1. CNN Notizie del 12 luglio 2013 Pagina 1
CNN NOTIZIE
Anno 17, numero 134
Roma, 12 luglio 2013
A cura di: Domenico Cambareri
Responsabili: Paolo Guida,
Massimiliano Levi
Coordinamento di Redazione:
Francesca Minunni, Chiara Valentini
Redazione: Francesca Bassi, Chiara
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Trasmissione di Notartel S.p.A.
ANTIRICICLAGGIO. RESOCONTO DELLA
RIUNIONE PRESSO IL MINISTERO
DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
Salvatore Lombardo e Marco Krogh
Il 10 luglio u.s. si è tenuta una riunione convocata dal MEF a cui hanno
partecipato i rappresentanti degli ordini e collegi professionali e le
componenti istituzionali (MEF, UIF, Magistratura, Ragioneria dello
Stato, CONSOB, GdF) per illustrare il piano d’azione e la tempistica per
arrivare alla definizione di linee guida per l’assolvimento dell’obbligo
di adeguata verifica in materia di antiriciclaggio da parte dei
professionisti. Il Consiglio Nazionale del Notariato ha partecipato con
una delegazione del Settore Antiriciclaggio. E’ stata predisposta una
scaletta con tempi “serrati” per definire il progetto del MEF che si
articola in tre fasi principali:
1. proposta degli ordini (entro settembre 2013; consultazioni con il
MEF dalla seconda settimana di settembre); (Segue a pag. 2/3)
LEGISLAZIONE & PRASSI
Antiriciclaggio. Il comunicato UIF relativo al rapporto annuale
sull'attività svolta nel 2012. Le segnalazioni dei notai aumentate
dell’80% – pag. 7/8
PRIMO PIANO
Segue da pag. 1
Consiglio Nazionale
ANTIRICICLAGGIO. RESOCONTO DELLA RIUNIONE PRESSO IL MINISTERO
DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
2. CNN Notizie del 12 luglio 2013 Pagina 2
Il 10 luglio u.s. si è tenuta una riunione convocata dal MEF a cui hanno partecipato i
rappresentanti degli ordini e collegi professionali e le componenti istituzionali (MEF, UIF,
Magistratura, Ragioneria dello Stato, CONSOB, GdF) per illustrare il piano d’azione e la tempistica
per arrivare alla definizione di linee guida per l’assolvimento dell’obbligo di adeguata verifica in
materia di antiriciclaggio da parte dei professionisti. Il Consiglio Nazionale del Notariato ha
partecipato con una delegazione del Settore Antiriciclaggio.
E’ stata predisposta una scaletta con tempi “serrati” per definire il progetto del MEF che si
articola in tre fasi principali:
1. proposta degli ordini (entro settembre 2013; consultazioni con il MEF dalla seconda
settimana di settembre);
2. coordinamento delle proposte (entro ottobre novembre 2013);
3. approvazione (cd. endorsement) delle linee guida (entro gennaio 2014).
Al termine del lavoro è prevista l’apertura “a regime” di tavoli di lavoro tra categorie
professionali ed autorità ai fini del coordinamento dell’attività ispettiva e/o sanzionatoria.
L’obiettivo del progetto è quello di elaborare prassi operative tenendo conto delle specificità
e peculiarità delle singole professioni e, quindi, un adeguamento delle procedure adottate dai
professionisti agli standard normativi, anche internazionali.
La tempistica è serrata in quanto si vorrebbe entro dicembre fornire al C.S.F. (Comitato di
Sicurezza Finanziario) “materia prima o semilavorata” da sperimentare un anno per poi passarla a
regime.
Si vorrebbe, peraltro, che fossero elaborate procedure verificabili per facilitare la vigilanza
sulla compliance dei professionisti agli standard normativi richiesti.
Altri step sono previsti per la conservazione informatica degli atti pubblici, ambito nel quale
il Notariato ha dato attuazione alla normativa. Si segnala che sono stati sollecitati anche gli altri
ordini, oltre i notai, a dotarsi di una banca dati per la conservazione e consultazione degli atti
pubblici, ai sensi dell’art. 38, comma 6-bis del d.lgs. 231 del 2007.
Si è invitato l’ordine degli avvocati ad assumere il ruolo di soggetto interposto nella ricezione
e trasmissione delle segnalazioni di operazioni sospette, alla pari degli altri ordini.
Si è chiesto, inoltre, nella predisposizione delle linee guida, di evidenziare le criticità della
normativa e possibilmente di formulare proposte.
Le linee guida dovranno essere predisposte tenendo presente anche le indicazioni emergenti
dalla IV direttiva antiriciclaggio, tutt’ora in corso di negoziazione. In particolare, se possibile,
individuando categorie di clienti o di operazioni/prestazioni professionali che consentono
un’adeguata verifica semplificata ed eventualmente categorie a maggior rischio.
Il modello di riferimento chiesto dal MEF (cd. benchmark) è costituito dalle linee guida
predisposte dalla Banca d’Italia per i propri soggetti vigilati, in quanto frutto di molti anni di
esperienza.
Questo progetto testimonia in qualche modo che sono state recepite le richieste più volte
avanzate dal Notariato stesso:
- sull’adozione di prassi operative adeguate alla specificità della professione notarile;
- in ordine alla condivisione delle linee guida predisposte dal CNN da parte delle Istituzioni
(la cd. “bollinatura” del CSF);
- sulla istituzione di un tavolo permanente di confronto,
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- sulla partecipazione del Notariato al coordinamento dell’attività ispettiva e sanzionatoria.
Al termine del progetto, gli ordini professionali saranno invitati a partecipare alle riunioni del
CSF quali membri esterni.
Le linee guida da predisporre dovrebbero riguardare anche la normativa antifinanziamento
del terrorismo e, quindi, dare indicazioni sulle misure di congelamento, liste terrorismo e
programmi di sanzioni.
Salvatore Lombardo
CONSIGLIERE RESPONSABILE
DEL SETTORE ANTIRICICLAGGIO
Marco Krogh
COMPONENTE
DEL SETTORE ANTIRICICLAGGIO
LEGISLAZIONE & PRASSI
Prassi
ANTIRICICLAGGIO. IL COMUNICATO UIF RELATIVO AL RAPPORTO ANNUALE
SULL'ATTIVITÀ SVOLTA NEL 2012. LE SEGNALAZIONI DEI NOTAI AUMENTATE
DELL’80%
Dal sito della Banca d’Italia
Banca d’Italia - Unità di Informazione Finanziaria
COMUNICATO
L’Unità di Informazione Finanziaria ha trasmesso al Ministro dell’Economia e delle Finanze
per il successivo inoltro al Parlamento il Rapporto sull’attività svolta nel 2012, come previsto
dall’articolo 6 del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231. Nel Rapporto vengono riepilogati,
fra l’altro, i principali dati relativi all’attività di contrasto del riciclaggio e del finanziamento del
terrorismo.
Le segnalazioni di operazioni sospette complessivamente pervenute all’Unità di
Informazione Finanziaria sono state oltre 67.000, ancora in forte crescita (36,6%) rispetto all’anno
precedente; circa 170 segnalazioni hanno riguardato sospetti casi di finanziamento del terrorismo.
Oltre il 96% delle segnalazioni proviene da banche e intermediari finanziari (circa 65.000); le
segnalazioni dei professionisti e delle imprese non finanziarie, pur restando molto contenute
rispetto alla numerosità dei potenziali segnalanti, sono aumentate da poco meno di 500 a quasi
2.400, principalmente per effetto delle segnalazioni dei notai cresciute dell’80%. La regione da cui
proviene il maggior numero di segnalazioni di operazioni sospette è la Lombardia (19% del totale),
seguita da Lazio e Campania (ciascuna 12% del totale).
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L’analisi delle segnalazioni, l’osservazione del sistema e le verifiche ispettive hanno
consentito all’UIF di continuare nell’opera di elaborazione e diffusione di schemi e modelli di
comportamento anomalo: nel 2012 sono stati resi pubblici gli schemi relativi al contratto di
factoring, alle frodi fiscali internazionali e a quelle nelle fatturazioni.
L’attività di ricerca e studio si è focalizzata sugli utilizzi potenzialmente anomali dei nuovi
strumenti di moneta elettronica. Si è intensificata la collaborazione con l’Autorità giudiziaria che
ha riguardato, fra l’altro, indagini su riciclaggio di proventi da illecito utilizzo di rimborsi elettorali,
da appropriazione indebita, da corruzione, da manipolazione di mercato, da raccolta abusiva del
risparmio. Intensa è stata anche l’attività svolta nell’ambito di indagini su ipotesi di riciclaggio della
criminalità organizzata.
La collaborazione con le Financial intelligence unit estere si è confermata una fonte
privilegiata di informazioni, ottenute con rapidità tramite strumenti di trasmissione efficienti e
riservati: le richieste dell’UIF sono aumentate del 26% in relazione sia a esigenze di
approfondimento delle segnalazioni di operazioni sospette che di collaborazione con gli Organi
investigativi e l’Autorità giudiziaria.
Con il 2012 si è concluso il primo quinquennio di vita dell’Unità di informazione finanziaria
che, dal 2008, è subentrata all’Ufficio italiano dei cambi nell’attività di prevenzione e contrasto del
riciclaggio e del finanziamento del terrorismo. Si è trattato di un periodo intenso durante il quale
la nuova entità, caratterizzata da una posizione istituzionale peculiare, ha dovuto organizzarsi in
una diversa e più complessa configurazione, definita da nuovi compiti e da nuovi assetti. I risultati
ottenuti sono stati significativi sia sul piano dello svolgimento dei compiti istituzionali, sia su quello
organizzativo, con il conseguimento di progressivi rilevanti guadagni di efficacia, produttività ed
efficienza operativa. Sono stati rafforzati i rapporti di collaborazione con l’Autorità giudiziaria, con
gli Organi investigativi, con gli operatori, con le controparti estere.
La risposta del sistema è stata positiva, come attesta il sensibile aumento delle segnalazioni
di operazioni sospette. Dal 1997, anno di avvio del relativo obbligo, sono pervenute all’Unità circa
250.000 segnalazioni di cui 189.000 (il 75%) nell’ultimo quinquennio. La recente realizzazione di un
nuovo sistema informatico per l’acquisizione e il trattamento delle segnalazioni ha consentito di
fronteggiarne l’eccezionale incremento e di accelerare e razionalizzare il percorso di analisi. Nel
2012 il numero delle segnalazioni analizzate dall’Unità (oltre 60.000) è aumentato del 96% rispetto
all’anno precedente; ulteriori incrementi della capacità produttiva dell’Unità sono stati conseguiti
nel corso del 2013.
In questi cinque anni il nuovo sistema di prevenzione del riciclaggio si è rafforzato e ha colto
importanti risultati ma ulteriori passi possono essere compiuti per incrementarne l’efficacia. Alla
luce delle nuove raccomandazioni adottate dal GAFI, obiettivo prioritario è l’aumento delle
capacità di intelligence dell’Unità: è necessario un ampliamento delle basi informative, con
l’accesso ad ulteriori fonti esterne. La disponibilità degli esiti investigativi e giudiziari delle
segnalazioni di operazioni sospette, oltre ad affinare l’analisi, consentirebbe di migliorare anche il
flusso di ritorno ai segnalanti, in linea con gli standard del GAFI e con le prassi vigenti negli altri
paesi europei.
La sempre più completa ed accurata analisi dei flussi finanziari, delle segnalazioni e delle basi
informative anche di nuova acquisizione, le verifiche mirate sul campo, l’intensa collaborazione
con le autorità di vigilanza di settore, con gli Organi investigativi e giudiziari e con la rete
internazionale delle Financial intelligence unit consentiranno all’Unità di svolgere con sempre
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maggior efficacia il proprio ruolo, affrontando con determinazione, nell’attuale contesto di
debolezza del tessuto economico, le sfide della criminalità al corretto funzionamento dei mercati.
Per visualizzare l’intero comunicato stampa e le relative tabelle consultare il sito della Banca
d’Italia al seguente LINK
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