La presentazione realizzata da Laura Casta in occasione degli eventi "Strumenti di progettazione europea e gestione progetti", che si sono svolti a Cagliari, Sassari e Nuoro tra febbraio e maggio 2020.
2. Obiettivi del Webinar
• Conoscere le linee strategiche che stanno alla base della
programmazione europea
• Acquisire le informazioni necessarie per identificare le politiche e
i programmi di finanziamento
• Conoscere il dettaglio dei principali programmi con un focus sulla
programmazione 21-27
3. La Programmazione UE
L'UE predispone periodicamente una programmazione generale,
basata sul Quadro Finanziario Pluriennale (QFP), per:
•attuare le politiche di coesione e convergenza (tese ad
appianare le difficoltà socio-economiche, ambientali e
infrastrutturali delle regioni europee meno sviluppate: politica
regionale);
• sostenere la cooperazione, lo sviluppo e l'innovazione in
settori considerati prioritari (ambiente, ricerca e innovazione,
imprese e PMI, occupazione, formazione, benessere sociale, cultura,
etc.)
4. La strategia Europa 2020 (ciclo di
programmazione 2014-2020)
Per affrontare queste problematiche, l’Unione europea e gli
Stati membri hanno lanciato nel 2010 una strategia di crescita
sostenibile per il decennio 2010-2020.
La strategia «Europa 2020»: riguardava sia le sfide a breve
termine connesse alla crisi, sia l’esigenza di riforme strutturali
con le misure di sostegno alla crescita necessarie per
preparare l’economia europea al futuro.
5. La strategia Europa 2020
orientata al raggiungimento di tre obiettivi principali:
Garantire una crescita
• intelligente
• inclusiva
• sostenibile
6. La crescita intelligente
stimolare lo sviluppo e l’adozione delle nuove
tecnologie e della società della conoscenza
attraverso:
• un maggior investimento in ricerca e sviluppo
•un maggiore tasso di innovazione.
9. I 5 target entro il 2020
• Tassi di occupazione del 75% della popolazione compresa tra i 20 e i 64 anni
• Investimenti in ricerca e sviluppo al 3% del PIL
• Riduzione delle emissioni di CO2 (del 20% rispetto ai valori del 1990),
aumento del 20% della quota di rinnovabili sul totale delle fonti energetiche
e aumento del 20% nell’efficienza energetica
• Tasso di abbandono scolastico al di sotto del 10% e almeno il 40% della
popolazione tra i 30 e i 34 anni che abbia completato il ciclo di istruzione
terziaria.
• Riportare almeno 20 milioni di europei al di sopra della soglia di povertà.
10. A che punto è la strategia
Tasso rilevato al 2018 Target 2020
Occupazione 73,2 75
Ricerca e sviluppo 2,12 3% del PIL in R&S
Ambiente 78,34 riduzione del 20% rispetto ai livelli
del
1990 (quindi 80)
Abbandono scolastico 10,6 Sotto il 10%
Istruzione 40,7 Almeno il 40% fra i giovani 30-34
ha completato una istruzione
terziaria
Povertà - 6,843 -20%
11. Il nuovo Quadro finanziario 2021-2027
• 02 /05/2018: proposta della Commissione europea
• maggio/giugno 2018: proposte regolamenti programmi
• 14/11/2018: Relazione interlocutoria del Parlamento europeo
• 13/06/2019: Comunicazione della Commissione europea (preparazione Consiglio
europeo)
• 14/06/2019: Presentazione “Negotiating box” - Presidenza Finlandese
• 20-21/06/2019: Consiglio europeo (avvio fase finale negoziati)
• Maggio 2020: esame del Negotiating box da parte dei parlamenti nazionali, e
rimodulazioni richieste causa COVID-19
• Accordo auspicato in autunno per avvio 1/1/2021
12. Il bilancio Europeo per il 2021-2027
• Il nuovo bilancio proposto il 2 Maggio 2018 rivede linee, strategie, e
modalità operative
• Si tratta di priorità diverse da quelle del 2014-2020 (aumento della
popolazione attiva, inclusione e crescita economica) e da quelle del
2007-2013 (crescita sostenibile e competitività)
• Il nuovo bilancio si deve confrontare con l’uscita del Regno Unito, che
ha importanti impatti sulla dimensione finanziaria del bilancio, sulle
regole di libertà di circolazione di beni, servizi e persone
13.
14. Il bilancio dell’UE finanzia interventi per la realizzazione di beni pubblici
e permette la ridistribuzione delle risorse finanziarie
• attraverso programmi gestiti direttamente a livello europeo
• attraverso la politica di coesione promuovendo la convergenza
economica e la coesione sociale e territoriale
• attraverso il sostegno allo sviluppo rurale e al reddito degli agricoltori
nel quadro della politica agricola comune (PAC).
Il bilancio Europeo per il 2021-2027
15. Il bilancio Europeo per il 2021-2027
• E’ pari a circa 1.279 miliardi di Euro e rappresenta
l’1,11% del Reddito Nazionale Lordo dell’UE a 27
16.
17. Il nuovo Quadro finanziario 2021-2027: proposte
• Maggiore attenzione al valore aggiunto europeo (catalizzare risorse
su: ricerca, giovani, sicurezza, piccole imprese)
• semplificazione e trasparenza: struttura del bilancio strettamente
allineata alle priorità, razionalizzazione dei programmi e degli
strumenti finanziari
• meno burocrazia per i beneficiari: corpus unico di norme
• maggiore flessibilità per reagire rapidamente a cambiamenti e
imprevisti (flessibilità nei e tra i programmi, riserva UE per sicurezza e
migrazione)
• sistema di monitoraggio (indicatori)
18. Il nuovo Quadro finanziario 2021-2027: sfide
• Rapida trasformazione economie e società (progresso tecnologico,
evoluzione demografica)
• Cambiamenti climatici e Scarsità delle risorse
• Lenta ripresa economica
• Disoccupazione (in particolare giovanile)
• Nuove minacce alla sicurezza e Crisi dei rifugiati, pressioni migratorie
• Instabilità geopolitica
• Nuove minacce ai valori e ai principi democratici su cui si fonda l’Unione
europea
• Brexit
19. Il nuovo Quadro finanziario 2021-2027: struttura del bilancio
I. MERCATO UNICO, INNOVAZIONE E AGENDA DIGITALE
II. COESIONE E VALORI
III. RISORSE NATURALI E AMBIENTE
IV. MIGRAZIONE E GESTIONE DELLE FRONTIERE
V. SICUREZZA E DIFESA
VI. VICINATO E RESTO DEL MONDO
VII.PUBBLICA AMMINISTRAZIONE EUROPEA
20. I. MERCATO UNICO, INNOVAZIONE E AGENDA DIGITALE
1. Ricerca e innovazione
• Orizzonte Europa
• Programma Euratom di ricerca e innovazione
• Reattore termonucleare sperimentale internazionale (ITER)
2. Investimenti strategici europei
• Fondo InvestEU
• Meccanismo per collegare l’Europa
• Programma Europa digitale (cibersicurezza)
3. Mercato Unico
• Programma del Mercato Unico (COSME)
• Programma UE per la lotta antifrode
• Cooperazione del settore fiscale (FISCALIS)
• Cooperazione del settore doganale (CUSTOMS)
4. Spazio
• Programma Spaziale Europeo
21. I.MERCATO UNICO, INNOVAZIONE E AGENDA DIGITALE
FOCUS ON: Orizzonte Europa
Proposta di dotazione finanziaria: 100 Mld
Novità: - Consiglio europeo per l’innovazione - Missioni di ricerca e
innovazione a livello UE - Politica per la scienza aperta - Nuovo
approccio ai partenariati - Regole più semplici
Impegno per: - generare un maggiore impatto - semplificare le
regole, ridurre la burocrazia - maggiore collaborazione con altri
Programmi UE
22. II. COESIONE E VALORI
1. Sviluppo regionale e coesione
• Fondo europeo di sviluppo regionale
• Fondo di coesione
• Sostegno alla comunità turco cipriota
2. Unione economica e monetaria
• Programma di sostegno alle riforme (strumento per la realizzazione delle
riforme e strumento di convergenza)
• Protezione dell’euro contro la contraffazione
3. Investire nelle persone, nella coesione sociale e nei valori
• Fondo sociale europeo
• Erasmus+
• Corpo europeo di solidarietà
• Giustizia, diritti e valori
• Europa creativa
23. II. COESIONE E VALORI: focus on FESR
Il FESR si propone di rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale nell’Unione
europea intervenendo sugli squilibri tra le regioni.
Propone investimenti per:
• occupazione e crescita
• cooperazione territoriale europea
• regioni ultraperiferiche e a bassa densità di popolazione.
Focus tematici su:
- crescita intelligente
- green economy
Dotazione finanziaria proposta: 226,3 Mld
24. II. COESIONE E VALORI: focus on FESR
• il 6% della dotazione del FESR è destinato a investimenti per lo sviluppo
urbano sostenibile a livello nazionale;
• viene introdotta l’Iniziativa europea URBAN, uno strumento di
cooperazione tra centri urbani dedicato all’innovazione e allo sviluppo di
capacità sulle priorità tematiche dell’Agenda urbana per l’UE;
• per i programmi Interreg verranno stanziati 9,5 miliardi di euro con un
maggior focus sulle frontiere terrestri tra Stati membri, la cooperazione
istituzionale, lo sviluppo di servizi comuni di interesse pubblico;
• viene introdotto il nuovo strumento “Investimenti interregionali per
l’innovazione” per favorire la cooperazione tra regioni dotate di strategie di
specializzazione intelligente (in particolare in settori prioritari quali:
bioeconomia, efficienza delle risorse, mobilità interconnessa, cyber security)
25. Iniziativa Urbana Europea
L'Iniziativa urbana europea dovrebbe
• essere realizzata in gestione diretta o indiretta
• coprire tutte le « aree urbane funzionali» (plenaria Parlamento europeo)
• sostenere l'Agenda Urbana Europea, e nello specifico le Partnership dell’AUE.
E’ un programma nel quale sono combinati tutti gli strumenti relativi alla tematica urbana
per proporre alle città scambi, azioni per lo sviluppo di capacità, azioni pilota e
comunicazione nell’ambito di un unico programma. Sostituisce TUTTE le azioni urbane
innovative nel settore dello sviluppo urbano sostenibile. Le autorità locali dovranno essere
coinvolte nella programmazione e nell’implementazione dell’Iniziativa urbana Europea
26. II. COESIONE E VALORI: focus on FSE
Obiettivo generale: contribuire a un'Europa più sociale e realizzare concretamente il
pilastro europeo dei diritti sociali.
Obiettivi specifici:
1. Occupazione
2. Istruzione
3. Inclusione sociale
4. Salute
Dotazione finanziaria proposta: 120,4 Mld
27. II. COESIONE E VALORI: focus on FSE
Settori principali di intervento:
1. istruzione, formazione e formazione continua;
2. efficacia dei mercati del lavoro e parità di accesso all'occupazione di qualità;
3. inclusione sociale, salute e lotta alla povertà.
ingloba altri strumenti della politica sociale UE: iniziativa per
l’occupazione giovanile, fondo di aiuti europei agli indigenti,
programma per l’occupazione e l’innovazione sociale, programma
salute (strumenti diversi e complementari, a gestione concorrente,
diretta e indiretta)
28. II. COESIONE E VALORI: focus on ERASMUS
Erasmus+ è il programma per l'istruzione, la
formazione, la gioventù e lo sport in Europa.
La Commissione ha proposto il raddoppio della
dotazione finanziaria (30 mld) per il periodo 2021-
2027
29. II. COESIONE E VALORI: focus on ERASMUS
Obiettivo generale: sostenere lo sviluppo formativo, professionale e personale degli
individui nel campo dell’istruzione, della formazione.
2 ambiti di intervento: gioventù; sport
• aumento del numero dei beneficiari (stima 12 milioni)
• rafforzamento della componente “giovani”
• più attenzione ai giovani provenienti da contesti svantaggiati
(anche con il ricorso a mobilità virtuale e uso di piattaforme)
• più attenzione alla formazione su temi del futuro (energie rinnovabili,
• cambiamenti climatici, 'ingegneria ambientale, intelligenza artificiale, economia digitale,
robotica, analisi dati, design)
• introduzione di DiscoverEU
• componente Sport rafforzata
30. II. COESIONE E VALORI: focus on ERASMUS
Obiettivi specifici:
1. promuovere la mobilità degli individui ai fini dell’apprendimento e la cooperazione, l’inclusione,
l’eccellenza, la creatività e l’innovazione delle organizzazioni e delle politiche nel settore dell’istruzione e
della formazione;
2. promuovere la mobilità ai fini dell’apprendimento non formale e la partecipazione attiva dei giovani, la
cooperazione, l’inclusione, la creatività e l’innovazione delle organizzazioni e delle politiche nel settore della
gioventù;
3. promuovere la mobilità ai fini dell’apprendimento degli allenatori e del personale sportivo, la
cooperazione, l’inclusione, la creatività e l’innovazione delle organizzazioni e delle politiche sportive.
Azioni chiave:
1. mobilità ai fini dell’apprendimento
2. cooperazione tra organizzazioni e istituti
3. sostegno allo sviluppo di politiche
Azioni Jean Monnet
31. II. COESIONE E VALORI: focus on Europa Creativa
Proposta di dotazione finanziaria: 1,85 Mld
Obiettivi generali:
• promuovere la cooperazione europea in materia di diversità culturale e linguistica e di
patrimonio culturale
• rafforzare la competitività dei settori culturale e creativo, in particolare quello
audiovisivo.
Obiettivi specifici:
• valorizzare la dimensione economica, sociale ed esterna della cooperazione UE
• promuovere la competitività e la scalabilità dell’industria audiovisiva europea
• promuovere lo sviluppo di politiche e azioni innovative
32. II. COESIONE E VALORI: focus on Europa Creativa- Sezione Cultura
- rafforzare la circolazione transfrontaliera di opere e operatori
- incrementare la partecipazione culturale
- promuovere l’inclusione sociale
- generare occupazione e crescita
- rafforzare l’identità e i valori europei
- promuovere lo sviluppo di capacità
- promuovere la diplomazia culturale
- Sezione Media
- sviluppare competenze, aumentare l’innovazione
- migliorare la commercializzazione
- incrementare il pubblico
- Sezione transettoriale
- cooperazione programmatica transettoriale
- sostenere la trasferibilità dei risultati
- promuovere approcci innovativi
Confermata la
struttura del
Programma
33. II. COESIONE E VALORI: focus on Europa Creativa
• rafforzamento della componente MEDIA a supporto del settore
audiovisivo europeo
• maggior supporto a progetti e mobilità transfrontaliera
• maggior supporto alla trasformazione digitale dei settori culturali
e creativi
• maggior supporto alla promozione fuori dall’UE
• marchio di eccellenza
• finanziamenti cumulativi e combinati
• semplificazione costi
34. III. RISORSE NATURALI E AMBIENTE
1. Agricoltura e politica marittima
• Fondo europeo agricolo di garanzia
• Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale
• Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca
2. Ambiente e azione per il clima
• Programma per l’ambiente e azione per il clima (LIFE)
35. III. RISORSE NATURALI E AMBIENTE: focus on FEASR
Il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) sostiene la politica europea in
materia di sviluppo rurale e, a tal fine, finanzia i programmi di sviluppo rurale svolti in tutti
gli Stati membri e nelle regioni dell’Unione.
Il Fondo continuerà ad articolarsi su due pilastri:
• migliorare la competitività del settore agricolo;
• raggiungere uno sviluppo territoriale equilibrato delle economie e delle comunità rurali,
compresa la creazione e il mantenimento di posti di lavoro.
Maggiore attenzione a:
• obiettivi ambientali e climatici
• PMI
36. III. RISORSE NATURALI E AMBIENTE: focus on LIFE
Proposta di dotazione finanziaria: 5,45 Mld
Obiettivo generale:
contribuire al passaggio a un’economia pulita, circolare, efficiente in
termini di energia, a basse emissioni di carbonio e resiliente ai
cambiamenti climatici, anche mediante la transizione all’energia
pulita, contribuire alla tutela e al miglioramento della qualità
dell’ambiente e all’interruzione e all’inversione del processo di
perdita della biodiversità.
37. III. RISORSE NATURALI E AMBIENTE: focus on LIFE
Obiettivi specifici:
• sviluppare, dimostrare e promuovere tecniche e approcci
innovativi per raggiungere gli obiettivi della legislazione e delle
politiche UE
• sostenere lo sviluppo, l’attuazione, la sorveglianza e il controllo del
rispetto della legislazione e delle politiche UE, anche migliorando
la governance e rafforzando le capacità degli attori pubblici e
privati e la partecipazione della società civile
• stimolare l’introduzione su vasta scala delle soluzioni tecniche e
strategiche dimostratesi efficaci
38. III. RISORSE NATURALI E AMBIENTE: focus on LIFE
4 sottoprogrammi
• +60% dotazione finanziaria
• possibile aumento dei tassi di co-finanziamento
• finanziamenti cumulativi
• maggiori sinergie con la politica di coesione e la politica agricola
• obiettivo: integrazione degli aspetti climatici in tutti i programmi UE,
• quota di spesa UE per il raggiungimento degli obiettivi in materia di clima fissata al 25%
Sezione Ambiente:
- Natura e biodiversità
- Economia circolare e qualità della vita
Sezione Azione per il clima:
- Mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento
- Transizione all’energia pulita
39. IV. MIGRAZIONE E GESTIONE
1.Migrazione
•Fondo Asilo e migrazione
2.Gestione delle Frontiere
•Fondo per la gestione integrata delle frontiere
40. IV. MIGRAZIONE E GESTIONE: focus on Fondo asilo e migrazione
Il Fondo Asilo e Migrazione sostiene:
- le autorità nazionali nell’ambito delle politiche di accoglienza ai richiedenti asilo e ai
migranti;
- lo sviluppo di una politica comune in materia di asilo e migrazione.
- maggiori sinergie con la politica di coesione, per il sostegno alle politiche di integrazione a
lungo termine dopo la fase iniziale di accoglienza;
- maggiori sinergie con gli strumenti della politica esterna, per il contrasto alla cause della
migrazione e il sostegno alla cooperazione con i paesi terzi in materia di gestione della
migrazione e della sicurezza;
- incremento delle risorse.
41. V. SICUREZZA E DIFESA1. Sicurezza
• Fondo Sicurezza Interna
• Disattivazione nucleare
• Sicurezza nucleare e disattivazione
2. Difesa
• Fondo europeo per la Difesa
• Meccanismo per collegare l’Europa- mobiltà militare
3. Risposta alle crisi
• Meccanismo di protezione civile dell’Unione
42. VI. VICINATO E RESTO DEL MONDO
1. Azione esterna
• Strumento per il vicinato, lo sviluppo e la cooperazione
internazionale (aspetti esterni della migrazione)
• Aiuto umanitario
• Politica estera e di sicurezza comune
• Paesi e territori d’oltremare (Groenlandia)
2. Assistenza Preadesione
• Assistenza Preadesione
43. VI. VICINATO E RESTO DEL MONDO:
focus on Strumento per il vicinato, lo sviluppo e cooperazione
internazionale
Costituzione di un unico Strumento per il vicinato, lo sviluppo e la
cooperazione internazionale, con copertura mondiale e assegnazione di quote
definite sulle aree geografiche.
- maggior coordinamento tra politiche interne ed esterne;
- concentrazione su priorità geografiche: paesi di vicinato,
Africa, Balcani occidentali, paesi fragili ed estremamente bisognosi;
- concentrazione su priorità tematiche: sicurezza, migrazione, cambiamenti
climatici, diritti umani;
- maggiore flessibilità e capacità di reazione;
- semplificazione delle procedure.
44. VII. COMMISSIONE EUROPEA
1. Pubblica amministrazione europea
•Spese amministrative, pensioni e scuole europee
46. POLITICA REGIONALE:
NOVITANovità e semplificazioni
- Assegnazione fondi
- conferma distinzione regioni meno sviluppate, in transizione, più
sviluppate
- conferma criterio principale di ripartizione basato sul PIL pro-capite
- aggiunta di altri criteri: tasso di disoccupazione, livelli di occupazione,
lotta ai cambiamenti climatici, politiche di accoglienza/integrazione
migranti)
- aumento dei tassi di co-finanziamento nazionali
47. RIPARTIZIONE TERRITORIALE
• 3 categorie di regioni e il PIL pro capite criterio predominante, ma saranno
aggiunti nuovi criteri (disoccupazione giovanile, livello di istruzione,
cambiamenti climatici nonché accoglienza e integrazione dei migranti)
1. regioni meno sviluppate, il cui PIL pro capite è inferiore al 75% della
media del PIL dell'UE-27 ("regioni meno sviluppate")
2. regioni in transizione, il cui PIL pro capite è compreso tra il 75% e il 100%
della media del PIL dell'UE-27 ("regione in transizione")
3. regioni più sviluppate, il cui PIL pro capite è superiore al 100% della
media del PIL dell'UE-27 ("regioni più sviluppate")
48. RIPARTIZIONE PER OBIETTIVI
- Meno obiettivi, concentrazione tematica (per FESR, FSE+, FC,
FEAMP)
- SMEs, smart specialisation, economie a basse emissioni, sviluppo
urbano sostenibile, cooperazione regionale (settori ad alto valore
aggiunto europeo, maggiore impatto)
49. RIPARTIZIONE PER OBIETTIVI
Conferma dei due obiettivi generali 2014-2020 (Obiettivo "Investimenti a favore
dell'occupazione e della crescita", con il sostegno di FESR e FSE+/ Obiettivo
"Cooperazione territoriale europea" (Interreg), con il sostegno del FESR+)
All'Obiettivo "Investimenti a favore dell'occupazione e della crescita” si propone di
destinare un budget pari al 97,5% delle risorse globali, assegnate nel seguente
modo:
• • il 61,6 destinato alle regioni meno sviluppate;
• • il 14,3% destinato alle regioni in transizione;
• • il 10,8% destinato alle regioni più sviluppate;
• • il 12,8% destinato agli Stati membri che beneficiano del Fondo di coesione;
• • lo 0,4% destinato a finanziamenti supplementari per le regioni ultraperiferiche
e le zone abassa densità abitativa
50. POLITICA REGIONALE: NOVITA
Novità e semplificazioni:
- Codice unico europeo per 7 fondi a gestione concorrente
- Fusione di 3 fondi per il nuovo FSE+
- Modelli comuni per la redazione dei programmi
- Testi dei regolamenti più brevi e semplici
- Un documento strategico per Stato membro al fine di guidare le
negoziazioni
- Meno condizioni abilitanti
- Maggiore utilizzo di opzioni costi semplificati e forfettari
- Maggior importanza agli strumenti finanziari
- - Combinazione più flessibile tra sovvenzioni e strumenti finanziari
51. POLITICA REGIONALE: NOVITA
• Regole finanziarie per 7 fondi:
• Disposizioni comuni per 4 fondi:
1. procedure meno complesse
2. armonizzazione norme tra fondi
3. flessibilità per nuove sfide
1. Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR)
2. Fondo sociale europeo+ (FSE+)
3. Fondo di coesione
4. Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca
(FEAMP)
5. Fondo asilo e migrazione
6. Fondo sicurezza interna
7. Strumento per la gestione delle frontiere e dei visti
1. Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR)
2. Fondo sociale europeo+ (FSE+)
3. Fondo di coesione
4. Fondo europeo per gli affari marittimi e la
pesca (FEAMP)
53. Sviluppo urbano 2021-2027 : strumenti
Per affrontare le sfide economiche, ambientali, climatiche, demografiche e
sociali, il FESR supporta Strategie di sviluppo territoriale integrato , anche
attraverso il sostegno plurifondo FESR e FSE+ e sarà concentrato su “aree
urbane funzionali” Per massimizzare il contributo allo sviluppo territoriale, il
sostegno del FESR alle azioni di sviluppo urbano deve avvenire
1. in una delle tre forme ITI, CLLD o altro strumento territoriale garantendo
un adeguato coinvolgimento delle autorità locali, regionali e urbane
2. nella forma di un programma dedicato (in questo ciclo 2014-2020 in Italia il
PON Città metropolitane) = plenaria del Parlamento UE 14/02/2019
3. nella forma dell’asse dedicato nell’ambito di un PO = plenaria del
Parlamento UE 14/02/2019
54. Sviluppo urbano 2021-2027 : sostegno FESR
La proposta di regolamento sul FESR stabiliva una riserva minima pari al 6% delle risorse
del FESR da destinare, a livello nazionale, alle azioni integrate per lo sviluppo urbano
sostenibile (art. 9 comma 2, proposta Reg. FESR): la Plenaria del Parlamento UE del
14/02/2019 innalza tale percentuale al 10% delle risorse FESR assegnate allo Stato
membro.
La riserva deve essere rispettata nel corso di tutto il periodo di programmazione e,
qualora vi sia un trasferimento da una priorità all'altra di un programma o da un
programma all'altro, anche al momento del riesame intermedio.
La riserva del 5% nel ciclo 2014-2020 è stata innalzata da molte regioni italiane; questo
ha potenziato il ruolo delle città e ha consentito loro di lavorare per obiettivi di lungo
periodo e in qualità di organismo intermedio (alcuni POR 2014-2020 hanno destinato a
strategie di sviluppo urbano il 14% della dotazione FESR).
55. IL POTENZIAMENTO DEL RUOLO DELLE CITTA’
I principi per la selezione delle aree urbane in cui dovrebbero essere realizzate
azioni integrate a favore dello sviluppo urbano sostenibile, nonché gli importi
indicativi previsti per tali azioni dovrebbero essere definiti già nei PO.
Il coinvolgimento delle autorità a livello cittadino, locale o altro livello territoriale
deve avvenire nella preparazione di tutti i programmi. Le “Strategie di sviluppo
territoriale e locale” devono essere sviluppate e approvate sotto la responsabilità
delle pertinenti autorità/organismi a livello cittadino, locale o altro livello
territoriale, garantendo loro una delega gestionale “minima” che prevede la
responsabilità della selezione delle operazioni, ma con la possibilità di ampliarla,
affidando alle autorità locali, in qualità di organismo intermedio, compiti
gestionali propri dell’AdG del programma (art. 23 della proposta di Reg. gen.).
56. Aree interessate da sfide o handicap naturalistici o
demografici
• Il FESR sostiene interventi nelle aree colpite da gravi e permanenti handicap
e sfide naturalistiche o demografiche
• Aree e aggregazioni di amministrazioni locali con una densità di
popolazione inferiore a 12,5 abitanti per km2 per aree scarsamente
popolate o 8 abitanti per km2 per le aree molto scarsamente popolate, o
con un decremento medio della popolazione superiore all’1% tra il 2007 e il
2017 saranno oggetto di specifici piani nazionali e regionali per rafforzare
l’attrattività, aumentare gli investimenti e incrementare l’accessibilità a
servizi pubblici e digitali .
• Nell’accordo di partenariato , lo Stato membro potrà prevedere risorse
finanziarie dedicate a tali aree
59. Gli Obiettivi di Policy e le priorità per l’Italia
Sono cinque gli Obiettivi di Policy emersi dalle bozze dei
regolamenti europei sul nuovo quadro finanziario
europeo 2021-2027. Per ciascuno di essi, la
Commissione europea ha indicato le priorità di
investimento per l’Italia.
60. Priorità per l’Italia
• incrementare la propensione a innovare e la produttività delle PMI,
accelerare l’uso degli strumenti di e-government, delle competenze
digitali e delle nuove tecnologie
• migliorare l’efficienza energetica e ridurre il rischio sismico negli edifici
pubblici, aumentare le fonti rinnovabili, prevenire e gestire il rischio
idrogeologico, tutelare la qualità dell’aria, aumentare i servizi
ambientali
• potenziare le infrastrutture di trasporto sostenibili e resilienti,
investire nella multimodalità e nella banda ultra larga
61. Priorità per l’Italia
•garantire l’accesso al mercato del lavoro, investire nelle
politiche di conciliazione, qualità e rilevanza di istruzione
e formazione, contrastare la povertà e l’esclusione
sociale
•incentivare la crescita sostenibile nelle aree urbane e
interne a maggiore disagio sociale; promuovere cultura e
turismo
62. ACCORDO DI PARTENARIATO
Redatto da ciascuno Stato membro, dovrebbe essere un documento
strategico che orienta i negoziati tra la Commissione e lo Stato membro
interessato sull'elaborazione dei programmi.
Al fine di ridurre gli oneri amministrativi non dovrebbe essere necessario
modificare gli Accordi di partenariato durante il periodo di programmazione
63. L’Accordo di partenariato
La programmazione 2021-2027 ha preso avvio a livello
nazionale con il percorso partenariale per l’elaborazione
dell’Accordo di partenariato. Il percorso, avviato a marzo
2019, è coordinato dal Dipartimento per la Politica di
Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Si
articola in 5 tavoli tematici di confronto partenariale,
corrispondenti ai cinque obiettivi strategici, e 4 temi
unificanti trasversali
64. 5 Obiettivi strategici
• un’Europa più intelligente
• più verde
• più connessa
• più sociale
• più vicina ai cittadini
65. I 4 Temi unificanti trasversali
1. Lavoro di qualità
2. Territorio e risorse naturali per le generazioni future
3. Omogeneità e qualità dei servizi per i cittadini
4. Cultura veicolo di coesione economica e sociale
66. Il principio del partenariato
Il principio del partenariato è fondamentale per l’attuazione della politica di
coesione europea: esso implica una stretta cooperazione fra la Commissione,
le autorità degli Stati membri a livello nazionale, regionale e locale e altri enti
e organizzazioni governative e non governative nel corso delle varie fasi del
ciclo di attuazione dei Fondi strutturali.
Gli orientamenti strategici comunitari in materia di coesione riconoscono
l’importanza di coinvolgere gli attori e le parti sociali regionali e locali, in
particolare in aree in cui è essenziale una maggiore prossimità, quali
innovazione, l’economia della conoscenza e le nuove tecnologie
dell’informazione e della comunicazione, l’occupazione, il capitale umano,
l’imprenditorialità, il sostegno alle piccole e medie imprese (PMI) e l’accesso
al mercato dei capitali.
67. Partenariato e governance multilivello
• Il principio di partenariato è una caratteristica fondamentale
dell'attuazione dei fondi basata su un approccio di governance a più
livelli istituzionali
• Il partenariato è coinvolto nella preparazione degli accordi di
partenariato e in tutte le attività di preparazione e attuazione dei
programmi.
• Nella proposta di regolamento generale è esplicitamente previsto che
l'organizzazione e l'attuazione dei partenariati siano effettuati
secondo quanto disposto dal regolamento delegato (UE) n. 240/2014
della Commissione, ossia il Codice di condotta europeo sul
partenariato
Sulla programmazione pluriennale (oggi 7 anni) sono costruiti i Programmi e le linee di finanziamento. I Programmi di finanziamento sono complessi ed eterogenei. L’UE propone, a ogni ciclo di programmazione, semplificazioni e interventi tendenti a una progressiva uniformazione delle regole.
Legati a questi pilastri della strategia erano cinque target principali, tra essi collegati, in materia di
occupazione, ricerca e sviluppo (R&S), cambiamenti climatici e energia, istruzione e lotta contro la
povertà e l’esclusione sociale, che l’Ue si proponeva di realizzare entro il 2020.
Il negotiating box contiente: un regolamento relativo al QFP - che stabilisce gli importi che l'UE può spendere a sostegno delle proprie politiche e dei propri programmi e una proposta relativa alle risorse proprie - che definisce la provenienza delle entrate dell'UE. Seguono, in sede di Consiglio, discussioni tecniche e politiche tese a garantire che tutti gli Stati membri siano d'accordo: l'unanimità è necessaria per raggiungere un accordo. Quando definisce la propria posizione il Consiglio riceve orientamenti politici dai leader dell'UE riuniti in sede di Consiglio europeo. Per concludere i negoziati è necessaria anche l'approvazione del Parlamento europeo
Iter
• Il budget e il relativo pacchetto legislativo, proposti dalla CE sono attualmente oggetto del negoziato in corso
fra gli Stati membri.
• La decisione dovrà essere adottata nell’ambito del “trilogo” Commissione, Parlamento UE e Consiglio.
• La prima deliberazione del Parlamento sulle proposte della CE è stata adottata in plenaria lo scorso 14
febbraio
SEMPLIFICAZIONE: per offrire un quadro semplificato di regole di rendicontazione e controllo; meno burocrazia per i beneficiari dei fondi; unico regolamento generale per tutti i fondi SIE; meno programmi
CONCENTRAZIONE: con l’obiettivo di concentrare le risorse finanziarie su poche Priorità e Obiettivi strategici
FLESSIBILITA: con la finalità di prevedere strumenti per affrontare cambiamenti, crisi
ed emergenze e shock finanziari
Obiettivo: costruire un bilancio UE improntato ai principi della prosperità, della sostenibilità, della solidarietà e della sicurezza.
Obiettivo: costruire un bilancio UE improntato ai principi della prosperità, della sostenibilità, della solidarietà e della sicurezza. La struttura del bilancio riflette le principali priorità di spesa tematiche attorno alle quali sono organizzati i programmi.
Orizzonte Europa è il futuro programma quadro di ricerca e innovazione (R&I) dell'Unione europea per il periodo 2021-2027.
Costituisce l'iniziativa di punta dell'UE a sostegno della R&I, dall'ideazione al mercato, e integra i finanziamenti nazionali e regionali.
Orizzonte Europa è la continuazione del programma Orizzonte 2020 dell'UE.
Orizzonte Europa dovrebbe rafforzare i settori della scienza e della tecnologia dell'UE al fine di affrontare le grandi sfide globali in ambiti essenziali quali la salute, l'invecchiamento, la sicurezza, l'inquinamento e i cambiamenti climatici. Nel quadro della proposta della Commissione europea, attualmente all'esame degli Stati membri, si prevede che il programma crei fino a 100 000 posti di lavoro nelle attività di R&I tra il 2021 e il 2027. Le proiezioni indicano inoltre un aumento del prodotto interno lordo (PIL) dell'UE fino allo 0,19% nell'arco di 25 anni. La struttura proposta per Orizzonte Europa include tre pilastri:
eccellenza scientifica
sfide a livello mondiale e competitività industriale europea
Europa innovativa
Una sezione trasversale supplementare introdurrebbe misure volte ad aiutare gli Stati membri a sfruttare appieno il loro potenziale nazionale di ricerca e innovazione, rafforzando così lo spazio europeo della ricerca.
Per favorire e sostenere lo sviluppo di capacità degli attori, le azioni innovative, le conoscenze, l'elaborazione di strategie e la comunicazione nel settore dello sviluppo urbano sostenibile, è prevista l'istituzione di un'Iniziativa urbana europea