Rilanciare la tua attività con l'E-commerce - Giovanni Cappellotto
Caffe Carbonelli, da pmi in crisi a caso aziendale
1. Da pmi in crisi a caso aziendale
Le potenzialità dell’ ecommerce e dei social network
al servizio di una pmi
Luca Carbonelli
Sales & Marketing Torrefazione Caffè Carbonelli
Ancona, 8 marzo 2013 – Networklab – The next social media marketing
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2. Prendi coscienza dei tuoi limiti e delle tue potenzialità
Dietro un brand ci sono gli uomini
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3. La presa di coscienza per la continuità degli obiettivi
R-innovare mentalità: Digitalizzare l'azienda
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4. Il consumatore diventa il vero influencer del mercato
La consumer aware collaboration
Consiglio: porre il cliente al centro del progetto aziendale
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Editor's Notes
Buongiorno a tutti. Ringrazio innanzitutto la dott.ssa Pascucci per l’invito. Sono qui a presentare il mio brand sottoforma di caso aziendale in relazione ai social network. La mia azienda nasce come tipica impresa italiana. Di piccole dimensioni e a conduzione familiare. Produciamo uno dei prodotti di più largo consumo, come il caffè. E lo facciamo, e continueremo a farlo per scelta, con le tipiche dinamiche artigianali. La nostra è una storia nata dalla crisi, in quanto proprio nel 2001, nel momento in cui mio padre, stava per prendere la decisione più dolorosa e definitiva, di cedere marchio e macchinari, e chiudere l’attività. Siamo risorti. E ci siamo notevolmente rinforzati grazie ad approcci totalmente diversi a quelli del passato. Abbiamo cominciato a proporre il nostro prodotto online, quindi a fare ecommerce, per necessità, come ultima chances che ci siamo dati. E, maturando, man mano è nato l’approccio alla rete in generale e a tutti i social network, tanto da renderli oggi uno dei canali principali della nostra comunicazione. Quindi, Per rispondere alla domanda di questo panel, cioè, come vedo l’evoluzione del social media marketing nei prossimi anni, ecco che mi voglio soffermare sui 3 termini principali: social (contenitore) – network (le relazioni che si instaurano in questi contenitori) – ed ecommerce (come naturale conseguenza di queste dinamiche) io credo che nel 2013 un’azienda non possa prescindere da questi tre termini per riflettere sulla propria affermazione sul mercato e garantirsi una continua crescita in un momento così complicato per l’economia nazionale e mondiale.
La prima riflessione che voglio fare attraverso questo grafico, che racconta la nostra storia dal 98 ad oggi: cioè dall’inizio della crisi a cui accennavo, passando per una nuova fase di assestamento, fino ai risultati degli ultimi anni, è che per superare la fase di crisi bisogna prendere pienamente coscienza dei propri limiti e delle proprie potenzialità. Essere bravi poi, a sopperire ai primi e a rendere al massimo profittevoli le seconde. Per noi, questo ha significato passare da un fatturato che partiva da un equilibrio che per tutti gli anni 80 e 90 era assestato sulla scala di valori da uno a trenta, diciamo intorno al cinque. Per poi scendere drasticamente agli inizi degli anni 2000. Con questo grafico ho voluto proprio mettere in evidenza i risultati ottenuti, perseverando con il nostro modo di fare impresa dal 2006 in poi. Tutto cominciava ad essere più chiaro quindi. Certi che il nostro limite era la possibilità di espanderci nel mercato locale con una rete commerciale di rappresentanza, che era praticamente inesistente (anche in quanto mio padre cominciava a non avere più le energie di un ragazzino). E certi, allo stesso tempo, che i nostri studi in comunicazione, e le nostre competenze nell’ ecommerce, cominciavano a dare i frutti desiderati, decidemmo di concentrare le nostre risorse sullo sviluppo di questo nuovo canale commerciale. Quello elettronico, a distanza ma diretto. E possiamo dire, oggi che vediamo il fatturato diventare 6 volte maggiore, che la scelta è stata giusta.
Ora, per rendere pratico il tutto, vediamo come può avvenire praticamente questo #RESTART: Il primo passo è quello di R-Innovare mentalità. Dove con il termine innovazione andremo ad identificare tutte quelle operazioni che porteranno la nostra azienda alla digitalizzazione. Prima di tutto, magari dotarci di un programma gestionale con cui tenere sotto controllo tutta la movimentazione di magazzino. Quindi le entrate e le uscite. Magari anche la produzione. E Generare la distinta base dei nostri prodotti, in modo da conoscere nello specifico il costo di ogni singolo componente che lo va a formare. questo può sembrarvi un passaggio noioso, ma vi assicuro che è fondamentale per il buon cammino della vostra attività. Presentando la nostra azienda sul nostro sito, ci siamo definiti una “ microimpresa 2.0 ” sappiamo che per Web 2.0 intendiamo l'insieme di tutte quelle applicazioni online che permettono uno spiccato livello di interazione tra il sito e l'utente. Ecco. Quello che dovete creare è la spiccata interazione tra l’utente e l’azienda. E Non solo col suo sito internet. Più avanti vedremo appunto, l’importanza dei servizi accessori che noi offriamo ai nostri clienti grossisti, ma soprattutto la rilevanza di tutti i nostri profili social che generando interazione, aumentano le nostre vendite dirette con l’ ecommerce.