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Il viaggio di una PMI cosmetica verso la
               Sostenibilità
  Matteo Locatelli
  • Amministratore di Pink Frogs S.r.l.
  • Consigliere incaricato di UNIPRO per lo
    Sviluppo Sostenibile
LA NASCITA DELLA SOSTENIBILITA’ nel
             MONDO
1987
• Su incarico delle Nazioni Unite, Gro Harlem Brundtland,
  presidente della Commissione mondiale Ambiente e Sviluppo,
  presenta il rapporto
   «Our common future» (Il futuro di tutti noi)

• Nel Rapporto Brundtland si ritrova la definizione di sviluppo
  sostenibile:
   “un processo di cambiamento tale per cui lo sfruttamento
     delle risorse, la direzione degli investimenti,
     l’orientamento dello sviluppo tecnologico e i
     cambiamenti istituzionali siano resi coerenti con i bisogni
     futuri oltre che con gli attuali”
1992
• Nella Conferenza della Nazioni Unite tenutasi a Rio de Janeiro
  vengono sanciti i 27 Principi su ambiente e sviluppo, ancora
  oggi vivi ed attuali

• Lo sviluppo sostenibile assume le caratteristiche di concetto
  integrato, avocando a sé le sue tre dimensioni fondamentali
  ed inscindibili: Ambiente, Economia e Società

• Due dei documenti più importanti e conosciuti di Rio 92 sono:
   – Agenda 21, da qui al 21° secolo, una sorta di manuale
     d’azione per lo sviluppo sostenibile
   – La Convenzione Quadro sui Cambiamenti Climatici, il cui
     strumento attuativo sarà il Protocollo di Kyoto del 1997
1993
• Lo SVILUPPO SOSTENIBILE è lo sviluppo che consente alla
  generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza
  compromettere la possibilità delle generazioni future di
  soddisfare i propri

• I TRE PILASTRI
   – lo sviluppo economico - mantenere ed aumentare
      competitività e occupazione
   – la responsabilità sociale - promuovere e migliorare l’etica
      ed il benessere della vita (sicurezza, salute, istruzione)
      dentro e fuori le aziende
   – la protezione dell’ambiente - ridurre la carbon footprint
2010
• Viene pubblicata la ISO 26000
   "Guida alla responsabilità sociale"

   Lo scopo è fornire una guida mirata a responsabilizzare
     qualsiasi organizzazione sull'impatto delle loro attività
     sulla società e sull'ambiente, basata su un comportamento
     etico e sostenibile
2012
• A 20 anni di distanza dal 1992, un nuovo appuntamento sarà
  dedicato allo Sviluppo Sostenibile: dal 20 al 22 giugno a Rio de
  Janeiro si terrà la Conferenza delle Nazioni Unite sullo
  Sviluppo Sostenibile, battezzata “Rio+20”

• La Conferenza si concentrerà su due temi principali:
   – "A Green Economy in the context of sustainable
     development and poverty eradication"
   – "Institutional framework for sustainable development"
LA NASCITA DELLA SOSTENIBILITA’ in
            EUROPA
2008
• Il Board del COLIPA decide che l’industria cosmetica non può
  più fare più a meno della cultura della sostenibilità

• Costituisce l’SPT SD (Strategic Project Team for Sustainability
  Development) con il compito di creare strumenti per
  trasmettere la cultura della sostenibilità nel mondo cosmetico
2010
• L’SPT SD elabora le
   GOOD SUSTAINABILITY PRACTICE (GSP)
   FOR THE COSMETICS INDUSTRY

• Questo documento sarà approvato, recepito e sostenuto da
  tutte le associazioni europee
2011
• L’SPD SD, all’interno delle GSP, individua aree tematiche e
  crea gruppi di lavoro per produrre documenti che siano di
  aiuto alle PMI

• I gruppi vengono suddivisi in base a due aree tematiche:
  TECNICA e COMUNICAZIONE
2011
AREA TECNICA

  1. Ten Steps to Sustainability:
     all you need to know and do for a successful start

  2. How to apply Life-Cycle Thinking to cosmetics products,
     a practical simplified guide

  3. A voluntary charter for SMEs
2011
AREA COMUNICAZIONE

  1. Section on sustainable development for Cosmetics Europe
     website


  2. Key sustainability principles and messages


  3. Questions and Answers on sustainability and the cosmetics
     industry
2011
• In ogni gruppo sono presenti rappresentanti di PMI che si
  confrontano costantemente con i rappresentanti delle
  multinazionali affinché i documenti prodotto siano vicini alle
  PMI e di facile utilizzo

• Periodicamente l’SPT SD riunisce tutti i gruppi di lavoro per
  discutere e validare i lavori eseguiti
LA NASCITA DELLA SOSTENIBILITA’ in
             ITALIA
2010
• Al termine dei lavori il Colipa, sulla base dei documenti
  redatti, formerà le associazioni nazionali (train the trainer)
  affinché possano assistere e formare le imprese associate
  durante il loro “viaggio”

• Il primo lavoro ad essere ultimato ed approvato dal Board è il
  “ 10 Steps ”
2010
• La Regione Lombardia promuove la costituzione dei
  Metadistretti Lombardi con il bando Driade

• L’industria cosmetica si costituisce come distretto e presenta
  un progetto dedicato allo Sviluppo Sostenibile

• Il progetto riceverà un finanziamento di 1 milione di euro
I tre Pilastri dell’Industria Cosmetica Europea


• Sociale

  •   Igiene ed autostima
  •   Look Good, Feel Better
  •   Metodi alternativi alla sperimentazione animale
  •   1,7 milioni di posti di lavoro di cui 25.000 ricercatori
I tre Pilastri dell’Industria Cosmetica Europea


• Ambientale

  •   Progettazione «verde»
  •   Ottimizzazione dei processi produttivi
  •   Ingredienti sostenibili
  •   Scelta del packaging
I tre Pilastri dell’Industria Cosmetica Europea


• Economico

  • 1/3 del mercato globale di cosmetici
  • 1° esportatore mondiale
  • Investimenti sulla sicurezza del prodotto, sulla ricerca e
    sviluppo, sull’innovazione
I tre Pilastri dell’Industria Cosmetica Europea

• Cosmetics Europe organizza
  al Parlamento Europeo una
  mostra per comunicare alle
  istituzioni quanto l’industria
  cosmetica sia attiva sul
  fronte della Sostenibilità

  “Science, Beauty and Care
        Looking to Future
          Generations”
La strategia di Unipro
• Ogni singola Associazione nazionale recepisce le GSP e le
  promuove tra i suoi associati

• In Italia, il nuovo presidente di Unipro insieme al CD rivede la
  Mission e Vision dell’associazione inserendo la Cultura della
  Sostenibilità tra i valori associativi.

• Viene eletto un Consigliere Incaricato con delega allo Sviluppo
  Sostenibile
La strategia di Unipro
• Il CD decide di sviluppare una percorso di Sostenibilità prima
  di tutto all’interno dell’associazione

•   Attuazione delle GSP
•   Adesione alla Carta dei Principi di Confindustria
•   ISO 14001
•   ISO 26000
La strategia di Unipro
• Rafforzare il supporto e la promozione tra gli associati de La
  Forza ed il Sorriso
La strategia di Unipro
• Beauty Report alla Camera
  dei Deputati Presentazione
  alle istituzioni del rapporto
  annuale dell’industria
  cosmetica Italiana

   • Sviluppo Sostenibile
   • La Forza ed il Sorriso
La strategia di Unipro
• Coinvolgimento di tutti gli associati
• Esempio virtuoso dell’associazione
• Eventi informativi e formativi sul tema della Sostenibilità
• Promozione della Carta dei principi della Sostenibilità
  ambientale
• Promozione della ISO 14001 e ISO 26000
• Promozione di Responsible Care come strumento di valore
Ten Steps to Sustainability
  All you need to know and do for a successful start
Practical guide for small and medium-sized enterprises




 LA SOSTENIBILITA’ è UN VIAGGIO
     non una DESTINAZIONE
Ten Steps to Sustainability

                     SAPERE cos’è lo sviluppo
                     sostenibile
LO SVILUPPO SOSTENIBILE è lo sviluppo che consente alla generazione presente di
    soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni
    future di soddisfare i propri


I TRE PILASTRI + 1
    lo sviluppo economico - mantenere ed aumentare competitività e occupazione
    la responsabilità sociale - promuovere e migliorare l’etica ed il benessere della
         vita (sicurezza, salute, istruzione) dentro e fuori le aziende
    la protezione dell’ambiente - ridurre la carbon footprint
    l’apporto istituzionale - inteso come capacità di assicurare condizioni di stabilità,
         democrazia, partecipazione, giustizia
Ten Steps to Sustainability

             CAPIRE perché la sostenibilità
             è un bene per il business
•   Riduce i costi
•   Favorisce l’innovazione del prodotto
•   Mantiene/aumenta le vendite
•   Aumenta la competitività nel breve, la garantisce nel lungo
    termine
•   Avvicina, garantisce e motiva il personale (migliora l’ambiente
    di lavoro)
•   Migliora la reputazione dell'azienda e la sua posizione nella
    comunità
•   Rafforza il rapporto con i fornitori ed i clienti
•   Migliora le relazioni con gli stakeholder finanziari e quando si
    cercano nuove fonti di finanziamento
Ten Steps to Sustainability

            NOMINARE in azienda il
            “Leader della sostenibilità”
• Il leader costituisce un (piccolo) gruppo di lavoro per
  valutare i punti di forza e di debolezza dell’azienda, le
  opportunità e le difficoltà
• Definisce una strategia e un piano di azione
• Registra i successi e (soprattutto) gli insuccessi
• Tiene alta la motivazione aziendale
Ten Steps to Sustainability

            VERIFICARE chi vi può aiutare


• Anche se in azienda non si dispone di un team esperto,
  non scoraggiarsi!

• Per lo start-up l’aiuto sarà disponibile da varie fonti:
  Unipro, Federchimica, Associazioni territoriali, CCIAA,
  formazione finanziata, enti pubblici locali, consulenti

• Per il medio e lungo periodo tuttavia, il successo
  dipenderà più dall'impegno e dall'azione del personale
  interno all'azienda di chiunque altro dall'esterno
Ten Steps to Sustainability

               VALUTARE gli impatti dell’azienda,
               negativi e positivi

• Utilizzando il proprio know-how ed il lavoro svolto da
  fornitori sulla sostenibilità ambientale, analizzare le
  attività aziendali per identificare l’impatto sociale,
  economico ed ambientale, in ogni fase della catena del
  valore

• Pensare “dalla culla alla culla” (comprendendo quindi
  anche il riciclaggio e il riutilizzo) è preferibile che “dalla
  culla alla tomba” (il meno possibile dovrà finire con la
  generazione e lo smaltimento dei rifiuti)
Ten Steps to Sustainability

                    INDIVIDUARE le aree dove
                    si può agire
Capire cosa è possibile controllare e cosa è possibile influenzare nel medio e
    lungo periodo è un passo fondamentale
•    Si ha il controllo totale su: sviluppo del prodotto; occupazione,
    formazione e lavoro; etica, finanza e contabilità; approvvigionamenti e
    forniture; politiche e pratiche di marketing, di vendita e dei rapporti con
    i consumatori.
•    Si ha modesto controllo su: approvvigionamento energetico;
    progettazione e sviluppo di processo; rifiuti e smaltimento; finanza e
    gestione del debito; profilo del cliente, relazioni con i clienti; affidabilità
    della supply-chain
•    Si ha poco o nessun controllo su: politiche e pratiche dei fornitori;
    prezzi dell'energia, politiche fiscali dei governi
Ten Steps to Sustainability

              ELABORARE la nostra strategia di
              sostenibilità nel breve e medio termine
•   Osservare lo “stato dell’arte” di tutte le aree che hanno impatto
    sulla sostenibilità. Quanto bene si eseguono? Quali aree si
    ignorano?

•   Identificare le azioni possibili per ridurre gli impatti negativi ed
    aumentare gli impatti positivi

• Dare priorità sulla base di un caso aziendale
 potenziale risparmio nella produzione e/o nella supply chain
 innovazione di prodotto

•   Ricordare sempre che la sostenibilità non guida un business ma ne
    è una delle sue componenti essenziali
Ten Steps to Sustainability

                    COSTRUIRE una tabella di marcia
                    ed un piano d'azione adeguato
•    Nella tabella di marcia della sostenibilità (Roadmap) sono indicate le aree su cui
    lavorare e gli obbiettivi del medio-lungo termine

•   Nel piano d’azione (Action Plan) devono essere valutate le capacità del
    personale, la formazione necessaria ed il coinvolgimento delle persone

•   Tutti gli elementi della tabella devono avere una priorità (Alta, Media e Bassa)
    ed in base al quella vengono distribuiti su un arco di tempo adeguato (anche
    diversi anni). Non cercare di fare tutto in una volta!

•    Il piano deve riflettere le realtà aziendali e quando ci si può permettere di
    investire nelle persone, impianti ed attrezzature.

•   Il piano d’azione dovrà essere rivisto ed aggiornato regolarmente
Ten Steps to Sustainability

                  INIZIARE il viaggio verso la
                  sostenibilità
•    Non cominciare con progetti di grandi dimensioni, ambiziosi e costosi.
    Cercare di ottenere piccoli ma significativi successi a breve termine aiuta
    nel dimostrare a tutti che si stanno compiendo progressi
•    Monitorare i progressi e comunicare i risultati a tutta l'azienda. Questo
    è il modo migliore per mantenere l’interesse e l'impegno al
    cambiamento.
•    Coinvolgere tutti i dipendenti perché solo loro potranno contribuire al
    cambiamento in modo efficace
•    Ricordare che il cambiamento è spesso fonte di stress sul posto di
    lavoro. Le persone sono più motivate da sfide che ritengono utili e
    realizzabili
Ten Steps to Sustainability

                  VALUTARE regolarmente i progressi e
                  COMUNICARLI
•    Il miglior modo per gestire i cambiamenti positivi è misurare da dove
    l’azienda parte e, impostati gli obbiettivi di miglioramento, relazionare i
    progressi compiuti.

•    I rapporti devono essere costanti, storie semplici che spieghino su cosa si
    sta lavorando per essere sempre più sostenibili

•   Non aver paura di comunicare anche i fallimenti, sia all'interno che
    all'esterno dell'azienda. Rendere chiaro il perché le cose non sono andate
    bene dimostra che si è sulla giusta direzione di marcia

•   Comunicare in modo chiaro e coerente il viaggio verso la sostenibilità
    perché diventi parte essenziale della cultura aziendale
Il visionario che guiderà il nostro paese
  dovrà portarlo verso un’isola dove si produrrà
           Ecologia, Bellezza e Creatività

Dovrà poi costruire un ponte per collegarla all’isola
         della Ricerca e dell’Innovazione
Se non avete mai parlato concretamente
   di sostenibilità e domani comincerete a farlo…

…avrete la fortuna di vivere l’emozione che trovare in
                      ogni viaggio:

                   LA PARTENZA
Provate a riflettere un istante…


forse avete già tutto quello che vi serve,
    dovete solo cominciare ad usarlo



           BUON VIAGGIO

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Viaggio di una pmi verso la sostenibilità

  • 1. Il viaggio di una PMI cosmetica verso la Sostenibilità Matteo Locatelli • Amministratore di Pink Frogs S.r.l. • Consigliere incaricato di UNIPRO per lo Sviluppo Sostenibile
  • 2. LA NASCITA DELLA SOSTENIBILITA’ nel MONDO
  • 3. 1987 • Su incarico delle Nazioni Unite, Gro Harlem Brundtland, presidente della Commissione mondiale Ambiente e Sviluppo, presenta il rapporto «Our common future» (Il futuro di tutti noi) • Nel Rapporto Brundtland si ritrova la definizione di sviluppo sostenibile: “un processo di cambiamento tale per cui lo sfruttamento delle risorse, la direzione degli investimenti, l’orientamento dello sviluppo tecnologico e i cambiamenti istituzionali siano resi coerenti con i bisogni futuri oltre che con gli attuali”
  • 4. 1992 • Nella Conferenza della Nazioni Unite tenutasi a Rio de Janeiro vengono sanciti i 27 Principi su ambiente e sviluppo, ancora oggi vivi ed attuali • Lo sviluppo sostenibile assume le caratteristiche di concetto integrato, avocando a sé le sue tre dimensioni fondamentali ed inscindibili: Ambiente, Economia e Società • Due dei documenti più importanti e conosciuti di Rio 92 sono: – Agenda 21, da qui al 21° secolo, una sorta di manuale d’azione per lo sviluppo sostenibile – La Convenzione Quadro sui Cambiamenti Climatici, il cui strumento attuativo sarà il Protocollo di Kyoto del 1997
  • 5. 1993 • Lo SVILUPPO SOSTENIBILE è lo sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri • I TRE PILASTRI – lo sviluppo economico - mantenere ed aumentare competitività e occupazione – la responsabilità sociale - promuovere e migliorare l’etica ed il benessere della vita (sicurezza, salute, istruzione) dentro e fuori le aziende – la protezione dell’ambiente - ridurre la carbon footprint
  • 6. 2010 • Viene pubblicata la ISO 26000 "Guida alla responsabilità sociale" Lo scopo è fornire una guida mirata a responsabilizzare qualsiasi organizzazione sull'impatto delle loro attività sulla società e sull'ambiente, basata su un comportamento etico e sostenibile
  • 7. 2012 • A 20 anni di distanza dal 1992, un nuovo appuntamento sarà dedicato allo Sviluppo Sostenibile: dal 20 al 22 giugno a Rio de Janeiro si terrà la Conferenza delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile, battezzata “Rio+20” • La Conferenza si concentrerà su due temi principali: – "A Green Economy in the context of sustainable development and poverty eradication" – "Institutional framework for sustainable development"
  • 8. LA NASCITA DELLA SOSTENIBILITA’ in EUROPA
  • 9. 2008 • Il Board del COLIPA decide che l’industria cosmetica non può più fare più a meno della cultura della sostenibilità • Costituisce l’SPT SD (Strategic Project Team for Sustainability Development) con il compito di creare strumenti per trasmettere la cultura della sostenibilità nel mondo cosmetico
  • 10. 2010 • L’SPT SD elabora le GOOD SUSTAINABILITY PRACTICE (GSP) FOR THE COSMETICS INDUSTRY • Questo documento sarà approvato, recepito e sostenuto da tutte le associazioni europee
  • 11. 2011 • L’SPD SD, all’interno delle GSP, individua aree tematiche e crea gruppi di lavoro per produrre documenti che siano di aiuto alle PMI • I gruppi vengono suddivisi in base a due aree tematiche: TECNICA e COMUNICAZIONE
  • 12. 2011 AREA TECNICA 1. Ten Steps to Sustainability: all you need to know and do for a successful start 2. How to apply Life-Cycle Thinking to cosmetics products, a practical simplified guide 3. A voluntary charter for SMEs
  • 13. 2011 AREA COMUNICAZIONE 1. Section on sustainable development for Cosmetics Europe website 2. Key sustainability principles and messages 3. Questions and Answers on sustainability and the cosmetics industry
  • 14. 2011 • In ogni gruppo sono presenti rappresentanti di PMI che si confrontano costantemente con i rappresentanti delle multinazionali affinché i documenti prodotto siano vicini alle PMI e di facile utilizzo • Periodicamente l’SPT SD riunisce tutti i gruppi di lavoro per discutere e validare i lavori eseguiti
  • 15. LA NASCITA DELLA SOSTENIBILITA’ in ITALIA
  • 16. 2010 • Al termine dei lavori il Colipa, sulla base dei documenti redatti, formerà le associazioni nazionali (train the trainer) affinché possano assistere e formare le imprese associate durante il loro “viaggio” • Il primo lavoro ad essere ultimato ed approvato dal Board è il “ 10 Steps ”
  • 17. 2010 • La Regione Lombardia promuove la costituzione dei Metadistretti Lombardi con il bando Driade • L’industria cosmetica si costituisce come distretto e presenta un progetto dedicato allo Sviluppo Sostenibile • Il progetto riceverà un finanziamento di 1 milione di euro
  • 18. I tre Pilastri dell’Industria Cosmetica Europea • Sociale • Igiene ed autostima • Look Good, Feel Better • Metodi alternativi alla sperimentazione animale • 1,7 milioni di posti di lavoro di cui 25.000 ricercatori
  • 19. I tre Pilastri dell’Industria Cosmetica Europea • Ambientale • Progettazione «verde» • Ottimizzazione dei processi produttivi • Ingredienti sostenibili • Scelta del packaging
  • 20. I tre Pilastri dell’Industria Cosmetica Europea • Economico • 1/3 del mercato globale di cosmetici • 1° esportatore mondiale • Investimenti sulla sicurezza del prodotto, sulla ricerca e sviluppo, sull’innovazione
  • 21. I tre Pilastri dell’Industria Cosmetica Europea • Cosmetics Europe organizza al Parlamento Europeo una mostra per comunicare alle istituzioni quanto l’industria cosmetica sia attiva sul fronte della Sostenibilità “Science, Beauty and Care Looking to Future Generations”
  • 22. La strategia di Unipro • Ogni singola Associazione nazionale recepisce le GSP e le promuove tra i suoi associati • In Italia, il nuovo presidente di Unipro insieme al CD rivede la Mission e Vision dell’associazione inserendo la Cultura della Sostenibilità tra i valori associativi. • Viene eletto un Consigliere Incaricato con delega allo Sviluppo Sostenibile
  • 23. La strategia di Unipro • Il CD decide di sviluppare una percorso di Sostenibilità prima di tutto all’interno dell’associazione • Attuazione delle GSP • Adesione alla Carta dei Principi di Confindustria • ISO 14001 • ISO 26000
  • 24. La strategia di Unipro • Rafforzare il supporto e la promozione tra gli associati de La Forza ed il Sorriso
  • 25. La strategia di Unipro • Beauty Report alla Camera dei Deputati Presentazione alle istituzioni del rapporto annuale dell’industria cosmetica Italiana • Sviluppo Sostenibile • La Forza ed il Sorriso
  • 26. La strategia di Unipro • Coinvolgimento di tutti gli associati • Esempio virtuoso dell’associazione • Eventi informativi e formativi sul tema della Sostenibilità • Promozione della Carta dei principi della Sostenibilità ambientale • Promozione della ISO 14001 e ISO 26000 • Promozione di Responsible Care come strumento di valore
  • 27. Ten Steps to Sustainability All you need to know and do for a successful start Practical guide for small and medium-sized enterprises LA SOSTENIBILITA’ è UN VIAGGIO non una DESTINAZIONE
  • 28. Ten Steps to Sustainability SAPERE cos’è lo sviluppo sostenibile LO SVILUPPO SOSTENIBILE è lo sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri I TRE PILASTRI + 1 lo sviluppo economico - mantenere ed aumentare competitività e occupazione la responsabilità sociale - promuovere e migliorare l’etica ed il benessere della vita (sicurezza, salute, istruzione) dentro e fuori le aziende la protezione dell’ambiente - ridurre la carbon footprint l’apporto istituzionale - inteso come capacità di assicurare condizioni di stabilità, democrazia, partecipazione, giustizia
  • 29. Ten Steps to Sustainability CAPIRE perché la sostenibilità è un bene per il business • Riduce i costi • Favorisce l’innovazione del prodotto • Mantiene/aumenta le vendite • Aumenta la competitività nel breve, la garantisce nel lungo termine • Avvicina, garantisce e motiva il personale (migliora l’ambiente di lavoro) • Migliora la reputazione dell'azienda e la sua posizione nella comunità • Rafforza il rapporto con i fornitori ed i clienti • Migliora le relazioni con gli stakeholder finanziari e quando si cercano nuove fonti di finanziamento
  • 30. Ten Steps to Sustainability NOMINARE in azienda il “Leader della sostenibilità” • Il leader costituisce un (piccolo) gruppo di lavoro per valutare i punti di forza e di debolezza dell’azienda, le opportunità e le difficoltà • Definisce una strategia e un piano di azione • Registra i successi e (soprattutto) gli insuccessi • Tiene alta la motivazione aziendale
  • 31. Ten Steps to Sustainability VERIFICARE chi vi può aiutare • Anche se in azienda non si dispone di un team esperto, non scoraggiarsi! • Per lo start-up l’aiuto sarà disponibile da varie fonti: Unipro, Federchimica, Associazioni territoriali, CCIAA, formazione finanziata, enti pubblici locali, consulenti • Per il medio e lungo periodo tuttavia, il successo dipenderà più dall'impegno e dall'azione del personale interno all'azienda di chiunque altro dall'esterno
  • 32. Ten Steps to Sustainability VALUTARE gli impatti dell’azienda, negativi e positivi • Utilizzando il proprio know-how ed il lavoro svolto da fornitori sulla sostenibilità ambientale, analizzare le attività aziendali per identificare l’impatto sociale, economico ed ambientale, in ogni fase della catena del valore • Pensare “dalla culla alla culla” (comprendendo quindi anche il riciclaggio e il riutilizzo) è preferibile che “dalla culla alla tomba” (il meno possibile dovrà finire con la generazione e lo smaltimento dei rifiuti)
  • 33. Ten Steps to Sustainability INDIVIDUARE le aree dove si può agire Capire cosa è possibile controllare e cosa è possibile influenzare nel medio e lungo periodo è un passo fondamentale • Si ha il controllo totale su: sviluppo del prodotto; occupazione, formazione e lavoro; etica, finanza e contabilità; approvvigionamenti e forniture; politiche e pratiche di marketing, di vendita e dei rapporti con i consumatori. • Si ha modesto controllo su: approvvigionamento energetico; progettazione e sviluppo di processo; rifiuti e smaltimento; finanza e gestione del debito; profilo del cliente, relazioni con i clienti; affidabilità della supply-chain • Si ha poco o nessun controllo su: politiche e pratiche dei fornitori; prezzi dell'energia, politiche fiscali dei governi
  • 34. Ten Steps to Sustainability ELABORARE la nostra strategia di sostenibilità nel breve e medio termine • Osservare lo “stato dell’arte” di tutte le aree che hanno impatto sulla sostenibilità. Quanto bene si eseguono? Quali aree si ignorano? • Identificare le azioni possibili per ridurre gli impatti negativi ed aumentare gli impatti positivi • Dare priorità sulla base di un caso aziendale  potenziale risparmio nella produzione e/o nella supply chain  innovazione di prodotto • Ricordare sempre che la sostenibilità non guida un business ma ne è una delle sue componenti essenziali
  • 35. Ten Steps to Sustainability COSTRUIRE una tabella di marcia ed un piano d'azione adeguato • Nella tabella di marcia della sostenibilità (Roadmap) sono indicate le aree su cui lavorare e gli obbiettivi del medio-lungo termine • Nel piano d’azione (Action Plan) devono essere valutate le capacità del personale, la formazione necessaria ed il coinvolgimento delle persone • Tutti gli elementi della tabella devono avere una priorità (Alta, Media e Bassa) ed in base al quella vengono distribuiti su un arco di tempo adeguato (anche diversi anni). Non cercare di fare tutto in una volta! • Il piano deve riflettere le realtà aziendali e quando ci si può permettere di investire nelle persone, impianti ed attrezzature. • Il piano d’azione dovrà essere rivisto ed aggiornato regolarmente
  • 36. Ten Steps to Sustainability INIZIARE il viaggio verso la sostenibilità • Non cominciare con progetti di grandi dimensioni, ambiziosi e costosi. Cercare di ottenere piccoli ma significativi successi a breve termine aiuta nel dimostrare a tutti che si stanno compiendo progressi • Monitorare i progressi e comunicare i risultati a tutta l'azienda. Questo è il modo migliore per mantenere l’interesse e l'impegno al cambiamento. • Coinvolgere tutti i dipendenti perché solo loro potranno contribuire al cambiamento in modo efficace • Ricordare che il cambiamento è spesso fonte di stress sul posto di lavoro. Le persone sono più motivate da sfide che ritengono utili e realizzabili
  • 37. Ten Steps to Sustainability VALUTARE regolarmente i progressi e COMUNICARLI • Il miglior modo per gestire i cambiamenti positivi è misurare da dove l’azienda parte e, impostati gli obbiettivi di miglioramento, relazionare i progressi compiuti. • I rapporti devono essere costanti, storie semplici che spieghino su cosa si sta lavorando per essere sempre più sostenibili • Non aver paura di comunicare anche i fallimenti, sia all'interno che all'esterno dell'azienda. Rendere chiaro il perché le cose non sono andate bene dimostra che si è sulla giusta direzione di marcia • Comunicare in modo chiaro e coerente il viaggio verso la sostenibilità perché diventi parte essenziale della cultura aziendale
  • 38. Il visionario che guiderà il nostro paese dovrà portarlo verso un’isola dove si produrrà Ecologia, Bellezza e Creatività Dovrà poi costruire un ponte per collegarla all’isola della Ricerca e dell’Innovazione
  • 39. Se non avete mai parlato concretamente di sostenibilità e domani comincerete a farlo… …avrete la fortuna di vivere l’emozione che trovare in ogni viaggio: LA PARTENZA
  • 40. Provate a riflettere un istante… forse avete già tutto quello che vi serve, dovete solo cominciare ad usarlo BUON VIAGGIO