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• User generated content: utente produttore di
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• Applicazioni web-based: tutto solo con il web
• Social networking: generazione di reti sociali,
  contatti, networking


                     Il web realizzato
                     dagli utenti.
Caratteristiche dei siti di SN
• Profilo: include un identificativo (il nome di una
  persona o un nickname) o informazioni sulla
  persona. I profili hanno un unico URL che può
  essere visitato direttamente e aggiornato.
• Attraversabile, una rete sociale pubblicamente
  attraversabile: i partecipanti possono elencare altri
  profili come “amici” o “contatti”. Questo genera
  una rete che può essere diretta (l’amicizia non deve
  essere confermata) o indiretta (l’amicizia deve
  essere confermata).
  (Boyd, 2006)
Caratteristiche dei siti di SN
• Commenti pubblici semi-persistenti: i partecipanti
  possono lasciare commenti sui profili altri affinché
  chiunque possa vederli. Questi commenti sono
  semi-persistenti non perché estemporanei ma
  perché posso sparire per un certo periodo o essere
  rimossi. Per via di questi commenti i profili sono un
  misto di autoespressione e pareri altrui.




  (Boyd, 2006)
Strumenti di condivisione
Immagini
• Flickr (www.flickr.com/)
• Zoto (www.zoto.com/)

Video
• YouTube (www.youtube.com/)
• TeacherTube (www.teachertube.com/)

Documenti
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Presentazioni
• SlideShare (www.slideshare.net/)
http://www.youtube.com/watch?v=ohJCdihPWqc&feature=fvw
Strumenti di produzione: Blog e Wiki
• Con i blog e i Wiki è possibile scrivere testi e inserire immagini in rete,
  come se si trattasse di normali applicazioni di videoscrittura.

• I blog (web log), o "traccia su rete“, nascono nel 1997, principalmente
  come “diari personali”, luoghi di espressione e di esibizione,
  rappresentano una interessante opportunità per favorire la scrittura, la
  riflessione e il dialogo tra studenti.



• I wiki (“rapido, veloce” in hawaiano) sono particolari tipi di siti web che
  consentono a più utenti di creare e modificare, contemporaneamente,
  pagine ipertestuali. Sono l'emblema della scrittura collaborativa dal
  momento che uno degli utilizzi più diffusi è proprio quello di consentire a
  diverse persone di lavorare contemporaneamente e a distanza su uno
  stesso insieme di pagine interconnesse attraverso link.
Alcuni dei principali usi del blog nella didattica
                 •segnalare e condividere risorse informative o educative
                 •riflettere sulla propria pratica professionale
                 •gestire un progetto o seguire un lavoro di ricerca
                 •comunicare o lavorare con la classe
     Docente

                          •per l’autovalutazione del proprio percorso formativo
                          •come ambiente di lavoro personale



               Studente
                                             •realizzare un progetto educativo
                                             •comunicare con gli studenti
                                             •consentire agli studenti di
                                             comunicare tra loro
                      Classe                 •consentire agli studenti di
                                             comunicare con l’esterno
Il blog dell’insegnante




Titolo: Mario Tout de Go
Testo esplicativo: Blog di Mario Asselin, direttore dell’Istituto Saint-Joseph, Québec.
L’autore ha organizzato il suo blog in tre sezioni: nella prima (Je partage) segnala e
condivide risorse ed informazioni di interesse educativo, nella seconda (Je réfléchis)
racconta le proprie esperienze, espone riflessioni personali, tiene traccia delle ‘scoperte’
che viene via via facendo commentandole pubblicamente, nell’ultima (Je cotoie) raccoglie e
segnala la propria rete di “vicinato intellettuale”, il suo social network.
                                          Laboratorio di Tecnologie
Fonte: http://carnets.opossum.ca/mario/
                                   dell’Educazione - Università di Firenze
Il blog dell’insegnante




Titolo: Fuori di classe
Testo esplicativo: Blog di Lorenza Bonino, un’insegnante di scuola secondaria superiore
che si avvale del blog per suggerire approfondimenti e letture, e stimolare i suoi studenti al
confronto e alla discussione, nell’intento di “buttare giù le pareti delle aule!” e promuovere
una fruizione critica dell’uso di Internet tra i suoi studenti.
                                           Laboratorio di Tecnologie
Fonte: http://fuoridiclasse.splinder.com
                                    dell’Educazione - Università di Firenze
Il blog della classe




Titolo: Eneide della V ginnasio A
Testo esplicativo: Blog di una classe del Liceo Ginnasio Melchiorre Gioia di
Piacenza. E’ un esempio di progetto di scrittura collettiva il cui obiettivo è di
riscrivere a più mani l’Eneide di Virgilio.
                                      Laboratorio di Tecnologie
Fonte: http://blog.scuolaer.it/blog.aspx?IDBlog=636
                               dell’Educazione - Università di Firenze
Il blog della classe




Titolo: Noi e il mondo
Testo esplicativo: Blog di una classe della scuola primaria L. Masi di Assisi. Fa
parte del progetto "MORE ENGLISH,MORE COMPUTER SCIENCE”, che ha come
obiettivo di integrare lo studio della lingua inglese con l'informatica.
                                      Laboratorio di Tecnologie
Fonte: http://www.noieilmondo.blogspot.com/ di Firenze
                               dell’Educazione - Università
Il blog dello studente




Titolo: Catherine G. (*http://cyberportfolio.st-joseph.qc.ca/public/garcat/*)
Testo esplicativo: Cyberportfolio di Catherine G., un’allieva dell’Istituto Saint-
Joseph, Québec.                       Laboratorio di Tecnologie
Fonte: http://cyberportfolio.st-joseph.qc.ca/public/garcat
                               dell’Educazione - Università di Firenze
Uso del wiki nella didattica: principali vantaggi

   Ambiente che supporta la scrittura collaborativa con i seguenti
     vantaggi:
   • Dinamicità dello strumento nella rilettura del processo di
     apprendimento.
   • Multimedialità, ovvero capacità di integrare diversi media: video,
     audio,testi, immagini.
   • Decentralità dell’iter di apprendimento.
   • Rapidità di accesso alla revisione individuale e collettiva dei
     contenuti didattici e/o di alcune sue componenti.
   • Possibilità di ripercorrere gli step di avanzamento nel percorso di
     lavoro.
   • Partecipazione attiva nello svolgimento del compito.
Uso del wiki nella didattica: possibile articolazione
   Fase 1 – Sviluppo di una cultura della comunicazione e del commento
   In fase iniziale, gli studenti devono imparare a commentare e correggere il
       lavoro prodotto dagli altri membri della comunità d’apprendimento e ad
       accettare a loro volta commenti e correzioni allo scopo di pervenire ad una
       visione comune dei problemi. Entrambe le attività hanno importanti
       valenze sul piano cognitivo: imparare ad esprimere commenti su concetti,
       idee e visioni formulate dagli altri studenti e saper accettare i commenti
       altrui facilita il processo di costruzione della conoscenza personale e
       migliora le capacità metacognitive.
   Sempre in questa fase gli allievi dovrebbero sviluppare e condividere una
       «WikiQuette», ossia un insieme di regole di comportamento cui attenersi
       per facilitare gli scambi discorsivi e ridurre i possibili rischi di conflitti e
       incomprensioni.
Uso del wiki nella didattica: possibile articolazione

   Fase 2 – Raccolta di idee, spunti, riflessioni
   In secondo luogo, è fondamentale attivare da subito gli studenti, proponendo
       come compito iniziale un’attività motivante e velocemente realizzabile, e
       offrendo anche la possibilità di scegliere tra più opzioni o di proporre
       autonomamente attività correlate al compito. L’obiettivo è quello di
       sollecitare gli studenti a “buttar giù” in breve tempo e individualmente
       una certa quantità di idee, input, spunti, riflessioni. Se si parte con un
       compito troppo difficile, la motivazione a partecipare e condividere
       potrebbe subito scendere.
   La qualità delle idee annotate in questa fase non è così rilevante. Si tratta
       infatti di una sorta di brainstorming iniziale, necessario anche per superare
       la cosiddetta paura della pagina bianca.
   Una volta appuntata sul wiki una certa quantità di spunti e creata una prima
       struttura di ipertesto, gli studenti passeranno alla lettura dei contributi dei
       loro colleghi commentandosi reciprocamente (vedi fase successiva).
Uso del wiki nella didattica: possibile articolazione
   • Fase 3 – Produzione collaborativa dell’ipertesto
   Questa fase si caratterizza per una sequenza di possibili attività che possono essere
       ripetute ciclicamente, anche se non necessariamente nell’ordine qui suggerito.
       L’insegnante dovrebbe guidare l’attività fornendo spunti e suggerimenti o
       proponendo specifici compiti volti a facilitare il conseguimento dell’obiettivo
       finale.
   • Confrontare ed integrare i contributi
   Questa attività ha luogo una volta che nel wiki è stata raccolta una quantità
       sufficientemente ampia di spunti e idee. Agli allievi si richiede di confrontare,
       commentare ed integrare i contributi altrui. Ciò consente agli studenti non solo di
       venire a conoscenza di quanto è stato prodotto dagli altri membri della comunità,
       ma anche di autovalutare le proprie conoscenze.
   In alcuni casi, può essere necessario l’intervento correttivo del docente per evitare che
       si generino errori a catena nella costruzione dell’ipertesto.
Uso del wiki nella didattica: possibile articolazione
   • Collegare i concetti
   Il passo successivo consiste nell’individuare i collegamenti possibili tra i concetti
        emersi nelle attività precedenti. Gli studenti dovrebbero valutare le relazioni
        esistenti tra i concetti espressi e negoziare gli eventuali link. L’attività di
        negoziazione ha importanti implicazioni formative poiché richiede agli allievi di
        esplicitare le proprie opinioni e di acquisire consapevolezza sulle proprie visioni
        personali.
   • Individuare i concetti rilevanti
   Dopo aver collegato i concetti, questi possono essere ulteriormente raggruppati ed
        eventualmente ordinati sulla base della loro rilevanza. Si tratta di un’attività più
        complessa, che necessita di essere guidata dal docente e non è sempre possibile.
http://belmesseri.wikispaces.com/
Strumenti di produzione: Twitter e il microblogging
•   Scrittura rapida e sintetica: 140 caratteri
•   Seguire e essere seguiti (no interazione)
•   Aggiornamento costante su un evento convegno
•   Prendere appunti
•   Seguire esperti
Strumenti di produzione: il Podcasting
  Dalla condivisione della musica…
  • Last.FM (www.lastfm.it/)
  … al podcasting
  (diffusione di contenuti riproducibili su lettori
     MP3)
    Le lezioni (“episodi” o “puntate”)
    vengono rese disponibili su un sito
    Internet e, attraverso un meccanismo
    (RSS feeds), viene notificata agli
    interessati ("abbonati“) la disponibilità di
    nuovi podcast pubblicati.

  • iTunes (www.apple.com/it/itunes/)
  • PodcastNet (http://www.podcast.net/)
  • podOmatic (www.podomatic.com/)
http://www.ensembleproject.org/




     • Prodotti professionali
     -Radioskecth
     -Lezione

     • Prodotti realizzati dai ragazzi
     - http://moodle.ensembleproject.org/



        Laboratorio di Tecnologie
 dell’Educazione - Università di Firenze
Strumenti di comunicazione: Skypecasts
Strumenti di social bookmarking




                                                         Condivisione risorse
                                                         Tagging
                                                         Folksonomy
                                  Laboratorio di Tecnologie
                           dell’Educazione - Università di Firenze
Social network




                                                 Gruppi professionali


                        Laboratorio di Tecnologie
                 dell’Educazione - Università di Firenze
Grazie!

   Maria Ranieri
maria.ranieri@unifi.it

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Didattica 2.0, Forlì 17 ottobre 2011

  • 1. Didattica 2.0 Strumenti e modelli Maria Ranieri ranieri@unifi.it
  • 2. La Rete. Un po’ di storia Anni ‘60 Anni ‘90 Nuovo Millennio
  • 4. Web 1.0 Accedi Cerca/Valuta Comunica
  • 5. Web 2.0 Condividi Partecipa Collabora/Crea
  • 6. Web 2.0: concetti fondamentali • User generated content: utente produttore di contenuti • Applicazioni web-based: tutto solo con il web • Social networking: generazione di reti sociali, contatti, networking Il web realizzato dagli utenti.
  • 7. Caratteristiche dei siti di SN • Profilo: include un identificativo (il nome di una persona o un nickname) o informazioni sulla persona. I profili hanno un unico URL che può essere visitato direttamente e aggiornato. • Attraversabile, una rete sociale pubblicamente attraversabile: i partecipanti possono elencare altri profili come “amici” o “contatti”. Questo genera una rete che può essere diretta (l’amicizia non deve essere confermata) o indiretta (l’amicizia deve essere confermata). (Boyd, 2006)
  • 8. Caratteristiche dei siti di SN • Commenti pubblici semi-persistenti: i partecipanti possono lasciare commenti sui profili altri affinché chiunque possa vederli. Questi commenti sono semi-persistenti non perché estemporanei ma perché posso sparire per un certo periodo o essere rimossi. Per via di questi commenti i profili sono un misto di autoespressione e pareri altrui. (Boyd, 2006)
  • 9. Strumenti di condivisione Immagini • Flickr (www.flickr.com/) • Zoto (www.zoto.com/) Video • YouTube (www.youtube.com/) • TeacherTube (www.teachertube.com/) Documenti Scribd (www.scribd.com/) Presentazioni • SlideShare (www.slideshare.net/)
  • 11. Strumenti di produzione: Blog e Wiki • Con i blog e i Wiki è possibile scrivere testi e inserire immagini in rete, come se si trattasse di normali applicazioni di videoscrittura. • I blog (web log), o "traccia su rete“, nascono nel 1997, principalmente come “diari personali”, luoghi di espressione e di esibizione, rappresentano una interessante opportunità per favorire la scrittura, la riflessione e il dialogo tra studenti. • I wiki (“rapido, veloce” in hawaiano) sono particolari tipi di siti web che consentono a più utenti di creare e modificare, contemporaneamente, pagine ipertestuali. Sono l'emblema della scrittura collaborativa dal momento che uno degli utilizzi più diffusi è proprio quello di consentire a diverse persone di lavorare contemporaneamente e a distanza su uno stesso insieme di pagine interconnesse attraverso link.
  • 12. Alcuni dei principali usi del blog nella didattica •segnalare e condividere risorse informative o educative •riflettere sulla propria pratica professionale •gestire un progetto o seguire un lavoro di ricerca •comunicare o lavorare con la classe Docente •per l’autovalutazione del proprio percorso formativo •come ambiente di lavoro personale Studente •realizzare un progetto educativo •comunicare con gli studenti •consentire agli studenti di comunicare tra loro Classe •consentire agli studenti di comunicare con l’esterno
  • 13. Il blog dell’insegnante Titolo: Mario Tout de Go Testo esplicativo: Blog di Mario Asselin, direttore dell’Istituto Saint-Joseph, Québec. L’autore ha organizzato il suo blog in tre sezioni: nella prima (Je partage) segnala e condivide risorse ed informazioni di interesse educativo, nella seconda (Je réfléchis) racconta le proprie esperienze, espone riflessioni personali, tiene traccia delle ‘scoperte’ che viene via via facendo commentandole pubblicamente, nell’ultima (Je cotoie) raccoglie e segnala la propria rete di “vicinato intellettuale”, il suo social network. Laboratorio di Tecnologie Fonte: http://carnets.opossum.ca/mario/ dell’Educazione - Università di Firenze
  • 14. Il blog dell’insegnante Titolo: Fuori di classe Testo esplicativo: Blog di Lorenza Bonino, un’insegnante di scuola secondaria superiore che si avvale del blog per suggerire approfondimenti e letture, e stimolare i suoi studenti al confronto e alla discussione, nell’intento di “buttare giù le pareti delle aule!” e promuovere una fruizione critica dell’uso di Internet tra i suoi studenti. Laboratorio di Tecnologie Fonte: http://fuoridiclasse.splinder.com dell’Educazione - Università di Firenze
  • 15. Il blog della classe Titolo: Eneide della V ginnasio A Testo esplicativo: Blog di una classe del Liceo Ginnasio Melchiorre Gioia di Piacenza. E’ un esempio di progetto di scrittura collettiva il cui obiettivo è di riscrivere a più mani l’Eneide di Virgilio. Laboratorio di Tecnologie Fonte: http://blog.scuolaer.it/blog.aspx?IDBlog=636 dell’Educazione - Università di Firenze
  • 16. Il blog della classe Titolo: Noi e il mondo Testo esplicativo: Blog di una classe della scuola primaria L. Masi di Assisi. Fa parte del progetto "MORE ENGLISH,MORE COMPUTER SCIENCE”, che ha come obiettivo di integrare lo studio della lingua inglese con l'informatica. Laboratorio di Tecnologie Fonte: http://www.noieilmondo.blogspot.com/ di Firenze dell’Educazione - Università
  • 17. Il blog dello studente Titolo: Catherine G. (*http://cyberportfolio.st-joseph.qc.ca/public/garcat/*) Testo esplicativo: Cyberportfolio di Catherine G., un’allieva dell’Istituto Saint- Joseph, Québec. Laboratorio di Tecnologie Fonte: http://cyberportfolio.st-joseph.qc.ca/public/garcat dell’Educazione - Università di Firenze
  • 18. Uso del wiki nella didattica: principali vantaggi Ambiente che supporta la scrittura collaborativa con i seguenti vantaggi: • Dinamicità dello strumento nella rilettura del processo di apprendimento. • Multimedialità, ovvero capacità di integrare diversi media: video, audio,testi, immagini. • Decentralità dell’iter di apprendimento. • Rapidità di accesso alla revisione individuale e collettiva dei contenuti didattici e/o di alcune sue componenti. • Possibilità di ripercorrere gli step di avanzamento nel percorso di lavoro. • Partecipazione attiva nello svolgimento del compito.
  • 19. Uso del wiki nella didattica: possibile articolazione Fase 1 – Sviluppo di una cultura della comunicazione e del commento In fase iniziale, gli studenti devono imparare a commentare e correggere il lavoro prodotto dagli altri membri della comunità d’apprendimento e ad accettare a loro volta commenti e correzioni allo scopo di pervenire ad una visione comune dei problemi. Entrambe le attività hanno importanti valenze sul piano cognitivo: imparare ad esprimere commenti su concetti, idee e visioni formulate dagli altri studenti e saper accettare i commenti altrui facilita il processo di costruzione della conoscenza personale e migliora le capacità metacognitive. Sempre in questa fase gli allievi dovrebbero sviluppare e condividere una «WikiQuette», ossia un insieme di regole di comportamento cui attenersi per facilitare gli scambi discorsivi e ridurre i possibili rischi di conflitti e incomprensioni.
  • 20. Uso del wiki nella didattica: possibile articolazione Fase 2 – Raccolta di idee, spunti, riflessioni In secondo luogo, è fondamentale attivare da subito gli studenti, proponendo come compito iniziale un’attività motivante e velocemente realizzabile, e offrendo anche la possibilità di scegliere tra più opzioni o di proporre autonomamente attività correlate al compito. L’obiettivo è quello di sollecitare gli studenti a “buttar giù” in breve tempo e individualmente una certa quantità di idee, input, spunti, riflessioni. Se si parte con un compito troppo difficile, la motivazione a partecipare e condividere potrebbe subito scendere. La qualità delle idee annotate in questa fase non è così rilevante. Si tratta infatti di una sorta di brainstorming iniziale, necessario anche per superare la cosiddetta paura della pagina bianca. Una volta appuntata sul wiki una certa quantità di spunti e creata una prima struttura di ipertesto, gli studenti passeranno alla lettura dei contributi dei loro colleghi commentandosi reciprocamente (vedi fase successiva).
  • 21. Uso del wiki nella didattica: possibile articolazione • Fase 3 – Produzione collaborativa dell’ipertesto Questa fase si caratterizza per una sequenza di possibili attività che possono essere ripetute ciclicamente, anche se non necessariamente nell’ordine qui suggerito. L’insegnante dovrebbe guidare l’attività fornendo spunti e suggerimenti o proponendo specifici compiti volti a facilitare il conseguimento dell’obiettivo finale. • Confrontare ed integrare i contributi Questa attività ha luogo una volta che nel wiki è stata raccolta una quantità sufficientemente ampia di spunti e idee. Agli allievi si richiede di confrontare, commentare ed integrare i contributi altrui. Ciò consente agli studenti non solo di venire a conoscenza di quanto è stato prodotto dagli altri membri della comunità, ma anche di autovalutare le proprie conoscenze. In alcuni casi, può essere necessario l’intervento correttivo del docente per evitare che si generino errori a catena nella costruzione dell’ipertesto.
  • 22. Uso del wiki nella didattica: possibile articolazione • Collegare i concetti Il passo successivo consiste nell’individuare i collegamenti possibili tra i concetti emersi nelle attività precedenti. Gli studenti dovrebbero valutare le relazioni esistenti tra i concetti espressi e negoziare gli eventuali link. L’attività di negoziazione ha importanti implicazioni formative poiché richiede agli allievi di esplicitare le proprie opinioni e di acquisire consapevolezza sulle proprie visioni personali. • Individuare i concetti rilevanti Dopo aver collegato i concetti, questi possono essere ulteriormente raggruppati ed eventualmente ordinati sulla base della loro rilevanza. Si tratta di un’attività più complessa, che necessita di essere guidata dal docente e non è sempre possibile.
  • 24. Strumenti di produzione: Twitter e il microblogging • Scrittura rapida e sintetica: 140 caratteri • Seguire e essere seguiti (no interazione) • Aggiornamento costante su un evento convegno • Prendere appunti • Seguire esperti
  • 25. Strumenti di produzione: il Podcasting Dalla condivisione della musica… • Last.FM (www.lastfm.it/) … al podcasting (diffusione di contenuti riproducibili su lettori MP3) Le lezioni (“episodi” o “puntate”) vengono rese disponibili su un sito Internet e, attraverso un meccanismo (RSS feeds), viene notificata agli interessati ("abbonati“) la disponibilità di nuovi podcast pubblicati. • iTunes (www.apple.com/it/itunes/) • PodcastNet (http://www.podcast.net/) • podOmatic (www.podomatic.com/)
  • 26. http://www.ensembleproject.org/ • Prodotti professionali -Radioskecth -Lezione • Prodotti realizzati dai ragazzi - http://moodle.ensembleproject.org/ Laboratorio di Tecnologie dell’Educazione - Università di Firenze
  • 28. Strumenti di social bookmarking Condivisione risorse Tagging Folksonomy Laboratorio di Tecnologie dell’Educazione - Università di Firenze
  • 29. Social network Gruppi professionali Laboratorio di Tecnologie dell’Educazione - Università di Firenze
  • 30. Grazie! Maria Ranieri maria.ranieri@unifi.it