6. Web 2.0: concetti fondamentali
• User generated content: utente produttore di
contenuti
• Applicazioni web-based: tutto solo con il web
• Social networking: generazione di reti sociali,
contatti, networking
Il web realizzato
dagli utenti.
7. Caratteristiche dei siti di SN
• Profilo: include un identificativo (il nome di una
persona o un nickname) o informazioni sulla
persona. I profili hanno un unico URL che può
essere visitato direttamente e aggiornato.
• Attraversabile, una rete sociale pubblicamente
attraversabile: i partecipanti possono elencare altri
profili come “amici” o “contatti”. Questo genera
una rete che può essere diretta (l’amicizia non deve
essere confermata) o indiretta (l’amicizia deve
essere confermata).
(Boyd, 2006)
8. Caratteristiche dei siti di SN
• Commenti pubblici semi-persistenti: i partecipanti
possono lasciare commenti sui profili altri affinché
chiunque possa vederli. Questi commenti sono
semi-persistenti non perché estemporanei ma
perché posso sparire per un certo periodo o essere
rimossi. Per via di questi commenti i profili sono un
misto di autoespressione e pareri altrui.
(Boyd, 2006)
11. Strumenti di produzione: Blog e Wiki
• Con i blog e i Wiki è possibile scrivere testi e inserire immagini in rete,
come se si trattasse di normali applicazioni di videoscrittura.
• I blog (web log), o "traccia su rete“, nascono nel 1997, principalmente
come “diari personali”, luoghi di espressione e di esibizione,
rappresentano una interessante opportunità per favorire la scrittura, la
riflessione e il dialogo tra studenti.
• I wiki (“rapido, veloce” in hawaiano) sono particolari tipi di siti web che
consentono a più utenti di creare e modificare, contemporaneamente,
pagine ipertestuali. Sono l'emblema della scrittura collaborativa dal
momento che uno degli utilizzi più diffusi è proprio quello di consentire a
diverse persone di lavorare contemporaneamente e a distanza su uno
stesso insieme di pagine interconnesse attraverso link.
12. Alcuni dei principali usi del blog nella didattica
•segnalare e condividere risorse informative o educative
•riflettere sulla propria pratica professionale
•gestire un progetto o seguire un lavoro di ricerca
•comunicare o lavorare con la classe
Docente
•per l’autovalutazione del proprio percorso formativo
•come ambiente di lavoro personale
Studente
•realizzare un progetto educativo
•comunicare con gli studenti
•consentire agli studenti di
comunicare tra loro
Classe •consentire agli studenti di
comunicare con l’esterno
13. Il blog dell’insegnante
Titolo: Mario Tout de Go
Testo esplicativo: Blog di Mario Asselin, direttore dell’Istituto Saint-Joseph, Québec.
L’autore ha organizzato il suo blog in tre sezioni: nella prima (Je partage) segnala e
condivide risorse ed informazioni di interesse educativo, nella seconda (Je réfléchis)
racconta le proprie esperienze, espone riflessioni personali, tiene traccia delle ‘scoperte’
che viene via via facendo commentandole pubblicamente, nell’ultima (Je cotoie) raccoglie e
segnala la propria rete di “vicinato intellettuale”, il suo social network.
Laboratorio di Tecnologie
Fonte: http://carnets.opossum.ca/mario/
dell’Educazione - Università di Firenze
14. Il blog dell’insegnante
Titolo: Fuori di classe
Testo esplicativo: Blog di Lorenza Bonino, un’insegnante di scuola secondaria superiore
che si avvale del blog per suggerire approfondimenti e letture, e stimolare i suoi studenti al
confronto e alla discussione, nell’intento di “buttare giù le pareti delle aule!” e promuovere
una fruizione critica dell’uso di Internet tra i suoi studenti.
Laboratorio di Tecnologie
Fonte: http://fuoridiclasse.splinder.com
dell’Educazione - Università di Firenze
15. Il blog della classe
Titolo: Eneide della V ginnasio A
Testo esplicativo: Blog di una classe del Liceo Ginnasio Melchiorre Gioia di
Piacenza. E’ un esempio di progetto di scrittura collettiva il cui obiettivo è di
riscrivere a più mani l’Eneide di Virgilio.
Laboratorio di Tecnologie
Fonte: http://blog.scuolaer.it/blog.aspx?IDBlog=636
dell’Educazione - Università di Firenze
16. Il blog della classe
Titolo: Noi e il mondo
Testo esplicativo: Blog di una classe della scuola primaria L. Masi di Assisi. Fa
parte del progetto "MORE ENGLISH,MORE COMPUTER SCIENCE”, che ha come
obiettivo di integrare lo studio della lingua inglese con l'informatica.
Laboratorio di Tecnologie
Fonte: http://www.noieilmondo.blogspot.com/ di Firenze
dell’Educazione - Università
17. Il blog dello studente
Titolo: Catherine G. (*http://cyberportfolio.st-joseph.qc.ca/public/garcat/*)
Testo esplicativo: Cyberportfolio di Catherine G., un’allieva dell’Istituto Saint-
Joseph, Québec. Laboratorio di Tecnologie
Fonte: http://cyberportfolio.st-joseph.qc.ca/public/garcat
dell’Educazione - Università di Firenze
18. Uso del wiki nella didattica: principali vantaggi
Ambiente che supporta la scrittura collaborativa con i seguenti
vantaggi:
• Dinamicità dello strumento nella rilettura del processo di
apprendimento.
• Multimedialità, ovvero capacità di integrare diversi media: video,
audio,testi, immagini.
• Decentralità dell’iter di apprendimento.
• Rapidità di accesso alla revisione individuale e collettiva dei
contenuti didattici e/o di alcune sue componenti.
• Possibilità di ripercorrere gli step di avanzamento nel percorso di
lavoro.
• Partecipazione attiva nello svolgimento del compito.
19. Uso del wiki nella didattica: possibile articolazione
Fase 1 – Sviluppo di una cultura della comunicazione e del commento
In fase iniziale, gli studenti devono imparare a commentare e correggere il
lavoro prodotto dagli altri membri della comunità d’apprendimento e ad
accettare a loro volta commenti e correzioni allo scopo di pervenire ad una
visione comune dei problemi. Entrambe le attività hanno importanti
valenze sul piano cognitivo: imparare ad esprimere commenti su concetti,
idee e visioni formulate dagli altri studenti e saper accettare i commenti
altrui facilita il processo di costruzione della conoscenza personale e
migliora le capacità metacognitive.
Sempre in questa fase gli allievi dovrebbero sviluppare e condividere una
«WikiQuette», ossia un insieme di regole di comportamento cui attenersi
per facilitare gli scambi discorsivi e ridurre i possibili rischi di conflitti e
incomprensioni.
20. Uso del wiki nella didattica: possibile articolazione
Fase 2 – Raccolta di idee, spunti, riflessioni
In secondo luogo, è fondamentale attivare da subito gli studenti, proponendo
come compito iniziale un’attività motivante e velocemente realizzabile, e
offrendo anche la possibilità di scegliere tra più opzioni o di proporre
autonomamente attività correlate al compito. L’obiettivo è quello di
sollecitare gli studenti a “buttar giù” in breve tempo e individualmente
una certa quantità di idee, input, spunti, riflessioni. Se si parte con un
compito troppo difficile, la motivazione a partecipare e condividere
potrebbe subito scendere.
La qualità delle idee annotate in questa fase non è così rilevante. Si tratta
infatti di una sorta di brainstorming iniziale, necessario anche per superare
la cosiddetta paura della pagina bianca.
Una volta appuntata sul wiki una certa quantità di spunti e creata una prima
struttura di ipertesto, gli studenti passeranno alla lettura dei contributi dei
loro colleghi commentandosi reciprocamente (vedi fase successiva).
21. Uso del wiki nella didattica: possibile articolazione
• Fase 3 – Produzione collaborativa dell’ipertesto
Questa fase si caratterizza per una sequenza di possibili attività che possono essere
ripetute ciclicamente, anche se non necessariamente nell’ordine qui suggerito.
L’insegnante dovrebbe guidare l’attività fornendo spunti e suggerimenti o
proponendo specifici compiti volti a facilitare il conseguimento dell’obiettivo
finale.
• Confrontare ed integrare i contributi
Questa attività ha luogo una volta che nel wiki è stata raccolta una quantità
sufficientemente ampia di spunti e idee. Agli allievi si richiede di confrontare,
commentare ed integrare i contributi altrui. Ciò consente agli studenti non solo di
venire a conoscenza di quanto è stato prodotto dagli altri membri della comunità,
ma anche di autovalutare le proprie conoscenze.
In alcuni casi, può essere necessario l’intervento correttivo del docente per evitare che
si generino errori a catena nella costruzione dell’ipertesto.
22. Uso del wiki nella didattica: possibile articolazione
• Collegare i concetti
Il passo successivo consiste nell’individuare i collegamenti possibili tra i concetti
emersi nelle attività precedenti. Gli studenti dovrebbero valutare le relazioni
esistenti tra i concetti espressi e negoziare gli eventuali link. L’attività di
negoziazione ha importanti implicazioni formative poiché richiede agli allievi di
esplicitare le proprie opinioni e di acquisire consapevolezza sulle proprie visioni
personali.
• Individuare i concetti rilevanti
Dopo aver collegato i concetti, questi possono essere ulteriormente raggruppati ed
eventualmente ordinati sulla base della loro rilevanza. Si tratta di un’attività più
complessa, che necessita di essere guidata dal docente e non è sempre possibile.
24. Strumenti di produzione: Twitter e il microblogging
• Scrittura rapida e sintetica: 140 caratteri
• Seguire e essere seguiti (no interazione)
• Aggiornamento costante su un evento convegno
• Prendere appunti
• Seguire esperti
25. Strumenti di produzione: il Podcasting
Dalla condivisione della musica…
• Last.FM (www.lastfm.it/)
… al podcasting
(diffusione di contenuti riproducibili su lettori
MP3)
Le lezioni (“episodi” o “puntate”)
vengono rese disponibili su un sito
Internet e, attraverso un meccanismo
(RSS feeds), viene notificata agli
interessati ("abbonati“) la disponibilità di
nuovi podcast pubblicati.
• iTunes (www.apple.com/it/itunes/)
• PodcastNet (http://www.podcast.net/)
• podOmatic (www.podomatic.com/)
26. http://www.ensembleproject.org/
• Prodotti professionali
-Radioskecth
-Lezione
• Prodotti realizzati dai ragazzi
- http://moodle.ensembleproject.org/
Laboratorio di Tecnologie
dell’Educazione - Università di Firenze