1. “Altri fiumi, altri laghi, altre campagne”
Storie di fantastici viaggi sulla Luna
prof. Silvia La Ferrara
2. Luciano di Samosata
La Storia vera
Grecia, II secolo d.C.
“Selene, una terra vasta come un’isola, splendente e sferica e illuminata da
una grande luce”
3. "Per mangiare accendono un fuoco
e sulle braci arrostiscono delle rane:
là infatti ce ne sono molte che volano in aria.
Mentre si fa l'arrosto,
si siedono tutt'intorno come a una tavola,
annusano il fumo e con questo si saziano.
Per bere utilizzano l'aria,
spremendola in un calice
e ricavandone così
un liquido simile alla rugiada”.
6. “Le lacrime e i sospiri degli amanti,
l'inutil tempo che si perde a giuoco,
e l'ozio lungo d'uomini ignoranti,
vani disegni che non han mai loco,
i vani desideri sono tanti,
che la più parte ingombran di quel loco:
ciò che in somma qua giù perdesti mai
là su salendo ritrovar potrai.”
14. “Tutto in quel mondo è
di dimensioni straordinarie.
Quanto agli abitanti, nessuno di loro misura
meno di undici metri di altezza.
Con l'unico dito di cui sono fornite le loro mani
essi compiono ogni cosa con la medesima
perfezione di cui possiamo vantarci noi che ne
abbiamo quattro oltre il pollice.
La testa l'hanno sotto il braccio destro,
e quando vanno in viaggio o devono esporsi
a violenti esercizi fisici, la lasciano a casa,
dato che possono consultarla a distanza.”
18. "Anche ora che la Luna è diventata
quel cerchietto piatto e lontano,
sempre con lo sguardo vado cercando lei,
appena nel cielo si mostra il primo spicchio,
e più cresce più m'immagino di vederla,
lei o qualcosa di lei ma nient'altro che lei,
lei che rende Luna la Luna."
19. MOON RIVER
(J. Mercer – H. Mancini, 1961)
Moon river, wider than a mile,
I'm crossing you in style someday
Oh, dream maker, you heartbreaker
Wherever you're going I'm going your way
Two drifters off to see the world.
There's such a lot of world to see.
We're after the same rainbow's end
waiting 'round the band,
my huckleberry friend,
Moon river, and me…
Editor's Notes
20 luglio 1969 Armstrong e Aldrin, sulla sabbia del Mare della Tranquillità
Nella II secolo d.C. il greco Luciano di Samosata narra nella Storia vera di come lui e i suoi compagni siano stati trasportati da un tifone sulla Luna, Selene in greco, una terra vasta come un’isola, splendente e sferica e illuminata da una grande luce, abitata dai Seleniti.
A Luciano di Samosata è stato dedicato un piccolo cratere lunare che ha un diametro di 7 km e un’altezza di 1490 metri.
Nell'Orlando Furioso, che Ludovico Ariosto scrive nella prima metà del 1500, Astolfo, paladino di re Carlo, accompagnato da San Giovanni, sale sulla luna con il carro del profeta Elia, per recuperare il senno di Orlando, impazzito per amore di Angelica.
Ariosto immagina la luna liscia come l'acciaio, ma per il resto simile a una piccola Terra, con monti, valli, case e boschi dove cacciano le ninfe.
In un vallone lunare stretto da due montagne si raccolgono secondo Ariosto tutte le cose perdute sulla terra.
Nel Seicento c'è una vera esplosione di opere che raccontano spedizioni lunari.
L’inglese Wilkins immagina un viaggio compiuto a bordo di un carro trainato da una forza misteriosa.
Francis Godwin racconta le avventure di uno spagnolo che si fa portare sulla Luna appeso a uno stormo di cigni.
Savinien Cyrano da Bergerac, a cui Rostand si è ispirato per il suo Cyranoimmagina per primo di usare un razzo, anche se poi il metodo con cui arriverà sulla Luna sarà un altro. Nel 1649 egli scrive L'autre monde ou Les états et empire de la Lune.
In un primo tentativo Cyrano si serve di alcune fiale piene di rugiada, che scaldate dal sole vengono attirate verso l'alto; ma questo sistema fallisce e lo porta in Canada.
Cyrano ricorre allora a una macchina volante munita di razzi, che però esaurisce ben presto la propria spinta propulsiva; a quel punto è il midollo di bue di cui il protagonista si è casualmente ricoperto che lo trascina sulla Luna, grazie alla forza d'attrazione che, secondo gli alchimisti, il nostro satellite esercita su quella sostanza.
Anche a Cyrano è dedicato un cratere dell’estensione di 80 km, situato sulla faccia nascosta della Luna.
Nel 1785 Rudolf Erich Raspe scrive Le avventure del barone di Münchausen, in cui il protagonista sale sulla luna arrampicandosi su una pianta di fave.
Nel 1902 esce in Francia il primo film di fantascienza della storia del cinema. È Viaggio sulla Luna di George Méliès, ispirato al romanzo Dalla terra alla Luna di Jules Verne. Un congresso di astronomi decide di farsi sparare sulla Luna a bordo di una navicella a forma di proiettile che si conficca direttamente nell’occhio del satellite.
Nel 1965, pochi anni prima che Armstrong e Aldrin camminino davvero sulla Luna, Le cosmicomiche di Italo Calvino raccolgono le avventure di un eroe senza tempo, nostro antichissimo antenato ma anche nostro contemporaneo, dal nome impronunciabile, Qfwfq, che grazie all’alta marea riesce a salire sulla Luna dalla quale va e viene tranquillamente.
Poi un giorno la Luna si allontana per sempre dalla Terra, portando con sé la donna amata da Qfwfq.