1. Al Sindaco del
Comune di PUTIGNANO
A seguito dell’incontro cittadino dello scorso 15 aprile 2010 tenutosi presso la Sala del
Consiglio Comunale dal titolo “IMBROCCHIAMOLA Tutta la verità sull’acqua da bere”, dalla
Sua Amministrazione patrocinato, le scriventi associazioni facendo sintesi delle proposte emerse
dal suddetto incontro e dalla sua manifestata volontà di darne attuazione chiedono:
• Modifica dello statuto comunale introducendo il concetto dell’acqua pubblica quale diritto
inalienabile e non privatizzabile, preceduto da una delibera di consiglio comunale nella
quale si impegni il comune nella diffusione della campagna referendaria per l’abolizione
del decreto Ronchi (vedesi atti deliberativi di consiglio comunale e di modifica dello statuto
comunale del comune di Altamura);
• L’adozione durante le sedute dei Consigli Comunali dell’acqua pubblica, manifestata
pubblicamente attraverso l’apposizione sulle caraffe dell’etichetta identificatrice della
provenienza dell’acqua. Tale azione per avere senso deve essere pubblicizzata attraverso la
stampa affinché stimoli l’emulazione nei cittadini e nei comuni vicinori;
• Nella concessione del patrocinio gratuito alle conferenze organizzate dalle associazioni
cittadine e in genere di tutte quelle manifestazioni organizzate sul territorio comunale, sia
posto il vincolo dell’utilizzo dell’acqua pubblica;
• Attivazione di un’opera di sensibilizzazione nelle scuole rivolta ai ragazzi sul tema acqua
affinché privilegino l’acqua pubblica rispetto a quelle minerali, ponendo in essere tutte
quelle attività di rassicurazione sulla bontà dell’acqua pubblica;
• Essere propositore presso gli esercizi di somministrazione di alimenti del comune di
Putignano di una campagna che favorisca l’utilizzo dell’acqua pubblica, con un vantaggio
indiretto per il comune di una minore produzione di rifiuti di plastica e vetro. Tale
campagna può essere supportata da una minima riduzione della TARSU per coloro che
espongono la vetrofania della campagna IMBROCCHIAMOLA o l’inserimento in un
elenco virtuoso degli esercizi che la adotteranno e costituire così pubblicità indiretta per gli
stessi esercenti;
2. • Ipotizzare una revisione del regolamento edilizio che obblighi le nuove costruzioni
all’installazione di una doppia cisterna per l’utilizzo dell’acqua piovana per utilizzi diversi
dal bere;
• Sensibilizzare gli amministratori dei condomini e i cittadini affinché si adoperino alla
verifica dello stato delle cisterne e delle condutture delle abitazioni per la garanzia della
salubrità dell’acqua.
Questi sono i punti più significativi emersi dalla suddetta assemblea, che assieme ad altre
proposte che vadano nella direzione della salvaguardia dell’utilizzo parsimonioso dell’acqua
pubblica, possono alimentare un processo culturale nella popolazione che deve utilizzare le
risorse pubbliche in un’ottica di sobrietà e rispetto per l’ambiente.
Putignano, aprile ’10