Non è una novità che l’informazione in Italia sia in mano a pochi gruppi editoriali. Ma quanto pesano questi gruppi nel mercato dell’informazione? E chi controlla la maggior parte delle risorse? Sulla base degli ultimi dati disponibili cerchiamo di dare risposta a queste domande e di capire cosa si potrebbe fare per garantire un effettivo pluralismo in un settore tuttora dominato da pochi colossi.
1. Chi controlla l’informazione in Italia?
di Lorenzo Clementi e Davide Morisi
Il settore dei media, fra gruppi dominanti e mancate riforme
19 febbraio 2013
2. Introduzione
Non è una novità che l’informazione
Foto di Nayukim
in Italia sia in mano a pochi gruppi
editoriali. Ma quanto “pesano” di
fatto questi gruppi nel mercato
dell’informazione? Chi controlla la
maggior parte delle risorse?
E cosa si potrebbe fare per
aumentare il pluralismo del settore?
Sulla base degli ultimi dati
disponibili1 nelle prossime slide
cercheremo di dare risposta a
queste domande…
1. Salvo dove specificato diversamente, i dati provengono dagli ultimi rapporti dell’Autorità garante per le comunicazioni
(Agcom). I dati del 2010 e del 2011 riportati nei grafici sono i dati ufficiali più recenti disponibili in data gennaio 2013. 2
3. I principali gruppi del settore dei media
Iniziamo con una panoramica dei principali mezzi di informazione divisi per gruppi
di appartenenza. Mentre alcuni gruppi operano in un solo settore, altri sono attivi
verticalmente su diversi mezzi (in particolare Fininvest, Espresso ed RCS).
News Gruppo Gruppo Telecom
Fininvest RAI RCS Caltagirone Monrif
Corporation Espresso 24 Ore Italia Media
Reti Reti Repubblica
TV
Sky Italia La7, Mtv
Mediaset Rai TV, Deejay TV
Corriere della
Il Messag- Il Resto del
Quotidiani
Sera,
La Repubblica Il Sole gero, Carlino,
Gazzetta dello
* (+ numerosi
24 Ore Il Mattino, La Nazione,
quotidiani locali) Sport
(+ numerosi Leggo Il Giorno
quotidiani locali)
(Gruppo
Radio Deejay, Finelco)
Radio
(Monradio) Rai Radio
M20, Radio 105, Radio 24
Radio R101 1, 2, 3
Radio Capital RMC,
Virgin Radio
editrici
Mondadori, Rizzoli,
Case
Einaudi Bompiani
* Mondadori (controllata Fininvest) è anche azionista di minoranza (36,9%) della Società Europea di Edizioni spa,
editrice del quotidiano Il Giornale , il cui azionista di maggioranza è Paolo Berlusconi. 3
4. Chi controlla i singoli gruppi? (1)
La maggioranza dei media italiani sono controllati da grandi gruppi industriali
attivi in diversi settori economici. Come lamentato da tempo (vedi ad esempio
Open Society Foundation e Reporters sans frontières), manca di fatto la figura di
un “editore puro” che non abbia altri interessi oltre all’editoria2.
Gruppo Detiene il 39% di Mediaset e il 50% di Mondadori ed è controllato da una holding
dei membri della famiglia Berlusconi
Fininvest Fonte : Fininvest, Wikipedia
Società per azioni pubblica controllata dal Ministero dell’Economia (99,56%)
RAI Fonte: Statuto della Rai
News Detiene il 100% di Sky Italia ed è controllata da Rupert Murdoch
Fonte: News Corporation
Corporation
Gruppo Controllato da Carlo De Benedetti con il 53,8%
Fonte: Espresso
Espresso
2. Fanno eccezione la forma societaria del Fatto Quotidiano, controllato in parte dagli stessi giornalisti, e il Manifesto,
controllato in parta da una società cooperativa. Per conoscere i dati di altri gruppi : Linkiesta, 6 dicembre 2012 4
5. Chi controlla i singoli gruppi? (2)
Mediobanca 13,7%, FIAT 10,3%, Italmobiliare, gruppo Pesenti 7,4%, Fondiaria,
gruppo Unipol 5,2%, Pirelli 5,2%, Banca Intesa San Paolo 4,9%, Assicurazioni
Gruppo RCS
Generali 3,7%, altri (con quote minori del 3%) 7,6%
Fonte: RCS, Consob, Corriere della Sera
Gruppo Controllato da Confindustria al 67,5%
Fonte: Gruppo 24 Ore
24 Ore
Caltagirone Controllato da Francesco Gaetano Caltagirone al 60,8%
Fonte: Caltagirone editore
editore
Controllato al 51% da Monti Riffesser SRL che fa capo all'azionista diretto Maria
Monrif Spa Monti Riffeser
Fonte: Monrif
Telecom Italia Editrice di La7 ed Mtv Group, è controllata da Telecom Italia per il 75,4%.
A febbraio 2013, Telecom Italia ha avviato le trattative per la cessione de La73
Media Fonte: Telecom Italia
3. La7 dovrebbe essere ceduta all’editore Urbano Cairo, presidente del Torino Calcio e della società di comunicazione
Cairo Communication (Corriere della Sera, 18 febbraio 2013). La decisione ha già suscitato delle critiche dal momento che
Cairo era un ex collaboratore di Silvio Berlusconi. 5
6. Chi controlla le risorse?
La forza dei vari gruppi cambia tuttavia a seconda dei settori di attività. Controllare
un canale televisivo, infatti, ha un peso ben diverso dal controllare un quotidiano.
Con la legge Gasparri, dal 2004 Il Sistema integrato delle comunicazioni - Ricavi per settore
Totale ricavi (2010): 21097 milioni di euro
il settore dei media rientra nel
Sistema integrato delle Iniziative di comunicazione Pubblicità esterna
Fonte: Agcom, Allegato A alla Delibera n. 441/12/CONS
Sponsorizzazioni di prodotti e servizi 2%
comunicazioni (SIC). All’interno 6% 3%
del SIC, la sola televisione Cinema
6%
raccoglie più risorse di stampa, Radio
4%
editoria e radio messe assieme, Televisione
Editoria
per un totale di circa 9 miliardi annuaristica ed 43%
di euro di ricavi nel 2010. elettronica
6%
Stampa
Ma diamo un’occhiata a quali quotidiana e
sono i principali attori all’interno periodica
30%
dei singoli settori…
6
7. A. Radio: il settore più competitivo
La radio si rivela il settore più competitivo, con una forte presenza non solo della
Rai e degli operatori tradizionali, ma anche di gruppi come RDS e RTL, attivi solo in
quest’ambito. Una situazione di concorrenza simile si ritrova anche negli ascolti.
10000 Radio, quote di mercato (ricavi)
Le radio più ascoltate (2012) Totale ricavi 2011: 708 milioni di euro
9000
Fonte: Gfk Eurisko
Ascoltatori nel giorno medio (.000)
8000
Fonte: Agcom,, Relazione annuale 2012
RAI
7000 22%
6000
Altri operatori
5000 35%
4000
Gruppo Espresso
3000 13%
2000
Gruppo RCS (Finelco)
1000 24 Ore RTL 10%
2% RDS
0 Mondadori 7% 7%
RAI Gruppo RCS RTL 102.5 RDS Radio Italia Mondadori
(Monradio)
Espresso (Finelco) (Monradio)
4%
7
8. B. Internet: concorrenza fra tutti i media
10.000
La Repubblica Fra i siti di informazione si
9.000
Corriere ritrova invece uno scenario
della Sera
simile a quello della carta
Audience (numero di utenti) - x 1000
8.000
stampata, con la Repubblica e
7.000 il Corriere della Sera
TGCOM24
costantemente al vertice, in un
6.000
Mediaset.it
trend generalizzato di crescita
5.000
Rai
degli utenti. Rispetto agli altri
Il Sole 24 Ore
settori, però, internet è
4.000
La Stampa.it l’ambito potenzialmente più
SKY.it
3.000 competitivo, dal momento che
tutti gli operatori tradizionali
2.000
(televisione, quotidiani e radio)
1.000 concorrono sulla stessa
Gennaio 2009 Gennaio 2011
gen-11 Febbraio 2012
feb-12 piattaforma multimediale.
Fonte: Audiweb (da Agcom, Relazione annuale 2012 e 2011) 8
9. C. Quotidiani: due gruppi al vertice
Nella carta stampata, oltre un terzo delle risorse sono controllate da due gruppi:
Espresso (Repubblica) ed Rcs (Corriere della Sera)4. Se guardiamo però alla
tiratura, il quadro è più bilanciato, con i quotidiani del Gruppo Caltagirone (il
Messaggero) che raggiungono il 10% del totale delle copie stampate nel 2010.
20%
19,3% 17,5% Editoria quotidiana
18%
16% 17,3% Ricavi 2010 Tiratura 2010
14% 13,5% Totale ricavi (2010, stime degli autori); 2971 milioni di euro
Totale tiratura (2010): 2992 milioni di copie
Quote di mercato
12%
10,1% Fonte: Agcom, Relazione annuale 2011 e 2012
10%
FIEG, La Stampa in Italia 2008-2010 (aprile 2011)
8%
7,9%
6% 6,6% 5,1% 4,7%
5,9% 4,0% 5,6%
4%
2%
0%
Gruppo L’Espresso RCS Mediagroup Caltagirone Monrif Il Sole 24 Ore Editrice La Stampa
4. La tiratura di Repubblica e Corriere della sera rappresenta una quota significativa dei due gruppi, rispettivamente
7% e 7,5%, pari a 210.144.544 copie nel 2010 (Repubblica) e 223.878.390(Corriere). 9
10. D. Televisione: una torta per tre
Se guardiamo, infine, alla televisione, oltre il 90 per cento delle risorse è nelle
mani di tre gruppi: Mediaset, Rai e News Corporation (Sky). Una situazione
pressoché invariata dal 2007, anno in cui Sky ha raggiunto i ricavi di Mediaset.
Per avere un’idea del peso specifico del piccolo schermo,
basti pensare che nel 2010 i ricavi della Televisione, ricavi e quote di mercato
Totale ricavi 2011: 8894 milioni di euro
sola Mediaset erano pari a quelli Telecom Italia
Altri
Fonte: Agcom,, Relazione annuale 2012
dell’intera editoria quotidiana. Media
673 160 (2%)
Il mercato televisivo italiano, in altre (8%) Mediaset
2866
parole, è fortemente concentrato e non RAI (32%)
rispetterebbe, ad esempio, gli standard 2538
imposti dalla legislazione antitrust (28%)
americana (fra le più comunemente
adottate)5. Sky Italia
5. La concentrazione del mercato negli Stati Uniti viene misurata attraverso 2658
l’indice HHI . Un mercato viene definito non concentrato se l’indice è minore di (30%)
1500, mentre è altamente concentrato se supera i 2500. Nel caso della
televisione italiana questo valore supera i 2700 punti sia nel 2010 che nel 2011. 10
11. D. Televisione: il duopolio dell’audience
Alti ricavi, tuttavia, possono derivare da una piccola fetta di ascoltatori disposta a
pagare di più (come nel caso di Sky). È necessario quindi guardare al pubblico per
capire quali sono i gruppi più influenti. I dati dell’audience confermano ancora una
volta il duopolio Rai-Mediaset: nonostante un trend in leggera decrescita, le due
reti continuano a raggiungere quasi l’80% del pubblico.
Analisi dinamica dell’audience media annuale
Fonte: elaborazione Agcom su dati Auditel 11
12. In sintesi: chi controlla le risorse?
Se mettiamo insieme infine tutti I principali gruppi del sistema integrato delle comunicazioni
Totale ricavi (2010): 21097 milioni di euro
i settori che compongono il SIC e * Dati stimati (elaborazione degli autori)
guardiamo al peso dei singoli
gruppi, non è un caso che a
Fininvest
dominare siano proprio i tre 16%
Fonte: Agcom, Allegato A alla Delibera n. 441/12/CONS
colossi del mercato televisivo, fra
cui svetta Fininvest con circa 3,4 Altri operatori
RAI
miliardi di euro di ricavi nel 2010. 45%
13%
News
Nonostante questa elevatissima Corporation
(Sky)
concentrazione di risorse, 13%
nessuno dei tre gruppi tuttavia Telecom Italia
Media* Gruppo
raggiunge il limite massimo del 1% Monrif* RCS Editoriale
20% stabilito dalla legge 1% Mediagroup l'Espresso
Caltagirone* Gruppo 24 Ore* 4% 4%
Gasparri. 1% 2%
12
13. A chi giova questa situazione?
Fra i punti più aspramente criticati Nel 2010 una singola azienda poteva
della Gasparri6 vi sono proprio il ottenere ricavi fino a 4219 milioni di
tetto del 20% e la definizione
euro, equivalenti al 20% dell’intero
troppo ampia del SIC, che include
settori come il cinema o la
Sistema Integrato delle Comunicazioni
pubblicità che nulla hanno a che
fare con l’informazione. Tetto
Paradossalmente, con queste del
20%
norme, nel 2010 una singola
azienda avrebbe potuto controllare
da sola quasi la metà del mercato SIC: totale ricavi (2010),
televisivo o i due terzi di tutta la 21097 milioni di euro
stampa senza incorrere in nessuna
sanzione.
6. Vedi ad esempio Cassese o il report della Open Society Foundation, Mapping Digital Media - Italy. 13
14. Legge Gasparri: proposte di riforma cercansi…
Questo scenario si aggrava ulteriormente in una situazione di conflitto di interessi.
Ma se su questo punto tutti i principali partiti (tranne Pdl e Lega) sono favorevoli a
introdurre nuove norme, mancano invece delle proposte strutturali di riforma
della Gasparri7.
Già nel 2004, il Consiglio d’Europa aveva denunciato
che questa legge “permette palesemente a Mediaset di
espandersi ancora di più” e pochi mesi fa ha esortato
nuovamente l’Italia a prendere provvedimenti.
Eppure, in un paese dove a un mese dalle elezioni 6
italiani su 10 dichiarano di usare la televisione come
prima fonte di informazione politica8, la
regolamentazione dei media rimane un tema in larga
parte ignorato.
7. SEL e Movimento 5 Stelle propongono di abolire la Gasparri ma non vengono avanzate specifiche proposte di riforma.
8. Fonte: Sondaggio Demos e Pi, gennaio 2013. Per conoscere altri dati, guarda la nostra presentazione di luglio 2012. 14
15. Due soluzioni non ottimali…
In assenza di concrete proposte di riforma, si potrebbero adottare due soluzioni
alternative:
1. Mantenere l’attuale definizione del SIC, ma modificare il tetto del 20%
riducendo il limite massimo di risorse che possono essere controllate da
ciascun operatore (ad esempio 10-15%)
2. Mantenere il tetto del 20%, ma all’interno di un mercato molto più piccolo
eliminando ad esempio tutti i settori che non influiscono direttamente
sull’informazione (come cinema, pubblicità ed editoria)
Si tratterebbe tuttavia di soluzioni non ottimali, che non sarebbero in grado di
regolare la capacità effettiva dei gruppi editoriali di raggiungere il pubblico a causa
di un problema di fondo, ovvero l’utilizzo dei dati sui ricavi come indicatori su cui
basare i limiti di legge.
15
16. …e una terza soluzione: guardare al pubblico
Come dimostra il caso della tv italiana, i ricavi
3. Cambiare radicalmente
possono dipendere da diversi fattori e non
l’approccio: i media più
rendono conto della capacità dei media di
influenti non sono le
influire sull’opinione pubblica9.
aziende più redditizie, ma
Serve quindi un nuovo approccio basato quelle che raggiungono la
sull’effettiva quota di pubblico raggiunta. fetta più ampia di pubblico
Questo comporterebbe l’adozione di nuovi
indicatori (simili a quelli utilizzati per
l’audience televisiva), come già avviene in
altri paesi europei10.
Si tratterebbe di un approccio radicalmente diverso (e inizialmente di non facile
applicazione), ma di fatto l’unico che potrebbe contribuire a limitare il potere dei
colossi dell’informazione e promuovere un effettivo pluralismo dei media.
9. Sul rapporto fra ricavi e possibili altri indicatori: Leveson Inquiry e pluralismo dei media: suggerimenti per l’Italia
10. Per approfondire: Regulating Media Plurality and Media Power in the 21st Century 16
17. Link utili
Fonti:
• Agcom, Relazione annuale 2012
• Agcom, Relazione annuale 2011
• Agcom, Il Sistema Integrato delle Comunicazioni (Allegato A alla Delibera n. 441/12/CONS)
• Open Society Foundation, Mapping Digital Media – Italy
• Fondazione Rosselli, Istituto di Economia dei Media, XIII Rapporto IEM
Sull’uso dei mezzi di informazione in Italia:
• Quattrogatti.info (11 luglio 2012)
Sul duopolio televisivo e il digitale terrestre:
• Quattrogatti.info (18 luglio 2012)
Sul rapporto fra ricavi e possibili indicatori
• Leveson Inquiry e pluralismo dei media: suggerimenti per l’Italia
• Regulating Media Plurality and Media Power in the 21st Century
Altre fonti
• Media 2.0, di Marco Mele, Il Sole 24 Ore
17
18. Grazie!
Se hai apprezzato la presentazione,
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Ringraziamo per i commenti ricevuti: Andrea Calderaro (EUI),
Francesca Fanucci (Open Society Foundation)
e Marco Mele (Il Sole 24 Ore)
Contatti:
quattrogatti@quattrogatti.info | @_quattrogatti | facebook.com/quattrogatti.info
Editor's Notes
Potremmo (dovremmo?!?!?) distinguere tra il capitale vincolato (ovvero quello detenuto dagli azionisti principali) e quello flottante di mercato (ovvero disponibile per gli investitori). Nel succo cambia poco: nel CDA siedono gli azionisti e decidono, poi che io abbia 5000 azioni di RCS cmq non ho voce in capitolo.Cambia pero’ la maniera di calcolare le percentuali. Se io ho il 51% del 75% (vincolato) ho in effetti il 37,5% della societa’intera, pero’ sono l’azionista di maggioranza. Io li metto in termini di azioni ordinarie (ovvero sul totale della azioni, vincolate e non)
Potremmo (dovremmo?!?!?) distinguere tra il capitale vincolato (ovvero quello detenuto dagli azionisti principali) e quello flottante di mercato (ovvero disponibile per gli investitori). Nel succo cambia poco: nel CDA siedono gli azionisti e decidono, poi che io abbia 5000 azioni di RCS cmq non ho voce in capitolo.Cambia pero’ la maniera di calcolare le percentuali. Se io ho il 51% del 75% (vincolato) ho in effetti il 37,5% della societa’intera, pero’ sono l’azionista di maggioranza. Io li metto in termini di azioni ordinarie (ovvero sul totale della azioni, vincolate e non) Fonte Espresso 2011: http://www.gruppoespresso.it/index.php?id=38 Fonte RCS: Patto parasociale 2011 SKY: 100% da News Corporation http://skycorporate.sky.it/page/it/skycorporate/profilo/newscorp FININVEST: http://www.fininvest.it/it/gruppo/struttura_e_societa trovare I dati degli azionisti e’ + difficile: http://it.wikipedia.org/wiki/Fininvest