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1.Che cos’è e come si articola un Business Plan

• Il Business Plan per l’impresa alberghiera è uno strumento
  fondamentale per programmare e controllare la gestione delle
  attività alberghiere volto ad esplicitare, esaminare e motivare
  in modo completo ed esaustivo le caratteristiche di un
  progetto imprenditoriale verificandone anticipatamente la
  fattibilità concreta, i ritorni economici e la compatibilità
  finanziaria. Mediante il Business Plan si mira a modificare il
  ruolo dell’impresa nel suo contesto di riferimento (arena
  competitiva), con l’obiettivo di migliorare la forza competitiva
  attraverso la più corretta valorizzazione delle risorse
  disponibili e acquisibili. Si tratta, in altre parole, dello
  strumento privilegiato su cui basare le decisioni di sviluppo
  per l’impresa alberghiera prima della gestione.

                                                  Marco Pagliarani Consulting 2
Il Business Plan, generalmente, comprende:

• la descrizione del business (da chi è stata fondata l’azienda, i
  servizi offerti, la struttura organizzativa, eventi significativi del
  passato, l’assetto societario, ecc.);
• l’analisi del mercato di riferimento e la segmentazione della
  clientela in base a criteri geografici, demografici e motivazionali;
• le strategie da assumere nei confronti dei principali interlocutori
  (clienti, concorrenti, fornitori, finanziatori, dipendenti, ecc.);
• il piano operativo, contenente le scelte relative alla
  localizzazione, alla modalità di erogazione dei servizi e ai tempi
  di attuazione, ecc.;
• l’analisi dei flussi economici prospettici relativi ad un periodo
  generalmente compreso tra i tre o cinque anni;
• l’individuazione delle fonti di finanziamento per la copertura
  degli investimenti previsti.

                                                      Marco Pagliarani Consulting 3
Le finalità che si propone il Business Plan sono:

• esplicitare le strategie, costringendo l’imprenditore a definire
  in anticipo il quadro delle idee-competenze-risorse da
  impiegare;
• tracciare una rotta precisa, con obiettivi sempre misurabili;
• consentire un controllo dell’iniziativa, qualora venga stabilita
  l’implementazione del BP;
• coinvolgere e motivare i tutti i membri che possono
  contribuire al successo mediante la condivisione della
  mission;
• favorire la presentazione ad interlocutori esterni.


                                                   Marco Pagliarani Consulting 4
In sintesi, il Business Plan per un’impresa
alberghiera risulta articolato nelle seguenti parti:
Analisi strategica
Strategia competitiva
Piano di marketing
Piano degli investimenti                        PARTE QUALITATIVA
Piano organizzativo
Piano operativo


Piano economico
Piano finanziario                              PARTE QUANTITATIVA


Naturalmente, l’obiettività del Business Plan è il requisito indispensabile per
la correttezza della stesura e, per tal motivo, il ricorso ad un consulente
esterno costituisce una garanzia fondamentale risultando quest’ultimo
immune da coinvolgimenti emotivi.
                                                            Marco Pagliarani Consulting 5
2. I destinatari del Business Plan

• Il BP, può avere molteplici fruitori/destinatari. Per cominciare,
  risulta indispensabile all’imprenditore preposto alla direzione
  delle imprese alberghiere per verificare in anticipo la
  probabilità di successo di un nuovo piano degli investimenti.
  Inoltre il BP risulta utile per il personale aziendale; infatti, è
  necessario che tutti i protagonisti della produzione del
  servizio operino in modo corale, avendo condiviso la strategia
  dell’impresa. Inoltre, il Business Plan rappresenta un valido
  strumento di conoscenza per gli interlocutori esterni quali
  banche, investitori, ecc. Con l’entrata in vigore degli accordi di
  Basilea II, gli istituti di credito eroganti richiedono questa
  documentazione ai fini della valutazione dell’affidabilità
  aziendale, a sua volta strumentale per l’assegnazione del
  rating all’impresa richiedente.


                                                   Marco Pagliarani Consulting 6
Finalità e destinatari di un Business Plan


    Finalità di Redazione               Destinatari del Piano


Pianificazione strategica
                                    Proprietà
Pianificazione operativa
Budgeting                           Potenziali acquirenti
Valutazione d’azienda
                                    Banche, Finanziatori
Fattibilità investimenti
Richiesta finanziamenti
                                    Nuovi soci
Apertura del capitale



                                                Marco Pagliarani Consulting 7
3. L’Analisi strategica

• L’Analisi strategica rappresenta la prima parte del Business
  Plan e contiene la storia dell’azienda, il profilo dei soci e delle
  risorse impegnate nella gestione, la descrizione dei
  prodotti/servizi offerti e la tipologia della clientela servita.
  Ma l’aspetto centrale di questa parte è rappresentata
  dall’analisi finalizzata ad evidenziare i punti di forza e di
  debolezza dell’impresa misurandone nel contempo anche il
  grado di forza. Quest’approccio, che non può prescindere
  dall’osservazione dei concorrenti diretti o indiretti
  (benchmarking), comprende anche l’analisi delle opportunità
  e delle minacce provenienti dal mercato di riferimento
  dell’impresa.

                                                    Marco Pagliarani Consulting 8
4. La Strategia competitiva

• Il risultato dell’Analisi strategica consente la formulazione
  della Strategia competitiva dell’impresa alberghiera. Questa
  parte rappresenta il cuore del Business Plan e definisce i
  comportamenti di fondo dell’impresa riassumibili in:

 la modalità di competizione dell’impresa rispetto alla sua
  concorrenza diretta (imprese alberghiere), indiretta (bed &
  breakfast, agriturismi, affittacamere, ecc.) ;
 il livello di qualità del servizio offerto;
 il rapporto qualità/prezzo del servizio;
 la clientela obiettivo (opportunamente segmentata secondo
  parametri geografici, demografici, sociali ed economici).

                                                Marco Pagliarani Consulting 9
Le strategie competitive si distinguono in:

 Leadership di costo: la competizione è basata sul prezzo nel senso che si
  mira alla minimizzazione dei costi di produzione rispetto ai concorrenti del
  settore (è la strategia seguita dall’impresa alberghiera che cerca di farsi
  preferire dalla clientela per la tariffa più bassa);
 Differenziazione: si tende a caratterizzare il servizio in modo tale da
  renderlo unico rispetto a quello della concorrenza per qualità, immagine o
  prezzo (è la strategia seguita dall’impresa alberghiera che cerca di farsi
  scegliere per il suo rapporto qualità/prezzo);
 Focalizzazione: l’impresa mira a specializzarsi sulla soddisfazione di
  esigenze particolari di una determinato target di clienti (è il caso
  dell’impresa alberghiera che decide di specializzarsi nel servizio dedicato
  ad un certo segmento di clientela).

• Da ultimo, va detto che questa parte del BP stabilisce l’orientamento
  strategico di fondo, ossia il modo col quale l’impresa alberghiera decide di
  apparire agli occhi di tutti i suoi principali stakeholders (clienti, dipendenti,
  finanziatori, fornitori, finanziatori, ecc).

                                                              Marco Pagliarani Consulting 10
5. Il Piano di marketing

• In questa sezione del Business Plan è necessario esplicitare in
  modo chiaro e completo gli obiettivi di vendita e le politiche
  da adottare per il loro conseguimento. Naturalmente, non è
  possibile centrare obiettivi di vendita senza preventivamente
  conoscere gusti e aspettative della clientela obiettivo.

• L’intento del Piano di marketing consiste proprio nell’
  individuazione delle azioni da intraprendere per provvedere
  alla piena soddisfazione delle esigenze stesse (customer
  satisfaction).



                                                 Marco Pagliarani Consulting 11
La strategia di marketing in quattro leve che
     compongono il cosiddetto marketing mix:
 Prodotto: si fa riferimento alle caratteristiche qualitative, tecniche o di immagine
  del servizio offerto dall’albergo rispetto alle funzioni che assolve, ai bisogni che è
  destinato a soddisfare e rispetto alla clientela individuata come target;

 Prezzo: il prezzo dovrebbe essere funzione di una serie di variabili quali l’elasticità
  della domanda, il ruolo psicologico del prezzo presso i clienti, la struttura dei costi
  aziendali e il profitto atteso. Qualche volta, tuttavia, il prezzo è fissato
  direttamente dal mercato e per l’impresa alberghiera diventa una variabile poco
  gestibile (in tal caso si dice che i costi si fanno sui prezzi);

 Promozione: in quest’area del marketing mix vengono fatte rientrare tutta una
  serie di iniziative finalizzate a far conoscere il prodotto a terzi e a spingere le
  vendite, rientrano tra queste tecniche la pubblicità attraverso i differenti media, le
  offerte di vendita (promozioni, ecc.), ecc.

 Distribuzione: altrettanto importante, nella definizione della politica commerciale
  dell’albergo, è la scelta dei canali di vendita da utilizzare per raggiungere i clienti
  obiettivo; per fare alcuni esempi si va dalle forme più innovative dei portali web o
  del sito interno dell’albergo alla classica distribuzione tramite T.O. e agenzie viaggi.

                                                                    Marco Pagliarani Consulting 12
6. Il Piano degli investimenti ed
                      il Piano operativo
• Generalmente il Business Plan, per le sue stesse finalità di redazione,
  prevede che nel periodo considerato vengano effettuati alcuni
  investimenti (opere murarie, attrezzature, immobili, macchinari, ecc.) di
  rilevanza economica più o meno consistente. Con il Piano degli
  investimenti, in sostanza, si provvede ad elencare tutti i beni di cui
  risulterà necessario dotarsi per poter raggiungere i nuovi obiettivi fissati.
  La somma delle stime di tutti gli importi relativi ai suddetti beni costituirà
  la dimensione complessiva dell’investimento da effettuare e, pertanto,
  fornisce un’informazione di importanza rilevante che avrà implicazioni sia
  economiche (maggiori costi) che finanziarie (dove prendere le risorse
  finanziarie individuate).
  Naturalmente, non tutti i beni potranno (o dovranno) essere disponibili
  nello stesso tempo. E’ per questo motivo che il Piano degli investimenti è
  generalmente corredato dal Piano operativo, che indica la scansione
  temporale dell’entrata in funzione di tutti i beni di cui l’impresa ha deciso
  di dotarsi. Si tratta, in estrema sostanza, di un foglio di lavoro (redatto
  dopo aver consultato tutti i fornitori interessati) indicante la
  propedeuticità delle azioni fornendo nel contempo uno stimolo al rispetto
  dei tempi necessari all’entrata in funzione dei nuovi investimenti.
                                                            Marco Pagliarani Consulting 13
7. Il Piano organizzativo

•   Il Piano organizzativo indica i ruoli (mansioni) ricoperti da ciascun dipendente.
    Generalmente, il Piano di sviluppo comporta un incremento dell’organico
    aziendale in funzione delle esigenze del piano stesso. Conoscendo l’importanza
    che la risorsa umana possiede nella determinazione del successo aziendale in
    special modo per le imprese alberghiere - ne deriva che debba essere redatto un
    nuovo organigramma teso ad indicare quali ruoli saranno assegnati alle nuove
    risorse evidenziando, possibilmente, le skills di cui sono dotate. Inoltre, la stesura
    del Piano organizzativo rappresenta anche l’occasione la valutazione delle risorse
    umane disponibili e per studiare eventuali cambi di ruolo (job rotation). Questo
    processo risulta necessario alla direzione per comprendere se si è dotati di risorse
    coerenti con la strategia che l’impresa vuole perseguire ma anche per assicurare
    eventuali interlocutori esterni che dovessero venire a contatto con il Business Plan.
    Un aspetto che non andrebbe mai trascurato è quello relativo alle tecniche di
    motivazione delle risorse umane. Essendo noto, infatti, che nell’impresa
    alberghiera, come in tutte le altre tipologie di imprese, la risorsa umana riveste un
    ruolo decisivo nel conseguimento degli obiettivi, sarebbe opportuno prevedere
    tecniche incentivanti (premi) differenti a seconda dei ruoli ricoperti.
                                                                    Marco Pagliarani Consulting 14
8. Il Piano economico

•   Come anticipato nei paragrafi precedenti, il BP ambisce a modificare, spesso in
    modo sostanziale, le performance dell’impresa poiché sono generalmente previste
    azioni atte ad incrementare il tasso di occupazione e/o il ricavo medio camera;
    anche la struttura dei costi subirà delle modifiche per effetto di nuove assunzioni
    e/o nuovi investimenti e/o incremento dei debiti. Il Piano economico rappresenta,
    dunque, il cuore della parte quantitativa del BP, si tratta, in estrema sostanza, di
    costruire dei conti economici previsionali che anticipano i flussi di ricavi e costi che
    si manifesteranno in un arco temporale di 3/5 anni.
    Questo documento di sintesi prende anche il nome di Budget economico. Va detto
    che il Piano economico si basa su una serie di assunzioni che possono risultare più
    o meno fondate. Per tal fine si avvale di un importante strumento di supporto che
    prende il nome di Analisi di sensibilità (what if analysis); mediante questo
    strumento si comprende in anticipo, mediante delle simulazioni, quali potranno
    essere i risultati aziendali al mutare delle variabili che incidono maggiormente sul
    successo dell’iniziativa; mediante queste simulazioni diviene anche possibile
    disporre di più scenari (ottimistico, pessimistico, ecc.) da confrontare
    periodicamente con i risultati a consuntivo.
                                                                     Marco Pagliarani Consulting 15
9. Il Piano finanziario

• Il Piano finanziario completa, insieme con il Piano economico,
  la parte quantitativa del Business Plan. Rappresenta la
  naturale integrazione del Piano economico che non potrebbe
  essere elaborato senza la concomitante elaborazione del
  Piano finanziario (il processo costruttivo è iterativo). Questo
  strumento, in sostanza, ha la finalità di individuare nel corso
  dell’arco temporale preso in considerazione il fabbisogno di
  risorse finanziarie (quantità e natura) e , conseguentemente,
  le fonti di copertura.
  Conoscere in anticipo quando e quante risorse finanziarie
  saranno necessarie per sostenere le nuove strategie
  dell’impresa      alberghiera    rappresenta     un’opportunità
  fondamentale per la direzione che, in anticipo, potrà valutare
  la fonte più conveniente sulla scorta della considerazione di
  molteplici parametri (leva finanziaria).
                                                 Marco Pagliarani Consulting 16
Conclusioni
    Mediante il BP, infatti, è possibile verificare in anticipo quali sono gli effetti della cura
    individuata per il ripristino delle condizioni di salute dell’impresa alberghiera. La possibilità di
    conoscere in anticipo di quanto devono crescere il tasso di occupazione (TO) ed il ricavo
    medio camera (RMC) per il ritorno all’utile risulta fondamentale per l’impostazione di
    qualsiasi scelta strategica che impatti sulla struttura di costi e ricavi; è altrettanto importante
    stimare sempre correttamente il fabbisogno di risorse finanziarie individuandone, nel
    contempo, le fonti appropriate di copertura.

    Dunque, al pari di un navigante che si appresta a percorrere un lungo tragitto, posso dire con
    assoluta certezza che anche l’imprenditore deve sforzarsi di tracciare prima la rotta (gli
    obiettivi di breve, medio e lungo termine), considerando tutte le variabili controllabili (e non)
    che possono interferire sul conseguimento degli stessi.

    Fuor di metafora, è importante ricordarsi che è sempre necessario:
   conoscere in anticipo la combinazione di risorse che consente di produrre gli utili
    soddisfacenti;
   individuare gli obiettivi intermedi, al fine di poter verificare in ogni momento se si sta
    procedendo nella direzione giusta;
   stimare correttamente le competenze che risulteranno necessarie per l’attuazione del BP;
   verificare che gli obiettivi segnati siano effettivamente raggiungibili con la dotazione delle
    risorse disponibili, anche in considerazione degli scenari mutevoli.

                                                                              Marco Pagliarani Consulting 17
Conclusioni

Ma forse l’aspetto più qualificante di un Business Plan è rappresentato
dalla sua credibilità.
Infatti, anche una redazione molto dettagliata potrebbe risultare inefficace
se gli assunti che ne sono alla base non si dimostrano corretti; si può
affermare che una pianificazione sbagliata è pericolosa almeno quanto la
sua assenza.
Ne consegue che questo strumento, al pari degli altri strumenti di
simulazione, dispiega la sua valenza soltanto quando usato con la dovuta
cautela e, pertanto, se ne raccomanda l’uso a mani esperte.




                                                        Marco Pagliarani Consulting 18

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Il business plan per l’impresa alberghiera

  • 1. 1
  • 2. 1.Che cos’è e come si articola un Business Plan • Il Business Plan per l’impresa alberghiera è uno strumento fondamentale per programmare e controllare la gestione delle attività alberghiere volto ad esplicitare, esaminare e motivare in modo completo ed esaustivo le caratteristiche di un progetto imprenditoriale verificandone anticipatamente la fattibilità concreta, i ritorni economici e la compatibilità finanziaria. Mediante il Business Plan si mira a modificare il ruolo dell’impresa nel suo contesto di riferimento (arena competitiva), con l’obiettivo di migliorare la forza competitiva attraverso la più corretta valorizzazione delle risorse disponibili e acquisibili. Si tratta, in altre parole, dello strumento privilegiato su cui basare le decisioni di sviluppo per l’impresa alberghiera prima della gestione. Marco Pagliarani Consulting 2
  • 3. Il Business Plan, generalmente, comprende: • la descrizione del business (da chi è stata fondata l’azienda, i servizi offerti, la struttura organizzativa, eventi significativi del passato, l’assetto societario, ecc.); • l’analisi del mercato di riferimento e la segmentazione della clientela in base a criteri geografici, demografici e motivazionali; • le strategie da assumere nei confronti dei principali interlocutori (clienti, concorrenti, fornitori, finanziatori, dipendenti, ecc.); • il piano operativo, contenente le scelte relative alla localizzazione, alla modalità di erogazione dei servizi e ai tempi di attuazione, ecc.; • l’analisi dei flussi economici prospettici relativi ad un periodo generalmente compreso tra i tre o cinque anni; • l’individuazione delle fonti di finanziamento per la copertura degli investimenti previsti. Marco Pagliarani Consulting 3
  • 4. Le finalità che si propone il Business Plan sono: • esplicitare le strategie, costringendo l’imprenditore a definire in anticipo il quadro delle idee-competenze-risorse da impiegare; • tracciare una rotta precisa, con obiettivi sempre misurabili; • consentire un controllo dell’iniziativa, qualora venga stabilita l’implementazione del BP; • coinvolgere e motivare i tutti i membri che possono contribuire al successo mediante la condivisione della mission; • favorire la presentazione ad interlocutori esterni. Marco Pagliarani Consulting 4
  • 5. In sintesi, il Business Plan per un’impresa alberghiera risulta articolato nelle seguenti parti: Analisi strategica Strategia competitiva Piano di marketing Piano degli investimenti PARTE QUALITATIVA Piano organizzativo Piano operativo Piano economico Piano finanziario PARTE QUANTITATIVA Naturalmente, l’obiettività del Business Plan è il requisito indispensabile per la correttezza della stesura e, per tal motivo, il ricorso ad un consulente esterno costituisce una garanzia fondamentale risultando quest’ultimo immune da coinvolgimenti emotivi. Marco Pagliarani Consulting 5
  • 6. 2. I destinatari del Business Plan • Il BP, può avere molteplici fruitori/destinatari. Per cominciare, risulta indispensabile all’imprenditore preposto alla direzione delle imprese alberghiere per verificare in anticipo la probabilità di successo di un nuovo piano degli investimenti. Inoltre il BP risulta utile per il personale aziendale; infatti, è necessario che tutti i protagonisti della produzione del servizio operino in modo corale, avendo condiviso la strategia dell’impresa. Inoltre, il Business Plan rappresenta un valido strumento di conoscenza per gli interlocutori esterni quali banche, investitori, ecc. Con l’entrata in vigore degli accordi di Basilea II, gli istituti di credito eroganti richiedono questa documentazione ai fini della valutazione dell’affidabilità aziendale, a sua volta strumentale per l’assegnazione del rating all’impresa richiedente. Marco Pagliarani Consulting 6
  • 7. Finalità e destinatari di un Business Plan Finalità di Redazione Destinatari del Piano Pianificazione strategica Proprietà Pianificazione operativa Budgeting Potenziali acquirenti Valutazione d’azienda Banche, Finanziatori Fattibilità investimenti Richiesta finanziamenti Nuovi soci Apertura del capitale Marco Pagliarani Consulting 7
  • 8. 3. L’Analisi strategica • L’Analisi strategica rappresenta la prima parte del Business Plan e contiene la storia dell’azienda, il profilo dei soci e delle risorse impegnate nella gestione, la descrizione dei prodotti/servizi offerti e la tipologia della clientela servita. Ma l’aspetto centrale di questa parte è rappresentata dall’analisi finalizzata ad evidenziare i punti di forza e di debolezza dell’impresa misurandone nel contempo anche il grado di forza. Quest’approccio, che non può prescindere dall’osservazione dei concorrenti diretti o indiretti (benchmarking), comprende anche l’analisi delle opportunità e delle minacce provenienti dal mercato di riferimento dell’impresa. Marco Pagliarani Consulting 8
  • 9. 4. La Strategia competitiva • Il risultato dell’Analisi strategica consente la formulazione della Strategia competitiva dell’impresa alberghiera. Questa parte rappresenta il cuore del Business Plan e definisce i comportamenti di fondo dell’impresa riassumibili in:  la modalità di competizione dell’impresa rispetto alla sua concorrenza diretta (imprese alberghiere), indiretta (bed & breakfast, agriturismi, affittacamere, ecc.) ;  il livello di qualità del servizio offerto;  il rapporto qualità/prezzo del servizio;  la clientela obiettivo (opportunamente segmentata secondo parametri geografici, demografici, sociali ed economici). Marco Pagliarani Consulting 9
  • 10. Le strategie competitive si distinguono in:  Leadership di costo: la competizione è basata sul prezzo nel senso che si mira alla minimizzazione dei costi di produzione rispetto ai concorrenti del settore (è la strategia seguita dall’impresa alberghiera che cerca di farsi preferire dalla clientela per la tariffa più bassa);  Differenziazione: si tende a caratterizzare il servizio in modo tale da renderlo unico rispetto a quello della concorrenza per qualità, immagine o prezzo (è la strategia seguita dall’impresa alberghiera che cerca di farsi scegliere per il suo rapporto qualità/prezzo);  Focalizzazione: l’impresa mira a specializzarsi sulla soddisfazione di esigenze particolari di una determinato target di clienti (è il caso dell’impresa alberghiera che decide di specializzarsi nel servizio dedicato ad un certo segmento di clientela). • Da ultimo, va detto che questa parte del BP stabilisce l’orientamento strategico di fondo, ossia il modo col quale l’impresa alberghiera decide di apparire agli occhi di tutti i suoi principali stakeholders (clienti, dipendenti, finanziatori, fornitori, finanziatori, ecc). Marco Pagliarani Consulting 10
  • 11. 5. Il Piano di marketing • In questa sezione del Business Plan è necessario esplicitare in modo chiaro e completo gli obiettivi di vendita e le politiche da adottare per il loro conseguimento. Naturalmente, non è possibile centrare obiettivi di vendita senza preventivamente conoscere gusti e aspettative della clientela obiettivo. • L’intento del Piano di marketing consiste proprio nell’ individuazione delle azioni da intraprendere per provvedere alla piena soddisfazione delle esigenze stesse (customer satisfaction). Marco Pagliarani Consulting 11
  • 12. La strategia di marketing in quattro leve che compongono il cosiddetto marketing mix:  Prodotto: si fa riferimento alle caratteristiche qualitative, tecniche o di immagine del servizio offerto dall’albergo rispetto alle funzioni che assolve, ai bisogni che è destinato a soddisfare e rispetto alla clientela individuata come target;  Prezzo: il prezzo dovrebbe essere funzione di una serie di variabili quali l’elasticità della domanda, il ruolo psicologico del prezzo presso i clienti, la struttura dei costi aziendali e il profitto atteso. Qualche volta, tuttavia, il prezzo è fissato direttamente dal mercato e per l’impresa alberghiera diventa una variabile poco gestibile (in tal caso si dice che i costi si fanno sui prezzi);  Promozione: in quest’area del marketing mix vengono fatte rientrare tutta una serie di iniziative finalizzate a far conoscere il prodotto a terzi e a spingere le vendite, rientrano tra queste tecniche la pubblicità attraverso i differenti media, le offerte di vendita (promozioni, ecc.), ecc.  Distribuzione: altrettanto importante, nella definizione della politica commerciale dell’albergo, è la scelta dei canali di vendita da utilizzare per raggiungere i clienti obiettivo; per fare alcuni esempi si va dalle forme più innovative dei portali web o del sito interno dell’albergo alla classica distribuzione tramite T.O. e agenzie viaggi. Marco Pagliarani Consulting 12
  • 13. 6. Il Piano degli investimenti ed il Piano operativo • Generalmente il Business Plan, per le sue stesse finalità di redazione, prevede che nel periodo considerato vengano effettuati alcuni investimenti (opere murarie, attrezzature, immobili, macchinari, ecc.) di rilevanza economica più o meno consistente. Con il Piano degli investimenti, in sostanza, si provvede ad elencare tutti i beni di cui risulterà necessario dotarsi per poter raggiungere i nuovi obiettivi fissati. La somma delle stime di tutti gli importi relativi ai suddetti beni costituirà la dimensione complessiva dell’investimento da effettuare e, pertanto, fornisce un’informazione di importanza rilevante che avrà implicazioni sia economiche (maggiori costi) che finanziarie (dove prendere le risorse finanziarie individuate). Naturalmente, non tutti i beni potranno (o dovranno) essere disponibili nello stesso tempo. E’ per questo motivo che il Piano degli investimenti è generalmente corredato dal Piano operativo, che indica la scansione temporale dell’entrata in funzione di tutti i beni di cui l’impresa ha deciso di dotarsi. Si tratta, in estrema sostanza, di un foglio di lavoro (redatto dopo aver consultato tutti i fornitori interessati) indicante la propedeuticità delle azioni fornendo nel contempo uno stimolo al rispetto dei tempi necessari all’entrata in funzione dei nuovi investimenti. Marco Pagliarani Consulting 13
  • 14. 7. Il Piano organizzativo • Il Piano organizzativo indica i ruoli (mansioni) ricoperti da ciascun dipendente. Generalmente, il Piano di sviluppo comporta un incremento dell’organico aziendale in funzione delle esigenze del piano stesso. Conoscendo l’importanza che la risorsa umana possiede nella determinazione del successo aziendale in special modo per le imprese alberghiere - ne deriva che debba essere redatto un nuovo organigramma teso ad indicare quali ruoli saranno assegnati alle nuove risorse evidenziando, possibilmente, le skills di cui sono dotate. Inoltre, la stesura del Piano organizzativo rappresenta anche l’occasione la valutazione delle risorse umane disponibili e per studiare eventuali cambi di ruolo (job rotation). Questo processo risulta necessario alla direzione per comprendere se si è dotati di risorse coerenti con la strategia che l’impresa vuole perseguire ma anche per assicurare eventuali interlocutori esterni che dovessero venire a contatto con il Business Plan. Un aspetto che non andrebbe mai trascurato è quello relativo alle tecniche di motivazione delle risorse umane. Essendo noto, infatti, che nell’impresa alberghiera, come in tutte le altre tipologie di imprese, la risorsa umana riveste un ruolo decisivo nel conseguimento degli obiettivi, sarebbe opportuno prevedere tecniche incentivanti (premi) differenti a seconda dei ruoli ricoperti. Marco Pagliarani Consulting 14
  • 15. 8. Il Piano economico • Come anticipato nei paragrafi precedenti, il BP ambisce a modificare, spesso in modo sostanziale, le performance dell’impresa poiché sono generalmente previste azioni atte ad incrementare il tasso di occupazione e/o il ricavo medio camera; anche la struttura dei costi subirà delle modifiche per effetto di nuove assunzioni e/o nuovi investimenti e/o incremento dei debiti. Il Piano economico rappresenta, dunque, il cuore della parte quantitativa del BP, si tratta, in estrema sostanza, di costruire dei conti economici previsionali che anticipano i flussi di ricavi e costi che si manifesteranno in un arco temporale di 3/5 anni. Questo documento di sintesi prende anche il nome di Budget economico. Va detto che il Piano economico si basa su una serie di assunzioni che possono risultare più o meno fondate. Per tal fine si avvale di un importante strumento di supporto che prende il nome di Analisi di sensibilità (what if analysis); mediante questo strumento si comprende in anticipo, mediante delle simulazioni, quali potranno essere i risultati aziendali al mutare delle variabili che incidono maggiormente sul successo dell’iniziativa; mediante queste simulazioni diviene anche possibile disporre di più scenari (ottimistico, pessimistico, ecc.) da confrontare periodicamente con i risultati a consuntivo. Marco Pagliarani Consulting 15
  • 16. 9. Il Piano finanziario • Il Piano finanziario completa, insieme con il Piano economico, la parte quantitativa del Business Plan. Rappresenta la naturale integrazione del Piano economico che non potrebbe essere elaborato senza la concomitante elaborazione del Piano finanziario (il processo costruttivo è iterativo). Questo strumento, in sostanza, ha la finalità di individuare nel corso dell’arco temporale preso in considerazione il fabbisogno di risorse finanziarie (quantità e natura) e , conseguentemente, le fonti di copertura. Conoscere in anticipo quando e quante risorse finanziarie saranno necessarie per sostenere le nuove strategie dell’impresa alberghiera rappresenta un’opportunità fondamentale per la direzione che, in anticipo, potrà valutare la fonte più conveniente sulla scorta della considerazione di molteplici parametri (leva finanziaria). Marco Pagliarani Consulting 16
  • 17. Conclusioni Mediante il BP, infatti, è possibile verificare in anticipo quali sono gli effetti della cura individuata per il ripristino delle condizioni di salute dell’impresa alberghiera. La possibilità di conoscere in anticipo di quanto devono crescere il tasso di occupazione (TO) ed il ricavo medio camera (RMC) per il ritorno all’utile risulta fondamentale per l’impostazione di qualsiasi scelta strategica che impatti sulla struttura di costi e ricavi; è altrettanto importante stimare sempre correttamente il fabbisogno di risorse finanziarie individuandone, nel contempo, le fonti appropriate di copertura. Dunque, al pari di un navigante che si appresta a percorrere un lungo tragitto, posso dire con assoluta certezza che anche l’imprenditore deve sforzarsi di tracciare prima la rotta (gli obiettivi di breve, medio e lungo termine), considerando tutte le variabili controllabili (e non) che possono interferire sul conseguimento degli stessi. Fuor di metafora, è importante ricordarsi che è sempre necessario:  conoscere in anticipo la combinazione di risorse che consente di produrre gli utili soddisfacenti;  individuare gli obiettivi intermedi, al fine di poter verificare in ogni momento se si sta procedendo nella direzione giusta;  stimare correttamente le competenze che risulteranno necessarie per l’attuazione del BP;  verificare che gli obiettivi segnati siano effettivamente raggiungibili con la dotazione delle risorse disponibili, anche in considerazione degli scenari mutevoli. Marco Pagliarani Consulting 17
  • 18. Conclusioni Ma forse l’aspetto più qualificante di un Business Plan è rappresentato dalla sua credibilità. Infatti, anche una redazione molto dettagliata potrebbe risultare inefficace se gli assunti che ne sono alla base non si dimostrano corretti; si può affermare che una pianificazione sbagliata è pericolosa almeno quanto la sua assenza. Ne consegue che questo strumento, al pari degli altri strumenti di simulazione, dispiega la sua valenza soltanto quando usato con la dovuta cautela e, pertanto, se ne raccomanda l’uso a mani esperte. Marco Pagliarani Consulting 18