1. Lezione 3
Il ritorno dell’iimagineIl ritorno dell’iimagine
Prima della scritturaPrima della scrittura
La scrittura prima tecnologia della comunicazioneLa scrittura prima tecnologia della comunicazione
Scritture pittografiche, ideografiche e foneticheScritture pittografiche, ideografiche e fonetiche
L’alfabetoL’alfabeto
La stampa, i media elettronici e i media di massaLa stampa, i media elettronici e i media di massa
I media come nuovi sensiI media come nuovi sensi
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2. IL RITORNO DELLE IMMAGINIIL RITORNO DELLE IMMAGINI
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3. IL RITORNO DELLE IMMAGINIIL RITORNO DELLE IMMAGINI
La rivoluzione digitale e lo sviluppo dei media,
segnano un ritorno all’uso delle immagini come
strumento di trasmissione del sapere e della
conoscenza
Si rovescia la gerarchia creata con l’introduzione
della scrittura che relegò immagini e suoni
nell’ambito esclusivo delle arti e della liturgia
La cultura audiovisuale ha iniziato il suo recupero nel
XX secolo con i mass-media (cinema, radio,
televisione)
La nuova integrazione di scrittura, immagine e suoni
modifica la comunicazione umana totalmente
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Norman Rockwell, The Connoisseur, 1962
4. PRIMA DELLA SCRITTURAPRIMA DELLA SCRITTURA
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5. PRIMA DELLA SCRITTURAPRIMA DELLA SCRITTURA
La nostra azione nel mondo passa attraverso rappresentazioni (immagini
mentali). Il linguaggio è una delle fonti di rappresentazione
La scrittura è a tutti gli effetti una tecnologia della comunicazione, la cui
invenzione ha modificato il linguaggio e il modo di rappresentare la realtà
Prima della scrittura, venivano usate immagini per rappresentare forme e
contenuti con cui materializzare il contesto separando “il soggetto”
dall’ambiente
Attraverso le immagini l’uomo significava il mondo
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6. PRIMA DELLA SCRITTURAPRIMA DELLA SCRITTURA
Vilém Flusser:
Le immagini si creano dall’azione combinata di mani e occhi:
Le mani si estendono sul mondo (creando l’azione)
Gli occhi vedono le connessioni necessarie e preparano alle azioni successive
mani e occhi – azione e vista – prassi e teoria
L’uomo astrae dall’ambiente la dimensione della profondità creando una regione
immaginaria e bidimensionale: il mondo delle immagini
Immaginare significa ridurre il mondo a “SCENE” e nello stesso tempo, decifrare
le scene trasformandole in “TOPOGRAFIE” di stati di cose desiderati. Una scena
di caccia disegnata è un’immagine. Un’immagine è una superficie il cui
significato si coglie con uno sguardo.
“Diacronizzare la sincronia”
Prima vedo l’insieme come una scena, poi percorro analiticamente l’immagine e
ne colgo il significato scenico
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7. GROTTA DEL GENOVESE
10000 a.C. (prime figure
umane)
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PIETRE DI MAS D’AZIL 9000
a.C. (primo codice grafico)
GROTTE DI LASCAUX 16000
a.C. (prime immagini)
PRIMA DELLA SCRITTURAPRIMA DELLA SCRITTURA
8. PRIMA DELLA SCRITTURAPRIMA DELLA SCRITTURA
Per migliaia di anni l’uomo si è programmato su questo codice. Il mondo
come un insieme di scene che richiamano una forma di esistenza magica
Concezione ciclica
L’invenzione della scrittura non risiede tanto nell’invenzione di nuovi
simboli quanto nello srotolare l’immagine in linee.
Rispetto al’immagine i testi sono più lontani dal vissuto concreto. Non si
deve più “immaginare” ma “concepire”
Il tempo diventa “lineare”, nasce la concezione storica e progressiva.
La scrittura è un gesto che allontana dalle immagini perché le trasforma in
concetti
Si perde la “fede nell’immaginario” (magia)
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9. LA SCRITTURA: PRIMA TECNOLOGIA DELLA COMUNICAZIONELA SCRITTURA: PRIMA TECNOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE
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10. LA SCRITTURA: PRIMA TECNOLOGIA DELLA COMUNICAZIONELA SCRITTURA: PRIMA TECNOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE
Platone nel Fedro definisce la scrittura una téchne (τέχνή) e ne
attribuisce l’invenzione al dio egizio Teuth.
Téchne rimanda all’idea di tecnica intesa come abilità, metodo ma
anche insieme di regole, sistema atto a produrre un oggetto o
ottenere un risultato.
Quindi la scrittura è una tecnologia. La prima tecnologia della
comunicazione
David J. Bolter: “(…) la scrittura antica e quella moderna sono
entrambe tecnologie, cioè sistemi di collocazione di idee verbali
in uno spazio visivo”
Walter J. Ong: “Platone pensava alla scrittura come a una
tecnologia esterna, aliena, nello stesso modo in cui oggi molte
persone pensano al computer. Noi invece oggi l’abbiamo ormai
interiorizzata così profondamente, l’abbiamo resa una parte
tanto importante di noi stessi, che ci sembra difficile pensarla
come tecnologia al pari della stampa e del computer. Ciò
nonostante, la scrittura (e in special modo quella alfabetica) sia
una tecnologia”
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11. LA SCRITTURA: PRIMA TECNOLOGIA DELLA COMUNICAZIONELA SCRITTURA: PRIMA TECNOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE
“Questa conoscenza, o faraone, renderà
gli Egizi più sapienti e più capaci di
ricordare : è stata infatti inventata come
medicina per la memoria e per la
sapienza”
Ma quello rispose : "Ingegnosissimo
Theuth , c‘è chi è capace di dar vita alle
arti, e chi invece di giudicare quale danno
e quale vantaggio comportano per chi se
ne avvarrà . E ora tu, padre della scrittura,
per benevolenza hai detto il contrario di
ciò che essa é in grado di fare. Questa
infatti produrrà dimenticanza nelle anime
di chi l'avrà appresa, perché non fa
esercitare la memoria. Infatti, facendo
affidamento sulla scrittura, essi trarranno
i ricordi dall' esterno, da segni estranei, e
non dall'interno, da se stessi (…)
crederanno di essere conoscitori di molte
cose, mentre non le sapranno (…)
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12. LA SCRITTURA: PRIMA TECNOLOGIA DELLA COMUNICAZIONELA SCRITTURA: PRIMA TECNOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE
GLI EFFETTI DELLA SCRITTURA
Modifica delle pratiche mnemotecniche (nuove forme di archiviazione e di
trasmissione conoscenza)
Decontestualizza il contenuto verbale (testo e contesto uniti nell’oratore ora
sono separati)
Distribuisce il sapere in nuovi contesti
Fissa il contenuto rendendolo immutabile (nasce la classe degli scriba,
espressione di un sapere codificato a cui è riservata la tecnologia)
“Parla da sola”, perché può fare a meno dell’oratore per mantenere il suo
potere di trasmissione (Derrick De Kerckhove)
Organizza la società e l’attività umana, consentendo l’amministrazione e
quindi la complessità sociale
Riconfigura anche la psicologia collettiva e individuale e l’immaginario
simbolico
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13. SCRITTURE PITTOGRAFICHE, IDEOGRAFICHE, FONETICHESCRITTURE PITTOGRAFICHE, IDEOGRAFICHE, FONETICHE
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SCRITTURA PITTOGRAFICA
esprime oggetti
orientamento verticale con lettura
alto/basso partendo da destra
esempio: geroglifico egizio
SCRITTURA IDEOGRAFICA
esprime concetti
orientamento verticale con lettura
alto/basso
esempio: cinese
SCRITTURA FONETICA
esprime suoni
orientamento orizzontale
esempio: minoico
14. SCRITTURE PITTOGRAFICHE, IDEOGRAFICHE, FONETICHESCRITTURE PITTOGRAFICHE, IDEOGRAFICHE, FONETICHE
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PITTOGRAFIA E IDEOGRAFIA ispirano una
ri-mediazione di motivi grafici e creatività
16. L’ALFABETOL’ALFABETO
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Intorno al 700 a.C., in Grecia prende forma la scrittura alfabetica.Intorno al 700 a.C., in Grecia prende forma la scrittura alfabetica. Un’invenzioneUn’invenzione
fondamentalefondamentale che permette di colmare la separazione tra linguaggio e scrittura.che permette di colmare la separazione tra linguaggio e scrittura.
La riduzione della scrittura aLa riduzione della scrittura a fonemifonemi (unità indivisibili) ha consentito di(unità indivisibili) ha consentito di “atomizzare il“atomizzare il
linguaggio”linguaggio” permettendo di avere un’informazione il più possibile simile al linguaggiopermettendo di avere un’informazione il più possibile simile al linguaggio
L’alfabeto dà forma allaL’alfabeto dà forma alla “mente alfabetica”“mente alfabetica” da cui l’Occidente sviluppa filosofia e scienzada cui l’Occidente sviluppa filosofia e scienza
17. Prof. Giampaolo Rossi – Teorie e tecniche del linguaggio crossmediale - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI SUOR ORSOLA BENINCASA
L’ALFABETOL’ALFABETO
L’alfabeto ha consentito la riproduzione totale del
linguaggio, non più legato al contesto della parola (come
avveniva per esempio per la scrittura fonetica sillabica)
Questo ha consentito la totale liberazione della parola
La FINZIONE (dal teatro al romanzo), nata con la scrittura,
si sviluppa in maniera completa con l’alfabeto, fino a
diventare “il nostro mezzo principale per organizzare e
inventare il reale” (Derrick De Kerckhove)
Se gli altri sistemi di scrittura servivano soprattutto
all’archiviazione, la scrittura alfabetica ha introdotto e
sviluppato la capacità di elaborazione finzionale
La scrittura alfabetica ha anche sviluppato la dimensione
individuale. Essendo fonetica la scrittura e la sua lettura si
pongono come voce individuale
Testo e pensiero s’intrecciano in un rapporto che genera
l’espansione dell’io e la possibilità di creare
La sotira infinita, di Wolgang Petersen, 1984La sotira infinita, di Wolgang Petersen, 1984
18. Prof. Giampaolo Rossi – Teorie e tecniche del linguaggio crossmediale - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI SUOR ORSOLA BENINCASA
LA STAMPALA STAMPA
19. Prof. Giampaolo Rossi – Teorie e tecniche del linguaggio crossmediale - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI SUOR ORSOLA BENINCASA
•Nel 1450 Johannes Gutenberg inventa la stampa a
caratteri mobili
Con la stampa si completano i processi iniziati con
l’alfabeto:
Il testo scritto come sistema coerente, autosufficiente e
finito
Lo sviluppo di un pensiero lineare e sequenziale legato
alla linearità della scrittura
La fissazione del testo (scompare la figura del copista che
spesso svolgeva anche una funzione di rielaborazione del
testo)
L’aumento della diffusione del sapere
LA STAMPALA STAMPA
20. Prof. Giampaolo Rossi – Teorie e tecniche del linguaggio crossmediale - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI SUOR ORSOLA BENINCASA
I MEDIA ELETTRONICII MEDIA ELETTRONICI
21. Prof. Giampaolo Rossi – Teorie e tecniche del linguaggio crossmediale - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI SUOR ORSOLA BENINCASA
I MEDIA ELETTRONICII MEDIA ELETTRONICI
•Nell’800 una serie di invenzioni fondamentali accelera il cambiamento della società
La nascita dei primi apparati di comunicazione a distanza e delle prime tecnologie
dell’immagine e del suono
Sganciamento dello spazio dal tempo (possibilità di trasmettere contenuti simbolici a
distanza)
Simultaneità despazializzata (la contemporaneità si sgancia dallo stesso spazio)
TELEGRAFO: la prima
comunicazione a distanza
Samuel Morse
FOTOGRAFIA: le prime immagini
riprodotte meccanicamente
Louis Daguerre
TELEFONO: la prima
comunicazione vocale a
distanza
Graham Bell
FONOGRAFO: i primi suoni
riprodotti meccanicamente
Thomas Edison
22. Prof. Giampaolo Rossi – Teorie e tecniche del linguaggio crossmediale - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI SUOR ORSOLA BENINCASA
I MEDIA ELETTRONICII MEDIA ELETTRONICI
Dalla metà dell’800, i media si moltiplicano e si potenziano in relazione all’aumento della
complessità delle attività produttive.
La prima Rivoluzione industriale ha dato centralità alla “Macchina” (che sviluppava in
senso industriale la tradizione artigiana
La seconda Rivoluzione industriale ha dato centralità alle “Reti sistemiche” (reti di
trasporto, reti di distribuzione, reti energetiche e reti di messaggi).
Sono queste reti ad avere bisogno di infrastrutture, simultaneità e circolazione di
messaggi
Es: in America e Europa, la ferrovia si è sviluppata solo dopo l’invenzione del telegrafo
e con l’unificazione del fuso orario
La complessità produttiva necessità di mezzi di comunicazione che sappiano
velocemente far circolare messaggi, conoscenza, informazione che alimenti la
produttività
23. Prof. Giampaolo Rossi – Teorie e tecniche del linguaggio crossmediale - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI SUOR ORSOLA BENINCASA
I MEDIA ELETTRONICII MEDIA ELETTRONICI
IL CINEMA
Nel 1895 i fratelli Lumière a Parigi, sviluppano il sistema per la riproduzione di
immagini in movimento. Nasce il cinema e con esso la prima forma di industria
dello spettacolo
L'uscita dalle officine Lumière di Lione fu il primo film proiettato dai fratelli
Lumiére il 28 dicembre 1895. Da qui parte la storia del cinema….
24. Prof. Giampaolo Rossi – Teorie e tecniche del linguaggio crossmediale - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI SUOR ORSOLA BENINCASA
I MEDIA DI MASSA: LA RADIOI MEDIA DI MASSA: LA RADIO
25. Prof. Giampaolo Rossi – Teorie e tecniche del linguaggio crossmediale - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI SUOR ORSOLA BENINCASA
I MEDIA DI MASSAI MEDIA DI MASSA
Il ‘900 segna l’esplosione dei media di massa e la trasformazione
della società plasmata ora dai nuovi mezzi di comunicazione: radio e
televisione
1920
Le prime sperimentazioni di Guglielmo Marconi dagli Stati Uniti, sulla
trasmissione di suoni a distanza grazie alle onde elettromagnetiche.
La Radio è il primo medium di massa
Fin dall’inizio assume importanza commerciale e poi dagli anni ’30 un
fondamentale ruolo politico, nella capacità di informare e formare
26. Prof. Giampaolo Rossi – Teorie e tecniche del linguaggio crossmediale - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI SUOR ORSOLA BENINCASA
I MEDIA DI MASSAI MEDIA DI MASSA
In Italia la prima trasmissione radio dell’Uri viene trasmessa alle ore
21 del 6 ottobre 1924
27. Prof. Giampaolo Rossi – Teorie e tecniche del linguaggio crossmediale - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI SUOR ORSOLA BENINCASA
I MEDIA DI MASSA: LA TVI MEDIA DI MASSA: LA TV
28. Prof. Giampaolo Rossi – Teorie e tecniche del linguaggio crossmediale - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI SUOR ORSOLA BENINCASA
I MEDIA DI MASSAI MEDIA DI MASSA
LA TELEVISIONE
Nel 1930, dopo che l cinema introduce il sonoro, si attivano le prime
sperimentazioni di televisione
Nel 1936 la BBC inaugurò a Londra il primo servizio di trasmissioni
televisive
Nel 1959 le prime sperimentazioni di Tv a colori che rimodellano
l’immaginario visivo
29. Prof. Giampaolo Rossi – Teorie e tecniche del linguaggio crossmediale - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI SUOR ORSOLA BENINCASA
I MEDIA DI MASSAI MEDIA DI MASSA
La televisione, in breve tempo, modifica il sistema di relazioni e i
modelli sociali dell’intero Occidente, divenendo il medium centrale e
creando una nuova “galassia della comunicazione”.
La Tv costringe gli altri media a riorganizzarsi attorno alla centralità
dello schermo e a tagliarsi nuovi spazi e funzioni.
Con la Tv la società dei mass media raggiunge la sua forma più
compiuta
Con la Tv nasce il concetto di cultura di massa
La TV diviene in pochi anni “l’epicentro culturale della società” (M.
Castells), per la simulazione sensoriale della realtà che consente, sia
per la facile comunicabilità
Con la Tv, la cultura inizia a interrogarsi sul ruolo trasformativo dei
media
30. Prof. Giampaolo Rossi – Teorie e tecniche del linguaggio crossmediale - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI SUOR ORSOLA BENINCASA
I MEDIA DI MASSAI MEDIA DI MASSA
LA TV COME “QUINTO POTERE”
Quinto Potere, di Sidney Lumet, 1976
31. Prof. Giampaolo Rossi – Teorie e tecniche del linguaggio crossmediale - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI SUOR ORSOLA BENINCASA
I MEDIA COME NUOVI SENSII MEDIA COME NUOVI SENSI
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I MEDIA COME NUOVI SENSII MEDIA COME NUOVI SENSI
I media digitali rimodellano il rapporto tra immagine, suono e scrittura.
Modificano quindi il linguaggio.
Come una sorta di “oralità di ritorno” (Havelock)
Lo aveva compreso alla metà degli anni
’90 Ernst Junger: “credo che stiamo
vivendo una rivoluzione simile a quella
vissuta da Platone ma in direzione
opposta. Platone esperì la transizione
da una cultura orale (…) a una cultura
che fissa le sue epsressioni mediante la
scrittura (…). Oggi con le nuove
tecnologie di comunicazione, la
scrittura tradizionale, fissa, sta
diventando nuovamente fluida, mobile e
trasformabile come nell’oralità
33. Prof. Giampaolo Rossi – Teorie e tecniche del linguaggio crossmediale - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI SUOR ORSOLA BENINCASA
I MEDIA COME NUOVI SENSII MEDIA COME NUOVI SENSI
Il treno a La Ciotat, fu proiettato dai
fratelli Lumiére, il 6 gennaio 1896 a
Parigi. A questo episodio è legata la
famosa fuga degli spettatori spaventati
e convinti che il treno li travolgesse.
Il segno di un cambiamento epocale
dell’immaginario simbolico indotto dai
nuovi mezzi tecnici
Ma la pervasività dei nuovi media modifica non solo la capacità espressiva e di
linguaggio ma anche il senso della realtà e le funzioni sensoriali
34. Prof. Giampaolo Rossi – Teorie e tecniche del linguaggio crossmediale - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI SUOR ORSOLA BENINCASA
I MEDIA COME NUOVI SENSII MEDIA COME NUOVI SENSI
Come in TOTAL RECALL (1990)