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Notiziario 02/A/2018
Lunedì,08 Gennaio 2018
Mud, nuova modulistica ed istruzioni per dichiarazione 2018.
La dichiarazione ambientale da presentare entro il prossimo 30 aprile 2018 dovrà
essere conforme al nuovo “Modello unico” e relative istruzioni ufficializzate dal
Governo negli ultimi giorni del dicembre 2017.
Con Dpcm 28 dicembre 2017 l’Esecutivo ha infatti introdotto la nuova modulistica e
le relative istruzioni da utilizzare per la rituale comunicazione annuale su rifiuti e
connessi beni rispettivamente prodotti/gestiti o immessi sul mercato nel 2017.
Nessuna modifica, rispetto al 2017, per quanto riguarda soggetti obbligati alla
presentazione, diritti di segreteria, modalità per l’invio telematico e scadenza.
Le principali novità riguardano le modalità di presentazione della Comunicazione
Rifiuti Semplificata che dovrà essere compilata esclusivamente utilizzando
l’applicazione disponibile sul sito http://mudsemplificato.ecocerved.it/ e non potrà
più essere compilata manualmente.
Questa comunicazione Mud dovrà riportare la firma del dichiarante (autografa o
digitale) e dovrà essere trasformata in un documento elettronico in formato “pdf”,
per l’invio a mezzo Posta Elettronica Certificata all’indirizzo
comunicazioneMUD@pec.it. Quindi non è più consentita la spedizione postale.
Per quanto riguarda i contenuti si segnala le novità, per tutti i soggetti in possesso di
autorizzazione di recupero o smaltimento rifiuti (anche in procedura semplificata),
introdotte nella scheda SA-AUT, e consistenti in una serie di informazioni relative alle
autorizzazioni in loro possesso quali: tipo di autorizzazione, Ente che ha rilasciato
l’autorizzazione e data di rilascio e scadenza, operazioni di recupero e smaltimento
autorizzate, e capacità complessiva autorizzata.
Novità anche per il Conai che dovrà comunicare, per via telematica alla Sezione
nazionale del Catasto dei rifiuti, i dati sull’utilizzo annuale di borse di plastica di
materiale leggero come previsto dall’articolo 220-bis del Dlgs 152/2006, recante
“Obbligo di relazione sull’utilizzo delle borse di plastica”. (Articolo di Daniele Bagon)
Fonte: reteambiente.it
Bioshopper, i chiarimenti del MinAmbiente.
Con una circolare del 4 gennaio 2018 il Ministero dell’ambiente ha fatto il punto sulle
novità sui sacchetti monouso ultraleggeri biodegradabili e compostabili obbligatori
dal 1/1/2018 ex Dl 91/2017, convertito dalla legge 123/2017.
Il Ministero ha riassunto la disciplina normativa italiana già vigente e le novità
introdotte nel Dlgs 152/2006 (in particolare articoli 226-bis, 226-ter) dal recepimento
della direttiva 2015/720/Ue sui sacchetti di plastica, tra le quali dal 1° gennaio 2018
progressive restrizioni alla commercializzazione delle buste di plastica ultraleggere
che si concretizzano attraverso il divieto delle buste ultraleggere non. Il Dicastero
ambientale ha ricordato che l’obbligo del prezzo di vendita è previsto dalle norme
Ue “trova la sua ratio nell’esigenza di avviarne una progressiva riduzione della
commercializzazione”.
Per quanto riguarda l’utilizzo di borse portate dall’esterno degli esercizi commerciali
in sostituzione delle borse ultraleggere fornite esclusivamente a pagamento ai
consumatori a partire dal 1° gennaio 2018, il MinAmbiente, visto che la normativa fa
salve le norme di igiene degli imballaggi a contatto con prodotti alimentari, ritiene
che sul punto la competenza a valutarne la legittimità e la conformità alle
normative igienico-alimentari sia del Ministero della salute, il quale è orientato a
consentire l’utilizzo di sacchetti di plastica monouso, già in possesso della clientela,
che però rispondano ai criteri previsti dalla normativa sui materiali destinati a venire
a contatto con gli alimenti. (Articolo di Francesco Petrucci)
Fonte: reteambiente.it
Ambiente in genere. Giudizio di compatibilità ambientale.
TAR Lazio (RM) Sez. I n.11921 del 1 dicembre 2017
Il giudizio di compatibilità ambientale, pur reso sulla base di oggettivi criteri di
misurazione pienamente esposti al sindacato del giudice, è attraversato da profili
particolarmente intensi di discrezionalità amministrativa sul piano
dell'apprezzamento degli interessi pubblici in rilievo e della loro ponderazione
rispetto all'interesse dell'esecuzione dell'opera; apprezzamento che è sindacabile
dal giudice amministrativo, nella pienezza della cognizione del fatto, soltanto in
ipotesi di manifesta illogicità o travisamento dei fatti, nel caso in cui l'istruttoria sia
mancata o sia stata svolta in modo inadeguato e risulti perciò evidente lo
sconfinamento del potere discrezionale riconosciuto all'Amministrazione. In altri
termini, non può disconoscersi che le valutazioni tecniche complesse rese in sede di
V.i.a. sono censurabili per macroscopici vizi di irrazionalità proprio in considerazione
del fatto che le scelte dell'amministrazione, che devono essere fondate su criteri di
misurazione oggettivi e su argomentazioni logiche, non si traducono in un mero a
meccanico giudizio tecnico, in quanto la valutazione d'impatto ambientale, in
quanto finalizzata alla tutela preventiva dell'interesse pubblico, presenta profili
particolarmente elevati di discrezionalità amministrativa, che sottraggono al
sindacato giurisdizionale le scelte effettuate dall'amministrazione che non siano
manifestamente illogiche e incongrue.
Fonte: lexambiente.it
Ecodelitti. Inquinamento ambientale.
Cass. Sez. III n. 55510 del 13 dicembre 2017 (Ud 19 set 2017)
Presidente: Savani Estensore: Andreazza Imputato: PM in proc. Di Giovanni ed altro
Per l'integrazione del reato di inquinamento ambientale è necessario l'elemento
della compromissione e del deterioramento che devono consistere in un'alterazione,
significativa e misurabile, della originaria consistenza della matrice ambientale o
dell'ecosistema (fattispecie relativa a fossa Imhoff).
Fonte: lexambiente.it
Rifiuti. Responsabilità del proprietario dell’area non autore dell’abbandono.
Consiglio di Stato Sez, III n. 5632 del 1 dicembre 2017
La responsabilità del proprietario dell'area, che non sia autore dell'abbandono, può
essere affermata anche dimostrando - sulla base delle circostanze concrete,
connesse ad esempio ad un contegno inerte di fronte ad un fenomeno di deposito
di rifiuti prolungato nel tempo - che la condizione di degrado ambientale così
determinatasi è dovuta a specifici suoi comportamenti disattenti od omissivi. In
queste specifica prospettiva, la colpa può ritenersi consistere nell'omissione degli
accorgimenti e delle cautele che l'ordinaria diligenza suggerisce per realizzare
un'efficace custodia e protezione dell'area, atte ad impedire che possano essere in
essa indebitamente depositati rifiuti nocivi.
Fonte: lexambiente.it
Oltre ai sacchetti biodegradabili c’è di più. Le novità “ambientali” nella legge di
Bilancio 2018.
Dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile una panoramica su 16 norme appena
approvate
Mentre tra social e supermercati rimbalzano bufale di ogni genere sulla norma
introdotta dal decreto Mezzogiorno che impone dal 1 gennaio l’uso di sacchetti
“ultraleggeri” biodegradabili per l’acquisto di prodotti sfusi (ne abbiamo dato conto
qui, qui e qui), dal dibattito pubblico è pressoché sparita qualsiasi informazione circa
le novità “ambientali” introdotte nella legge di Bilancio 2018 recentemente
approvata. Nel corso delle ultime settimane più volte tali novità sono state
protagoniste su greenreport: è il caso del credito d’imposta per l’acquisto di beni
prodotti da plastiche riciclate; dell’istituzione dell’Arera, l’Autorità di regolazione per
l’energia, reti e ambiente; dello stop ai cotton-fioc non biodegradabili e delle
bioplastiche nei cosmetici; dell’istituzione del Parco nazionale del Matese.
Come si vede, non si tratta di una rivoluzione ambientalista. Delle risorse
complessivamente individuate in legge di Bilancio 2018, oltre tre quarti sono
destinate a evitare un aumento dell’Iva, e scalfiscono appena quanto messo nero
su bianco dal ministero dell’Ambiente: lo Stato italiano investe ogni anno 15,7
miliardi di euro in sussidi ambientalmente favorevoli, ma ancora di più (16,1 miliardi
di euro) ne sperpera in sussidi ambientalmente dannosi. Ciononostante qualche
piccolissimo passo in avanti è stato compiuto con la legge di Bilancio 2018, ed è
bene non perderlo di vista. Della stessa opinione pare essere anche la Fondazione
per lo sviluppo sostenibile, che ha pubblicato una summa delle 16 principali novità
“ambientali” introdotte. Un elenco che vi proponiamo di leggere con cura:
Detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica e la sicurezza antisismica degli
edifici
È prorogata al 31 dicembre 2018 la detrazione al 65 per cento per le spese relative
ad interventi di riqualificazione energetica degli edifici (ecobonus), che viene
ridotta al 50 per cento per finestre e infissi, schermature solari, sostituzione di impianti
di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione di classe
A.
Si prevede una detrazione maggiorata per gli interventi sulle parti comuni degli
edifici condominiali finalizzati congiuntamente alla riduzione del rischio sismico e alla
riqualificazione energetica. La detrazione è dell’80% in caso di passaggio ad una
classe di rischio inferiore e dell’85% in caso di passaggio di due classi di rischio.
Viene prevista la detrazione al 65% per l’installazione di micro-cogeneratori in
sostituzione di impianti esistenti. È prorogata inoltre la detrazione al 50% per gli
interventi di ristrutturazione edilizia, nonché per l’acquisto di mobili e di
elettrodomestici di classe non inferiore ad A+. Tali detrazioni, incluso il sisma bonus,
sono fruibili anche dagli IACP.
Detrazioni fiscali per aree verdi
Per il solo 2018 si introduce una detrazione del 36% per interventi di sistemazione a
verde di aree scoperte private, realizzazione di impianti di irrigazione, pozzi,
coperture a verde e giardini pensili.
Efficienza energetica illuminazione pubblica
Si prevedono incentivi per gli enti locali che promuovono interventi di
efficientamento energetico con l’obiettivo di ottenere entro il 2023 una riduzione dei
consumi per la illuminazione pubblica pari almeno al 50% rispetto ai consumi medi
del 2015-2016.
Agevolazioni fiscali per abbonamenti al trasporto pubblico locale
Viene reintrodotta la detraibilità al 19%, fino a un massimo di 250 euro, per l’acquisto
degli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale.
Diffusione tecnologie vehicle to grid
Si prevedono misure per favorire la diffusione di tecnologie vehicle to grid. Inoltre
l’Autorità per l’energia elettrica e il gas dovrà definire tariffe per la ricarica dei
veicoli non superiori a quelle previste per le utenze domestiche.
Mobilità sostenibile
Si prevede la possibilità di destinare fino a 100 milioni di euro delle risorse già
disponibili per ciascuno degli anni 2019-2033 sul Fondo per il rinnovamento del parco
mezzi del trasporto pubblico a progetti sperimentali e innovativi di mobilità
sostenibile.
Si estende inoltre la possibilità di utilizzare le risorse del Fondo previsto dalla legge
n.190 del 2014 anche per le linee tranviarie. Le risorse destinate al finanziamento
delle infrastrutture strategiche della Legge obiettivo del 2001 potranno essere
destinate anche al finanziamento dei sistemi di trasporto rapido di massa.
Lotta all’abusivismo
E’ istituito un Fondo (10 milioni per il biennio 2018-2019) con la erogazione di
contributi ai Comuni per l’integrazione delle risorse necessarie agli interventi di
demolizione di opere abusive. Si istituisce, inoltre, la banca dati nazionale
sull’abusivismo edilizio presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
Stop ai cotton fioc non biodegradabili e alle microplastiche nei cosmetici
Sarà obbligatorio dal 2019 utilizzare cotton fioc in materiale biodegradabile e
compostabile, vietando la produzione e la vendita di quelli con supporti in plastica,
mentre dal 2020 sarà vietato mettere in commercio prodotti cosmetici contenenti
microplastiche.
Autorità di regolazione per i rifiuti
Vengono attribuite all’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico, che
assume la denominazione di “Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente”,
anche le funzioni di regolazione in materia di rifiuti.
Agevolazioni per la plastica riciclata
E’ previsto un credito d’imposta del 36% a favore delle imprese che acquistano
prodotti realizzati con materiali derivati da plastiche miste provenienti dalla raccolta
differenziata degli imballaggi o da selezione di rifiuti urbani residui.
Messa in sicurezza siti con rifiuti radioattivi
Si istituisce un Fondo presso il Ministero dell’ambiente per il finanziamento di
interventi di messa in sicurezza e risanamento dei siti con presenza di rifiuti radioattivi.
Misure contro gli sprechi
Le misure già previste dalla legge 166/2016 contro gli sprechi alimentari e lo spreco
di farmaci sono estese ai prodotti per l’igiene e per la casa, nonché a quelli di
cartoleria e cancelleria. Vengono inoltre semplificate le attività di donazione.
Prevenzione del rischio idrogeologico e sismico
Al fine di prevenire, tra le altre cose, i rischi sismici e idrogeologici è rifinanziato il
Fondo per gli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale per 800 milioni di euro per
l’anno 2018, per 1.615 milioni di euro per l’anno 2019, per 2.180 milioni di euro per
ciascuno degli anni dal 2020 al 2023, per 2.480 milioni di euro per l’anno 2024 e per
2.500 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2025 al 2033.
Si stanziano 850 milioni per il triennio 2018-2020 (di cui 150 nel primo anno), come
contributi ai Comuni per investimenti in opere pubbliche di messa in sicurezza degli
edifici e del territorio.
Interventi nel settore idrico
Viene disciplinato il piano nazionale di interventi nel settore idrico (invasi e
acquedotti) con l’obiettivo di ridurre i danni legati alla siccità e promuovere
l’adeguamento delle infrastrutture idriche con una autorizzazione di spesa pari a 250
milioni (50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018-2022). Si incrementano di 5
milioni di euro annui dal 2018 le risorse destinate alle Autorità di bacino.
Aree protette
Vengono istituiti i nuovi parchi nazionali del Matese e di Portofino, nonchè due
nuove riserve marine in Puglia e in Sardegna. Si introducono nuove disposizioni per il
Parco del Delta del Po, l’Ente Parco del Vesuvio e la Fondazione Gran Sasso d’Italia.
Distretti del cibo
Sono istituiti i “distretti del cibo” al fine di promuovere lo sviluppo territoriale, diminuire
l’impatto ambientale delle produzioni, ridurre lo spreco alimentare e salvaguardare il
territorio e il paesaggio rurale attraverso le attività agricole e agroalimentari.
Fonte: greenreport.it

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Notizie A 02 2018

  • 1. Notiziario 02/A/2018 Lunedì,08 Gennaio 2018 Mud, nuova modulistica ed istruzioni per dichiarazione 2018. La dichiarazione ambientale da presentare entro il prossimo 30 aprile 2018 dovrà essere conforme al nuovo “Modello unico” e relative istruzioni ufficializzate dal Governo negli ultimi giorni del dicembre 2017. Con Dpcm 28 dicembre 2017 l’Esecutivo ha infatti introdotto la nuova modulistica e le relative istruzioni da utilizzare per la rituale comunicazione annuale su rifiuti e connessi beni rispettivamente prodotti/gestiti o immessi sul mercato nel 2017. Nessuna modifica, rispetto al 2017, per quanto riguarda soggetti obbligati alla presentazione, diritti di segreteria, modalità per l’invio telematico e scadenza. Le principali novità riguardano le modalità di presentazione della Comunicazione Rifiuti Semplificata che dovrà essere compilata esclusivamente utilizzando l’applicazione disponibile sul sito http://mudsemplificato.ecocerved.it/ e non potrà più essere compilata manualmente. Questa comunicazione Mud dovrà riportare la firma del dichiarante (autografa o digitale) e dovrà essere trasformata in un documento elettronico in formato “pdf”, per l’invio a mezzo Posta Elettronica Certificata all’indirizzo comunicazioneMUD@pec.it. Quindi non è più consentita la spedizione postale. Per quanto riguarda i contenuti si segnala le novità, per tutti i soggetti in possesso di autorizzazione di recupero o smaltimento rifiuti (anche in procedura semplificata), introdotte nella scheda SA-AUT, e consistenti in una serie di informazioni relative alle autorizzazioni in loro possesso quali: tipo di autorizzazione, Ente che ha rilasciato l’autorizzazione e data di rilascio e scadenza, operazioni di recupero e smaltimento autorizzate, e capacità complessiva autorizzata. Novità anche per il Conai che dovrà comunicare, per via telematica alla Sezione nazionale del Catasto dei rifiuti, i dati sull’utilizzo annuale di borse di plastica di
  • 2. materiale leggero come previsto dall’articolo 220-bis del Dlgs 152/2006, recante “Obbligo di relazione sull’utilizzo delle borse di plastica”. (Articolo di Daniele Bagon) Fonte: reteambiente.it Bioshopper, i chiarimenti del MinAmbiente. Con una circolare del 4 gennaio 2018 il Ministero dell’ambiente ha fatto il punto sulle novità sui sacchetti monouso ultraleggeri biodegradabili e compostabili obbligatori dal 1/1/2018 ex Dl 91/2017, convertito dalla legge 123/2017. Il Ministero ha riassunto la disciplina normativa italiana già vigente e le novità introdotte nel Dlgs 152/2006 (in particolare articoli 226-bis, 226-ter) dal recepimento della direttiva 2015/720/Ue sui sacchetti di plastica, tra le quali dal 1° gennaio 2018 progressive restrizioni alla commercializzazione delle buste di plastica ultraleggere che si concretizzano attraverso il divieto delle buste ultraleggere non. Il Dicastero ambientale ha ricordato che l’obbligo del prezzo di vendita è previsto dalle norme Ue “trova la sua ratio nell’esigenza di avviarne una progressiva riduzione della commercializzazione”. Per quanto riguarda l’utilizzo di borse portate dall’esterno degli esercizi commerciali in sostituzione delle borse ultraleggere fornite esclusivamente a pagamento ai consumatori a partire dal 1° gennaio 2018, il MinAmbiente, visto che la normativa fa salve le norme di igiene degli imballaggi a contatto con prodotti alimentari, ritiene che sul punto la competenza a valutarne la legittimità e la conformità alle normative igienico-alimentari sia del Ministero della salute, il quale è orientato a consentire l’utilizzo di sacchetti di plastica monouso, già in possesso della clientela, che però rispondano ai criteri previsti dalla normativa sui materiali destinati a venire a contatto con gli alimenti. (Articolo di Francesco Petrucci) Fonte: reteambiente.it Ambiente in genere. Giudizio di compatibilità ambientale. TAR Lazio (RM) Sez. I n.11921 del 1 dicembre 2017 Il giudizio di compatibilità ambientale, pur reso sulla base di oggettivi criteri di
  • 3. misurazione pienamente esposti al sindacato del giudice, è attraversato da profili particolarmente intensi di discrezionalità amministrativa sul piano dell'apprezzamento degli interessi pubblici in rilievo e della loro ponderazione rispetto all'interesse dell'esecuzione dell'opera; apprezzamento che è sindacabile dal giudice amministrativo, nella pienezza della cognizione del fatto, soltanto in ipotesi di manifesta illogicità o travisamento dei fatti, nel caso in cui l'istruttoria sia mancata o sia stata svolta in modo inadeguato e risulti perciò evidente lo sconfinamento del potere discrezionale riconosciuto all'Amministrazione. In altri termini, non può disconoscersi che le valutazioni tecniche complesse rese in sede di V.i.a. sono censurabili per macroscopici vizi di irrazionalità proprio in considerazione del fatto che le scelte dell'amministrazione, che devono essere fondate su criteri di misurazione oggettivi e su argomentazioni logiche, non si traducono in un mero a meccanico giudizio tecnico, in quanto la valutazione d'impatto ambientale, in quanto finalizzata alla tutela preventiva dell'interesse pubblico, presenta profili particolarmente elevati di discrezionalità amministrativa, che sottraggono al sindacato giurisdizionale le scelte effettuate dall'amministrazione che non siano manifestamente illogiche e incongrue. Fonte: lexambiente.it Ecodelitti. Inquinamento ambientale. Cass. Sez. III n. 55510 del 13 dicembre 2017 (Ud 19 set 2017) Presidente: Savani Estensore: Andreazza Imputato: PM in proc. Di Giovanni ed altro Per l'integrazione del reato di inquinamento ambientale è necessario l'elemento della compromissione e del deterioramento che devono consistere in un'alterazione, significativa e misurabile, della originaria consistenza della matrice ambientale o dell'ecosistema (fattispecie relativa a fossa Imhoff). Fonte: lexambiente.it Rifiuti. Responsabilità del proprietario dell’area non autore dell’abbandono. Consiglio di Stato Sez, III n. 5632 del 1 dicembre 2017 La responsabilità del proprietario dell'area, che non sia autore dell'abbandono, può essere affermata anche dimostrando - sulla base delle circostanze concrete, connesse ad esempio ad un contegno inerte di fronte ad un fenomeno di deposito di rifiuti prolungato nel tempo - che la condizione di degrado ambientale così
  • 4. determinatasi è dovuta a specifici suoi comportamenti disattenti od omissivi. In queste specifica prospettiva, la colpa può ritenersi consistere nell'omissione degli accorgimenti e delle cautele che l'ordinaria diligenza suggerisce per realizzare un'efficace custodia e protezione dell'area, atte ad impedire che possano essere in essa indebitamente depositati rifiuti nocivi. Fonte: lexambiente.it Oltre ai sacchetti biodegradabili c’è di più. Le novità “ambientali” nella legge di Bilancio 2018. Dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile una panoramica su 16 norme appena approvate Mentre tra social e supermercati rimbalzano bufale di ogni genere sulla norma introdotta dal decreto Mezzogiorno che impone dal 1 gennaio l’uso di sacchetti “ultraleggeri” biodegradabili per l’acquisto di prodotti sfusi (ne abbiamo dato conto qui, qui e qui), dal dibattito pubblico è pressoché sparita qualsiasi informazione circa le novità “ambientali” introdotte nella legge di Bilancio 2018 recentemente approvata. Nel corso delle ultime settimane più volte tali novità sono state protagoniste su greenreport: è il caso del credito d’imposta per l’acquisto di beni prodotti da plastiche riciclate; dell’istituzione dell’Arera, l’Autorità di regolazione per l’energia, reti e ambiente; dello stop ai cotton-fioc non biodegradabili e delle bioplastiche nei cosmetici; dell’istituzione del Parco nazionale del Matese. Come si vede, non si tratta di una rivoluzione ambientalista. Delle risorse complessivamente individuate in legge di Bilancio 2018, oltre tre quarti sono destinate a evitare un aumento dell’Iva, e scalfiscono appena quanto messo nero su bianco dal ministero dell’Ambiente: lo Stato italiano investe ogni anno 15,7 miliardi di euro in sussidi ambientalmente favorevoli, ma ancora di più (16,1 miliardi di euro) ne sperpera in sussidi ambientalmente dannosi. Ciononostante qualche piccolissimo passo in avanti è stato compiuto con la legge di Bilancio 2018, ed è bene non perderlo di vista. Della stessa opinione pare essere anche la Fondazione per lo sviluppo sostenibile, che ha pubblicato una summa delle 16 principali novità “ambientali” introdotte. Un elenco che vi proponiamo di leggere con cura: Detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica e la sicurezza antisismica degli edifici È prorogata al 31 dicembre 2018 la detrazione al 65 per cento per le spese relative
  • 5. ad interventi di riqualificazione energetica degli edifici (ecobonus), che viene ridotta al 50 per cento per finestre e infissi, schermature solari, sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione di classe A. Si prevede una detrazione maggiorata per gli interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali finalizzati congiuntamente alla riduzione del rischio sismico e alla riqualificazione energetica. La detrazione è dell’80% in caso di passaggio ad una classe di rischio inferiore e dell’85% in caso di passaggio di due classi di rischio. Viene prevista la detrazione al 65% per l’installazione di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti. È prorogata inoltre la detrazione al 50% per gli interventi di ristrutturazione edilizia, nonché per l’acquisto di mobili e di elettrodomestici di classe non inferiore ad A+. Tali detrazioni, incluso il sisma bonus, sono fruibili anche dagli IACP. Detrazioni fiscali per aree verdi Per il solo 2018 si introduce una detrazione del 36% per interventi di sistemazione a verde di aree scoperte private, realizzazione di impianti di irrigazione, pozzi, coperture a verde e giardini pensili. Efficienza energetica illuminazione pubblica Si prevedono incentivi per gli enti locali che promuovono interventi di efficientamento energetico con l’obiettivo di ottenere entro il 2023 una riduzione dei consumi per la illuminazione pubblica pari almeno al 50% rispetto ai consumi medi del 2015-2016. Agevolazioni fiscali per abbonamenti al trasporto pubblico locale Viene reintrodotta la detraibilità al 19%, fino a un massimo di 250 euro, per l’acquisto degli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale. Diffusione tecnologie vehicle to grid Si prevedono misure per favorire la diffusione di tecnologie vehicle to grid. Inoltre l’Autorità per l’energia elettrica e il gas dovrà definire tariffe per la ricarica dei veicoli non superiori a quelle previste per le utenze domestiche. Mobilità sostenibile Si prevede la possibilità di destinare fino a 100 milioni di euro delle risorse già disponibili per ciascuno degli anni 2019-2033 sul Fondo per il rinnovamento del parco
  • 6. mezzi del trasporto pubblico a progetti sperimentali e innovativi di mobilità sostenibile. Si estende inoltre la possibilità di utilizzare le risorse del Fondo previsto dalla legge n.190 del 2014 anche per le linee tranviarie. Le risorse destinate al finanziamento delle infrastrutture strategiche della Legge obiettivo del 2001 potranno essere destinate anche al finanziamento dei sistemi di trasporto rapido di massa. Lotta all’abusivismo E’ istituito un Fondo (10 milioni per il biennio 2018-2019) con la erogazione di contributi ai Comuni per l’integrazione delle risorse necessarie agli interventi di demolizione di opere abusive. Si istituisce, inoltre, la banca dati nazionale sull’abusivismo edilizio presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Stop ai cotton fioc non biodegradabili e alle microplastiche nei cosmetici Sarà obbligatorio dal 2019 utilizzare cotton fioc in materiale biodegradabile e compostabile, vietando la produzione e la vendita di quelli con supporti in plastica, mentre dal 2020 sarà vietato mettere in commercio prodotti cosmetici contenenti microplastiche. Autorità di regolazione per i rifiuti Vengono attribuite all’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico, che assume la denominazione di “Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente”, anche le funzioni di regolazione in materia di rifiuti. Agevolazioni per la plastica riciclata E’ previsto un credito d’imposta del 36% a favore delle imprese che acquistano prodotti realizzati con materiali derivati da plastiche miste provenienti dalla raccolta differenziata degli imballaggi o da selezione di rifiuti urbani residui. Messa in sicurezza siti con rifiuti radioattivi Si istituisce un Fondo presso il Ministero dell’ambiente per il finanziamento di interventi di messa in sicurezza e risanamento dei siti con presenza di rifiuti radioattivi. Misure contro gli sprechi Le misure già previste dalla legge 166/2016 contro gli sprechi alimentari e lo spreco di farmaci sono estese ai prodotti per l’igiene e per la casa, nonché a quelli di cartoleria e cancelleria. Vengono inoltre semplificate le attività di donazione.
  • 7. Prevenzione del rischio idrogeologico e sismico Al fine di prevenire, tra le altre cose, i rischi sismici e idrogeologici è rifinanziato il Fondo per gli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale per 800 milioni di euro per l’anno 2018, per 1.615 milioni di euro per l’anno 2019, per 2.180 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2020 al 2023, per 2.480 milioni di euro per l’anno 2024 e per 2.500 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2025 al 2033. Si stanziano 850 milioni per il triennio 2018-2020 (di cui 150 nel primo anno), come contributi ai Comuni per investimenti in opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio. Interventi nel settore idrico Viene disciplinato il piano nazionale di interventi nel settore idrico (invasi e acquedotti) con l’obiettivo di ridurre i danni legati alla siccità e promuovere l’adeguamento delle infrastrutture idriche con una autorizzazione di spesa pari a 250 milioni (50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018-2022). Si incrementano di 5 milioni di euro annui dal 2018 le risorse destinate alle Autorità di bacino. Aree protette Vengono istituiti i nuovi parchi nazionali del Matese e di Portofino, nonchè due nuove riserve marine in Puglia e in Sardegna. Si introducono nuove disposizioni per il Parco del Delta del Po, l’Ente Parco del Vesuvio e la Fondazione Gran Sasso d’Italia. Distretti del cibo Sono istituiti i “distretti del cibo” al fine di promuovere lo sviluppo territoriale, diminuire l’impatto ambientale delle produzioni, ridurre lo spreco alimentare e salvaguardare il territorio e il paesaggio rurale attraverso le attività agricole e agroalimentari. Fonte: greenreport.it