese a riferimento la Norma UNI EN ISO 16911-1/2013 per la determinazione della velocità e della portata ed il Manuale UNICHIM 158/1988 per le strategie di campionamento ed i criteri di valutazione dei risultati. q) i certificati di analisi annuali dovranno essere conservati nello stabilimento, a disposizione degli organi preposti al controllo, per almeno cinque anni; r) la Società dovrà comunicare preventivamente alla Provincia della Spezia ed all’ARPAL l’attivazione delle emissioni in atmosfera, specificando la data di inizio e di fine dell’attività, in considerazione della natura discontinua delle attività stessa, legata alla saltuaria attività di sbarco delle navi di trasporto delle ceneri volanti; s) gli impianti di aspirazione ed abbattimento delle emissioni dovranno essere sottoposti a controllo per verificarne lo stato di efficienza con frequenza stabilita dalla casa produttrice; t) qualunque anomalia di funzionamento od interruzione di esercizio degli impianti di aspirazione ed abbattimento comporta la sospensione delle relative fasi lavorative per il tempo necessario alla rimessa in efficienza degli impianti stessi; u) la Società dovrà provvedere all’annotazione su un apposito registro, vidimato dalla Provincia, dei seguenti dati: interruzione del normale funzionamento degli impianti di aspirazione ed abbattimento, durata della fermata, descrizione intervento di manutenzione ordinaria e straordinaria, guasti, malfunzionamenti; gli eventi di interruzione del funzionamento degli impianti devono essere annotati entro sette giorni dall’accadimento; v) le operazione di sbarco/imbarco dovranno avvenire nel rispetto del regolamento approvato dall’Autorità Portuale della Spezia con ordinanze n. 21/2000 e n. 26/2000 e delle prescrizioni contenute nella successiva ordinanza n. 15/2001; w) in caso di fuoriuscite od emissioni accidentali di polveri durante le operazioni portuali la Società dovrà provvedere alla tempestiva pulizia degli spazi in concessione, nel rispetto di quanto previsto nelle ordinanze dell’Autorità Portuale della Spezia. 4. Di stabilire che l’autorizzazione ha validità di dieci anni dalla data del presente provvedimento; entro centottanta giorni dalla scadenza può essere presentata alla Provincia della Spezia apposita domanda di rinnovo. 6 di 7
  • 7. 5. Di determinare in € 370.886,40(trecentosettantamilaottocentoottantasei/40 euro) il nuovo importo della garanzia finanziaria (cauzione, fideiussione bancaria, fideiussione assicurativa) che la società ITALTERMINALI Srl dovrà stipulare a favore dell’Amministrazione Provinciale. 6. La mancata ottemperanza delle prescrizioni comporterà l’applicazione di quanto previsto dall’art.208 comma 13 del D.Lgs. n.152/2006 e ss.mm.ii.. 7. Di consegnare copia del presente atto alla signor COSTA STEFANO in qualità di legale rappresentante della società ITALTERMINALI Srl, e di darne comunicazione al Comune della Spezia, al Dipartimento Provinciale ARPAL della Spezia, al Dipartimento di Prevenzione della A.S.L. n.5 della Spezia, alla Regione Liguria, all’Autorità Portuale della Spezia . INFORMA  La presente Determinazione viene posta in pubblicazione all’Albo Pretorio di questa Provincia per rimanervi 15 giorni consecutivi e nella sezione Amministrazione trasparente ai sensi dell’art.40 del D.Lgs. del 2013;  È fatto divieto assoluto di apportare modifiche di qualsiasi genere al progetto approvato;  Contro il presente provvedimento è possibile promuovere ricorso innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dalla data di conoscenza del provvedimento medesimo o ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni. Letto, confermato e sottoscritto anche ai sensi dell'art. 49, comma 1., T.U.E.L. 267/2000 con contestuale espressione del relativo parere favorevole sotto il profilo della regolarità tecnica. II DIRIGENTE Dott. Marco Casarino 7 di 7