3. RINASCIMENTO
# Definizione
# Periodizzazione
# momento storico
# caratteristiche generali
# Modelli
# policentrismo
# umanesimo civile e cortigiano
# luoghi della cultura
# principali esponenti
# sviluppo
# humanitas
# questi e della lingua
# Arte
# filone ANticlassico
4. definizione
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Il Rinascimento fu un periodo artistico e culturale della storia d'Europa.
si sviluppò a partire da Firenze.
Fu caratterizzato, soprattutto in Italia, da un'eccezionale fioritura artistica e
letteraria, nonché da un più libero sviluppo del pensiero, frutto di una
nuova consapevolezza dei mezzi dell'uomo e della sua potenza.
Il Rinascimento fu
un'età di cambiamento
che maturò un nuovo
modo di concepire il
mondo e sé stessi,
sviluppando le idee
dell'Umanesimo
L'Umanesimo fu un movimento
ideologico-culturale caratterizzato da
una rinnovata centralità dell'uomo e
dell'opera umana e dal recupero della
cultura letteraria greco-latina.
Il termine Umanesimo deriva dal latino
"Humanae litterae" che indica le
discipline proprie dell'essere umano.
5. periodizzazione
Possiamo suddividere questo periodo in tre fasi:
1380-1469:Nascita e sviluppo; il latino diventa la lingua letteraria per
eccellenza e ci si concentra sulla filologia: la disciplina che
consente la ricostruzione di un testo in una forma più possibile
vicina all’originale.
1469-1492: Affermazione dell’ Umanesimo volgare, dovuta anche
alla funzione che aveva in politica.
1492-1545: Massimo splendore del Rinascimento; si afferma il principio
di imitazione: il mondo classico si può soltanto imitare; Petrarca e
Boccaccio vengono presi come modello per la scrittura
rispettivamente poetica e in prosa, si sviluppa Il genere del trattato.
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6. momento storico: il mondo
le nuove rotte commerciali ridefiniscono
gli assetti politico-economici.
Prende piede una rinnovata
visione del cosmo
Molti avvenimenti contribuirono a cambiare il mondo:
• Affermazione del capitalismo e della classe borghese
• Rivoluzione copernicana
• Riforma di Lutero, che si diffonde grazie all'invenzione della
stampa
• Presa di Costantinopoli da parte dei turchi, fuga degli
intellettuali
• Scoperte geografiche in India e Sudafrica
• Nel 1492 Cristoforo Colombo sbarca su un continente allora
sconosciuto: l’America
7. Il metodo filologico di Lorenzo
Valla, svela LA FaLSITà della
donazione di costantino nella
DISSERTAZIONE editA dall’autore nel
1440: “Discorso sulla donazione di
Costantino,contraffatta e
falsamente ritenuta vera"”
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momento storico: l’Italia
La morte di Lorenzo de’ Medici
comporta la rottura dell’equilibrio
precedentemente creata tra Stati e
signorie
le armi da fuoco cambiano
radicalmente le tecniche
belliche e contribuiscono allo
sviluppo di una vera e propria
“arte della guerra”.
Inizia il periodo delle Guerre d’italia
Durante il Concilio di Ferrara e
Firenze 1439 avviene la
riconciliazione della Chiesa
cattolica e ortodossa
8. caratteristiche generali: legame coi
classici e filologia
L’elemento su cui si fonda l’umanesimo è un rinnovato interesse per i testi
classici, letti non più in chiave allegorico-cristiana, come avveniva nel
Medioevo, ma per comprenderne il senso originale.
Questo nuovo modo di guardare all’antico favorì il superamento degli
ideali medievali e lo sviluppo della cosiddetta componente filologica.
la necessità di ricostruire i documenti letterari da interpretare per
approfondire la conoscenza delle antiche civiltà fa Emergere la figura
del filologo, capace di autonomia critica e senso storico e in grado di
recuperare la cultura greco-latina, confrontando più versioni dello
stesso testo per verificare quale fosse quella più attendibile e ottenerne
una più simile all’originale.
Questo operazione si rese necessaria a causa di errori di traduzione o di
interpretazione commessi nella trascrizione dei testi.
9. i letterati in particolare si basavano principio di imitazione: consideravano
i classici come modelli di stile e linguaggio a cui guardare. la bellezza
ideale di cui essi furono testimoni era infatti unica ed irripetibile.
E’ più corretto definirlo un principio di imitazione-creazione.
lo stesso principio di imitazione viene impiegato per quanto riguarda la
questione della lingua: si discuterà di chi debbano essere i modelli sia
nella prosa che nella poesia.
Filologia significa amore per la parola e in genere per le lettere. La
componente filologica, che si fonda sull’amore per la cultura, porta alla
creazione delle prime biblioteche IN SENSO MODERNO.
mappa
caratteristiche generali: principio di imitazione
10. i MODELLI
I letterati e gli artisti del Rinascimento italiano riscoprono e
imitano poeti, scrittori e pensatori del mondo greco-romano e
tardo medioevale quali Virgilio, Cicerone, Platone e Petrarca.
tali modelli offrirono agli umanisti il necessario supporto
culturale per proiettare una visione più laica e dinamica
dell’esistenza e del reale.
11. I modelli: PLATONE
La sua filosofia non solo venne
considerata la più adeguata a
esprimere le inquietudini dell’animo
umano e la complessità della realtà
ma anche la sua concezione del
rapporto fra Dio e il mondo apparì
come una sorta di anticipazione del
mondo cristiano.
Scultura di Platone,
museo e istituto di
storia della scienza
Galileo.
12. I modelli: VIRGILIO
Virgilio visse durante il I SECOLO a.c. ed
ebbe una posizione di rilievo durante l’
età augustea poiché massimo poeta di
Augusto.
Durante il Rinascimento insieme alla
riscoperta di questo personaggio
troviamo una delle sue opere “Le
Bucoliche”, che rappresentano
l’archetipo di un mondo pastorale.
Per l’appunto fu modello del poema
pastorale “ Arcadia” di Jacopo
Sannazzaro.
Virgilio con in mano l’eneide
seduto tra due muse
Museo del bardo, Tunisi
13. I modelli: CICERONE
Cicerone, nato nel 106a.c. ,è
stato un famoso avvocato,
politico, scrittore e oratore.
Le sue opere, soprattutto le
orazioni e i trattati,
influenzarono decisamente
lo stile degli studi
umanistici.
Cicerone offre una nuova
rielaborazione della dignità
umana; In lui si afferma il
valore dell’esistenza
terrena .
Statua di Cicerone davanti al
‘palazzaccio’ di Roma
14. I modelli: PETRARCA
Francesco Petrarca, poeta
medievale, viene valutato come
modello indiscusso della
lingua poetica.
Il suo lessico, le forme e le
immagini diventano fonte di un
vero e proprio codice della
tematica amorosa, condiviso da
un’intera comunità di intellettuali.
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Ritratto di Petrarca di
Altichero da Zevio,
1376.
15. policentrismo
L’affermazione delle corti, crea una forte frammentazione in
Italia dal punto di vista economico e politico
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nasce La figura del principe che, per aumentare il
prestigio della propria corte , si circonda di
intellettuali di spicco
Mecenatismo
i letterati viaggiano di corte in corte
Acquisendo nozioni
dalle correnti locali
Perdendo il senso
di appartenenza
nascita dell’intellettuale
“cosmopolita”
creazione di realtà
culturali comuni
Es.: Rinascimento Padano
16. umanesimo civile e cortigiano
Essi sono impegnati in
un’attività letteraria solo
per diletto e sono liberi
di esprimere i loro pensieri
tramite le composizioni.
L’UMANESIMO CIVILE
Con Umanesimo civile si indicò
l’osmosi tra nuovi intellettuali e
potere politico. Gli umanisti delle
prime generazioni assolsero spesso
compiti di una certa importanza
nella vita politica.
17. umanesimo civile e cortigiano
UMANESIMO CORTIGIANO
Con umanesimo cortigiano si
definì la realtà politica in cui la
posizione dell’intellettuale
risultava più dipendente dal
potere signorile e orientata a
promuoverne la visione
ideologica.
MECENATISMO
Il signore attira al proprio
servizio le schiere di
intellettuali, di architetti e
di artisti che concorrono a
rendere visibile
l’aspirazione alla
centralità politica della
città.
Egli promuove l’arte per
aumentare l’importanza e
la rilevanza della sua
corte con scopi
propagandistici.
...quindi
Questo motivo li rende legati
ad essa e perdono la loro
libertà di parola perché
costretti a comporre per
committenza.
18. umanesimo civile e cortigiano
Umanesimo
civile
Nasce nel comune -
Intellettuali con -
impegni politici
Scrivono per
diletto-
Sono liberi di-
esprimere la loro
opinione, anche se
influenzati dal loro
impiego politico
Umanesimo
cortigiano
-Nasce nelle corti
-Intellettuali al
servizio del signore
-Scrivono per
commissione del
signore
-Devono rispettare
le ideologie del
loro signore e la
loro libertà
espressiva è
limitata
19. umanesimo civile e
cortigiano
I I Centri dove si sviluppa l’
Umanesimo cortigiano
I I Centri dove si sviluppa
l’Umanesimo civile.
Signoria di Milano, retta dai Visconti e
dagli Sforza.
Corte di Ferrara sotto il controllo
della famiglia degli Estensi.
La stirpe Aragonese (con Alfonso V)
aveva il potere a Napoli.
Ducato di Urbino gestito dalla dinastia
dei Montefeltro.
Roma appartiene al papato e assiste
all’alternarsi dei pontefici.
Repubblica di Venezia, governata dal
doge.
Repubblica di Firenze retta da un
governo oligarchico.
20. umanesimo civile e cortigiano
principale esponente
dell’umanesimo cortigiano:
Ariosto che, pur rientrando in
questa categoria, non
apprezza questa sua
condizione e lo esprime nella
prima satira.
“ch’io non aspetto a mezza estade i lumi
per esser col signor veduto a cena,
ch’io non lascio accecarmi in questi fumi;
ch’io vado solo e a piedi ove mi mena
il mio bisogno, e quando vo a cavallo,
le bisaccie gli attacco sulla schiena.”
Altri esponenti: Angelo Poliziano,
Matteo Boiardo, Lorenzo De Medici,
21. umanesimo civile e cortigiano
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Principale esponente
dell’umanesimo civile: Machiavelli
che dopo esser stato segretario
della Repubblica Fiorentina
desidera ricevere nuovi incarichi
politici dalla famiglia De Medici. Ciò
è evidente nella lettere che lui
scrive a Francesco Vettori.
“appresso il desiderio harei che questi
signori Medici mi cominciassero adoperare,
se dovessino cominciare a farmi voltare un
sasso.”
altri esponenti: Poggio Bracciolini,
Leonardo Bruni, Lorenzo Valla,
Leon Battista Alberti.
22. luoghi della cultura: Roma
Un ruolo decisivo, nelle vicende di questo Umanesimo detto curiale,
svolgono i pontefici con le loro politiche di mecenatismo.
Figure di spicco sono:
• Lorenzo Valla, dette un contributo nell’ambito della filologia, in
quanto scoprì che la Dichiarazione di Costantino, sulla quale la
Chiesa basava il suo potere, è falsa.
• Enea Silvio Piccolomini, filologo prima di diventare papa con il
nome di Pio II. Il suo maggiore contributo si attribuisce alla
progettazione ed edificazione della città di Pienza: un utopico
modello di città ideale.
23. Luoghi della cultura: ROma
Negli stessi ambienti si viene affermando una corrente di cultura
volgare critica nei confronti dell’Umanesimo curiale e della stessa
istituzione ecclesiastica.
Figure di spicco sono:
• Francesco Berni, autore di poesie giocose e parodie nei confronti di
Petrarca e dei petrarchisti
• Pietro Aretino, autore di commedie (La Cortigiana) e di sonetti,
ritenuti oltraggiosi dalla Chiesa
Inoltre nascono:
Le Pasquinate, poeti anonimi
usavano lasciare delle poesie
satiriche nei confronti degli
ecclesiastici, sulla statua di
Piazza Navona
24. Luoghi della cultura: Urbino
Di natura diversa è l’Umanesimo ad Urbino, interamente legato alle
politiche culturali dei Montefeltro.
Protagonisti della cultura urbinate sono:
• Baldassare Castiglione, autore di un importante trattato: Il
Libro del Cortigiano. Diviso in quattro tomi, tratta le regole che
devono tenere l’uomo e la donna all’interno della vita
cortigiana.
• Giovanni della Casa, anch’egli autore di un trattato: Il
Galateo. Tratta dei comportamenti da tenere a corte.
• Pietro Bembo
25. Luoghi della cultura: Napoli
A Napoli la fioritura dell’Umanesimo è fortemente legata alla
corte aragonese.
Figure di primo piano sono:
• Giovanni Pontano, umanista laico che fondò l’Accademia,
modalità con la quale era favorita la libera circolazione di
idee tra i letterati.
• Jacopo Sannazzaro, autore di un’importante opera: Arcadia. Un
prosimetro di argomento narrativo – autobiografico, che narra di
una società utopica.
Le fonti sono Le Bucoliche di Virgilio e la poesia narrativa di
Boccaccio
26. Luoghi della cultura: Firenze
A Firenze, prima sotto la guida di Cosimo de’ Medici poi di Lorenzo de’ Medici,
viene favorito lo sviluppo del Rinascimento.
Durante la prima fase della repubblica oligarchica ci fu lo sviluppo
dell’Umanesimo civile a Firenze.
Intellettuali dell’Umanesimo civile a Firenze furono:
• Leon Battista Alberti, personaggio poliedrico, autore di diversi trattati
ma rimase sempre distante dalle politiche dei Medici.
• La “brigata laurenziana”, ovvero un gruppo di intellettuali che si era
riunito intorno alla figura di Lorenzo de’ Medici.
Inoltre, a Firenze continuava ad esserci una forte tradizione legata alla
cultura municipale e all’uso del volgare fiorentino, in particolare nella
produzione novellistica.
Singolare fu la produzione poetica di sonetti di Domenico Giovanni detto
il Burchiello, dal “rimare alla burchia” che metteva insieme elementi
comico-realistici per creare effetti nonsense.
27. Luoghi della cultura: Firenze
LA BRIGATA LAURENZIANA
•Marsilio Ficino, fondatore dell’Accademia Neoplatonica che aveva come
obiettivi la diffusione del neoplatonismo e la volontà di relazionare
l’uomo con l’universo anche attraverso la magia e l’alchimia.
•Cristoforo Landino, recupera la tradizione trecentesca di Dante e
Petrarca in chiave neoplatonica.
•Luigi Pulci, autore del poema cavalleresco Morgante. Fu allontanato da
Lorenzo de’ Medici dalla brigata, in quanto, sulla base dei suoi gusti, era
contrario all’ideologia di Ficino che era alla base del gruppo.
•Angelo Poliziano, autore di:
le Stanze per la giostra, dove viene raccontata la storia di
Giuliano de’ Medici, fratello di Lorenzo e morto nella congiura dei pazzi,
sotto un’impostazione epico-narrativa per esaltare la sua figura.
La Fabula di Orfeo, un dramma che si ispira alle opere di Virgilio e
Ovidio; è la prima opera di teatro in volgare rappresentata nelle corti.
28. Luoghi della cultura: Ferrara
A Ferrara l’umanesimo si sviluppa intorno all’attività e alla politica degli
Estensi.
inizialmente viene ripreso il poema cavalleresco, nato in Francia, nella sua
accezione più nobile e aulica. in seguito si andrà a fondere con la chanson
de geste mescolando elementi tipici dell’avventura CON QUELLI DELL’ AMORE
DI CORTE DANDO nuova VITA al ROMANZO CAVALLERESCO.
Importante è l’opera di Matteo Maria Boiardo, l’orlando innamorato, che
sarà di ispirazione a Ludovico ariosto per la realizzazione dell’orlando
furioso.
29. L’Umanesimo veneto si caratterizza per un indirizzo
istituzionale e pedagogico.
Ma Venezia è soprattutto centro di un’importante
industria tipografica, grazie alla collaborazione tra:
Aldo Manuzio, promotore di
un innovativo progetto editoriale;
il libro tascabile.
Pietro Bembo, che assunse un ruolo di
notevole rilevanza nel periodo umanista.
Fissò dei canoni che ponevano, a modello
della prosa, Boccaccio, e, a modello della
poesia, Petrarca.
Luoghi della cultura: Venezia
30. Prima con i Visconti e poi con gli
Sforza, si puntò a fare della corte
milanese una nuova Atene d’Italia.
per quanto riguarda la letteratura,
a Milano abbiamo, tra gli altri,
l’esempio di:
Matteo Bandello, che scrisse le
Novelle, un esempio di superamento
dell’organizzazione del Decameron
del Boccaccio
Luoghi della cultura: MILANO
31. Le vicende dell’Umanesimo mantovano sono
interamente legate alle politiche di
mecenatismo dei signori della città, i Gonzaga.
Più che in ogni altro campo, il mecenatismo dei
Gonzaga diede frutti splendidi nella produzione
letteraria:
Teofilo Folengo, svolse una complessa
operazione linguistica con l’uso del latino
maccheronico (in cui si univano le strutture
morfologiche del latino classico e di un lessico
dialettale) nella sua più importante opera: il
Baldus.
mappa
Luoghi della cultura: MANTOVA
32. I precursori : I preumanisti
Petrarca:
● Nuovi valori laici (amore
terreno)
● Filologia: cicerone
(epistole), s. Agostino
(Confessiones).
● Rapporto con la corte
● si considera la guida dei
signori
Boccaccio:
● nuovi valori comunali
(industria, fortuna)
● nuova visione dell’amore
(naturale e istintivo)
● rapporto con la corte
● confidente nelle capacità
dell’uomo
33. Principali esponenti: Lorenzo de’ medici
● Mecenate: radunò alla sua corte alcuni
dei più importanti intellettuali del tempo.
● Scrittore: produsse vari componimenti. i
più famosi sono i ‘’canti carnascialeschi’’,
composizioni in forma di ballata.
● Ispirazione neoplatonica e classica:
grazie a Marsilio Ficino e a poliziano,
Lorenzo scrisse numerose liriche di tema
amoroso. In più scrisse un’egloga
ispirandosi a Virgilio.
● Uomo politico: grazie al prestigio
acquisito e alla sua abilità diplomatica,
venne considerato l’ago della bilancia
della situazione politica italiana,
mantenendo un clima di pacificazione
generale.
34. trionfo di bacco e Arianna
● tratto da ‘i canti carnascialeschi’; in
questo testo troviamo aspetti di tipo
popolaresco affiancati alla presenza
di figure mitologiche.
● il componimento presenta un tema
tipico dell’Umanesimo- Rinascimento:
l’autore invita a godere a pieno della
giovinezza e delle gioie della vita
terrena, consapevole della loro
fugacità.
● è una ripresa del ‘carpe diem’ di Orazio
35. I principali esponenti: uomini politici
Machiavelli
● segretario della seconda
cancelleria presso la
repubblica di Firenze.
● Vede nella storia un ripetersi
di situazioni già presenti nel
passato.
● la natura dell’uomo è
portata al male.
● analisi politica di tipo
scientifico.
entrambi diplomatici, questi due autori rappresentano i maggiori
esponenti della nuova visione rinascimentale della politica.
imitazione dei modelli
politici antichi
guicciardini
● ambasciatore dei medici
● non ci sono modelli da
imitare, ogni avvenimento
presenta caratteristiche
proprie.
● la natura dell’uomo è
istintivamente portata al
bene.
● analisi politica di tipo
storico.
con spirito critico analizza
gli avvenimenti che hanno
portato alla fine della
libertà italiana
36. i principali esponenti: Boiardo
● studi classici : in giovine età si interessa agli studi
umanistici, grazie all’ambiente cortigiano.
● orlando innamorato: fu il primo a elevare?? il
poema epico-cavalleresco.
● novità: viene introdotto l’elemento amoroso che
rappresenta la forza dominante e il motore delle
azioni umane.
traduce varie opere
classiche tra le quali
l’asino d’oro di Apuleio.
compone testi in latino
ispirandosi alle
Bucoliche di Virgilio.
37. i principali esponenti: Ariosto
● legame con la corte: ha avuto sempre un
rapporto molto contraddittorio: da un lato lui è
attratto dalla corte e dalla vita cortigiana,
dall'altro rivendica una propria libertà
intellettuale.
● stile: ironico, che incarna perfettamente
l’atteggiamento rinascimentale caratterizzato
dalla leggerezza nel trattare le tematiche
della vita.
● visione del mondo antico: traspare una
nostalgia per i valori passati.
● follia: nel furioso trapela il pensiero che
l’uomo rinascimentale aveva della pazzia, cioè
la perdita dell’umanità.
● teatro: con la rinascita teatrale compose
commedie come: i suppositi e la cassaria.
mappa
38. sviluppo
l’umanesimo pone le proprie basi sulla riscoperta dei classici e
nella pratica della filologia, che hanno inizio alla fine del xiv
secolo.
mappa
RINASCIMENTO
frattura
‘improvvisa’
fase di
passaggio
Contrariamente a quanto affermato dallo storico Jacob
Burckhardt, il rinascimento non fu un brusco cambiamento
nel corso della storia, ma è un periodo arrivato
gradualmente ed ha le proprie radici negli avvenimenti
passati: l'emergere della classe borghese ha posto le basi
per il sorgere del Rinascimento.
39. humanitas
Attraverso lo studio filologico, gli intellettuali dell’epoca
vennero a contatto con concetti importanti per gli autori
classici, come quello di Humanitas
Per i Romani con humanitas si intendeva:
-Il dovere di servire il popolo dal punto di vista politico, giustificando così
L’Impero Romano come una civilizzazione;
-L’autonomia dell’individuo e la sua dignità, anche nei sentimenti;
-Maggiore importanza all’otium, gli studi e svaghi, in contrapposizione con
il negotium, lavoro e operosità secondo il Mos Maiorum.
40. Queste idee nel Rinascimento vengono ampliate e rielaborate, assumendo
quindi un nuovo significato
Humanitas
diventa
Il Sapere che forma l’Uomo, in un’ottica antropocentrica
Con valenza
Humanitas Rinascimentale
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Culturale
Studia Humanitatis
(otium Romano)
•Etica e Politica
•Storia
•Pedagogia
•Retorica e Poesia
Morale
Dignitas Hominis
•Valore dell'esistenza terrena
•Riconoscimento autonomia e
capacità creatrice
•uomo artefice del proprio destino
•nuovo stile di vita senza negare
importanza di Dio
41. questione della lingua
L'Umanesimo aveva riproposto una superiore dignità del latino, riservando
prevalentemente a questo linguaggio le trattazioni su argomentazioni di
filosofia, teologia, storia e politica.
Il dominio del volgare si era ristretto alla poesia e alla prosa narrativa.
Con il Rinascimento si determinò, invece, una svolta netta e irreversibile.
Varie posizioni si scontrarono sulla questione della lingua italiana
volgare come codice letterario. Da questo momento in poi il latino nel
rinascimento fu riservato alle trattazioni specialistiche, ai testi della
cultura universitaria, ad alcune opere storiografiche di tipo celebrativo di
cui si voleva assicurare una diffusione europea.
Ma quale volgare si sarebbe dovuto usare per la letteratura? Tre tesi si
scontrano tra di loro.
42. mappa
Questione della lingua
La proposta vincente, risultò
quella di Pietro Bembo.
Il testo con cui prende
posizione nell'ambito della
questione della lingua è prose
della volgar lingua, un trattato
in volgare diviso in tre libri ed
esposto in forma dialogica.
Il volgare che Bembo esalta
non è quello della lingua
parlata ma quello della lingua
scritta della tradizione
letteraria del `300.
Petrarca per la poesia
Boccaccio per la prosa.
Il vicentino GianGiorgio
Trissino, si oppone a Bembo
con il castellano.
sostiene l'idea di una
lingua ottenuta per
integrazione tra i diversi
linguaggi regionali, tra cui
si sarebbero dovuti
scegliere gli elementi più
comuni.
Come altri, Machiavelli
identificava il modello
della lingua letteraria
nel toscano vivo e
parlato.
espose le sue idee nel
dialogo attorno alla
lingua dove sosteneva
che l'unico modello di
lingua valido fosse il
fiorentino, non solo
quello dei trecentisti, ma
anche quello dell'uso
parlato contemporaneo,
sia dalla classe colta sia
del popolo.
nell'esaltazione del volgare nei confronti del
latino, vengono avanzate proposte diverse.
44. Arte:UN CAMBIAMENTO DIROMPENTE
Nel 1401, nel concorso per
la porta nord del
Battistero di Firenze,
Filippo Brunelleschi e
Lorenzo Ghiberti
arrivarono finalisti.
alla fine la formella del
Brunelleschi fu scartata
perché troppo “innovativa”.
Il confronto tra le due
formelle illustra le
novità artistiche del
rinascimento.
Formella di Ghiberti Formella di Brunelleschi
45. Arte:UN CAMBIAMENTO DIROMPENTE
Nella formella del Brunelleschi,
c’è una maggiore concitazione e
realismo nelle azioni.
vi è addirittura il contatto tra
l’angelo ed Abramo, ovvero il divino
ed il terreno.
In basso, le figure dei servi quasi
fuoriescono dai confini della
formella; in particolare quello a
destra è una citazione all’opera
ellenistica dello Spinario.
46. Arte: LE NOVITÀ
Per generalizzare dunque, le caratteristiche
rinascimentali dell’opera del Brunelleschi sono:
● MAGGIORE REALISMO
● AVVICINAMENTO TRA L’UOMO ED IL DIVINO
● RIPRESA DELL’ARTE CLASSICA
In quest’opera non risalta però un altro importante
fattore dell’arte del rinascimento:
● L’ORDINE e la RAZIONALITÀ
che possiamo invece vedere chiaramente nella Primavera
del Botticelli, all’inizio del capitolo.
47. Arte: le CARATTERISTICHE
I caratteri distintivi dell’arte rinascimentale rispecchiano
le caratteristiche generali del movimento.
CLASSICISMO: riproposizione dei modelli artistici del
mondo classico; condanna del reimpiego di opere
medievali
CENTRALITA’ E VALORE DELL’UOMO: ricerca del realismo
iNDAGINE SCIENTIFICA SULLA NATURA: codificazione della
prospettiva.
48. Arte: LA PROSPETTIVA
La prospettiva riflette la volontà degli artisti rinascimentali di
integrare l’arte con la scienza.
Fu Piero della Francesca a codificare le regole matematiche
della prospettiva con il suo trattato: de prospectiva pingendi
(1475).
Il trattato è un genere letterario tipico dell’età rinascimentale
che può essere di carattere tecnico, come in questo caso, o di
carattere pedagogico.
49. la città ideale,
autore
sconosciuto,
1480-1490. La
rivalutazione
dell’uomo e
delle sue
capacità porta
all’idea che la
perfezione
potesse essere
raggiunta nel
mondo terreno:
da qui l’ideazione
di molte utopie e
la progettazione
di edifici e città a
“misura d’uomo”
Uomo Vitruviano,
Leonardo da Vinci, 1490
circa.
Il celebre disegno è
spesso usato come
manifesto artistico
dell’umanesimo, in cui
l’uomo viene rivalutato
anche nella sua fisicità
per il suo equilibrio e
perfezione.
50. Arte: i principali artisti
Leonardo da
vinci
Michelangelo
bUonarrotI
Raffaello
Sanzio
la triade solare, come
venne definita dal vasari,
rappresenta l’apice
dell’arte rinascimentale.
viene considerato il perfetto
esempio di uomo
rinascimentale: i suoi interessi
spaziano in molteplici ambiti.
nelle sue sculture e
affreschi giovanili si nota
la ricerca di quella
perfezione estetica tipica
del mondo greco-romano
incarna il perfetto pittore
cortigiano. Nelle sue opere
pone al centro l’idea di
bellezza, di armonia e
equilibrio. mappa
51. filone anticlassico
In contrapposizione con l’umanesimo e la nuova concezione del
mondo si va sviluppando, dopo il Cinquecento, il filone
culturale dell’ ANTICLASSICISMO.
questo comportò l’esistenza di una nuova posizione
antiumanistica ideata da scrittori che non si riconoscevano in
quella società letteraria e in particolare che volevano
ribellarsi ai modelli antichi.
52. questi scrittori chiamati anticlassicisti diedero origine ad un
nuovo genere letterario, quello della
letteratura carnevalesca.
essa aveva come temi principali:
la parodia
la satira
l’ironia
la follia
il caos che prevale al cosmos
Filone anticlassico: UN NUOVO
GENERE LETTERARIO
53. Filone anticlassico: i parodici
luigi Pulci:
● il morgante: con toni
giocosi racconta le
avventure di un gigante
immerso nell’ambiente
cavalleresco dei
paladini cristiani.
● tematiche: la
sproporzione dei suoi
personaggi sono un
tema tipico del genere
parodico che verranno
ripresi anche dal
francese François
Rabelais.
teofilo folegno:
● il baldus: scritto in
esametri latini e in
latino maccheronico,
questo poema tratta
delle avventure del
figlio del cavaliere
Guidone di Montalbano,
Baldo, che vuole seguire
le orme del padre;
tuttavia i suoi tentativi si
concludono con
fallimenti e con eventi
grotteschi.
parodia del genere
epico-cavalleresco
la vicenda
assume i
tratti del
percorso
iniziatico,
ispirandosi ai
viaggi di Enea
e Dante
parodia del poema epico
classico
54. Filone anticlassico: altri esponenti
da ricordare è gargantua e pantagruel di françois rabelais.
Un altro esempio di poeta “non integrato” è François villon,
vissuto in un clima di crimini nei bassifondi parigini. Scrisse
ballate di scherno, immagini grottesche e toni cupi e
violenti, trattando argomenti di brutalità della vita e morte
violenta.
Fine della
presentazione